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Mi dispiace ma non sono un'esperta, non so dirtelo. A occhio e sboccio direi che potrebbe essere una dendrobatidae o una mantelliadae e non una comune raganella. Questo non vuol dire che possa essere illegale e non detenibile, tutt'altro. Se ne conosci la specie , puoi essre certo della detenibilità andando a vedere la lista degli animali in Cites o in Berna, in ogni caso in genere, in vendita nei negozi specializzati , si trovano specie detenibili. Difficilmente verresti in possesso di una specie rara, per una serie di motivi facilmente intuibili . TI sei invaghito di una specie per appassionati ed intenditori che presuppone comnque una buona conoscenza circa l'allevamento, sull'allestimento della teca, temperature, umidità, cibo, piante , che sono tutti fattori fondamentali e necessitano di consilgi esperti a partire dall'allestimento ,ancor prima dell'acquisto dell'aimale. In oltre non credo che siano animaletti a buon mercato e anche piuttosto delicati e con esigenze specifiche, mi sembra inadatto tentare la sorte allevando una specie delicata. Partirei da un animale resistente e rustico, di facile allevamento, cos' da poter avere le soddisfazioni di vedere il ranocchio crescere bene. Si comincia sempre dal basso, dalle cose semplici. Io non sono un'esperta dei nostri amici saltatori prtroppo, ma sicuramente qualche nostro amico utente saprà darci le giuste indicazioni. Comunque è una bella ranocchia. Ti capisco.
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Hai ragione Faina ! Ottima osservazione! Questo particolare, almeno a me , era sfuggito. Evidentemente il problema non è allora nell'intrvento veterinario ma sul come comportarsi. Quindi rimane valida la sola necessità della segnalazione al Corpo Forestale dello Stato. Speriamo di sapere al più presto come si è risolta la siuazione.
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Ciao drag, benvenuto. La specie che hai non è comune. E' piuttosto insolito trovarne in commercio ed è bellissima, complimti per la scelta. Se già sai che è un maschio, evidentemente è un adulto di dimendioni discrete, ancora più difficile da reperire. Purtroppo non sono in grado di rispondere alla tua domanda sulla vitamina A ma posso informarmi. Pr quanto riguarda il solo calcio o complesso vitaminico esistono scuole di pensiero e l'unica cosa che posso fare è domandare ad un amico allevatore (io sono solo un'appassionata) cosa sarebbe meglio per la tua specie. Io mi limito ad un'alimentazion molto varia e ogni 15/20 giorni somministro il complesso vitaminico per anfibi. Inanto ti dò in indicazione di come alimento i miei animali solo con cibo vivo. Somministro in prevalenza lombrichi. Alterno con camole del miele(poche) e della farina (quindi quelle che allevi vanno benissimo, sei a cavallo, sono nutrienti e non grasse come quelle del miele che lo sono fin troppo) , grilli e limacce. Parlando di un pasto per 15 gg. considerato che li nutro ogni 2 gg. dò: 3 volte lombrichi, 2 volte camole della farina o grilli (dipende da cosa ho ma le camole della farina sono più gestibili), 1 volta camole del miele. In questa stagione , ogni volta che le trovo in giro (vado anche a caccia), le limacce - le somministro anche al posto dei lombrichi, seguo le stagioni.
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Boh! Non è corretto iniziare con boh. Boh non è nemmeno una parola. Rifletto sulla paura da un sacco di tempo, io sono contenta di avere para ogni tanto, la paura ti salva la vita. Forse però sbaglio termine, non è paura ma prudenza, valutazione dei rischi. In effetti paura non è il termine giusto. Ad esempio ritengo estremamente imprudente il sottovalutare le reazioni di un cavallo. Mi spiace dirlo Uve, ma l'avere troppa confidenza con un cavallo , oltretutto con una brutta fama nel tuo caso, o con uno che non si conosce, con un puledro pur tranquillo che sembri, o come accade spesso, l'abitudine ad armeggiare con i cavalli.. quella non è non aver paura o no, è incoscienza. Moltissimi incidenti acadono proprio per non avere preso le precauzioni del caso. Il grande rispetto nello stare a contatto con i cavalli vuol dire non sottovalutarli mai , anche se spesso l'abitudine ci porta a farlo.
