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Ciao, che bello avere una nonna esperta di ricci e con tanto di casetta per ospitarli! Secondo me il riccio che avete trovato è da tenere sott'occhio più a lungo di una settimana, per due motivi: 1) Il peso, che consiglierebbe di farlo svernare al chiuso, in modo da evitare il letargo. Potrebbe andare in letargo abbastanza tranquillamente solo se avesse già superato i 600 grammi di peso. Secondo gli esperti della protezione animali di Bellinzona (che hanno un centro di recupero specializzato in ricci), addirittura, per avere buone possibilità di sopravvivere all’inverno un riccio dovrebbe pesare 700/800 grammi. Se avete la possibilità di sistemare la gabbia da conigli in un ambiente chiuso e riscaldato, andrà benissimo... 2) Il sanguinamento, di cui bisognerebbe capire la causa. Il riccio potrebbe essersi ferito con qualcosa che c'è in giardino (fil di ferro, foglie di agrifoglio, ecc.) o nella lotta con altri ricci o con qualche altro animale. A volte non è facile capire se un riccio è ferito, il modo più facile per capirlo è metterlo temporaneamente in uno scatolone con della carta da cucina sul fondo, in modo da vedere bene eventuali nuove macchie di sangue. Mi raccomando, nell'alimentazione evitate latte e latticini, mandorle e nocciole, carne di maiale e insaccati vari, carne e uova crude, e limitate anche pasta, pane e riso! Facci sapere come va!
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Grazie delle informazioni, il tuo parco è davvero un punto privilegiato per osservare un sacco di animali!
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Ciao Maria Grazia, non sono un'esperta ma a intuito mi sembra che l'approccio della dottoressa, di combattere la formazione delle croste in maniera continua, sia intelligente! Richiede molta costanza da parte tua, ma sono sicura che sarai pronta a farlo per Bianca... e se a lei l'operazione di disinfezione non dà particolarmente fastidio, questo non potrà che aiutarla a star meglio! Speriamo poi che anche la cura omeopatica aiuti!! Tanti, tanti auguri e bacioni! Franci
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Ciao a tutti! La visita del vet ha rivelato che il problema del micione era un ascesso da morso alla gola. L'infezione gli dava la febbre, e la febbre e il malessere generale erano a loro volta causa dell'inappetenza. Devo dire che non l'avrei mai immaginato... l'ascesso, nonostante fosse davvero grosso, non si notava per niente: lo stesso veterinario ci ha messo un po' a localizzarlo perchè era ben nascosto dal pelo folto. Adesso il micio è sotto antibiotico, l'appetito gli è un po' tornato e stasera per la prima volta sembra un po' meno mogio. Morale della storia: se il vostro gatto manifesta malessere e inappetenza, non pensate automaticamente a problemi digestivi e fategli anche un'accurata ispezione generale per vedere che non abbia un'infezione da ferita in corso...! Bacioni a tutti voi e ancora grazie! Franci
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Il micio è tornato a casa!! Non l’ho ancora visto perché sono al lavoro, ma mia mamma dice che sembra abbastanza in forma e che ha mangiato volentieri. Che sollievo...! Stasera comunque lo porto dal veterinario. Grazie dei consigli e della solidarietà, e bacioni a tutte le vostre bestiole...! Francesca
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Grazie Kitty, spero proprio che torni come hanno fatto i tuoi mici...!! Il fatto è che siccome è FIV-positivo ho sempre covato un po' di apprensione per lui... finora però, per fortuna, era sempre stato benissimo... sempre con l'aria di essere in forma e godersi un sacco la vita, il ritratto della felicità felina direi! Vederlo per la prima volta star male, e adesso saperlo lontano e ammalato, mi ha gettata nel panico. Spero con tutto il cuore che siano tutte paranoie mie, e che non si tratti di niente di grave!! Ancora grazie e ciao, Franci
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Ciao a tutti! Sono preoccupata per il mio micio, che dopo aver mostrato sintomi di malessere generale per un paio di giorni ieri si è allontanato da casa e non è ancora tornato. Ha circa 8 anni, è castrato da 2 ed è positivo alla FIV. Dalla diagnosi di FIV è sempre stato in condizioni generali molto buone, se si esclude una congiuntivite recidivante che curo periodicamente con trattamento antibiotico prescritto dal veterinario. Circa 10 giorni fa l'ho portato dal veterinario per il vaccino annuale. La visita generale non ha mostrato nessun problema a parte la solita congiuntivite, che poi ho curato per una settimana con pomata antibiotica senza che tuttavia guarisse del tutto. Giovedì il micio, che è abituato a stare per lo più fuori casa, ha mangiato di prima mattina e non si è visto per tutto il resto della giornata fino a sera. Al ritorno a casa non ha voluto mangiare, e abbiamo semplicemente pensato che avesse mangiato altrove (ogni tanto si intrufola in casa di vicini che hanno dei gatti). Venerdì si ripete la stessa cosa, ma a sera il micio, oltre che inappetente, è anche apatico e mogio, e ha le orecchie calde. Lo faccio dormire in casa perchè stia al caldo e per tenerlo d'occhio, è sempre giù di tono ma dorme tranquillamente per tutta la sera (solo, quando lo accarezzo ha delle insolite contrazioni dei muscoli della schiena) e per tutta la notte. Niente vomito, niente feci o urine nella lettiera. Sabato mattina sembra stare meglio, anche se rifiuta ancora una volta il cibo. Siccome non ha più le orecchie calde e sembra più attivo, lo lascio uscire perchè possa fare i suoi bisogni fuori, dato che, come al solito, non ha usato la lettiera a cui non è abituato. Nel pomeriggio torno a cercarlo con l'intenzione di portarlo dal veterinario, ma lui stranamente mi sfugge, svicola via e si allontana nei campi! Da allora non è ancora tornato, abbiamo girato qua intorno chiamandolo, avvisato i vicini, ma niente... So che si tratta di un solo giorno di assenza, e che è tipico dei gatti che stanno male allontanarsi e restare nascosti anche per più giorni... ma sono preoccupatissima all'idea che le sue condizioni possano peggiorare e che stia male senza che io possa soccorrerlo! Ho paura che muoia da qualche parte senza più far ritorno a casa... Vi chiedo, può una cosa insorta in così poco tempo e con i sintomi che vi ho detto essere grave e mortale? Secondo voi di cosa si può trattare? Ho pensato a un avvelenamento, a un blocco intestinale (mi sono resa conto che non gli do il remover per i peli da circa un mese)... spero con tutto il cuore che sia qualcosa di passeggero e che il mio micio torni presto a casa! Vorrei non averlo fatto uscire ieri mattina, ma non mi sarei mai aspettata che non si lasciasse riprendere...! Scusate il messaggio lunghissimo, e grazie in anticipo per i vostri consigli... Francesca
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Ciao Mayacoya! Sono sicura che Maria Grazia, da quello che ha scritto, è sensibile a questo discorso e sarà attenta a tutti i segnali di sofferenza di Bianca; e quando sarà il momento sarà pronta a prendere la decisione più giusta per lei. Ma per adesso, fortunatamente, Bianca sembra stare abbastanza bene, e anche il veterinario non mi pare abbia consigliato l'eutanasia subito. Ricordo altri casi di animali anziani che hanno convissuto a lungo con un tumore che si evolveva molto lentamente, e insieme a Grazia mi auguro che anche la sua Bianca possa star bene ancora per molto tempo!
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Non so, non l'ho mai sentita, ma vista la proverbiale astuzia delle volpi non lo escluderei...!
