
bardo
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Non sono un esperto, purtroppo. Se vuoi, prova a dare un'occhiata a questi siti e a contattarli: http://www.alideltirreno.it/colombiviaggiatori.htm http://www.colomboviaggiatore.it/pagine/home.htm
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A. non sono pronte B. non accettano il nido (che misure ha?) C. non si sono accoppiate, in realtà D. uno dei due soggetti ha dei problemi di fertilità
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Credo sia: Il maiale che cantava alla luna. La vita emotiva degli animali da fattoria di Jeffrey Moussaieff Masson Il Saggiatore | 2005
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Comportamento sessuale La monta è preceduta dal corteggiamento in cui il maschio effettua movimenti lenti e continui, non inseguendo la femmina come spesso fa il gallo. La coda è portata eretta a ruota e così pure le penne della schiena, del petto e dei fianchi sono erette, le ali sono abbassate e distese, tutto il corpo sembra gonfiarsi e aumentare di volume. Il pizzo (caruncola sopra il becco) è disteso e turgido, e tutte le caruncole diventano dapprima rosso brillanti e successivamente con riflessi bianco bluastri. Durante il corteggiamento il maschio va avanti e indietro attorno alla femmina, battendo forte e ripetutamente i piedi per terra con comportamento imponente. [...] Le femmine in calore prossime alla deposizione si acquattano al suolo e non si spostano neppure se costrette e si lasciano catturare senza difficoltà. [...] Il tutto avviene abbastanza lentamente, l'accoppiamento non è rapido come quello del gallo e del fagiano. Dopo alcune monte il dorso delle femmine perde le penne, in seguito all'azione dei piedi del maschio e successivamente si formano echimosi e anche lacerazioni, per cui se il maschio tenta di montarla nuovamente viene respinto. Le monte iniziano poco prima dell'inizio dell'ovodeposizione e la loro frequenza è massima dopo due settimane di deposizione.
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Se hai altre domande, o curiosità, chiedi pure!
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E' ancora troppo giovane. Tieni conto che la cocorita raggiunge la maturità sessuale verso i 10 mesi di vita. Una volta raggiunta l'età adatta, l'età del maschio non importa.
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Sul Lorichetto arcobaleno (Trichoglossus haematodus) prova adare un'occhiata a questa scheda. scheda
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Tassonomia Classe: Aves Ordine: Galliformes Famiglia: Phasianidae Sottofamiglia: Meleagridinae Genere: Meleagris Specie: M. gallopavo Il Tacchino (Meleagris gallopavo, Linnaeus,1758) è originario dell'America dove era largamente distribuito dal Canada al Messico. Le caratteristiche morfologiche peculiari sono testa con cute nuda, rossa pallida con sfumature azzurre, ricoperta di verruche e caruncole di diversa grandezza di colore rosso più o meno intenso. Sulla fronte vi è un processo estendibile di lunghezza variabile a seconda del momento e dello stato di eccitazione, assai sviluppato nel maschio e chiamato pizzo. Nella parte superiore del petto si nota un ornamento costituito da un insieme di setole nere che vengono a formare il granatello o pennello, lungo fino a 15 cm nel maschio e variabile nella femmina, talvolta solo accennato. Le penne di contorno dei tacchini presentano l'orlo apicale tronco. La coda è composta da 18 penne larghe che possono essere portate aperte a ventaglio, nella posizione caratteristica detta "ruota". Le razze di tacchini sono diverse, per averne un'idea guarda qui. Attualmente però si utilizzano soprattutto incroci industriali o ibridi commerciali, differenziabili in categorie come tacchino leggero, medio e pesante. A un genere diverso appartiene il Tacchino ocellato (Agriocaris ocellata); la sua distribuzione si estende dalla penisola dello Yucatan nel Messico, al Guatemala, dove abita le foreste tropicali, vivendo in piccoli gruppi. da Il tacchino - Allevamento, incubazione, patologia di Luigi Guidobono Cavalchini L'età ottimale della maturità sessuale varia a seconda del ceppo genetico e, in particolar modo, in base alla mole degli animali. In linea generale, possiamo