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alla lunga può provocare problemi intestinali. Non puoi usarla come cibo standard, devi dargli il rovo! lo trovi nelle periferie di qualunque città....
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Anche a me sembra una steatoda, in ogni caso puoi trovare maggiori info sulla sua pericolosità chiedendo ai ragazzi del sito di ARACNOFILIA. ciao!
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??? avvelenamento?? isolalo, ma soprattutto controlla il cibo... cosa gli dai, rovo o rosa?
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poco o nulla, ma dipende dalla taglia dei pesci. se sono lunghi almeno una decina di cm, allora forse può andare... ma comunque verranno scambiati perc ibo, soprattutto le loro code!
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ehhm..i tag immagine nopn sono abilitati...vedo se posso fare qualcosa...
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Anche Gli Animali Hanno Un'anima?
AndreaM replied to SANSONE's topic in Per parlare del più e del meno
mi ripeto... da Cristiano credo che anche negli altri viventi (non solo animali, anche piante, funghi e tutti gli altri!) soffi lo spirito divino... partecipanti del forum che siano atei potrebbero lecitamente dubitare persino dell'anima umana, quindi il discorso mi sembra sarebbe destinato a trasformarsi in uno "scontro di ideologie".... -
no sansone, il trafiletto di base parte da presupposti sbagliati. gli esperimenti di deprivazione materna, attuati (in maniera diversa da quanto citato) molti anni fa quando il rispetto per gli animali era un optional, non miravano a studiare negli animali comportamenti per poi produrre applicazioni sull'uomo. si trattava di esperimenti di etologia mirati a cercare di capire (in modo crudele e sbagliato, questo per noi ora è ovvio!) quali fossero i fattori che nello sviluppo di un animale dalla socialità complessa come le scimmie portassero alla costruzione di un gruppo sociale, quanto cioè fossero importanti negli animali l'apprendimento, la presenza di una figura materna, ecc... NON HANNO MAI VOLUTO STUDIARE I SENTIMENTI, in nessun caso troverai una sola volta scritta la parola sentimento negli studi ufficiali sull'argomento. si trattava solo di studiare la componente istintiva e quella appresa, cose con le quali gli etologi volevano spiegare il comportamento degli animali. spero che sia chiara la differenza. era necessaria tanta crudeltà? cosa ha portato la serie di conoscenze acquisite? ...bella domanda... ...il mio giudizio rimane sospeso, per un motivo.... le conoscenze acquisite sono state impiegate per la salvaguardia e la reintroduzione di specie in via d'estinzione che dovevano essere allevate in cattività per poi venire in cereti casi reintrodotte in natura. la conoscenza dell'importanza delle relazioni tra individui ha portato ad una gestione della cattività di questi animali tale da non snaturarne il comportamento (come era accaduto in passato) e tale soprattutto da non pregiudicarne il reinserimento felice in natura. il gioco valeva la candela? la sofferenza di decine di animali valeva la sopravvivenza potenziale di una specie minacciata? a voi la scelta... rimane invece assolutamente negativo il mio giudizio sul secondo esperimento che citi, mirato però anch'esso a studiare MALATTIE e non SENTIMENTI....
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studio a padova, e non so ancora in verità cosa andrò a fare con la tesi... probabilmente cerchèrò una tesi di etologia o di tassonomia degli invertebrati. riguardo agli studi della goodall, non ho letto l'articolo che citi, ma non mi stupirebbe che animali così geneticamente, evolutivamente, "cerebralmente" simili all'uomo provassero simili emozioni o pensieri...
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...non esistono nemmeno studi scientifici sulla possibilità che gli animali provino sentimenti, figuriamoci sulla loro religiosità... si presuporrebbe tra l'altro la presenza di una divinità, cosa che parecchi scienziati sono disposti a cancellare con un tratto di penna dai loro programmi... ...comunque, ti parlo da Cristiano credente: concordo con un mio prof di religione che disse "Dio non ha creato l'uomo per venire adorato da lui: ha già ogni albero, ogni stelo d'erba, ogni animale, ogni vivente del creato che non cessa di cantare il proprio more per Lui." Per quel che credo, penso che non ci sia vivente al mondo (uomo escluso) che non percepisca la presenza del proprio creatore... ma lo ripeto, J.M.O....
