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bardo

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  1. Ecco quanto può diventare grande il Pachypodium lamerei:
  2. La gabbia mi sembra adeguata. Il nido deve essere vuoto, il materiale devi fornirlo tu, però non per terra, perchè si sporca con le feci. Devi metterlo tra le sbarre della gabbia, in modo che i due possano raggiungerlo facilmente, magari accanto ad un posatoio. Il comportamento dei due, i battibecchi, sono normali. Una volta avvenuto l'accoppiamento, passano all'incirca 6-7 giorni prima che vengano deposte le uova: il tempo necessario perchè si formi l'uovo.
  3. Nome scientifico: Pachypodium lamerei Questa specie di Pachypodium, chiamata anche Palma del Madagascar, è originaria appunto del Madagascar. Ha un fusto provvisto di lunghi (e aggiungerei dolorosi) aculei, che in realtà sono delle stipole modificate (le stipole sono delle appendici che si trovano alla base del picciolo delle foglie, che possono essere modificate e che qui hanno una funzione difensiva). Questi aculei sono raggruppati a tre a tre, e alla base di ogni gruppetto spunta una foglia, simile a quelle dell'oleandro, lanceolata, di colore verde con una linea più chiara centrale che le percorre per tutta la lunghezza. Le foglie rimangono in un ciuffo in cima, mentre il fusto presenta solo gli aculei: per questo viene chiamata "palma". I fiori sono bianchi, a forma di imbuto, sono pentalobati, anche se è difficile vederli se la pianta resta in vaso (come la mia, e infatti mai visti). Può anche raggiungere i 6 metri di altezza (ovviamente in terra). Il terreno di coltura deve essere sabbioso, ben drenato. Annaffiare poco, come per tutte le piante succulente, più spesso in estate che in inverno. In inverno non dovrebbe rimanere al di sotto di 10-13° C. Tollera bene anche il sole diretto, ma andrebbe spostata all'esterno solo se le temperature superano i 15° C.
  4. bardo

    Aiuto

    Ciao! Mi dispiace molto per la morte improvvisa della femmina.. sai la causa o è stata del tutto inaspettata? nelle calopsitte entrambi i genitori covano e si danno il cambio.. probabilmente il maschio uscirà per nutrirsi e per bere, ma non vorrei che non essendoci la femmina a dare il cambio le uova si raffreddino eccessivamente nell'assenza. Se le uova dovessero schiudersi, il maschio dovrebbe essere in grado (se la covata non è eccessiva - quante sono le uova?) di nutrire la prole.
  5. bardo

    Il Trovatello E...

