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AndreaM

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  1. AndreaM

    Gurami Nani

    se il gurami di sumatra è come credo il trichogaster trichopterus, non si è certo battuto con la colisa per accoppiarsi con la femmina! Vero è invece che i belontidi occupano tutti più o meno la stessa zona dell'acquario, quella di norma più vicina alla superficie, e che tra maschi di specie differente possono nascere rivalità territoriali che sfociano in combattimenti "interrazziali". meglio sempre tenere una sola coppia per vasca.
  2. AndreaM

    Betta Macrostoma

    in maniera più pratica... betta mascrostoma è una specie molto rara anche tra gli allevatori di betta d'oltralpe, dove reperire un betta che non sia lo splendens è più semplice che da noi. Di allevamento difficile, il colore rosso pare dovuto in natura all'alimentazione ricca di naupli di certi crostacei. Una coppia si aggira, all'estero, sui 200 us$. in Italia.... ho paura che si debba sognare... Io ho allevato altre specie particolari, che so essere reperibili dai grossisti olandesi a prezzi accessibili: tra i costruttori di nidi, betta imbellis, smaragdina, bellica (enorme e bellissimo!); tra gli incubatori orali, betta pugnax e betta picta (di questi ultimi ho una copia ora). Che dire...devi trovare un negoziante che ami il suo lavoro e che sia disposto a importare un numero elevato di questi pesci (spesso i grossisti asiatici li vendono in stock di svariate decine), oppure che si rifornisca da grossisti olandesi che trattino queste specie anche in piccole quantità. cercale... ma sappi che in generale potresti dover aspettare abbastanza...ma te l'assicuro, ne vale la pena. ciao! Andrea
  3. AndreaM

    Eclatante!

    essere vivente senziente... cosa che ti sembra sfuggire.... considerato che qualche post fa chiedevi dove reperirne uno, e di allevare un geco volante, ecc... alla luce di queste ultime affermazioni (che mi auguro davvero il più ironiche possibile...anzi, voglio crederle tali...) so di sicuro dove potresti trovare il geco che fa per te (anzi, qualunque animale): nei negozi Trudi. Ho visto dei peluches meravigliosi di testuggine e rane, secondo me a cercarli bene trovi anche i gechi. ;) !
  4. AndreaM

    Eclatante!

    Quoto Mirty e aggiungerei due parole. Mi sembra carino osservare come ben pochi degli animali che alleviamo, caro NesseN, potrebbero sopravvivere da soli in natura.... Pechinesi, carlino, yorkshire, persiani, devon rex.... credi che sopravviverebbero per più di qualche giorno all'aperto, nel nostro clima? Quante razze feline e canine hanno bisogno di cure particolari, a causa della loro conformazione corporea? Quante specie di uccelli, abituate in natura a volare per decine di chilometri, teniamo in cattività? Credi che il canarino che abita nella gabbietta da 15 cm x 20 cm sopravviverebbe, in natura? Sarebbe molto interessante vedere QUALI animali soffrono, o hanno sofferto, di più, dalla cattività. In quali l'uomo ha prodotto le maggiori modifiche, "snaturandone" se vuoi la natura (sempre il mio solito, banale esempio: dal lupo al pechinese.....!), quali invece l'uomo a costretto a vivere in spazi angusti, molto più angusti di quelli che occuperebbero in natura (di nuovo, solito esempio...lupo, km quadrati--->pechinese, appartamento da 40metriquedri; canarino selvatico, km quadrati---->canarino selezionato, pochi decimetri). Scopriremmo così che in questo desolante panorama di egoismo e superiorità umani, proprio i rettili sono tra quelli che ci hanno rimesso di meno.... in natura hanno territori spesso molto contenuti, a volte poche decimetri quadrati; hanno spesso un'indole statica, e si adattano bene a vivere in cattività, riproducendosi e raggiungendo età che in natura non sognerebbero nemmeno. Eppure mi sembra che queste considerazioni non vengano applicate molto spesso....forse perchè nei cani e negli altri animali vediamo una compagnia molto più "normale" di quella dei rettili. Ma rimane giusto allevare questi animali (mammiferi, uccelli, ecc..)? Nessuno può negare che a parte tutto, a parte ogni considerazione rispetto alla loro storia biologice e antenati, o alle loro capacità o meno di sopravvivere da soli in natura, gli animali di cui abbiamo parlato in cattività vivano BENE se tenuti da allevatori che non li considerino dei giocattoli. Questo vale per tutti gli animali, e si applica allo stesso modo anche ai rettili. Ci sono allevatori dementi che trattano i propri animali come oggetti e che li allevano in teche-lagher? può essere. Ma in certi allevamenti, cani e gatti non sono trattati meglio. Allo stesso modo, ci sono cani e gatti e rettili e uccelli che trascorrono in nostra compagnia un'esistenza agiata e felice, a prescindere da ciò che erano i loro antenati... ma solo a patto che i loro amici umani si revelino tali, rispettandone un minimo le esigenze.
  5. AndreaM

