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paola dei gatti

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  1. i furetti sono animali simpaticissimi, che, allevati a contatto con altri animali si inseriscono perfettamente, i miei convivevano con cani e gatti ed anche col ratto grumo! ne ho avuti due che sono vissuti 8-9 anni: Okuto ed Akira.Akira, la furetta, era stata trovata,abbandonata in un parco, da Chèrie, la cagnolina di mio figlio, poiché nessuno l’aveva reclamata rimase con noi. Quando Akira arrivò, in casa c’era Okuto, un furetto simpaticissimo, cresciuto, da quando era stato slattato, tra cani e gatti, un buffone nato, sfacciato e golosissimo di formaggio e che, in cambio di un cioccolatino, recuperava qualsiasi oggetto luccicante trovasse in casa, abitudine utilissima quando perdevo un anello, un orecchino o simili. Akira, invece, doveva essere cresciuta in gabbia, e, inizialmente, solo con grande apprensione si avventurava fuori dalla tana, a poco a poco, però, acquistò confidenza e Okuto si trovò ammogliato ad una vera Santippe. Akira, infatti, gli faceva tremende scenate ed il povero Okuto, pur di non sentirla, andava a dormire nella vasca da bagno, dove Akira non riusciva a seguirlo e, se, per caso,la pettegola ci riusciva, non era più capace di uscire, ed Okuto, poco cavallerescamente, la piantava lì. Akira era estremamente loquace e le sue giaculatorie parevano assordare il consorte. Con il passar dei mesi, Akira divenne meno scorbutica, anche perché Okuto le lasciava scegliere il piattino e la cuccia, non tanto per cortesia quanto per non essere scocciato. Ovviamente la furetta diffidava degli altri ospiti della casa, ma, poco a poco, Akira si abituò alla pacifica convivenza con i coinquilini, anche se aveva simpatie ed antipatie: alcuni gatti erano ammessi alla sua augusta presenza, e, come Crios e Scheeva, potevano addirittura condividere la cuccia con lei, altri, invece, si dovevano tenere a rispettosa distanza, anche ai cani madama non dava eccessiva confidenza, mentre Okuto giocava per ore con loro, non avendo mai ben capito che differenza ci fosse tra lui, un cane e un gatto! Okuto seguiva ovunque mio figlio come un cagnolino, al guinzaglio o su una spalla e, dove non c’era pericolo anche slegato. Okuto adorava i bambini. Un giorno si trovarono in un piccolo parco accanto al quale sorge un asilo, proprio nel momento in cui i bambini tornavano a casa. Naturalmente, il piccolo animale che saltellava allegramente nell’erba non mancò di attirare l’attenzione dei piccoli che, superate in breve le remore delle mamme, cominciarono a lanciargli palline colorate o bastoncini, a correre con lui, a vezzeggiarlo, ad offrirgli ghiotti bocconi delle loro merende. Da quel giorno l’appuntamento si ripeté quasi quotidianamente, infatti, la gioia del gioco era reciproca e ed il divertimento era assicurato anche agli adulti.Okuto, appena si trovava libero nel piccolo parco, correva verso il cancello del cortile e si disponeva ad aspettare i suoi amichetti, ormai festeggiato e vezzeggiato da mamme e nonne ... poi cominciavano i giochi ed è difficile dire se più tardi fosse più difficile prendere congedo per i i bimbi o per Okuto: i saluti erano un reciproco tornare indietro per un’ultima corsa,o un'ultima carezza! okuto era intelligentissimo, ed in questi giorni, penso molto a lui, infatti, ho perso, in casa, un orecchino. Un giorno o l’altro, i gatti lo recupereranno, ma per trovare il fermaglio d’argento con cui fermo lo chignon hanno impiegato una decina di giorni, invece, Okuto era rapidissimo! Okuto, infatti, era attratto da qualsiasi cosa luccicasse, fosse una pallina dell’albero di Natale, un tappo metallico, un pezzetto di carta stagnola o, appunto, un monile, inoltre, era ghiotto di cioccolatini, soprattutto gianduiotti. Lo avevo abituato che, quando mi portava un oggettino luccicante, lo premiavo con un gianduiotto, che poi lui portava nella sua casetta, scartava laboriosamente, infatti, anche questo faceva parte del divertimento, e poi consumava in un paio di giorni. Pertanto, quando mi cadeva un anello, un orecchino o simili, mi bastava chiamare Okuto e fargli vedere un cioccolatino: immediatamente il furetto partiva alla ricerca di qualche cosa di luccicante, magari non trovava l’oggettino che cercavo al primo tentativo, ma potevo essere certa che, nel volgere di un quarto d’ora, la ricerca si sarebbe conclusa con reciproca soddisfazione! I gatti, invece, sono degli scioperati incorruttibili e, già lo so, restituiranno il mio orecchino, che, certamente, hanno già individuato e portato in giro per casa, quando a loro non servirà più. Dato che in casa ci sono alcuni gatti “da riporto” in questo momento l’orecchino potrebbe essere ovunque!
  2. per la precisione, il trucco di strofinare in giro il suo odore, corriponde a quello dei ferormoni ma...peersonalizzati!
  3. anch'io ho avuto diversi traslochi, prima di stabilirmi nella casa definitiva, però, ontrariaente a quanto si crede, il gatto, come il cane è affezionato a noi, quindi, il problema si pone quando nell'ambiente nuovo gli odori sono estranei: fai in modo che in giro ci siano tuoi indumenti e sue copertine e strinale un panno o un batuffolo di cotone sulle guance, dove i gatti hanno delle ghiandole che servono a marcare e poi, con quello, marca i punti strategici della casa. imediatamente dopo il trasloco avrai arecchio da fare, ma fai ogni cosa tenendotela vicina e coccolandola
  4. però, per sicurezza, fai fare un esame delle feci, magari aveva fatto indigestione o preso freddo, ma potrebbe avere dei vermi, che , ovviamente, irritano l'intestino, ma non in continuazione, soprattutto se sono annidati nello stomaco. personalmente, ho 12 cani e li svermo sistematicamente ad ogni cambio di stagione
  5. no, se il negozio è serio gli animali che vende sono sani e controllati da veterinari seri, purtroppo ci sono molti negozi poco affidabili! conviene,prima di acquistare un animale, chiedere informazioni al proprio veterinario di fiducia!
  6. una ventina di anni fa, il persiano rosso chou ebbe dalla siamese Jedi (ho sempre in casa uno opiù siamesi:mi portano buono!) tre cuccioli e, oltre ad essere un papà perfetto, che faceva giocare i piccoli, li accudiva e, se si arrampicavano troppo in alto, li recuperava, restò per tutta la vita fedele alla compagna, cosa insolita, nei gatti , pur essendoci molte altre gatte ..disponibili. il suo comportamento è passato ad alcuni dei suoi discendenti: il figlio mes, ed i nipoti cid e Teja . teja, attualmente si occupa dell'istruzione superiore dei cuccioli di casa: quando arrivano sui 6 mesi insegna loro a scassinare frigoriferi, armadi , ad aprire porte niormali e scorrevoli, a toglire gancetti di sicurezza... (davanti al frigo ho un peso di cemento!)
  7. una per tutti ofelia, 65 kg, stiracchiandosi, ha staccato un bracciolo ad un elegante divano del 700! (alibi:magari gli incastri erano un po' tarlati... mio figlio ah dovuto rifarglieli!)
  8. elenco troppo lungo!
  9. paola dei gatti

    4 Gatti

    certo che possono! quello che non deve mancare loro è l'affetto, il gatto, al contrario del cane basa i suoi rapporti sull'amicizia personale. mi spiego: ho una cinquantina di gatti, li nutriamo sia io, sia, mio marito, sia mio figlio, ma la maggior parte di loro si è scelto tra di noi o tra gli altri animali un amico del cuore, ad esempio, muni il siamese, mi è stato regalatodal mio veterinario e tra noi è stato amore a prima vista, ma quando c'è mio figlio, con lui s'intende alla perfezione, milou è invece la gatta di mio marito e sigyn detta attak fa la colla solo con me, pata, invece è l'mica del cuore del volpino chou e la sera, in qualsiasi stagione, gli va a dormire accanto, poi con la zampina si tira addosso la folta coda come una copertina!
  10. scusa, non lo sapevo! tra l'altro ho preso il post dal mio blog e non sapevo che avrebbe conservato il colore originale!
