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LadyD

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  1. Quello che dici Rowena è molto corretto: cercare di sentire quando sta per partire per prevenire questa azione. È sicuramente il sistema più chiaro, indolore e... difficile. Difficile perché ci vuole esperienza, tatto, sensibilità... e si sviluppano con tanta pratica a tanto tempo in sella. Cerca magari di capire se queste fughe sono in procinto dello stesso luogo (per esempio si scappa spesso in un certo angolo del maneggio, oppure fai caso se capitano quando chiedi un particolare esercizio, oppure ancora quando NON stai chiedendo niente e il cavallo ha tempo di pensare ai fattacci suoi... e la più difficile: fai un'auto-critica su cosa stai facendo tu al momento del fugone: hai le gambe troppo strette, hai utilizzato una mano forte? Sei tesa? Stai respirando tranquillamente? Pian piano, conoscendo il cavallo, imparerai a controllarlo, sempre che tu riesca ad aver fiducia in lui e nella tua istruttrice... e che tu riesca a mantenere la calma. Se il cavallo è già in fuga... bisognerebbe vedere che tipo di imboccatura usate. Se si tratta per esempio del filetto, l'imboccatura più usata (per intenderci, è questo: http://www.hitchingpostsupply.com/images/products/203.jpg ) a differenza di Sir, io sono d'accordo sull'uso della mano alta: anzi, lo consiglio proprio! Se il cavalo tende ad alzare la testa, agire con le mani basse fa sì che l'azione finisca sulla lingua e sulle barre, causandogli molto dolore... che lo fa scappare ancora più veloce. Agire con le mani alte, invece, procura un'azione sulla commessura labiale, con il vantaggio che il cavallo non sente male. In più l'azione-reazione facilita l'abbassamento della testa. Ma questo è un argomento lungo.. ;o) Se sei in maneggio potresti anche chiedere una flessione dell'incollatura, in modo da portare il cavallo sul circolo... A questo punto mi sorge un dubbio: strano che una scuola di equitazione metta a disposizione per le lezioni un cavallo così. Probabilmente un po' di intelligente lavoro a terra riuscirebbe a ridurre anche di molto gli spaventi del cavallo e a farlo lavorare tranquillo. Perché si sa, la calma è la prima cosa che ci vuole per poter lavorare un cavallo. Senza quella, si combinano solo pasticci e non si fa altro che litigare con l'animale. Perché non provi a chiederlo alla tua istruttrice? Sarebbe un ottimo esercizio anche per te, per capire come muoverti, per sviluppare appunto quella sensibilità di cui si parlava prima.
  2. LadyD

    Le Lampade

    Si è parlato in alcune discussioni dei modi migliori per asciugare il cavallo. Non erano pero' state nominate le lampade, che si trovano ormai in molte scuderie. Qualcuno di voi le utilizza? in quali occasioni? Ci sono accorgimenti da prendere? Vanno bene sia per cavalli che vengono stabulati nel box, che per quelli che vivono all'aperto? Sì? No? Perché? Raccontateci le vostre esperienze...
  3. LadyD

    Istruttore... Valido?

    In molte discussioni è ripetutamente spuntato l'argomento "istruttore": istruttore che dà il frustino ai principianti, l'istruttore che deve saper spiegare le cose, l'istruttore che fa lezione con 6 persone nello stesso momento, l'istruttore che deve essere valido..... Ma quando un istruttore è appunto valido? Quali sono le vostre esperienze? E come avete reagito? Cosa cercate in un istruttore?
  4. Ahhhhhh, ok, ok, ho capito! Beh, visto che non faccio gare, quindi, per il momento mi basta l'iscrizione alla asl...
  5. Grazie del benvenuto Sir! E grazie mille anche per le info utilissime che mi avete dato! Dalla citazione riportata da Ela, ne deduco che dovrò fare un passaporto comunque... ho capito bene? Per il microcip... beh, penso che se gli faccio fare il passaporto, tanto vale fare anche il microcip... tanto per tagliare la testa al toro ;o)
  6. Sì guarda, non la auguro a nessuno pero'!
  7. LadyD

