Vai al contenuto

ela

Members
  • Numero contenuti

    3211
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Days Won

    7

Tutti i contenuti di ela

  1. Ovviamente siamo d'accordo sul non lasciare che decida l'asina quando dare o non dare il piede. Concordo con il cercare di trattenere l'arto in mano il più possibile. Per i morsi suggerirei di legarla ai due venti ma con lunghezza tale da non consentirle di raggiungerti. Perchè lei è furba, se ti morde tu molli la presa per sgidarla e così ha ottenuto il suo scopo. E se il suo probblema è solo una questione i equilibrio, anche se non penso perchè asini e muli sono maestri in questo, allora falle fare tanta pratica.
  2. Purtroppo ho provato spesso la sensazione che dice Lady con una simpatica cavalla ungherese che come vedeva avvicinarsi qualcosa contromano, partiva incontrollabile. Spronare il cavallo a continuare la retromarcia potrebbe essere un'idea (del tipo vuoi andare indietro? perfetto!) ma secondo me è difficile dargli la direzione. E se c'è il fosso o le macchine diventa un problema. Stessa cosa vale per farlo passare di lì a retromarcia come si fa a volte quando il cavallo ad es. non vuole entrare nel box o ci si tuffa dentro. Adesso però LadyD ce lo devi svelare il segreto!!!
  3. Perfect!!!! Mi sembra anche che tu abbia regolato bene il finimento. Il pettorale glie lo hai già messo?
  4. Un mio amico ungherese dice (per un'alro caso ma può andare) Siedi e aspetta. Che tradotto vorrebbe dire stai li tienilo li e non fare nulla aspetta che dopo che si è calmato sia lui a ripartire.
  5. Che peccato Samer, volevo vedere anch'io le foto del lavoro a terra ma non riesco a linkare.!!! Uffa. Ma voglio vedere quelle con la gomma assolutamente!! Ciao
  6. Penso che le parole di Lady siano chiare, o smonti al volo intanto che lui fa retromarcia ma non penso sia una grande idea nel momento del pericolo, oppure in quel momento dai gambe e cerchi per prima cosa ti toglierti dalla situazione. Poi provi con gli altri meodi quando sei sicura di non essere in pericolo. ne tu ne lui.
  7. In questo caso l'uso corretto e preciso delle gambe e del frustino per evitare di finire nei guai può aiutare. A me è capitato anche di scendere dalla carrozza e accompgnare a piedi il cavallo. Beninteso il guidatore è rimasto su. Quindi una persona a piedi che ti aiuta. (Mi è anche capotato che ad un cavallo non importasse niente di me a piedi e siamo finiti nel prato lostesso) oppure cercare fermare il cavallo e di fargli capire con calma che non c'è niente da temere.
  8. anche secondo me il gogue potrebe essere l'oggetto in questione visto che comincia per G ma non ha niente a che vedere con le redini di ritorno. Bisogna comunque verede se parlate di cavallo montato o alla longia. Perchè ci sono dei finimenti utilizzati solo per il lavoro a terra e magari queso rientra in quella categoria.
  9. Ho smesso di guardarlo. Mi è venuta volgia di vomitare! Sono senza parole. Guardate Animal Planet nelle trasmissioni dove le varie associazioni americane salvano gli animali, se ne vedono di tutti i colori. Non ho commenti in proposito ci sarebbero da dire tlmante tante cose e tante ingiurie che non saprei da dove cominciare!!!!
  10. ela

    Cavallo Lipizzano

    Se mi posso permettere aggiungerei che discendono da 6 stalloni che ne hanno generato altrettante linee di sangue nati a partire dal 1767 fino al 1810: Conversano, Neapolitano, Pluto, Favory, Maestoso, Siglavy. Il nome dei discendenti infatti è composto da quello del capostipite più un numero oppure un nome. Ho conosciuto molti lipizzani attaccati e sono dei fantastici cavalli che gareggiano con grandi risultati ai massimi livelli mondiali.
  11. Razza spelndida di sicuro la adoro anch'io ma l'esperta è Nina che ha addirittura avuto la fortuna di aver montato a Lipica la loro patria. Sarebbe intesessante un topic su questo eccezzionale cavallo.
  12. Bello il tuo Conversano, da che allevamento proviene e come si chiama? Conversano, come sai, è il capostipte di una linea di sangue.
  13. ela

