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flessio

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  1. Sposto la discussione nella sezione invertebrati marini. Ciao
  2. Alcuni bruchi di lepidotteri (es. famiglia coleoforidi) si costruiscono astucci con pezzetti di foglie. Questo non saprei, ma se riesci a fare una foto posso farmi un'idea, altrimenti non è così semplice.
  3. In realtà non è che diventino resistenti al freddo, anzi aumentano proprio a causa dell'aumento delle temperature. D'accordo invece con stevecavio sul discorso resistenze agli insettcidi, le sviluppano molto facilmente. Io quando devo fare campionamenti in zone particolarmente infestate mi metto anche una zanzariera sulla testa: meglio ridicolo che dissanguato! Comunque le zanzare, soprattutto le Aedes, risecono a pungere attraveso i vestiti se questi sono abbastanza aderenti (es. calzini), sottili e dall'ordito abbastanza largo perché possano infilarci la proboscide. Quanto al fiume (immagino sia la Dora), in realtà le larve di zanzara proliferano bene in acque stagnanti, quindi non è tanto pericoloso il fiume in sé quanto le lanche acquitrinose che si formano nei paraggi. Ciao
  4. Beh, in questa stagione le temperature non sono ancora così basse, e se fa caldo dopo una pioggia abbondante possono riprendere il ciclo. Poi quando fa più freddo le zanzare sopravvivono ma vanno in diapausa (una specie di letargo), e ritornano attive nell'estate successiva per ricominciare il ciclo. Ciao
  5. Senza una foto è difficile sbilanciarsi anche solo a livello di famiglia...comunque se ho capito bene la postura, le ali erano aderenti alla parete con l'addome rivolto verso il basso ma incurvato verso l'alto: poteva essere una femmina in fase di emissione di feromoni (anche se è strano in questa stagione). Ciao
  6. Ragazzi devo chiedervi di non andare troppo off-topic, nella discussione si parla di zanzare...
  7. Sarà stato un tipulide. Sulla specie non saprei dirti senza un'immagine...forse Nephrotoma? Comunque non pungono. Ciao
  8. In realtà la zanzara tigre appartiene al genere Aedes, che può trasmettere il virus della febbre gialla (da noi la malattia non c'è, tranquilli), mentre sono le zanzare del genere Anopheles che possono trasmettere la malaria. Come prevenzione, va bene eliminare l'acqua stagnante (anche dai sottovasi ad esempio). Poi zanzariere alle finestre, e se si va in giro in zone a rischio (paludi, risaie etc.) TANTO repellente (non posso mettere le marche, come sapete). La lotta su scala territoriale si basa sulla distribuzione di tossine prodotte da un batterio, il Bacillus thuringiensis var. kurstakii, che colpisce le larve, e poi si sta studiando l'eventuale introduzione della Gambusia, un pesce esotico predatore di larve. Ciao
  9. Senza un'immagine è difficile dire di che specie si tratti. Comunque i lepidotteri (farfalle e falene) raramente svernano come adulti, quindi sono d'accordo con stevecavio sul fatto che probabilmente fosse già destinata a morire avendo già compiuto il suo ciclo riproduttivo (accoppiamento e-se femmina-deposizione delle uova). Se l'hai trovata in terra a pancia all'aria doveva già essere agonizzante, quindi... Comunque per l'alimentazione dei lepidotteri adulti direi che acqua e zucchero (o miele) vanno più che bene. Sulla birra non saprei, magari poi gli faccio l'etilometro se volano troppo a zigzag! Ah, dimenticavo: hai postato nella sezione giusta, tranquillo! Ciao
  10. Diciamo che avrei fatto volentieri a meno di riportarla, non è certo buona... Comunque personalmente sono d'accordo con aury: la difficile riproduzione in cattività di una specie non dovrebbe giustificare la cattura di esemplari selvatici. Poi ognuno resta solo con la propria coscienza, almeno finché il commercio resta legale.