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Si può essere daccordo con tutti? 1. Viky, cosa hai comibnato???!!! poi ci apri un bel topic , così insieme a Mylady facciamo la prima clinica ortoperdica! Adesso abbiamo la coppia più zopa del mondo! Ti firmo il gesso virtualmente! Tornando all'argomento che dire......montare a pelo è tanto difficile quanto bello. Non è per tutti, bisogna avere un giusto equilibrio ed una buona postura. Ma è bello. Chi non l'ha fatto. Chi non ha resistito alla tentazione e alla sensazione incredibile che si prova nel contato pelle a pelle? Bisogna provarlo, ogni cavaliere o amazzone l'ha fatto.
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Ciao CiuCiu benvenuto, la tua avventura non è semplice., Flessio ti ha già detto praticamente tutto, è probabilmente un animele che non si potrebbe tenere e va segnalato al CFS. Però ha avuto un incidente ed ha bisogno di cure immediate. Se il CFS non se ne farà carico o non riuscisse ad indirizzarti presso un veterinario , in tempi brevi, sicuramente qualcuno di noi ti può aiutare a trovare un veterinario specializzato. L'animale è molto bello e sarebbe un peccato perderlo anche se poi bisogna trovargli una sistemazione adeguata (oltre alla denuncia che comunque va fatta perchè il CFS deve essere a conoscenza di questo animale). Quindi contatta assolutamente il CFS , senti cosa ti dicono e poi facci sapere.
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Grazie a te, però fammi sapere come va! E' utile per tutti capire come procede l'allevamento e quali difficoltà ha. E' bello vedere crescere i nostri amici ed è bello anche solo parlare della loro crescita e vita quotidiana, anche solamente per dire: fanno questo o quello. E' un modo simpatico di condividerne la vita e scambiare esperienze. Io rompo le scatole a tutti in casa anche se solo cambio le piante nel terario o metto una tana più grande. Organizzo le visite guidate. Non scherzo! Vedessi come ho addestrato mia mamma a dare i vermi o le camole quando io sono via. E' una professionista!
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Per carità!!!! le rane si trovano, si possono comprare, e si possono allevare senza problemi, ne esistono di talmente tante specie!!! Informati bene sulle razze più comuni e sul loro allevamento prima di fare la tua scelta e vai di rana alla grande!
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Concordo con Lady in linea di principio. Sicuramente non ho la stessa preparazione che ha lei che è ben impostata sull psicologia equina e ne conosce diversi aspetti. Veramente ho perso l'abitudine a sella ma il nostro virgulto aveva il vizio di trottignare invece di fare il passo, sopratutto appena attaccato (premetto che lavora tutti i giorni) è un cavallo nevrile e un pò schizzatello ed è giovane e pensava di poter fare il cavolo che gli pareva. Non abbiamo fatto altro che fare del gran passo. Passo e passo ancora. salita discesa, brevi fermate, mezze fermate, transizioni, taaante transizioni. Poi ci sono anche metodi differenti per cavalli maturi ma viziati. Adesso però vorrei tanto sapere cosa hai fatto perchè resisto poco alle curiosià.
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Chiedendo una spiegazione storica, mi sarei aspettata una esauriente infarinatura per poi passare alle cotazioni per approfondire. Almeno io , buona conoscitrice della mia Disciplina avrei spiegato a grandi linee e poi avrei lasciato l'approfondimento , con le necessarie indicazioni e suggerimenti. Purtroppo, "torero Belmonte" non hai fatto lo stesso e hai lasciato che io andassi a cercami la storia della tauromachia. Ve la riassumo io, dalle notizie che ho tratto che purtroppo non hanno nulla di diverso di un altro sport. E io che pensavo che discendesse da chissà cosa. E' uno sport le cui origini sono sicuramente antiche, per quanto la corrida spagnola, come la conosciamo oggi, arrivi dal XIV secolo. Praticata inizialmente dai nobili, che volevano emulare il valore e le gesta degli antichi combattimenti contro le belve feroci, fu da subito fortemente criticata sia dal Papa che dai Borbone. A nulla valsero i tentativi di contrastarne la pratica con Editti e Bolle, volti ad eliminare una simile pratica cruenta; nonotsante ciò, ben presto divenne uno spettacolo per il popolo e popolare, attraverso il quale si sfogavano la repressione ed i rancori. Tutto crebbe comunque. Si riuscirono a fermare i combattimenti tra cani e tra cani e tori all'inizio dell'800 ma non la corrida. Il massimo fulgore lo ebbe a cavallo tra l'800 e il 900. Dopo di chè nonostante le celebrazioni di alcuni scrittori che ne esaltavano il valore intrinseco, seppure fatto di violenza, si cominciò a capirne l'indotto, gli interessi politici e religiosi , il giro di denaro che coinvolgeva (e probabilmente insiste tutt'ora) i latifondisti, gli allevatori -sia di tori che di cavalli- divenne di dominio pubblico. Attutlmente la maggior parte della popolazione è contraria alla pratica. Eppure ancora , i toreri sono miliardari e gli allevatori idem, addirittura alcuni toreri sono gli stessi allevatori di cavalli (visto ieri sera sul satellite) . Questo è quello che ho trovato io.
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Ciao, benvenuto parti subito in quarta eh? Fai un domandone gigante! Ehehe Partamo in prima, quelle che tu chiami raganelle sono una varietà infinita di anuri, molti di loro richiedono un certificato (cites) all'acquisto perchè sono specie protette, anche alcuni urodeli lo richiedono ma se ne trovano facilmente anche specie in libera vndita senza essere sotto la tutela della convenzione di Berna o senza cites, sono animali che non rischiano l'estinzione, quindi non sono così strettamente tutelati. Di rane ne trovi di tutti i tipi e richiedono un'allevamento un pò più complicato degli urodeli. Ne esistono poi alcune specie (le più belle naturlmente) che hanno addirittura bisogno di cibo allevato, ambienti climatizzati, umidificati ecc... molto complicate. Le più diffuse e più semplici sono le bombina che non necessitano di cure estreme e si accontentano di un acquario e di cibo comune. Io sono più ferrata sugli urodeli )tritoni e salamndre) anche loro in lacuni casi richiedono il cites e per alcune specie sono piuttosto selicati e necsiitano di allevatori esperti. Secondo me ci sono urodeli in vendita a pochi euro (10/15) che si possono allevare in acquari normalissimi e necessitano di 20l per esemplare. Prova a farti un giro nei topic più recenti dove parliamo dei cynaops per gli urodeli acquatici o degli axolotl( questi necessitano di cites, ma non ci sono problemi perchè sono abbastanza diffusi) oppure dei terrestri Ambystoma mavortium o tigrinum che sono belli, simpatici e facili da allevare.
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Mi permetterei di fare una distinzione. L'esperienza è fatta anche delle peggiori cose che possono capitare. Non serve andare per anni a montare se poi non ci sono le esperienze. Questo vuol dire affrontare tutte le cose che possono accadere; il cavallo che si spaventa quando siamo in sella, il puledrone demente che a mano non vuole passare in una pozzanghera e ci investe coome se non ci fossimo, lo stallone che ci rampa rompendoci la testa, quello che ci molla un calcio alla vigliacca, quello che attacca briga con un altro passando in corridoio ecc...(sono esempi del cavolo, c'è di ben peggio!) Poi ci sono gli incidenti.... e ci sono quelli drammatici. E purtroppo ci sono anche quelli. Gli errori in concorso, le sviste..... Non vorrei tralasciare che quando il cavallo ci rotola addosso, può andare tutto bene ma possiamo morirne e non è un caso così raro. Il mese scorso e ancora tre mesi fa, sono morti due cavalieri in completo per questo e non sono casi isolati. I cavallo che si impenna e si ribalta può fare la stessa cosa. Nemmeno Superman riuscirebbe a non pensare alla gravità di certi eventi. Poi magari si superano, si assimilano..... passano. Poi, c'è gente che si spaventa perchè il cavallo è vivo; e questo m'inquieta. Allora mi sorge la domanda, perchè soffrire, perchè , per quanto sia bello il cavallo, si continua insistentemente a morire di terrore ogni volta? Alla fine è come il sadomaso. Si gode nella sofferenza.
