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AndreaM

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  1. già risposto nell'altro post sui felini e il fennec.... e davvero, sarei curioso di sapere dove metteresti 60-80 kg di roditore acquatico.... ;) !
  2. OCICAT come incrocio tra razze di felis catus, la sua detenzione non dovrebbe avere nulla di impossibile e dovrebbe rifarsi a quella dei gatti comuni. differente discorso per il margay, Felis wiedii, specie selvatica minacciata protetta dal cites in appendice 2 e la cui vendita nel mondo è sottoposta alle limitazioni del cites. in Italia esso non dovrebbe essere detenibile in quanto rientra, assieme pure al fennec e ai capibara, tra gli animali considerati pericolosi dal decreto ministeriale del 19 aprile 1996 testo completo lo trovi QUI.
  3. ..tra gli ofidi italiani con abitudini arboricole si contano Elaphe longissima e quatuorlineata, Coluber viridiflavus, Coronella austriaca e girondica. la nomenclatura potrebbe essere ora superata, con l'attribuzione delle varie specie a nuovi generi...sai come vanno 'ste cose... questi sono tutti serpenti arboricoli o che comunque non disdegnano di cacciare tra i rami. nessuna delle 4 specie di vipera italiana è particolarmente dotata di attitudini scalatorie, anche se in effetti a volte salgono su cespugli di 50-60 cm. nessun serpente si sognerebbe di deporre uova o partorire i piccoli su un albero - pura fantascenza quella del "nido di vipere" sull'albero, che si rifà a leggende popolari.
  4. AndreaM

    Quale Specie?

