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pesk

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  1. Niente, il micio ieri non è stato avvistato... ho lasciato il mio numero ad Amalasunta in modo che la sua amica che abita lì possa chiamarmi se lo rivede.
  2. Amalasunta mi ha scritto che avrebbe provato a cercare di nuovo il micio oggi pomeriggio... aspettiamo notizie!
  3. Secondo me bisogna tirarlo via di lì, anche solo temporaneamente, e farlo vedere a un veterinario... povero micio, secondo me è stato abbandonato, chissà com'è disorientato e impaurito...! Facci sapere come va!
  4. Uff... non riesco a mandati e-mail o mp, non sono abilitati! Qui trovi la foto di un recinto a prova di riccio, con pareti liscie alte 50 cm o più: Se hai bisogno di consigli sui ricci puoi sempre contare su "Hedgehogs, il sito dei ricci" e sul centro "SOS ricci": Ciao! Francesca
  5. Ciao Federico! I ricci di solito mangiano i frutti caduti, ma avendole a portata di denti potrebbero aver mangiucchiato qualche fragola, e altrettanto i topi. I ricci possono arrampicarsi su una rete, e rischiamo anche di farsi male rimanendoci incastrati col muso se è a maglie larghe e con le zampe se è a maglie piccole... quindi evita tutte le reti e fai piuttosto un recinto liscio non scalabile, ad esempio in onduline. Ti mando via e-mail (o mp, non ho capito quale dei due mezzi è) un link alle foto di un recinto a prova di riccio. Se ti capita di avere a che fare con dei ricci e non sai come comportarti puoi contattarmi, me ne occupo da un po' in collaborazione con "Hedgehogs, il sito dei ricci". Ti riporto anche un link ad alcune informazioni sui ricci che ho postato qui su Animali nel Mondo: http://www.animalinelmondo.it/forum/index....showtopic=14257 Mi raccomando, nell'orto e nel giardino non usare lumachicidi e veleni vari, che azzerano la biodiversità nei nostri giardini e nelle nostre campagne facendo scomparire insieme agli animali nocivi anche un sacco di animali utili...! Se proprio devi liberarti delle lumache c'è un lumachicida biologico, il Ferramol della Neudorff (io l'ho preso per la mia vicina in un consorzio agrario), che a differenza dei micidiali lumachicidi alla metaldeide non è pericoloso per uccelli, ricci, cani, gatti ecc. Ciao! Francesca
  6. Avete letto questa bella notizia? Immagino di sì perchè ne stanno parlando un po' dappertutto! Peppino, un cagnolino randagio scomparso lo scorso 5 maggio all’età di circa 15 anni, diventerà cittadino onorario della cittadina in cui viveva! Peppino era arrivato a Matrice, in provincia di Campobasso, 10 anni fa e si era guadagnato l'amore e la simpatia di tutti: dove si radunava la gente arrivava anche lui, presenziava a tutte le manifestazioni pubbliche, accompagnava i bimbi all'andata e al ritorno da scuola. Quando è morto in città sono comparsi degli avvisi funebri, e sul sito del Comune si legge: in Matrice il 5 maggio 2009 è venuto a mancare ai matriciani il più fedele amico dell'uomo "il cane PEPPINO" presente in questa comunità da oltre un decennio Un tecnico del comune lo ha sepolto vicino al paese e ha commentato: “Peppino è venuto al funerale di mio fratello e volevo ricambiare il gesto di cortesia”. Presto sulla sua tomba ci sarà una lapide a ricordarlo. Sul sito del Comune vengono pubblicate le numerosissime email con cui i cittadini chiedono al sindaco di insignire Peppino della cittadinanza onoraria, cosa che sembra ormai scontata. Una bellissima storia in un periodo in cui le notizie sui randagi sono di tutt'altro tenore... una speranza per un futuro di rispetto della dignità di tutti gli animali. Gli animali hanno un cuore e un'anima, e Peppino lo ha dimostrato...!
  7. Mi sa che finirà così! D'altra parte concordo in pieno con Alexina:
  8. pesk

    Cosmetici

    Ciao Mistery! Confermo le informazioni che ti ha dato Cinzia. La dicitura "non testato su animali" inganna e ho capito bene perchè tempo fa, frequentando un forum sulla vivisezione che, ahimè, per regolamento non posso citare! In breve: - nessun prodotto finito può essere testato sugli animali perchè la legge lo vieta (e questo potrebbe far pensare che tutti i prodotti sono virtuosi e cruelty free) - in compenso la legge impone di testare tutti i nuovi ingredienti messi sul mercato (e questo potrebbe far pensare che nessun prodotto è virtuoso e cruelty free) Quindi...?!? La verità è che qualcuno che si distingue dagli altri c'è: sono quelle ditte che si sono date una "stop date", ovvero una data a partire dalla quale si impegnano a non utilizzare i nuovi ingredienti messi sul mercato. Così facendo queste ditte non contribuiscono ad incrementare la vivisezione. Ti mando via mp il link a una trattazione intitolata "Cruelty free: Tutta la verità", redatto davvero bene, che spiega la questione della sperimentazione in modo chiaro e si allarga anche ad altre considerazioni di carattere più generalmente ecologico, che è il caso di affiancare alle prime. Poi ci sarebbero tanti altri argomenti da trattare... se inizi ad approfondire il discorso rimarrai stupita da quante attività umane implicano crudeltà sugli animali: dalla lana che viene da pecore trattate con la tecnica del mulesing, ai piumini d'oca fatti con le piume tolte alle oche vive... nell'industria non c'è quasi mai pietà per gli animali! Una volta chiarite le idee, però, evitare certi prodotti non è così difficile come sembra. Anzi, ti dirò che quelle che all'inizio mi sembravano delle complicazioni adesso mi sembra siano scelte che mi hanno semplificato la vita! Ho trovato dei cosmetici che mi piacciono molto tra quelli certificati cruelty free, li compro online e quando al supermercato salto la corsia dei cosmetici ne sono contenta e penso con sollievo: uff, niente più dubbi e domande, niente più sensi di colpa! La rete aiuta tantissimo, se prima non sapevi dove sbattere la testa per reperire certi prodotti particolari adesso, con una semplice ricerca in rete, è facile trovarli. Ultimamente ho fatto degli acquisti di cui sono soddisfattissima... primi fra tutti delle scarpe molto carine e comode senza pelle ma in materiali traspiranti e naturali, e un piumone imbottito non con le piume ma con la fibra di mais che è una meraviglia per leggerezza e comfort.
  9. Non ne ho mai sentito parlare... Zarina, ne sai niente?
  10. Il micio dei miei suoceri ci ha messo circa quattro mesi per accettare l'arrivo di un nuovo cucciolo: prima sono state soffiate furiose, poi meno cattive ma comunque automatiche se il piccolo gli si avvicinava o anche solo se sentiva il suo odore sulle nostre mani... finchè qualche giorno fa li abbiamo visti strusciarsi uno contro l'altro... finalmente amici! Per tutto questo tempo erano stati abbastanza a contatto (un po' meno di giorno perchè il grande se ne andava sdegnato a gironzolare nei campi, forzatamente la notte perchè dormivano nella stessa stanza): abbiamo potuto farlo perchè il grande, a parte soffiare e fare la mossa di graffiare, non arrivava mai a far davvero male al piccolo... e il piccolo essendo spavaldo di natura non ne era spaventato.
  11. Ma dai, un tronco d'olivo...? E' vero che ai gatti piacciono anche le olive... Grazie del consiglio, lo cercherò! Io nel frattempo ho continuato la mia ricerca e ho trovato il racconto di una persona che dopo aver fallito con gli spray commerciali è riuscita a far desistere la gatta dal graffiare un mobile sfregando la superficie con della rucola...
  12. Come avevo scritto, i tiragraffi li metterò (avevo scritto grattatoi, io li chiamo così), e li posizionerò in soggiorno in modo che siano una valida alternativa ai divani... ma pensavo di "rafforzare il concetto" con gli spray repellenti! Nessuno di voi li ha usati? Ne avete qualcuno in particolare da consigliarmi?
  13. Ciao a tutti! Sto arredando la casa in cui mi trasferirò tra poco e voglio sentire la vostra opinione su un tema difficile, ovvero: come non farsi distruggere la casa e i mobili dai gatti! I miei due micioni di sempre, che resteranno a casa di mia mamma, negli anni hanno fatto a brandelli le poltrone, straziato le zanzariere, graffiato le porte e masticato le finestre, alcuni mobili e persino il televisore (per rendere giustizia a Tom devo precisare che un buon 90% di quanto elencato è opera della Machi, e a discolpa di lei devo dire che a differenza di Tom è sempre stata in casa, per cui ha avuto molte più occasioni sia di annoiarsi che di far danni)! E’ già deciso che nella nuova casa verranno anche due micetti… come limitare la loro furia distruttiva felina per non ritrovarmi nelle stesse condizioni? Temo soprattutto per i divani e per porte e finestre, che sono laccate bianche. Ovviamente mi attrezzerò con giochini vari e tenterò anche la mossa dei grattatoi (oggetti tra i più ignorati dai gatti, sigh!), ma volevo anche chiedervi: gli spray repellenti appositi, quelli alla menta o all’arancia o che so io, spruzzati nei punti più critici come schienale del divano e spigoli degli infissi, sono efficaci nel tenere alla larga unghie e dentini delle belvine? Ne ho sentito parlare ma non li ho mai usati… Aspetto i vostri consigli e vi ringrazio fin d’ora. Se avete da segnalarmi qualche prodotto che avete trovato efficace mandatemi un mp, mi fareste un grande favore!
