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No io no. La tensione muscolare non la vedo alla stessa maniera della reattività. Al contrario, i migliori risultati si ottengono con la rilassatezza muscolare e la decontrazione , il cavallo lavora in distensione, in scioltezza e in grande armonia, morbido e nello stesso tempo pronto agli ordini. Peggio ancora è la tensione mentale. Scatta per nulla e ti fa dei numeri da circo per un nonnnulla, mandando a rotoli il lavoro di mesi e la gara. La tensione pre-gara del cavaliere o del guidatore, è la cosa più umana del mondo ed altrettanto incontrollabile , può essere facilmente trasmessa al cavallo con effetti molto negativi ma per eliminarla o ci si è portati o bisogna fare dei corsi di training autogeno pazzeschi.In ogni caso è imperativo controllarsi. La tensione delle redini dovrebbe essere il giusto contatto con la bocca.
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Benvenuta Chiara. La foto che hai inserito è molto carina, raccontaci qualcosa di te e della tua Kira così potremo fare le presentazioni.
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Be Feanor, è già una bela fortuna godersi il panorama piuttosto di vedere delle altre case! Io amo molto l'autunno che perchè precede l'inverno e quindi la neve, tanta, bianca, soffice, avvolgente, silenziosa neve. Sperimo non come quella dell'anno scorso! Che ne sono venuti 10 cm. una volta e poi più nulla! Invernus orribilis!
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OT issimo, io le faccine non le uso mai e come accade spesso, solo scrivendo (e , acc se lo vediamo in questi giorini) Si può fraintendere sorry mio. Finito l'ot. La questione appiombi è complicata , da parte mia cercherò di trovare qualche immagine che possa chiarire. Esistono i difetti sia di arti anteriori che postreriori e non è facile spiegarli e voce (parole) . Posso fare la zia per un attimo? Le "zampe" dei cavalli si chiamano ARTI. Vi prego, chiamateli arti o gambe. Non zampe. Anche questo fa parte dell'ippologia. Vuol dire conoscere il cavallo in tutte le sue parti e forme. Sono pesante , lo so, ma tutto ha una sua terminologia e anche questa è indice di buona conoscenza. Sarebbe come chiamare "il cerchio" il volante dell'auto. Fine della zia .
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Sono d'accordo con LadyD. Se abbiamo la voglia di chiacchierare tutto bene. Litigare non è il nostro scopo.
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Appunto. Non si può imparare a fare una cosa via internet. Neanche la pasta della pizza. Secondo me.
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Su internet si trova anche il marito. La questione è se si piò trovare il marito perfetto. Rispondo alla domanda del titolo della discussione. NO! No perchè non è possibile, perchè ci sono talmente tante varianti, a partire dal cavallo e dal suo carattere, per finire con il proprietario ed il suo carattere. Neppure una frequentazione via internet ci può dare un'idea, anche se dura da anni. Cosa ne so io che "Tizio" che frequenta il forum da anni, non ha scatti di nervi quando è col puledro. A lui sembra normale.... e sul forum non lo dice. Consigli , scambi di idee, domande e risposte, chiacchiere, chiarimenti, amicizie, condivisioni, dubbi, un aiuto, qualche litigata. Tutto questo e molto altro, può nascere da un buon forum ma non l'addestramento di un puledro se manca una buona conoscenza della materia. Sono lapidaria?
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Che domandone! La domanda più frequente è: di che razza è? Grazie agli incroci abbiamo ottenuo le migliori razze che non mi azzardo ad elencare. L'esempio più lampante è l'introduzione di sangue arabo che ha migliorato tantissime razze relativamente recenti per scopi scopi sicuramente agonistici. Il grande PSI, nasce da un incrocio con sangue arabo,( forse berbero.... non ricordo bene sorry) . D'altro canto, attualmente, presevare razze antiche è fondamentale e assolutamente in quei casi l'incrocio va evitato. L'arabo è l'unico cavallo mai incrociato e quindi puro. Seppure abbia dato un contributo genetico indiscutibile, è veramente l'unico?
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Ragazze, vi invito a frenare i toni altrimenti devo chiudere il post.
