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LadyD

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  1. Cani, gatti, cavie, conigli... c'è una quantità notevole di animali domestici.. come mai proprio un furetto? Come avete scoperto questo magnifico animale? Perché sceglierlo rispetto ad un cane o ad un gatto?
  2. Di Paul Mc Greevy, Alberto Perdisa Editore ;o)
  3. Bella scheda, grazie Sara!! Ma.. i vostri cavalli come vengono alimentati? Cosa mangiano? Quanto? Quante volte al giorno? La dieta è seguita da un veterinario? Fate fare magari controlli del sangue o delle feci?
  4. Ci siamo passati tutti. Ogni cavaliere degno di tale nome ha passato ore sulle loro groppe, ha sudato, ha sbagliato, ha tentato, ha imparato.. ha fatto le prime gare e, naturalmente, le prime cadute. Sono i cavalli da scuola. Ma come deve essere secondo voi un buon cavallo da scuola?
  5. Come valutare, secondo voi, il giusto prezzo di un cavallo? Cosa si guarda? Cosa invece può essere tralasciato? Quando si può dire "è stato un vero affare", e quando "l'hai pagato troppo"? Come evitare le classiche "fregature"? A voi la parola!
  6. Già che ci siamo, aggiungiamo anche le regole che si dovrebbero seguire in scuderia. Molte di esse sono frutto di buon senso e di normale educazione: - Non lasciare legato il cavallo in mezzo al corridoio, ostacolando agli altri il passaggio. - Se già ci sono altri cavalli attaccati, legare il proprio a distanza di sicurezza. - Quando si ha finito di sellare o di dissellare, lasciare l'area in perfetto stato, pulita e ordinata. - Quando si è finito di sellare e ci si allontana, non lasciare la capezza attaccata all'anello e la cassetta del grooming in giro. - Non prendere niente dalle cassette e dagli armadietti di altre persone, a meno che non vi sia il permesso. - Lasciare sempre la selleria in ordine, utilizzando i propri spazi e non invadendo con le proprie cose quelli degli altri. - Fare attenzione quando si passa davanti agli altri box con il proprio cavallo. - Non dare nulla da mangiare ai cavalli altrui senza il permesso. - Non urlare o fare gesti bruschi vicino a cavalli che non si conoscono. - Quando si è in scuderia, l'unica andatura permessa è il PASSO. Altro?
  7. LadyD

    Paddok

    Accidenti, abbiamo lasciato questo topic nell'oblio!! Uvetta, qualche novità sul procedimento dei lavori? Comunque, vedo che state facendo le cose in grande! ;o) Dunque, un po' di pendenza va bene, in modo da far scivolare l'acqua piovana. Da come dici, la pendenza non mi sembra eccessiva.. i cavalli hanno comunque "quattro ruote motrici" e si adattano bene al terreno, soprattutto le razze cosiddette "rustiche". Controlla magari che non ci siano buche o scoscendimenti ripidi. Calcola che nei prati montani dove portavo d'estate i miei cavalli c'erano punti in cui il prato aveva una pendenza che arrivava a 45° gradi. Anche se chiaramente era una piccola percentuale di tutto il pascolo... L'ideale sarebbe avere anche un pezzo piano, in modo che i cavalli se lo desiderano vi si possano sdraiare. Ho visto che ci sono molti sassi.. magari se ce ne sono troppi, o con bordi taglienti, o messi in modo da poter ferire il cavallo sarebbe meglio toglierli.. C'è tanta vegetazione.. magari fai un giro per vedere se c'è la presenza di piante velenose. I cavalli solitamente le distinguono, ma evitare di mettergliele sotto il naso non può che portare dei vantaggi. Per il fondo della capannina, se lo vuoi fare in cemento, ricorda che anche qui ci vuole una leggerissima pendenza per far scivolare i liquami. Se scegli questo fondo, la lettiera dovrà essere bella abbondante. C'è poi la possibilità di mettere sopra il cemento dei tappeti di gomma, che spolvererai poi con della segatura. La pulizia è veloce, togli il grosso con l apala, una spazzata con la canna dell'acqua ed è fatta. Lo svantaggio sono i costi alti della gomma (che pero' alla fine recuperi non dovendo spendere per la paglia) e che alcuni cavalli quando si alzano (soprattutto i primi tempi) si possono sbucciare le ginocchia. Oppure, la terza possibilità: lasci il fondo in terra, con magari una manciata di paglia. L'idea dell'"ippodromo" è bella! Certo poi starä a te far capire al cavallo che non è una pista da gran galoppo, ma ci si potrà fare anche passo e trotto Valuta bene la cosa, perché magari a 3-4 giri di pista (che alla fine è sempre il solito percorso) preferirai una bella passeggiata.. e avrai fatto tanto lavoro per niente.. ;o) Anche qui, occhio al fondo: se sei in una zona dove piove molto e la pista avrà molte curve, è possibile la formazione di fango. Anche qui, potrei consigliarti un fondo che possa permettere all'acqua di scivolare via, oppure di non dar fastidio... Una scuderia vicina alla mia ha adottato il fondo fatto con pezzi di corteccia. Idea non malvagia, ma bisogna controllare bene dopo aver montato, che non ci siano pezzi di legno bloccati nello zoccolo. In centro, se c'è abbastanza spazio, piuttosto che un tondino ti consiglierei un piccolo maneggino: decisamente più utile e versatile! ;o)
  8. LadyD

