-
Numero contenuti
3211 -
Iscritto
-
Ultima visita
-
Days Won
7
Tutti i contenuti di ela
-
Forse ha capito che un lavaggio non mangia un cavallo Hahahaha! Meglio così sicuramente erano capricci.
-
Tutto arriva con l'esperienza, cominciando ad imparare le basi molto bene. L'assetto, l'uso delle mani e della gamba sono la prima cosa da imparare. Poi si può passare ad alcuni accorgimenti ultreriori, gli speroni ad esempio. E poi pian piano, con gli anni si imparano ad usare se e quando necessario altri "aiuti" ma sono tantssimi e non si può parlarne in generale sarebbe troppo lungo, forse impossibile raccontare cosa si può o non si può utilizare, quando e perchè.
-
Penso che tu parli delle redini di ritorno. Ti metto il link di una discussione che abbiamo fatto in merito un pò di tempo fa. http://www.animalinelmondo.it/forum/index....t=0&start=0 Ti consiglio di leggerla tutta perchè ci sono oltre alle spiegazioni anche numerosi commenti personali.
-
Certo che puoi dargli l'uovo, l'importante è che l'albume sia sempre cotto. Se è di piccola taglia dagliene mezzo e non più di una volta a settimana o 10 gg. Per la carne dagli pure anche pollo e tacchino ma non dargli le ossa dei volatili perchè si scheggiano nel rompersi e se ingerite potrebbero essere dannose.
-
Innanzitutto proverei a parlarne con il maniscalco e con il vet. Visto che ti capita solo ultimamente forse la cavalla ha bisogno di un integratore alimentare, se il solo uso del grasso non ha migliorato la situazione (secchezza a parte). La biotina o la cheratina potrebbero essere due integratori ma devi scoprire la causa e il tuo vet ti saprà consigliare anche perchè conosce la cavalla. Poi bisogna vedere quanto si rompe, quanto cresce l'unghia, se è il caso di ferrarla appena comincia a rompersi senza aspettare i fatidici 40 giorni. Con le unghie bisogna avere molta pazienza perchè hanno una crescita lenta equando i piedi decidono di piantare delle grane le piantano grosse.
-
Digrassi ne esistono diversi tipi, io non li conosco tutti ma a grandissime linee ti dico quelli che conosco. C'è il grasso catramato che serve principalmente ad indurure lo zoccolo debole. In generale anche se non è legge i piedi bianchi sono più delicati di quelli pigmentati (ad esempio). Oppure per il fettone molle. Può capitare se il cavallo stà all'umido. Poi ci sono quelli alla lanolina e olio di fgato di merluzzo e oli vegetali vari che sono molto emollienti, per piedi secchi. Poi esistono dei tipi additivati con biotina che stimola la crescita dell'unghia. Questo si usa nei casi di rottura dell'unghia, setole, tarli, ovunque ci sia la necessità di una crescita rapida dello zoccolo anche se non sono miracolosi, aiutano la crescita ma poi bisogna intervenire anche con integratori e altri unguenti specifici. Ce ne saranno un'altro milione probabilmente.
-
Ma prima cientrava? Va bene la difficoltà del rapporto con l'attraversamento di pozzanghere e guadi ( il nostro puledro ci fa disperare per questo e anche noi combattiamo con l'acqua ma adora la doccia) Il problema è il doccino evidentemente. Fai bene a non entarci a sella ma prova ad allungare il tubo dell'acuqa e vedi cosa fa stando fuori.
-
Ciao Choppy, un sospetto su Lady D ce l'avevamo anche noi...... Sicuramente Lady ti potrebbe spiegare molto bene che cos'è l'etologia, intanto ti dò una piccola risposta io . L'etologia è lo studio del comportamento animale. Il principale studioso di etologia è Konrad Lorenz che fu il primo ad occuparsi di comportamento animale ed iniziò ad osservare i cani ed i volatili, oche (famosissima l'oca Martina per la sua storia di imprinting) e le taccole . Proprio studiando, ed avendo rapporti con gli animali, teorizzò per primo l'imprinting, la propensione del cucciolo a seguire chi si occupa di lui fin dalla nascita e all'apprendimento delle nozioni che quest'ultimo gli fornisce, scambiandolo talvolta per la madre. Puoi trovare diverse bellissime pubblicazioni scritte da lui per noi semplici lettori. Lo studio si è evoluto nel corso degli anni e sulle diverse specie animali, ma se vuoi cominciare a leggere qualcosa, inizia dal padre dell'etologia e leggi i suoi scritti, ti consiglio il più noto, "l'anello di re salomone" o "l'uomo incontrò il cane", non parlano di cavalli ma degli animali che ha studiato per primi. Li consiglio a tutti.
