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Fabstray

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  1. Fabstray

    Survive

    Salve amici, dopo tanto tempo riprendo a scrivere su questo forum, per raccontare 2 storie molto tristi che mi sono capitate purtroppo! Negli ultimi mesi mi sono preso tra litigi in famiglia, mancanza di soldi e di lavoro, minacce e maltrattamenti verso i miei angioletti randagi, un bel esaurimento nervoso, o più nello specifico una forte cefalea dovuta ad una grave forma di stress, cos’ì come diagnosticatomi dal neurologo. Questo problema non mi ha comunque impedito di continuare ad occuparmi dei gatti randagi, naturalmente facendolo con più fatica, più mal di testa e trattenendomi di meno insieme ai miei piccoli angeli, per non impazzire di dolore neurale. Da tempo stavo seguendo in una delle mie colonie un gatto con la rogna, ad uno stadio molto elevato, aggravato dal freddo intenso e da una sicura influenza; Alcuni giorni fa dopo averlo visto da vicino (cosa non facile dato che di rado si faceva avvicinare dagli altri), mi sono convinto a portarlo il giorno successivo in clinica per farlo rimettere in salute. Così la mattina dopo sono arrivato lì dove solitamente gli porto il cibo e l’acqua, con trasportino e guanti anti-taglio a seguito con l’intenzione di riuscire a prenderlo e portarlo a curarsi. Questa era la mia intenzione… Rimango lì tutta la mattina, cercando di non pensare al mal di testa, o ad altri problemi, ma del micio (un gatto mielato , molto magro e di alcuni mesi ) nessuna traccia. Trovandomi all’interno del parcheggio di un mercato, dopo le 13:30 ho dovuto sloggiare per la chiusura, tornando a casa con la speranza che ci sarei riuscito nei giorni successivi. Il giorno dopo, mi ripiazzo lì in speranzosa attesa, quando ad un certo punto mi si avvicina il fruttivendolo del mercato per dirmi che il micio che sto aspettando è morto quella mattina, esalando l’ultimo respiro nel terreno recintato ed utilizzato da degli operai per lavori e scarico di materiale, lì a fianco. Io mi affaccio nel punto indicatomi, ma senza vedere nulla, al punto che tutta quella storia mi sembra solo una balla inventata solo per non avermi tra le scatole. Senza perdermi d’animo continuo ad aspettare tutta la mattina, sino a quando intorno alle 13:00 mi si avvicina il pescivendolo (amico dei gatti, in quanto gli offre un po’ di pesce tutti i giorni), per dirmi che il gatto mielato è morto ALL’INTERNO DEL PARCHEGGIO VICINO AD UN VASO, avendolo visto con i suoi occhi. In quel momento mi viene da pensare che essendo una presenza fastidiosa, qualcuno successivamente lo abbia LANCIATO dall’altra parte del recinto, dentro il terreno. Torno a casa per prendere busta di plastica, spago e tutto il necessario per ritirare un gatto morto, torno al parcheggio, scavalco la recinzione e cerco nel punto indicato: il gatto morto è lì! Lo sistemo dentro la busta ripensando agli ultimi giorni che lo visto in giro ed anche alle parole del pescivendolo che mi diceva di averlo notato 2 giorni prima vagante per il parcheggio. LA MORTE MI HA PRECEDUTO! La sera stessa lo seppellisco in un terreno in disuso, scavando una piccola fossa dove mettere la busta col gatto e poi ricoprire. Il 22/01 verso sera mi arriva una telefonata dalla clinica veterinaria per avvertirmi del decesso di una micia di nome LANA (non mi ricordo se ne avevo già parlato in precedenza), che era stata adottata mesi fa dopo che le avevo fatto risistemare il bacino fratturato: causa del decesso intasamento intestinale, causato dai postumi della frattura al bacino che le rendevano difficile digerire e defecare. La sua padrona non dispone dello spazio per poterla seppellire, e così me ne faccio carico io. Scavo una fossa sufficientemente profonda l’altro ieri, e ieri sera sono tornato per seppellirla; mentre ricoprivo la fossa mi accorgo che la busta col gatto mielato che poco tempo fa avevo seppellito lì vicino era stata dissotterrata e aperta! Sulla terra trovo impronte di cane, ma probabilmente c’è stato anche un intervento umano in quella situazione, così al dolore per la perdita di una micia viene ad aggiungersi la rabbia e la tristezza per quel fatto orribile! Naturalmente ricopro nuovamente la fossa del micio mielato mettendoci sopra anche una pietra grossa per disincentivare altri tentativi di scavo in quel punto. Purtroppo il tempo mi era nemico in quanto stava già tramontando il sole e tra poco mi sarebbe mancata la luce per continuare il mio lavoro. Continuando a ricoprire l’ultima fossa, pensavo che la foga di seppellire velocemente quel povero micio mi aveva tradito, e che d’ora in avanti avrei dovuto, scavare più a fondo e inserire nella fossa pietre e ricoprire il tutto con molta sterpaglia, rami e/o altri elementi fuorvianti, per evitare il ripetersi di tali accadimenti, per quanto possibile. Nell’ultima fossa ho inserito un bel blocco di pietra, ho ricoperto il più possibile e sopra ho sistemato un altro blocco di pietra , misto a sterpaglie e rami, e speriamo che vada tutto bene! Non voglio altri traumi. Oggi dopo aver dato da mangiare ai gatti, tornerò in zona per accertarmi che sia tutto come l’ho lasciato; vedremo…
  2. Il mondo faceva schifo anche prima, solo che la gente non ne era abbastanza cosciente! Anche io da bambino pensavo che il mondo fosse un luogo meraviglioso, poi crescendo mi sono guardato intorno, ed ho smesso di credere alle favole! Quando gli esseri umani cesseranno di esistere, la pace e la natura regneranno VERAMENTE sulla terra, su questo potete scommetterci!
  3. Il giorno stesso che ho letto l'articolo ho chiesto via sms alla direttrice dell'associazione animalista di cui faccio parte se era possibile organizzare una manifestazione di protesta in quel quartiere, però mi ha risposto che purtroppo la partecipazione non sarebbe numerosa e la manifestazione si risolverebbe in un fallimento totale, ed ha ragione! Ho anche proposto di chiedere la disponibilità a partecipare attraverso comunicati stampa sui giornali locali, ma a quanto pare i nostri messaggi, il più delle volte, non vengono MINIMAMENTE presi in considerazione (è tutta mafia!), e così non ci è possibile far conoscere un pò a tutti le nostre intenzioni: anche a me qualche giornalista, in passato, ha risposto che le notizie sugli animali sono troppo pallose (palloso sarà lui e la maggior parte delle notizie di cui parla!), e che bisogna limitarsi all'essenziale!
  4. Dal giornale di Sardegna del 12 novembre: Una vita poco Felix a San Michele sterminati 10 randagi in 3 giorni Ieri dopo l’ultimo episodio, è stata inviata una lettera di denuncia all’ENPA I primi giorni poteva essere un caso tragico ma pur sempre un caso. Prima 3, poi altri 3, infine 4 gattini uccisi. Una vera e propria strage consumata in pochissimi giorni nel quartiere di San Michele. Gli ultimi 4 proprio ieri. Nel pomeriggio è stata trovata l’ultima vittima. 3 giorni d’inferno: 10 poveri cuccioli uccisi in appena 72 ore. A denunciare l’episodio alcuni residenti che da tanti anni si occupano dei piccoli randagi. Comprano per loro cibo in scatola, hanno costruito delle piccole cucce per proteggerli dal freddo. Alcuni esemplari sono persino sterilizzati. Interventi pagati di tasca propria, per evitare che il proliferare potesse favorire ritorsioni sui piccoli ed innocenti animali. Ma la morte dei gattini è il triste epilogo che si trascina ormai da tempo. “I cuccioli sono stati a lungo maltrattati, presi a calci e pietre”, denuncia una residente. “Spesso il cibo messo a loro disposizione è stato buttato via per dispetto”. Vessati, ma resistenti i gattini hanno resistito alla ferocia umana, ma nulla hanno potuto contro il veleno. In pochi giorni sono stati decimati da un composto tossico. “ Una morte atroce: i gattini muoiono soffocati”, racconta la loro padroncina. In zona abita anche una veterinaria che ha già effettuato l’autopsia su alcuni cuccioli per individuare la sostanza killer. Le colonie feline avevano trovato cura e assistenza in 2 zone: un gruppo si era sistemato nei pressi della piazza Verdun, mentre un altro aveva trovato riparo in via Ardenne, all’angolo con via Premuda. Si trattava di circa 30 esemplari. Ma ridotta drasticamente ad una ventina, dopo la stage dei giorni scorsi. Le prime avvisaglie di insofferenza, si erano manifestate l’estate scorsa. “ Alcuni abitanti sostenevano che i cuccioli oltre a sporcare puzzavano, ma non è vero, perché noi compriamo le scatolette e non gli diamo gli avanzi”. La strage dei giorni scorsi ha un triste precedente: un anno fa a San Michele, vicino alla piazza, sono spariti una decina di gatti. 3 esemplari adulti e i loro cuccioli. “Non fanno del male a nessuno e non cercano niente: sono solo esseri indifesi”. Intanto, ieri, dopo l’ennesima scia di morti sospette è stata inoltrata all’ENPA. Lo denuncia su un foglio La reazione degli amanti degli animali non si è fatta attendere. Nell’inferriata della “casa” dei gattini è stato appeso un cartello. Nelle parole c’è tutta la rabbia e lo sdegno per il gesto commesso ai danni dei cuccioli indifesi: “ Sappiamo chi ha avvelenato i piccoli gatti: fai attenzione a non fare la stessa fine”.Per ora il caso è finito sulla scrivania dell’ENPA.
  5. Fabstray

    Aiuto

    Ho firmato anch'io e adesso provvedo a mandare il messaggio a tutti i miei amici animalisti e non, anche se vorrei poter fare di più.
  6. Fabstray

    Survive

    Stamattina ho ricevuto nuove minacce dallo stronzo che già mi aveva minacciato ad agosto, perché non voleva che continuassi ad occuparmi di una colonia di gatti randagi vicino a casa sua. Prima mi ha preso a parolacce, e poi ha tentato pateticamente di spaventarmi dicendo che i vigili urbani hanno detto che io il cibo non devo più metterlo vicino a casa sua; al che io gli ho risposto " va bene, faglielo dire davanti a me". All'inizio sembrava tutto convinto di aver ragione, poi quando gli ho ricordato cosa aveva fatto ad agosto, si è tirato indietro e mi ha minacciato di farmi passare dei guai, e di occuparsi dei gatti! Ho fatto veramente fatica a non tirare fuori dalla tasca dei pantaloni l'arma appuntita che portavo con me e a conficcargliela nel cervello! Me ne sono tornato a casa ed ho chiamato un avvocato che un mio amico mi ha consigliato, ed ho fissato un appuntamento per lunedì prossimo per sporgere querela contro questo pezzo di merda, almeno per dire che ho fatto un tentativo prima di essere accusato del suo omicidio, perché non sono più disposto a tollerare questa cattiveria nei confronti dei miei gatti! Sono convinto che prima o poi accadrà l'irreparabile, perché questa gente che odia gli animali deve subire una lezione bella tosta per decidersi a non rompere più le scatole a chi vuole vivere in pace! Spero che almeno fino a lunedì non accada nulla, ma ciò che mi preoccupa di più è quello che potrebbero fare ai gatti, mentre io non ci sono! Ho già pensato cosa fare nel caso in cui uccidano qualche gatto: visto che si lamentano della sporcizia che lasciano i gatti nel loro giardino, nelle ore notturne gli getterò nel giardino tutta la lettiera sporca di merda e di pipì dei gatti che ho a casa, così si divertiranno a pulire il doppio o il triplo di prima! Poi naturalmente mi occuperò della loro macchina sempre parcheggiata fuori in strada, a mia completa disposizione... Questo solo per fargli cominciare a capire a chi stanno pestando i piedi, in futuro arriverà anche la pistola ed allora sarà meglio che girino alla larga da me! Ecco a che punto si deve arrivare quando ci si trova da soli in queste situazioni, senza amici o parenti a darti man forte, e circondato da persone che ti deridono per il bene che vuoi fare agli animali! A mali estremi, estremi rimedi...
  7. Fabstray

    Survive

    Sinceramente Mayacoya non penso che cambierebbe molto se telefonassi in diretta... Mi ricordo di una puntata in cui Licia leggeva una lettera di una ragazza disperata che non aveva più i soldi per mantenere il rifugio con tutti i cani di cui si prendeva cura, e dopo averla letta l'ha appesa alla bacheca sul muro dicendo "speriamo che qualcuno possa presto aiutare questa ragazza", e chiuso così. Non credo che nel mio caso faranno smuovere mari e monti per aiutarmi; hai visto sul sito del programma quante richieste d'aiuto ci sono? UN' INFINITA'! Posso anche provare a telefonare (ammesso e non concesso che riesca a prendere la linea), ma se prima di me hanno chiamato 200.000 persone per problemi anche più gravi che stanno ancora aspettando aiuto, che valore avrà la mia telefonata? Sognare è bello, ma prima o poi bisogna svegliarsi e fare i conti con la realtà! Stamattina mi è arrivata una bella batosta: 1920 euro di spese veterinarie in clinica, tra ricoveri degli ultimi gatti che ho portato lì, operazioni, visite ecc... In più uno dei miei gatti si è beccato la rinotracheite (25 euro di visita stamattina), al più presto dovrò farlo visitare dallo specialista free-lance della clinica (60 euro + IVA), poi dovrò comprare altre medicine e fargli fare il richiamo del vaccino (che stando male non ha ancora potuto fare) quando avrà finito la terapia (20 euro). