-
Numero contenuti
2832 -
Iscritto
-
Ultima visita
-
Days Won
3
Tutti i contenuti di LadyD
-
Ho visto che è arrivato nel forum un nuovo amante del cutting e dunque del alvoro con il bestiame. Per rimanere in tema, ho pensato di aprire questa discussione, dedicata alla mia disciplina preferita (e poco seguita): IL WORKING COW HORSE!! Qualcuno sa di cosa si tratta? Avete giä visto qualche bella performance? ;)
-
Eccomi eccomi!! Scusatemi il ritardo... Una piiiiiiccola presentazione del trail: Il trail è una prova di obbedienza composta come minimo da sei ostacoli (che dovrebbero riprendere degli ostacoli naturali che si incontrano in passeggiata o durante il lavoro al ranch), di cui tre obbligatori: l'apertura/chiusura del cancello, il passaggio di 4 stanghe (passo, trotto o galoppo) e il back. E il cavallo? Non tutti i cavalli vanno bene per il trail: l'animale dev'essere tranquillo, prudente ma non deve mai esitare, deve reagire perfettamente ad ogni aiuto, deve essere stabile ad ogni andatura. Altri ostacoli? Beh, ci possono essere ad esempio le classiche pozze d'acqua da superare, l'immancabile ponticello, una crocetta da saltare, passi laterali, back o pivot tra le stanghe, oppure troviamo ostacoli più particolari, come ad esempio lo svuotare una cassetta delle lettere, infilarsi un impermeabile stando in sella, trasportare un oggetto da un posto all'altro, eccetera. Una delle difficoltà sta dunque nel percorso: questo è fornito dal giudice solo un'ora prima dell'inizio della gara e il binomio NON PUÒ entrare in campo per provare gli ostacoli... Eppure il cavallo non deve assolutamente avere paura di nulla, anzi, si deve avvicinare con sicurezza, senza la minima esitazione. Vi basta come piccola introduzione?
-
Dopo la discussione sul reining e quella sul cutting, eccoci qui a parlare di trail. Ma prima di passare alla definizione ditemi... sapete di cosa si tratta? Avete già visto qualcuno praticarlo? Cosa ne pensate? A voi la parola.... ;)
-
diagnosi fatta da lui????? Sciamano? Mago????? OMMIODDIOCHEMITOCCALEGGERE!!! Chiamare il veterinario!!!!!!!!! (è quella persona che ha studiato anni per curare gli animali...)
-
Per il costo del furetto dipende... varia molto da allevatore ad allevatore (MAI andare in negozi). Ma puoi fare una buona azione e risparmiare qualcosina adottandone uno rivolgendoti all'associazione di furettomania! ;) Per il costo della sua gestione... devi calcolare che fabbisogna di cibo di PRIMISSIMA QUALITÀ! C'è poi la gabbia, la lettiera, i 1000 giochi che non potrai fare a meno di comprargli Calcola inoltre il veterinario (i costi in italia non li conosco): se prendi una femina che non vuoi fare accoppiare, devi calcolare la sterilizzazione... idem per il maschio, perché l'odore che assume quando va in calore è veramente fortissimo! Poi c'è la vaccinazione... 3 volte il primo anno e poi un richiamo annuale. Ma più del prezzo io mi preoccuperei della sua gestione. Sarai in grado di prendertene cura? Sono animaletti unici, ma molto, molto impegnativi.
