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LadyD

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  1. Certo Paola, ne siamo onorati! ;o)
  2. Ciao Faith! Accidenti, vedo che i musetti furettosi hanno conquistato anche te! ;o) Vediamo di rispondere alle tue domande: La convivenza con il gatto.. è più semplice. il gatto se ne sta alla larga, li guarda in maniera altezzosa, come se non avesse niente da spartire con quegli scatenati puzzoni! Con il pastore tedesco è diverso... non lo lasciano in pace un solo secondo, gli stanno sempre addosso. Lui poverino cerca di scrollarseli, ma loro sono incredibilmente curiosi, testardi e giocherelloni e lo rincorrono sempre. Sono fortunata perché il cane è gentile, ma nonostante questo non li lasciamo MAI insieme da soli, anzi.. sono sempre sotto STRETTISSIMO controllo. Quando eravamo nella vecchia casa, i furetti quando eravamo fuori stavano in gabbia. Ma mi sembrava davvero di farli soffrire, ed in più l'odore pungente ha decisamente impestato la casa. Noi non ce ne accorgevamo, ne avevamo l'abitudine.. ma chi veniva a trovarci faceva fatica ad abituarsi. Ora abbiamo un balconi di 9 metri per 1,5, attrezzato apposta per loro: gabbie sempre aperte, casette, amache, tubi, palline... tutto quello che può farli divertire! E noi li facciamo entrare in casa tutti i giorni, comunque sempre sotto sorveglianza. Una ne pensano e cento ne fanno!! Per questo è impensabile lasciarli in giro per casa da soli... No, non escono con il cane. I furetti possono imparare a camminare al guinzaglio, ma non starebbero dietro all'andatura di un cane. Si stancano in fretta e comunque si fermano e fanno tantissime deviazioni, spinti dalla curiosità. Si divertono a correre nel prato nascondendosi nell'erba, o scavando e rotolandosi nella terra. Se si prendono da piccoli è un po' più facile, perché si comincia da zero, si impara con loro.. e non hanno traumi alle spalle. Naturalmente NON si deve assolutamente prendere un furetto in negozio, ma sempre dall'allevatore, che l'avrà già abituato ad un minimo di manipolazione. Ci vuole comunque tanta pazienza e dare tanti premi. se si prendono adulti... se ti va bene sono già educati, ma se ti va male... è più difficile abituarli alle "nuove regole di casa". all'inizio abbiamo scelto un maschio perché.. ci piacevano di più, sono più grossi e possenti, e sono più.. come dire.. tontoloni (nel senso buono). La femmina che abbiamo adesso è più piccola, tenerissima, tutta da strapazzare.. tutta dolce quando la guardi, ma appena ti volti tira fuori un carattere da vera streghetta!!! Che dire... avere un furetto è come avere un cane e un gatto al medesimo tempo.. solo che è molto più impegnativo di entrambi!! Sono animali furbi, estremamente curiosi, difficilmente controllabili quando si scatenano Dormono la maggior parte della giornata, ma quando sono svegli... uff, ci fanno sudare!!! Ma non li cambierei per nulla al mondo...!! ;o)
  3. ehehe, vedo che hai abboccato all'amo.. sapevo avresti risposto!! Come deve essere fisicamente un cavallo adatto allo sport degli attacchi?
  4. Oddio che topic... devo dire che... l'unico che vale la pena di ricordare è stato il mio primo amore.. che mi ha lasciata coraggiosamente con... UN SMS, mentre ero sul treno per tornare a casa (NB: avevamo passato assieme tutto il pomeriggio come se niente fosse!!!)... in più ero a soli 2 giorni dal mio compleanno!!! E volete sapere che ha avuto il coraggio di fare?! Si è presentato alla festa del mio compleanno sussurrandomi nell'orecchio "non diciamo agli altri invitati che ci siamo lasciati, così gli facciamo passare una bella serata" COOOOOOOSAAAAAAAAAAAAAAA?!?!?! Vi immaginate la scena? Primo: non ha nemmeno avuto il coraggio di dirmelo in faccia Secondo: si presente alla mia festa di compleanno 2 giorni dopo senza ovviamente essere stato invitato Terzo: non aveva calcolato che tutti i miei amici presenti sapevano che razza di ba*****o fosse stato ... se il suo non è stato un tentato suicidio....!!! ;o)
  5. bene, quelle riportate sopra sono le descrizioni del cavallo da sella ideale... ma come deve essere morfologicamente un cavallo da tiro ideale? idee?
