-
Numero contenuti
2832 -
Iscritto
-
Ultima visita
-
Days Won
3
Tutti i contenuti di LadyD
-
Buonasera Ciliegina, e benvenuta nel forum!! Dai, raccontaci un po' di te! Monti un cavallo particolare? Pratichi una disciplina particolare o ti dedichi a passeggiate e lavoro in piano? PS: Ti prego di evitare le abbreviazioni dei messaggini: i traduttori linguistici non riconoscono le abbreviazioni come parole e di conseguenza il testo tradotto non può essere capito da chi non è di lingua madre italiana.
-
Per l'accoppiamento ci potrebbero essere possibilità, nel senso che solitamente asini e cavalli si accoppiano quando vivono assieme già da giovani. La cavallina è giovane, me se mettessi nel branco di asinelli una giumenta già adulta le possibilità che accetti di essere coperta da un asino sarebbero assai minori. Per quel che riguarda le tue proporzioni... dipende. Che razza sarebbe la cavallina? Solitamente si usa dire che un cavallo sopporta bene un peso equivalente al 15%-20% massimo della sua massa (corrispondente circa al peso che avrebbe un puledro nella pancia della giumenta). Per esempio, se la cavalla dovesse pesare 400 chili, non potrebbe portare più di una settantina di chili (in media), corrispondenti al tuo peso e a quello dei finimenti. Poi naturalmente ci sono delle variabili date dalla morfologia del cavallo, dalla razza, dall'età, dal tipo di lavoro, ecc. Ecco una formuletta per calcolare indicativamente il peso del cavallo (anche se anche qui ci sono delle variabili...): (4.3 x "diametro del torace in cm all'altezza del sottopancia" + 3 x "altezza in centimetri") - 785
-
Mi è capitato di vedere un documentario sul Vesuvio e sono rimasta davvero stupita dalla quantità di abitazioni costruite ai piedi del vulcano. Mi è sembrata davvero un cosa (a dir poco) avventata, perché alla fine se non erro si tratta di un vulcano addormentato... non morto. E se si risvegliasse? Gli esperti tuttavia tranquillizzano: nei prossimi anni non sono previste eruzioni. Ma come si può esserne sicuri? Come si possono fare delle previsioni che si protraggono anche per anni? Sono sicure? Come vengono fatte?
-
Premetto che io sono esattamente l'opposto di una persona con il pollice verde... Mi hanno regalato una piccola pianta carnivora, più precisamente questa: http://www.juzaphoto.com/shared_files/phot...igliamosche.jpg Le faccio prendere la luce solare e la metto fuori quando la temperatura è mite. Come da istruzioni del fioraio, non la innaffio ma ho immerso il vasetto di plastica in un piattino con un centimetro di acqua, che regolarmente riempio. Ho un paio di domande: - da bravo cacciatore, la piantina ha catturato mosche e anche una vespa. I resti degli insetti sono pero' rimasti nelle "bocche". Mi hanno detto che con le dita non si possono toccare queste piante, quindi ho utilizzato uno stuzzicadenti per spingerle fuori. Ho fatto bene? - ho visto che c'è un gran ricambio di foglie: già dopo poche settimane nel vaso c'erano sotto la pianta una buona quantità di foglie morte. (se ne vedono un paio anche nella foto, in nero). Le lascio? Le devo togliere? Come? Grassssie!
-
Il problema sono i corto circuiti... ecco il motivo della maggior parte delle sgroppate! :bigemo_harabe_net-163:
-
Domanda: perché ogni mese e mezzo perde i ferri? È perché la usi molto e si assottiglia? è perché anche stando ferma il terreno è duro e li fa consumare? È perché i chiodi non sono messi correttamente? È perché l'unghia già non era forte e i chiodi non tengono? È perché la cavalla non ha dei buoni appiombi e dunque si strappa i ferri da sola? Una cosa non mi quadra nel tuo ragionamento: i cavalli stanno sferrati, e vengono riferrati solo 2-3 giorni prima delle sagre, perché fanno 30 km al giorno di asfalto. Ho qualche dubbio: - se il cavallo sta tutto l'anno sferrato, lo zoccolo si presume sia duro. Che bisogno c'è dunque di riferrare per le sagre? - ma per le sagre i cavalli vengono preparati solo 2 giorni prima? Gli si fanno fare di colpo 30 km al giorno? Sono 90 km in 3 giorni per un cavallo non abituato... mi sembra quantomeno strano. Non c'è bisogno solo di prato, il maniscalco te lo avrà spiegato. Il cavallo ha bisogno di un periodo di transizione, dove deve confrontarsi con terreni di grande varietà. All'inizio sarà meglio che il cavallo passi per esempio il 90% di tempo su terreno morbido e un 10% di terreno duro (come l'asfalto) e sassoso. Man mano che il tempo passa, il cavallo dovrà abituarsi pian piano al terreno duro e sassoso, quindi le percentuali saranno ad esempio 80% di prato e 20% di duro nel secondo mese, 70% prato e 30% duro nel terzo mese e via dicendo (le percentuali sono un esempio, si deve variare da cavallo a cavallo). Quanto sta facendo Milly è, come ha ben detto Sir, togliersi le scarpe e le calze e camminare solo ed esclusivamente su terreno duri e sassosi.
