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Tutti i contenuti di paola dei gatti
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capita, occasionalmente, ai miei cani quando fanno qualche pasticcetto[ad esempio chèrie è un po' (tanto)ladra] ecludo che sia il pasto di riso (soffiato oppure bollitissimo) con carne, però i cani, al contrario dei gatti, hanno bisogno di una maggior quantità di fibre, aggiungi delle verdure lesse (non legumi però! ) alla carne e al riso. mio figlio ai cani prepara un vero e proprio minestrone ben cotto. prova anche, gradatamente, a cambiare alimentazione secca: non di colpo per non provocare diarree.
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però, una mia cara amica, recentemente, ha perso uno dei suoi gatti, forse il più amato:lo aveva salvato che era stto gettato via ed allevato col bibeeron! purtroppo è uscito ed è stato travolto da un'auto. dopo due giorni un'aica della figlia, le ha telefonato dicendo che un micino era stato riportato in negozio dopo le feste: povero cosino rifiutato, preso come giocattolo e poi accantonato come un pupazzo: ora il piccolo ha una famiglia che, di certo lo amerà per sempre e, secondo me, c'è lo zampino di percy
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guardo quelle 2 piccole creature e mi chiedo cosa pensano loro.......possibile che non si siano accorte che non c'è piu la china?possibile che non scriverò piu che invio nastri di gnaolamenti di 480 minuti a qualcuna di voi?possibile che click non si divertirà piu a saltare il tubo della flebo? POSSIBILE POSSIBILE POSSIBILE??????? gli altri lo sanno, sanno anche quando uno di loro sta per andarsene. a volte si cercano, jedi è morta a quasi 21 anni, ma ancora, di tanto in tanto, cercava milou, la figlia preferita, che se ne era andata ormai da anni, e la chiamava con quel verso particolare che riservava solo a lei ... a volte si rassegnano con una saggezza che non è la nostra. spero si siano riincontrate nel luogo dove loro vanno e dove, ne sono certa, mi aspetteranno. a volte vedo accanto a me, con la coda dell'occhio, la mia fedele lupa napo, a volte i viene incontro lilly la mia prima cagnolina... ognuno di loro è presente dentro di me!
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urca che nomi.. la fantasia non manca, io, sarei gia andata in crisi dopo il 3°.... complimenti paola... sai, ognuno di loro ha un...nome segreto, che emerge osservandoli, ad esempio Sigyn prende il nome da sigyn la fedele moglis di loki ed è ... fedelissima : difficile trovare una micetta più...appiccicosa! in casa la chiamiamo attak!
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io lo uso tranquillamente, in quanto il cane recepisce subito che, se vuole evitare il fastidio basta che si metta al passo!
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i miei cani, passati, presenti e futuri, non tirano a 40 giorni comincio in cortile col guinzagli da addestramenrto, poi passo in strrada, appena sono "sgrossati li porto in strada con lo strozzo. la lunghezza del guinzaglio dipende dalla taglia del cane, comunque anche grossi cani possono essere retti da un bambino di due anni, perchè, in realtà stanno al piede e non necessitano di guinzaglio. vanno tranquillamente al guinzaglio doppio anche quando hanno diensioni molto diverse (ofelia di 65 kg e chou di 2,5 ad esempio) e anche grossi mascho come vlad non tirano nemmeno se provocati da laltri cani, semplicemente sanno che non devono (i gatti non sono un priblema per ovvie ragioni) se devo rieducare un adulto uso subito lo strozzo e parto dalla maniglia, usando a poco a poco un guinzagliio più lungo. ho usato il sistema anchw col doberman extrataglia di un amico: ottimi risultati
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cesta? cuccia? i miei scelgono il posto che lloro più aggrada: divano, letto, etc chou, però sceglie il posto scelto dalla sua amica-micia tata si accuccia , poi tata gli si mette contro e con la zampa si tira addosso la folta coda del volpino come se fosse una copertina!
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gli animali sono amici meravigliosi ed insostituibili, non potrei vivere senza di loro (e non sono mai stata un giorno senza di loro: quando avevo 2 ore, joe il gattone rosso di casa mi ha cantato la prima ninna-nanna con le sue fusa!)
