
bardo
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Ciao, concordo con Pappagalli. In effetti dipende da cosa cerchi (se cerchi) in un uccello da compagnia. I caratteri poi dipendono anche da individuo a individuo, per cui è abbastanza difficile definire un carattere "tipico" per una calopsitta così come per un inseparabile.
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La speratura (detta anche candelamento con riferimento alla pratica di servirsi di una candela) è quell'operazione di controllo che permette, tramite l'utilizzo di una torcia, ad esempio, di capire se l'uovo è stato o meno fecondato. Se l'uovo non è stato fecondato, l'uovo è definito "chiaro" perchè è possibile vedere attraverso di esso, e ciò sta a significare l'assenza di un embrione. Questo tipo di uova va scartato perchè non porterà a nulla. Se l'uovo invece è stato fecondato, si nota l'embrione in via di sviluppo e qualche vaso sanguigno. Utile per le diverse procedure, questo sito: http://www.mistermandarino.it/speratura.htm
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Sul Mesonychoteuthis hamiltoni c'è un interessante articolo qui: http://www.criptozoo.com/absolutenm/templa...96&zoneid=1
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Della paglia sul fondo della gabbia non è assolutamente la soluzione adatta: se avete preso un maschio per la vostra calopsitta (nella speranza - credo - di provare la gioia di una covata e di piccoli), sarebbe stato opportuno, col maschio, comprare anche un nido per la novella coppia, se non altro per avere sicuramente maggiori possibilità nell'allevamento di una nidiata (che della paglia sul fondo non garantisce in nessun modo). Probabilmente la femmina ha trovato il posto più "confortevole" della gabbia per deporre, ma di certo non sente lo stimolo a covare in quanto il luogo non è per nulla adatto. Compra un nido per la coppia, e se sono bene assortiti, porteranno a buon fine l'allevamento di una nidiata.
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Certamente puoi anche cominciare prima, ma tieni conto che prima comincerai più sarà difficile e più imbeccate dovrai effettuare e, al contrario, più tempo lascerai i piccoli coi genitori (non troppo, ovviamente) più avrai probabilità di successo.
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Ah! Ma non avevo inteso la domanda. Pardon. Secondo me faresti bene a cominciare verso i 10 giorni, non di meno. Sempre se ti fa piacere, prova a leggere anche questo: http://www.tursiope.com/News-file-article-sid-31.html
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In realtà si potrebbe dire che i soggetti allevati a mano a volte tendono a instaurare un rapporto che sfiora il morboso con l'uomo (nella fattispecie l'allevatore), e risultano quindi inadatti ad una convivenza con altri loro consimili.
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Come ti avevo già scritto in un altro post: Lo svezzamento dei giovani pappagalli varia secondo la specie: si va dalle 3-4 settimane degli ondulati alle 20-24 delle grandi ara. Quindi è davvero troppo presto toglierli dopo 6-8 giorni, rischi seriamente di nuocere ai piccoli.
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Per prima cosa bisogna alloggiare i pulli in nidi artificiali, camere calde e cose del genere, dove possano stare riparati e al caldo. Se cerchi nelle vecchie discussioni credo ce ne sia qualcuna in cui si spiegava come costruirne. Di solito si consiglia di lasciare almeno un piccolo da far svezzare ai genitori per non far perdere loro l'istinto allevatorio. Nelle prime 2 settimane circa di vita dei piccoli bisogna nutrirli 6-8 volte al giorno e spesso anche la notte. Una particolare attenzione va rivolta alla temperatura dell'alimento artificiale utilizzato che non deve essere superiore ai 45 gradi e non inferiore ai 35; in tal modo si può evitare ustioni del gozzo (temperatura troppo alta) e problemi digestivi (temperatura troppo bassa). Sarebbe quindi opportuno avere a portata di mano un termometro (digitale) con il quale misurare i gradi dell'alimento. L'alimento all'inizio deve avere una consistenza simile a quella di uno yogurt, e non deve avere grumi di sorta; il tutto va somministrato con una siringa (ovviamente senza ago!). Dopoi i primi 15 giorni, il cibo deve cominciare ad essere sempre più consistente, e perciò si comincia a diminuire la percentuale di acqua e il numero diimbeccate, fino a che non si arriva ai 40 giorni circa quando si danno solo 1-2 imbeccate al giorno. Quando si arriva a diminuire le imbeccate, si può mettere inizialmente a disposizione del piccolo un pastoncino e frutta fresca frullata ogni giorno. Non provare mai a fornire un alimento confezionato in casa: non si conoscono le giuste percentuali dei vari componenti (proteine, grassi, zuccheri, vitamine, etc...). In commercio puoi trovare prodotti ottimi comprendenti tutte le componenti nutrizionali più importanti ed essenziali. N.B. Questo tipo di allevamento è sconsigliato a tutti coloro che hanno poco tempo da dedicare all'animale, che ne soffrirebbe inutilmente.
