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ciberlaura

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  1. il punto è che non essendoci una legge a livello nazionale che detti delle regole su chi, come uno può o non può fare l'educatore/istruttore/addestratore...chiunque può esercitare tale lavoro senza incorrere in alcuna sanzione. Anche chi non ha una adeguata formazione o esperienza. Io conto sul fatto che una persona che non ha conoscenze e capacità alla fine perde comunque le persone "per strada" e prima o poi smette..anche se purtroppo non sempre è così. I privati dovrebbero essere rigorosi e selettivi su chi affidare il proprio animale. Poi i risultati parlano chiaro
  2. Ho chiamato un istruttore, mi ha detto che non vuole rubarmi dei soldi, il cane e` cosi` e cosi` restera` Dice che e` nata da un mal studiato accoppiamento,sono sconcertata, devo credergli. Non commento...che è meglio. Comunque concordo con Zarina, cerca altrove e vedrai che troverai la persona giusta. Serve solo un pò di pazienza
  3. i primi giorni tienilo in casa e fallo conoscere alla regina di casa..poi piano piano uno alla volta fai fare conoscenza con gli altri. La situazione non è proprio ideale, ma con un pò di pazienza e attenzione i primi tempi poi non dovresti avere problemi. Mi raccomando non lasciare il cucciolo da solo con gli altri cani
  4. cerca un buon istruttore cinofilo, il più presto possibile. Carezze alla cagnolona
  5. fra i tre da te citati il barboncino è il più attivo ed energico. Ottimo cagnolino per lunghe passeggiate, corse e attività come l'agility. E' molto intelligente. Gli altri due sono veri e propri cani da compagnia. Ottimi compagni di passeggiata e giornate tranquille. Abbaiano molto poco, forse hanno bisogno di un pò più toelettatura rispetto al barboncino, ma sono sicuramente più adatti ad una vita prevalentemente in casa e con poche necessità di spazi. Il divano di casa andrà benissimo Ribadisco che fra i tre il barboncino è il più attivo, vivace e ha bisogno di essere impegnato un pò di più degli altri due. Ti riporto qua sotto alcune caratteristiche delle tre razze. Facci poi sapere che avete deciso. Mi raccomando acquistatelo in un allevamento serio che allevi solo quella razza o al massimo due razze. E pretendete anche se andate da un privato di vedere almeno la madre e il pedigree. Un cucciolo senza pedigree è un meticcio e andrebbe regalato o al massimo recupero spese del veterinario. Fateci sapere. BARBONCINO: BREVE INTRODUZIONE STORICA: Etimologicamente, la parole francese “caniche" deriva da "cane", la femmina dell’anatra. In altri paesi, questa parola si riferisce all’azione di gorgogliare. In origine, questo cane veniva impiegato per la caccia degli uccelli acquatici. Discende dal Barbet, di cui ha conservato molte caratteristiche. Nel 1743, la femmina del Barbet veniva chiamata "la caniche". In seguito il Barbet e il Barbone vennero progressivamente distinti. Gli allevatori si sforzarono di ottenere dei soggetti originali e di colore uniforme. Il Barbone è diventato molto popolare come cane da compagnia, grazie al suo carattere amabile, gioioso e fedele, ma anche grazie alle quattro taglie e ai diversi colori, così che ciascuno può scegliere a seconda delle proprie preferenze. ASPETTO GENERALE: cane di tipo mediolineo, col caratteristico pelo ricciuto, a boccoli o cordato. Ha un aspetto intelligente, costantemente attento, attivo, costruito armoniosamente, da una impressione di eleganza e di fierezza. COMPORTAMENTO / CARATTERE: Cane noto per la sua fedeltà, desideroso d’imparare e di essere addestrato, il che lo rende un cane da compagnia particolarmente piacevole. BICHON FRISE': Simpatico cane da compagnia dal carattere vivace ed allegro, che può vivere bene anche in poco spazio, il Bichon a poil frisé si affeziona moltissimo alla famiglia, distribuendo in egual misura il suo attaccamento fra i diversi componenti, anche se il suo temperamento particolare lo porta ad attaccarsi di più ai bambini che agli adulti. Il suo pelo, quasi sempre candido, non ha bisogno di particolari cure in Italia, mentre nei Paesi anglosassoni è tradizionalmente richiesta una toelettatura molto accurata. COTON DE TULEAR: Aspetto generale:Piccolo cane da compagnia a pelo lungo, simile a cotone, dagli occhi rotondi, scuri, espressivi ed intelligenti, un po' turbolento, allegro e a volte un po' pagliaccio, molto attaccato ai padroni. Caratteristiche :Pieno di vita, affettuoso; non ha paura di nulla. Temperamento: Allegro, socievole, non aggressivo; non deve mai mostrarsi timoroso.
  6. ciberlaura