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continuano a camminare accanto a noi, saprà mandarti chi ha bisogno di te: sapessi quanti mi sono ancora accanto, appena oltre la portata dell'occhio! non mi laasciano mai sola! e ognuno di loro, a suo tempo ha mandato un altro, magari non della stessa specie, ma bisognoso di amore
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è sempre meglio farsi consigliare dal veterinario che segue il cane, comunque eve avere un buon tenore di proteine, ma poi dipende, appunto, dalle caratteristiche dell'animale che possono essere valutate solo dal veterinario che lo conosce
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feanor dice: Trovo decisamente peggio certi stupidi regolamenti condominiali contro la detenzione di animali...Se animale NON puzza, NON fa chiasso...allora devo esere libero di tenerlo in casa mia. Ci sono state delle sentenze in tribunale contro questi stupidi regolamenti di condominio, ma nonostante ciò si leggono tuttora. ho appena aperto un topic in prposito dove, sosytanzialmente si dice che tali regolamenti raramente sono vaidi (l'esclusione degli animali deve essere votata all'unanimità, ma in questo caso basta che un solo proprietario di animali si opponga, oppure essere prevista nel capitolato:nessuno ovviamente inserisce tale norma nel contratto di compra-vendita per tutti gli appartamenti di un condominio) grazie alle leggi condominiali che ho appena pubblicato, parecchie persone hanno messo a tacere condomini, ed amministratori
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Si usa dire che il regolamento è la "legge interna" del condominio: esso infatti disciplina l'utilizzo delle cose comunì e la ripartizione delle spese (secondo i diritti e gli obblighi spettanti a ciascun condomino) e stabilisce le norme da osservare per la tutela del decoro dell'edificio, e quelle relative all'amministrazione (art. 1138 c.c.). Il regolamento di condominio contiene le tabelle millesimali (art. 68 disp.att. c.c.) che esprimono in millesimi il valore della proprietà di ciascun condomino, e può essere di natura contrattuale oppure approvato a maggioranza dall'assemblea. IL REGOLAMENTO CONTRATTUALE Il regolamento contrattuale deriva da un’accettazione di esso da parte degli acquirenti delle varie porzioni di immobili, al momento dell’acquisto: per lo più viene predisposto dal costruttore-venditore dell'edificio e costituisce parte integrante di tutti gli atti di acquisto stipulati dai diversi condomini. Da questa sua natura deriva la funzione di disciplinare tanto i rapporti tra i singoli proprietari, quanto alcuni rapporti tra condomini e venditore. Poiché costituisce un'articolazione del contratto di acquisto, ne deriva la piena applicabilità delle norme relative alla trascrizione degli atti relativi ad immobili in particolare per quanto riguarda gli effetti nei confronti dei terzi. In ogni caso l'omessa trascrizione nei Registri Immobiliari non influisce sulla validità ed efficacia del regolamento. Si suole distinguere tra le disposizioni che incidono nella sfera dei diritti soggettivi e degli obblighi di ciascun condominio (ad es. destinazione delle proprietà esclusive, modifica dei criteri di ripartizione delle spese) e norme che coinvolgono interessi impersonali della collettività dei condomini (come quelle che prevedono le modalità di uso dei servizi condominiali). Le prime hanno natura contrattuale e perciò possono essere modificate soltanto per iscritto e con il consenso unanime di tutti i condomini, mentre le seconde hanno natura tipicamente regolamentare e possono essere perciò modificate con deliberazione dell'assemblea adottata con la maggioranza prevista dall'art. 1136 cod. civ. . Il regolamento contrattuale può contenere limitazioni al diritto di proprietà esclusiva dei singoli condomini (che sono opponibili ai terzi subacquirenti se debitamente trascritte) come può contenere speciali esoneri di uno o più proprietari da alcune spese condominiali, o la previsione dell'uso esclusivo di alcune parti comuni a favore di una proprietà esclusiva (nesso pertinenziale); deve essere osservato anche dall'originario unico proprietario dell'edificio, ma non può derogare alle norme imperative dettate dal codice civile e dalle leggi speciali. Il regolamento di condominio edilizio predisposto dall'originario unico proprietario dell'edificio non è vincolante per coloro che abbiano acquistato le unità immobiliari prima della predisposizione del regolamento stesso (anche se nell'atto di acquisto sia posto a loro carico l'obbligo di rispettare un regolamento da redigersi in futuro) salvo che l'acquirente, successivamente alla sua redazione, vi presti adesione con atto scritto da cui risulti in modo chiaro ed inequivocabile la "presa di cognizione" del regolamento stesso e la volontà di darvi esecuzione. Nei regolamenti contrattuali predisposti dal costruttore\venditore dell'immobile, di norma questi si riserva alcuni "benefit" che potrà esercitare anche dopo aver alienato tutte le unità immobiliari: ad es. il diritto di autorizzare l'apposizione di targhe o insegne, o lo svolgimento di determinate attività all'interno dell'edificio. Queste norme servono a garantire una più facile commerciabilità dell'immobile, anche qualora - in seguito alle vendite via via effettuate - il costruttore non disponesse più della maggioranza assembleare. IL REGOLAMENTO ASSEMBLEARE Il regolamento approvato a maggioranza (o di natura assembleare) deriva da una delibera assembleare approvata con la maggioranza degli intervenuti all’assemblea (appositamente convocata) che rappresentino almeno la metà del valore dell’edificio (art. 1136 II c.c.): la relativa delibera, come quella che modifica un regolamento preesistente, può essere impugnata rispettando le ordinarie regole previste dall'art. 1107 c.c. Le norme del regolamento non devono in alcun modo menomare i diritti di ciascun condomino, quali risultano dagli atti di acquisto e dalle convenzioni, e in nessun caso possono derogare alle disposizioni degli articoli 1118, secondo comma 1119, 1120, 1129, 1131, 1132, 1136 e 1137 oltre che 63,66,67,69 disp. att. c.c. . In pratica non può contenere limitazioni o divieti alla destinazione o utilizzabilità delle proprietà esclusive, oppure criteri di ripartizione delle spese diversi da quelli previsti dal codice civile: tali deroghe sono ammesse solo ove risultino deliberate all'unanimità. Ad esempio, il divieto di tenere negli appartamenti i comuni non può essere contenuto negli ordinari regolamenti condominiali approvati a maggioranza, non potendo detti regolamenti apportare limitazioni delle facoltà del diritto di proprietà dei condomini sulle porzioni del fabbricato appartenenti ad essi individualmente ed in esclusiva: sicché in difetto di un'approvazione unanime le disposizioni anzidette sono inefficaci anche con riguardo a quegli stessi condomini che le avevano approvate. [/size] il regolamento condominiale può impedire di alloggiare o far circolare animali domestici negli spazi comuni. Poiché in questo caso la delibera concerne le modalità di utilizzo delle aree condominiali la relativa deliberazione può essere adottata a maggioranza. Invece per vietare la detenzione di animali all'interno delle aree private, occorre una delibera adottata all'unanimità oppure che tale divieto sia contenuto in un regolamento contrattuale, dal momento che si tratta di imporre un vincolo al libero esercizio del diritto di proprietà dei condomini (nel ns. ordinamento gli animali sono considerati "beni", e dunque sono tutelati in quanto parte del patrimonio personale). Per ragioni igieniche o di convivenza il regolamento potrebbe vietare di portare gli animali in ascensore oppure obbligare i proprietari a fargli mettere la museruola o adottare altre cautele. Non esistono neppure limiti predefiniti in relazione alla grandezza o alla specie dell'ospite, ma è evidente come un animale più grande sia più difficile da controllare e tollerare, e dunque potrebbe costituire più facilmente una molestia per gli altri condomini: in materia deve prevalere il buonsenso (e la buona educazione) ! Negli edifici con più di dieci proprietari l'adozione del regolamento è obbligatoria, mentre è facoltativa nel cd. piccolo condominio (art. 1138 c.c.). Quest'obbligo comporta la facoltà di ciascun proprietario di sottoporre all'assemblea la necessità di adottare un regolamento: qualora non si provvedesse, sarebbe configurabile il ricorso all'Autorità Giudiziaria, le