dire che quelli leggeri raggiungono la maturità sessuale in età più precoce di quelli pesanti. Importante è far coincidere l'inizio della deposizione con un adeguato sviluppo corporeo e con tutti quei cambiamenti, a livello morfologico e fisiologico, che permettono una buona attività riproduttiva. Le produzioni ormonali stanno alla base di questi mutamenti e ne regolano e controllano l'andamento. Il fenomeno più evidente di una attività riproduttiva troppo precoce è la produzione di uova piccole, che schiudono dei tacchinotti altrettanto piccoli e, in genere, poco vitali. All'inizio dell'ovodeposizione le tacchine producono uova per la maggior parte al mattino presto. Le uova successive sono prodotte sempre più tardi, in quanto l'intervallo tra una deposizione e l'altra è, in genere, superiore alle 24 ore. Con l'accumularsi di questi ritardi, si arriverà ad un certo punto in cui l'ovodeposizione si verificherà nel pomeriggio, e ciò di solito coincide con il termine della sequenza di deposizione e con l'inizio di una pausa che può essere più o meno breve. Le tacchine producono uova soltanto durante le ore di luce e solo raramente si hanno deposizioni durante la notte. Le tacchine, come tutti i volatili, non producono uova in continuazione, ma sono soggette a dei cicli di sequenze e di pause; sia le une che le altre sono irregolari e la loro durata varia, non solo da un animale all'altro, ma anche nell'ambito dello stesso animale da un ciclo all'altro. La quantità di uova prodotte in un ciclo dipende dall'andamento delle sequenze e delle pause e, chiaramente, più saranno lunghe le sequenze e brevi le pause, maggiore sarà il numero di uova deposte. La durata del ciclo di ovodeposizione delle tacchine varia da 140 a 180 giorni, con una produzione di uova maggiore durante il primo periodo. Dopo 4-5 settimane di deposizione viene raggiunto il livello massimo, dopo il quale si ha una diminuzione del ritmo produttivo. L'incubazione delle uova di tacchino dura 28 giorni. La muta, ovvero la caduta delle penne, è sempre collegata alla fine dell'attività riproduttiva, sia nel maschio che nella femmina. In genere le penne vengono cambiate progressivamente e bilateralmente, incominciando dal collo e dalla testa. Spero di esserti stato di aiuto!
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Le dimensioni dovrebbero essere all'incirca: - altezza 35-40 cm - lunghezza e profondità 20 cm Il diametro del foro di accesso deve essere di 6-8 cm.
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Oggi c'è parecchia confusione sulla classificazione scientifica del Furetto, questo porta lo stesso nome latino della puzzola (Mustela furo o Mustela putorius furo) ma non è assolutamente lo stesso animale; il primo è una specie domestica, mentre il secondo è una specie selvatica. [...] Il Furetto domestico come specie in natura non esiste, è un incrocio ottenuto dalla puzzola e circa due o tre mila anni fa' è stato reso domestico. [...] I Furetti sono stati resi domestici da almeno 4 secoli prima di Cristo e hanno perso da allora tutti i loro istinti selvatici e l'abilità di sopravvivere in natura. [...] Nella storia ci sono numerose citazioni di Furetti domestici: nelle commedie di Aristofane ed Aristotele del 400/450 e del 350 circa d.C., negli scritti di Plinio ed addirittura Leonardo da Vinci ha ritratto un Furetto !!!! da www.furettomania.it
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Se si sono davvero accoppiati, prima o poi entreranno nel nido, sempre che questo sia adatto a loro e risponda ai loro gusti!
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Se il tuo inseparabile mangia semi e mela, sei già un pezzo avanti! Ti dico questo perchè è molto importante che il tuo amico, oltre alla consueta miscela di semi, abbia a disposizione e sia abituato a mangiare frutta e verdura (che devono essere rigorosamente fuori frigo). Puoi sbizzarrirti nella frutta, ma evita il famigerato avocado perchè è tossico. Evita che la miscela sia troppo ricca di semi di girasole (e comunque semi oleosi), perchè questi semi contengono un'elevata quantità di grassi insaturi che danneggiano, a lungo andare, il metabolismo dell'animale. Ancora molto importante è l'osso di seppia, per la pulizia del becco e i sali minerali.
