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  1. Vi allego questa notizia in proposito, apparsa sul sito della LIPU. Ciao TESTO ONNIS RINVIATO, PER LA LIPU E' VITTORIA << Lo slittamento a gennaio della votazione alla Camera della proposta di modifica della legge sulla caccia, il cosiddetto testo Onnis, corrisponde al definitivo accantonamento del progetto di stravolgere l’attuale normativa italiana e aprire la strada ad un’attività venatoria fuori da ogni controllo>>. Lo annuncia la LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli), spiegandone le ragioni: << Quando a gennaio il provvedimento dovesse andare in aula alla Camera, a quel punto mancheranno solo pochi giorni allo scioglimento delle Camere e dunque non ci saranno più i tempi per continuare l’iter>>. << Ma non è solo il tempo a mancare - afferma Danilo Selvaggi, Responsabile Rapporti istituzionali LIPU - quanto la volontà di insistere con un progetto di legge che nei tre anni di iter parlamentare ha creato davvero tanti guasti e che, ora più che mai, nella piena emergenza naturalistica rappresentata dal rischio di influenza aviaria, avrebbe rappresentato un affronto al buon senso generale. La conferenza dei capigruppo della Camera non se l’è dunque sentita di proseguire e, raccogliendo di fatto le obiezioni che abbiamo mosso in questi lunghi mesi, ha giusto dato al Testo Onnis il beneficio di una lenta, silenziosa uscita di scena. Non è ancora il momento per parlare di vittoria ma ormai appare chiaro che sta prevalendo la consapevolezza di cosa è giusto e cosa non lo è. Ci sarà tempo per farlo, ma già da ora vogliamo ringraziare i 200.000 cittadini che hanno firmato la petizione LIPU contro il progetto di riforma e tutti quei parlamentari che hanno sostenuto con serietà e impegno questa battaglia di civiltà>>. Parma, 28 ottobre 2005
  2. Pare che possa essere un mangiatore di carogne...purtroppo non ne so molto, ed anche la letteratura in merito è scarsina. Ciao
  3. Errata corrige: l'ordine è ARANEIDES, mentre ARANEIDAE è una famiglia che comprende ad esempio il comunissimo ragno crociato (Epeira diademata).
  4. Beh, l'opilione (Phalangium opilio) appartiene all'ordine degli opiliones, quindi diciamo che sistematicamente e' tanto diverso dai ragni (ordine araneidae) quanto dagli scorpioni (ord. scorpiones) e dalle zecche (ord. acarina, anche se la classificazione degli acari è in continua evoluzione). Se non sbaglio, una delle differenze tra ragni ed opilioni sta nel numero di ocelli: 8 per gli araneidae, 2 per gli opilionidae. Inoltre, negli opilioni non c'è distinzione netta tra cefalotorace ed addome, e non esistono ghiandole della seta. Aggiungo un link (in inglese, ma credo se ne trovino anche in italiano): Opilione Attenzione però: esiste anche una specie che gli somiglia a prima vista, Pholcus phalangioides (fam. pholcidae), che è invece un ragno propriamente detto (ord. araneides). Ciao