  6. Provo a porre una nuova domanda, per cercare di risvegliare un po' l'interesse: Se la scala proposta all'inizio de topic non vi piace/non è corretta... come dovrebbe essere la giusta sequenza? Aggiungereste alcuni passi? Ne togliereste altri?
  7. LadyD

    Pony Games

    mi pare un'ottima idea!!!
  8. Oggi si è parlato persino di bloccare la marcia olimpica della fiaccola... ma il boss cinese delle olimpiadi ha ostentato un chiaro diniego a questa possibilità. E vedremo come si andrà a finire. Vero, le manifestazioni non sono proprio pacifiche... ma come dicevi bene tu, ela, bisogna immaginare gli anni di soprusi e di sopraffazioni che questo popolo ha dovuto subire. Va bene chinare la testa, protestare silenziosamente.. ma quando nemmeno il silenzio non ha alcun effetto (parliamoci chiaro: quanti TG hanno parlato della situazione tibetana prima che incominciassero le proteste più accese?) penso che la frustrazione ti spinge oltre. Anche se bisogna dire che la maggior parte delle proteste in giro per il mondo non sono effettuate solamente dai tibetani, ma da gente comune che hanno abbracciato la causa o che hanno proiettato la loro rabbia contro un paese potente ma dittatoriale come la Cina, che ostenta modernità, ma accoglie volentieri la pena di morte e la prepotenza contro un paese indifeso come il Tibet. La Cina, che blocca le trasmissioni quando mostrano immagini in cui si vedono i soldati cinesi che malmenano i monaci, che non permettono ai monaci di uscire dal loro monastero ormai da molto tempo, che ignorano e cercano di schiacciare la cultura di un altro paese. Come mai gli altri paesi non fanno niente? I grandi americani che tanto si stanno da fare in Iraq? Ma... sarà mica perché la Cina ha versato miliardi in crediti ai paesi Europei e a quelli statunitensi...?!
  9. LadyD

    Aiutoooooooooo!

    Buongiorno Bontyna. Una cosa che hai scritto è correttissima: hai fatto una pazzia. Ma non voglio dilungarmi con i soliti discorsi che si sono già fatti e rifatti in casi come questi, quando una persona senza esperienza si prende un cavallo. Vedo che comunque, nonostante le mille raccomandazioni, di simili "pazzie" se ne fanno ancora tante. Troppe. Quindi, un po' esasperata, salto a piè pari la premessa e passo alle tue domande. Per inquadrare un po' meglio la situazione e per esserti un minimo di aiuto, dovresti spiegare un po' meglio la situazione in cui ti trovi. - quanti anni ha il cavallo, sesso, razza, che grado di addestramento ha? - quanti anni hai tu, che esperienza hai? - dove tieni il cavallo? Hai la possibilità d utilizzare un maneggio? - sei seguita da una persona qualificata (ti prego, dimmi di sì), hai la possibilità di prendere lezioni, meglio se con il tuo cavallo? Eventualmente, di che zona sei (magari ti si può consigliare qualcuno)? - che tipo di imboccatura usi con il tuo cavallo? - come lavori con il tuo cavallo? - quali sono esattamente i problemi che hai con il cavallo (sia in sella che a terra)? Fintanto che ti arrivano le risposte, ti consiglio di leggere qua e là il forum, che già contiene discussioni simili, e che ti può aiutare e dare qualche consiglio pratico in più. C'è anche un topic intitolato "biblioteca equestre", dove puoi trovare volumi interessanti da leggere, che ti possono dare una buona base teorica.