    Nuove Foto

    ma che bello, complimenti!
  7. Ignoratelo e lasciatelo solo quando esagera. Non mi stancherò mai di ripeterlo. Un comportamento che non porta alcun beneficio al cane si estingue dopo poco tempo. Se usa i dentini su di voi, scansatelo in maniera decisa e lasciatelo solo, non guardatelo, non parlategli ecc... per alcuni minuti finchè non si calma. Se vi dovesse seguire ed insistere, andate in un'altra stanza magari sbattendogli la porta sul muso...e lasciatelo solo per un pò. Se non gli date attenzioni il cane smetterà di fare quello che sta facendo. Ci vuole costanza e pazienza.
  8. lì si sente al sicuro, probabilmente l'avete sgridata quando l'avete pescata a fare i bisogni dove non doveva e lei ora li fa dove si sente più al sicuro. Dovete essere pazienti e portarla fuori ogni volta che mangia e dopo che ha giocato o dormito. E premiatela tantissimo quando li fa fuori..non lesinate sulle coccole e sui premi quando fa i bisogni fuori di casa. Se è un cane un pò timoroso ha bisogno di capire quando fa le cose giuste. Ci vuole pazienza
  9. il d** non è miracoloso, aiuta se contemporaneamente si affianca una terapia comportamentale o comunque si mettono in atto dei comportamenti per modificare quelli del cane. Oltre a ignorare il cane e usare il d** devi fare in modo che il cane abbia uno stile di vita attivo e impegnato. Il pincher è un cane molto nevrile, veloce e intelligente, quindi è necessario che tu gli faccia fare una regolare attività fisica ( anche giochi con altri cani), esplorare nuovi ambienti e impegnarlo mentalmente, con esercizi di obbedienza o giochi mentali. Il pincher è un cane molto attivo che mal si adatta ad una vita sedentaria. Se il problema dovesse continuare ti consiglio di rivolgerti ad un comportamentalista. carezze al cagnolino
  10. quando giochi con lui alla lotta, smetti prima di arrivare all'estrema eccittazione del cane. Ci giochi qualche minuto e appena noti che si carica troppo, interrompi il gioco senza dire nulla, vai semplicemente via, senza dire no o altro. L'importante è che tu abbia sempre il controllo del gioco e sul cane, non bisogna mai arrivvare allo stremo del cane o ad un'eccittazione fuori controllo..con un altro cane si prenderebbe sicuramente un avvertimento serio e immediato.
  11. Allora...visto che sono mancato un pò vi riporto la mia tendenza (filosofia) che è solo mia e che nel mio caso funziona.... La socializzazione del cucciolo ha senso e si ottengono ottimi risultati sui cani solo se fatta bene e entro le 16-18 settimane, poi è più un frega quatrini e/o un modo per far movimento e scaricare la tensione accumulata durante la giornata...che male non fa ma non influisce sul comportamento futuro...attenzione! La gerarchia non c'entra nulla con la cooperazione e ammesso che esista una gerarchia tra cane e uomo (cosa che io non credo)al limite si può parlare di rispetto che deve essere riciproco...cmq! Per me la scuola gentile non esiste o non la interpreto come generalmente si pensa...io utilizzo il pensiero del metodo naturale che grazie alla conoscenza della psicologia canina mi permettere se voglio anche di essere molto coercitivo ma mai usando metodi di costrizione o mezzi fisici... Ritengo inoltre di non dover attingere proprio da nulla dal metodo classico, devo però conoscerlo per evitare di usarlo.... Nel 2008 e con 6.500.000 cani in Italia bisogna dire basta....... mi sono rotto delle mode dell' ignoranza