-
Numero contenuti
2832 -
Iscritto
-
Ultima visita
-
Days Won
3
Tutti i contenuti di LadyD
-
Penso che ogni tanto faccia bene rinfrescare la memoria. http://www.youtube.com/watch?v=YjsO5lg8SJE Perché rovinarsi la vita?!
-
Geniale, bravi!! E trovo stupendo vedere una famiglia che si diverte assieme così!
-
ma che carino questo topic! E naturalmente approfitto anche io per salutare i vecchi ritorni! è vero, leggiamo fiumi di parole, e ogni volta ci facciamo un'idea della persona che scrive. Alcune ci sembra di conscerle da sempre, altre impariamo ad apprezzarle nel tempo, altre ancora le vediamo crescere. Ognuna ha la sua storia, la sua esperienza e la sua vita racchiusa nelle parole dei post. È proprio una bella esperienza. E lo è anche andarsi a rileggere i propri post vecchi. Spesso mi viene da dire "oddio, ma che stupidaggini scrivevo?" Pero' è bello, si rivive un po' la propria storia... ed in fondo sarebbe più grave non vedere alcun passo avanti in questi anni, no?! ;o)
-
Esatto. Infatti in questo periodo vedo di lavorare molto al passo prima di dissellare, e ho acquistato una coperta che estrae il sudore dal pelo. Una piccola passeggiatina alla fine ed è già sciutto. Mi sa che le lampade le lascio agli altri...
-
Miiiiiiii... il MAESTROOOO!! Accidenti, devo inserire nel forum uno smile che si inchina, eheh! Beh, direi che le differenze ci sono... ed evidenti anche!! MyLady, chiedi perché queste persone non si accorgono di montare sbagliato quando hanno i crampi? Beh, basta fare un giretto nelle scuderie! Non si sente altro che "stringi le gambeee!!" "Chiudi i punghi!!" ""gambe, gambeeeeee!!" "più convinzione, più forza!!" "devi farti le gambe, non hai muscoli!!" Ecco trovata la radice del problema.
-
Mi riallaccio a questo video, postato qualche giorno fa: Purtroppo queste scene si vedono abbastanza di frequente alle gare di barrel. Ad una che avevo partecipato, ricordo che per convincere un cavallo ad entrare in campo c'erano volute 3 (TRE!) persone!! Secondo me il problema è la mancanza di competenza delle persone e, di conseguenza, di addestramento: quando si vede una gare di barrel, o di pole, o anche di team penning molti credono che basti entrare in campo pancia a terra e strapazzare la bocca del cavallo a destra e a sinistra per fargli far girate strette. "basta poco, che ce vo'?!" E allora eccoli lì, in sella, con il cavallo schiumante con la bocca spalancata. Senza contare che secondo certi personaggi se non si utilizzano leve di 20 cm nel morso, non si è capaci di montare....!!! Quello che purtroppo sfugge, è che tutte queste discipline devono essere preparate, hanno bisogno di un addestramento specifico, fondamentale data la velocità che gli animali raggiungono in gara. Naturalmente anche il cavaliere deve essere all'altezza, o rischia di trascionare per terra il cavallo se si aggrappa all'imboccatura perdendo l'equilibrio (come ben si vede nel video). Poi è chiaro che qualche disguido può sempre accadere.... ma in fondo il problema, in qualsisasi disciplina, è sempre lo stesso: affrontare le situazioni senza una preparazione adeguata, a scapito della sicurezza del binomio e del rispetto del cavallo.
-
Verità! È una fatto provato e riportato sul libro del grande Federico Tesio, "tocchi di penna al galoppo, il purosangue animale da esperimento". Ora ho pochissimo tempo per approfondire, ma consiglio a chi fosse interessato a questo tema di leggere questo piccolo ma completo volumetto.
