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LadyD

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  1. LadyD

    Le Protezioni

    Basta fare un giretto in selleria per vedere protezioni di ogni genere, forma e colore. Voi che protezioni usate? E quali mettete al cavallo, quando (mentre montate, al paddock, in box o nel trailer) e perché?
  2. LadyD

    La Cura Del Piede

    Questo lo credo anche io! ;o) Belli questi cavalli, sono stimolanti.. sono quelli che ci rimettono in riga, ci fanno acquisire un po' di umiltà e piegare sui libri.. Hai voglia di raccontarci e problemi che hai avuto, e come li stai affrontando?
  3. LadyD

    La Cura Del Piede

    Ciao Sir, Dunque, io premio non deve essere dato sistematicamente. Mi spiego: Ogni premio verrà accompagnato da un complimento verbale, che dopo sostituirà la leccornia. La prima volta si dà una carota, la seconda volta un carota, la terza volta 3/4 di carota, la quarta un biscotto, la quinta una bella carezza, la sesta di nuovo un biscotto, la settima, ottava e nona una carezza, la decima un biscotto, poi si ritorna alla carezza. Il premio "sfizioso" è utile con cavalli particolarmente golosi, con altri magari basta la carezza... Non c'è dubbio pero' che nella maggior parte dei cavalli costituisce un buon premio, che gradualmente verrà tolto man mano che l'esercizio entra a far parte della quotidianità. Per i posteriori... sono certa che un buon maniscalco saprà spiegare ad ognuno la posizione migliore, che ci permetterà di agire con maggior sicurezza ;o) Comunque dalla mia esperienza il metodo che ho spiegato sopra è valido anche per i posteriori.. naturalmente sottolineando che bisogna fare il doppio di attenzione per evitare di farsi male. Tu hai adottato altri sistemi?
  4. LadyD

    La Cura Del Piede

    I nostri vivono costantemente al prato, sferrati. Li puliamo ogni volta che andiamo da loro, e prima e dopo aver montato. Facciamo la maggior parte del lavoro con il nettapiedi (dall'alto al basso, così se ci dovesse scappare non ci si ferisce il braccio), togliendo tutta la terra e gli eventuali sassolini incastrati nella suola, poi passiamo con la spazzolino duro che si trova nella parte posteriore del nettapiedi. Se sono particolarmente sporchi, prima di fare quest'operazione passiamo la parte inferiore delle gambe con la canna dell'acqua. I grasso... devo dire che non lo vedono da diversi anni. Il terreno mantiene l'umidità, idem per il fango. Quando incontriamo un periodo particolarmente secco, laviamo i piedi tutte le volte che andiamo da loro, e passiamo nell'acqua durante le passeggiate. Finora questo è bastato alla grande. Per i piedi marci... abbiamo notato che questo dipende dal terreno. Gringo ha avuto di questi problemi quando era in un terreno evidentemente pieno di batteri... Per ovviare al marcimento, che non aveva intenzione di guarire, siamo stati seguiti dal maniscalco, che veniva ogni 3-4 settimane a tagliare la parte malata. Inoltre ogni giorno mettevo un prodotto antibatterico (per i casi meno gravi va bene anche il siero di latte), che ricoprivo con uno strato di catrame liquido. Ora i cavalli sono in un terreno sano, senza batteri, e vedo che se stanno nel fango non ci son particolari problemi di marcimento. Anche se... per scrupolo, se il fango persiste per più giorni, metto ugualmente uno strato di catrame liquido per riparare un po' la suola. I nostri cavalli non hanno problemi ad alzare i piedi: non permetto pero' che si appoggino e che sbattano il piede al suolo con forza appena li lascio andare. Mi era capitato una volta uno stalloncino che era stato picchiato (dal maniscalco poi!!) perché non alzava i piedi. Inutile dire che il problema si era aggravato. Sono riuscita a risolvere con la desensibilizzazione: ogni giorno accarezzavo le gambe del cavallo ritmicamente, scendendo sempre più in basso, finché si arrivava a toccare lo zoccolo. Se il cavallo rimane tranquillo, si può andare oltre, appena mostra segni di irrequietezza, ci si ferma, si torna qualche centimetro più su, e poi si ricomincia a scendere. Arrivata al piede, gli si chiede con la voce di alzarlo... se non lo alza si può spingere il cavallo in là appoggiandosi con la spalla a lui (se il cavallo ha un minimo di addestramento), oppure si può "schiacciare il bottone" (come dice il mio maniscalco ), prendendo la castagna con due dita, e provocando così l'alzata del piede. Appena la alza, si premia il cavallo, anche con un pezzo di carota. Si continua così, tenendo il piede in aria sempre più tempo. Con la calma e la pazienza si ottiene un buon risultato.
  5. LadyD

    La Cura Del Piede

    Si usa dire: No foot, no horse Quindi... noi come ci prendiamo cura dei piedi dei nostri cavalli? Come, quando e quanto li puliamo? Usiamo qualche prodotto particolare? Li ingrassiamo? Sì? No? Perché? Ogni quanto?
  6. Miiiiiiiiiii, se bastassero 7 voli....!! Purtroppo io ho perso il conto... sono volata nella sabbia, nella neve, sull'asfalto (con tanto di cavallo), sui sassi, ho spiattellato il ginocchio contro gli alberi e addirittura contro la porta del maneggio coperto... Mi sono beccata tre calci (uno l'ho schivato, il secondo mi ha rotto in due la sella western e il terzo mi ha preso in pieno), un paio di pestoni niente male (roba da avere il livido a forma di mezzaluna sul piede) e un morso ben assestato (dal quale ho imparato a non dare da mangiare con le mani a tutti i cavalli..). Fortunatamente le arti marziali mi hanno molto aiutata e non mi sono mai fatta molto male nelle cadute (calci e pestoni a parte), ma ogni volo mi ha insegnato qualcosa. E quegli errori finora (tocchiamo ferro) non li ho più ripetuti.
  7. Ciao Jackina, I cambiamenti fanno parte della nostra vita e ci aiutano a crescere. Io ti auguro ogni bene nel tuo nuovo posto di lavoro.. E non preoccuparti, che noi siamo qui ad aspettarti!! ;o) Un caro augurio!
  8. Grazie! Se vuoi puoi inserire il tuo blog nella nostra directory, qui: http://www.animalinelmondo.com/directory/
  9. LadyD

    Tanti Auguri

    eheheh, vero! Una carezza alla piccola!
  10. LadyD

    Ciao A Tutti

    Vero, pero' da quello che ho capito da quanto ha scritto Selene (ti prego di correggermi se sbaglio) lei i cavalli fuori non li ha mai visti. Inoltre da quanto dice il prato è enorme.. basterebbe dividerlo in sezioni più piccole e i cavalli potrebbero avere ognuno le loro ore di "libera uscita", da box oltretutto troppo piccoli. Per il problema del paddock e delle scuderie... mah, secondo me una scuderia che non ha paddock e non può garantire al minimo l'uscita giornaliera di ogni cavallo, dovrebbe chiudere. Se nei miei paraggi (e intendo ad un'ora di macchina da casa) non avessi trovato una scuderia dove poter lasciare i cavalli in libertà, probabilmente non li avrei neanche presi. Neanche da noi i terreni sono tutti compatti.. ma con una corretta gestione (parcellizzazione, periodo di riposo, ricrescita dell'erba, paddock notturno, ecc) si possono evitare tanti problemi. Certo, il terreno di partenza non deve essere 20m x 20m... Personalmente rinuncerei a club house, maneggio coperto, ecc per lasciare al cavallo la possibilità di passare almeno qualche ora al giorno al prato. Ma questa è un'idea mia, naturalmente. ;o)
  11. LadyD

