
bardo
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Ciao, credo anche io che questo comportamento sia un ottimo segno di affiatamento della tua coppia. E' proprio una bella cosa, ma fossi in te aspetterei ancora un po' prima di mettere il nido. Ciao!
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Ciao, d'accordo con quanto scrive Portaspada, ti consiglio di provare a fare qualche ricerca nelle vecchie discussioni, potrai trovare molte utili informazioni, e nel caso chiedi pure!
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Penso tu stia parlando del Parrocchetto barrato (Bolborynchus lineola). Se provi a guardare questa ottima scheda, troverai molte informazioni utili. In generale, pur non avendo mai avuto esperienze dirette di allevamento, posso dirti che è un pappagallo molto robusto che tende in breve tempo ad adattarsi e a legarsi molto al proprietario.
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Che dire, dokindok ha già detto tutto! Quoto ogni cosa! L'Ara di Illiger (Ara maracana) è un'ara che facilmente socializza con l'uomo e prende confidenza. Le si può insegnare qualche parola, e come quasi tutte le are ha un verso bello squillante. Tienici aggiornati!
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Quoto. Soprattutto, la cosa più importante è che non si disidrati, quindi se non beve devi aiutarlo tu (magari con una siringa, senza ago ovviamente).
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C'è la possibilità che ne deponga anche altri.
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Mi dispiace tanto per la tua povera Fanny...
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Ciao e benvenuta, che un volatile stia sul fondo della gabbia non è mai un buon segno. Da quanto scrivi, il tuo canarino dovrebbe aver subito, in un qualche modo, un trauma ad un arto: è necessaria, al più presto, una visita ad un veterinario. Nel frattempo devi accertarti che il canarino riesca ugualmente ad alimentarsi autonomamente, nel caso contrario dovresti essere tu stessa ad aiutarlo a mano. Facci sapere!
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Dal sito della F.O.I.: Per diventare socio F.O.I.è necessario essere iscritti ad una delle Associazioni che la compongono. Le Associazioni sono raggruppate in base alla distribuzione geografica, in Raggruppamenti regionali e Raggruppamenti interregionali. Se vai al sito della F.O.I., cerca la tua regione e vedrai le varie associazioni. Ciao!
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Nelle calopsitte (a meno che non siano mutazioni particolari) è abbastanza facile riconoscere il sesso, senza dover stare attenti al comportamento: entrambi i sessi hanno un colore generale grigio, il maschio ha la testa gialla e una macchia rossa a livello delle guance. Nella femmina, che ha un ciuffo totalmente grigio, le colorazioni sono più sbiadite del maschio, e la macchia rossa è meno evidente; le timoniere inoltre sono barrate di grigio e hanno un bordo esterno giallo. Detto questo, se vuoi che si riproducano un nido è assolutamente necessario, non vedo dove potrebbero deporre nel caso contrario. E sempre se vuoi che si riproducano, perchè tenerli separati? Ciao!
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Si, io ti consiglio di toglierlo perchè non ha (per loro) alcuna funzionalità. E sì, potresti provare con la coppia di malinois, chissà che non ne venga fuori qualcosa! Se il maschio contiuna a coprirla, prova, anche per evitare che la femmina si affatichi troppo, a tenerlo per un qualche tempo separato.
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Bel problema. Allora, premetto che non credo che i pulli accettino di buon grado un trasloco nel nido nuovo, perciò te lo sconsiglio, e anche la soluzione del nido nuovo insieme a quello vecchio penso che non avrà risultati perchè la femmina non è abituata a covare in due nidi distinti. Ti dirò: potresti togliere il maschio (sempre che la femmina ce la faccia a nutrire i piccoli da sola, ma penso di si), oppure se non vuoi un'altra covata togliere le uova o lasciare che la natura faccia il suo corso, a meno che tu non metta le eventuali nuove uova ad un'altra coppia che mostri i segni di un prossimo amore, magari a quella coppia formata dalla sorella della canarina che ti è morta e dal canarino sul marroncino.