    La competizione è normale, probabilmente devono ancora stabilire le gerarchie. La gabbia parrebbe adatta ad ospitare due coppie, anche se io aspetterei ancora del tempo, in modo da fare abituare bene le due cocorite senza sconvolgerle ulteriormente. Se pure sono due maschi, ricorda che non è strettamente necessario - a meno che tu non abbia un forte desiderio di vederli procreare - che tu prenda anche due femmine: due maschi possono convivere bene assieme. Questo invece mai! Non mi riferisco alla quarantena, cosa sempre buona e giusta e spesso sottovalutata, ma al fatto di mettere due femmine insieme: le femmine, al contrario dei maschi, tendono a litigare spesso tra loro, e potrebbero anche farsi del male, questo soprattutto nel periodo riproduttivo. Il mio consiglio è, per ora, quello di lasciare che i due si ambientino, poi quando si saprà con certezza il sesso del secondo, opterai per la soluzione che ti sembrerà migliore.
  6. Le sei specie sono: Brugmansia arborea: fiori bianchi. Brugmansia aurea: fiori gialli. E' stata incrociata con altre varietà per farla resistere ai nostri climi non troppo miti. Brugmansia sanguinea: fiori dall'arancione al rosso. Brugmansia suaveolens: fiori bianchi. Brugmansia versicolor: fiori color salmone, i più grandi tra tutte le specie. Brugmansia vulcanicola: fiori piccoli gialli che tendono all'arancio. Questa qua sopra è chiamata Brugmansia Frosty Pink, è un cultivar a fiori rosa ottenuto dall'ibridazione naturale di Brugmansia suaveolens e Brugmansia versicolor. E' l'ibrido che ho io.
  7. Brugmansia arborea Come molte piante del mio giardino, non ne conosco la provenienza. Probabilmente si tratta di uno dei tanti passamano tra i vari membri della mia famiglia. Fatto sta che un bel giorno un bell'alberello di Brugmansia, nota col nome di Trombone d'angelo o Tromba dei morti, è spuntata in un enorme vaso nel mio giardino. Il genere Brugmansia comprende 6 specie, originarie del Sudamerica. E' una pianta molto appariscente, soprattutto per i lunghi fiori che hanno colorazioni diverse a seconda delle specie. Non richiede troppe cure: meglio tenerla in un luogo a mezz'ombra, anche se tollera il pieno sole. E' estremamente sensibile al gelo, mai scendere sotto i 4° C. I fiori sbocciano in maniera straordinaria da giugno fino ad ottobre, quasi a ripetizione: per questo motivo, e anche per le grandi foglie, è una pianta che richiede molta acqua, e va annaffiata spesso, fino a tre volte al giorno quando fa molto caldo. Il terreno deve essere ben concimato. In autunno la pianta va spostata in un luogo fresco e riparato. Da noi raggiungono il metro e mezzo di altezza circa, ma alcune specie superano anche i 3 metri! E' una pianta molto tossica, e contiene l'atropina (un alcaloide) e la scopolamina (un alcaloide allucinogeno che può causare delirio, allucinazione, paralisi). Non a caso gli Atzechi le usavano proprio per le loro proprietà allucinogene. Il nome Tromba dei morti deriva appunto dalla sua tossicità.
  8. Queste le dimensioni che può raggiungere questa pianta:
  9. Ora che il Natale bussa alle porte, quanti di noi non riceveranno/regaleranno/vedranno questa bella pianta? Sarebbe giusto allora spendere due parole su questa bella pianta che spesso, finite le feste, è destinata ad una fine ingloriosa. L'Euphorbia pulcherrima, meglio nota come Poinsettia o Stella di Natale, è una pianta originaria del Messico, e nella sua terra di origine cresce spontaneamente, tanto da strutturarsi come un albero vero e proprio e raggiungere fino i 4 metri di altezza. Quelle che noi vediamo di colore rosso non sono i fiori, bensi le brattee (o ipsofillo), ovvero delle foglie modificate che accompagnano i fiori o le infiorescenze. Quelle dell'Euphorbia pulcherrima, che possono essere di colore rosso, bianco o anche rosa, hanno una funzione cosiddetta "vessillare", servono cioè come una specie di richiamo, avvertimento, per gli insetti impollinatori. Il vero fiore, che si chiama ciazio, è di colore giallo e si trova al centro. Questo è il fiore: L'Euphorbia pulcherrima è una pianta cosiddetta fotoperiodica o brevidiurna: questo significa che è una pianta che fiorisce solo con un determinato numero di ore di luce (8-9 al massimo), mentre nelle altre ore devono stare al buio. E' per questo che fiorisce in pieno inverno quando le giornate sono più corte (ed è per questo che viene venduta in questo periodo, oltre, se non soprattutto, per la sua appariscenza). Quindi l'ideale sarebbe tenerla dove non vi sia luce artificiale e molte ore di buio. Richiede una temperatura tra i 14° e i 22°; può vivere anche a temperature più basse di queste, ma non tollera il gelo. Importante: gli steli secernono un lattice irritante per l'uomo, ma tossico per cani e gatti.
  10. Ciao, ti ho unito le discussioni così è più semplice seguirla tutta qui. E' una buonissima notizia quella che ci dai! Non so di che gabbia si tratti quella di cui parli, prova a darci le misure!
  11. Per imbottire il nido devi far fare alla coppia: tu dovrai limitarti a fornire il materiale, a rimpire il nido ci penseranno loro: Puoi mettere nella gabbia dei rametti, corteccia e fogliame di salice oppure anche del fieno (come quello che si da ai conigli) che dovrai inumidire un po' nebulizzandolo con dell'acqua (inumidire, non bagnare!). Per lo stesso motivo, quando sarà ora, metti a disposizione anche la vaschetta del bagno. Nel periodo riproduttivo è importante fornire di semi freschi e pastoncino all'uovo; questo, per abituarli, forniscilo un po' prima che comincino a riprodursi.
  12. Spettacolare! Per i versi.. son belli acuti, ma non ho esperienza in versi di cenerino!
  13. bardo

    Il Trovatello E...