  11. il micino è, forse, stato tolto troppo presto dalla cucciolata e, quindi, non ha imparato a valutare i propri attacchi. i felini, come i canidi, imparano a difendersi con le false lotte tra cuccioli, ed imparano così anche a limitare la forza del morso quando l'intento è ludico. quando esagerano, la mamma intervien conuna energica zampata. quinado sun esagera, dagli un leggerissimo buffetto sul naso, oppure, se la situazione lo permette (a llettto magari no!) tieni a portata di mano una spruzzetta di quelle per inumidirre la biancheria, o qualcosa di simile e puniscilo con un leggero spruzzo, ma solo se esagera. altrimenti porta pazienza, fai da cavia e, col tempo, imparerà!
  12. è stupendo, è un europeo, ma con antenati a pelo lungo tipo persiano, ha gli occhi azzurri, probabilmente perchè detto antenato è un angora bianco (probabilmente sordo). il bianco totale legato agli occhi azzurri di solito è legato alla sordità o semi-sordità io ho sturm e drang, totalmente bianchi con gli occhi azzurri: sturm è sordo come una campana e drang sordastra!
  13. L’inossidabile Fox ha diritto di cittadinanza tra i gatti, anche se è un cane, infatti, un giorno, molti anni fa, è comparso dal nulla e si è stanziato qui (oggi ha circa ventisei anni) e, da allora, ha sempre condiviso la sua esistenza con i gatti e con gli altri animali di casa. Fox è di ascendenza assai incerta, il pelo ispido, arruffato grigio con una strana cresta di peli chiari ritti in testa. Fox dev’essere un highlander, infatti, ha lo stesso aspetto improbabile del giorno in cui è arrivato (allora il veterinario gli attribuì circa 5 anni) non ha perso i denti,anzi, hanno l’aspetto di quelli di un cane di….cinque anni in ottime condizioni, l’udito è perfetto, dimostra 7 - 8 anni, corre ancora, instancabile, avanti ed indietro lungo la cancellata, rimbalzando a quattro zampe contro il muro di delimitazione, ogni volta che passa qualcuno….non ha problemi di alcun genere, solo, una volta, ha avuto un po’ di infiammazione alla prostata, presto risolta (è stata l’unica volta in cui ha avuto bisogno del veterinario, a parte il momento del tatuaggio). Mangia con appetito, ma non è mai ingrassato di un grammo, è agile, ha il cuore sanissimo e non ha acciacchi. L’intelligenza vivacissima non si è attenuata con gli anni (mai visto un cane altrettanto intelligente!), né il carattere irascibile ed indipendente si è addolcito. Gli anni sono passati per tutti ma non per lui! Generazioni di gatti e di cani si sono avvicendate e lui ha lasciato scorrere imperturbabile il tempo. Persino la Ventenne gatta Jedi mostrava i segni del tempo, pur essendo brillantissima, il suo mantello era sbiadito, aveva un po’ di cataratta ed era dimagrita, ma aveva ancora ottimi denti , un ottimo fiuto ed un bel caratterino!. Fox continua ad essere un ottimo cane da guardia, anzi, il migliore, ed ha allevato generazioni di cani, ora sta spiegando ad Ofelia la molossa i segreti del perfetto guardiano, attento, vigile, ma mai inutilmente aggressivo, capace di individuare con sicurezza amici,semplici estranei innocui e presenze sgradite (nessuno è mai riuscito ad entrare in casa nostra). Nessuno dei cani di casa osa mettere in discussione la sua autorità (i gatti,naturalmente, sì).Recentemente, Fox si è scelto un .. vicesceriffo : l'equilibratissimo Vladimir. Fox ama svisceratamente mio figlio, che è l’unico a potersi permettere delle confidenze con lui (ossia pulirgli le orecchie, controllargli i denti, all’occorrenza lavarlo). Il vecchio signore è ancora interessato alle cagnette e non manca mai di presentarsi a tavola all’ora di pranzo e cena. Ha una poltroncina a fianco del termosifone che non deve essere spostata per nessuna ragione. Un giorno che era stata messa in terrazza, Fox ha cominciato ad abbaiare ed a spingerla verso l’interno, finché qualcuno ha capito e l’ha rimessa a posto. In terrazza c’è un’altra poltroncina, identica alla precedente, che è ugualmente la sua e deve stare lì, in una certa posizione (abbiamo provato a scambiarle per vedere se se ne accorgeva, ma ha fatto il finimondo perchè le rimettessimo al loro giusto posto). La sua vitalità resta un mistero per tutti, veterinario compreso, che si augura, come tutti noi, di invecchiare in gran forma come lui! (Luky è arrivato a vent’anni, ma era diventato sordo e cieco e con qualche acciacco).
  14. Sono fermamente convinta che i gatti possano viaggiare in dimensioni diverse da quelle dei comuni mortali! I gatti succhiano con il latte di mammà la capacità di smaterializzarsi e rimaterializzarsi a loro arbitrio. Un esuberante micino di un paio di mesi ed un grosso e maturo gattone, apparentemente serio, condividono tale sconcertante prerogativa. Chiunque ha un gatto, ne conosce l’abilità nello smaterializzarsi: un attimo prima è qui e l’attimo dopo non c’è più! Si è certi che sia in casa, o addirittura nella stanza, ma non è possibile individuarlo. Lo si chiama con voce flautata, si cerca nei soliti nascondigli, si guarda attentamente dietro le tende, tra le foglie delle piante ornamentali, nello spazio tra termosifone e davanzale, sugli scaffali della libreria….. poi, la ricerca diviene sempre più frenetica, perplessi si cominciano ad aprire cassetti ed armadi che non si sono aperti in loro presenza, si scruta, muniti di pila, sotto ai mobili, anche quelli più bassi, dove appare improbabile che possa nascondersi un grosso gatto, esasperati si cerca di sedurlo scrollando la scatola dei croccantini, si estende la ricerca al resto della casa, si sollevano tovaglie, tappeti, piumini, copriletto, si guarda dietro ai cuscini di divani e poltrone e nelle molle degli stessi, si perquisiscono i posti più assurdi ed improbabili, ad un certo punto viene il dubbio di averlo, inavvertitamente, chiuso fuori di casa, oppure, se la finestra è socchiusa, che sia caduto, si scendono precipitosamente le scale chiamandolo, sempre agitando i croccantini e, se è sera, dardeggiando in giro con la pila, si perlustrano i dintorni con un binocolo della prima guerra mondiale, ricordo del carissimo zio medaglia d’oro, infine, disperati, quando ormai il vicinato è incline a chiamare un’ambulanza per portare al neurodeliri il folle che si aggira nel vicinato, e si rientra in casa convinti che non rivedremo mai più il beneamato, e si riprende, disperati e sull'orlo di una crisi isterica, la perquisizione, inopinatamente il gatto ricompare soave, con l’aria di chiedere con cortese interessamento perché mai siamo così agitati! Ovviamente, è impossibile stabilire dove fosse, perché non lo vediamo sbucare da nessuna direzione. Semplicemente lui è lì, apparentemente è sempre stato lì, ed appare perplesso per il nostro sollievo nell’abbracciarlo. Conosco una signora che vive con Satana, uno splendido persiano nero: la signora è stata vista aggirarsi in vestaglia,d’inverno, in piena notte , invocando “Satana, Satana….Satanaaaaaa!” : ovviamente il gatto la guardava, cortesemente interessato, dalla finestra dell’appartamento al terzo piano! Lei, però, aveva trovato la finestra del bagno socchiusa ed aveva pensato che il beneamato fosse caduto in strada!
  15. noi non dimenticheremo mai grumo!
  16. Anni fa, mio figlio accolse un ratto salvato da un laboratorio. Grumo, intelligente come tutti i ratti, si adattò rapidamente alla nuova situazione, ed imparò a convivere con gli altri animali di casa: gatti, cani e furetti. Amava viaggiare nel cappuccio della giacca a vento di mio figlio ed era bellissimo, quando era trasportato in motorino, vederlo viaggiare “baffi al vento” mentre il soffice pelo si arruffava. Grumo era socievolissimo, e, più di una volta, mi è capitato di portarlo dal veterinario per i periodici controlli, semplicemente appoggiandomelo su una spalla. Grumo si godeva la passeggiata guardandosi intorno. Quando capitava che Grumo scendesse a terra, per fare il buffone con gli amici, bastava richiamarlo porgendogli una mano, e, subito, si arrampicava lungo il braccio, per sistemarsi su una spalla, nel cappuccio o in una tasca. Un giorno, però, Grumo fu vinto dal richiamo dell’amore: mentre mio figlio era fermo accanto al cantiere di una chiesa in ristrutturazione, Grumo, improvvisamente, fuggì, probabilmente attratto da una femmina in calore. Ogni richiamo fu inutile, gli operai, che avevano visto la scena e che avevano assistito, divertiti, alle prodezze di Grumo, permisero a mio figlio di scendere nel cantiere e nei sotterranei a cercarlo, si fecero dare il numero di cellulare, in caso fossero riusciti a catturarlo o, almeno, ad avvistarlo … Grumo non tornò più, restò con la compagna e , a quanto pare, decise di metter su famiglia!http://gattiblog.typepad.com/.shared/image...1/grumo_dis.jpg
  17. elogio del gatto: I gatti sono grandi “maîtres à penser”, infatti, chi vive con uno o più gatti deve rivedere i propri parametri di vita. Intanto deve stabilire quali sono le cose veramente importanti: se dà la precedenza all’arredamento è meglio che non scelga un gatto (un acquario coi pesci rossi è più adatto), altrimenti si renderebbero infelici a vicenda, il gatto perché non potrebbe fare a meno di lasciare in giro peli, arruffare tappeti, arrampicarsi, affilarsi le unghie, giocare con ninnoli vari etc. e sarebbe continuamente scocciato da un individuo che cerca di convincerlo a fare \ non fare certe cose, l’umano perché vedrebbe frustrati i suoi sforzi di addestrare un gatto come farebbe con un cane. Il gatto insegna l’umiltà, non perché sia umile, ma perché, se è un gatto particolarmente affabile ti accetta come suo pari… altrimenti l’essere superiore è lui. Il gatto insegna ad apprezzare la diversità: l’intelligenza di molti gatti è stupefacente, come la loro infinita capacità di imparare …., ma solo ciò che interessa loro. Il gatto insegna la tolleranza: è difficile convivere con un essere ineffabile, che osserva, giudica e fa ciò che più gli aggrada. Il gatto insegna la prudenza: non si possono lasciare impunemente in giro computer, oggetti fragili, gioielli, penne, giornali, assegni…: si rischia di trovarli danneggiati o di non trovarli più, infatti, è vero che un gatto può aggirarsi impunemente tra oggetti fragilissimi: basta che lo voglia e che niente gli suggerisca di spingerli delicatamente per sentirne il suono quando si infrangono, o che un rumore improvviso, di solito l’urlo d’angoscia del proprietario di detti oggetti, non urti i suoi sensibili nervi. Un buon “gatto da riporto” può portare un oggetto negli angoli più remoti della casa e solo il suo buon cuore può farli ritrovare, di solito riportandoli in bocca alla persona alla quale li ha sottratti. Un gatto insegna a valutare sempre le conseguenze delle proprie azioni: qualsiasi cosa si faccia, bisogna chiedersi quale sarà la reazione della controparte. Il gatto insegna l’indipendenza di pensiero: lui è assolutamente indipendente nei suoi giudizi, è imparziale e non si lascia ingannare dalle apparenze ed agisce di conseguenza (mai fidarsi di chi è guardato con sospetto da un gatto), insegna ad esercitare la pazienza, infatti, se si ostina a fare o non fare una cosa, ci vuole la pazienza di Giobbe per rassegnarsi, ma è l’unica soluzione in alternativa ad una crisi di nervi. Il gatto sviluppa l’intelligenza umana ed il senso pratico, infatti, dato che è impossibile insegnare ad un gatto bempensante a non fare una cosa, bisogna sviluppare la capacità di ovviare agli inconvenienti più gravi (ad esempio adottando maniglie a pomolo se non si vuole che il gatto apra le porte a propria discrezione). Il gatto insegna la morigeratezza: il gatto domestico non mangia mai nulla più di quanto gli è necessario, se ruba, lo fa con eleganza e per mero divertimento. Un gatto indica con sicurezza se un cibo contiene sostanze poco consone alla buona salute: quando si vuole un giudizio sicuro e spassionato sulla qualità di un nuovo prodotto alimentare, basta osservare se il gatto lo ruba, se poi, nonostante la nostra rozza opinione, addirittura lo “raspa via” e meglio chiedere un’indagine del N.A.S. un gatto insegna ad affrontare gli imprevisti, infatti, è assolutamente imprevedibile e fornisce un ottimo allenamento alle forti emozioni, contribuendo a prevenire l'infarto. Un gatto insegna a prendere la vita con umorismo, infatti, chi vive con un gatto impara a ridere di sé e degli altri: il gatto è fonte perenne di divertimento, perché è dotato del senso del comico. Il gatto insegna la tenerezza, perché diventa tenero e consolatorio quando intuisce che è ciò di cui abbiamo bisogno ed insegna il reciproco rispetto, infatti rispetta solo chi lo rispetta, ed infine, il gatto insegna l’amicizia disinteressata, poiché il gatto sceglie l’amico, umano od animale, indipendentemente dai vantaggi che gli può