    Cavalli Norici

    Ti capisco Fausto.. Purtroppo spesso per ignoranza o per puro spirito di guadagno si fanno le scelte sbagliate.. e quando ci si accorge dell'errore (sempre SE ci si accorge) è sempre troppo tardi. Parli di uno stallone che non sarebbe dovuto essere tale.. ma si parla anche delle razze che vengono "migliorate", perdendo così la propria tipicità. Fortunatamente esistono i veri appassionati della razza che continuano il loro lavoro con cognizione di causa.. ed è grazie a queste grandi persone che ancora oggi abbiamo un patrimonio di razze che deve rimanere vasto...
  9. Beh, mi trovo in linea con il tuo pensiero. ;o) E ora invece di ridai al reining? Hai un cavallo tuo?
  10. Certo, potrebbe essere un buon inizio. Prima di tutto gli fai conoscere cose nuove in modo che quando sarai in sella non ti dovrai più preoccupare di scatti o scartate. Di conseguenza dovresti poter essere più rilassata, sia a terra e poi in sella. Più in là potrai fare questi esercizi mettendogli il filetto. Fagli fare anche cose positive/divertenti, in modo da togliergli l'associazione filetto=dolore e fastidio Quando ti sentirai pronta, sicura e soprattutto calma e rilassata, potrai ricominciare a montare in sella, magari dopo averlo mosso un po' alla corda in modo che sia tranquillo anche lui. Puoi fare passo e tanto trotto con le redini lunghe, un contatto minimo che ti garantisca solo di poterlo rallentare e fermare quando necessario. Poi pian pianino potrai cominciare a fargli sentire il contatto attraverso flessioni laterali dell'incollatura. Sai come farle? Facci sapere! PS: forse qualcuno te l'aveva già chiesto.. ma hai fatto controllare la bocca da un dentista?
  11. È peccato vedere questa discussione nel dimenticatoio.. vediamo di riprenderla e approfondire l'argomento. Per esempio... è possibile secondo voi avere la scioltezza senza la simmetria? Se voi aveste il muscolo della gamba destra più allungato e quello della gamba sinistra più corto, riuscireste a correre dritti e sciolti? Samer, tu scrivi: ma, forse inconsciamente, metti la scioltezza prima del ritmo...
  12. LadyD

    La Doma Di Zion

    A questo punto.. le foto le PRETENDIAMO!!! Dai raccontaci.. vogliamo i particolari!!
  13. Vero! si potrebbe aprire un topic apposito per capire meglio le dufferenze di questi stili.. tedesco, francese.. mettendoci anche il caprilliano magari! ;o) Ahahah, grazie! E per non deludere tale appellativo, aggiungo altra benzina al fuoco.. mi permettete? Vorrei citare uno scorcio di testo, tratto dal libro del Mazzoleni "Equitare con sentimento" (Ed. Equitare, Rosia, 2007, pagg. 37-38). Si tratta di un breve brano che si trova nei capitoli iniziali, in cui si parla della storia dell'equitazione e delle scuole: Dunque...? ;o)
  14. LadyD