  14. Mi dispiace tantissimo...! Temevo fosse andata così dal momento che non avevi più scritto.
  15. Hai ragione sul prodotto... ma giadox non è raggiungibile nè via e-mail nè via messaggio privato in quanto nuovo iscritto, e non me la sentivo di lasciarlo senza un'informazione che può salvare la vita al piccolo ghiro... e sappiamo tutti che, al contrario, sbagliando il tipo di alimento si può uccidere un animaletto! Adesso ho provato a oscurare il nome del prodotto, ma non mi consente più di modificare il messaggio. Mi sa che dobbiamo aspettare l'intervento di Zarina... Per il resto, ho riletto il regolamento del forum, che dice che "si possono inserire link nei post solo a completamento di un'informazione", che è quello che ho fatto direi... e non dice che non si possono menzionare associazioni, quindi spero che vada bene così!
  16. Dal Centro Recupero Animali Selvatici S*******i - che si occupa prevalentemente di ricci ma non solo - mi dicono che loro per i cuccioli di ghiro ancora da svezzare usano il latte K** della C***a... forse questo ghiro è già svezzato, comunque penso che questo latte, che è adatto ai ghiri, gli possa essere d'aiuto. Ricorda che non tutti i tipi di latte vanno bene per tutti gli animali, e il latte di mucca non va bene per la maggior parte di loro... quindi meglio andare sul sicuro con il K**. In ogni caso ti consiglio di chiamare al telefono il Centro "Il *********o" di Modena, che si è occupato spesso di ghiri, ai numeri che ti ho dato prima... poi, se non sei vicino a loro per portargli il piccolo ghiro, portalo in un altro Centro Recupero Animali Selvatici riportando le indicazioni che ti avranno dato quelli del ******** (giusto perchè potresti incappare in un CRAS che non ha avuto molte esperienze con i ghiri)! Qui trovi un elenco dei Centri Recupero Animali Selvatici (CRAS) divisi per regione: http://www.recuperoselvatici.it/principale.htm Facci sapere, ciao!
  17. Penso che il ghiro sia sottopeso per il letargo e debba essere curato e svernare al caldo per essere poi liberato in primavera... come i ghiri di cui si parla qui, liberati dal Centro Recupero Animali Selvatici "Il p*******so" di Modena dopo un inverno passato al caldo e al riparo: http://www.provincia.modena.it/contrasto/p...34&ID=66167 Numeri del Centro ******* che puoi chiamare per consigli: ********
  18. Ciao Valoe, mi dispiace di non aver visto prima il tuo messaggio...! Quanto era piccolo il riccio? Il pericolo del cannibalismo di cui dici in effetti c'è, ma più che altro quando i ricci sono molto piccoli... se era grandicello, cioè se aveva già l'aspetto di un riccio adulto, con gli aculei duri e grigio-marroni, ed era in grado di camminare per seguire la mamma, penso che semplicemente siano andati via insieme. Vista la tua buona volontà e il tuo interesse per i ricci ti invito a visitare Hedgehogs, il sito dei ricci... non posso inserire un link diretto ma se digiti in google "il sito dei ricci" lo troverai subito, è la prima voce che esce! Nel sito trovi tante informazioni utili e nel forum, con cui collaboro come moderatrice per la sezione riccio europeo, troverai sempre tante persone che possono darti una risposta pronta in caso di emergenza ricci. Adesso, per esempio, siamo in piena emergenza autunnale: i ricci che non hanno il peso sufficiente per il letargo (500/600 granni in settembre/ottobre) devono svernare in casa al caldo per poter sopravvivere e poter essere liberati a primavera dopo un periodo di riambientazione... e così siamo tutti impegnati a coordinare il recupero dei riccetti sottopeso e a trovargli una sistemazione per l'inverno presso dei volontari! Ti aspettiamo su Hedgehogs, a presto...!