    Boa Costructor

    allora...in generale, un boa in terrario allevato da un allevatore competente e serio soffre quanto un terranova allevato da un allevatore competente e serio, o quanto un qualunque cagnolino o gattino che viva con una famiglia che lo ami e che lo rispetti....cioè, per niente. Se invece è tenuto da un "falso" appassionato, starà come un pastore tedesco confinato in un appartamento da 40 metri quadri, o come un cagnolino in una famiglia che alla prima festività lo abbandonerà in autostrada...cioè, male. I serpenti sono animali splendidi, MOLTO adattabili, sicuramente capacissimi di adattarsi perfettamente a vivere in cattività... una riprova diretta è la quantità di specie riprodotte in cattività da così tante generazioni. Tra i costrittori proprio Boa constrictor è uno di quelli che più spesso e facilmente si riproduce in cattività, in numeri di svariate migliaia di esemplari... se ben gestito, con una teca sufficientemente spaziosa ed un'alimentazione varia e sana, Il nostro Boa starà benone. quindi sì, i rettili si adattano a vivere in terrario (e a viverci BENE) nella stragrande maggioranza dei casi, a patto sempre che l'allevatore ne rispetti le esigenze vitali... Esattamente come per qualunque altro animale.
  6. ..no...niente di paragonabile... potresti trovarti di fronte una tegenaria (in casa) o una tarantola (Lycosa sp) in campagna... ma niente di così enorme. siamo sui 10 cm di diametro totale, col solo corpo sui 3 cm. Niente paura!
  7. E' una Lepisma, o pesciolino d'argento, un piccolo insetto innocuo, piuttosto primitivo, che si utre di sostanze come la colla che rilega i libri, o latre sostanze zuccherine.... non ti preoccupare, è totalmente innocuo!
  8. ..oddio...sui discorsi sulla superiorità evoluzionistica dell'uomo.... vabbè... a ognuno il suo parere.... ma sul linguaggio ho preferito cancellare "qualcosina".... niente parolacce nel forum, thanks!
  9. ..non proprio... solo follemente innamorato di ogni animale posto un gradino più in basso degli uccelli nella scala evolutiva .... bye! PS Rinnovo l'invito...fai una capatina a Longarone, se ci riesci!!
  10. Ally, un pitone reale adulto non si nutrirà d'altro che di animali di taglia similare al coniglio...e anche anche.... credimi.... pensa ad un pitone di 180 cm con un salsicciotto a forma di donna di 150 cm dentri... non rimarrebbe più spazio per organi interni, neanche volendolo! Credo che tu sia stata vittima di una leggenda metropolitana...sono cose che sono successe ad amici di amici, come la storiella della vedova nera del tronchetto della felicità o quella del topo gigante carnivoro importato come cagnolino...mi sono state raccontate da minimo 10 persone diverse pronte a giurare che era successo al loro migliore amico-zio-cugino-moroso-ecc... E ti assicuro, un veterinario pronto a dire scemenze simili...bhè, non gli farei curare i calli dei miei scarabei ;) Riguardo alla possibilità di avere un rapporto con i rettili... dovresti vedere il rapporto che si instaura con certi esemplari. Mi vengono in mente le pogone o draghi barbuti, dei sauro australiani, così come quello con certi serpenti...Mirty potrebbe parlarti dei suoi camaleonti e del caratterino di ognuno di loro, io potrei citarti un ragno che si faceva prendere in mano solo dal padrone e che avrebbe morso ogni altro umano...insomma, provare per credere: con buona parte degli animali è possibile instaurare un rapporto di fiducia, in qualche modo: l'importante è sempre agire nel rispetto delle sue esigenze, senza considerarlo un bel peluche o un soprammobile. Ciao!
  11. Non so davvero che dire...questo post è la summa delle cose più assurde che io abbia sentito! Guarda, non so chi ti abbia raccontato questa fandonia, ma ci sono alcune cosette interessanti da ridire sulla signora: 1)il veterinario, ovviamente esperto solo di moscerini spiaccicati (vedi il relativo topic in invertebrati), conosce i serpenti bene come uno sputnik, ed è PALESE da quello che scrivi... CHIUNQUE abbia UN MINIMO di conoscenza anche non specialistica di serpenti sa il pitone reale raggiunge a stento il metro e ottanta, e solo dopo LUSTRI.... non dopo 6 anni.... è il pitone più innocuo, chiamato pitone palla perchè se disturbato morde raramente, e nella maggior parte dei casi si limita ad avvolgersi in una palla formata dalle proprie spire.... da queste due piccole informazioni, che con un briciolo di buona volontà potrai verificare da una una qualunque ricerca sul web, capirai che sarebbe MOLTO difficile per lui nutrirsi di qualcosa più grande di un coniglio...e siccome i serpenti non saranno dei geni ma di sicuro non sono idioti, non ci avrebeb nemmeno pensato ad assaggiare la padrona... Tra l'altro nessun serpente prende la misura prima di cacciare - MA CHI E' STO DEMENTE DI VETERINARIO?!?!? E' DA DENUNCIARE ALL'ALBO!!!!! - piccolosfogodelmoderatore - di conseguenza...fai tu se può stare in piedi una storia del genere.... Paradossalmente, butto lì una provocazione...non sarebbe da escludere un...tentativo di accoppiamento del serpente con la padrona.... sembra assurdo, ma alcuni rettili in passato hanno dimostrato di essere sensibili ai cambiamenti ormonali delle donne durante il ciclo mestruale, e nella fattispecie sono stati registrati casi di iguane che hanno tentato di accoppiarsi con le gambe della padrona durante "quei giorni".... 2) la padrona andrebbe denunciata per maltrattamento degli animali tout court.... allevare un animale, QUALSIASI ANIMALE, in cattività, significa offrirgli le migliori condizioni ambientali...NESSUN rettile va allevato libero per casa, in quanto richiede condizioni di temperatura, illuminazione e umidità ben specifiche... oltretutto dormire con animale potenzialmente latore di malattie per l'uomo è assolutamente antiigienico - e chiudiamo qui ogni commento sulla storiella della signora ingenuotta e del veterinario della mutua...Tieni solo conto che se non è una fandonia o una leggenda metropolitana, o se la padrona non ti ha raccontato una favoletta (mooolto probabile), la tipa in questione è DAAVVERO da denuncia.... 3)I rettili sono pericolosi? Dipende. La maggior parte delle specie velenose e pericolose è stata bandita dal commercio alcuni anni fa, con il decreto legge sui pericolosi (ah, dimenticavo...informati bene:il commercio dei ragni è stato fermato nell'ottobre scorso)... Di sicuro, tra le specie in commercio, solo poche possono rappresentare un pericolo per l'uomo... nella fattispecie, sto parlando di alcuni grossi serpenti costrittori, che effettivamente non sono alla portata del comune privato. Ma anche questi risultano alla prova dei fatti ENORMEMENTE meno pericolosi di un cane di media stazza, dal boxer in su, diciamo (ricordiamoci pure le MIGLIAIA di aggressioni ogni anno da cani, solo in Italia). 4) allevare un rettile, o un anfibio, o un invertebrato, è eticamente accettabile? A parte il fatto che la maggior parte degli esemplari in commercio delle specie più diffuse è nato in cattività da generazioni (a volte decine di generazioni), consideriamo il genere di vita di questi animali in natura, e compariamolo con altri. Parliamo di animali eterotermi, spesso torpidi, con una struttura cerebrale meno complessa dei loro diretti discendenti, uccelli e mammiferi. Un pitone reale vive nelle tane dei roditori, in natura, da cui esce solo per cacciare. Il suo territorio è stimabile in pochi di metri quadri. In cattività viene di norma ospitato in teche di un paio di metri quadri. Un criceto o un topolino in natura hanno territori di DECINE di metri quadri, hanno una vita sociale complessa, esigenze particolari, sono molto attivi...in cattività vengono tenuti in gabbiette di pochi DECIMETRI di lato. Il canarino, in natura, può volare per chilometri senza incontrare barriere.... non occorre che ti dica di come lo teniamo in cattività, nevvero?? Vogliamo parlare del lupo....kilometri quadrati di territorio...dopo appena poche migliaia di anni, tempo risibile se confrontato con quello dell'evoluzione naturale delle specie, l'abbiamo fatto diventare un pechinese da 30 metri quadri di appartamento.... ok, basta... dando per scontato che cani, gatti, criceti e canarini ora sono ampiamente bene adattati alla cattività, e che se ben tenuti possono avere una