    Alta Scuola

    Ciao Sir Sì, credo di capire quello che intendi. Secondo me ci sono due modi principali di vedere l'equitazione, naturalmente con le varie sfumature e gradazioni: la persona che impara ad andare a cavallo come imparerebbe a guidare la macchina: per girare si tira la redine. Per fermaresi si tirano entrambe. Se non abbassa la testa metto le redini fisse. Se non salta metto gli speroni e/o dò una frustata. L'importante è che domenica si può andare a fare la gara e che tutti vedano quanto è bravo il cavallo che a soli 4 anni sa fare il piaffer (se poi è tutto sulle spalle non se ne accorge nemmeno.. "in che senso sulle spalle"?). c'è invece la persona che cerca di capire il perché, che oltre ad allenarsi in sella, passa anche ore sui libri per imparare, per scoprire, per approfondire.. o anche solo per curiosare. Ogni esercizio ha un fine che va al di là della gara della domenica. Ogni movimento richiesto è la base per richiederne un altro magari più complesso, o per allungare un muscolo, o per impegnarne un altro... Insomma, tutto è legato, c'è sempre un perché per ogni cosa che si fa, niente è lasciato al caso. Il tutto nel totale rispetto del cavallo. Insomma, una cosa degna di un écuyer!! Personalmente nel mio piccolo spero di riuscire ad allontanarmi il più possibile dal primo tipo di persona, e di avvicinarmi, seppure annaspando, con fatica, con dubbi, domande e tanta, tantissima umiltà, al secondo tipo. Sicuramente sarà un viaggio che non avrà mai una fine, non si può mai dire di essere arrivati nel campo equestre... Probabilmente (o sicuramente.. sarebbe davvero troppo presuntuoso dire che arriverò mai ad un tale livello) non arriverò mai al secondo tipo di persona, ma sto facendo del mio meglio per tentare di avvicinarmi, anche solo di poco, passetto dopo passetto. Poi naturalmente è una scelta personale... se a qualcuno basta avere un cavallo tranquillo per la passeggiata del week end, magari non avrà mai la voglia di mettersi a lavorare il cavallo sulle due piste. Pero' credo che conoscere un po' più a fondo il nostro cavallo sia anche un dovere verso di lui, che gli possa per lo meno evitare tanti patimenti inutili. C'è da aggiungere, come scrivevi giustamente, che il marketing che muove il mercato equestre non ci aiuta sicuramente ad andare verso il secondo tipo di persona. E nemmeno la cultura equestre di oggi è un gran supporto.. anzi! Finché troveremo negli annunci puledri "addestrati ad alta scuola" ed istruttori che mettono gli speroni agli allievi la prima volta che montano in sella, la cosa non cambierà di molto... Sta a noi avere l'intelligenza, la voglia e l'autocritica di migliorarci sempre, soprattutto per non farci abbindolare dal primo venuto. Credo che questo valga un post a parte.. pensavo magari nella discussioni "biblioteca equiestre", mettendo la presentazione del libro di Karl ;o)
  15. LadyD

    Alta Scuola

    Piccola parentesi.. Mi preme aggiungere che diversi écuyer di Saumur hanno fatto spettacoli al circo.. Anche a Karl è capitato, con il suo stallone Odin. Karl scrive nel suo libro "una certa idea di dressage" che è difficilissimo intrattenere un pubblico in un'area così limitata come quella messa a disposizione dal circo. Non si stupiva dunque che personaggi come Baucher avessero dovuto inventar di tutto pur di non annoiare gli spettatori.. E sfida chiunque dressagista che tanto disprezza quest'arte a non ricredersi su essa quando gli fosse capitato di provare uno spettacolo su una pista da circo..
  16. LadyD