  10. "Una Certa Idea di Dressage - Odin a Saumur", di P. Karl, introduzione di G. Mazzoleni, Equilibri, Roma, 2000 È un libro scritto in maniera davvero particolare, che vede intrecciarsi due trame principali: la vita a Saumur di P. Karl e del suo fedele compagno di avventura Odin, e il susseguirsi di tutti quei temi cari alla bella equitazione, dai primi passi alle arie alte. Sommario: 1 - Perché un cavallo iberico? A - Le esigenze dell'equilibrio: riunione e conformazione 2 - L'arrivo a Saumur B - Lateralizzazione: Incidenza sulla locomozione, conseguenze al lavoro, progressione ginnica, proprietà delle andature nel dressage 3 - I pionieri della tradizione C - Il lavoro alla longia: Gli aiuti, la ginnastica, l'avviamento alle redini lunghe 4 - Il Saltimbanco D - Filosofia dell'equitazione accademica: La scuola degli aiuti, le lezioni d'assetto, le lezioni della mano, le lezioni della gamba, conclusioni 5 - Lo s...tallone d'Achille E - Gli ammorbidimenti laterali: Lavoro su una pista, lavoro su due piste 6 - Galà e trasferte del Cadre Noir F - Hli ammorbidimenti longitudinali: Le transizioni, progressione 7 - Il cavallo mediatizzato G - Il lavoro al galoppo: Le partenze al galoppo, il galoppo rovescio, i cambiamenti di piede 8 - La morte del Signore di Saint-Vual H - Studio della riunione: Definizione, il piaffer, il passage, le transizioni, la pesade 9 - Odin e coloro che glli sono stati vicino I - La pirouette al galoppo 10 - Incontri J - Il passo spagnolo 11 - L'avvenire I capitoli dedicati ai principi dell'addestramento sono sostanzialmente così costruiti: - prefazione con definizioni e spiegazioni biomeccaniche (correlate da ottimi schemi e disegni, davvero esplicativi), principi sui quali poggia il lavoro - metodo: messa in pratica di questi esercizi (quale assetto e quali aiuti sono necessari) - pro e contro dell'esercizio - eventuali problemi che si possono incontrare nello svolgimento dell'esercizio e consigli per risolverli - riassunto di quanto si è detto nel capitolo, con alcune piccole aggiunte. Commento: Come già accennato sopra, questo insolito susseguirsi di capitoli tecnici e di sprazzi di vita a Saumur rendono la lettura particolarmente scorrevole e piacevole. Per quel che riguarda i capitoli tecnici, bisogna dire che le spiegazioni sono chiare e logiche, sostenute anche da formulette, citazioni (e qui spicca particolarmente la cultura non solo equestre di P. Karl), e disegni decisamente illuminanti. Si presuppone però un certo grado di impegno e di studio per capire fino in fondo il filo logico che unisce tutti questi esercizi, e che costituisce le fondamenta dell'equitazione classica. Risulta d'obbligo spendere due parole anche sulla parte narrativa del libro: uno scorcio di quella che è la vita a Saumur e delle difficoltà che spesso ha posto al nostro autore. Il punto cardine era proprio Odin: l'introduzione nella Scuola di un cavallo iberico (per la precisione era di razza lusitana), per di più intero, era visto dai più con indifferenza, o con mal celato disprezzo. Karl confidò invece nelle capacità del cavallo riuscendo ad inserirlo in un quadro storico da lui progettato e presentato più volte durante le manifestazioni della Scuola di Saumur, anche come solista: Karl si presentò in costumi d'epoca rappresentando prima Luigi XIII, passando poi per i panni del primo Ecuyer en Chef della Scuola, Monsieur Cordier, per terminare poi con il Gen. L'Hotte. Più volte l'appartenenza di Odin alla scuola fu messa in discussione, ma l'autore ha sempre lottato fino in fondo in ciò che credeva.. ottenendo risultati brillanti in tutte gli spettacoli a cui partecipava. In conclusione... "una certa idea di dressage" è un'opera davvero ben costruita, che può sicuramente essere un'ottima base per tutti quei cavalieri ed appassionati che vogliono avvicinarsi all'equitazione classica, in nome della leggerezza, della coerenza e della cultura equestre.
  11. Sicuramente chi ti ha detto così dispone di una grande fantasia... Qui comunque puoi trovare la risposta alle tue domande: prima parte: http://www.animalinelmondo.com/animali/vedi.php?NewsId=1084 e seconda: http://www.animalinelmondo.com/animali/vedi.php?NewsId=1083 Buona lettura!