-
Ho sentito maniscalchi dire che il grasso non serve e altri che è indispensabile. Personalmente mi sono fatta la mia idea. A parte il fatto che ne esistono di diversi tipi e spesso per grasso si intendono le pomate additivate ecc.. Io lo uso in caso di secchezza sia della muraglia che della soletta a seconda dei casi. Cavalli che hanno problemi di setole necessitano di avere lo zoccolo elastico e quindi (pare) ben ingrassato anche se non è la soluzione al male. Spesso si applica prima della docciatura degli arti per impermeabilizzare lo zoccolo. L'uso del grasso per piedi è spesso controverso e frutto di discussioni e esperienze personali. Però non dimenticate mai di metterlo durante uno stage, una visita veterinaria di un concorso e tutte quelle occasioni in cui bisogna dare il meglio di sè.
-
L'idea di montarla per entrare nel lavaggio potrebbe essere buona ma se il fondo è in cemento rischi di farla scivolare con conseguenze anche peggiori. Se il suo problema è l'acqua prova a docciarla all'aperto dove non si sente ingabbiata e portarla nel lavaggio anche a retromarcia solo per il grooming cosicchè non associ il box doccia alla doccia.
-
Montare per entrare nel lavaggio potrebbe essere un'idea ma se il fondo è in cemento corri il rischio che scivoli con conseguenze psicologiche irreparabili . Se la paura è solo dell'acqua pui provare con il lavarla fuori, all'aperto in modo che non abbia la sensazione di essere ingabbiata durante l'operazione che tanto la spaventa e farla entare nel lavaggio anche a retromarcia , solo per il grooming cosicchè non associ il lavaggio al box doccia.
-
Ciao Martina, la tua domanda è un pò generica. Di grassi che fanno bene o male al cavallo ce ne sono tanti. Parliamo di quello alimentare? Ovvero di grassi vegetali da somministrare in aggiunta alla razione quotidiana, oppure di grasso da applicare agli zoccoli che è motivo di discusione tanto quanto quello alimentare?
-
Un vecchio rimedio un pò militaresco ma efficace in alcuni casi. Si usa un frustino lungo e lo metti diero la schiena trattenedolo con le braccia all'altezza dei gomiti. Esistono snche dei tuori in plastica anatomici ma non è il caso di procurarsene uno. Il vecchio mtodo del frustino o un manico si scopa è sufficiente allo scopo.
-
Io ho due cani, tre tirtoni (pachytriton labiatus) in un acquario, una salamandra (ambystoma tigrinum) in un terrario e tutte le specie di animali del bosco perchè abito al limitare di un bel bosco in collina, una colonia di pipistrelli che vive dietro una delle persiane delle mie finestre e le rondini che stanno all'attico. I cavalli non li tengo a casa peò fanno parte della mia giornata.
-
Quto filmo naturalmente. Obbligare il cavallo a fare qualcosa che non vuole o, peggio ancora, non può fare è la cosa più controproducente che si possa fare. Innanzitutto bisogna capire i limiti del cavallo che non è facile e capire che stiamo "rischiando" di chiedere troppo prima di chiedere troppo. Anche i cavalli hanno le giornate storte ed è negativo in quei momenti insistere nel lavoro. E' meglio andare a fare un giretto e se mai riproavre più tardi. Inoltre per ottenere qualcosa si possono usare dei trucchetti. Ad esempio il nostro puledro non stà fermo agli alt. Allora quando gli si chiede l'alt, il guidatore gli parla e io gli do uno zuccherino o un premietto e lo accarezzo. Piano piano comincia a stare fermo da solo. Se al contrario lo si obbliga, va in difesa e comincia ad impennare in maniera veramente pericolosa.