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Grazie, io non avevo capito e adesso si. Sul fatto che sia uno sport caro è un pò vero, partendo dall'acquisto del cavallo, alla pensione, che sia a casa che ancor peggio in maneggio, costa, mangiano tanto! Il maniscalco, il vet, la sella, la testiera annessi e connessi. Costano! Molto più di una racchetta da tennis! Per non parlare di quando si va in concorso..... Se uno ha la fortuna di poterlo tenere a casa è già una gran cosa. Stai sperimentando tu stessa che un animale, qualunque esso sia, comporta dei sacrifici e delle rinunce. Sei fortunata ad avere un bravo cavallo, il resto lo devi fare tu. Buon lavoro!
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La prossima è Ragadi: fare delle saponate accurate con sapone allo zolfo o prodotti appositi poi si applicano creme ristrutturanti che tengano anche morbida la parte. Molto importante è farlo con costanza altrimenti diventano irreparabili.
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Se usato correttamente , grazie all'azione combinata della bocca e della spinta sui posteriori, a secoda delle posizioni in cui si agganciano i moschettoni al fascione, ed alla tensione della parte di redine che passa dietro, serve per invogliare in cavallo a rilevare le spalle agendo sulla spina dorsale, muscolare la schiena, e sviluppare i muscoli alla la base e superiori del collo. A seconda delle regolazioni, sviluppa la parte di muscolatura che consente al cavallo di trovare il giusto equilibrio soprattutto durante il galoppo. E' necessario usare questo aggeggio solo con cavalli che già sono ben ginnasticati e per breve tempo, e soprattutto va impiegato da mani esperte, il rischio è che si vedano scene di cavalli incappucciati che sono un vero orrore e generano grossi danni fisici al cavallo è per questo che non tutti vedono di buon occhio l'utilizzo delle redini Pessoa.
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Sarei contenta se argomentassi il tuo ultimo intervento. Penso che chi ti ha risposto lo abbia fatto in modo educato e con cognizione di causa. Se vorrai continuare con la discussione che hai aperto, saremo tutti felici di condividere l'esperienza di tenere il cavallo a casa (come molti di noi fanno) e di capire e discutere sui problemi che questo comporta, comprese le varie teorie di allevamento e allenamento.
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Quest'anno andrò da sola. Ho appuntamento con un amico che stà in fiera tutti i giorni ma la mia storica compagnia è sparpagliata altrove. Non sarà come gli alrti anni però. Non so quando vado ma penso o giovedì o venerdì per evitare la conusione. Sarebbe carino vedere le nostre facce di persona. magari teniamocì aggiornate sui programmi così se i giorni coincidono ci si può incontrare. Faccio un esempio: Giovedì vanno , tizio e caio Venerdì va sempronio ecc.. che dite si può fare?
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Mi ricordo la dicussione di Martina ed ognuno di noi le ha dato un consiglio. Prova a fare così, cosà ecc., poi è stata Martina a scegliere cosa fare. I consigli si devono chiedere per alcune cose, per problemi, per avere un parere in più, anche sull'addestramento eventualmente. Ma dal chiedere un parere , ad imparare ad addestrare un cavallo c'è il mare.
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Io provo ed ho provato talmente tante emozioni, anche molto intense che onestamente mi riesce difficile spiegare. Ho provato la paura per me e per lui, in diverse occasioni. Ho provato la gratitudine di avermi tirato fuori da un pasticcio, ho provato la gioia immensa di avere vinto una gara importante e l'angoscia di vederlo stare male. Ho provato il dolore del distacco "forzato" e la tenerezza di un puledrino appena nato. Un'emozione grande ce l'ho quando gli faccio "il discorso" in box prima di un'appuntamento importante (tanto importante, un grosso internazionale o i mondiali). Preparo il mio Gianni, il mitico ,grande, soldato Janton (è un cavallo talmente mitico che non muove un arto neppure per le mosche se lo stiamo accudendo) , ci metto tutto il tempo e anche di più, pulizia con calma, trecce con calma ecc.. Quando ho finito, mi raccomando di comportarsi come si deve e scatta la commozione. E qui finisco perchè c'è di tutto e di più da dire e mi piace ricordare un'emozione positiva.