  19. per w_animal: se hai dei ricci che girano abitualmente nel tuo giardino vieni a fare un giro su Hedgehogs e guarda la sezione "Come aiutare il riccio in libertà". Inoltre tieni d'occhio il giardino nei prossimi mesi, perchè spesso a fine estate nascono delle nidiate tardive, e quei cuccioli hanno bisogno di aiuto perchè sono troppo essere piccoli per sopravvivere al letargo! Vanno prelevati e fatti svernare al caldo, poi liberati a primavera con le cautele e le procedure di cui ho scritto sopra.
  20. Anch'io ho sempre visto i ricci mangiare lumache... ma al centro di recupero SOS RICCI mi hanno raccomandato di non dargliene per quel motivo, e sul sito di un rifugio inglese si dice che i ricci si nutrono di lumache solo quando non hanno alternative. Oltre al pericolo dato dalla vischiosità c'è il fatto che veicolano un sacco di parassiti pericolosi per il riccio. Insomma... secondo me in natura le mangiano eccome, ma se ci stiamo occupando di un riccio che è già in difficoltà per qualunque motivo è meglio evitare di dargliene!
  21. In realtà le lumache non gli vanno date: i ricci le mangiano occasionalmente, ma spesso muoiono soffocati a causa della vischiosità della lumaca. Questa cosa mi è stata detta dal Centro Recupero Animali Selvatici SOS ricci. Loro ai ricci ospitati nei recinti del centro danno al più le camole della farina. L'opportunità o meno di liberare un riccio cresciuto in cattività deve sempre essere attentamente valutata: va fatto un periodo di riambientazione in un recinto all'aperto (i primi 50 cm in basso devono essere lisci in modo che il riccio non si arrampichi per fuggire) dando sempre meno cibi pronti e sempre più cibo vivo, come le camole della farina, per almeno 15/20 giorni. Poi si valuterà il grado di autonomia acquisito dal riccio: si chiude e si difende o è eccessivamente fiducioso verso persone e animali? sa cacciare e nutrirsi da sè? Raccomando a chi si trova ad affrontare un problema del genere di mettersi in contatto con SOS ricci (339 2942329) o con il forum di Hedgehogs - il sito dei ricci per avere indicazioni su come fare... soprattutto non seguite i consigli di chi vi dice di liberare il riccio direttamente, senza un adeguato periodo di riambientazione! Purtroppo alcuni Centri di Recupero Animali Selvatici sono mal informati e a volte danno consigli frettolosi e sbagliati.
  22. Ahi ahi... se penso a come ti prendi cura dei tuoi gatti sono sicura che quei due ricci saranno stati supercoccolati a casa tua, Paola! Ma il riccio è un animale selvatico protetto ed è vietato tenerlo in cattività. Può essere trattenuto solo per brevi periodi se necessita di cure o, al limite, per sempre se per qualche motivo (imprinting, handicap) non risulta liberabile (ma in questo caso ha bisogno di grandi spazi per poter camminare come la sua natura richiede). Raccomando a chiunque trovasse un riccio in difficoltà di non improvvisare (i ricci sono animali particolari e delicati e il fai da te può fare molti danni!), ma prendere contatto subito con un centro di recupero per animali selvatici o un veterinario. Inoltre, dal momento che non sempre il personale dei centri di recupero e i veterinari si intendono di ricci, raccomando di fare una di queste cose: - chiamare SOS RICCI, centro recupero specializzato in provincia di Reggio Emilia, al 339 2942329, descrivere la situazione e chiedere istruzioni su cosa fare - chiedere aiuto nel forum del Sito di Ricci (non posso mettere il link ma se scrivete "il sito dei ricci" in un motore di ricerca lo troverete subito!), dove siamo in tanti sempre presenti a dare consigli e aiuto: dopo qualche anno di attività siamo abbastanza organizzati, possiamo fornire i recapiti di veterinari esperti in selvatici e centri recupero affidabili nella vostra zona, mettervi in contatto con volontari che si occupino del riccio se non potete farlo voi, organizzare il trasporto del riccio a un centro di recupero o a un volontario... e tra gli argomenti in rilievo della sezione riccio europeo trovate istruzioni utili da stampare e portare al veterinario nel caso non avesse esperienza di ricci. Quindi non lasciate un riccio in difficoltà senza soccorso, e non fate di vostra iniziativa ma consultate subito persone esperte! Così si possono salvare molti di questi simpatici, e spesso sfortunati, animaletti. Francesca
  23. Ho visto solo adesso questa discussione... com'è andata con il riccetto?
  24. L'associazione è la "aae conigli", ti scrivo via mp il loro sito.
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