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Aquilotta

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  1. Dicono che non ci sia molta differenza di sapore rispetto al coniglio!!! ...con un bel contorno di patatine... Trattieni i tuoi istinti gatticidi e invece di punirla prova a farle qualche coccola extra... e soprattutto a tenerla vicina alla bimba... soffre poverina
  2. Io sono arrivata alla conclusione che si comporti così solo perchè è un maschio dotato di una territorialità e di un'aggressività verso i propri simili sproporzionate. Non credo che sia per una carenza di affetto da parte degli umani (anzi, ho scoperto che è abbastanza ben curato, anche dal punto di vista veterinario). Secondo me è anche un gatto piuttosto intelligente, per il fatto stesso che sa associare a certi comportamenti umani (tipo le assenze in determinati orari) possibili occasioni per imporsi sugli altri felini. In effetti a volte mi lascia perplessa. Mi dispiace perchè è un veterinario che fa sempre ottime diagnosi, e poi accoglie molti selvatici feriti... e mi sta anche simpatico... però ad esempio col mio cane non riesce proprio ad andare d'accordo, per cui sarò comunque costretta a cercare qualcun altro. Ma devo ammettere che è una decisione davvero molto sofferta.
  3. Mi piacerebbe che il veterinario mi aiutasse a capire, ma non si pronuncia a riguardo. Anzi, una volta che gli ho mostrato una crosta che si stava staccando dalla pancia della micia, lui l'ha tirata via e ha detto che era solo sporcizia , come se non ci credesse che la gatta subiva simili angherie...
  4. Si ovviamente il comportamento va riferito a conigli allevati in spazi ristretti, non in natura.
  5. Anche io sono perplessa... ma me lo ha detto un contadino che i conigli li ha sempre tenuti. Ho chiesto conferma anche ad altri, ed erano tutti daccordo.
  6. Da questa foto presa da un altro forum l'Agdistis sembra diversa Agdistis
  7. Non so se credere a questa cosa oppure no. Mi hanno detto che se diversi maschi interi vengono lasciati insieme lottano ovviamente per la supremazia... ma come? Cercano di addentare i testicoli dell'avversario. E ci riescono. In pratica i conigli si castrano a vicenda fino a che rimane solo un maschio intero, quello dominante. Parola di contadino. Questa proprio non la sapevo... ma sarà vero?
  8. Si, ci sto molto attenta... addirittura quando uso un nuovo farmaco (prescritto dal vet) spesso la prima dose la do ridotta per vedere se ci sono reazioni... è un'abitudine ormai. Per quanto rigiarda le ferite, Kappa sta decisamente meglio, sta cicatrizzando bene e anche se ci sono ancora delle croste le sta cominciando a ricrescere il pelo... beh, a guardarla è ancora spelacchiata Abbiamo raggiunto un accordo: quando non la posso portare a fare la passeggiata col cane, la faccio uscire pochi minuti sotto sorveglianza e lei si accontenta... giusto il tempo di fare i suoi bisogni e quando la chiamo rienta. Sembra aver capito, è veramente molto brava. Questi giorni mi detesta un po' perchè le impiastriccio sempre le zampe con l'antibiotico, ma quando smetterò le passerà
  9. Aquilotta

    Come Mai?

    Mi sembra che con il sole si produca anche la vitamina D che permette di fissare il calcio nelle ossa. Dovrei controllare...
  10. Beh... chi detiene adesso il record di salto in alto non lo so... ma qualche anno fa un lupo italiano lo aveva letteralmente stracciato!
  11. Grazie ... Tenaka era un pezzo di pane, ed era praticamante la mia ombra. Zeta è un eterno cucciolo, ma è più sicuro di sè e prende di più l'iniziativa... in goni modo: fantastici entrambi!!!! ...e per soddisfare anche la curiosità di sabry che pensa all'uomo ragno... in esclusiva per voi le Acrobazie di ZETA... agility in libertà nell'ultima posa mi ha colto di sorpresa, volevo che mi passasse sotto le gambe, ma lui ha tirato dritto ed è passato direttamente sopra!
  12. Aquilotta

    Come Mai?