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Le zecche possono portare la piroplasmosi, è una malattia irreversibile che si manifesta con attacchi di febbre. Può essere aiutata (assopita) con uno speciale vaccino ma non è detto che funzioni sempre. Può rimanere latente anche per tutta la vita ma nel sangue rimane presente. Non pregiudica l'attività sportiva, tranne quando c'è la febbre naturalmente. In America non si possono portare i cavalli affetti dalla piroplasmosi e sono rigorosissimi con gli esami del sangue in proposito (esperienza personale). Poi le zanzare. Le zanze hanno fatto vnire uno shock anafilattico al nostro puledro quest'estate. La micidiale mosca cavallina che per uccidere bisogna proprio pestare con le scarpe perchè e molto coriacea. Poi quei piccoli moscerini che ci sono nel paddock che sono micidiali tanto che a volte bisogna far rientrare i cavalli perchè gli sanguina addirittura la pancia (e zone limitrofe!!).
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Stiamo andando o.t. Il tema è "cosa può capitare al nostro amico improvvisamente e cosa si può fare nell'attesa che arrivi il vetrerinario". La prima cosa, è la colica: Si manifesta con cavallo dolorante, spesso sdraiato e che si guarda il fianco e può essere molto violenta e complicata. Sempre e comunque bisogna tnere il cavallo in pedi e passeggiarlo (anche per ore se serve) fino all'arrivo del vet. Nei casi migliori può bastare questo semplice trattamento ma spesso bisogna aiutarlo con farmaci, ed a volte è necessario l'intervento chirurgico. Altro caso è l'inchiodatura. Capita a seguito della ferratura e consiste nell'errata messa di un chiodo che è andato a toccare il vivo del piede. Farsi aiutare da un esperto a drizzare i chiodi (in maneggio c'è sempre una persona che ha una manualità adeguata e gli arnesi necessari) e togliere subito il ferro e fare impacchi sterili e docciature fredde. Idem per la sorrtura di un ferro che va tolto. La perdita del ferro, soprattutto per chi fa la campagna vorrebbe la dotazione delle scarpette. Chi esce in lunghe passeggiate dovrebbe dotarsi delle scarpette adatte al piede del proprio cavallo, i modo da poter salvaguardare il piede in caso di sferratura durante il tragitto. La sobbattitura può capitare sempre. Fondamentalmente è un'ematoma e come tale va trattato. Docce di acqua fredda ed impacchi gelati in attesa che il vet controlli il grado di emergenza , se è il caso di sferreare, se bisogna drenare l'ematoma ecc.. L'ostruzione esofagea grazie a Dio non la conosco ma vorrei sapere come si interviene (e penso sia indispensabile l'intervwento immediato) Per quanto riguarda i colpi di calore , annaffiare, bagnare, irrorare (con acqua fresca) abbondantemete il cavallo, sulla nuca e sul collo fino al garrese. L'uso del ghiaccio va praticato sotto il controllo di persone esperte. Le punture di insetti funzionano come negli umani quindi sarà utile che il vet arrivi presto. Questi secondo me sono i casi in cui si può fare qualcosa in attesa che arrivi il dottore, fatte salve le ferite che bisogna sempre cercare di tamponare in attesa del dottore e sapere se il vet va chiamato o non è il caso.
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Aggiungo: Laminite inchiodatura (quando ci si accerge che un chiodo è stato piantato male ed è entrato nel vivo del piede) perdita dei ferri ferri che si storcono Ma i rimedi?
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Quotissimo le ragazze. E' molto piccolo e ha biogno più che mai di sicurezza. E' troppo presto per sgidarlo. Se non puoi farlo dormire in casa, durante il giorno, trovagli un angolino in casa dove tutti gli abitanti gli possano fare coraggio e dare una carezza e non farlo sentire solo, sarà una mano santa per uno svzzamento così precoce e traumatico. Più sarà coinvolto dolcemente nella vita familiare più crescerà equilibrato senza timori. Per la pappa è prprio al momento dello svezzamento, vanno ancora dati almeno 5 pasti al giorno, esistono omogeinizzati apposta per cani ma sono molto cari, oltre alla ricetta di scila puoi frullare carne rigorosamente cotta o cuocergli un pò di macinato, con aggiunta di olio di semi . L'uovo va benissimo ma va cotto perchè il bianco è indigesto da crudo, il giallo invece lo puoi dare anche crudo. Esistono mangimi per cuccioli già pronti. Una cosa è fondamentale: portalo da un bravo vet. che ti darà tutte le indicazioni anche per la dieta da sguire e si accerterà della salute del cucciolo.