  12. All'inizio lascialo un po' abituare.. tu ti metteresti uno zaino pesante sulle spalle appena inizi a camminare senza scarpe? Poi inizia pian piano a montarlo su terreni soffici, senza allontanarti troppo dalla scuderia (in maneggio va bene). Pian piano aumentare il tempo di lavoro e la varietà di terreni. Ma in questo il maniscalco saprà darti info più precise, dato che lui ha la possibilità di vedere l'unghia del cavallo e di decidere di conseguenza.
  13. Chi ti può aiutare meglio è sicuramente il tuo maniscalco. All'inizio il cavallo camminerà un po' a fatica, come se fosse "sulle uova". Il che è normale per un cavallo che è sempre stato ferrato; è come una persona che si mette di punto in bianco a camminare senza scarpe: all'inizio la suola del piede è delicata, si sentono tutti i minimi sassolini e a lungo andare può anche fare un po' male... Bisogna quindi far sì che il cavallo si faccia il callo e si riabitui a "sentire" il terreno sotto i piedi. È tuttavia sbagliato lasciare il cavallo solo su terreni morbidi: il cavallo sente meno fastidio, ma non si fortificherà mai abbastanza la suola, perché questa non viene sollecitata da terreni più duri. La cosa migliore è lasciare il cavallo al prato, dove pero' ci sia anche una parte di terreno dura, in modo che il cavallo si possa abituare pian piano al terreno duro. Mettere catramina e altri prodotti aiuta sì e no... il piede si abitua principalmente camminando, e comunque calcola che l'unghia, per cambiarsi interamente, impiega più o meno un anno, che si utilizzino prodotti, o no. Ci sono anche dei prodotti orali che aiutano un po' a fortificare l'unghia... ma è comunque un processo lungo, che dura mesi.. appunto perché gli effetti si hanno sulla nuova unghia che sta crescendo, e non sulla parte già esistente prima del trattamento. Le scarpette.. possono essere utili i primi periodi in cui si monta, quando il cavallo è particolarmente sensibile. Ma devono essere tolte gradualmente, o il piede non si abituerà mai al loro nuovo stato.
  14. Ciao Selly, è bello leggere la passione nelle parole degli appassionati di cavalli! Mi scrivi pero' che: capisco la tua impazienza, ma il tempo dedicato alle lezioni non è altro che tempo speso in un'ottima maniera... più tempo passi sotto un istruttore, e meno problemi avrai con i tuoi cavalli in futuro. Il tempo speso in scuderia è un ottimo investimento per il futuro tuo e dei tuoi cavalli!! Anche perché tu scrivi che: spero innanzitutto che tu utilizzi un filetto e non un morso (su come farglielo accettare c'è già un topic nel forum: http://www.animalinelmondo.it/forum/index....howtopic=19576). Amore e pazienza sono senz'altro indispensabili (il fatto che prendano fiducia in te è ottimo! Anche se devi fare attenzione a far sì che non ti prendano la mano).. ma è indispensabile anche la tecnica corretta e la giusta progressione nel lavoro. E queste ultime non si possono azzardare. Capisci la differenza? ;o) PS: Sì, il grigio (non bianco.. bianco si definisce un cavallo albino) nella foto è il mio cucciolone..