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Debbo per forza ripetere la mia domanda perchè la principale non consisteva sul "dove risiede il fascino della corrida", Voglio capire da dove scaturisce quella che chiamano "l'arte". La storia. Dove comincia, il perchè e perchè si è così diffusa, e visto che conosci anche le altre discipline della tauomachia che tu stesso citi, a aprtire dalla vicina provenzale, per arrivare al quella argentina, come si è sviluppata ed evoluta a seconda di dove venga praticata. Punto su questo, voglio sapere, sapere da dove viene, e perchè. Solo così posso giustificare una pratica che non mi piace; conoscendone la storia. E solo sapendo che chi la apprezza e la sostiene, ne conosce profondamente le radici e tutto quello che ne consegue. Sarebbe facile parlare di qualsiasi sport, disciplina o arte, se solo parlassimo di cosa provoca a livello sensazionale. Il vero conoscitore lo apprezza , oltre che per quello che gli fornice in termini di disciplina e sensazioni, per quello che rappresenta e per le sue origini, ne diffonde la cultura e l'origine. Si dimostra un conoscitore esperto e appassionato. Desidero solo che sia diffusa una "cultura" condivisibile o meno.
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Buona sera, dopo attenta lettura di queso interessante quanto controverso post, mi sorgono alcune domande che vorrei porre. Premetto che non potrei vedere una corrida; non credo che potrei sopportare la vista del combattimento, per quanto mi renda conto che c'è una grande e antica cultura alle spalle di tutto ciò. Dirò in più ,che sono rimasta affascinata dal fervore e dalla passione enorme che gravita intorno alla corrida , quando ho visitato il museo della Plaza de Toros de Sevilla, entro il quale è esposta addirittura la testa della madre del toro che uccise il mitico torero Manolete. Questo dovrebbe dirla lunga. Pur disapprovando tale pratica che non riesco a capire e nella quale non riesco a trovare lo spettacolo, ne figuriamoci , un senso, vorrei conoscerne i motivi e i significati intrinsechi, fin dalle sue origini. E' certamente una pratica (o disciplina?) con radici antichissime e per questo va approfondita, non foss'altro che per una questione culturale; vorrei quindi capirne il significato, quali radici ha, quando e perchè è nata e resite così fortemente una discilplina così cruenta. Dov'è il suo fascino, in cosa consiste (per questo ci vorrebbe un torero probabilmente) ?. Grazie
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Seghettare significa tirare ripetutamete destra e sinistra in maniera , diciamolo, violenta. Il fatto è che se si tirano contemporaneamente le redini il cavallo si attacca all'imbuccatura, gli fa male comunque ma si sottrae incappucciandosi e fila via come un razzo lostesso. Tirare prima una e poi l'altra dovrebbe disorientarlo e spostare il suo appoggio da destra a sinistra ripetutamente. In quetsa maniera diciamo che non dovrebbe fissarsi . nella maniera corretta di montare si usa muovere leggermente le mani prendendo e lasciando, come se si stesse strizzando una spugna, per alleggerire l'appoggio, perchè la bocca non si fissi e cominci a masticare.