    Ciao A Tutti

    Mah, diciamo che io sono una sostenitrice del cavallo al paddock sempre.. quindi sono già di parte Comunque... pare che questa struttura sia in un posto un po' scomodo... e il fatto che i cavalli vivano in box piccoli piuttosto che in paddock mi lascia perplessa. Il fatto che i cavalli siano puliti, i box ben puliti è positivo... Io ti consiglierei di parlare direttamente con il gestore, cercando di capire per esempio come mai il paddock è vuoto, se la scuderia ha un istruttore,... insomma, cominci a tastare un po' il terreno. Scrivi in un altro messaggio che abitando in campagna sei attorniata da scuderie. Io lascerei perdere in partenza gli agriturismi, che solitamente (non tutti, ma buona parte) offrono passeggiate e non hanno degli istruttori qualificati, ma degli accompagnatori equestri. Io farei un giro nelle vicinanze, visitando altre scuderie che hanno degli istruttori qualificati e riconosciuti. Fare un giro per le strutture, parlare con i gestori, guardare i cavalli e dove vivono, magari se ti capita guardare un attimino le lezioni per vedere se gli istruttori possono essere adatti a te. E poi scegli! ;o)
  12. LadyD

    Novità Nel Sito

    Cari utenti, da poco è presente nel sito di AnimaliNelMondo uno spazio in cui è possibile inviare segnalazione riguardo corsi, gare e manifestazioni equestri. http://www.animalinelmondo.com/notizie/ind...&cat_id=132 In agenda c'è già un corso che si terrà il mese prossimo, tenuto dal nostro esperto di equitazione classica, Franco Melpignano. Imperdibile! ;o)
  13. Cari amici, mi scuso per il ritardo di questa pubblicazione... ma ho il piacere di informarvi che è ora online la scheda completa della guida all'acquisto. Buona lettura! http://www.animalinelmondo.com/notizie/cav...el-cavallo.html
  14. Capito! Ho ancora una domanda pero'... stavo riflettendo sul tiro a quattro dove se non erro (correggimi se sbaglio!) ci sono due cavalli davanti (detti di volata) e due dietro (di timone). In realtà i cavalli che fanno il grosso del lavoro sono quelli di timone, mentre quelli di volata stando davanti hanno il compito di invogliare gli altri due a tirare. È giusto? Quindi immagino che possano/debbano avere due morfologie diverse, come dimostra questa foto che avevo scattato un paio di anni fa ad un gara della regione: Quindi, se il ragionamento è giusto, che tipo di caratteristiche devono avere questi due tipi di cavallo?
  15. LadyD

    Ciao A Tutti

    ahahah, è vero! Se non ricevo la mia dose equestre quotidiana vado in astinenza Ma credo che diversi altri utenti di questo forum abbiamo manifestato preoccupanti sgni di "cavallite galoppante"! Beh, per cominciare.. perché no? Credo che comunque molte persone, me compresa, che praticano l'equitazione, tra lavoro, casa e famiglia non possano dedicarsi giornalmente all'equitazione in sella. Anche io ho iniziato a montare solo il week end... per poi finire con il passare in scuderia ogni momento libero ;o) è importante aggiungere che anche i momenti che si passano a casa possono essere proficui: leggendo i migliori libri si possono avere suggerimenti e spiegazioni per migliorare qualitativamente il tempo che passiamo con il cavallo. Quindi.. non c'è una ricetta migliore: ognuno vive il cavallo meglio che può, nella maniera che più si avvicina alla sua personalità e ai suoi desideri. il problema sta nel decidere se i nostri bisognii corrispondono a quelli del cavallo... Ma questo è un altro discorso.. ;o)
  16. LadyD

    Agonismo O Agonia?