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la collega di tirocinio della mia ragazza (laureata in psicologia) sta svolgendo i suoi studi proprio sull'ippoterapia. I risultati della pet therapy sono lampanti, ed eccezionali; sullo stress cui viene sottoposto l'animale... che dire? consideriamo gli animali utilizzati: di norma sono cani, gatti, cavalli... da qualche parte i delfini.... penso che per un cane o un cavallo possa essere stressante quanto uscire con il padrone a casa di amici, fare una passeggiata al parco e conoscere delle pèersone nuove, o simili... e credo che il cavallo di un maneggio non percepisca particolarmente la differenza tra un bimbo disabile ed un utente regolare... ovviamente è solo la mia opinione...
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le salamandre comuni (Salamandra salamandra) sono animali terricoli, prevalentemente notturni, ma che è possibile trovare anche di giorno durante o subito dopo forti acquazzoni. nelle zone in cui sono diffuse, non è raro in estate o primavera rinvenire i loro girini sollevando delicatamente i sassi di ruscelli a corso abbastanza lento. le femmine vi si portano per partorire i piccini (è specie ovovivipara) in primavera avanzata. i neometamorfosati passano 4-5 anni ad accrescersi prima di riprodursi a loro volta. è velenosa, per cui nessun animale si sognerebbe di nutrirsene (tra l'altro, se la toccate non mettetevi mai le mani alla bocca o agli occhi, ma lavatevele subito!). quello che hai visto davanti alla bocca era probabilmente la lingua estroflessa ed essiccata, spesso le salamandre muoiono proprio così... riguardo alle cause della morte, se si esclude a priori lo schiacchiamento da parte delle auto, allora non resta secondo me che l'avvelenamento da pesticidi.... magari li hanno dati nei campi attigui e le salamandre sono rimaste intossicate.
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...non proprio, ma credo che ci stai andando vicino.... da quel che vedo, la caccia è legata ad una fascia d'età piuttosto avanzata. insomma, non ci sono molti ragazzi tra quelli che conosco che decidono di diventare cacciatori! è un pò uno "sport" da zii o nonni... per cui credo si stia semplicemente sfoltendo naturalmente il numero degli aficionados.
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di solito la femmina è troppo appesantita dalle uova per poter volare. quando è appena mutata e deve ancora ingozzarsi, vola pure lei.
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l'intero ciclo vitale dura circa due stagioni: le ninfe nascono in primavera avanzata, diventano adulte a fine estate e a inizio inverno muoiono. le uova svernano. la più grossa specie europea è Mantis religiosa, che raggiunge secondo i libri i 7,5 cm di lunghezza. però io ne ho trovata una di quasi 9 cm! alcuni mi hanno detto di averne viste lunghe 15 cm, ma io francamente se non vedo non credo...
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mah...mi pare strano...per quel che ne so, le mantidi partenogenetiche più conosciute sono le Brunneria del nord America... ma di tanto in tanto qualcuno viene fuori che la taluna o talaltra specie è partenogenetica... mah....
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certo, hai ragione, il succo del mio discorso voleva proprio essere questo: non esiste un animale che di default sta bene con l'uomo, la felicità di un animale sarà sempre legata a quanto il padrone conoscerà le sue esigenze e le rispetterà... ...oddio, però io un mastino napoletano in appartamento lo vedo comunque stretto....
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dipende da cosa intendi cattività. in ogni caso però il cane che teniamo lo abbiamo scelto noi, non ci ha scelto lui. vogliamo che stia con noi, ma se non avesse mai conosciuto l'uomo col piffero che ci starebbe accanto! un cane in appartamento sta bene o sta male? dipende dal tipo di cane (piccolo, grande, tranquillo, vivace), dall'appartamento (arredamento, dimensione)e dal padrone (sta in casa, lo lascia solo, lo porta fuori...). Non dimentichiamoci che in natura i canidi occupano territori di km quadrati, anche il cane domestico, quando rinselvatichisce (OT se qualcuno dubitasse del fatto che il cane dentro rimane un animale selvatico... Non vi augurerò mai di trovarvi davanti ad un branco di cani rinselvatichiti....). Chi ha un acquario non compie di per sè un atto criminale - non dimentichiamoci che la maggior parte dei pesci che troviamo nei negozi è allevata in cattività da 100-300 GENERAZIONI, e che non si può considerare selvatica ma prodotto dell'opera di selezione dell'uomo, proprio come i cani.