-
Secondo me, prima di tutto, è bene appoggiarsi ad una persona competente che ti corregga, ma che ti possa anche guidare e far vedere cosa bisogna e cosa NON bisogna fare. Per il resto, sono più in linea con il pensiero di Mylord. Ci sono problemi anche da terra che devono essere risolti (bloccare, tirar calci, muoversi continuamente, mordere sono comportamenti da correggere). Da terra si vede tutto il cavallo, i nostri movimenti sono più controllati (si è su una base fissa, non su un cavallo che si muove e ci costringe a mantenere l'equilibrio) ed è un ottimo modo per iniziare e/o consolidare un rapporto. Se il cavallo non è calmo, è inutile montare in sella, si rischia di fare pasticci: il cavallo è nervoso, comincia a fare difese, ti innervosisci tu stessa perché non risponde agli aiuti... è un circolo vizioso, soprattutto perché da quel che ho potuto captare dai tuoi post, sei una persona che segue molto i sentimenti.. ed incertezza o timore non sono esattamente il massimo quando ci si rapporta ad un animale, soprattutto ad un cavallo come il tuo. Una considerazione di carattere generale: il cavallo non "ti frega" per il gusto di prenderti in giro. Non sono subdoli come noi. Il cavallo cerca la comodità, la maniera di fare meno fatica, ergo, lavorare meno. Ha capito molto bene che se si pone in certi atteggiamenti, la richiesta si indebolisce o addirittura viene interrotta. Causa-effetto. Devi spezzare questo circolo vizioso. Lo si fa con un lavoro progressivo e premiando ogni singolo passo nella direzione giusta (per lo meno in questa prima fase). Sir parla di punizioni. Di che tipo?
-
Probabilmente è anche questo il problema: in questi casi ci vuole costanza e la coerenza più assoluta.
-
Ma che bella idea! magari si può cominciare.. dal principio! La scelta del cavallo... Ci sono razze/morfologie preferite a seconda della disciplina degli attacchi (dressage o altro)? Ammettendo che abbiate a disposizione più soggetti di varie razze e varie morfologie. Che caratteristiche cercate per scegliere il cavallo ideale? E... come si inizia un cavallo agli attacchi? Si può attaccare un cavallo già adulto (10-15 anni) sempre montato a sella? Ci sono degli accorgimenti da seguire? E questa è una mia curiosità personale: nelle gare, anche di estate, ho visto che il guidatore (si chiama così?) aveva sulle gambe una coperta. Come mai? A che serve? Da dove viene? Ecco... adesso un po' di legna sul fuoco l'ho messa
-
Beh, è chiaro che nel video è mostrato un cavallo all'inizio dell'addestramento (o meglio, all'inizio di QUESTO specifico tipo di addestramento). Ci sono cavalli talmente pesanti che devono essere staccati dal ferro attraverso delle piccole mezze fermate. Ovviamente, questo lavoro così accentuato, all'avanzare del lavoro, si affievolisce fino a diventare una piccola vibrazione verso l'alto. Ma se avessi postato un video così, non si sarebbe visto in maniera così eclatante l'effetto di una mezza fermata ;o) Comunque... io sono convinta invece che tutti i cavalli sopportano un lavoro con le mani alte, perché questo non provoca dolore alla bocca. Viceversa, non tutti i cavalli sopportano il lavoro con le mani basse, come si può vedere in innumerevoli video in internet, oppure facendo un giro nei maneggi, dove si vedono cavalli che si sottraggono chiudendosi, o con la testa al vento. Certo, ci vuole anche della tecnica, perché lo scopo finale è di avere il cavallo agli ordini avendo la mano in posizione normale (discesa di mano), non certo quello ti montare vita natural durante con le braccia al cielo Ma come dici bene tu, ogni cavallo è diverso e presuppone un lavoro diverso. Per esempio, all'inizio del lavoro con Gringo non era affatto utile fare mezze fermate, sarebbe stato controproducente. Invece ora, che ha più fiducia nel ferro e ogni tanto ci si appoggia, utilizzo le vibrazioni per alleggerirlo. Ho montato invece cavalli con un collo importante, che utilizzavano per sbilanciare i cavaliere con strattoni verso il basso. In quel caso, il lavoro del video è sstato utilissimo, perché si è alleggerito il cavallo.