vita piena e felice anche con noi....domanda: perchè non può accadere anche per i rettili? Egoismo nei loro confronti...ma scusa, per quale motivo alleviamo animali, secondo te? Per la loro gioia, o per avere dei compagni accanto? vuoi chiedere ad un canarino se è contento della sua gabbia, o a un cane che cosa farebbe se non fosse nato in cattività? hai mai incontrato un branco di cani selvatici? Prega che non accada mai se sei sola... Il rapporto che ci lega con TUTTI gli animali domestici è per forza di cose parzialmente egoistico, ma non dimentichiamoci mai che esiste un solo modo per allevare TUTTI gli animali, ed è farlo BENE, nel pieno rispetto dei loro bisogni. Insomma, il mio consiglio spassionato...prima di ogni cosa, informati. Leggi. cerca. Non credere alle favole del pitonemangiadonnecheselotengonoaletto, e rimarrai stupita di come esistano mondi che non immagini nemmeno... persone che amano i propri animali e li curano, li riproducono in cattività, li amano come tu ami cani e gatti... ti faccio una proposta: se non abiti lontano, perche il 25-26 settembre non vieni a Longarone (BL)? Ci sarà il raptiles day, con migliaia di appassionati e allevatori di tutta europa che porteranno i frutti dei loro allevamenti per scambi, concorsi di bellezza, ecc... Potresti scoprire un universo nuovo. ciao!
  12. Per iniziare, una foto la trovi qui: http://www.wildphoto.it/malmignatta.htm In pratica, il genere Latrodectus raggruppa i ragni noti in tutto il mondo come vedove nere. di piccole dimensioni, col corpo lungo fino a 15 mm, nero con 13 puntini rossi, le femmine si possono trovare in Italia (soprattutto il versante tirrenico, ma anche in veneto e lombardia sono presenti!) sotto i tronchi, nei tombini, nell'erba alta, ecc... la loro tela è un ammasso sparso di fili, non ordinati, ed effettivamente non è facilissima da vedere... non sono ragni che di norma entrano nelle case, ed il loro veleno è potenzialmente letale per individui deboli o predisposti (allergie, ecc..). Se non ricordo male, un antidoto dovrebbe essere disponibile presso gli ospedali della capitale. I maschi sono piccoli, incapaci di mordere con efficacia.
  13. dipende.... in italia l'unico ragno mortale è la malmignatta (Latrodectus tredecimguttatus), picolo (1 cm di corpo), nero con 13 macchie rosse; ci sono poi le tarantole (Lycosa sp.) che possono diventare grandi, ma che ben di rado penetrano nelle case. il loro morso da disturbi locali ma non è letale o invalidante. Credo più probabile che si tratti di tegenaria domestica, un grosso e comune ragno diffuso nelle abitazioni. soprattutto le femmine con il loro corpo globoso sono piuttosto impressionanti.
  14. quoto in toto Manu... i bambini non hanno pregiudizi naturali nei confronti di nessun animale, per cui se da un lato dobbiamo sempre accertarci che non si mettano nei pasticci (come avvicinarsi ad animali potenzialmente pericolosi, dai cani ai serpenti), dall'altro questo significa che se educati con attenzione e rispetto non avranno paura di nessun animale. Di norma, sono i genitori a "passare" le proprie fobie ai pargoli. per il resto...davvero, se questa tua fobia ti condiziona la vita in questo modo credo dovresti affrontarla...anche perche hai il terrore di animali che sono diffusi in buona parte del globo!
  15. ...sì, mordono e sferzano con la coda.... un varano di comodo adulto può facilmente spezzare le gambe a un uomo con un colpo di coda. Il morso è pericoloso a causa delle infezioni che da esso si possono sviluppare (i varani si nutrono di carogne, e residui ne rimangono sempre tra i denti...). Ma comunque, a meno che tu non viva ai tropici, di occasioni d'esser morsa non ne avrai... ;)
  16. sono probabilmente tegenarie, ragni nostrani quasi innocui.... ed è normale che abbiano quella taglia!
  17. ufficialmente è il teraphosidae Teraphosa leblondii, con una legspan (distanza tra gli estremi di due zampe) di oltre 25 cm. una bella foto la trovi qui. da poco però pare sia stato scoperto nei sotterranei di un museo francese un esemplare conservato di uno Sparassidae (ragno granchio) vietnamita, di legspan ancora maggiore...quando ritrovo l'articolo posto il nome.