e del salvare perfoza i cani dai canili, e poi salvare la gente dai cani.... La questione va gestita da persone esperte che in Italia o non esistono o non vengono mai ascoltare....a quanto pare.. e come al solito si aspetta che il prossimo cane strappi a morsi qualcuno per cambiare idea....e rendesi conto! Esce una legge il 14 gennaio e il 24 febbraio vai in expo... che per quanto mi rigurda è un luogo pubblico e di diffusione della cinofilia vera..e nessuno raccoglie la merda del cane...nessuno tiene sotto controllo il cane..nessuno rispetta le regole..nessuno mette la museruola ai cani dell' ordinanza e mi tocca anche vedere che il classico deficente si fa mordere dal suo lupo cecoslovacco davanti a 300 persone e 3 minuti dopo da informazione sulla razza...ma fatemi il piacere...io mi lavoro i miei cani e andate a chiedere consigli altrove! Di esperti ce ne sono tanti io vi faccio solo i vaccini e vi suturo i buchi.....a questo punto Ciao! Va bè, le cose non sono proprio rose e fiori, ma non lo sono in nessun settore della vita purtroppo, figuriamoci nel mondo dei cani! Quindi anche se è vero che c'è molto marcio in giro, penso anche che ci sia tanta volontà di far cambiare le cose, altrimenti non staremmo qui a discutere su metodi o sui cani in generale. Anche io spesso mi arrabbio e certe cose non le sopporto più, ma ho anche imparato con il tempo che si ottiene di più con la pazienza che non con le accuse o le chiusure sulle proprie posizioni. Il dialogo è sempre fondamentale anche quando hai davanti il proprietario più ottuso della terra. Il benessere del cane deve essere sempre al primo posto
  12. L'educazione del cane inizia subito, appena arriva in casa e anche i primi "rudimenti" di obbedienza possono essere impostati in maniera giocosa da subito.
  13. Veramente di mastini incaxxx e pure mordaci ne ho avuto qualcuno ed erano cvani corsi, un bel pastore tedesco di 45 chili che non vedeva i proprietari nemmeno se tenevano in mano una bistecca, un pastore del caucaso e un akita inu e un bell'incrocio pastore tedesco/labrador...per farti degli esempi. Bè con tutti loro ho impostato il lavoro con pazienza: osservazione del cane da solo, osservazione dell'interazione cane/padrone, osservazione degli atteggiamenti dei proprietari verso il cane, osservazione anche nell'ambiente di vita del cane. Bè, se devo dirti la verità, di tutti quelli che ho avuto solo un cane era davvero "duro" e "ostile" per carattere proprio, probabilmente era nato già con certe caratteristiche al di fuori della norma. In quel caso il cane è stato ceduto a terze persone. Il metodo gentile se fatto con professionalità, competenza può risolvere problemi di gestione di qualunque natura. Ho visto cani di tempra dura, come li chiami tu, in campi di addestramento classico, rivoltarsi con ferocia all'addestratore e al padrone...ognuno alla fine la vede come meglio crede, ma un cane per me sarà sempre un essere vivente con cui devo imparare a comunicare nel suo linguaggio e aiutare il proprietario a fare altrettanto. La forza non ha mai risolto un bel nulla. E se una famiglia possiede un cane "fuori di testa" ma ripeto nella mia lunga esperienza me ne è capitato solo uno, allora si possono pensare a diverse soluzioni, senza scomodare l'uso della coercizione...poi sono dell'idea che ogni bravo professionista conosce i propri limiti e le proprie possibilità e si dovrebbe sempre regolare di conseguenza.
  14. ciberlaura