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Mamma mia, che esperienza! Beh, posso capirti, e comunque è vero, sono degli animali così delicati, che vanno proprio maneggiati con cura.
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Leggendo qua e là qualche informazione si trova: il chilotorace è dovuto alla rottura del dotto toracico o di altre vie linfatiche a causa di un trauma, di una neoplasia o di un difetto congenito. Sempre leggendo, questa rottura può essere risolta chirurgicamente o se di piccole dimensioni si chiude da sè. Non saprei, prova a chiedere il parere di un altro veterinario, e facci sapere!
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Hai ragione Cinzia: non si è mai sicuri quando si maneggiano questi piccoli esserini, anche con le cocorite (che pure son più grandi) ho sempre un certo timore che loro però mi fanno passare subito beccandomi atrocemente le mani (questo ovviamente quando le devo maneggiare, cosa che se posso evito!).
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Una Nuova Specie: Il Leopardo Nebuloso Del Borneo
bardo replied to bardo's topic in Animali selvatici
Beh, non che ce ne siano tanti, ma la specie è vulnerabile, per adesso, non proprio spacciata. -
Una Nuova Specie: Il Leopardo Nebuloso Del Borneo
bardo replied to bardo's topic in Animali selvatici
Il Leopardo nebuloso del Borneo (Neofelis diardi) era considerata fino ad oggi una sottospecie del Leopardo nebuloso (Neofelis nebulosa). -
ROMA Gli scienziati hanno scoperto che il leopardo nebuloso che vive nelle isole del Borneo e di Sumatra non appartiene alla stessa specie che si trova nel continente del sud-est asiatico. La notizia giunge a poche settimane dalla notizia data dal WWF sull’identificazione da parte degli scienziati di almeno 52 nuove specie di animali e piante nel Borneo nel corso dell’ultimo anno, il che mostra ancora una volta quanto sia importante conservare l’habitat e le specie della terza isola più grande del mondo che conserva ancora uno dei 3 più importanti ’polmoni verdì della terra. I leopardi nebulosi sono i più grandi predatori del Borneo, e sono famosi perchè possiedono i più lunghi canini, in proporzione alla dimensione corporea, di qualsiasi altro felino. I ricercatori dell’Istituto nazionale statunitense per la lotta al cancro (US National Cancer Institute) sostengono che le differenze tra il leopardo del Borneo e quello del continente si possono paragonare a quelle riscontrabili con altre grandi specie di felini come leone, tigre, leopardo, giaguaro e leopardo delle nevi. La popolazione di leopardo nebuloso del Borneo si è presumibilmente differenziata dalla popolazione del continente circa 1 milione e 400 mila anni fa. «I risultati delle ricerche genetiche indicano chiaramente che il leopardo nebuloso del Borneo si deve considerare una specie distinta dato che i test sul DNA hanno evidenziato circa 40 differenze tra le due specie - ha dichiarato il dott. Stephen ÒBrien, Capo del Laboratorio di diversità genomica dell’Istituto nazionale statunitense per la lotta al cancro. I risultati dello studio genetico sono supportati da una ricerca separata e parallela sulle variazioni geografiche del leopardo nebuloso, basata soprattutto sul tipo di maculazione del manto e sulla colorazione delle pelli conservate in musei e collezioni. «Comparando le pelli del leopardo del Borneo con quelle del leopardo del continente abbiamo capito che si trattava di due specie diverse» ha detto il dott. Andrew Kitchener, del Dipartimento di Scienze Naturali del Museo Nazionale Scozzese. «È incredibile che nessuno abbia notato prima queste differenze.