    Alta Scuola

    Dunque, penso si possa fare una differenziazione. Un conto è una persona che acquista uno dei cavalli attraverso gli annunci di cui parlavi prima, magari un cavallo di 4-5 anni che sa fare delle "pesade" e del passo spagnolo, al solo scopo di "farsi ammirare", di apparire. Denotando naturalmente un'ignoranza enorme e un totale disinteresse del benessere del cavallo. Un'altra cosa invece è, secondo me, fare un percorso insieme ad un cavallo. Un percorso che nasce dal lavoro a terra, le flessioni, il lavoro su due piste, le distensioni, l'elevazione dell'incollatura, la riunione, per arrivare a pesade, levade... eccetera. È comunque un lavoro continuo, un gradino dopo l'altro, una cosa tira l'altra. Un lavoro che se effettuato con una continuità intelligente prepara cavallo e cavaliere al prossimo passo, sia fisicamente che mentalmente. Niente traumi quindi, se si rispettano i tempi di apprendimento, di presa di equilibrio e di progressione fisica e mentale. Arie alte... Perché no, dunque? Probabilmente in passeggiata non mi sarà di alcuna utilità avere un cavallo che fa il passo spagnolo o che va in levade.. ma perché una cosa deve escludere l'altra? Non posso andare a passeggio con un cavallo che fa arie alte? In fondo, un buon lavoro in piano significa avere un cavallo agli ordini, anche in passeggiata, dove l'obbedienza aumenta comunque la sicurezza del binomio.
  17. Ciao Sir Hiss, Perché non proviamo a ragionarci insieme? Delle differenze tra la monta classica e la monta western abbiamo già parlato in altre discussioni, quindi sarebbe meglio continuare lì l'argomento, in modo da tenere il forum un po' ordinato. ;o) Penso che possiamo provare a concentrarci sugli altri due termini: "monta classica" e "monta inglese". La monta classica.. beh, come dice il nome ha una derivazione classica, un percorso iniziato secoli fa con Pignatelli, Grisone, per poi passare da Pluvinel, il duca di Newcastle, La Guérinière, Baucher, D'Aure, L'hotte, e tanti altri, fino ad arrivare ai giorni nostri con Oliveira. Ma.. la "monta inglese" perché proprio "inglese"? Perché non francese, o italiana? Tra i pochi nomi elencati sopra, alcuni dei grandi Maestri dell'equitazione, risulta solo un nome inglese (il duca di Newcastle). Perché allora si utilizza frequentemente questo termine secondo voi? Tu stesso scrivi: Dunque.. monti all""inglese", ma nel modo "tedesco" e fai salto.. sistema naturale di Caprilli? Che è italiano. Non c'è qualcosa che non quadra?
  18. Buonasera Monicuccia e benvenuta nel forum. Prima di tutto una comunicazione di servizio: ti preghiamo di evitare le abbreviazioni tipiche dei messaggini, che sono contro il regolamento. Poi ho una domanda.. da quel che scrivi, secondo te chi fa salto ostacoli non più andare a fare una passeggiata con il suo cavallo?
  19. LadyD

    Vacanze A Cavallo

    Chi non ha mai sognato una vacanza a cavallo? C'è chi sogna di andare in Andalusia, la terra dei cavalli iberici... ...chi vorrebbe andare in America, a spostare qualche mandria in sella ad un bel quarter horse... ...chi ha il sogno di una semplice galoppata sulla spiaggia... ...chi approfitta delle vacanze per andare in qualche scuderia (magari estera) per perfezionarsi... ...chi organizza un viaggio per sé e per il proprio cavallo... ...ed infine chi passa le vacanze con il proprio cavallo, per una "full immersion" equestre. Quali sono le vostre vacanze ideali? I vostri sogni? O magari avete qualche suggerimento per qualche.. vacanza equestre?
  20. Accidenti..complimenti! E non ti manca? Come mai avevi iniziato?
  21. Ecco un piccolo sondaggino a diversi mesi dalla legge contro il fumo nei locali pubblici. Che ne pensate a proposito? Voi fumate? E perché? Oppure avete smesso? E come avete fatto? A voi la parola!
  22. Questa è una delle due associazioni che avevo cercato di contattare tempo fa, invitandole a scrivere qualcosa sul forum per spiegarci come lavoravano e se c'era la possibilità di aiutare. In pratica mi è stato risposto che non avevano tempo poiché si stavano trasferendo da Venaria a Rivoli. Altre info non ne ho, mi spiace...
  23. Accidenti Samer, ti faccio i miei più cari auguri di ritrovarlo presto! Da parte, mia, potrò dare un'occhiata dalle mie parti.. anche se dubito in un'importazione. Perché non inserisci una foto? Così magari sarà più facile riconoscerlo!!
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