  11. La prima mi sembra Hyles livornica, la seconda Hyles nicaea. Prova a guardare su questo sito: http://www.leps.it/ Ciao
  12. L'affermazione è esatta in parte: nelle mantidi, o almeno in Mantis religiosa, le ali sono sviluppate in entrambi i sessi, ma le femmine sono molto pesanti, soprattutto prima di deporre le uova, e non si possono permettere un volo che vada al di là di brevi planate, mentre i maschi non hanno lo stesso problema.
  13. Per faf, cercherò di spiegarmi meglio. Come saprai, gli animali sono classificati per tipo, classe, ordine, famiglia, genere e specie. Gli opilioni, quelli che comunemente vengono chiamati "ragni dalle zampe lunghe", NON sono ragni veri e propri e si distinguono dai ragni perché non possono tessere la tela (non hanno le ghiandole della seta), e non hanno le ghiandole del veleno come i ragni, inoltre hanno solo 2 occhi mentre i ragni ne hanno fino a 8. Si trovano però nella stessa classe dei ragni, cioè sono anche loro aracnidi, ma sono in un ordine diverso: fra i due c'è la stessa differenza che c'è tra un gatto e un topo, che appartengono alla stessa classe (mammiferi) ma a due ordini diversi (carnivori e roditori). Probabilmente quelli a cui si riferisce stevecavio però NON sono opilionidi ma una specie di ragno molto somigliante, con zampe lunghe e corpo esile: i Pholcus, appunto, che sono RAGNI propriamente detti con tanto di ghiandole della seta e del veleno. Ciao
  14. Potresti aver visto non degli opilionidi, ma degli esemplari di Pholcus sp., che sono invece ragni a tutti gli effetti e sono anche dei tessitori. In genere sono specie sinantrope, cioè vivono a contatto con l'uomo: garage, cantine etc. Prova a cercare qualche immagine e vedi se corrisponde. Occhio alla sistematica: "aracnidi" è la classe e comprende ragni, acari, scorpioni, pseudoscorpioni, opilionidi etc., mentre l'ordine è "araneidi" per i ragni e "opilonidi" per gli opilioni. Per fare un parallelismo, una vespa e una mosca appartengono alla stessa classe (insetti) ma a due ordini diversi (imenotteri e ditteri). Ciao
  15. La specie in questione potrebbe essere Blatta orientalis, oppure in effetti anche Periplaneta americana, mentre escludo Blattella germanica e Supella longipalpa. La somiglianza del capo con quello delle mantidi non è un caso, i due ordini Blattodea e Mantodea, abbastanza primitivi, sono filogeneticamente molto vicini (tanto che per un periodo sono stati uniti nell'unico ordine Dyctioptera) ed hanno molti caratteri in comune come i cerci (appendici dell'addome) ed il fatto di deporre le uova in ooteche, anche se si sono adattati a colonizzare ambienti completamente diversi. Questione ali: in molte specie c'è dimorfismo sessuale con maschi alati e femmine brachittere (ali raccorciate e non funzionali). Attenzione però: potresti avere visto dei giovani, che sono simili agli adulti (eterometabolia) ma privi di ali, ed ovviamente più piccoli. Per il comportamento lucifugo, l'alimentazione e la deposizione delle uova Stevecavio ha risposto correttamente. Ciao
  16. Riporto notizia della LIPU: il pappagallo cenerino è a rischio estinzione. Ciao CITES, IL PAPPAGALLO CENERINO ENTRA NELLA “LISTA ROSSA” Il pappagallo cenerino (African Grey Parrot), una delle specie di pappagalli più popolari come animali da compagnia, è in declino in gran parte dei 23 Paesi nel mondo da cui proviene e sta per essere inserito nella Lista Rossa dell’IUCN come specie “Near Threatened” a rischio di estinzione. L’allarme per il pappagallo più amato come animale da compagnia viene dalla LIPU e dalla Royal Society for the protection of birds, in occasione del meeting del CITES che si terrà da oggi fino al 23 luglio a Lima (Perù). Sono almeno 360mila, secondo il CITES, gli esemplari di questa specie di pappagallo che sono stati