« Le due specie si distinguono visibilmente per la grandezza e distribuzione delle macchie e persino per il colore della pelliccia, più chiara quella del leopardo continentale e più scura quella del ’cuginò del Borneo. «Sono più di cento anni che guardiamo questo animale senza renderci conto che è unico« ha detto Gianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF Italia - «Il fatto che il predatore primario del Borneo è ora considerato una specie a parte ribadisce ulteriormente l’importanza di conservare questa regione che possiede un’elevatissima ricchezza di biodiversità e subisce una pressione umana molto significativa, soprattutto a danno della ricchissima foresta. Si stima che vivano nella foresta del Borneo dai 5000 agli 11.000 individui di leopardo nebuloso, mentre Sumatra ne conterebbe dai 3000 ai 7000. In ogni caso occorre approfondire gli studi per ottenere dati più certi. La principale minaccia che i leopardi devono fronteggiare è data dalla distruzione degli habitat (deforestazione e commercio del legname). L’ ultima grande dimora di questa specie è proprio il «Cuore del Borneo, 220.000 chilometri quadrati di territorio montuoso e incontaminato - circa cinque volte la Svizzera - coperto da foresta pluviale equatoriale e situato al centro dell’isola, oggetto da anni di un grande impegno del WWF in progetti concreti di conservazione». da www.lastampa.it foto leopardo nebuloso
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Si, hai pienamente ragione: di solito sarebbe il caso di alloggiare i nuovi venuti per un certo periodo da soli (quarantena) allo scopo di essere sicuri che non siano portatori di malattie e che, se lo fossero, non le trasmettano ai soggetti sani.
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Ciao lidialynn! A proposito della ritenzione dell'uovo, ti rispondo postandoti qua alcuni post di un'altra discussione avvenuta nella sezione psittacidi proprio riguardo a questa patologia: E' una patologia che ha molteplici cause: malformazione delle ossa pelviche, anomalie della conformazione delle uova, ereditarietà, mancanza di vitamina A e D3, stress, patologie dell'ovidutto, e consiste nel difficoltoso (talora impossibile) passaggio dell'uovo attraverso l'ovidutto. Sintomi: la femmina rimane sul fondo della gabbia o del nido e mostra depressione, letargia e inappetenza. Si possono osservare problemi respiratori con battiti della coda e contrazioni addominali. Una volta che hai accertato che si tratta realmente di ritenzione dell'uovo (considera che comunque la femmina presenta l'addome rigonfio anche quando sta per deporre, e quindi non tutte le femmine che presentano l'uovo palpabile soffrono di ritenzione), spesso è utile porre l'individuo in ambiente caldo e umido (esporlo qualche minuto al vapore emesso dall'acqua che bolle, non direttamente però!). Si può anche massaggiare la zona addominale in senso caudale, favorendo l'uscita dell'uovo, oppure lubrificare (ad es. con dell'olio d'oliva) la zona della cloaca. Comunque, ad ogni modo, ci sono altre tecniche che un buon veterinario, nel caso, saprà effettuare.
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Se dai un'occhiata veloce quando il nido non è occupato da nessuno dei due, non succede nulla. Basta solo che non vengano disturbati senza necessità e troppe volte.
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Quindi intuisco che tu hai anche una femmina, oltre al maschio. Un consiglio per la prossima volta: fai fare sempre un periodo di quarantena (ovvero, tieni separato) ai nuovi arrivati, prima di unirli agli altri. Che ci sia l'uovo? Non so, non c'è la finestrella per ispezionare il nido? Se c'è, prova a dare un'occhiata, può darsi che ci sia, come del resto può essere che il maschio sia entrato solo per curiosità.
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Prova a leggere questa discussione dove abbiamo già trattato l'argomento: http://www.animalinelmondo.com/forum/index...showtopic=16503
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Sono pappagalli molto prolifici: in genere si usa fornire verso la fine di febbraio e gli inizi di marzo un nido a cassetta proporzionato alle loro dimensioni (leggo, a titolo di esempio, di queste dimensioni: 25x25 cm e alto 40 cm) non avendo delle necessità particolari. Metti del truciolo di legno sul fondo. La femmina depone 7 -9 uova (in un range che va dalle 4 uova alle 10) e le cova per 19-21 giorni. Curiosità: dove le alloggi?