    Burocrazia Italiana

    Buongiorno! Come forse avrete letto, ieri ho portato i mio fidato quadrupede in Italia. Ora pero' avrei qualche dubbio.. burocratico, che spero voi potrete aiutarmi a risolvere. Dunque, per iniziare so che il cavallo deve essere iscritto alla ASL, giusto? Ma di questo si occuperà il gestore del centro. È meglio inoltre iscrivere il cavallo a qualche associazione? Non so, la fise? Premetto che non ho intenzione di fare gare... Ultima domanda, che riguarda l'assicurazione contro i danni causati dal cavallo. Oa come ora, la mia RC copre questo tipo di importi, ma essendo ora l'animali in Italia, non so se questa rimane valida (mi informerò domani). Nel caso la mia RC non abbia validità all'estero, cosa mi consigliate di fare per la mia nuova situazione? Mi scuso per le domande che magari vi risulteranno banali, ma tra Svizzera ed Italia ci sono diverse differenze e vorrei muovermi al meglio.
  8. Novitàààà Alla fine, il giorno dopo, subito alle otto, la persona che mi doveva organizzare tutto in dogana mi aveva già contattato dicendomi che era tutto a posto, e che dovevamo essere lì prima delle otto e mezza. Inoltre il veterinario cantonale mi ha chiamata dicendomi che erano pronti i documenti che accertavano la buona salute.. e la mia clinica veterinaria ha avvisato che il risultato del coggin era arrivato. Sembrava tutto in ordine... Questa mattina, sveglia alle 5. Un caffé e via in scuderia. Un freddo cane, erano 7 gradi sotto zero, il terreno era completamente ghiacciato e non si vedeva nulla. Puntualissimi, alle 6.45 sono arrivati i trasportatori. Con il camion sono riusciti a piazzare la rampa proprio sotto la tettoia dove si sellano i cavalli, in modo da evitare il ghiaccio. Abbiamo caricato velocemente il cavallo, nonostante non sia mai montato su un mezzo simile (un van da sei): sono rimasta piacevolmente colpita dalla professionalità e dalla calma dei trasportatori, veramente perfetti. Poi.. partenza!! Alle 8.15 siamo arrivati in dogana e... tra scartoffie varie vi siamo rimasti circa un'ora e mezza (ci è andata bene perché il trasporto di animali ha la precedenza sul resto: inoltre il nostro contatto alle dogane aveva fatto un ottimo lavoro avvisando tutti del nostro arrivo). L'unico momento di panico è stato quando un doganiere era convinto che mancasse un documento (il passaporto del cavallo, che pero' non è obbligatorio per l'esportazione), ma gli spedizionieri svizzeri hanno fatto un ottimo lavoro e la situazione dsi è risoltaa velocemente. Siamo poi ripartiti per fare tappa a Grandate, per chiudere l'incarto di importazione. Lì siamo dovuti rimanere fermi per 1 ora e 20, il tempo in cui, solitamente, si dovrebbero fare i controlli al carico. Dopo questo tempo di attesa, siamo ripartiti e alle 12 eravamo nella nuova scuderia. Devo dire che Gringo si è comportato bene: è salito velocemente sul camion (anche se prima di montare sulla pedana si è girato a guardare il nostro ex-cavallo Nordal, con cui ha convissuto per 10 anni... sembrava avesse capito che non l'avrebbe più rivisto. E io ho dovuto ricacciare in gola la commozione di non poter più rivedere spesso il "nostro" Nordal), anche se all'inizio batteva un po' con lo zoccolo. All'arrivo in dogana l'abbiamo controllato: era tranquillo, ma si era strappato un ferro (probabilmente con l'altro piede, mentre cercava di mantenere l'equilibrio). All'arrivo in scuderia si guardava intorno curioso, poi appoena messo nel paddock ha cominciato a mangiare tranquillamente il suo fieno, dopo aver esplorato la sua nuova capannina. Si è fatto rimettere i ferro e si guardava in giro curioso, ma sereno. L'ho visto veramente bene, non c'era ombra di nervosismo e questo mi ha veramente tranquillizzata. Poi... a casa. Erano ormai le 14.00 e... eravamo tutti stravolti!!! Comunque... tutto è bene quel che finisce bene!