  15. Ciao Selly, benvenuta nel forum!! Provo a rispondere alle tue domande, con ordine.. Per la sella.. beh, prima di tutto bisogna vedere che stia bene sulla schiena del cavallo, e solo DOPO bisogna vedere come va per il cavaliere. La cosa migliore sarebbe portare il cavallo direttamente in selleria.. ma spesso questo non è possibile. Quello che puoi fare è fare una piccola sagoma della schiena del cavallo con l'aiuto del filo di ferro, per avere un'idea del garrese, della larghezza della schiena e di conseguenza per non avere un arcione e una sella troppo stretta o troppo larga. Se il cavallo ha una schiena lunga, puoi prendere in considerazione di prendere una sella con la gonna quadrata.. cosa che non puoi fare se il cavallo ha una schiena corta, dove ci vuole una gonna rotonda. Poi dovrai scegliere il tipo di sella.. da reining, da barrel.. o da all around. Qui devi provarle tu, per vedere su quale ti senti più comoda, quale ti permette un assetto migliore per quello che vuoi fare. Per le misure, puoi dare un'occhiata a questo topic: http://www.animalinelmondo.it/forum/index....showtopic=18878 Anche se la cosa migliore è quella di provarla tu stessa e vedere su quale ti trovi meglio. Dopo che hai fatto queste scelte, prendere un paio di selle in prova, se i negoziante ti permette di farlo, sarebbe il massimo... Per il resto... ma... con appena "qualche lezione di monta western" ti prendi già cura di ben 4 cavalli?! Spero che ci sia qualcuno che ti possa seguire in questo... L'addestramento di un cavallo non è una cosa che si può azzardare.. ci sono regole da seguire, non si può lasciare tutto al caso. La cosa migliore da fare è di chiedere il supporto di un istruttore capace, o almeno di continuare in parallelo le lezioni in modo da imparare e progredire... in modo da non fare troppi errori e da poter chiedere alla minima incertezza il da farsi. Un istruttore infatti potrebbe facilmente rispondere alle domande che tu poni, che sono tra l'altro l'ABC della monta western. Usare i filetto va bene, a patto che non sia troppo fine o che non sia un torciglione. Due mani o una.. dipende dal grado di addestramento del cavallo (e dalla bravura del cavaliere). In fase di addestramento si prediligono le due mani, con cui si è più precisi negli aiuti. Si inizia con la redine di apertura, che verrà poi supportata da quella di appoggio. Solo quando il cavallo è avanti nell'addestramento, si potranno impartire gli aiuti con una sola mano. Ma se mi dici che sono "allo stato semibrado" non credo sia questo il caso. Per quel che riguarda la gamba... dipende... in maniera molto (troppo) semplicistica, si può dire che si usa l'appoggio della gamba interna se il cavallo tende a stringere la curva, mentre usi quelle esterna se tende ad allargarla. Poi naturalmente dipende.. c'è il cavallo che "derapa" con il posteriore, quello che cade sulle spalle... ma sono tutte cose che solo un istruttore può insegnarti. Ma sono comunque tutti aiuti che il cavallo deve imparare, e che il cavaliere deve insegnare e ripetere sempre con cognizione di causa. Il fatto che non rispondano ai tuoi aiuti può significare due cose (una delle due, o entrambe): - i cavalli non sono addestrati - tu non hai ancora la precisione necessaria per farti comprendere In entrambi i casi non si può far altro che affidarsi ad un esperto.
  16. De nada! ;o)
  17. Purtroppo il sito delle foto di yahoo è stato chiuso e rimpiazzato. Chi non ha adeguato i link per tempo ha perso tutte le foto! Qui potete avere altri indirizzi dove poter creare un nuovo album di foto: http://www.animalinelmondo.it/forum/index....showtopic=19149
  18. Allora, com'è andata la gara? ;o)
  19. Ciao Etienne! è un piacere riaverti con noi!! Tutto bene? Spero che qualcuno in zona ti possa dare una mano! Da parte mia spero di rileggerti più spesso in queste pagine!! ;o)
  20. Bel topic Milly! Ho aggiunto un sottotitolo in modo che si capisca un po' meglio l'argomento. ;o) Quelle delle erbe pericolose è un bel tema.. Vorrei aggiungere che fortunatamente un cavallo che non vive 24h/24h nel box riconosce quasi sempre l'erba velenosa, scartandola. Nel caso pero' si dovesse costruire una recinzione dove il nostro cavallo andrà a vivere, è consigliabile fare un giro del terreno e togliere queste piante potenzialmente pericolose. "prevenire è meglio che curare"! ;o)
  21. Una piccola appendice del corso: Semantica femminile PAROLE USATE DALLE DONNE E LORO SIGNIFICATO 1 - BENE: usato per concludere un litigio dove loro hanno ragione e l'uomo DEVE stare zitto. 2 - CINQUE MINUTI: se si sta preparando per uscire, significa 30 minuti. Da non confondere con i 5 minuti concessi dalla donna al marito per guardare "solo altri 5 minuti" la partita in TV. In questo caso sono effettivamente 300 secondi. 3 - NIENTE: la calma prima della tempesta. Niente vuole dire qualcosa. Gli uomini dovrebbero stare in guardia. I litigi cominciano con "niente" e di solito finiscono con "bene" (punto 1) 4 - FAI PURE: Questo non è via libera, è una sfida. Non farla! 5 - SBUFFARE A LUNGO: non è una parola, ma una affermazione non verbale, spesso incomprensibile agli uomini. Sbuffare a lungo implica che sei un idiota e Lei si domanda che cazzo ci fa a litigare per niente (punto3) con uno str****. 6 - VA BENISSIMO: una delle più pericolose affermazioni che una donna possa pronunciare. Questo significa che ci penserà a lungo su come vendicarsi e fartela pagare. 7 - GRAZIE: se lo pronuncia è un miracolo. Attenzione pero' al tono: se è iroso, assume il significato del punto 8. 8 - COME VUOI: significa vaf******* 9 - NON TI PREOCCUPARE FACCIO IO: un'altra affermazione pericolosa. Significa che sta facendo qualcosa che ti aveva già chiesto di fare almeno tre volte. L'uomo chiederà "che c'è ?", ......la risposta al punto 3.........