    La sua odissea lo ha sicuramente provato e indebolito un po' e cerca giustamente l'energia buona del sole. Per me è una cosa positiva e non c'è di che preoccuparsi.
  13. La mia scala a chiocciola era minuscola e Tenaka era comunque un cane da 60 cm al garrese... Zeta ne misura addirittura quasi 70 e non ho ancora trovato un posto dove non riesca ad arrampicarsi
  14. Non so se è questo il tuo problema, io mi sono accorta che avevo i muscoli dei polpacci troppo contratti (cammino molto e sono parecchio sviluppati)... ho ragionato che dovevo riuscire a distenderli meglio per riuscire a spingere giù i talloni a sufficienza, così ho fatto parecchio stetching a casa per allungare i muscoli e i legamenti... e un risultato ce l'ho avuto.
  15. Bravo evaristo... speriamo si rimetta presto in forze!!! Fagli una coccola da parte mia
  16. Proviamo a classificare? Potrebbe essere questa Agdistis bennetii che è color sabbia, come diceva marcello oppure Pterophorus pentadactylus che dovrebbe essere la specie fotografata da elisa.999 che ne dite?
  17. Non preoccuparti samantha, adesso sto usando un antibiotico "sicuro", che avevo già usato in precedenza. Per quelli che mi hanno consigliato mayacoya e ZoE chiederò prima una conferma al vet., e se fossero adatti la cosa potrebbe essermi di grande aiuto in futuro perchè il problema delle infezioni e degli ascessi è ricorrente e purtroppo il veterinario non è sempre raggiungibile per me. Comunque concordo con te... ci vuole prudenza nell'usare i farmaci, e va sempre chiesto prima un parere del proprio vet.
  18. La scala a chiocciola per i cani è un dramma, perchè vedono in vuolto di fronte a loro. Ma possono imparare a salirla (entrambi i miei lo hanno fatto). Tu sali e aspetta che provi a seguirti. Incoraggialo molto. Le prime volte basterà che faccia alcuni gradini, premialo subito anche se torna indietro. Poi scendi, mettiti dietro di lui e invitalo a salire... spingilo a proseguire solo qualche altro gradino, poi aiutalo a finire la salita: poi prova ancora, ma ogni volta che ci riprovi aiutalo un paio di gradini più tardi. Digli sempre che è bravo per ogni piccolo miglioramento, ignoralo invece se non ci riesce. Quando avrà imparato a fare almeno metà della salita sulle sue zampe, allora vai su davanti a lui e aspetta che ti segua. Incitalo molto con la voce... una volta arrivato a metà scala, non potrà più tornare indietro e piano piano arriverà fino in cima. Per fare tutto questo ti occorreranno diversi giorni di prove... non forzarlo mai troppo, altrimenti si spaventerà e si pianterà ai piedi della scala rifiutandosi di collaborare. Procedi con gradualità, premia ogni piccola conquista. Ricorda che per lui è persino più stressante che per te non poterti dormire accanto... farà di tutto per raggiungerti e prima o poi ci riuscirà
  19. ciao Antonella, per gli MP dovrai aspettare a scrivere ancora qualche messaggio, poi te li abiliteranno cerco di risponderti: 1. per chiedere un lupo italiano in affidamento bisogna rivolgersi all'E.T.L.I (Ente per la Tutela del Lupo Italiano) che ha sede a Torino. Sono loro che vagliano le richieste... ti avverto che sono molto selettivi. Puoi trovare i loro recapiti sul sito http://www.lupoitaliano.it. 2. Una volta superata la loro selezione, si ha in affidamento un cucciolo da educare ed addestrare secondo le loro indicazioni. In alcune zone d'Italia esistono campi d'addestramento riservati al lupo italiano, ma più spesso ci si appoggia a scuole di volontariato della protezione civile (e visto che tu già stai addestrando il tuo PT, immagino che sapresti a chi appoggiarti) e ovviamente l'affidatario è anche il conduttore, cioè deve partecipare attivamente all'addestramento. 