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Secondo me sono ancora troppo giovani, o magari ancora non sentono lo stimolo.
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Guarda, se non hanno portato dentro niente, non preoccuparti: può anche succedere che la femmina si accontenti di deporre nella concavità del fondo (l'eventuale segatura che puoi mettere tu serve soprattutto per permettere una più facile pulizia degli escrementi).
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Di certo, la notte, al buio, un panno sulla gabbia (dovresti metterlo delicatamente così come quando lo togli) non fa del male.
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E' plausibile pensare che lo allestiscano entrambi. Del resto, se spargi solo un po' di segatura sul fondo, dovrebbe bastare!
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Il colostro (è il primo latte della madre, e mantiene questo nome fino al decimo giorno dalla nascita del vitello) poi è molto importante soprattutto perchè contiene molte immunoglobuline (anticorpi) che danno al vitello la sua prima immunità (passiva).
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Le metti un panno perchè tieni poi la luce accesa? C'è un motivo preciso? Di solito sarebbe meglio lasciare un fotoperiodo normale all'animale, cioè luce naturale.
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Allora devi insistere sempre dolcemente, chi la dura la vince!
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All'inizio puoi cominciare offrendogli attraverso le sbarre della gabbia qualche leccornia a lui gradita, ad esempio dei pinoli o delle fettine di frutta. In questo modo potrai conquistare giorno per giorno la sua fiducia. Una volta raggiunto un buon grado di confidenza, puoi cominciare, lentamente, a inserire una mano nella gabbia vicino a lui, sempre con un po' di frutta e cose del genere. Armati di pazienza, pazienza, pazienza!
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Se ha un anellino allora probabilmente sarà fuggita da un privato o da un allevatore. Se l'allevatore è iscritto alla FOI l'anello alla zampetta del tuo fischer riporta (o dovrebbe riportare) la sigla FOI, il numero di R.N.A. (Repertorio Nazionale Allevatori) del singolo allevatore, l'anno di nascita del soggetto e un numero progressivo. In ogni caso, il nuomero 03 dovrebbe significare che è nato nel 2003, quindi avrà poco più di 3 anni. Probabilmente sta sempre nella gabbia o perchè ancora non ha instaurato con te un buon rapporto di confidenza o perchè comunque non è mai stata abituata ad uscire.
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No, ad ogni atto copulatorio non corrisponde un uovo (anche perchè potrebbe avvenire un solo atto copulatorio ma la deposizione di più uova - nel caso delle calopsitte in media 5). Nel caso delle calopsitte la deposizione è a giorni alterni [*] e le uova deposte come già detto sono normalmente 5. La femmina comincia a covare di solito dopo il secondo uovo per 20-21 giorni. [*]L'alternanza nella deposizione delle uova dipende da fattori ormonali, soprattutto dal livello di progesterone, ormone che tra le sue varie funzioni ha quella di creare le condizioni adatte alla fecondazione dell'uovo.
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Oltre a ciò, gli spermatozoi vengono distribuiti per tutto l'ovidotto dalle contrazioni della muscolatura e penetrano la cellula uovo circa 15 minuti dopo l'ovulazione; entro 24 ore non sono più presenti, anche se possono resistere all'interno per molti giorni. Alla fine dei conti è quindi necessario qualche giorno prima della deposizione.
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Una premessa: l'ovidotto è un lungo canale che parte dall'ovaio e termina nella cloaca, e partecipa alla formazione ed espulsione dell'uovo. E' costituito da diverse parti: - infundibolo: riceve l'uovo (ancora da formare, appena espulso dall'ovaio); qui l'uovo staziona 15 minuti - magno: 3 ore - istmo: 75 minuti - utero (o camera calcigena): 18-20 ore - vagina: pochi secondi 18 ore è il tempo durante il quale l'uovo staziona nell'utero; il tempo totale del passaggio dell'uovo è più lungo, e durante questo tempo l'uovo si arricchisce dell'albume e delle diverse membrane.