-
Kri, quello che chiedi non è semplice, e non si può rispondere con precisione attraverso un monitor, senza averti visto lavorare. Ti era già stato detto all'inizio della discussione. Ce l'hai magari un video? Quello che sta cercando di dirti Sir, è che ci sono diverse correnti di pensiero a proposito della flessione, del suo utilizzo e del modo in cui si ottiene. Per esempio, se te la spiegasse Sir e subito dopo te la spiegassi io o MyLord, noteresti che sono due modi di chiedere molto di diversi tra loro, e probabilmente ti metteremmo ancora più in confusione. Per quello è utile capire che cosa ti dice di fare il tuo istruttore. Anzi, la cosa migliore da fare sarebbe richiedere esattamente al tuo istruttore come devi fare. In fondo, lui è lì per quello, pagato, per insegnarti e spiegarti le cose. Non aver mai paura di chiedere! ;o) Per quel che riguarda il peso del cavaliere, una buona regola può essere quella di dire che "il peso segue sempre il movimento del cavallo". Per esempio, se stai facendo un circolo a mano sinistra, indipendentemente dalla flessione, il tuo peso sarà a sinistra. Se cambi mano ed entri nell'altro circolo, il peso si sposta un po' a destra.
-
Non posso che quotare. Ancora ricordo lo shock del primo inverno in scuderia. Aveva nevicato e io mi sono alzata di buonora per godere del manto fresco. Cosa c'è di più bello dei rumori attutiti, l'aria fresca, quel silenzio magico, lo scintillio dei fiocchi? Sono uscita in passeggiata e al ritorno mi hanno guardata tutti scandalizzati. "Ma come, esci con la neve?? Non lo sai che le ZAMPE si stancano troppo e si congelano?? Non lo sai che si formano i mattoni sotto i ferri? Non lo sai che è pericoloso? E poi come lo asciughi il cavallo che si bagna con la neve?" E tutti lì, ammassati nel maneggio coperto, per tutto l'inverno. E poi si lamentano che i cavalli sono nervosi... Ma come saremmo noi se facessimo esclusivamente camera da letto-ufficio e nient'altro? Senza parole.....
-
eheh, immaginavo avresti apprezzato! Mi è venuto lo spunto oggi, nella mia passeggiatina per la scuderia, dove incontro sempre lo sguardo triste di un piccolo appaloosa, chiuso nel box dal lunedì al venerdì (non esce neppure al paddock), ma sellato per una passeggiata di minimo tre ore il sabato e la domenica, trotto e galoppo nei campi (!!!). Prima la mia attività principale erano le passeggiate, perché avevo il cavallo a casa e non disponevo di maneggio se non un piccolo recintino in piano, che utilizzavo per il lavoro. Appena preso il cavallo, ho passato i primi mesi a desensibilizzare il cavallo. Treni, camion, cani abbaianti, sacchetti colorati, persino stand di tiro erano il nostro pane quotidiano. Intanto si lavorava molto da terra: cessione delle anche, passi indietro, laterali, molto molto molto sulle transizioni. Poi ho preso a fare lo stesso lavoro in sella, terminando le brevi sessioni con piccole passeggiate tranquille, partendo da un quarto d'ora e pan piano allungando il tempo e variando terreni e percorsi. Siamo arrivati ad uscire quasi ogni giorno, intervallando pero' con i lavoro in piano. Il week end e il mercoledì pomeriggio ci dedicavamo a passeggiate più lunghe ed impegnative. In passeggiata poi se mi imbattevo in un campo piano dove potevo entrare, diventava il mio "maneggio esterno". È incredibile come cambia gestire un