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Penso che la domanda sia univoca, cosa bisogna fare? Io la metto lì, esiston o metodi con cui si può provare a fermarlo. Urbani o no, poi ne parleremo. Accorciare le redini, fissare una rdine all'altezza del garrese e tirare l'altra fino a fare piegare l'incollatura. Accorciare le redini e metterle a ponte, ossia incrociarle sul garrese e terle entrame con etrambe le mani. Segettare. Questi sono rimedi estremi ad estreme situazioni che in genere non si verificano con un cavallo ben educato, in genere la fuga dura poco ed alla fine è solo un momento. Ho menzionato queste azioni, ma solamente perchè sono possibili applicazioni. La lotta fisica col cavallo la perdiamo sempre e comunque noi, quindi non lottare mai, al contarrio agire di astuzia. Sempre. Anche perchè il cavallo veramente intenzionato a scappare non sente ragioni, neppure quelle che ho detto. Così come accade in altre situazioni, se non vuole , non vuole e stop. La cosa da fare è capire i motivi e cercare assolutramente di rieducare il cavallo od educarlo. Con la pazienza e una grande sensibilità e conoscenza della mente equina( che come sappiamo è capace di tutto HEHE) si possono risolvere o attenuare la maggior parte dei comportamenti negativi del nostro amico.
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Come si dice: Un vero colpo di fulmine!
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Haihaihai! Il fugone! Il mio terrore!! Non so perchè ma mi sono capitati diverse volte, cavalli che davanti ad una paura scappavano a manetta! Ho provato un pò di tutto, anche i metodi estremi. In genere lo si mette in circolo appena possibile che dovrebbe essere il metodo migliore. Aspettiamo qualche esperto in fughe.
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Ciao, benvenuta, la tua storia è molto bella e tenera e speriamo serva come sprone a qualcuno che ha avuto brutte esperienze in sella. Siete state fortunate ad incontrarvi. Complimenti. Noterai che purtroppo ho dovuto togliere i link che avevi messo perchè il regolamento ne vieta l'inserimento.
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Auguri anche da parte della Thelma e di Sonny! Che sono un pò invidiosi dei pasticcini di Milo!
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Certamente! Innanzitutto devono essere adulti, poi si osserva la cloaca. Per intrnderci all'attaccatura della coda, nella zona della pancia che stà tra le zampe posteriori e la coda. Se è rigonfia è maschio se è ben piatta è una femmina. Diciamo anche che il dimorfismo sessuale può variare anche per la colorazione (alcuni hanno macchioline bianche nella coda es. pachytriton) o la livrea è differente, oppure per la dimensione: le femmine possono essere più grosse del maschio. E' più facile notare il rigonfiamento in primavera o in autunno, sempre a seconda della specie di urodele.
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Infatti, togliendole dalle grinfie degli sfruttatori, potrebbero regolarizare la propria posizione e diventerebbe un lavoro come un'altro , volontario per giunta. Certamente qualcosa dovranno versare alla "casa" che le ospita ma vogliamo mettere i vantaggi?.
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Martina!!, ci volevano le crisi di Uvetta per farti tornare in pista?????? E' nel momento del bisogno che si vedono gli amici!!! "Uvetta nel mondo dei cavalli" è l'angolo dello sfogo equestre eletto a tutti gli effetti! Cosa hai inventatato Uve! Bentornate a tutte e due!
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Ok, allora continua con Uvetta. Ma tranquillizzati. Goditela tutta! Come direbbe un mio amico istruttore: stai serena! Ti ci vuole ancora tanta esperienza e tante prove e provare è spesso difficile. Ci vuole pazienza e umiltà. Vai di testardaggine che vai bene!
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Ah ok, non fai gare di reining ma ne fai di altri tipi, l'ho letto nell'altro topic, nella sezione western. Complimeti per la tua escalation, non è facile cominciere a montare a settembre e a giugno avere già dei oncorsi alle spalle. Non so se la monta americana sia così semplice ma non penso. Che tipo di concorsi fai? In cosa consictono, come si svolgono?