    Premettendo che è diverso tempo che non affrontiamo più avventure agonistiche... ricordo che la sera prima della gara era un gran tumulto: Una gran quantità di cose da preparare, come il trailer da organizzare, attaccare all'auto e controllare, i finimenti da pulire ed ingrassare, il cavallo da strigliare al meglio, i vestiti da preparare... insomma, un gran casino! Quando andavo a letto ripassavo mentalmente tutti i preparativi, in modo da esser sicura di non aver dimenticato niente. Il sonno era piuttosto agitato, la mente era occupata a ricordare i movimenti, gli aiuti, gli errori da non fare... insomma, tutt'altro che riposante!! E poi la mattina.. la partenza! Siccome le gare non sono mai state vicino a casa, si doveva partire presto. Era bello, quasi magico: l'aria frizzante, il sole che sorgeva appena, i primi uccelli che si svegliavano e cinguettavano timidamente, non una persona in giro... Un'emozione stupenda, un misto di agitazione e calma... sentire gli zoccoli del cavallo sul terreno, il respiro del cavallo... Indimenticabile. Il viaggio: momenti di iperallegria (più dovuta all'agitazione credo) mischiati a momenti di silenzio e riflessione. All'arrivo la preparazione del cavallo a cui dedicavo molto tempo: mi dava modo di rilassarmi, di fare ambientare il cavallo. Poi in sella... qualche giro al passo e un lavoro leggero di riscaldamento. E poi... quando ti chiamavano alla partenza... Wow, bellissimo! Seguiva un momento di panico, dove il cuore batteva all'impazzata. Tensione. Tutto sembrava muoversi a rallentatore. Poi arrivava la freddezza, si sentivano i muscoli del cavallo che si tendevano... Gringo sentiva la gara ed era pronto a scattare avanti. Non c'era nessuno oltre a noi, il pubblico e gli altri cavalli non esistevano: si vedeva solo l'entrata del campo e il percorso. E poi il via... Non so dire se fosse l'istinto o la freddezza a guidarci... il terreno passava veloce sotto gli zoccoli, sapevamo entrambi cosa fare... i pochi minuti della gara sembravano sia lenti che veloci allo stesso tempo. In un attimo... era tutto finito. Era il momento di realizzare quanto avevamo fatto, di calmarci.. e di sentire una bella soddisfazione per quello che avevamo fatto insieme, Gringo ed io. Il risultato di un lungo lavoro di preparazione ed allenamento coronato in una gara di pochi minuti. Una tempesta di emozioni. Impagabile.
  17. LadyD

    La Strada Del Cavaliere

    Navigando per il net alla ricerca di nuovi volumi da studiare, ho trovato un titolo che mi ha fatto pensare: "Il cavallo in dieci lezioni". Premetto che non mai sfogliato il libro in questione, ma la sola lettura del titolo mi fa rabbrividire. Come si può anche solo pensare di capire il mondo del cavallo, nella sua complessità come animale e nella storia centenaria dell'equitazione, in sole dieci lezioni (o 15, o 20.. poco importa)?! Come si può dare un'impressione più erronea e superficiale a chi si avvicina magari da poco al mondo equestre? Cosa si può veramente imparare in queste famose "dieci lezioni", seppur guidate da un ottimo istruttore? Che tipo di cavaliere si diventa? Da questo piccolo sfogo nasce una riflessione... ognuno di noi sta seguendo un percorso, più o meno tortuoso, nel mondo dell'equitazione. Le esperienze si accumulano, una miriade di nozioni ci raggiungono e noi dobbiamo praticare delle scelte, possibilmente critiche ed intelligenti per crescere. insomma.. ci siamo passati tutti. Ma quando ci si può definire veramente "cavalieri"? Quando si attraversa il confine invisibile che divide i neofiti dagli esperti, i cavallari dai cavalieri? E i famosi "écuyer" chi sono? Sono paragonabili ai cavalieri olimpionici? O sono qualcosa di diverso? A voi la parola...
  18. Vero! la simmetria... la metteresti dunque come primo concetto della scala? E gli altri quali potrebbero essere?
  19. Ma no, basta essere curiosi! Sì, diciamo che dà.. delle belle "mazzuolate" al sistema odierno... La consiglio vivamente, apre decisamente gli occhi...
  20. LadyD

