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Antonella12

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  1. Ma comeeeeee??? Manco un pochino ed il mio nipotino culone viene operato d'urgenza???? Povero topino!!! Sono contenta che tutto si sia risolto bene, e per quanto riguarda il fatto che Ichi sia più attivo, lo trovo del tutto normale. Pensa che fastidio avere un bruscolino nell'occhio, se a noi capita non vediamo l'ora di toglierlo, mentre Ichi ha sopportato il fastidio del prolasso tutto questo tempo, piccino. Ci credo che adesso è felice! Non avverte più nè fastidio nè dolore!
  2. Sì ormai l'occhio è andato. Comunque si può sia operare per cucire le palpebre, sia lasciare così, piano piano cicatrizza e quel tessuto si trasformerà in una specie di "pelle" (almeno ai miei è sempre successo così) nera o bianca. Sono abbastanza rovinati con la tigna, fai attenzione a lavarti bene le mani prima di toccare i tuoi, ed attento anche ai vestiti e le scarpe.
  3. ...e se avvolgessi il fieno in una foglia di lattuga e poi glielo dai dalle tue mani? Magari riuscirebbe a mangiare entrambi e piano piano si abituerebbe al sapore... non so proprio cosa escogitare per far alimentare questo terribile Tappo!
  4. Evidentemente l'infezione sta passando e il gonfiore si è attenuato. Sta cominciando il periodo di cicatrizzazione. Ho avuto diversi gatti ciechi, sia da un solo occhio che completamente, e con il passare del tempo ciò che restava dei loro occhietti si era atrofizzato e cicatrizzato, lasciando l'orbita più o meno "vuota" ma comunque non sgradevole da vedere. In alcuni casi era rimasta un po' di lacrimazione, ma non sono stati operati. All'ultima invece furono cucite le palpebre perchè il veterinario della lega intervenne quando viveva ancora per strada. Penso che il fatto che abbia aperto l'occhio sia un buon segno, controlla che davvero il globo oculare sia completamente "perso" prima di far intervenire il chirurgo.
  5. E' un po' difficile correggere un comportamento che il cane ha avuto sin da piccola, e che è stato, non volutamente, incoraggiato. Per il momento puoi provare a portarla fuori e quando vede un cane ed abbaia ignorala e tirala via, ma senza parlarle ne darle importanza o sgridarla. Quando si è calmata puoi premiarla con un bocconcino. Continua a fare questo, magari premiandola se vede un cane e sta tranquilla (insomma prima che cominci ad abbaiare). Comunque un corso di educazione potrebbe aiutarti, soprattutto vedendo il cane l'educatore può capire se si comporta in questo modo per paura, aggressività o altro...
  6. MI sembra che il tempo da trascorrere con la cagnolina, almeno da adulta, sia sufficiente. E' importante che fin da subito tu l'abitui gradualmente alla vostra assenza, e che la cagnolina abbia comunque qualcosa da fare quando non è in compagnia.
  7. Ciao Sonia!!! Bentornata!!! Apri un post e raccontaci un po' le novità!!!
  8. Probabilmente la tua cagnetta non è ben socializzata. Quanto ha? Da quanto tempo è con te? Da dove proviene? Sarebbe importate farle frequentare un corso di educazione cinofila in modo che possa socializzare con altri cani in un ambiente ben controllato ed imparare a gestire i suoi approcci. Racconta qualcosa in più di lei e vediamo cosa possiamo suggerirti.
  9. Quanto ha il tuo cane? Il suo è un atteggiamento di dominanza e vanno corrette alcune regole in famiglia: mai cibo da tavola, il cane mangia dopo di voi, esercizi di obbedienza, non deve dormire su letti e divani, non deve essere coccolato inutilmente, i suoi spazi (cuccia, ciotola) vanno però rispettati e non dovete invaderli quando dorme o mangia. Ti consiglio comunque di rivolgerti ad un centro di educazione cinofila per impostare un rapporto corretto tra voi e lui, un cane non deve mordere!
  10. Ma sono davvero bellissimi!!! Io poi ho una predilezione per i gatti "codini"!!!
  11. Sicuramente è una giovane rana, ma difficile dire a che razza appartenga, poichè le tigrature ed il colore non hanno raggiunto la forma definitiva dell'età adulta. Penso possa trattarsi di una Rana verde italiana (Pelophylax kl. hispanicus).
  12. Io ho sempre desiderato essere un medico veterinario, e quindi mi sono sempre informata sugli animali, leggendo tutto quello che mi capitava e guardando un sacco di documentari. Ho frequentato poi il liceo scientifico per poter poi accedere all'università di medicina veterinaria. Comunque esistono anche altre facoltà, come biologia, che possono aprire il tuo futuro ad una professione a contatto con la natura. Ricambio il bacio, ed anche tutti i miei animali!!!
  13. Sono letteralmente schiantata dalla bellezza della nuova arrivata e sono certa che con il suo affetto colmerà di gioia i tuoi prossimi anni.
  14. Mi dispiace moltissimo per la decisione che hai preso, ma ti capisco. Non si può sempre vivere con l'ansia che qualsiasi problema colpisca i nostri amici sia irrimediabile, e quindi con la consapevolezza che una grande sofferenza ci colpisca da un momento all'altro. Dopo tanti anni e diversi cani, anch'io ho preso la decisione di non prenderne altri. Certo non è detto che la mantenga per sempre, ma per adesso è così.