    puoi dire al possessore di riportare l'animaletto nel fiume in cui l'ha preso... è una Emys orbicularis, la tartaruga d'acqua dolce europea... protetta su tutto il territorio dalla convenzione di berna (perchè in forte diminuzione) e perciò la sua detenzione è illegale.
  5. eh... qui davvero vuoi troppo! La descrizione è purtroppo abbastanza sommaria, non è possibile fare una diagnosi a distanza... potrebbe essersi trattato di un piccolo emittero (parente delle cimici) o di un coleottero crisomelide.... ma senza qualche elemento in più, ben difficile azzardare ipotesi.... se per ovalizzato intendi allungato, avrebbero potuto essere degli amphymallon solstitialis, piccoli scarabeidi melolontini affini ai sempre più rari maggiolini.
  6. gli aracnidi rappresentano una grande classe che comprende svariati ordini. tra questi, oltre ad acari, ragni e scorpioni, vi sono degli "ordini minori", meno noti, tra cui appunto gli animali della foto, che sono Pseudoscorpioni. dotati di lunghi pedipalpi ma privi di coda, questi animali sono comuni nell'humus, tra le foglie morte, nelle cortecce, nelle cantine, nelle grotte, e si comportano come piccoli predoni che divorano gli animaletti nocivi, acari in primis. sono assolutamente innocui, per cui non temere!
  7. ....sono quelle storie che, se vere, mi fanno pensare agli spiriti animali protettori di cui parla nelle leggende...
  8. ...considerato il post nell'area rettili, immagino tu voglia fare un allevamento di acheta domestica o gryllus assimilis per alimentare i tuoi animali...quindi tutte le giuste considerazioni fatte da flessio verrebbero sfalsate dai cicli vitali brevi (2mesi) e dalla vita gregaria delle specie in questione... le indicazioni migliori le puoi trovare sul sito di AMICI INSOLITI, precisamente nella pagina http://www.amiciinsoliti.it/cibovivo/grilli.html ciao e in bocca al lupo per l'allevamento!
  9. l'autotomia o amputazione volontaria delle zampe, negli artropodi, è argomento complesso. quando avviene, l'animale che decide di staccarsi la zampa per sfuggire a un pericolo (es. ragno imprigionato con la zampa in un anfratto), avvengono una serie di fenomeni fisiologici controllati dall'animale che riducono al minimo lo stress fisico e psichico dell'animale: le contrazioni della muscolatura, il serrarsi dei vasi linfatici, i "punti di rottura" prestabiliti all'interno dell'animale.... tutto questo fà si che la bestiola non provi che poco dolore. Alla muta successiva in certi casi potrà ricrescere, per fenomeni ormonali complessi (per qualche sipegazione migliore del fenomeno della muta, guarda QUESTA PAGINA del mio sito. Diverso il caso che la rottura non avvenga nelle giunzioni preposte: vedrai l'animale soffrire vistosamente e perdere emolinfa. Questo processo quando avviene è per l'animale molto doloroso. l'arto potrebbe non rigenerarsi più, con le mute successive.
  10. ..cosa intendi per "più specie contemporaneamente"? più esemplari nella teca citata? e per di più esemplari di specie differenti? non credono esistano testi in merito. io ho fatto convivere mantidi di specie differenti solo in terrari molto grandi (come quello da te citato) e in numero molto ristretto. nella fattispecie, allevai insieme in un terrario di 90x50x50 cm con coperchio in rete una femmina adulta di Deroplatys, un'altra di Sphrodomantis, e due ninfe di Tenodera sinensis. ora, a prescindere che il terrario aveva parecchi nascondigli (piantine di ficus, photos, ecc..) e che gli insetti venivano alimentati in maniera più che abbondante, l'esperimeno ora come ora non lo ripeterei se non con certe Empusinae, allevabili in gruppi monospecifici. Francamente, una struttura come quella che ci descrivi mi lascia perplessa perchè è.... "troppa tanta". Ho allevato e riprodotto una ventina di specie nostrane e tropicali, senza andare oltre i terrarietti in plastica, a volte riscaldati con una serpentina per acquari e allevando gli insetti singolarmente. Inoltre l'idea dei bigattini da allevare e far schiudere nel terrario principale non è buona perchè oltre a ritrovarti la teca insudiciata delle secrezioni post muta delle mosche le mantidi si nutrirebbero di insetti neosfarfallati che non avrebbero avuto modo di nutrirsi e che sarebbero assai poveri nutrizionalmente... poco più che sacchetti di chitina vuoti. una simile dieta provocherebbe alla mantidi a lungo andare condizioni di anoressia mortali. ti consiglierei di dare una bella letta a ISOPODA.NET, il sito italiano per eccellenza dove reperire info sull'allevamento delle mantidi (il suo webmaster è uno dei migliori allevatori di artropodi europei). in più, l'idea del micromondo indipendente o quasi dall'esterno... sarebbe il sogno di ogni allevatore, ma la vedo molto poco praticabile, specie per animali così complessi come le mantidi....
  11. a prescindere dal fatto che chi parla si è fermato più volte a raccogliere ricci, vipere e uccelli investiti dalle auto, quando possibile... io non so la vostra età e se avete o meno la patente... ma da patentato ve l'assicuro: è possibile non vedere anche un bambino di 4-5 anni, a volte! ancor peggio quando stai facendo manovra. un essere piccolo può sgusciare dietro la macchina e tu non riuscire a vederlo. A volte ti ritrovi in autostrada e all'improvviso, a 120-130 all'ora, ti attraversa la strada un fagiano, una lepre... non ce la fai a frenare, e se sterzi rischi di prendere le auto sull'altra carreggiata... e vi lascio immaginare quante vite vanno via o possano andar via con un bel tamponamento a catena in autostrada... e dopo, spesso fermarsi può essere impossibile, per lo stesso motivo: provate ad uscira da un'auto in autostrada e a cercare di tirar via qualosa da in mezzo alla strada. finirete come l'animaletto in pochi minuti, se c'è traffico. ad alte velocità, poi, oggetti sull'asfalto possono non apparire chiari. forse non lo ricordate, ma anni fa un bimbo scampato ad un incidente si mise a correre lungo l'autostrada e venne investito.... gli passarono sopra una trentina di macchine, prima che qualcuno si rendesse conto di ciò che stava succedendo e che si riuscisse a fermare senza pericolo per gli altri automobilisti. Insomma, al solito: mai fare di tutta l'erba un fascio. può davvero succedere di non vedere un animale in tempo, e può davvero non essere possibile fermarsi a vedere ciò che è successo.....