  5. E fra l'altro non è nemmeno un ragno...
  6. Probabilmente sono in una fase del ciclo biologico in cui si trovano solo le larve: quando queste si impuperanno, daranno poi origine agli adulti. In genere, quando le larve iniziano a vagabondare anzichè stare a contatto col nutrimento è perchè stanno per impuparsi (questo vale in generale per gli insetti delle abitazioni, non solo per i dermestidi). Anche se c'è da dire che gli insetti che vivono nelle abitazioni hanno spesso cicli biologici poco definibili date le condizioni ambientali: potrebbero quindi esserci anche generazioni sovrapposte, in quel caso si noterebbero larve ed adulti contemporaneamente. Ciao
  7. Concordo con Francesca e Manugekko. Ciao
  8. Non penso che una tegenaria possa dare problemi ad un cane: io non mi preoccuperei! Comunque date un'occhiata qui: Aracnofilia se compare la home page, bisogna andare su "Ragni locali" e visualizzare "Tegenaria parietina" Ciao
  9. Vado ad intuizione: potrebbero essere delle tegenarie (Tegenaria spp.), sono molto comuni nelle cantine (nache questa è una specie sinantropa). Tegenaria Sì, sono velenosi ma non pericolosi (basta non disturbarli). Ciao
  10. Sembrerebbero larve di coleotteri dermestidi: si riconoscono da corpo coperto di setole. Dalla larva non si può risalire alla specie (serve l'adulto). Comunque alcune specie si nutrono di derrate alimentari (salumi, formaggi etc.), oppure anche di cuoio e pellame. Se fai una ricerca in rete dovresti trovare immagini ed informazioni. Sulle allergie non saprei dirti molto. Spero di esserti stato utile. Ciao
  11. Sulla checklist della fauna italiana L. rufescens (fam. Scytodidae) me lo dà in tutta Italia, isole comprese. Credo si tratti di una specie sinantropa, ovvero che vive nei pressi delle abitazioni. Ciao
  12. Potrebbero essere proprio ninfe di cimici, anche se solo dalla descrizione non è facile fare una classificazione. Per distinguere il torace dall'addome, guarda dove sono inserite le zampe (dovresti capovolgere l'insetto): non si trovano mai sull'addome. Accoppiamneto Uova Ninfe e adulti Ciao
  13. Non sono un aracnologo, ma potrebbe effettivamente essere un Araneus sp. Direi che comunque non è pericoloso: in Italia mi risulta che gli unici ragni pericolosi siano la malmignatta (Latrodectus tredecimguttatus): Malmignatta il cui veleno è ad azione neurotossica; e quello che gli anglosassoni chiamano "ragno violino", ovvero Loxosceles rufescens: Loxosceles che ha un veleno ad azione necrotizzante, che può causare ferite di difficile guarigione (in realtà non so se L. rufescens è pericoloso, mentre sono sicuro che lo sia la specie congenere L. reclusa, che però non è presente in Italia). Ciao
  14. Sì, direi proprio 2-3 settimane (dipende dalla temperatura e dalla specie). Ciao
  15. Le cimici si accoppiano tenendo uniti gli ultimi segmenti dell'addome, e "guardando" in due direzioni opposte (in pratica si voltano le spalle a vicenda). Le uova vengono deposte sulle foglie, in genere sulla pagina inferiore. Sono a forma di bariletto, lunghe circa 1 mm e disposte in 2 o più file parallele. Generalmente sono grigio perlacee. Schiusura in 2-3 settimane (devo documentarmi meglio...). Ciao
  16. Le opinioni personali vanno rispettate per definizione, ci mancherebbe altro! Ciò detto, anche i documentari "classici" (es. National Geographic) mostrano gli animali sul campo, e lo fanno-a mio avviso-con maggiore cognizione di causa rispetto ad un programma come questo che da come mi è stato descritto (non l'ho mai visto, ripeto...) più che un documentario mi sembra uno spettacolo circense... E poi passatemi questo commento, visto che siamo su un forum di zoofili: come si fa a definire noiosa una ripresa che mostri lo scatto di un ghepardo, la picchiata di un falco pellegrino, il salto di un'orca o la tecnica di pesca di un grizzly? Credo che gli animali riescano benissimo a dare spettacolo senza l'interferenza dell'uomo... Ciao
  17. L'unica via incruenta sono le zanzariere alle finestre. Oppure eliminare le piante dal terrazzo-ma la vedo più difficile. Fra l'altro se abiti in campagna ti arrivano da fuori... Hai già visto le uova? Ciao
  18. In questo periodo le cimici entrano facilmente nelle case, dato che cercano un riparo per svernare. Ciao
  19. Notizia recente: prima documentazione in natura di un gorilla che usa un "utensile", in particolare un bastone, per guadare un fiume. Gorilla Ciao
  20. Se non sbaglio abiti in Svizzera? Effettivamente E. italicus è diffuso anche in Svizzera (sempre che quelli che vedi tu appartengano a quella specie). Su quesa pagina si può vedere la distribuzione di E. italicus, che come vedi non è presente in tutta Europa (già in Austria ad esempio è assente). Distribuzione Ciao
  21. oops, ho inserito il link della Home Page...beh, vai su invertebrati-arthropoda-arachnida-scorpiones...etc. Ciao
  22. Dunque, sicuramente E. italicus non è inserito nella lista CITES (ci sono solo tre specie del genere Pandinus). Non so se è inserito fra gli aracnidi considerati pericolosi, di cui sia vietata la detenzione. In ogni caso, mi risulta che la normativa sulle aree protette vieti comunque la raccolta di artropodi all'interno di suddette aree. QUESTA è la distribuzione degli scorpioni in Italia. Ciao
  23. Ecco qui, per chi avesse tempo e voglia, un articolo che parla dei ragni tessitori come bioindicatori in vigneto. Ragni come bioindicatori Ciao
  24. Personalmente, facendo escursioni in posti isolati mi preoccuperei di più per eventuali incontri con esemplari poco amichevoli di Homo sapiens (Primates, Hominidae): altezza 150-190 cm in stazione eretta sulle zampe posteriori, e comportamento imprevedibile...spesso tra settembre ed aprile si incontra la sua versione peggiore, ovvero Homo venator caccians, con la pessima abitudine di sparare a tutto ciò che si muove (infatti quando vado in giro per lavoro nei campi a settembre mi premuro sempre di fare MOLTO rumore...). Scherzi a parte (ma neanche troppo), lupi ed orsi credo che siano incontri estremamente rari in Italia. Ben diversa la situazione in Canada, dove mi sembra ti piacerebbe andare a stare: lì i Grizzly sono addirittura segnalati alla voce "pericoli e contrattempi" nelle guide turistiche! D'accordo con Andrea sul discorso ungulati, cinghiali in particolare, e sui cani rinselvatichiti (prodotto dell'infinita stupidità umana). Comunque tutte le risposte ed osservazioni mi sembrano corrette. Generalmente, mi risulta che i grossi e medi mammiferi siano di abitudini crepuscolari, ed abbastanza elusivi. Non ho tuttora esperienze dirette in merito. Ciao e buona passeggiata!
  25. Prima premessa: è raro che io intervenga in discussioni come questa, quindi scusate la mia eventuale mancanza di tatto. Seconda premessa: non ho mai seguito un programma di questo personaggio, quindi non sarei la persona ideale per giudicare. Ma dato che dalle vostre risposte mi sono fatto una certa idea mi sento di esporla comunque. Concordo col fatto che non si tratti di documentari ma effettivamente di esibizioni: un buon documentarista non interferisce, dato che tutta l'attenzione è concentrata sull'oggetto del documentario. In altre parole è come un buon arbitro di calcio, ovvero non ci si accorge della sua presenza. Inoltre, non penso si possa imparare molto sul comportamento animale quando questo è viziato dalla presenza umana. A meno che non si tratti di documentare... come reagiscono gli animali al disturbo antropico. Già...il problema è che uno studio rigoroso e documentato, pubblicato su una rivista scientifica, inevitabilmente tenderà ad essere sotto gli occhi dei soli addetti ai lavori. Invece una trasmissione del genere avrà tutt'altra visibilità. Purtroppo ritengo (personalmente) che fare della buona divulgazione scientifica sia molto più difficile rispetto al fare della ricerca (da un lato) o delle trasmissioni di puro intrattenimento (dall'altro). Già...basta saperlo. Ma chi lo sa? E questa potrebbe essere appunto la conseguenza. Sul fatto che i fondi servano a finanziare programmi di mantenimento di specie a rischio, non resta che appellarsi alla buona fede. Ciao
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