  18. ...e perchè non un safari nostrano? ci sono molte località stupende nel nostro paese in cui è facile arrivare vicino agli animali selvatici. Ricordo in Cadore un'escursione tra due rifugi, in cui arrivammo a una quindicina di metri da un branco di stambecchi. Nello stesso posto e giorno, vedemmo pure un sacco di marmotte e un paio di metri avanti a noi, dietro un pò di nebbia, si levò in volo un'aquila reale......fantastica.....
  19. Come tutti, sono contrario ai lager-zoo. E chi non lo è? Diciamo che sono invece MOLTO favorevole a strutture come il Jersey Preservation trust, fondato da Gerard Durrell nell'isola di Jersey, nato come zoo con l'intenzione di salvaguardare le specie animali in via d'estinzione. Questa istituzione, con la quale lavorano molti altri zoo del mondo (anche italiani) ha avuto nel suo piccolo un enorme successo....molte specie si sono salvate grazie ad essa. Mi vengono in mente i colombi rosa ed il falco delle mauritius...dei primi esistevano 20 esemplari al mondo, dei secondi solo 4. Ora sono centinaia e si inizia gradatamente a reinserirli in cattività. Nessuno può negare l'utilità di una simile struttura. Ma le cose si pagano....e tanto. E la gente non paga il biglietto di solito per vedere uccelli marroncini e sbiaditi, per quanto rari e interessanti siano. La gente vuole gli animali grossi e vistosi...elefanti, giraffe, felini, scimmie. Per questo questi zoo tengono anche queste specie (per la cronaca, un autore di programmi televisivi naturalistici mi ha spiegato che lo stesso vael in tv...lui vorrebbe proporre documentari alternativi (rettili, insetti, uccelli, pesci...) ma l'unica cosa che impenna l'auditel sono scimmie, leoni ed elefanti....). In pratica, i leoni e gli elefanti di jersey hanno pagato la sopravvivenza dei colombi e dei falchi. Ricordando inoltre che uno dei più grossi problemi di certi zoo è proprio quello di non far procreare certi animali che sennò si riprodurrebbero fin troppo (felini in testa, ma anche canidi, ecc...), è giusto in questo caso lo sfruttamento di elefanti &Co nati in cattività e che non hanno mai visto la natura per salvaguardare colombi, falchi, lumache (sì, anche molte di loro rischiano l'estinzione,e a jersey provano a salvarle...) e altri piccoli animali in pericolo? Personalmente credo di sì. Molti credono poi che liberare gli animali degli zoo in natura sarebbe la cosa più giusta per loro.... e avrebbero ragione, se si trattasse di firmarne la condanna a morte. Molti animali degli zoo, nati in cattività da tante (troppe) generazioni senza che si sia preso in passato alcuna precauzione per conservare i loro istinti, hanno bisogno di un reinserimento guidato in natura per poter sopravvivere. Questo vale soprattutto per felini, elefanti, scimmie, con vita sociale complessa e abitudini peculiari. tale tipo di guida è spesso indispensabile, nojn sempre fortunato (il primo progetto di reinserimento dei licaoni in libertà fu un disastro: tutti gli esemplari morirono in capo ad un anno) e può durare anni: ad esempio, per gli oranghi orfani dura 2-3 anni. E una volta liberi dovrebbero fare i conti con gli esemplari selvatici, che passerebbero loro malattie, magari, per le quali non possiedono più anticorpi. O peggio, potrebbero portar loro malattie acquisite negli zoo ai selvatici. Che il comportamento in cattività di certe specie sia falsato, è anche vero.... ma quando diventa impossibile per motivi economici studiarlo in natura, ci si deve accontentare, se lo scopo è lottare per la sopravvivenza della specie.
  20. ..non vorrei fare il guastafeste...ma al momento NON ci sono resti presunti del Chupa di cui non si conoscano le origini.... Le foto della carcassa sul secondo sito citato da erika sono visibilmente di un mammifero "normale" (probabilmente un felino), mentre in un'altra occasione (e ne parlò pure il tg2!) fu lo scheletro di un cane a diventare i resti del chupa.... insomma, occorre andarci un pò coi piedi di piombo... Ciao!
