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Aquilotta

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  1. ciao Antonella, per fortuna ci sei sempre per dare una risposta competente!!! la gattina ormai ha 6 mesi ed è passata alla fase esplorativa (non ti dico che spasso andare con cane-lupo Zeta al guinzaglio e 4 gattini appresso)... a questo punto è evidente che la micia ha difficoltà a mettere a fuoco da lontano e penso le dia fastidio anche la luce intensa... ma se la cava abbastanza bene, tutto sommato, infatti in caso di dubbio risolve scappando a gambe levate! Zeta è in gran forma e sembra un cucciolone nonostante i suoi 9 anni. Gattina Kappa invece non c'è più, ma ha lasciato uno splendido ricordo. A presto!
  2. Aquilotta

    Pupille Anomale

    E' da una vita che non posto più nulla, per cui per prima cosa ciao a tutti! Ora la domanda: nell'ultima cucciolata della gattara c'è una gattina che ha le pupille diverse dai fratellini, le sue sono leggermente oblique e non si restringono "a fessura", ma formano una specie di piccolo rombo. Quanto può essere grave come difetto per la sua vista? La micina gioca normalmente e da la caccia anche ai più piccoli insetti, quindi da vicino sembra che ci veda bene... ma della cucciolata è la più diffidente... sarà perchè la sua visione è distorta? Spero non avrà grossi problemi crescendo, già la vita di gatto semi-randagio non è facile...
  3. Aggiornamento: dopo un'uscita con la pettorina che le è servita per esplorare l'ambiente, Kappa è rimasta in casa a rifletterci per una giornata. Quando ha chiesto nuovamente di uscire l'ho lasciata libera (con me presente e Zeta che le faceva la guardia). Ha fatto subito qualche corsa e ha provato qualche albero su cui arrampicarsi... si è comportata molto bene. E' sembrata subito a suo agio, anche se i bisogni è tornata a farli sempre in casa nella cassetta fino a stamattina. Infatti oggi abbiamo fatto una passeggiata un po' più lunga e ci siamo allontanati di qualche centinaio di metri per arrivare al piccolo orto che coltivo già da un paio di anni. Lì evidentemente ha sentito forte l'odore dei marcaggi di Zeta e forse l'assenza degli altri gatti, quindi ha fatto la sua buchetta Continuo ancora a stupirmi per come si comporta, in posti dove non è mai stata si muove con una tranquillità che non è normale... l'ho sempre detto... questo 'pare' un gatto, ma è un cane!!!
  4. Che gatta!!! Si è ambientata subito, ha dato proprio l'impressione di aver capito che ormai si doveva spostare anche lei. Ha fatto qualche miagolio all'inizio quando si allontanava in perlustrazione, ma bastava farle sentire la mia voce che si tranquillizzava e tornava a guardare quello che facevo io. Dopo un minuto già ronfava come un trattore, l'ha presa peggio Zeta che s'è visto rubata l'esclusiva di stare da solo con me e ha voluto una dose extra di coccole. Lei ha approfittato della sua distrazione per rubargli la coperta, ci si è rotolata e l'ha guardato con aria di sfida... Insomma, pareva arrivata la padrona di casa. E io che mi ero aspettata una notte insonne per i miagolii, invece tutto tranquillo. Primo problema risolto alla grande. Per l'altro mi sto organizzando. Da subito ho lasciato aperta la finestra a piano-terra, chiuse ovviamente le persiane, ma lei si è divertita molto a salire sul davanzale per sbirciare fuori dalle fessure e annusare curiosa. Lo spray l'ho ordinato e per domani potrò ritirarlo, però aspetterò ancora prima di farla uscire. Nel frattempo ci eserciteremo un po' con la pettorina, lei non è sembrata infastidita ai primi tentativi, sto facendo tutto con molta gradualità per farla abituare ad indossarla senza che si stressi. Sono più tranquilla e sono anche molto orgogliosa di lei, perchè mi sta dimostrando una gran fiducia e più attaccamento di quanto probabilmente io mi meriti... ma è questo l'amore degli animali!!!