    Che belli! Un ultimo consiglio: se puoi, metti la gabbia sollevata da terra, su un tavolo o su un mobile, questo perchè i pappagalli, come tutti gli uccelli, tendono a guardare dall'alto, e al suolo si ritroverebbero un po' spaesati!
  14. bardo

    Deposizione Uova

    Ciao! Io ti consiglierei proprio di togliere di nuovo sia le uova che il nido, e di far riposare la coppia, soprattutto la femmina. Dato che non sembra plachino gli ardenti bollori, potresti anche separarli con un divisorio, in modo che comunque si vedano e si sentano, sempre dando loro l'uovo e il grit, oltre all'osso di seppia, come ti ha consigliato Drakkan. per eviatre che deponano nelle mangiatoie, potresti ridurre il foro di accesso al mangime, in modo che non riescano ad entrare. Per gli otto giorni in cui non ci sarai, saranno "vegliati" da qualcuno, oppure saranno soli? Per sicurezza potresti inserire nella gabbia 1-2 beverini in più e qualche ciotolina supplementare di mangime.
  15. bardo

    Diamantini

    Ti ho unito le discussioni. Da quello che ho capito, non è che ancora queste piume non sono comparse? Le hai "fisicamente" trovate da qualche parte? Per quanto riguarda invece i tuoi ultimi dubbi, le cose che hai fatto dovevano essere fatte prima che i diamantini deponessero. Ora che hai spostato tutto, mischiato le uova, molto probabilmente abbandoneranno la cova. I nidi devono essere sempre messi in modo identico, in modo che non si creino delle rivalità tra le coppia. Alla stessa altezza, su uno stesso lato, nidi identici. Per i genitori che buttano giù i pulli, potrebbero essere cattivi genitori, non predisposti ad accudire bene la prole perchè, ad esempio, alla loro prima riproduzione, oppure potrebbero stare iniziando una nuova covata.
  16. bardo

    Canarini

    Ti ho, nuovamente, unito le discussioni. Potresti continuare su quest'unica discussione? Grazie. :-) Probabilmente la femmina non gradisce il maschio. Del resto è troppo presto per la riproduzione, che dovrebbe avvenire tra fine febbraio-marzo, anche se in casa i canarini sono già pronti a gennaio. Per riprodursi i canarini devono aver raggiunto, durante l'inverno, una buona forma fisica, tale da sostenrli durante tutto il ciclo riproduttivo. Devi dal loro, prima di metterli in riproduzione, una buona alimentazione (semi, verdura e frutta fresca) e anche il pastoncino (almeno un mese prima), per abituare la femmina quando poi dovrà nutrire i pulli. Ti consiglio per ora di separare la coppia, almeno con un divisorio.
  17. Beh, certo non gli fa un gran bene, sicuramente non apporterà granchè di nutrienti. Perchè non provi a portar loro qualche verdura, o qualche granaglia? Le apprezzerebbero molto!
  18. bardo

    Il Trovatello E...

    Eccomi qua! Ti ringrazio del sapiente ma sono tutt'altro Per le tue domande: 1) il tuo terrazzo non è molto coperto. Dall'apertura che da sull'esterno potrebbero arrivare delle correnti d'aria, molto dannose per i pappagallini (più del freddo in sè). Non riesci a trovare nel tuo terrazzo una parte che non sia troppo esposta? Potresti anche, se necessario, schermare uno o più lati della gabbia con del plexiglas, in modo da proteggerli. I pannelli poi potresti toglierli quando è bel tempo. Che dimensioni ha la gabbia (altezza, larghezza, lunghezza)? Ultima cosa: una posizione fissa, anzichè sospesa, sarebbe meglio! 2) in effetti il soggesto supposto femmina è un giovanotto, è difficile capirne il sesso, e il colore della cera non aiuta. Comunque, sia che sia femmina o meno, è molto giovane e non ancora pronto per la riproduzione. Bisogna aspettare ancora un po' secondo me. 3) quindi, da quanto detto prima, il nido lo toglierei, ancora non serve.
  19. Le uova di anatra (e quindi di germano reale, da cui l'anatra domestica discende) possono essere tranquillamente usate in cucina. Sono molto utilizzate nella cucina cinese! Non so che sapore abbiano, me lo dirai!
  20. bardo

    Domanda

    Sono perfettamente d'accordo, fornisci osso di seppia e grit per far ristabilire la femmina!
  21. Il materiale devi solo fornirlo, esterno al nido, poi ci penseranno loro a foderarlo. Probabilmente non lo ritengono adeguato, forse è troppo pieno. Io ti consiglio di tirare fuori tutto il materiale, e lasciarlo affinchè siano loro a riempirne il nido. Che annuncio intendi? Qui sul sito, nella sezione apposita?
  22. Allora è una cocorita, uno dei papagalli più diffusi in cattività. Ma comunque, a meno che le cose non siano migliorate, ti consiglio sempre almeno una telefonata, o meglio ancora una visita, da un veterinario (aviare).
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