  21. parlando sempre dei visoni...e quelli che non sono morti (per fame, per malattia, o tirati sotto dalle macchine) e che non sono stati ripresi il giorno dopo (5000 su 10000 sono rimasti nei dintorni dell'allevamento perchè non sapevano che fare o dove andare), hanno fatto ciò che è loro natura fare: predare animali appartenenti alla cosiddetta fauna minore. Col risultato di impoverire una zona che già faticava a sostenere una popolazione di mustelidi predatori di qualche decina di individui (figuriamoci migliaia!!!). Il problema è che molte persone amano l'idea di essere animaliste, non l'esserlo davvero. Un animalista avrebbe rilevato in qualche modo gli animali, avrebbe determinato da quale zona provenivano i loro antenati selvatici (esame del dna), verificato che la zona d'origine potesse sopportare il peso biologico di una tale massa di predatori, e in caso positivo avrebbe fatto una profilassi veterinaria a tutti gli animali prima di liberarli per evitare di introdurre pericolose malattie d'allevamento tra gli esemplari selvatici....così va fatta una reintroduzione.....e in caso negativo avrebbe povveduto a tentare di trovare una famiglia adottiva ai visoni in questione.... Purtroppo le cose giuste sono spesso anche lunghe, impegnative (in ogni senso) e noiose... perciò i baggiani che giocano ai "giustizieri degli animali" tendono ad ignorarle, e a comportarsi come elefanti in un negozio di porcellane cinesi.... e purtroppo, le porcellane cinesi sono l'ambiente e gli animali.....
  22. Credo, Manu, che il problema degli alloctoni sia sempre delicato... Sul fatto che la nutria sia di per sè un animale bellissimo posso essere d'accordo. Che però le sue gallerie stiano minando le rive dei fiumi, con interi paesi minacciati dal cedere degli argini a causa loro, questo non ci piove. Inoltre, nella mia zona si sono rese loro malgrado colpevoli di incidenti stradali paurosi, alcuni anche mortali, attraversando le strade ad alta percorrenza come la statale romea. Infine sono divenute assieme al ratto norvegico uno dei principali veicoli della Leptospirosi. Esso SONO senz'ombra di dubbio un problema per l'ambiente... Considerato che nel nostro paese sono praticamente privi di nemici naturali, il loro numero è destinato a salire. Perciò sono anch'io d'accordo sul fatto che si debba intervenire limitandone il numero, cacciandole o sterilizzandole in massa. Stanno causando enormi problemi non solo a noi uomini, ma anche all'ecosistema delicatissimo costituito dalle rive dei corsi d'acqua. Non possono essere ignorate, purtroppo. Ciao, Andrea
  23. In un altro forum, prettamente criptozoologico, ho postato la stessa foto per chiedere consiglio. Abbiamo tutti convenuto che non si tratti (ovviamente!) di un felide (non è il gatto Sphynx!) nè altri tipi di cani d'allevamento (il pinzcher ha iol pelo, anche se raso, e il cane nudo messicano è troppo raro in Europa per essere una spiegazione plausibile. Lì oramai si è convenuto per un animale affetto da scabbia o da una qualche mutazione genetica, e il candidato ideale (per taglia e forma del corpo) per ora è la volpe....Riguardo agli esami, un singolo esemplare morto è di norma più che sufficiente per fare accertamenti, senza catturare gli altri. Sono anch'io molto curioso di sapere l'esito degli studi fatti sul cadaverino!
  24. Ragazzi..... la genetica dei film di fantascienza non è ancora così vicina..... parola di futuro biologo....
  25. Attenta, non confondere l'ingegneria genetica con le mutazioni genetiche! Per mutazioni genetiche intendiamo la variabilità naturale degli animali, che porta alla formazione di nuovi caratteri e sulla quale si basa tutta la selezione artificiale che ha portato agli animali domestici (primo fra tutti, il cane). In questo senso non reputo impossibile che una volpe sia nata con un handicap, cioè priva di pelliccia. L'ingegneria genetica significa invece modificare il corredo cromosomico di un organismo usando quello di un altro organismo molto differente (es i pomodori che resistono al congelamento perchè hanno i geni di un pesce antartico che permettono loro di produrre un antigelo naturale. E comunque, l'ingegneria genetica ha qualche decina d'anni....
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