  9. Oggi ho sentito il veterinario cantonale: i risultati sono ok, il cavallo è stato certificato sanissimo. Questa sera mi ha spedito i moduli compilati necessari alla dogana... spero solo che mi arrivino domani, o dovrò fare i salti mortali per avere quelle carte. Chiamato anche il trasportatore: il camion è già pronto, la strada è chiara, manca solo l'orario di aprtenza e di arrivo in dogana. Tutto bene? Ma vaaaaaaaa, sarebbe troppo bello... troppo irreale.... Ho quindi chiamato la persona che doveva occuparsi delle pratiche doganali. Scrivo "doveva" perché... quando l'ho chiamato mi ha candidamente fatto capire che si era dimenticato che il cavallo sarebbe partito sabato. Ma come... DIMENTICATO?!?!?! Avete in mente la faccia che fa Paperino quando viene a sapere che Minnie è uscita con Gastone?! UGUALE. Probabilmente avevo gli occhi rossi, con i fulmini che mi uscivano dalle pupille e il fumo dalle orecchie. Ritrovata a fatica la calma, siamo rimasti d'accordo che domani avrebbe contattato degli spedizionieri per farci passare la dogana. Mah, vedremo... saprò qualcosa domani. E ti pareva che tutto potesse andare liscio....
  10. Cara Cucciola, Ogni volta che ci confrontiamo con un cavallo facciamo, volenti o nolenti, addestramento. Pensa di far montare ad una persona principiante un cavallo: il cavallo prova a fermarsi da solo e la persona che lo monta non lo corregge. Succede 2-3-4 volte, e alla fine della lezione il cavallo avrà imparato che può fermarsi a riposare quando vuole. Capisci cosa intendo? I cavalli sono animali intelligenti, che imparano grazie alle associazioni. Semplificando molto: gli fai una richiesta, lui fa quello che deve fare e viene premiato. Il cavallo impara che la risposta alla tua domanda è corretta. Ora, bisogna tenere conto che qualsiasi aiuto che noi utilizziamo con il cavallo è un codice creato da noi: se monti su un puledro non addestrato e utilizzi le gambe, difficilmente partirà al passo, perché non conosce questo tipo di segnale. Anzi, al contrario potrebbe tendere a bloccarsi. Di conseguenza tutti gli aiuti (gambe e mani) che utilizziamo con lui devono essergli insegnati. Starà poi a noi, alla nostra furbizia, alla nostra formazione tecnica, utilizzare degli aiuti che sono molto vicini alla loro natura, per farglieli comprendere meglio: per esempio, si utilizza la frusta per far capire al cavallo che deve avanzare, sfruttando il suo istinto di fuga. C'è da dire un'altra cosa: solitamente si cerca di utilizzare degli aiuti in modo che, piano piano, si riesca a costruire un codice ben preciso, che possa permetterci di proseguire nel lavoro di addestramento. Per esempio, potrei insegnare al cavallo a partire al galoppo tirandogli la criniera. Solo che, in seguito, avrei difficoltà a chiedergli di partire al galoppo destro, oppure il sinistro... mi capisci? Gli aiuti che si utilizzano comunemente (ormai già da centinaia di anni) hanno i propri motivi, che si fondano proprio sul principio di progressione del lavoro. Un ultimo appunto. I cavalli della tua scuderia capiscono la parola "easy". Va bene, ma... ricordati di non dimenticare di affiancare sempre il tuo assetto e gli aiuti all'ordine vocale. Inoltre i cavalli sono molto più sensibili ai toni di voce che non alla parola in sé. Provare per credere ;o)
  11. Calma, calma, non tutti sono costantemente collegati al pc, un po' di pazienza e le risposte arriveranno!! ;o) Comunque.. Ciao Cucciola, benvenuta nel forum e nel mondo dei cavalli! La tua domanda è molto bella... ma è difficile risponderti con precisione. Come avrai letto magari in qualche discussione, esistono diverse scuole di pensiero che determinano l'utilizzo di un aiuto o di un altro per ottenere la risposta del cavallo. Per esempio, nella scuola di pensiero che cerco di seguire io, non si dà un "colpetto" per far partire al trotto, ma semplicemente si stringono leggermente. Al galoppo, la gamba spostata indietro serve per contenere le anche, ma la gamba attiva (quella che chiede il galoppo, per intenderci) è quella che rimane alla cinghia. Non sto poi a parlare del peso, della posizione delle mani, eccetera, se no qui complichiamo la questione. ;o) Diciamo che grosso modo, gli aiuti rimangono simili, ma ci sono delle piccole differenze nel loro uso.
  12. Buona visione! http://vimeo.com/2639782
  13. Eeeeeeeebbene sì, mi beccavo 60 km all'andata e altrettanti al ritorno... ma li facevo anche volentieri se sapevo che lui stava bene. Cosa che non era scontata negli ultimi periodi, e da lì è partita la scelta. Vi terrò senz'altro aggiornati! ;o)
  14. No hai ragione, non l'ho detto. In parole moooolto povere, Grigno al momento è presso un contadino di cui mi fidavo... ma a causa di un episodio non proprio simpatico, la fiducia è andata a mancare. E si sa, quando la fiducia manca... voi lo lascereste il vostro cavallo presso un'altra persona? Mi spiace perché così devo lasciare anche il nostro ex cavallo, che rimarrà lì ancora per qualche tempo. Per non parlare della compagnia... Ma naturalmente al primo posto va il benessere del cavallo. Perché in Italia? Beh, prima di tutto perché non abito molto lontano dal confine, e per me è comodo così (adesso tra andare e venire mi cucco 120 km, mentre dopo ne avrò solo la metà). Inoltre... i prezzi sono notevolmente più bassi: se ho ben capito, una ferratura normale va dai 40 ai 60 euro circa... io qui ne pago 140. Inoltre la scuderia: allo stesso prezzo qui ho la possibilità di lasciare il cavallo al prato, e c'è unicamente un maneggino scoperto. Se si calcola che nel periodo invernale non arriva il sole per due mesi e gela tutto, vi lascio immaginare il disastro. In Italia con la stessa richiesta ho capannina, paddock, cavallo controllato 3 volte al giorno, maneggi esterni, maneggi coperti, e lampade per asciugare. Un lusso per noi... In più avrò la possibilità di essere seguita da un istruttore, e proseguire così nel nostro lavoro. Per il coggin.. no, qui non esiste, non si fa. Come ti dicevo, i nostri veterinari non avevano nemmeno la possibilità di fare questo test, e dopo aver preso un po' di sangue, l'hanno inviato oggi stesso a Zurigo.
  15. Mancano due giorni e siamo già tutti in fermento. Eh sì, dopo lunga riflessione, abbiamo deciso di portare il cavallo in Italia. Punto 1 - La decisione La fase più delicata. Valutare attentamente i pro e i contro non è stato evidente: cercare leggi e parlare con le persone per capire esattamente le differenze è stata una fase abbastanza impegnativa. Punto 2 - La ricerca della scuderia La fase più lunga. Il Ticino è una zona relativamente piccola, con un numero abbastanza limitato di scuderie, e tutte schifosamente care... e io posso vendere un rene solo La vicina Italia ha senz'ombra di dubbio una scelta più vasta... anche perché i territorio stesso è molto più ampio. Ma devo dire... che trovare un posto non troppo lontano dal confine, e che mi permettesse di tenere il cavallo sempre fuori non è stato affatto semplice. Sì, di posti ce ne sono... ma uno non mi ispirava per un motivo, un altro per un altro..... insomma, è mancata la classica "scintilla". Finché, quasi per caso, dopo quasi 2 mesi di ricerca sono capitata in un posto che mi è proprio andato a genio. In quattro e quattr'otto, avevo già riservato un box e capannina per gennaio. Punto 3 - L'organizzazione del viaggio La fase più intricata. Dovete esportare un cavallo? Non ve lo auguro. Un enorme guazzabuglio di leggi, test, documenti, che non ha fine. Poi dipende se l'esportaione è temporanea o definitiva... Che sono procedure compoletamente diverse. Per non parlare dei prezzi, che non sono certo indifferenti.... Ma fortunatamente alcune persone del mestiere mi supportano mica male. Che dire... Il trasloco è previsto per sabato mattina (e ti pareva che fino a domani sera hanno dato neve... AAARGH!!), speriamo solo che in dogana non facciano molte storie e ci facciano passare velocemente.... Sto pensando anche al mezzo: Gringo ha sempre viaggiato bene nel trailer (dall'ultima volta pero' è passato un anno e mezzo), ma mai in camion. Sono curiosa di vedere la sua reazione al momento di salirci... ma teoricamente per lui dovrebbe essere meno "impegnativo" dato che è più largo... Boh!! Speriamo in bene..... Intanto oggi mi ha chiamato il vet dicendo che forse i risultati del coggin non arriveranno in tempo (poco male, ma se c'erano gié era meglio...). Purtroppo hanno dovuto spedire il sangue a Zurigo, poiché in Svizzera non si fa questo test e bisogna inviarlo alla linica universitaria... Mah, speriamo che sia il primo e unico intoppo!!
  16. LadyD