  5. Grazie per tutti i chiarimenti Antonella... magari avessi saputo di questo prodotto già prima, quando la povera gatta era regolarmente aggredita dal maschio del paese! E visto che ci siamo... Ettore, il coniglio nano, che avevo pianificato di portare via tra un paio di giorni, penso proprio che ci seguirà già da stasera perchè con la sua gabbietta andrà a far compagnia a Kappina nella stanza dove starà chiusa Mi siete state veramente d'aiuto, vi farò sapere com'è andata appena possibile (il PC non mi ha ancora seguito, dovrò tornare qui per collegarmi). Per adesso ancora grazie... e un grosso bacio
  6. Grazie mille!!! Ho tardato a connettermi perchè ho quasi ultimato il trasloco e con Zeta ci siamo già trasferiti. La gatta invece finora è rimasta nel vecchio appartamento e sembra sempre più smaniosa di venire con noi, evidentemente si sente un po' sola e abbandonata... e spero che questo giochi a nostro vantaggio per renderle il passaggio più accettabile. Sto pensando di portarla con noi stasera stessa, ormai abbiamo impregnato di odori familiari la nuova casa e portandoci appresso le sue cose dovremmo essere a buon punto. Quello che dite sui tempi e i modi mi rassicura perchè Kappa si è sempre dimostrata talmente attaccata a me (e Zeta) che con qualche incoraggiamento si è rilassata in poco tempo anche nelle situazioni nuove (penso al primo viaggio in macchina, l'ambulatorio del veterinario... ). E' una gatta che si comporta un po' da cane, come tutte le volte che mi ha seguito per quasi un chilometro (e avrebbe proseguito tranquilla se non mi fosse venuto lo scrupolo di stancarla troppo). Però continuo ad aver una gran paura di farla avvicinare agli altri gatti... più per la mia quasi certezza che la aggrediranno che per i problemi immunitari che ha. Antonella, il prodotto che mi consigli sembra una gran cosa , ora ti manderò un MP per avere il nome completo. Poi svuoterò la lettiera di fuori... purtroppo non sarà possibile fare annusare i reciproci odori dalle mani perchè i gatti della gattara non si lasciano avvicinare. Però un paio di loro cerca sempre di entrare in casa e deve aver lasciato un pizzico di odore... per adesso dovremo accontentarci di questo. Incrociate le dita per favore... io sono in ansia in maniera assurda, speriamo tutto vada bene!!!
  7. Entro pochissimi giorni io e i miei animali dovremo fare un trasloco forzato. Abbiamo trovato una sistemazione conveniente in una casetta in un piccolo borgo di montagna disabitato per buona parte dell'anno. Quindi, a parte qualche turista nei week-end e durante il periodo estivo, potremo godere di una libertà quasi assoluta. Gli unici altri abitanti fissi sono i 7-8 membri di una gattara in imminente espansione, avviata dai turisti e mantenuta dalla signora che mi affitterà casa. Mi ha prontamente affidato l'incombenza di dar da mangiare a questi gatti, che sono tutti, tranne uno, completamente rustici. E fin qui tutto bene. Il problema nasce con la mia gatta, Kappa, che dovrò trovare il modo di far ambientare. Prima nella nuova casa e poi, gradualmente, all'esterno dove dovrà per forza fare i conti con gli altri gatti. Anche se non l'avevo mai usata prima, mi sono procurata una pettorina per accompagnarla nelle prime uscite. Kappa è da sempre abituata a seguire me e il cane quando usciamo, non sono riuscita a tenerla chiusa in casa neppure quando il gattaccio di cui parlavo in un altro topic le dava il tormento... figurarsi ora che abbiamo tutta la montagna a nostra disposizione... Ma quanto tempo ci mette un gatto a riconoscere il nuovo posto in cui vive come 'casa'? Quando potrò lasciarla uscire da sola senza correre il rischio che non ritorni? Però mi preoccupo ancor più perchè Kappa purtroppo è FIV positiva e per un problema autoimmune (una faucite plasmacellulare) a 3 anni e mezzo è già praticamente senza denti. Inoltre da alcuni mesi è debilitata da una cistite (o nefrite?) che col veterinario non siamo riusciti a curare. Ora sono tormentata all'idea di metterla a contatto con una gattara selvatica. Questi giorni cercherò di darle una copertura antibiotica come prevenzione... ma come posso avvicinarla agli altri gatti senza che la facciano a pezzettini? Che atteggiamento devo tenere? Se la lascio uscire insieme a Zeta, il cane, lui mette in fuga i gatti ma lei non socializza... e se tarda a rientrare prima o poi rimane fuori da sola col nemico... Aiutatemi perfavore, datemi qualche consiglio su come comportarmi...