3. Le mie informazioni sono un po' "per sentito dire" e non so quanto siano esatte: a parte l'origine della razza, che come saprai nel lupo italiano è legata ad un incrocio tra PT e lupo appenninico, credo che la differenza sia nella percentuale di insaguamento (cioè la parte di sangue di lupo che c'è nella razza). Nel lupo italiano dovrebbe essere attorno al 50%, nel CLC più alta... ma ho trovato chi mi ha smentito su questo. Si dice che il lupo italiano sia più addestrabile, ma anche qui ho i miei dubbi... vedo che stanno già usando dei CLC nella protezione civile, ma non conosco personalmente i casi e non so dirti con quali risultati. Ti faccio i miei complimenti per l'impegno che hai preso ad addestrare il tuo cane per quei compiti di soccorso, è la stessa cosa che ho fatto io per ben due volte... per cui so bene che è una strada ricca sia di grandi soddisfazioni che di grandi sacrifici. Da quanto tempo hai cominciato? Hai un cucciolone o è già grande? Come mai pensi ad un altro cane? (scusa la curiosità...) Fammi sapere se riesci a contattare l'E.T.L.I e come va... in bocca al LUPO!
  20. Questa l'ho sentita anch'io... ma mi sa tanto di leggenda metropolitana
  21. Vedo che Simone non si pronuncia... (forse non ha il cane!) Ho sentito dire da un veterinario che a casa ha più di 50 animali Io per ora mi fermo a cane, gatta e coniglio... stiamo già stretti... ma se avessi la possibilità... Vanno d'accordo? Abbastanza... a parte qualche scontro di box tra gatta e coniglio, qualche ringhio per la cuccia del cane che la gatta trova irresistibile... ma sono quisquilie
  22. Molti ragni, se infastiditi, mordono (si tratta infatti di morsi, non di punture) e alcuni lo fanno in maniera dolorosa perchè sono muniti di mascelle robuste. Alcuni possono inoculare sostanze irritanti o tossiche, ma sono casi rari e la maggior parte dei morsi in realtà è innocua. Le sostanze che secernono i ragni servono infatti a immobilizzare prede piccolissime e sull'uomo non fanno nessun effetto, oppure le zanne sono troppo piccole e fragili per incidere la pelle in profondità. Più che altro i morsi possono essere fastidiosi perchè danno prurito e tendono a fare infezione. Comunque, in linea di massima, come per altri tipi di animali i ragni segnalano con la loro colorazione il loro grado di pericolosità. Ad esempio il ragno più pericoloso, la vedova nera, è nero brillante con un'inconfondibile macchia rossa a forma di clessidra sull'addome.
  23. Se mi sfrattano so dove andare a chiedere rifugio!!!! Sei veramente una brava persona, e hai una meravigliosa famiglia... animali compresi!!!
  24. Grazie a tutti, siete veramente molto cari. Oggi ho preso in farmacia un antibiotico che avevo già usato, in pasta (è l'unico modo che ho per riuscire a somministrarglielo, spalmandolo sulle zampe) perchè anche io sono giunta alla conclusione che sia necessario. Una delle ferite ha ripreso a buttare e si sono aperti altri due buchini (forse ieri è stata di nuovo attaccata in pochi minuti che mi sono assentata, un vicino mi ha detto che ha sorpreso il gattaccio che l'aveva incastrata sotto una siepe e l'ha scacciato...). Non avevo notato altri graffi, ma magari basta una puntura di spillo, ora che la parte è infiammata, per creare nuove ulcerazioni. In teoria adesso è rigorosamente chiusa in casa, ma nella pratica cerca sempre di sgattaiolare fuori e a volte ci riesce. E' veramente insistente e mi manda fuori di testa quando attacca a miagolare (soprattutto quando mi sveglia la mattina all'alba ...cosa che prima non faceva, valla a capire...). E' che non vuole usare la cassetta che ha in casa, ma dovrà rassegnarsi. Per ZoE: per un po' ho pensato anche io questa cosa, ma ormai è chiaro che il gatto attacca TUTTI gli altri gatti, anche le gatte con cui si è accoppiato in primavera e in estate, e da cui ovviamente ha avuto parecchi gattini... la mia è quella che ne soffre di più perchè è indifesa e perchè ogni graffio per lei è un dramma, immunodepressa com'è tra FIV e cortisone... poi non nego che gli possa stare particolarmente antipatica perchè è stata la prima su cui si è accanito, ma non è di certo l'unica. Ancora grazie a tutti, vi contatterò comunque in PVT per quelle informazioni sugli antibiotici.
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