    Ciao A Tutti

    Oh, non sai che piacere leggere le tue parole!! Questo, secondo me, è l'atteggiamento giusto per cominciare. Complimenti!! Per il discorso della paura... sinceramente.. no! Ti spiego: sono certo animali con una forza enorme, un peso che con un niente ci può schiacciare, e delle reazioni proprie di un animale da preda... pero' il punto è uno: se ci si avvicina a loro con questa consapevolezza, affiancati da una persona competente che ci saprà spiegare fin da subito il giusto comportamento da adottare nelle varie situazioni, che ci aiuterà a capire quali sono le regole di sicurezza, che saprà insegnare in maniera intelligente a rapportarci con il cavallo, questi rischi si riducono. Certo, sicuramente non saranno mai pari a zero... ma alla fine un po' di rischio c'è tutto in quello che facciamo, no? ;o) Ricordiamoci che ogni tanto la paura ci blocca, e questo non è un bene... ma pian pianino imparando cose nuove e stando a contatto con i cavalli si impara un pochino a conoscerli e a fidarsi di loro. Anche se, un occhio bisogna sempre tenerlo aperto... Infine... quante volte, guardando gli occhi del n ostro cavallo, ci siamo sentite rassicurato da lui? ;o)
  21. Diciamo che per un paio di giorni va bene.. ma è meglio incaricare una persona di fiducia che li venga a controllare almeno una volta al giorno. Quando siamo assenti per le vacanze chiediamo ad alcune persone di andare a controllarli, cambiare l'acqua, aggiungere le crocche e farli giocare un pochino. Anche la pulizia è indispensabile! Inoltre d'estate, quando fa più caldo, ci siamo attrezzati con una piscinetta per fargli fare il bagnetto e due bottiglie di plastica piene d'acqua e ghiacciate nel freezer: a turno le si infilano in una calza e si mettono nella loro casettina, in modo da rinfrescarli. Ma naturalmente sia bottiglia che acqua devono essere sostituite giornalmente. Sì, prima di prendere un furetto bisogna informarsi quale veterinario della zona è il più preparato a gestire un'emergenza. Sono animali particolari e ancora poco conosciuti ai più.. Per il manuale, l'ultima versione si chiama "vademecum". Se l'hai scaricato probabilmente hai già quello nuovo.
  22. « Dérives du dressage moderne - ricerca di un’alternativa classica », di Philippe Karl, éditions Belin, Paris, 2006. Dopo il post dedicato a « Una certa idea di dressage», non poteva mancare un commento sull’ultimo libro scritto da P. Karl. Nonostante siano già passati due anni dalla prima pubblicazione in lingua tedesca, ancora non è disponibile l’edizione italiana del testo : invito dunque gli editori italiani a non farsi scappare quest’opera, destinata al "tutto esaurito" come il volume che la precede. Per chi non volesse attendere (magari invano) i nostri editori, posso dire che sono già pubblicate le edizioni in tedesco, francese (lingua del testo preso in esame) ed inglese. Sommario (tradotto dal francese per renderlo comprensibile a tutti) PREFAZIONE INTRODUZIONE PROBLEMATICHE DEL DRESSAGE - Psiche (analisi, privazione, apprendimento, allenamento, conclusione, suggestioni) - Asimmetria (cause, conseguenze nel lavoro, sensazioni del cavaliere, ricerca della rettitudine, conclusione) - Equilibrio (equilibrio naturale, riunione, conclusione) - Progressione ginnica (constatazione, conseguenze dell’incappucciamento, soluzione : estensione dell’incollatura, conclusione) LA MANO - Uso della mano (tenuta delle redini e posizione della mano, mano che resiste, mano attiva, problemi di bocca, conclusione) - Problematiche della messa in mano (rigidità a sinistra, la nuca sede delle resistenze ?, conclusioni) - Alternativa - Iniziazione a piedi (cessioni della mascella, flessione laterale dell’incollatura, flessione della nuca ed estensione dell’incollatura) - Lavoro in sella (cessioni della mascella, flessione laterale dell’incollatura, flessione della nuca ed estensione dell’incollatura, cavallo con la testa al vento, cavallo su cinque gambe, cavallo incappucciato) - Lavoro in briglia (effetti della briglia, tenuta delle redini, iniziazione alla briglia, « mano bassa » nella storia) - Cambi di direzione (tesi ufficiale, addestramento alla redine d’appoggio, un po’ di storia a proposito del cambio di direzione, bilancio) - Conclusione (cavallo in mano, messa in mano, fissità, cronologia della messa in mano, uso della mano, regolamento di dressage) LE GAMBE - Movimento in avanti (forza propulsiva, Schwung e impulso, lezione alla gamba, conclusioni) - Incurvazione (anatomia, false sensazioni, conclusione) - Ingaggio dei posteriori (la mano, l’assetto, le gambe, conclusione) L’ASSETTO - Lavoro su due piste (spalla in dentro, inventario dei piazzamenti su due piste, bilancio) - Partenza al galoppo (due tipi di partenza, strategia per l’insegnamento della partenza, bilancio) - Contro-galoppo (istruzioni ufficiali, il contro.galoppo utile, bilancio) - Cambiamento di piede (analisi della tesi ufficiale, studio del cambiamento di piede, metodo, progressione, bilancio) - Conclusione TRANSIZIONI E RIUNIONE - Transizioni (analisi della tesi ufficiale, alternativa, illustrazione sperimentale, obiezioni alla moda, bilancio) - Indietreggiare ((analisi della tesi ufficiale, alternativa, bilancio) - Piaffer (analisi della tesi ufficiale, alternativa, progressione per lo studio del piaffer, bilancio) - Passage (analisi della tesi ufficiale, alternativa) - Conclusione UN SISTEMA E I SUOI EFFETTI - Organigramma del dressage (analisi della tesi ufficiale, bilancio) - Dressage, allevamento e businnes (storico, dressage e dressagisti, spirito lettere e note, conclusioni) - Classico o non classico ? (il dressage nella storia, conclusioni) PROPOSTA DI UN’ALTERNATIVA CLASSICA - Scuola di leggerezza - Organigramma (tappa 1 : leggerezza iniziale, tappa 2 ; flessibilità, tappa 3 : mobilità, tappa 4 : riunione, rettitudine) EPILOGO BIBLIOGRAFIA Credo che la cosa migliore per farvi capire cosa veramente cerca di trasmettere quest’opera è (oltre a consigliarne l’attenta lettura) riportare il commento che si trova sulla copertina del libro : Commento In poche parole, questo libro è adatto a tutti gli appassionati che vogliono andare a fondo alle problematiche legate all’equitazione odierna, che ricercano quindi un’alternativa a quanto si vede troppo spesso nelle gare di dressage, anche ai massimi livelli: cavalli incappucciati, sulle spalle, poco leggeri agli aiuti. Ogni capitolo inizia con la citazione di uno o più paragrafi tratti dal manuale di dressage della federazione tedesca, seguita da un’attenta analisi dei concetti espressi basandosi sulla natura dell’animale (morfologia, movimento, psiche). Infine, l’autore propone un’alternativa a quanto descritto dalla federazione, argomentando le scelte e spiegando a fondo come eseguire concretamente i suggerimenti dati. Spesso il discorso è arricchito da riferimenti a maestri del passato (citazioni, immagini) e da un numero non indifferente di disegni e fotografie decisamente chiare ed esplicative. Che dire.. un libro che evidenzia in modo allarmante il declino che vive oggi la cultura equestre.. ma che cerca di porvi rimedio ripescando dal passato tutti quei principi che rendono l’equitazione un’arte rispettosa del cavallo, nel corpo e nella mente.
  23. LadyD