  8. Intanto ti consiglio di leggere questi altri due topic che hanno trattato del lupo italiano: PRENDERE UN LUPO GLI INCROCI CON IL LUPO Anche io ho girovagato in internet per informarmi sul CLC, e conosco chi ne alleva... quando leggo o ascolto di certi atteggiamenti distruttivi o ansiosi penso sempre che non ci sia una mano abbastanza esperta dietro, o una mentalità giusta. Per allevare bene questo cane bisogna pensare alla mentalità e alla gerarchia del branco di lupi e agire di conseguenza. Per il soccorso so che vengono utilizzati con grandi risultati anche labrador, dobermann, e border collie... tutte razze che (a mio avviso, tengo a precisare) sono più malleabili del famoso PT. Lavorano molto bene anche degli splendidi meticci, alla fine è sempre la mano del conduttore quello che conta. Semmai è importante valutare il carattere del cucciolo al momento della scelta, si possono fare dei dei test per valutare il suo grado di dominanza che è una cosa fondamentale, poi l'attitudine a seguire, l'attrazione sociale, la risposta alla costrizione ecc... Se hai altre domande non hai che da chiedere
  9. Cara Elisa, l'unico modo per chiedere in affidamento un lupo italiano è rivolgersi all'ente preposto, cioè l'E.T.L.I. e fare richiesta ad esso ( i recapiti più aggiornati li troverai sicuramente nel loro sito ufficiale). L'affidamento viene concesso a insindacabile giudizio dell'ETLI, sulla base di una valutazione che tiene conto di molti fattori, ma che prima di tutto mira a garantire il futuro benessere del cane-lupo. Sta all'aspirante affidatario riuscire a superare questa sorta di "esame" preliminare. Nel caso (ti auguro) dovessi farcela, dovresti comunque recarti a Torino per incontrare il presidente dell'ente, redigere gli atti ufficiali, partecipare alla cerimonia di affidamento e infine ricevere tra le braccia un cucciolo lanoso e probabilmente un po' tremante che per qualche giorno di farebbe certo uscire di senno. Però prima di cominciare a sognare rifletti bene sull'impegno che vorresti prendere. Non solo quello di fare volontariato (il che già presuppone tutta una serie di requisiti e di condizioni particolari, di cui possiamo parlare se vuoi), ma soprattutto l'impegno di vivere con un ibrido di lupo. Il lupo italiano è un cane stupendo ma particolare, sicuramente richiede un padrone già esperto e disposto a dedicargli tantissimo tempo. Averlo come compagno è un'esperienza che vale certamente la pena vivere, ma come tutte le cose più belle ha un prezzo molto alto da pagare...
  10. I cuccioli è meglio non stare a misurarli tanto, e finchè sono in crescita si può aumentare un po' la quantità di mangime se sembrano magrolini, ma magari prima è meglio verificare che non ci siano altre cause (tipo parassiti o eccessiva attività fisica) a impedirgli di mettere su peso. Per i cani levrieroidi forse il discorso è un po' a parte... sono costituzionalmente longilinei e leggeri, penso al mio che ha la stessa costituzione ed è impossibile farlo ingrassare, per cui non starei a preoccuparmi se comunque il cane dimostra una buona vivacità e sembra godere di buona salute. E anche qui, visto che l'appetito c'è è la quantità di cibo è abbondante, magari un esamino delle feci potrebbe fugare ogni dubbio su possibili ospiti indesiderati.
  11. Per capire se il cane è in peso-forma basta fargli una carezza!!! Mi spiego, è una cosa semplicissima: passando una mano lungo il costato di un cane si dovrebbero sentire appena i rilievi delle costole sotto le dita. Se invece le costole si sentono sporgere nettamente vuol dire che il cane è sotto-peso, mentre se non si sentono per niente vuol dire che è grassottello. Questo credo valga più o meno per tutte le razze di tutte le taglie, maschi e femmine indifferentemente.
  12. Aquilotta