  15. UNA SERENATA AL CHIARO DI LUNA DA UN GATTO IN AMORE NEL CUORE DELLA NOTTE ...conosco molta gente che accoglie questo tipo di romanticismo a secchiate d'acqua e pantofole Nel caso avessi indovinato lascio la frase a qualcun altro per non interrompere il gioco, poichè tra pochi giorni sarò in vacanza!
  16. Benissimo! Quindi il problema è solo il gonfiore ed il dolore dovuto alla cistite. Mi raccomando, tienilo sempre sotto controllo, anche facendogli ripetere ogni tanto analisi delle urine, e pazienta. Piano piano la situazione rientrerà nella normalità. Una coccola al povero Nocciolino ;-)
  17. La gatta segue una dieta apposita per i problemi di urolitiasi? Purtroppo le cistiti causate da calcoli sono (oltre che molto dolorose) difficili da curare se prima non si evita la formazione di altri calcoli. Nocciolina (almeno dal nome) dovrebbe essere femmina, e non avere molti problemi ad evacuare altri calcoli se di piccole dimensioni. Se è un maschio invece potrebbe avere una parziale ostruzione dell'uretra dovuta sia a renella che ad un eventuale gonfiore causato dal passaggio dei calcoli. In questo caso è vero che occorre un po' di tempo prima che la situazione si normalizzi, anche un paio di settimane, ma dovresti comunque notare dei miglioramenti. Mi raccomando di seguire l'alimentazione mirata, poichè senza non è possibile guarire completamente la gatta. Tale dieta poi andrà seguita per tutta la vita dell'animale, onde evitare il ripetersi della calcolosi e della cistite.
  18. La situazione potrebbe anche non sistemarsi mai, lasciando in uno stato di grande stress e sofferenza entrambi i gatti. Innanzitutto bisogna assolutamente separarli di nuovo, in modo da evitare ulteriori zuffe. I gatti vanno messi in due camere adiacenti separate da una porta, ognuno con una sua ciotola, lettiera etc. OGNI GIORNO bisogna scambiare i gatti con le camere, ma non i loro oggetti. Questo serve affinchè i gatti familiarizzino con i loro odori. Fai i modo di coccolare, far mangiare e giocare i gatti in prossimità della porta che li separa, in modo che entrambi associno un'azione gratificante alla presenza dell'altro gatto. Passa un filo con un giochino legato ad entrambi i lati sotto la porta, in modo che se un gatto gioca fa muovere anche il giochino dall'altro lato, e invoglia i due mici a giocare così. Ogni giorno passa un panno sulle guance della micia e poi strofinalo addosso al micino piccolo, in modo da confondere i loro odori e, seguendo il consiglio di Marty, metti il diffusore di feromoni. Dopo un paio di settimane o quando vedrai la gatta più tranquilla puoi provare ad inserire una rete al posto della porta e lasciare che i gatti si guardino. Ogni passo va fatto con gradualità, e soprattutto devi evitare che la gatta attacchi il piccolino. Ogni volta che lo picchia il suo comportamento sbagliato si rinforza, e quando sarà adulto, se non raggiungono un equilibrio, in casa potrebbe esserci l'inferno. Mi raccomando, facci sapere come prosegue!
  19. Mi dispiace tanto che la vita di Tappo sia così piena di problemi, e che, inevitabilmente, questo ricada sulle vostre spalle. So cosa significhi pensare di far violenza ad una creatura che fugge e si divincola quando dev'essere curata, lo sconforto che si prova. Però non devi metterti con l'animo negativo. Invece di pensare "non ce la faccio", prova a pensare "lo faccio per il tuo bene, per farti star meglio". I nostri animali hanno la capacità di "leggere nel pensiero". Il nostro atteggiamento, la nostra paura, insicurezza, pena, vengono tutti interpretati come un segnale di "pericolo". Quindi loro, già stressati dal dover subire delle cure, avvertono una minaccia in più che viene dal nostro atteggiamento. Prima di avvicinarti a Tappo per curarlo cerca di calmarti e di essere serena. Ripeti più volte che lo fai per il suo bene e quando sarai meno stressata prova a somministrargli le medicine. Trasformare le cure in un rodeo non fa bene nè a te nè a Tappino. Per quanto riguarda l'antibiotico, prova a cercare qualcuno che faccia le punture al posto tuo quando sei in vacanza. Sono molti i proprietari di pet che sanno effettuarle, e magari troverai qualcuno che se ne occupi per non interrompere la cura. :bigemo_harabe_net-146:
  20. Potrebbe essere che essendo divenuto un po' sordo e con meno vista, si senta più insicuro e che la notte, con il maggiore silenzio ed oscurità l'inquieti di più. Potresti provare a cambiare il luogo dove riposa, chiudendolo in una stanza. Può darsi che la protezione di quattro mura lo tranquillizzi e la smetta di abbaiare. Purtroppo potrebbe anche essere un inizio di demenza senile, che in alcuni casi si manifesta, proprio come nelle persone, con irrequietezza notturna e sonno diurno. Il vet. saprà sicuramente consigliarti una terapia adatta. Mi raccomando, tienici informati.
  21. Ma no marty!!! Tu sei stata più veloce di me ed è giusto che l'abbia scritta tu! E poi io avrei fermato il gioco tornando on line solo adesso... Provo la S
  22. Coraggio Anna, non è la prima che Tappo passa, vedrai che anche stavolta andrà tutto bene! Già il fatto che mangiucchi le carote, nonostante il brutto intervento che ha subito, è il segno che il suo attaccamento alla vita è più forte di qualsiasi disagio o dolore. Una carezza al povero musino sdentato da parte mia
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