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Ciao Silly, mi fa piacere che l'argomento ti interessi. I nemici naturali del riccio sono tanti: volpi, tassi, martore, puzzole, ermellini (pericolosi soprattutto per il riccio in letargo) e alcuni rapaci come il gufo, la civetta e l'aquila. Nelle aree urbane i nemici del riccio sono cani e gatti. I rapaci possono catturare facilmente un riccio: i loro artigli non temono gli aculei perchè sono ben più lunghi! Idem per i denti e le lunghe unghie del tasso, tanto che i ricci si tengono ben alla larga dalle zone in cui ci sono escrementi di tasso! Le volpi invece, per predare i ricci, cercano di farli aprire facendoli ruzzolare verso punti d'acqua. Si pensa che il riccio sia immune al veleno dei serpenti; questo non è certo, più probabilmente anche qui si tratta di lunghezza dei denti e degli aculei, per cui il serpente non arriva a mordere la carne del riccio.
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Ciao a tutti! Scrivo per diffondere qualche informazione sui ricci, animaletti che spesso incontriamo ma di cui la maggior parte delle persone non sa poi molto. Il riccio è un animale protetto e non può essere tenuto in cattività. Ci sono però casi in cui è necessario soccorrerli. E’ allora consentito prelevarli per affidarli a un CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici, ce ne sono in ogni provincia) o per prendersene cura temporaneamente, fino a quando non siano in condizioni di essere rimessi in libertà. Non molti sanno che i ricci che in settembre/ottobre non hanno raggiunto i 500/600 grammi di peso sono destinati a morire, perché non hanno sufficienti riserve di grasso da bruciare durante l’inverno: questi ricci vagano nonostante il freddo, oppure vanno in letargo, ma il letargo li uccide. Ce ne sono molti in queste condizioni: quelli nati a fine estate da nidiate tardive possono pesare in autunno anche meno di 100 grammi! I ricci che in settembre/ottobre non hanno raggiunto i 500/600 grammi di peso devono svernare al caldo e al riparo, in modo da evitare il letargo. In primavera potranno poi essere liberati, preferibilmente facendoli passare per un CRAS dove riabituarsi gradualmente alla vita in libertà. In generale, un riccio deve essere soccorso se: - ha un peso inferiore ai 500/600g in settembre/ottobre, quando va incontro al letargo - vaga insistentemente durante il periodo del letargo (da fine ottobre ad aprile): anche se ha il peso sufficiente per superare il letargo, il fatto che vaghi spesso fuori dalla tana è segno di qualche altro problema - è ferito - è ammalato (possibili segnali: vaga o riposa all’aperto durante il giorno, barcolla o cammina a fatica, giace sdraiato su un fianco e non appare reattivo, ha gli occhi chiusi o incrostati…); i segni di malattia non vanno sottovalutati: il riccio per sua natura tende a nascondere il fatto di star male per non apparire debole agli occhi di potenziali predatori; quando manifesta sintomi di malessere, vuol dire che sta davvero molto male e ha bisogno di cure urgenti e specifiche - è necessario allora portarlo a un CRAS o da un veterinario! - è in preda a parassiti (soprattutto zecche: sono bianche e ben visibili, e causa di anemie anche mortali; per toglierle basta farci cadere sopra una goccia d’olio e staccarle, dopo un po’, con una pinzetta) - è un cucciolo che ha perso la mamma - ha perso l'istinto di difesa (non si appallottola davanti a potenziali predatori) - è in condizioni di imminente pericolo (vicino a strade trafficate, piscine, tombini, trappole, ecc.) Non dovrebbe invece essere prelevato o portato lontano se non mostra segni di difficoltà: si rischierebbe, se fosse una femmina, di allontanarla dai suoi piccoli! I ricci piccoli e ancora lattanti (sotto i 100 grammi e senza i dentini) devono essere nutriti con latte povero di lattosio (ce ne sono vari in commercio, e alcuni sono più adatti di altri - per le regole del forum non posso però fare i nomi). Il latte normale, indigeribile anche da parte dei ricci adulti, sarebbe mortale. Un riccio lattante potrebbe anche apprezzare altri cibi, come omogeneizzati di frutta, ma non essendo ancora in grado di digerirli dopo un po' ne morirebbe! Ai ricci adulti si possono dare: - frutta - verdura cotta - scatolette e crocchette per gatti - uovo cotto - carne cotta Cosa non dargli mai: - latte e tutti i suoi derivati (causano ventre gonfio e diarrea potenzialmente mortali) - tutti i salumi e gli insaccati (causano progressivi problemi di deambulazione, fino alla paralisi) - mandorle e le nocciole (per loro tossiche) - pasta, riso e pane (i ricci non digeriscono bene i cibi ricchi di amido) - carne e uova crude (possono veicolare malattie) I ricci non diffidano affatto di questi cibi - anzi, ne vanno matti! Ciononostante bisogna assolutamente evitarli. Ho imparato queste cose dopo aver trovato, lo scorso inverno, quattro piccoli ricci che ho poi accolto in casa per farli svernare, e che ho portato a un Centro di Recupero in primavera. E' stata una bella avventura e sono contenta di averli potuti aiutare! Spero che queste informazioni interessino anche a voi e che con la loro diffusione qualche riccio in difficoltà possa trovare aiuto. Se trovate un riccio e avete bisogno di qualche consiglio contattatemi pure. Ciao e grazie! Francesca
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No, è una cosa che so riferita solamente ai ricci... Gli fanno malissimo anche il latte e tutti i suoi derivati (che causano ventre gonfio e diarrea potenzialmente mortali), le mandorle e le nocciole (per loro tossiche). Anche pasta, riso e pane non sono adatti per l'alimentazione di un riccio, che non digerisce bene i cibi ricchi di amido. Il problema è che i ricci non diffidano affatto di questi cibi - anzi, ne vanno matti! Purtroppo dei ricci si sa così poco che è facile commettere errori. Per esempio, pochi sanno che i ricci che in settembre non hanno ancora raggiunto i 500 / 600 grammi di peso sono destinati a morire perchè non hanno abbastanza scorte di grasso da consumare durante l'inverno. E ce ne sono tanti in queste condizioni. In questo periodo dell'anno se ne trovano addirittura alcuni nati da nidiate tardive, che non raggiungono i 100 grammi di peso. Questi ricci vanno in letargo, ma il letargo li uccide. Andrebbero fatti svernare al caldo e al riparo per poi liberarli in primavera, preferibilmente facendoli passare per un Centro Recupero Animali Selvatici (ce ne sono in ogni provincia) per riabituarli gradualmente alla vita in libertà. Quasi quasi apro un post per diffondere queste informazioni... forse così qualche riccetto in difficoltà potrà trovare aiuto!
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Ciao Kyky, leggo solo adesso una conversazione vecchissima... hai ancora con te il riccio? Come sta? Volevo segnalarti che il suo problema di deambulazione potrebbe essere legato alla dieta, in particolare al consumo di prosciutto e altri insaccati, il cui consumo può dare problemi deambulatori ai ricci, fino alla paralisi (sembra incredibile ma è vero)!
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Puoi star sicura che si abitueranno l'uno all'altra. Tutte le esperienza che ho avuto con l'arrivo di nuovi gatti si sono concluse così: qualche giorno (a volte qualche settimana) di soffi e battaglie e poi via, tutti amiconi!! Se poi Harry è schivo di carattere, un po' lo rimarrà sempre... ma anche un gatto non-super-coccolone dà soddisfazioni. Se c'è una cosa che mi affascina dei gatti, è che non ce n'è uno uguale all'altro. Hanno un'infinità di sfumature nel carattere e nei comportamenti, ed è bellissimo imparare a conoscerli.
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Mi dispiace tanto... speravo proprio di leggere buone notizie! Spero che Bianca stia bene il più a lungo possibile, il tuo affetto la aiuterà molto! Un abbraccio a te e una carezza a Bianca. Franci
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La mia Machi mi è stata portata dalla mia vicina di casa, che mentre era in giro in macchina l'ha vista al bordo della strada in una zona trafficatissima... aveva più o meno due mesi e mezzo. Mi ricordo ancora l'incontro: suonano al campanello, mi mettono in braccio questa gattina chiedendomi se posso tenerla, la prendo e la lascio andare sul tavolo, dove si siede tutta composta e immobile, guardando me e mia mamma con l'aria di essere in soggezione, come se chiedesse: "posso davvero restare qui?"... dopo qualche giorno era la padrona indiscussa della casa! Tom invece è un "rifugiato politico": i suoi primi padroni, che vivono poco lontano da casa mia, avevano molti gatti, tra cui uno che ce l'aveva con lui e lo scacciava quando era il momento di mangiare. Loro semplicemente se ne fregavano, e così hanno lasciato che si riducesse a pelle e ossa. Come qualificare questo comportamento? Rispetto per la selezione naturale...?!? Per me è un'altra forma di abbandono. Per fortuna un giorno Tom è arrivato nel nostro cortile. L'abbiamo accolto e rimpinzato, e da allora è sempre rimasto con noi!
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Ciao Maria Grazia, tu e Bianca avete la mia solidarietà e le mie preghiere. Saremo in tanti a pensarvi domani, sperando in una buona notizia! Bacioni, Francesca
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Anch'io, se fossi al tuo posto, avrei deciso per l'operazione. Tanti auguri per la tua Bianca!
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Coraggio, stai vicina alla tua micia e speriamo che con le cure possa stare bene ancora a lungo!
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Ciao, purtroppo neanch'io so aiutarti direttamente... ma se digiti in un motore di ricerca "veterinario on line" troverai un sacco di siti che forniscono questo servizio. E' ovvio che questo servizio ha molti limiti... è consigliabile accompagnare la richiesta con i risultati di tutti gli accertamenti veterinari già fatti, in modo che, almeno, il vet possa farsi un quadro il più possibile preciso. Non so dirti in quanto tempo rispondano mediamente... forse nel frattempo ti conviene sentire qualche altro veterinario, di persona in modo che possa visitare la micia! Anch'io sapevo che il problema è comune tra i gatti bianchi (o con solo le orecchie bianche)... penso sia per via dei danni del sole, a cui sono più esposti rispetto agli altri gatti. Ma come si fa a tenere un gatto lontano dal sole?!? Tanti auguri per la tua micia!! Francesca
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Mi accorgo dal fatto che mi avete presa per un ragazzo di non essermi presentata!! Mi chiamo Francesca e i miei mici sono Tom e Machi... a periodi mi occupo anche di ricci, che mi ritrovo sempre in giardino! Grazie ancora per i consigli e ciao!
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Ciao Maya, come sta il riccio? E' bellissimo che dorma abbracciato a una micia della colonia...! Gli animali ogni tanto danno prova di una solidarietà straordinaria.
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Allora puoi tagliargli le unghie tranquillamente, magari fatti insegnare dal veterinario la prima volta!
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Più che del peso (è cicciottella ma non certo obesa!) mi preoccupavo di possibili altre conseguenze per la salute: il veterinario mi ha sempre detto che le crocchette possono dare problemi renali ai gatti maschi castrati, e infatti al mio micio non ne do quasi mai; ma solo ultimamente ho sentito dire la stessa cosa per le femmine, e volevo capire se c'era del vero o no. Anche a Franci risulta che le crocchette normali possano dare problemi ai reni nelle gatte sterilizzate. Mi sa che è uno di quegli argomenti su cui ci sono varie scuole di pensiero (come sulla filaria... c'è chi fa vaccinare i gatti, e chi no - il mio veterinario lo sconsiglia). Nel dubbio direi che è meglio essere prudenti, e quindi continuerò a darne pochissime al micio e passerò alle light per la micia! Grazie a tutti!
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Mi sembra difficile che ci si abitui, ma non è da escludere... La mia gatta va al guinzaglio (di quelli a pettorina che abbracciano il collo e le zampe anteriori), ma ci è stata abituata fin da piccola, e comunque se vuole se lo sfila in un secondo... se ci provi metti quindi in conto che può cercare di sfilarselo!