    Pedigee

    dipende da come si gestisce l'allevatore. Io, per esempio, ero rimasta che una volta rilasciato a lui, me l'avrebbe poi spedito per posta e così è stato. Appena mi è arrivato sono andata all'Enci a fare il passaggio di proprietà del cane. E' l'allevatore che decide generalmente come fare.
  15. Purtroppo funziona così un pò ovunque e su tutti i settori. Però quando c'è in ballo il benessere di un altro essere vivente, credo che faccia bene a tutti riflettere su certi metodi. Io utilizzo il metodo gentile che va molto al di là del "coccolare" il cane come molti pensano e soprattutto deve essere sempre guidato da una profonda conoscenza del mondo canino e da un continuo formarsi/informarsi. Io resto dell'idea che molti concetti che vengono impiegati nel metodo classico possano comunque essere utilizzati anche nell'altro metodo e io vivo con la filosofia che la verità sta sempre nel mezzo. Quello che spesso mi fa arrabbiare, ma proprio tanto, è l'atteggiamento di alcune persone che non volendo sprecare "tempo" per comprendere e conoscere meglio il proprio cane si rivolgono al metodo classico per fare in fretta, per domare quel cane che spesso è il risultato delle loro leggerezze e ignoranza. Tu dici che i metodi classici prescindono dalla motivazione del cane a lavorare, bè spesso è così. Se una certa persona si è preso un certo cane di una certa razza perchè vuole gareggiare ad alti livelli e scopre che quel cane non sarà mai un "asso"...bè spesso si arriva a provarle tutte pur di arrivare e il cane a 5/6 anni d'età esce di testa. E' pure vero che ho visto così detti educatori del metodo gentile rifiutare dobermann o pit bull nel proprio campo, perchè secondo loro, assolutamente inaddestrabili...come vedi il marcio c'è ovunque. Io sono dell'idea che scegliere un cane in maniera consapevole, nel modo migliore possibile e impegnarsi a conoscerlo e tirare fuori da lui il meglio che può darci esclude a priori l'uso di qualsiasi punizione violenta o di qualunque imposizione. Ho un amstaff maschio di 4 anni certificato come cane sociale per la pet therapy, con cui faccio pista e ricerca in superficie, vive in appartamento con me, basta uno sguardo per bloccarlo o un fischio per richiamarlo e Artù non ha mai indossato nemmeno un collare a strangolo. Alla base del lavoro di qualunque addestratore ci dovrebbe essere solo la passione e la voglia di imparare dai cani, di far capire ai proprietari tante cose del loro amico...io l'ho sempre vista così.
  16. è assolutamente necessario farli incontrare prima del trasferimento definitivo, in un ambiente neutrale e liberi. Solo in base a come reagiranno si potrà valutare il da farsi. Potrebbero andare subito d'amore e d'accordo, ma il labrador potrebbe dominarlo e finchè è cucciolo tutto ok, ma al momento della maturazione dello Yorky potrebbero sorgere problemi...sono daccordo con Gianluigi, prima un incontro fuori di casa e poi vedrete cosa fare.
  17. Lo conosco anche io e un mio amico ha due femmine che provengono da quell'allevamento, sono molto belle, tipiche e con un gran carattere, una è certificata per la pet therapy. Il prezzo mi sembra più o meno quello.
  18. La femmina protegge ciò che considera suo come se ci fossero dei cuccioli...e non c'è davvero nulla che possa fermare una femmina indiavolata perchè crede che i suoi piccoli siano in pericolo ( anche se non ha mai avuto cuccioli in vita sua. E' un istinto che le viene da dentro) se non ammazzarla o addormentarla. Un maschio difende ciò che è suo soprattutto per un istinto di possessività, ma se davanti gli capita qualcosa che lo spaventi...si ritira di buon grado..lui non ha il senso materno. La femmina va in calore due volte l'anno, il maschio è sempre in calore e non c'è addestramento che lo tenga se sente in giro odore di calore femminile e tutti gli altri cani sono dei rivali da annientare. I maschi hanno bisogno di uscire per i bisogni più spesso di una femmina, sono più grossi fisicamente e questo comporta più impegno nella gestione di tutti i giorni, soprattutto in città. Il testosterone nel maschio, spesso lo porta a voler scalare la gerarchia in famiglia e questo porta pazienza, costanza e impegno. Una femmina educata sin da piccola e cresciuta con equilibrio non avrà nessuna voglia di mettere in discussione la gerarchia, anche se abbiamo un pastore maremmano. Con i bambini sono sicuramente più adatte le femmine, sono più tolleranti. Come primo cane consiglio sempre una femmina e se uno non vuole la "rottura" del calore, si sterilizza...ma una femmina da tranquillità ad una famiglia e perdona facilmente gli errori di educazione, con un maschio spesso sbagliare educazione vuol dire avere guai seri. Io sono pro-femmina, anche se possiedo un maschio con cui mi trovo benissimo, ma per esperienza lavorativa una femmina ha molti più punti a suo favore di un maschio
  19. ciberlaura

    Pedigee

    all'ENCI al Nord Italia e a Roma hanno sempre un sacco di casini, ma se l'allevatore alleva la razza da tempo dovrebbe comunque ricevere il pedigree entro i 9/10 mesi del cane, io l'ho avuto al compimento dell'ottavo mese d'età del cane. Io ti consiglio prima di tutto di chiamare l'allevatore, magari ce l'ha lui il pedigree e non te la spedito. Se lui fa il vago o non è chiaro, chiama l'ENCI e ti diranno loro a che punto stanno. Ciao e facci sapere
  20. Sì è un soggetto di un noto allevamento di Malinois del nord, ma non quello di Chanel.
  21. è una bellissima esperienza...se riesci vai!
  22. Se i cani non vengono mai a contatto io non ci vedo tutto questo pericolo ( parlo per esperienza personale di crescita di cuccioli). Comunque spetta a Cosimo decidere nemmeno i veterinari sono daccordo tra loro su questo punto.
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