  22. :bigemo_harabe_net-163: :bigemo_harabe_net-163:
  23. LadyD

    ..sera A Tutti!

    Ciao L'eli, Benvenuta nel forum!! Una piccola informazione di servizio: Nel forum bisogna scrivere in italiano senza le abbreviazioni da sms. Questo è necessario perchè il forum viene utilizzato da molti stranieri che si avvalogno dei sistemi di traduzione online, i quali non riescono ad interpretare le abbreviazioni. Ricorda che qui non hai un limite di caratteri per cui scrivili tutti. Buona permanenza!
  24. Benvenuto nel forum Talon. Credo che il consiglio che ti ha dato ela sia ottimo (compresa la premessa..) Tieni presente che cinghiali e cavalli hanno un odore molto pungente, che spesso infastidisce i cavalli (che hanno un olfatto più sviluppato del nostro). Quindi devi avere molta pazienza, anche perché il cavallo è giovane ed inesperto. Per quanto riguara il frustino.. ü un aiuto artificiale che viene utilizzato per mandare avanti il cavallo, per fare una leziona alla gamba. è uno strumento che non deve essere MAI utilizzato per punire. Se, passando davanti ai cinghiali, usi in maniera spropositata il frustino, il cavallo può associare il dolore ai cinghiali... cosa che ti renderebbe le cose molto più difficili. Utilizza piuttosto la pazienza, cerca di tranquillizzare il cavallo e di trasmettergli sicurezza. Se il recinto dei cinghiali non è troppo lontano dalla scuderia, puoi arrivare fin lì con il cavallo a mano, facendolo passeggiare e mangiucchiare qua e là qualche filo di erba... tranquillizzalo, parlagli, fai un passettino alla volta quando vedi che il cavallo si è tranquillizzato. Puoi anche ripetere questa cosa 2 o 3 giorni di fila... Poi passa di nuovo lì davanti in sella, accompagnato da altri cavalli più esperti che non hanno paura dei cinghiali. Ricorda pero' una cosa: il cavallo è molto sensibile.. riesce a percepire ogni tuo minimo segno di tensione o paura, legge ogni tuo gesto, anche (e soprattutto) quelli inconsapevoli. Quando ti avvicini ai cinghiali, non fissarli, cerca di non irrigidirti perché sai "che adesso si pianta". Rimani tranquillo, guarda dritto davanti a te come se non esistessero, cerca di trasmettere sicurezza al cavallo. E non dimenticare di raccontarci com'è andata!! ;o)
  25. Ciao nabumax, sono contenta di vederti qui! ;o) Non posso che quotare il tuo intervento.. basta sfogliare le pagine dei volumi un po' datati, per trovare una modernità incredibile.. insieme a tanti consigli per la risoluzione di problemi che a noi paiono insormontabili, e che magari abbiamo tentato di risolvere invano seguendo i consigli più disparati di amici "cavallanti". Eppure è tutto lì, nei libri, ed è stato studiato e messo in pratica per centinaia di anni. PS: azz, il Mazzoleni ha preso un granchio allora.. ;-D
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