    Cavalli Arabi

    Hoibò non sarà portato per il salto ma la struttura fisica ed il movimento non fa proprio schifo. Possiamo dire che l'arabo è la razza pura che racchiude in se tante doti. Forse non eccelle in nessuna, resistenza a parte nella quale è imbattibile ma cominciamo col documentarci sul come mai questa razza sia la miglioratrice di quasi tutte le altre. 1. Porta sangue, insaguamento, è un cavallo nevrile. 2. Ha una notevole struttura fisica, aiuta ad alleggerire la struttura fisica di una razza un pò pesante. 3. Spalla inclinata???? 4. Grandi doti di resistenza. Mi astengo dai commenti sul cavallo della Barbie perchè sono un'insulto al Re dei cavalli.
  14. PAURA, FOLLIA, ORRORE!!!! Scrivo in maiuscolo perchè sono inorridita come inorridisco per tutte quelle immagini atroci che vediemo nei nostri telegiornali, per i combattimenti tra cani, galli ecc... Io spero che ci rimetta la vita anche qualcuno di quei coglioni che fa una roba del genere. Sicuramente è poco cristiano ma non me ne frega niente.
  15. ela

    Cavalli Arabi

    Quoto Samer. Ma.... l' arabo è per antonomasia la razza pura, il puro sangue inglese deriva dall'arabo, il mitico Godolfin Arabian è uno dei capostipiti della razza. Nella maggior parte del miglioramento delle razze c'è sangue arabo. L'arabo non brilla certo per le doti di salto ma per quelle di resistenza. Non andiamo a finire sul discorso dell'eleganza perchè questo non è il topic giusto ma Cipponina non dire che l'arabo non è elegante!!!!!!!!!
  16. bisogerebbe sapere come fa la femina dominante a diventarla e a rimanerla. Forse qusto è il nodo.
  17. Ma tanto quanto il cane ci riconosce come leader pur essendo animale da vita in branco al pari del cavallo, anche il cavallo se riusciamo a stabilire il contatto nel modo giusto ci verdà come individuo alfa. E' giusto quello che dici che il branco è più articolato ma ha altre necessità che il cavallo in scuderia non ha. Il branco siamo noi due. Per LadyD La predominanza ci deve essere, l'abbiamo già detto, uno dei due dev prevalere, non credo che imporsi come stallone consista nell'usare la forza. Semmai la diciplina. Poi come applicarla stà all'intelligenza di ciascuno. Se vogliamo un rapporto sereno dobbiamo il più possibile capire l'animale e fare in modo che si fidi di noi e che si affidi a noi come noi faremo con lui.
  18. Cercherò di informarmi anch'io su un comportamento simile che non è anomalo nel mondo animale, nel branco spesso la femmina alfa è indicussa, sono i maschi a sfidarsi per la predominanza. Non lo ricordo nell'ambiente equestre ma sicuramene è ammissibile. Rimane la domanda : chi dei due è predominante quando si sono stabilite le gerarchie? Credo che nella nostra discussione si cerchi di satbilire qual'è il miglior modo per interagire con il nostro cavallo. Forse stiamo sforando nell'etologia? (argomento che adoro)
  19. In riferimento al bel botta e risposta tra Eris e LadyD delle quali approvo e sottoscrivo quasi ogni parola: tanti anni fa, prima dell'uomo che sussurrava ai cavalli e prima che in Italia sapessimo chi era Pat Parelli, lessi il libro di Monty Roberts nel quale all'inizio spiega proprio che il suo primo approccio con i cavalli per mettere in pratica quello che aveva teorizzato, fu di osservare il branco ed i suoi comportamenti. Su questo si basò per l'addestramento dei cavalli. Anche nel branco esiste una gerarchia e all'occorrenza viene fatta rispettare in maniera anche piuttosto violenta. Il problema dell'essere umano è che non capisce quello che l'animale vuole o il motivo di un comportamento, và a tentativi. Solo che c'è qualcuno disposto a cercare di capire e qualcun'altro che vuole solo essere ascoltato.
  20. Però non vorrei confondere coercizione con brutalità. Come giustamente dice LadyD, l'addestramento non deve lasciar segni né fisici né mentali. Purtroppo però a volte ci troviamo a costringere il cavallo a fare qualcosa. Faccio l'esempio di quando non ne vuole sapere di salire su van o trailer. Cominciamo con le carotine che puntualmente non funzionano, poi lo lasciamo aperto per giorni mettendo il mangime all'interno, poi alla fine disperati proviamo con le due longie incrociate. Generalmente in un modo o nell'altro funziona. Fine. Coercizione. Invece c'è (purtroppo) molta gente che parte a frustate e via dicendo. Questa è brutalità nuda e cruda. Esiste il confine anche tra coercizione e brutalità.
  21. Mamma mia qui si scatenerà il pandemonio. Coercizione è il costringere il cavallo a fare una determinata azione contro la sua volontà, con qialsiasi mezzo. La sottomissione è il fargliela imparare ed eseguire e fargliela ripetere con pazienza seppure con determinazione. Per quanto riguarda la collaborazione quoto LadyD, anche qui la linea è labile sarà volenteroso ma pursempre agisce secondo un nostro preciso comando. Ma quano il nostro amato bene che ha sempre saltato la crocetta oggi ha la luna storta e non lo vuole fare? Cosa facciamo? lasciamo perdere con il rischio che d'ora in poi faccia di testa sua e ci prenda in giro o gli diamo una toccatina col frustino. Coercizione? O aiutino?
  22. ela