offrire ed è incorruttibile. Si accettano altri motivi basati sull’esperienza personale encomio del cane: I cani sono ottimi compagni di vita, infatti, chi vive con uno o più cani deve rivedere i propri parametri di vita. Intanto deve stabilire quali sono le cose veramente importanti: se non vuole legami non può scegliere il cane, che avrà sempre bisogno di lui, sia per le sue esigenze materiali , sia per quelle affettive. Il cane è un amico che ti scegli e che ti accetta acriticamente, senza badare ai tuoi pregi ed ai tuoi difetti, il cane insegna l’umiltà, perché è umile e generoso ed antepone a se stesso l’amico umano, il cane insegna ad apprezzare la duttile docilità con la sua infinita capacità di imparare. Il cane insegna la tolleranza: è una creatura dotata di un’incredibile capacità di comprensione. Il cane insegna la prudenza, infatti, è un amico affidabile, ma, proprio per questo, è necessario che resti sempre sotto il controllo del suo amico umano, affinché non trascenda in situazioni che potrebbe interpretare come di potenziale pericolo. Un buon “cane da riporto” può rintracciare un oggetto negli angoli più remoti della casa e per mero buon cuore può farli ritrovare … a meno che, in un attimo di frivolezza non decida di rosicchiarli. Un cane insegna a valutare sempre le conseguenze delle proprie azioni: qualsiasi cosa si faccia, bisogna ricordarsi che lui esiste. Il cane insegna a non lasciarsi ingannare dalle apparenze: mai fidarsi di chi è guardato con sospetto da un cane. Il cane insegna ad esercitare la pazienza e la dolcezza, quando, volubile cucciolo di un paio di mesi, lo si vuole addestrare o quando, adulto, si concede imprevedibili marachelle. Il cane sviluppa la capacità di comprensione verso gli altri, infatti, esige di essere capito e compreso, proprio come fa lui nei nostri confronti. Un cane è una compagnia rassicurante, se c’è lui non siamo mai soli, se temiamo qualche cosa ci rassicura, se siamo addolorati ci consola se siamo preoccupati ci rasserena. Un cane insegna a prendere la vita con filosofia, poiché lui prende la vita come viene. Il cane insegna la tenerezza, perché diventa tenero e consolatorio quando intuisce che è ciò di cui abbiamo bisogno, ed sa essere allegro ed esuberante quando percepisce la nostra allegria, è sempre felice del nostro ritorno e si rassegna se ussciamo lasciandolo a casa, conosce i nostri orari e sa sempre quando prepararsi ad uscire e quando limitarsi ad un affettuoso commiato ed infine, il cane insegna l’amicizia disinteressata, poiché resta accanto all’amico, umano od animale, indipendentemente dai vantaggi che gli può offrire. Il Cane può essere il migliore amico di un gatto, infatti sono complementari
  18. amo i cani ma adoro i gatti! quella nell'avatar è freya la strega siamese: bella vero?
  19. sono paola dei gatti, sono qui perchè ho una vasta tribù che accompagna i miei passi e che accudisco con l'aiuto di mio marito e di mio figlio. ho una cinquantina di gatti e 12 cani, un coniglio nano ed un numero imprecisato di tartarughe (ovviamente non vivo in un monolocale! ) ho anche una discreta esperienza in proposito e gestisco un blog dove racconto le allegre avventure dei miei animali e di quelli degli amici. a npme di tutta la Tribù auguro un sereno 2008 agli amici del forum, appena incontrati!
  20. ho due marginate, nonostante si pensi che la vita media delle terrestri sia intorno ai trent'anni le mie hanno superato i 50, appartenevano a mio marito già quando era bambino ed ora , lui me ha 62! vengono dal cedrino, in sardegna, ho anche due greche di circa trent'anni, in ottima salute e molti ibridi, infatti le due razze sono interfeconde. vivono allo stato brado su un terreno di 2500 metri e vanno in letargo scavando la tana, la più docile è carlotta, mentre Walter ha già morsicato parecchi cani, anche di grossa taglia. Walter e carlotta, le marginate sembrano grossi elmetti tedeschi, oliver ed achille le greche sono più piccoli, ma nella stagione degli amori walter ed achille si sfidano, il vincitore si vede quando si schiudono le uova: a volte si tratta di vere marginate, a volte di ibridi!
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