-
guru?! azz, che parolone.. E nelle curve e negli spostamenti come si usa corettamente? Si stringe? si appoggia? si danno impulsi "elettrici"?
-
Una domanda ai nostri esperti: In una casa con un gatto o un cane, quali piante è meglio evitare per salvaguardare la salute dei nostri animali?
-
Ottimo spunto, come sempre Sir! ;o) La gamba, insieme alla mano e all'assetto, fa parte degli aiuti principali dell'equitazione. Equitazione che è (dovrebbe essere) leggerezza. Ma cos'è la leggerezza? Si ha leggerezza quando ad ogni minima richiesta del cavaliere, la risposta del cavallo è massimizzata. Altro principio basilare dell'equitazione, regalatoci da Baucher, è racchiuso nella formula "mano senza gambe, gambe senza mano". Tenendo ben presente questa premessa, si può dire che le gambe possono creare impulso. Ma l'impulso risulta da un accrescimento di attività da parte del cavallo, richiesto dal cavaliere con un aiuto (la gamba) che con il tempo dovrà man mano diminuire. Di conseguenza, per ottenere un "passo allegro", come si diceva in un altro topic, non è corretto mantenere una costante attività delle gambe del cavaliere, poiché questo non rispecchia i principi di leggerezza e di impulso crescente. Un volta che c'è la richiesta con la gamba, il cavallo deve aumentare l'attività e arrivati al risultato voluto la gamba cessa di agire, mentre l'impulso deve rimanere invariato. Se questo impulso viene a mancare alla richiesta della gamba, o se dopo la discesa della gamba l'attività diminuisce, si utilizzano gli aiuti complementari (in questo caso la frusta, magari accompagnata da un aiuto vocale). In questo modo si mantiene la leggerezza degli aiuti. Qui ho parlato di impulso, ma la gamba naturalmente verrà anche utilizzata nei piazzamenti laterali, per spostare le anche del cavallo, per eseguire spalla in dentro ed appoggiate, ecc.
-
Sbagliato? Decisamente!!!! I ferri vanno sostituiti al MASSIMO ogni due mesi, non di più!! Inoltre ferrarlo solo per un giorno per portarli ad una sagra non serve a niente. Che senso ha, se il resto dell'anno restano sferrati? Ma ancora non hai risposto: che ti ha detto il maniscalco quando hai sferrato Bora? Perché se non hai terreni più morbidi, se il paddock è completamente duro e sassoso, se hai da fare molto asfalto, a questo punto mi domando perché l'avete sferrata, dato che i presupposti che si abitui alla nuova situazione sono così difficili...
-
Ciao Alphadog, Una domanda: il veterinario è specializzato in furetti? Eventualmente ti suggerisco di chiedere un secondo parere ad un altro veterinario, in modo da essere più sicura sull'operazione. Per l'associazione, so chi potrebbe aiutarti, ma dovresti contattarmi in privato (trovi la mia mail nel profilo)
-
Beh, sicuramente avresti guai in meno... ;o)
-
Non solo il libretto.. devi fargli fare anche il passaporto! Per questo penso che una telefonata al veterinario cantonale (http://www.ti.ch/DSS/dsp/UffVC/) possa darti info precise sulla prassi da seguire. Come dice bene Ela, è importante informarsi sulle vaccinazioni e i test veterinari (tipo coggin test, appunto) che il paese di destinazione pretende.