    Working Cow Horse

    Ciao Ghost, è un pezzo che non ti vediamo online... tutto bene? Viaggiatore, vuoi raccontarci cosa hai fatto al clinic?
  17. LadyD

    Bolsaggine!

    Bene! Mi raccomando, davanti a qualsiasi dubbio, piuttosto del fai-da-te è meglio chiedere il parere di un professionista ;o) Per chi non conoscesse questa malattia, vorresti descriverci un attimo i sintomi, e cosa ti ha prescritto il vet (niente nomi di farmaci, pf)? Coooooomunque.... dai, raccontaci un po' di te e del cavallo, qui siamo tutti curiosi...
  18. LadyD

    Bolsaggine!

    L'idea migliore è quella di far visitare il cavallo da un veterinario, così da capire esattamente qual'è il problema dal cavallo ed intervenire di conseguenza.
  19. LadyD

    La Messa In Mano

    Si parla tanto di "messa in mano", ma forse quello che si nasconde dietro a queste tre parole è molto più di quanto si crede. Ma andiamo con ordine: che cos'è la messa in mano?
  20. Tra un paio di giorni.. altra festa!!! Avete deciso come festeggerete il Capodanno? E con chi? E dove? Daiiiiii, siamo curiosi!!
  21. Una domanda: qualcuno ha fatto caso ai propri animali? Come hanno reagito alle scosse poco prima e durante il terremoto?
  22. AUGURISSIMI !!!!!
  23. 5 volte alla settimana sono un buon numero, ma non mi sembra eccessivo... a meno che gli allenamenti non siano veramente troppo lunghi ed impegnativi... Cosa fai esattamente? Quanto durano? Dopo la gara è seguito magari un periodo di riposo? Da quel che ho capito la cosa scatenante è stato il clinic.. giusto? È successo qualcosa di particolare, risultato poco gradito alla cavalla? Hai cambiato il tuo modo di affrontare certe situazioni dopo il clinic? Il fastidio di manifesta come? E dopo qualche esercizio particolare? Sinceramente continuo a non capire quale apporto positivo possa apportare al cavallo il tondino. Se volessi dare una pausa al cavallo sinceramente non è il tondino quello che sceglierei, perché (a parte il sovraccarico costante degli arti interni) è un lavoro se vuoi "noioso" per il cavallo... Piuttosto allora lavora da terra in campo, dove puoi variare alternando per esempio circoli a rette e mettere ostacoli (assi da saltare, barriere da passare al trotto, quadrati in cui entrare e far ruotare il cavallo su sé stesso, slalom in avanti ed indietro, passi laterali,...). Passeggiate ne fai? Come si comporta?
  24. Ciao viaggiatore Sinceramente capisco poco il nesso tra l'innervosirsi della tua cavallo con il lavoro in tondino. Come diceva bene Sir, il tondino si può utilizzare per un lavoro da terra... o per un lavoro per neofiti o per esercizi di assetto (nel tondino ci si deve preoccupare poco di controllare la direzione sul cavallo e può concentrarsi su altre cose, tipo l'assetto, appunto). Utilizzare il tondino nel tuo caso... non so che senso avrebbe. Dici che la cavallo comincia a bloccarsi dopo 30 minuti: significa che devi lavorare per più di trenta minuti in tondino? E poi...? E qualce tipo di lavoro ti hanno consigliato di fare? Piuttosto cercherei di capire come mai esiste questa soglia: la cavalla è giovane? In che modo si innervosisce? Cosa fai quando si innervosisce? Si agita facendo qualcosa di particolare? Ci sono magari problemi fisici (magari non veterinari, ma prettamente muscolari)? Sono solo alcune domande a cui si dorebbe cercare di avere una risposta per arrivare al problema scatenante... e lavorare su quello.
  25. LadyD

    Nevzorov....

    Ciao Sir Che sia i9mpressionante è fuori di ogni dubbio. Il problema è che ci sono in giro solo pochi video di questo "sistema", e quei pochi sono solo pubblicitari/dimostrativi. In sé non si capisce molto del suo metodo di addestramento, se non che si sta almeno per un anno senza montare, solo lavorando da terra. Sarebbe bello vederlo veramente dal vivo...... si sa che è il "dietro le quinte" la parte più interessante.
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