    Attacchi

    Come ho già detto la presa delle redini non è una cosa che si spiega a voce per di più esistono varie terminologie per una stessa azione. La posizione di base come tu hai letto, alcuni la chiamano la rpima. la seconda immagine si rifericse al metodo classico ovvero Achembach. Qui il guidatore ha aperto il "quadrato" ovvero ha afferrato la redine con la mano destra e l'ha aperta verso l'esterno. Questa cosa va vista fare per capire come afferrare la redine ed in che modo e di quanto aprirla soprettutto per non variare la pressione ed il peso sulle commessure in modo sbilanciato. Un noto giudice italiano di concorsi internazionali ed istruttore di attacchi dice "aprire i quadrato con forza ma a fatica" se non lo vedi non puoi capire. Per quanto riguarda la terza immagine non corrisponde alla posizione di aiuto o sicurezza perchè sembra che lasci le redini che avevi nella mano sinistra. La posizione di auito prevede che tu tenga le redini nella mano sinistra e con la destra sopravanzi di poco afferrando con la destra cone si vede nell'immagine tenendo in mano le redini con entrambe le mani contemporaneamente. Non serve per uno stop, ma per auitarsi in caso in cui il cavallo prenda la mano oppure diventi troppo pesante per essere guidato con una mano sola. La suddetta pisizione così come disegnata serve appunto anche per accorciare le redini che si avevano nella sola mano sinistra. Questa delle redini rispetto al cavallo montato è un pò più complicata ma basta osservare qualche buon guidatore in azione ed è subito più semplice.
  23. ela

    Attacchi

    La prima immagine di Samer si riferisce all'utilizzo delle redini in una mano, LadyD ha postato per me due foto delle stessa situazione una è durante il saluto per il quale il guidatore mette anche la frusta nella stessa mano per ovvie esigenze ma si vede bene come passare le redini fra le dita. La seconda immagine di Samer si riferisce proprio al metodo Achenbach, come ho già detto è un classicissimo ma molto complicato e fin che non trovo qualche cosa di adeguato non posso spiegare. La terza immagine di Samer dovrebbe spiegare come accorciare le redini partendo dalla posizione delle redini in una mano. Io ho postato due immagini di redini in una mano. Una (saluto) dove si vede bene il passaggio delle redini tra le dita, e l'altra un pò meno definita durante il lavoro. La terza immagine dovrebbe chiarire come tenere in modo corretto le redini e la frusta durante il lavoro e che è accettato senza penalità anche dai giudici internazionali.
  24. ela

    Attacchi

    Un pòtecnica? Accidenti! Ci sono libri interi su questo argomento! Esiste il metodo Achemach. Una cosa difficile da spiegare e da eseguire ma molto corretta e apprezzata. Metodo più semplice ma non correttissimo (se dovete andare davanti alla giuria) è come a sella con la frusta sempre nella mano destra. La frusta deve essere impugnata comoda, bilanciarsela in mano sta a noi e la cima deve rivolgersi verso sinistra un pò inclinata. Per guidare con una mano sola metti le redini, sopra la sinistra e sotto la destra, impugni con la mano sinistra come se stringessi il pugno col pollice verso l'alto per girare a sinistra sposti la mano leggermente a destra ruoti il polso e lo pieghi i modo da portare il pollice in fuori in modo da accorciare la redine sinistra. Frusta sempre nella mano destra. Non è facile spiegare bisognerebbe vedere cercherò qualche foto e le posterò. E' per questo che molti guidatori all'inizio usano un simulatore che consiste in due redini con due pesi in fondo basta poggiarle sopra la spalliera di una sedia e sedersi su un'altra di fronte. Complimenti per la domanda
  25. Devo dire che impstoiare o qualcosa del genere può generare ancor più ritrosia da parte dell'animale e comunque va fatto da un esperto. E' corretto quello che dice geipeg, anche se in effetti il pony è indisciplinato anche con il maniscalco. Proverei con la severità e ad incrociare gli arti. E a passare davati quando cambi arto. Ricordate, un detto dice: si stà dietro ai cannoni e davanti ai cavalli.
×
×
  • Crea Nuovo...