    Patentino

    E la patente A2... cosa bisogna fare per ottenerla? Il nostro centro è FITETREC-ANTE, le cose funzionano allo stesso modo?
  13. Aquilotta

    Ancora Acari..

    Esistono sicuramente dei prodotti contro i parassiti che agiscono anche nei confronti degli acari delle orecchie. Ne ho usato uno questi giorni sul cane per altri motivi, è in fiale tipo spot-on e nelle indicazioni si parla anche di questo problema alle orecchie sia per cani che per gatti. Leggendo il foglietto illustrativo sembrerebbe che il prodotto si possa usare anche a scopo profilattico per tutto l'anno. Chiedi al tuo vet!
  14. Qualche tempo fa, durante una lezione con due bambine, una persona sprovveduta si è messa a trascinare un pesante sacco di plastica ai bordi della pista... entrambi i cavalli a quel rumore si sono spaventati e hanno scartato... e una delle bambine è caduta. Bene, il cavallo si è bloccato immediatamente ed è rimasto letteralmente impietrito di fronte a lei, a testa bassa l'ha annusata e non ha mosso un muscolo finchè lei non l'ha accarezzato ed è risalita in sella... cosa strana per lui, tanto che la bambina più che pensare alla caduta ha chiesto "perchè fa così?"... e lui aveva un'espressione che sembrava dire "oddio... cosa ho combinato?!" Penso proprio che sapesse di aver fatto qualcosa di sbagliato!
  15. Hahahaha... che spasso!!! Ieri per la lezione l'istruttore mi dice di prendere il mio cavallone preferito e svogliato... ci mette in pista a fare trotto e si dimentica di noi... mi annoiavo io e si annoiava il cavallo e così, visto che non ci calcolava affatto, decido di divertirmi un po'. Comincio a fare un po' di serpentine, qualche circolo... poi qualche furbo spara dei botti fuori dal maneggio e il mio cavallone si spaventa, accelera il trotto e parte con la testa così alta che le orecchie mi arrivano in faccia... un attimo di panico perchè non riuscivo a fermarlo, allora decido di lavorare un po' sulle transizioni... e visto che ci sono quando lo fermo (anche se mi hanno detto che non lo sa fare), provo a fargli fare un back... e ci riesco! L'istruttore mi guarda un po' stranito e mi fa ritoccare il movimento... forse si chiede dove ho imparato e si ricorda che la sera prima lo osservavo mentre lo insegnava a un altro cavaliere... Poi ci sono delle barriere corte a terra disposte in modo da formare una serpentina stretta, le usano i ragazzi che si stanno preparando per fare gare... penso di passarci sopra giusto per fare alzare un po' le gambe al cavallone... l'istruttore mi vede e fraintende, mi dice subito che quel cavallo è troppo grosso per fare quell'esercizio... mhhh la cosa mi pungola.... guardo gli altri lavorarci e intanto scaldo il cavallo facendolo flettere in curve sempre più strette e poi chiedo il permesso di provarci anche io... e bravo il mio orso-yoghi, un passo dopo l'altro conclude quasi perfettamente la serpentina al primo tentativo!!! E perlomeno ho risvegliato l'interesse dell'istruttore che comincia a darmi consigli Beh... adesso che abbiamo sciolto un po' la schiena, vedo che non ha problemi a flettersi di lato... perchè non fare una mattata e tentare... beh... direte che sono ingenua perchè non sono ancora sicura di reggermi in sella e faccio queste cose... ma osservo tantissimo quello che fanno gli altri in campo, mi informo sui testi, leggo qui sul forum... mi sono fatta un'idea di come provare a riunire un po' il cavallo, e ci provo! E lui, che va sempre trottando con la testa al vento, subito la abbassa, arcua leggermente il collo, lo sento che non fa più l'andatura da trenino ma sta veramente trottando. Non posso vedere come tiene le gambe, ma chiamo l'struttore e gli chiedo se nota niente di diverso... ghghghg... a quanto pare ci sto riuscendo Finisco la lezione acciaccata come uno straccio, ma sono sicura che il mio cavallone ha gradito il cambiamento. Ha una bella bavetta in bocca che mi conferma che non l'ho strapazzato troppo e quando smonto di sella e gli faccio una coccola, non si scansa come al solito ma sta lì e le prende tutte... E io sono contenta come una pasqua
  16. Si... ma se il cavallo decide di opporsi ci vuole una gran forza per riuscire a trattenerlo (se non altro per non rischiare di farsi male)... L'altro giorno l'istruttore doveva fare i piedi a un cavallo che ha già imparato ad alzarli, ma non è ancora del tutto convinto... il cavallo dopo un po' si è stancato e ha cominciato a fare di tutto per liberarsi, ma l'istruttore ha deciso giustamente che non glielo doveva concedere... hanno fatto un incontro di lotta che è durato una mezz'ora... non ti dico che sudata si è fatto l'istruttore... hai idea di quanta forza ha il cavallo nei posteriori?
  17. Sono daccordo che quel che dice Parelli non sia vangelo... bisogna sempre metterci del proprio per ottenere qualcosa. Ho anche sentito criticarlo... eppure penso che la differenza nei risultati che si ottengono sia tutta nel come si applica il suo metodo. Il metodo Parelli infatti è prima di tutto una "filosofia del cavallo", un modo diverso di vederlo e vivere il rapporto con lui, che richiede una grande coerenza o diventa uno scimmiottamento di esercizi poco utile, che dà risultati giustamente discutibili. Il Parelli applicato correttamente è una meraviglia a vedersi... un vero spettacolo. Ora.. l'uso della gestualità corretta è fondamentale, e credo che un DVD possa dare un'idea... ma fino a che punto? Faccio un paragone banale per intenderci: potrebbero fare un libro e DVD su come imparare a guidare la macchina... e provando e riprovando chiunque potrebbe riuscirci, chi con più profitto chi meno, dipende dalla predisposizione... però un po' di sana scuola-guida non sarà mai sostituibile con un DVD o un testo scritto. (Poi, vabbè, anche fatto un buon corso di scuola-guida ci sarà sempre chi si fa bocciare 5 volte all'esame per la patente, e finisce col diventare solo un intralcio al traffico... e chi invece si rivela uno Schumaker!!!) Sarà che per me l'osservazione rimane la Grande Maestra in ogni cosa... farei di tutto, in ogni caso, per vedere qualcuno esperto all'opera prima di cimentarmi io stessa. Ricordiamo che ogni cavallo è diverso, difficilmente il proprio risponderà inizialmente come ci aspettiamo. Solo l'esperienza a quel punto può essere d'aiuto per non commettere errori a cui dover poi porre rimedio... esperienza: quella di un buon istruttore Rimane il fatto che Pat Parelli stesso ritiene che fino al terzo livello ci si possa arrivare anche da soli... per questo ci vende i suoi (carucci) libri e DVD... Per chi non può affrontare la spesa di un corso con istruttore, è un buon compromesso... e per il cavallo sarà sempre meglio di niente
  18. Chiarissimo Ma... cortisone? Ogni volta che lo sento nominare penso a malattie non curabili, è così? E la cavalla... non potrà più lavorare? (è la preferita dei bambini!)
  19. Aquilotta