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Quindi questa coppia è composta da maschio e femmina, no? Se non covano può essere che siano cattivi genitori, senza l'istinto di covare, e in questo caso poco si può fare: hai mai provato a fare la speratura delle uova, per vedere se nel caso le uova fossero state o meno fecondate?
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Sia un inseparabile che una calopsitta, se allevati a mano correttamente, danno in genere grandi soddisfazioni al proprietario, soprattutto per il grado di fiducia che sono in grado di accordargli se trattati con rispetto. Se devi scegliere, posso dirti che la calopsitta diventa a volte una vera "chiaccherona", emettendo forti strilli, in genere se si sente trascurata e vuole compagnia. Tieni però conto che l'inseparabile non è afono, ed emette dei fischi molto forti, anche se non continuamente. Poi, come in ogni cosa, ci sono differenze da individuo a individuo. Ciao!
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Prima di cominciare ad allevarli, prova a leggere questo: http://www.pappagalli.ch/Allevare%20allo%20stecco.htm
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No, allora non dovresti preoccuparti! Più che altro mi viene da chiederti una cosa: sul fondo metti fogli di giornale? Se si, sarebbe opportuno che tu optassi per della sabbia, perchè gli agenti chimici nei fogli potrebbero dare dei problemi alla tua calopsitta.
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Che stia sul fondo della gabbia potrebe far pensare a qualche patologia. A parte questi comportamenti, com'è di solito la tua calopsitta? Mangia, beve, è allegra e sveglia? Il nido, a meno che non abbia un maschio con cui riprodursi, non serve.
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Esatto: come ti consiglia tiberts puoi controllare e cercare numerose discussioni che trattano l'argomento. Comunque, se il pullo ha qualche difficoltà ad uscire, questo tra le tante cause potrebbe anche essere imputato allo scarso grado di umidità dell'uovo: durante la cova alla canarina infatti andrebbe messo un bagnetto in modo tale che essa si bagni e mantenga la giusta umidità nel nido (puoi, d'altra parte, nebulizzare leggermente tu stessa, qualche giorno prima della schiusa - che dura circa 13 giorni - le uova).
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Complimenti! Capita che all'inizio (soprattutto se la coppia è giovane e alle prime armi) che, prima di una cova portata a buon fine ce ne siano alcune "di prova" che vanno male; la coppia acquista esperienza ed è in grado poi di allevare ottimamente un'altra covata. Fai bene a fornire sempre frutta e verdure fresche, ricordati di cambiare quotidianamente l'acqua che fornisci loro.
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Può darsi che il pullo fosse girato dalla parte sbagliata, oppure che fosse poco vitale e che quindi sia morto a causa di carenze alimentari dei genitori.
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Speriamo!
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Eh, di gente furba al mondo che ti venderebbe qualsiasi cosa ne è pieno il mondo!
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La canarina tende a covare dal secondo-terzo uovo, e l'incubazione dura in media 13 giorni ma può durare anche 14-15 giorni se le condizioni di temperatura sono state relativamente basse o se la canarina non è stata una covatrice assidua.
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Posso dirti che fra tutti conuri, il Conuro fronte azzurra (Aratinga acuticauda) è uno dei più intelligenti, e possiede una voce molto forte che tende a diventare abbastanza fastidiosa (anche per questo sono raramente allevati).
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Generalmente la femmina depone 3-4-5 (fino a un massimo di 10) e le cova per 18-19 giorni. Di solito le uova sono deposte a giorni alterni, anche se ci possono essere eccezioni. Il pappagallino ondulato non ha bisogno del cambio delle uova (come capita per altre specie di uccelli da compagnia) perché la madre inizia ad imbeccare sempre dal più piccolo, e tende a nutrire tutti i nati, senza tralasciarne alcuno.
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Leggo da un altro post (sarebbe meglio se in futuro contiunuassi sempre con lo stesso) che la madre ha accantonato l'uovo...forse sta tentando di aiutarlo, anche se da come mi dici è alla prima deposizione, e forse è ancora inesperta.
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Sappi che quando la schiusa risulta problematica per il nascituro, di solito questo viene aiutato dalla madre; in ogni caso noi non dovremmo mai tentare di aiutarlo perchè rischieremmo di ferirlo.