cavallo in un prato aperto, a differenza di un campo cintato.. provare per credere. Bei tempi... non c'era sentiero nelle montagne che non avevamo fatto, e in estate il passatempo migliore era andare a fare il bagno in un leghetto a 2000 slm. Eh già, eravamo giovani e belli, ed in gran forma! eheh! Adesso invece la situazione si è un po' ribaltata: sono scesa molto più al sud, in una scuderia con dei bei campi in sabbia. Ci stiamo dedicando molto di più al lavoro in piano, ma non disdegnamo affatto le passeggiate, che pero' si sono ridotte ad uscite di un paio di ore. A differenza di prima, in passeggiata adesso sto molto più attenta alla posizione del cavallo, lo correggo quando necessita, e mi sono accorta che chiedo un po' più di attenzione agli aiuti rispetto a prima. Sono pero' cosciente che al momento attuale non possiamo spingerci a fare trekking troppo lunghi, perché ci siamo concentrati su un tipo di lavoro che non è propriamente quello della resistenza fisica che richiederebbe un trekking impegnativo. Tutto questo per dire che bisogna saper dosare le richieste sempre e comunque, in base al tipo di lavoro che si vuol fare. E non si può pretendere di bruciare le tappe, ma qualsiasi lavoro ha bisogno di un'adeguata preparazione soggettiva, di una progressione. Anche la passeggiata, che è una delle discipline più difficili.
-
avevo pensato anche io agli attacchi... qui ci vorrebbe la nostra Ela! Perché per me è sempre stato un mistero come i conducenti riescono a gestire i cavalli con 2 metri di redini. Una mia amica mi ha fatto provare una volta, ma la pariglia è andata avanti zigzagando tutto il tempo perché non riuscivo a dosare gli aiuti Ripensando a quel cavallo, i dubbi mi sono venuti a causa delle sue difese. Da montato il cavallo ha un buon contatto con il ferro, ma lì continuava a sottrarsi chiudendosi, oppure buttava la testa per aria. In più, correndo, la braccia sbattacchiavano e questo veniva secondo me trasmesso alla bocca del cavallo. A meno che questo lavoro presupponga una parte preparatoria che in questo caso forse non è stata seguita... non so.
-
Ogni tanto, leggendo nei vari forum, si trova spesso gente che dice di fare unicamente passeggiate con il proprio cavallo, e che quindi il lavoro in campo non gli interessa. "con il mio cavallo vado dappertutto" si legge... ma come? Vorrei quindi spezzare una lancia a favore del lavoro in campo. Uscendo sempre in passeggiata, magari a redini lunghe perché il cavallo ha il piede sicuro ed è agli ordini, c'è il pericolo che il cavallo assuma delle posizioni che sul momento per lui sono più comode e/o meno faticose, ma che a lungo andare logorano il suo corpo. È quindi importante per la sua salute dedicare delle sessioni al lavoro in campo, per imparare ad impostare il cavallo, a ginnasticarlo. Trovo importante sottolineare che lavorare in campo non significa fare 3 giri al passo, 10 al trotto e poi galoppare per 5 minuti a casaccio, come purtroppo spesso si vede fare. Lavorare significa flettere l'incollatura, imparare a gestire il peso del corpo del cavallo utilizzando il bilanciere, impostare insomma un lavoro di base corretto che possa migliorare l'equilibrio e la muscolazione dell'animale. Il tutto, naturalmente, con aiuti leggeri e puntuali, perché anche ai cavalli da passeggiata fanno male i tironi in bocca.....