-
Sono ispirata, e sulla scia di filmo parto con la mia relazione. Prima razione di fieno pelettato (ma io vado a palette quindi evito le dosi) alle 6, seconda razione di mangime fioccato mix verso le 12, alle 18 mangime extra che in stagione agonistica è un mangime specifico per cavalli in attività più avena e carote (in inverno solo carote e mele niente mangime) verso le 21 fieno. L'allenamento quotidiano prevede per tutti e due un quarto d'ora circa di passeggiata al passo in pista (abbiamo una pista di 900 metri) poi lavoro che comincia con il riscaldamento, flessioni circoli, cambi di andatura, poi lavoro in piano oppure lavoro sui coni (spiegarvi i coni è lunga) è il nostro percorso ad ostacoli ma noi ci passiamo in mezzo. Il giovane lavora più sulle sue incertezze, come per esempio gli alt o i passaggi in acqua che effettuiamo lavorando nel campo da cross. Per lo più si lavora sulle flessioni e sui cambi di andaura e anche sul galoppo. Poi si conclude con ancora giri di pista al passo a piacere. L'allenamento per la resistenza è calcolato al millimetro. Ogni 5 giorni calcolati a ritroso dal giorno della campagna facciamo allenamento in pista che consiste in una serie di ripetute al trotto, poi al galoppo poi al passo calcolando velocità e tempi di esecuzione in base alle esigenze (qui ci aiuta la istruttrice di completo che è anche veterinaria 2 piccioni con una fava). Una volta al mese si misura l'acido lattico prima delle ripetute, immediatamente al termine e dopo 30 minuti. in modo da stbilire se l'allenamento stà dando buoni frutti e se il cavallo rientra correttamente dopo lo sforzo. Il lavoro varia a seconda delle esigenze dei cavalli e talvolta per cambiare li attacchiamo in pariglia. Anche noi denti una volta all'anno, maniscalco ogni 40 giorni ma prestando attenzione a ferrare almeno 10 giorni prima di un concorso. Ho semplificato molto. Le analisi del sangue si moltiplicano a dismisura gli anni nei quali abbiamo i mondiali dove siamo seguiti ogni gara da un vet che fa il primo prelievo appena vede il cavallo sceso dal van e poi ne fa una serie infinita per poi relazionare il tutto. Lo chiamiamo Dracula. Ma questa è un'altra faccenda.
-
Ciao Filmo benvenuto. Sei stato molto esauriente nella tua spiegazione. Non c'è che dire sei super organizzato. Complimenti.
-
Andrea &Emy sai benissimo in cosa consiste la muta, visto che frequenti forum specifici sugli anfibi ecc.., per quanto riguarda i pachy, se ben ambientati, quando fanno la muta è un processo rapido e senza necessariamente periodi di inappetenza. Ti ho già chiesto se ci sono delle escoriazioni e non mi hai risposto ma lungi da me l'dea della muta. Ho tre pachytriton labiatus.
-
Non posso che inchinarmi a queste poche ma significative parole. La routine, per esempio neldressage, porta il cavallo che conosce già a memoria la figura, ad anticipare. Per questo è fondamentale non fossilizzarsli sulla figura vera e propria ma nell'esecuzione della stessa ma non fine a se stessa. La precisione del cavaliere non deriva da quella figura ma nella conoscenza di come e quando arrivare alla lettera in qualsiasi momento. Tutto, tutte le esperienze che faremo fare al cavallo a casa ci torneranno utili in mille occasioni. Un esempio? il mio cavallo che avrebbe un passo eccellente non lo fa. Trottigna se spinto, guarda in giro, non copre, si perde. La soluzione? Qualche bella passeggiata in salita senza chedere nulla, solo il passo. Non due ore di salita pazzesca ma un'oretta di piano e salita, trottatina e ri-piano e ri-salita. Non se ne accorge ma si stà allenando.
-
Io non conosco il mondo della monta americana quindi non mi posso esprimere in merito. Vorrei che Samer intervenisse perchè io vedo a San Rossore (pisa) i galoppatori che prima lavorano a casa poi partono dalle scuderie verso la pista di allenamento, utilizzando una lunga pista in sabbia naturale che costeggia il bosco o la strada per almeno 5 km. poi arrivano all'ovale (dove sono rigorosissimi riguardo ai distubi esterni), fanno i loro allenamenti e poi chiacchierando tornano indietro. Sono un pò più ferrata nell'allenamento di completo e completo attaccato ad alti livelli ma Lady ha espresso gli stessi criteri che intendo io e che seguiamo. Sarò felice di dilungarmi in una spiegazione specifica ma bisogna essere preparati a leggerela e scriverla!!
-
Secondo me stiamo andando ot con il rischio di perdere simpatici commenti, perchè non aprite un topic sui comportamenti bizzarri dei cavalli che fanno bella mostra di sè in presenza del pubblico o al contario sono gagliardi da soli e agnellini se li si guarda?
-
Si, te la danno e te la porti a casa. Così puoi riflettere.......
-
Tutto questo è più che normale, poi ci sono cavalli più sensibili e altri meno. Alcuni addirittura si rifiutano di lavorare se troppo stressati, come si dice in gergo si ingranano. E' per questo che il lavoro deve essere valutato attentamente anche in base al carattere del cavallo. E non è facile. E non solo il lavoro, anche il tipo di allenamento e l'alimentazione vanno studiati per ciascun cavallo. I cavalli da completo, da endurance, da galoppo, che necessitano di allenamento di resistenza seguono percorsi ben precisi e studiati caso per caso
-
Ah ok allora non ci sono problemi di eventuale contagio. Io così a occhio non vedo nulla ma tu ripeto che non sono un vet. e non lo vedo dal vero.
-
Tutto, salto, dressage, completo, monta americana, anche l'endurance. Ognunno di noi ha la propria esperienza che sarebbe interessante conoscere.