-
Ma il maniscalco che ti ha detto quando gliel'hai fatta sferrare? Soprattutto all'inizio ci vuole gradualità: il cavallo ha bisogno di terreni sia morbidi che, sempre in maggior quantità, di terreni duri (è quindi sbagliato portarla solo una volta alla settimana sull'asfalto per un'ora di fila!). Ma non si può pretendere che uno zoccolo da subito passi 24h/24h su terreno duro e sassoso! Non hai un prato dove mettere la cavalla?
-
Sì, veramente.... ma ti garantisco che l'esportazione (da Svizzera all'estero) è moooooooolto più semplice dell'importazione (dall'estero alla Svizzera). Quando, anni fa, eravamo in cerca di un cavallo ne avevamo trovati un paio di veramente interessanti in Italia, ma siamo davvero rimasti impressionati dalle lotte burocratiche e dalla cifra non indifferente che avremmo dovuto sborsare (più del valore stesso del cavallo, a causa del contingente). Inutile dire che la cosa non è andata in porto...
-
Una domanda: ma facendo così, non si rischia di rendere meno reattivo alla gamba il cavallo? Oppure appena il cavallo arriva alla "brillantezza" che desideri smetti di fare quest'azione di gamba? Io ho avuto buoni risultati grazie alla lezione alla gamba...
-
Ciao Greta uhhhhhhhhhh, se hai bisogno di esportare non ti invidio assolutamente!!! Comunque comincia a dare un'occhiata a queste pagine, che ti saranno senz'altro utili: http://www.ezv.admin.ch/zollinfo_privat/pf...ex.html?lang=it e http://www.bvet.admin.ch/themen/ausfuhr/00...ex.html?lang=it
-
I miei sono scalza da... più o meno 8 anni, e non ho mai avuto problemi di sorta. In che tipo di terreno tieni bora? Che lavoro fai con lei, di che durata, su che terreno e per quanto tempo?
-
Una domanda rockina: come fai, quando scarta, ad essere sicura che si tratta di pigrizia, rispettivamente di paura? E come reagisci in entrambi i casi?
-
Un piccola curiosità: chi di voi svolge un lavoro su due piste? E che tipo di lavoro fate? Che utilità ha secondo voi il lavoro su due piste?
-
Bella domanda! Effettivamente è una delle cose che "si fanno", ma non ci si china mai ad approfondire. Credo che la seconda possibilità che hai dato nasconda un problema: seguendo le spalle si rischia di ingobbirsi, di chiudersi e di sporgersi troppo avanti. La terza invece.. mi dà l'impressione che il cavaliere vada a suo ritmo senza preoccuparsi di seguire quello con del cavallo. Dunque, credo che fra le tre opzioni che hai dato io sceglierei la prima. Personalmente io seguo la spinta, facendo appoggio sulle staffe, con le gambe possibilmente rilassate. Non mi alzo più di quanto non "mi proietti" la spinta del cavallo, e cerco di battere comunque la sella con leggerezza, senza dare colpi alla schiena del povero equino che mi deve sopportare ;o)
-
Eccomi... scusatemi l'assenza, in questi giorni il tempo libero a disposizione è poco... Posso dire due paroline sull'ambio... mi è capitato di montare alcune volte diversi anni fa un bel castrone di paso peruviano. Una bellezza. L'ambio per lui era un'andatura naturale, ambiava tranquillamente nel pascolo con gli altri cavalli, come pure in passeggiata quando il resto del gruppo trottava. È... strana come sensazione: si vedono le gambe del cavallo volare, mentre in sella si è completamente fermi. La richiesta in sé era semplice... la stessa che per partire con un cavallo "normale" dal passo al trotto. Comunque è assolutamente un'esperienza da provare! Attenzione pero': i cavalli che ambiano non naturalmente mostrano un difetto non indifferente: lo fanno ad esempio i cavalli ai quali "la ruschena" blocca la normale basculazione del collo (vedi rollkur). I cavalli per difesa bloccano la schiena e al passo ambiano.
-
Infatti, siamo impazientiiiiiiii!!!
-
Mah, sinceramente quando cadevo, non facevo molto attenzione a tenere le redini.. più che altro mi preoccupava l'atterraggio! Anzi, riflettendo le redini le ho sempre mollate (anche per evitarli tironi inconsapevoli), ma al contrario ho insegnato al cavallo a bloccarsi in caso di caduta, o addirittura quando mi scivola una redine di mano e tocca terra.
-
Lode a questa massima!!! Se è vera, abbiamo talmente onore da fare impallidire persino i più duri samurai!