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dipende... il mercato europeo e statunitense offre coleotteri, mantidi, fasmidi, lepidotteri, ragni, qualche scorpione e parecchie specie di coralli e invertebrati marini, tutti nati in cattività. restano comunque alcune importazioni di ragni, scorpioni, scarabei, millepiedi, (di norma poche centinaia di esemplari l'anno) e soprattutto di certe specie di coralli. in effetti, l'incidenza del prelievo in natura è visibile realmente solo per certi coralli.
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No, no, il mercato è un pò complesso... allora, vediamo di spiegarci meglio.... molto speso di parla delle importazioni di rettili per il mercato terrariofilo, spesso facendo sottintendere che esista solo il mercato illegale. questo è assolutamente falso. il mercato legale c'è, ed è formato da due fette principali: gli animali di cattura e quelli nati in cattività. moltissime specie di rettili si riproducono da decine di generazioni in cattività, tanto che per alcune (i serpenti dei generi elaphe e lampropeltis, boa constrictor, ecc...) sono stati selezionati morph differenti per colorazione e marcatura; queste varietà hanno base genetica, cioè sono frutto di un paziente lavoro di incrocio come il boxer, il canarino arricciato o il coniglio d'angora. un esempio molto bello del lavoro di selezione di morph di rettili (paragonabile a quello operato sulle razze canine) lo trovi in questa pagina dedicata ai morph albini. quando si parla di animali selvatici venduti nei negozi, ho sentito spesso parlare di percentuale di specie i cui esemplari vengono prelevate in natura, ma raramente ho sentito parlare di percentuali di esemplari. ora, per capirci, le due cose sono molto diverse. affermare che il 70% delle specie di rettili è di cattura è diversissimo da dire che il 70% dei rettili sul mercato sono di cattura. diffcile da capire? sì, è vero, ma facciamo un esempio. un grossista ha sul suo listino 1000 ESEMPLARI appartenti a 100 SPECIE di rettili. 70 specie vengono da catture in natura, 30 da allevamenti in cattività. ma se andiamo a vedere gli ESEMPLARI, scopriremo che 200 appartengono a quelle 70 specie "selvatiche", mentre i restanti 800 appartengono alle specie riprodotte in cattività. un esempio ancor più pratico: andate in un negozio di rettili. il grosso degli esemplari sarà costituito da appartenenti alle seguenti specie: boa constrictor, elaphe sp. (serpenti del grano, diverse specie), lampropeltis sp. (serpenti reali, diverse specie), iguana, geco leopardino, pitone moluro, pitone reale, drago barbuto, drago d'acqua, camaleonte caliptrato, più un "contorno" di altre specie di cattura. analizzando la provenienza degli animali in questione, scopriremo che: Iguana: proviene quasi esclusivamente dalle farm riproduttive in USA e Messico; Pogona: solo esemplari nati in cattività in europa e usa; Pitone moluro: quasi unicamente esempalri di cattività, sporadiche importazioni dall'asia; Pitone reale: importato dall'africa per la sua quasi totalità, ma iniziano a trovarsi esemplari CB (captive bred, riprodotti in cattività) di origine europea e statunitense; Boa constrictor: quasi solo esemplari CB, rare importazioni dal sudamerica; Elaphe: solo esemplari riprodotti in cattività, da almeno 50 ANNI; Lampropeltis: solo esemplari Riprodotti in cattività; Geco leopardino: quasi solo esemplari nati in cattività; Camaleonte caliptrato: solo esempalri riprodotti in cattività; Drago d'acqua: percentuali variabili di esemplari CB da europa e usa e selvatici provenienti dall'asia. ora come si può vedere il grosso del mercato è dominato da poche specie i cui esemplari nati in cattività sono tra i rettili più venduti. nella cerchia dei più venduti infatti solo pitone reale e drago d'acqua hanno numeri ancora consistenti di prelievi in natura. quindi per concludere, ciotto...sì, i rettili si riproducono, e abbondantemente, in cattività! ;)
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...unica razza in rarefazione crescente da NON tutelare....