    Ciao A Tutti

    benvenutissima Selene! Nel forum e nel mondo dei cavalli! Quoto Ela in tutto, solo che la prima cosa che mi sono detta io è: "caspita, una persona che non sottovaluta la teoria.. evviva!!" Se vuoi altri titoli per espandere la tua cultura equestre, puoi dare un'occhiata a questa discussione, costantemente aggiornata: http://www.animalinelmondo.it/forum/index....showtopic=19829 Detto questo non posso che essere d'accordo con Ela: buttati! Controlla se quello vicino a casa è un buon maneggio: puoi trovare alcune dritte in questa discussione: http://www.animalinelmondo.it/forum/index....showtopic=13951 Vedrai che dal momento che sarai in sella sarà tutta un'altra cosa: creare un apporto con questi "giganti buoni" è qualcosa di semplicemente meraviglioso. L'equitazione non è uno sport facile: bisogna metterci impegno, tempo e fatica, ma i risultati ripagano pienamente tutti gli sforzi! Mi raccomando, tienici aggiornati!! ;o)
  24. Io personalmente no, anche se sento gente che se li porta senza problemi (specialmente se hanno una propria casa di vacanza). Non so come reagirebbero i vari hotel ritrovandosi dei furetti in camera.. Certo, se si trovasse magari un agriturismo che accetta animali, probabilmente si avrebbero meno problemi... ;o) Sicuramente sono animali curiosi che amano scoprire e passeggiare, ma si stancano abbastanza velocemente. Beh, ci sono dei trasportini fatti a zaino se si vuole... ma non so, ho l'impressione che per loro sia abbastanza stressante.. ma magari sbaglio! ;o) Comunque i miei principali dubbi sono due: il fatto di spostarsi presuppone che passino la maggior parte del tempo in gabbia, e i miei avendo a disposizione uno spazio molto grande non sono abituati.. ho paura che ne soffrirebbero. Inoltre bisogna ricordare che i furi sopportano meglio le temperature fredde di quelle calde. E calcolando che in vacanza si va prevalentemente in estate, ed in posti caldi... temo che per loro sarebbe un problema. Neanche il nostro balcone è totalmente coperto.. rimane asciutto dalla pioggia la parte più vicina al muro ed inoltre abbiamo due gabbie (che restano sempre aperte) che hanno il tetto, e abbiamo comperato delle "casettine" dove se vogliono possono dormire... ma che usano pochissimo. Pensa che d'inverno, quando nevica e una parte di balcone si imbianca, loro impazziscono a dir poco! Una mattina mi sono svegliata e c'erano 40 cm di neve sulla parte finale.. tutti pieni di tunnel! E non ti dico come si divertivano e come saltavano!! Troppo divertenti!! Noi li facciamo entrare tutti i giorni, per giocare con loro e per una buona dose di coccole. Perché... sono davvero animaletti straordinari.. indipendenti fino ad un certo punto, perché è incredibile come ci cercano per giocare e per farsi coccolare: spesso ci fanno gli agguati nascondendosi dietro le porte e saltandoci addosso quando passiamo, per poi scappare saltellando... altre volte invece cercano di arrampicarsi sulle nostre gambe per arrivare in braccio... Sono davvero incredibili e pieni di risorse! L'odore sì.. si sente è vero... Ma basta poi aprire un po' la finestra e passa tutto! ;o) Noi abbiamo dei giocattoli (coperte, sacchetti e tubi che portiamo in casa quando li facciamo entrare, e che lasciamo in uno sgabuzzino quando sono fuori. In questo modo se vuoi si riduce il problema! ;o) Una cosa pero'.. se lo vuoi mettere fuori, io ti consiglierei di prenderne almeno due, in modo da farsi compagnia a vicenda quando non ci sei. Inoltre così possono giocare insieme, si fanno compagnia, si possono addormentare tutti arrotolati, ecc. Perché una cosa bisogna dire dei furetti: se prendi il primo stai sicura che... uno tira l'altro! Noi siamo partiti con un cucciolino e ci ritroviamo con tre banditelli!! Tranquilla, fammi tutte le domande che vuoi.. adoro questi piccoli balordi e parlerei di loro per ore! E poi è giustissimo informarsi prima di prendere qualsiasi animale. Anzi, se vuoi posso spedirti via e-mail il nuovo manualfuretto, in modo da avere un'idea ancora più precisa su quello che ti aspetta. Una cosa la voglio sottolineare di nuovo: NON acquistare MAI un furetto un negozio: è assolutamente indispensabile trovare un allevatore serio!
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