cui modalità di intervento sono peraltro molto discusse. Concludendo si segnala che, mentre ogni condomino ha diritto di esigere il rispetto del regolamento, per le infrazioni può essere stabilito a titolo di sanzione il pagamento di una somma "fino" a Euro cento (art. 70 disp.att. c.c.) che viene devoluta per le spese ordinarie: sono nulle le eventuali disposizioni del regolamento di condominio che dovessero prevedere sanzioni di importo maggiore. L'esiguità di tale importo rende di fatto difficile ottenere l'adempimento coattivo delle infrazioni cd. lievi. Cass. civ., sez. II, 18-04-2002, n. 5626 Le clausole dei regolamenti che limitano i diritti dei condomini sulle proprietà esclusive o comuni e quelle che attribuiscono ad alcuni di loro maggiori diritti rispetto agli altri hanno natura contrattuale e sono modificabili soltanto con il consenso unanime dei partecipanti alla comunione, che deve essere manifestato in forma scritta, essendo esse costitutive di oneri reali o di servitù prediali da trascrivere nei registri immobiliari della conservatoria per l'opponibilità ai terzi acquirenti di appartamenti o di altre porzioni immobiliari dell'edificio condominiale. (La S.C. ha confermato la sentenza di merito che aveva dichiarato la nullità della deliberazione assembleare con la quale era stata modificata la clausola del regolamento di condominio relativa al divieto della sosta dei veicoli nel cortile comune). Cass. civ., sez. II, 25-10-2001, n. 13164 Il regolamento di condominio predisposto dall'originario unico proprietario dell'intero edificio, ove sia accettato dagli iniziali acquirenti dei singoli appartamenti e regolarmente trascritto nei registri immobiliari, assume carattere convenzionale e vincola tutti i successivi acquirenti, non solo per le clausole che disciplinano l'uso o il godimento dei servizi o delle parti comuni, ma anche per quelle che restringono i poteri e le facoltà dei singoli condomini sulle loro proprietà esclusive venendo a costituire su queste ultime una servitù reciproca; ne consegue che tale regolamento convenzionale, anche se non materialmente inserito nel testo del successivo contratto di compravendita dei singoli appartamenti dell'edificio, fa corpo con esso quando sia stato regolarmente trascritto nei registri immobiliari, rientrando le sue clausole, "per relationem", nel contenuto dei singoli contratti. Cass. civ., sez. II, 12-06-2001, n. 7908 Ai fini della revisione e modificazione delle tabelle millesimali prevista dall'art 69 disp. att. cod. civ., è rilevante l'accertamento della natura contrattuale o meno delle stesse, poiché, in caso di tabella cosidetta "contrattuale", l'errore non rileva nella sua oggettività ma solo in quanto abbia determinato un vizio del consenso; pertanto, non è esperibile l'azione prevista dall'art.69 disp. cit., ma solo l'ordinaria azione di annullamento del contratto, previa allegazione di un vizio della volontà.
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per favore andate a leggere questo articolo , è della mia amica giornalista manuela che mi ha chiesto di dare la massima diffusione a questo scempio. mi spiace angosciarvi! http://manuelapeace.blog.kataweb.it/il_mio_weblog/2008/01/12/261/
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la quantità di cibo che serve ad un gatto è soggettiva, ma ricorda che il gatto, generalmente, si sa regolare da solo. il peso dipende dalla taglia e dal metabolismo,io ho rashid, agrippino, muni, sam e mustafà che sono enormi (tra gli 8 ed i 10 kg) ma non grassi:sono tutto muscolo! rashid e mustafà sembrano due pantere nere! , invece, fagiolino, pur essendo di grossa taglia, pesa sui 6 kg, ma tende alla pinguedine, mentre i fratelli esopo e sigfrido, hanno la stessa stazza ma sono muscolosi. teja ha 12 anni, è sempre stato sui 4,5 kg lungo alto e snello e mangia moltissimo, milou e jasmine sono splendide gatte sui 5-6 kg ma non grasse, mentre tatina è minusvcola e tende alla pinguedine... e potrei continuare... tra l'altro, vista la vasta casistica, posso assicurarti che la pinguedine non deriva dalla sterilizzazione: i miei gatti, maschi e femmine sono sterilizzati, ma hanno taglie asolutamente ...personalizzate e ognuno di loro mangia secondo le proprie esigenze!
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una delle segretarie della mia scuola ha cercato una delle sue gatte (una micina nata in estate) per parecchi giorni, facendo circolare la voce ela foto, infine si è scoperto che una famiglia, credendola randagia, l'aveva adottata, quando la signora ha visto la foto in un negozio ha telefonato e carla ha potuto andare a riprendersela.
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qui le lucertole sono tutte senza coda per colpa di fanello. non le mangia però, si limita a giocarci. comunque credo siano indigeste, ma la maggior parte dei gati dà la caccia a tutto ciò che si muove...quindi!
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se non è sterilizzata è possibile che sia in calore e che torni con...famiglia. puoi mettere in giro una foto (bar negozi veterinari etc) con il numero di telefono, qualora qualcuno l'avesse trovata. mio figlio con questo sistema ha ritrovato il furetto che glli era caduto da una finestra, perdendosi per bologna!
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prima di tutto, suppongo che il vetrinario abbia controllato che non ci sia una verminosi in atto, poi, a volte, un cambio di alimentazione può provocare inconvenienti del genere. di solito, è utile in questi casi, l'aggiunta di fermenti lattici al cibo. di solito una alimentazione equilibrata può essere costituita da riso bollito molto bene con verdure e carne trita che butti nella minestra appena spenta, in modo da scottarla. ovviamente si devono dare opportuni integratori vitaminici. se hai poco tempo puoi ricorrere al riso soffiato con verdure e opportune scatolette, riservando la pappa fresca a quando hai tempo. non tutti i miei cani tollerano un'alimentazione a base di crocchette, quindi, in genere, somministro loro la pappa che ho indicato in precedenza e godono di ottima salute. i cani di mio figlio, quando sono in viaggo con lui, mangiano crocchete e scatoletta, ma quando sono a casa gradiacono il "rancio" comune e parrano senza problemi da un regime all'altro
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è vero che non esiste una prevenzione, a parte gli appositi collari, ma, come dice zarina, quando lo stadio della malttia non è troppo avanzato è possibile controllarla, so che a bologna stavano sperimentando una cura , un amico di mio figlio, studente a bologna, aveva portato il suo cane alla clinica veterinaria dove la malattia è stata diagnosticata e jano è stato, col consenso di antonio, inserito nel protocollo. dopo alcuni mesi i controlli hanno trovato la malattia negativizzata. dopo tre anni e periodici controlli jano sta bene. comunque, in assenza del flebotomo specifico la malattia non si tasmete nè ad animali nè a persone. jano è stato diverse volte ospite nostro col consenso del veterinario.
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ti sono vicina con tutta la tribù ...ora però qualcuno busserà alla tua porta, aprila: è qualcuno che ha bisogno di te ed è china che te lo\la manda
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sono addoloata, prima di natale mi ci sono trovata anch'io in una situazione del genere, abbiamo lottto finchè c'era speranza e wilm non sofriva. parla con la veterinaria, se ti dice che non soffre portala a trascorrere gli ltimi giorni a casa se no, abbi pietà di lei e falle l'ultimo dono!
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quindi le code incrociate della tribù sono, come sempre, un ottimo parafulmine! dirò alla tribù di darsi da fare! di concentrarsi!
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nessuna porta a soffietto e nessuna porta in genere può trattenere un gatto a meno che non sia chiusa a doppia mandata
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saràfatto mi avevano detto veerdana
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qualsiasi cosa sia, le trovo anch'io e ,ovviamente, le lascio in pace