    Mal Della Luna

    La cavalla più vecchia della scuola ultimamente ha avuto problemi agli occhi. La prima volta aveva un occhio chiuso, gonfio e lacrimante. Il vet non ha riscontrato danni alla cornea e ha supposto che si trattasse di una brutta botta presa in qualche modo. L'occhio è migliorato molto, poi qualche giorno fa ecco gonfiarsi anche l'altro. Improbabile che fosse un incidente anche questa volta. Lì per lì, l'istruttore ha detto che ormai la cavallina è vecchia e dev'essere diventata sensibile ai colpi d'aria... poi l'occhio le si è velato e ha detto che, ahimè, potrebbe essere il mal della luna. Ora aspettiamo il controllo del vet... intanto qualcuno sa dirmi qualcosa di più su questa malattia?
  20. Allora potresti provare con la desensibilizzazione... col cavallo legato, messo parallelamente alla parete, prendi una longhina, la fai passare delicatamente attorno alla coscia e la fai scendere fin dietro al pastorale. Tenendoti all'altezza della spalla (e attento ovviamente che non si giri verso di te per scalciare) tiri con decisione sollevando la gamba posteriore. Ovviamente all'inizio il cavallo si dibatterà opponendo resistenza... non devi mollare finchè non molla lui. Appena fa un minimo cenno di cessione allentare la corda. Ripetere molte volte, finchè il cavallo impara che cedendo la gamba non succede nulla di male. E' un esercizio che richiede molta forza per opporsi al cavallo e bisognerebbe farsi aiutare da qualcuno che se ne intende... non arrischiarti se non te la senti!
  21. Aquilotta

    Lavoretto

    L'idea è buona, ma ci vuole un po' di fortuna... non è così facile trovare un maneggio che sia disposto a pagare per far fare questi lavoretti. Io lo faccio, mi occupo dei cavalli della scuola per qualche giorno alla settimana, però in cambio ricevo lezioni... è diverso, a loro non costa nulla mettermi in sella una volta ogni tanto...
  22. Aquilotta

    Ho Un Problema

    Da profana... è una spesa, ma un buon istruttore fa miracoli. Nel mio maneggio col metodo Parelli vedo sistemare in poco tempo cavalli veramente difficili. Però tutto dipende dalla mano dell'istruttore, che nel nostro caso è un grande... e non lo dico solo io che non ne capisco niente, tutti lo considerano un 'uomo di cavalli' (una sorta di sussurratore per intenderci)... però Varese è lontana...
  23. Questi giorni sono molto contenta perchè l'istruttore 'capo' mi ha detto che posso prendere i cavalli della scuola tutte le volte che voglio per esercitarmi insieme a loro col metodo Parelli che sto imparando... non so quanto sarò in grado di fare per il bene dei cavalli, ma è comunque una grande notizia perchè significa che potrò fargli fare qualcosa di veramente diverso dalle solite noiosissime lezioni... non vedo l'ora di mettermi al lavoro!!!
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