-
Tutti i cavalli possono saltare piccoli ostacolini... ma da qui a dire che lo Shire è un cavallo da salto ce ne passa... È decisamete un cavallo da tiro pesante e proprio per la sua enorme massa e costituzione non sarebbe in grado di darsi al salto ad ostacoli! ;) Una precisazione: Gli Shire sono sì cavalli da tiro, ma di solito non venivano usati per arare (per questo scopo c'erano i suffolk, molto più rustici), bensì per trasportare carichi molto pesanti, ma dotati di ruote. Ottimo dunque l'esempio del carro dei birrai ;) http://www.agraria.org/equini/tipocavalli.htm
-
Grazie delle dritte Etienne..!! ;)
-
Magari quando torna dalla passeggiata non la spazzola con la stessa cura/intensità come quando la prepara per essere sellata... Oppure al ritorno è più agitata perché sa che quando torna in box la aspetta il fieno... Oppure è una cavalla tranquilla che si gode del massaggio quando viene spazzolata prima di essere sellata... Le variabili sono tante.. ;)
-
Esistono anche attacchi un po' più particolari... C'è ad esempio la diligenza storica del San Gottardo, dove il tiro è a 5 cavalli: 2 dietro (chiamati "carrozzieri", sono quelli più pesanti e massicci, che effettivamente tirano la maggior parte del peso) e 3 davanti (sono chiamati "di volata", più piccoli dei carrozzieri: hanno il compito di "invogliare gli altri 2 a tirare", danno velocità all'attacco) diligenza Esiste l'attacco Trojka, russo, utilizzato per il traino delle slitte. I cavalli sono 3, affiancati (quello in mezzo è il timoniere, i due ai lati sono di volata) Trojka Esiste poi l'attaco tandem, dove un cavallo è attaccato davanti all'altro (si usa per esempio in strede strette, dove una pariglia farebbe fatica a passare. C'è anche un attacco a 4 in parallelo, che si può vedere ad esempio nella corsa delle bighe romane o dei carri contadini alla fiera di Saignelégier, in Svizzera francese tiro a 4 in parallelo - carro contadino tiro a 4 in parallelo - biga romana
-
beh, veramente ha più di 3 andature... e non ha ZAMPE ma GAMBE!! e se per caso dici a Maretta, ti posso assicurare che il cavallo sa benissimo cos'è... tanto da suscitare ammirazione da quanto è brava. Meglio che le critiche, quando ci sono, siano almeno costruttive....
-
È online nel libro degli animali la nuova scheda dell'haflinger (o avelignese). La potete trovare qui: http://www.animalinelmondo.com/animali/vedi.php?NewsId=777
-
... sono ROBACCIA che noi comuni mortali dovremmo lasciare a marcire in negozio...
-
eheheh! vero!! Ne è arrivato uno da qualche mese in scuderia... davvero speciale!! ;) Solo che, avendo un mantello così particolare, c'è il rischio che acquistandone uno si paghi più per il colore che per il vero valore del cavallo....
-
Un'ultima curiosità... esiste un mantello abbastanza raro ma molto, molto particolare: il brindle. Mai visto un cavallo tigrato? Ecco qualche bell'esempio: Brindle 1 Brindle 2
-
Una curiosità Maria Chiara... nell'altro topic da postato scrivi che hai fatto il galoppo per la prima volta.. la prima volta in 2 anni di lezioni??
-
Lo Staff di AnimaliDelMondo dà il benvenuto al suo nuovo membro... da oggi infatti la sezione dei pesci ha un nuovo moderatore: Buon lavoro piaractus!!!
-
Un aggiunta sul mantello dell'appaloosa la trovate qui e qui. Un appunto... più che di mantello "nero" si dovrebbe parlare di mantello "morello". Inoltre... il blue roan, tradotto come "roano blu" o anche come "roano azzurro", ha giustamente sia peli bianchi che neri.. che rossi. Il rosso ci deve essere obbligatoriamente. Un'altra chicca... il mantello "blue roan" corrisponde al nostro "grigio testa di moro" (altro colore del mantello ammesso per i murgesi, oltre a quello morello). Inoltre esistono anche moltissime altre sotto-varietà di colore: grigio sorcino (totalmente grigio, sia peli che criniera), grigio roanato (dove i peli rossi sono ìn numero maggiore di quelli bianche e neri), il sauro bruciato, quello vinoso, eccetera, eccetera.... Una quantità enorme!!! Sono pignola, lo so! ;)
-
Oddiooooooooooo!! Me ne sono proprio dimenticataaaaaaaaaaa!!!! Azz, che sfiga... :( :( :(
-
I miei compagni di vita attuale: Luna (meticciotta) e Shadow (PT) Cani che mi guardano dal ponte dell'arcobaleno (sigh!) Lady (terranova) e Ralph (incrocio PT)
-
Il sauro è un mantello rossiccio (di diverse tonalità) e non ha necessariamente le balzane (bianco sulle gambe).
-
Una precisazione: i furetti sono sempre stati animali domenstici, fin dal tempo degli egizi... Non esistono in natura, ne morirebbero...
-
Ciao Heavy82, prima di tutto ti dô il benvenuto (o benvenutA?) sul forum. Allora, quando metti il cavallo in circolo con il metodo Parelli non si usa la frusta o comunque, non il frustone tradizionale. Se il cavallo dovesse stringere il cerchio, il focus va sulla spalla del cavallo. Se questo non dovesse bastare, si usa la parte finale della corda: sempre mantenendo il focus, la si "butta" (prima delicatamente) verso la spalla, spingendo il cavallo in fuori. Questo se non si usa lo stick. Il gioco dell'amicizia con frusta/bastoni: Questo sistema non lo applica solo Parelli, e serve per far conoscere la frusta/bastone al cavallo, per poterlo utilizzare nel lavoro. Vorrei vederti puntare il frustone verso la spalla di un cavallo che non ha mai visto/non conosce/teme il frustone stesso! Come ti sentiresti tu se io ti puntassi addosso un oggetto che non hai mai visto (e che magari a te sembra avere l'aria pericolosa)? Non credo che rimarresti calmo e tranquillo per molto.. ;) Non so con che cavallo tu abbia lavorato, ma probabilmente non era abbastanza preparato per eseguire l'esercizio del cerchio con l'uso del bastone (leggi: bastone, carrot stick, frusta o frustone). In questo caso infatti non si sta facendo solo il gioco numero 5 (quello del cerchio), ma si combina anche il numero 3 (gioco guida, effettuato appunto con il bastone). Se il cavallo non ha reagito al bastone, significa che il gioco numero 3 non è stato ben acquisito (e come sai, non si passa al gioco seguente se tutti quelli che vengono prima non sono eseguiti bene) oppure non è stato ben effettuato dalla persona: non serve infatti solo puntare il bastone e sperare che il cavallo si sposti, ma bisogna usare anche lo sguardo e la postura del corpo. Cosa intendi per soliti metodi? Questo sistema si basa sul lavoro tra cavallo e cavaliere, punta (DOVREBBE puntare) sulla comunicazione all'interno del binomio. Insegna in primo luogo all'UOMO, non al cavallo: iol cavallo sa già fare di natura passi indietro, partenze al galoppo, passi laterali, eccetera... è l'uomo che deve imparare a chiederli correttamente al cavallo. Certo, anche se io faccio monta western, nessuno mi può impedire di comperarmi un cavallo da completo (solo la banca, ma questa è un'altra storia..!! ) e riaddestrarlo alla monta western. Ma questo, alla fine, ha senso? Se il lavoro viene svolto in maniera corretta, non vedo come il cavallo possa confondersi. Sempre, ripeto, se il lavoro è svolto dal BINOMIO e non solo dal cavallo (cosa serve "mandare a scuola" il cavallo, che ci ritornerà magari perfetto, ma noi non riusciamo più a comunicare con lui perché non conosciamo il linguaggio?). Inoltre, per come lo vedo io, il sistema Parelli è come una base che ti può aiutare nella discipline che preferisci. In altre parole, il sistema può convivere tranquillamente con la disciplina e il tipo di monta che si preferisce. Questa è un'altra questione... è questione di coerenza. Prendi un quarter ben addestrato a mw, preso in mezza fida con due persone, una che monta western, l'altra che fa monta classica. Gli parlate con due linguaggi diversi, ed anche è ovvio che il cavallo va in confusione! Certo, come in tutte le cose non ci si può "buttare a capofitto" e provare a sperimentare (della serie: come va, va!), perché di mezzo ci va il cavallo. Bisogna lavorare prima di tutto supportati da un buon istruttore, e, soprattutto, lavorare con testa. Ho visto cavalli addestrati e montati "tradizionalmente" (e lo metto tra parentesi perché anche il Parelli nuovo non è...) che sono ugualemnte collaborativi e sereni. Ho visto cavalli "parellizzati" che erano traumatizzati e confusi. Questo, ripeto, dipende dall'approccio al lavoro. Quindi, ripeto: nell'equitazione, come in tutte le cose, bisogna lavorare con testa.
-
sono una svizzerotta DOC varo, anche se... a mio modesto parere non sono belli per niente quando si toccano il petto... :(
-
Dai dai.. racconta, non farti pregare!