  12. sì...come ogni altro essere vivente dotato di un sistema nervoso, anche i ragni sentono il dolore.
  13. visto che tutte le specie di anfibi italiane sono protette, vanno senz'altro riportati dove li hai presi, senza indugio.
  14. ehmm... tu dici nella trappola? saranno un pò nervosi, forse, ma non soffriranno. l'unico modo in cui li puoi far soffrire (anche uccidere) è lasciare la trappola funzionante d'estate nelle ore più calde del giorno senza frequenti controlli. il calore che si formerebbe all'interno del contenitore potrebbe esser fatale, per questo ti dicevo di toglierla da mezzogiorno alle tre. in alternativa basta che la vai a controllare abbastanza spesso, o che la piazzi abbastanza all'ombra. nel contenitore d'allevamento saranno attratti dalla sorgente luminosa più vicina e cercheranno di raggiungerla, ma il loro fare un pò nervoso non è sintomo di sofferenza. li vedrai infatti nutrirsi e accoppiarsi senza problemi.
  15. per i cetonini, spesso potresti vedere maschi e femmine in accoppiamento tra i fiori...più garanzia di così ;) ! comunque per cetonia aurata, una delle specie più comuni, puoi prender buone le indicazioni che trovi in questa pagina del mio sito. è spiegato anche come sessare le larve. per il genere potosia è più complicato, ma la cosa migliore è prendere una decina di adulti e tenerli insieme. una coppia almeno di forma di sicuro. i cetonini poi si accoppiano tutto l'anno, senza problemi.
  16. no, l'ideale è prendere gli adulti e tenerli in una vaschetta da 3-4 litri con una quindicina di cm di substrato sul fondo. puoi usare anche quelle scatole di plastica con coperchio colorato vendute nei supermarket come contenitori multiuso. poi dopo un paio di settimane setacci il terriccio e quando trovi le uova bianche puoi lasciare gli adulti. in questa stagione trovi di tutto... assolutamente di tutto. e sì, dalle tue parti trovi mantidi, farfalle, coleotteri senza problemi. vai in campagna, prendi qualche adulto e comincia l'allevamento ;) !
  17. ciao Vale, mi unisco a flessio nello sconsigliarti le ninfe di odonati, non sono semplicissime da tirare su per chi è alle prime armi. lepidotteri: impossibile generalizzare. a seconda della specie, del genere, della famiglia esistono esigenze ben specifiche per ciò che riguarda l'allevamento e la riproduzione in cattività. genericamente, i bruchi delle falene arctiidae e sphyngidae, delle farfalle pieridae, nimphalidae e papilionidae sono piuttosto semplici da allevare. In natura il tasso di mortalità è altissimo - a volte si sfiora l'80-90%. se in cattività registrerai delle morie, non abbatterti - sarebbe successo anche all'aperto, probabilmente. anzi, quasi certamente nonostante la morte inevitabile di alcune larve libererai certo più esemplari di quanti non si sarebbero sviiluppati in natura! se sai l'inglese, un libro meraviglioso è Breeding Butterflies and Moths - Ekkehard Friedrich - Harley Books tratta l'allevamento in cattività di centinaia di specie di lepidotteri europei. Puoi liberare tranquillamente in natura tutti gli adulti sani che nasceranno delle specie che sono comuni dalle tue parti - nessun problema per il resto. per quanto riguarda l'allevamento dei coleotteri, ti consiglio quello facilissimo degli scarabeidi e in particolar modo dei cetonini. occupa pochissimo spazio, gli adulti sono abbastanza semplici da trovare in natura e le larve sono semplicissime da tenere. puoi prendere qualche adulto delle specie più comuni con una semplicissima trappola a bottiglia, ricordandoti di non lasciarla incustodita troppo a lungo nelle ore calde dei mesi di giugno, luglio o agosto. gli adulti una volta che ti avranno deposto le uova potranno essere reimmesi in libertà, senza danno per loro e danfdogli pure la possibilità di deporre ancora in natura. le larve possono essere allevate in piccoli contenitori, visto che vivono nel substrato organico in decomposizione. io le allevo singolarmente nelle bottiglie, o in piccoli gruppi in vaschette tipo acquario. è il modo migliore per evitare cannibalismo e sovraffolamento. per l'allevamento dei coleotteri, puoi visitare il mio sito, e in particolare la pagina a loro dedicata, oltre a quella sugli usi delle bottiglie. a questo proposito rifaccio solo la preghiera che ho già messo nella mia home... il fatto che sul mio sito siano indicati dei modi per procurarsi degli insetti in natura non deve autorizzare nessuno a fare l'arraffone... limitate la cattura a solo pochi esemplari delle specie più comuni e dopo averli studiati riportate in natura le loro larve o gli adulti. nella fattispecie della trappola con la bottiglia, aggiungo solo che è importante forare i lati della bottiglia, con un ago o uno spillone, e che non va mai posta in pieno sole. controllala verso mezzogliorno, e se possibile toglila nelle ore più calde. in alternativa puoi prendere gli adulti a vista sui fiori di sambuco o ligustro. parte degli adulti saranno i vecchi esemplari nati l'estate scorsa - potrebebro morire durante la deposizione delle uova, è abbastanza normale. mantidi: non so di dove tu sia, ma troverai le ninfe nei prati con l'erba alta, in luoghi abbastanza abbandonati. io finora le ho trovate in veneto, lazio e toscana, sempre negli stessi ambienti. smuovi l'erba, e osserva quali animali saltano via: le ninfe di mantidi saltellano quasi come le cavallette. vanno allevate singolarmente in piccoli contenitori più alti che lunghi (ancora una volta, ottime le bottiglie di plastica), nutrite con piccoli insetti vivi, o in alternativa imboccate tramite uno spillone con pezzi di tarma della farina. se hai altre domande, chiedi!
  18. i mammiferi ( e in qualche caso gli uccelli) che hanno dei piccoli sono portati in qualche caso ad adottare piccoli di altri animali. è un comportamento bellissimo e interessante che qualche volta si può notare anche tra predatori e prede, come nel caso di leoni e piccoli di gazzelle, babbuini e cuccioli di impala, o leopardi e leoncini. di solito l'animale reagisce a dei "superstimoli" che inducono a diminuire l'aggressività e a potenziare l'istinto materno/paterno. di norma infatti i cuccioli hanno qualcosa in comune: rapporto arti-testa sproporzionati, occhi enormi, ecc... e sul fatto che l'uomo sia spesso "homini lupus", bhè, tristemente è difficile negarlo... ne vorrei di più di cagnette così...
  19. AndreaM