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Fino a che fai un concorso ogni tanto, probabilmente te la puoi cavare come stai facendo ora, tenendolo un pò a casa e un pò al centro equestre.. Per quanto riguarda il problema di Pacos e del ticchio di appoggio, sicuramente il paddock è la soluzione migliore. Secondo me anche se lavori a casa dovresti sforzarti di fargli fare almeno 4 giorni di lavoro (ripeto, anche alla corda, anche solo mezz'ora /40 minuti) in modo che lui non si impigrisca e rimanga sempre attivo, non importa se salti o no, di saltare lui è già capace, saltare a casa serve a te. Non devi privarti della soddisfazione di andare in concorso, ma non a spese del tuo cavallo. Il fatto che lui salti bene in concorso vuol dire che lo fa volentieri ma lo devi aiutre a casa a non perdere l'entusiasmo e la concentrzione.
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Accertato che non susssistono problemi fisici, bisogna concentrarsi sul lavoro. Il cavallo è un animale abitudinario e a maggior ragione , se è un agonista , richiede un allenamento quotidiano. Montarlo tre giorni a settimana, non è sufficiente ne ad ottenere un buon allenamento e neppure ed ottenere la sua predisposizione mentale al lavoro. Il paddock è fondamentale per lo svago, ma se si vuole avere la piena collaborazione mentale bisogna attirare la sua attenzione e quotidianamente lavorare con lui. Pianificare il lavoro, che può essere anche alla corda (a patto che sia fatto correttamente) aiuta il cavallo ad abituarsi a richieste di concentrazione mentale costante, che non vuol dire ammazzare il cavallo di lavoro, al contrario, s'ignifica una pianificazione ben precisa, volta al benessere del cavallo. Siccome sono curiosa, se ti va, potresti spiegarci il motivo per cui porti il cavallo 20 giorni in maneggio e 20 a casa (su per giù) e in cosa consiste il lavoro in maneggio e in cosa a casa? Magari ne esce qualcosa di positivo anche per altri utenti che fanno la spola casa-maneggio come fai tu.
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Innanzitutto si sa che i cavalli essendo animali abitudinari, cambiando casa ci mettono un pò ad ambientarsi e lo manfestano in diversi modi, anche con la svogliatezza, inappetenza o eccessiva intemperanza. Mi sembra di ricordare che il tuo cavallo sia un pò peperino in concorso (coda a parte). Se secondo te è un comportamento insolito, probabilmente è meglio che misuri la temperatura, naturalmente non dopo la lezione ma a riposo, ( non credo di dovere spiegare come si fa) la febbre fa indebolire il cavallo, il che non gli impedisce di fare il matto in paddock. Se noti accessi di febbre e/o svogliatezza insolita sarebbe il caso di inerpellare il vet. per fare un'esame del sangue. Ad esempio l'abbassamento dei globuli rossi, indebolisce l'animale ma è tranquillamente curabile con normali farmaci, altre volte (unito all'aumento di temperatura, con episodi sporadici) può essere il sintomo di una malattia più seria che va ipotizzata, diagnosticata e tenuta sotto controllo. Secondo me rimane fermo un punto. Il nostro animale non parla, stà a noi per primi avere la giusta sensibilità di capire se qualcosa non va, oppure se è solamente una indisponibilità momentanea o se è il caso di allarmarsi. Con un cavallo che conosciamo bene dovrebbe seesere più facile. Quindi è la nostra attenzione nei suoi confronti a fare il suo bene, il famoso rapporto col cavallo di cui abbiamo parlato in diverse altre occasioni, è fatto principalmente di questo, capire.