-
Oh caspita, Gabi, non ti avevo riconosciuta!! Mi fa veramente un piacere immenso rileggerti, spero che tu stia bene! Ma... chi meglio di te può spiegarci queste cose, il rinforzo positivo e il clicker sono la tua specialità se ricordo bene ;o)
-
Oggi, mentre aspettavo che il mio ronzino stava asciugasse la sua pelliccia da orso delle nevi, ho approfittato per fare un giretto in scuderia e guardare gli altri binomi al lavoro. In un campetto in disparte c'era una persona che stava lavorando il cavallo da terra, girandolo alla corda. Mi sono avvicinata e mi sono accorta che il cavallo non era condotto con una longe e un capezzone, ma aveva un filetto a cui erano attaccate delle redini lunghe, che passavano negli anelli del fascione e terminavano nella mano della persona, ferma al centro. In pratica, invece di lavorare a redini lunghe nel sistema "classico", subito da parte o dietro al cavallo, la persona stava ferma al centro e il cavallo percorreva il circolo a circa 6 metri di distanza. Hanno lavorato alle tre andature, e al galoppo per permettere di allargare di più il circolo, la persona correva in un piccolo circolo interno. Questo mi ha dato da pensare... è vero che questo sistema è forse un po' meglio di redini fisse e redini elastiche, che fissano l'incollatura in una certa posizione senza possibilità di variazione..... ma se è già difficile avere il giusto tatto quando si è in sella, con 40 cm di distanza dalla bocca del cavallo, come si può essere delicati e saper dosare gli aiuti con 6 metri di redini? E quest'impressione mi è stata un po' confermata dal cavallo, che comunque sfuggiva dal filetto chiudendosi, oppure alzava di colpo la testa. Non so... qualcuno di voi ha già lavorato così, o ha visto qualcuno farlo?
-
Io sono d'accordissimo, credo che utilizzare sia segnai vocali positivi (braaavo) che negativi (NO!) aiuti nell'addestramento e nella gestione corrente del cavallo. Certo è che dobbiamo anche stare attenti a come diciamo le cose, utilizzando sempre suoni coerenti. Ma forse quello che ha postato Gabi è una cosa diversa, basata proprio solo sul condizionamento, come appunto il clicker. Ci sono molti video in internet su questi sistemi. A grandi linee si tratta prima di tutto di far associare il click a qualcosa di positivo, il biscotto per esempio. Una volta che l'associazione è confermata, si può utilizzare questo condizionamento per far capire al cavallo cosa vogliamo da lui. Per esempio, lasciando libero il cavallo nel paddock, indichiamo un circolo per terra, dove desideriamo che lui entri. Ogni passo che il cavallo farà verso il circolo corrisponderà ad un click. Il cavallo sarà quindi portato a cercare la risposta giusta alla nostra richiesta, perché questa causerà il suono del clicker. Penso pero' che questo sistema possa aiutare nella gestione corrente del cavallo (per esempio, dar fiducia ad un cavallo che ha paura di una determinata cosa), oppure per un addestramento particolare, per esempio quello circense. Al contrario, questo condizionamento non può sostituire gli aiuti "ordinari" quando siamo in sella, poiché la comunicazione qui si fa più fine, delicata, e complessa.
-
Posso aggiungere che un buon addestramento aiuta il cavallo a fermarsi piazzato o quasi, perché porta a mobilizzare la schiena, ad impegnare il posteriore e a rilevare.
-
L'ultimo Film Che Avete Visto?
LadyD replied to Antonella12's topic in Per parlare del più e del meno
Si, è un horror... dicono che sia la versione moderna di L'Esorcista. Dal lanciamento si vede una coppia che lascia accesa una telecamera durante la notte, perché sentono una presenza nella casa. è filmato tutto come The Blair Witch Project. Esce a febbraio. Ah, non sapevo ci fosse in programma Rec2! Tra poco dovrebbe uscire anche la prossima puntata di Saw. -
un'altra domanda potrebbe essere... come fare ad ottenere un alt piazzato?
-
L'ultimo Film Che Avete Visto?
LadyD replied to Antonella12's topic in Per parlare del più e del meno
Non so in Italia... qui è uscito ieri. Adesso aspettiamo Paranormal Activity.... anche se.... brrrrrrrr!!