    Salve!

    cosa manca? tutto. un microhabitat come quello del prato o della siepe ha bisogno di spazio, tanto, per permettere di instaurare delle relazioni specie-specifiche durevoli nel tempo. per questo i terrari sono in genere destinati ad una sola specie di animale per volta. potresti cercare di procurarti qualche bruco di farfalla, che con i suoi cambiamenti e le sue trasformazioni affascinerà i tuoi bimbi. la farfalla poi potrà esser facilmente liberata in natura. in alternativa al terrario, un piccolo acquario con dentro una serie di piccoli invertebrati erbivoro-detritivori raccolti in uno stagno sarà certamente interessante.
  20. quando scrivi aiuto... l'unico aiuto ai girini lo puoi dare solamente tu, RIPORTANDOLI DOVE LI HAI PRESI!!!!!!!! Come Manu ha detto, tutti gli anfibi europei sono legalmente protetti.... perchè in forte pericolo di estinzione, in molti casi. perciò riportali dove li hai presi, prima di fare disastri.....
  21. io per i miei uso la torba. ha un moderato effetto battericida a causa dell'acidità, trattiene l'umidità e rallenta la formazione di muffe. importante è una OTTIMA areazione ed una alimentazione adeguata (rovo e quercia).
  22. AndreaM

    Triops

    chuiedeva se si possono tenere in cattività legalmente. ora, le specie europee sono decisamente in rarefazione costante. per quanto non siano negli elenchi della convenzione di berna o direttiva habitat, rimane il fatto che stannom sparendo...per cui dovrebbero esser lasciati nei loro stagni (chi ha orecchie per intender...). discorso diverso per quelli che si comprano on line, che dovrebbero appartenere a una specie americana e che non andrebbero comunque MAI rilasciati in natura...
  23. AndreaM

    Riscaldamento

    ma guarda...se hai 40° in camera, il tuo problema non sarà quello di mettere gli spot ma di raffreddare un pò il terrario!!!
  24. le lucertole sono utili perchè mangiano piccoli invertebrati spesso nocivi. gli scorpioni sono utili perchè anche loro mangiano piccoli invertebrati spesso nocivi. che poi se possibile, taglia permettendo, lucertole e scorpioni si mangino volentieri l'un con l'altro, è un dato di fatto....
  25. quoto gli altri. Esistono diete alternative, preparate con ingredienti reperibili in farmacia cui viene aggiunta polvere di foglie della pianta nutrice.Eccovene una: acqua per agar:500ml agar 20g acqua 350ml caseina bianca leggera 35g germe di grando 75g zucchero da cucina 30g lievito in polvere 150g Sali wessons 10g inositolo 1g colesterolo 1g acido sorbico 1,5 g Choline chloride soluzione al 10% 10 ml 4metil idrossibenzoato soluzione al 15% in alcool 10ml olio di semi di lino 2 ml formaldeide soluzione al 10% 4,5ml acido ascorbico 4 g aureomicina veterinaria 2 g polvere di foglie 18g + 2 ml di soluzione vitaminica composta da: acido nicotinico 5g Sali di calcio di acido pantotenico 5g B2 2.5 g B1 1,25 g B6 1,25g acido folico 0,10g D-biotina 0.10g B12 0.01g 50ml acqua 50 ml alcool assoluto dieta tratta da Breeding butterflies and moths, Ekkehard, Harley books. spero di aver tradotto bene i nomi dei composti.... al lavoro, piccoli chimici!
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