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...mi rendo conto di essere stato particolarmente duro nelle mie risposte, e per questo me ne scuso con Help e con gli altri utenti. vado dunque a spiegare meglio le ragioni del mio comportamento. un argomento così delicato come il rapporto uomo-animale non può essere stilizzato in una frase , che cade dall'alto come i dieci comandamenti vennero a Mosè da Dio, e non ammette per la sua stessa forma possibilità di discussione (cosa che mi sembra invece pretendessi da me). Quella che poni è una questione che si dipana su una serie di livelli molto diversificati, che non possono essere presi sottogamba. Un esempio? bisognerebbe considerare cosa significhi la cattività di un animale a livello etico per l'uomo, cosa essa significhi a livello pratico per il singolo esemplare, cosa voglia dire la cattività di un certo numero di esemplari per la specie cui appartengono, il grado di sviluppo cerebrale, intellettivo, emotivo di una specie, il modo in cui andrebbe tenuta e come invece essa viene effettivamente tenuta, quanto sia distante dai suoi antenati biologici, non tanto temporalmente ma etologicamente e geneticamente, quanto un animale selvatico sappia adattarsi alla cattività e quanto un animale domestico possa soffrire di una errata cattività, e molti altri aspetti ancora. proprio per la delicatezza dell'argomento, la laconicità dei tuoi messaggi, Help, mi ha mandato in bestia. dal mio punto di vista, se non si ha tempo per motivare le prorie affermazioni con risposte che vadano oltre un mero "si" forse si dovrebbe pensare se effettivamente sia il caso di mettere un post, o almeno questa è da sempre la mia filosofia. insomma, a prescindere dai precedenti... la discussione inizi pure, cerchiamo di renderla civile e di portare le nostre ragioni con calma. scusate ancora.
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sono assolutamente innocui, perchè annientarli? in fin dei conti non fanno nulla...
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se l'utente avesse un pò meno fretta potrebbe risparmiarci una serie di messaggi laconici esattamente uguali in una serie di sezioni diverse, potrebbe motivare le proprie affermazioni e mettersi DAVVERO in discussione come pretende dal moderatore. io le mie idee sono pronto sempre a discuterle con chiunque, ma vorrei che la persona che getta il sasso non nascondesse la mano, perchè mi da profondamente fastidio. ti sei sentita offesa dalla mia ironia fuori luogo? bene, allora mi scuso, elimina l'ironia e leggi il resto, e se hai voglia anche tu di metterti in discussione riflettici.
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l'autotomia o amputazione volontaria è controllata dall'animale, ma dubito che l'amputazione di un'appendice possa essere considerata non dolorosa! certo credo il dolore sia limitato rispetto ad una amputazione traumatica, ma penso ci sia lo stesso.
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uuuhh... hai un pastore maremmano.... animale splendido, che è pari in dignità ad una tartaruga... l'unica differenza, i suoi antenati sono stati strappati alla natura 12.000 anni fa e non 50 anni fa.... differenza temporale che nella storia evolutiva della specie è una briciola... però, il fatto che tu sia abituata a vedere i cani da sempre con l'uomo ti impedisce di pensare che in quanto animali avrebbero in teoria lo stesso diritto fondamentale a vivere un'esistenza priva del controllo umano, per quanto benevolo.... ma i cani sì, gli altri animali no. quindi è più lecito tenere un cane in appartamento, magari un pastore tedesco, che non un pesce in acquario. e magari non consideri le differenze psicologiche, cerebrali ed ecologiche delle specie, che portano i grandi mammiferi ad avere bisogno di grandi spazi e magari certe specie di pesci a vivere in natura in 10 litri d'acqua stagnante come molte delle specie ora importate nelle nostre case... ignori probabilmente il fatto che la maggior parte dei pesci d'acqua dolce nelle nostre vasche è allevata in cattività da così tante generazioni da non essere più geneticamente compatibile, a volte, con esemplari della stessa specie presenti in natura; o che i conigli di certe varietà (angora, ecc...) se rilasciati in natura morirebbero. o che molte specie di serpenti sono riprodotte in cattività da talmente tante generazioni che se rilasciate in natura non avrebbero più i necessari anticorpi per sopravvivere... e via discorrendo. molti di questi animali insoliti ci sembrano tali solo perchè non siamo abiuati a vederli con noi da molto tempo ma nei fatti essi sono geneticamente tanto distanti dai loroantenati selvatici quanto il tuo maremmano lo è dal suo antenato sciacallo. e molti animali insoliti si adattano molto meglio a vivere con l'uomo di certe razze canine o feline costrette a vivere in luoghi troppo angusti. rileggiti un pò dei vecchi post e capirai cosa intendo...