legalmente commercializzati tra il 1994 e il 2003, provenienti dal Camerun (44%), Repubblica Democratica del Congo (33%), Congo (9%), Costa d’Avorio (5%) Liberia, Sierra Leone e Guinea. Un numero di esemplari che non tiene tuttavia conto degli uccelli di contrabbando e dell’altissima percentuale di esemplari, pari al 60%, che muoiono prima di arrivare nei negozi di destinazione. “L’Europa è uno dei maggiori importatori di fauna selvatica – spiegano le due associazioni ambientaliste – e la crisi del pappagallo cenerino non è che un riflesso di quanto sta succedendo a livello di commercio di animali a livello mondiale. Chiediamo dunque che i Paesi dell’Unione europea vietino le importazioni di tutti gli uccelli selvatici”. Parma, 7 luglio 2006
  17. A riposo direi che si trovano su tronchi d'albero, anfrattuosità delle corteccie, muri etc., posti comunque riparati dal sole. La larva della foto si direbbe proprio di una macroglossa. Dai un'occhiata a questo sito: http://www.leps.it/ Ciao
  18. Alcuni insetti possono percepire gli odori anche a chilometri di distanza, soprattutto se in favore di vento. I sensilli olfattivi sono generalmente posti sulle antenne. Fra gli odori più importanti ci sono i feromoni, sostanze rilasciate dagli insetti per attirare altri insetti della stessa specie, con funzioni diverse (sessuali, di aggregazione, di allarme, etc.). E poi ovviamente le fonti di cibo: piante ospiti, prede, etc. La distinzione fra farfalle e falene si basa principalmente su caratteristiche morfologiche, come la forma delle antenne ed il ripiegamento delle ali a riposo. Poi le prime sono prevalentemente diurne e le seconde prevalentemente notturne, ma non è detto che qualcuna non si faccia un giro ad orari diversi.
  19. Si tratta di una falena della famiglia degli sfingidi. A domani per altre spiegazioni. Ciao
  20. Saturnia pyri, ovvero pavonia maggiore: confermo. Bel colpo, complimenti! Sempre più rara... Ciao
  21. Dunque, per zanzara tigre si intende la specie Aedes albopictus, che nell'areale di origine (sud-est asiatico, mi risulta) può trasmettere il virus della febbre gialla. Le zanzare del genere Anopheles possono invece trasmettere la malaria (Plasmodium spp., che è un protozoo): in Europa è presente l'anofele (con diverse specie) ma non il plasmodio. Insetti preferiti? Mah, ce ne sono tanti...senz'altro le mantidi, poi molti imenotteri (soprattutto sfecidi e icneumonidi), alcuni coleotteri (scarabeidi, lucanidi), libellule (ocio: non hanno larve ma ninfe, perché sono a metamorfosi incompleta senza lo stadio di pupa), alcuni lepidotteri (sfingidi in particolare) e le cimici assassine (reduviidi). Fra quelli "meno amati": blatte, pulci, pidocchi...e poi ho un odio profondo e viscerale nei confronti di afidi, psille e cocciniglie.
  22. Ciao e benvenuto sul forum. L'argomento calabroni viene già trattato in questa discussione chilometrica: http://www.animalinelmondo.com/forum/index...=6234&st=80 per cui ti chiederei di continuare lì i tuoi interventi, e chiudo questa per non fare doppioni. In ogni caso un singolo calabrone entrato in casa non dovrebbe costituire un problema, è probabile che se ne sia già andato. Ciao
  23. Se il nido è di fango non dovrebbero essere calabroni. Più probabilmente Sceliphron spp., fanno anche nidi pluriloculari, ma a questo punto direi che serve una foto. Se è come penso direi che non serve fornire cibo, dovrebbero già avere i loro ragnetti pret-a-manger...tienile in un ambiente non troppo secco, e se son vespe sfarfalleranno... Ciao
  24. Confermo Bardo sul nome scientifico. Erebus odora non l'ho mai sentita, verificherò appena possibile. Ciao
  25. Azzardo Yponomeuta malinellus, provate a vedere se corrisponde facendo una ricerca in rete. Ciao
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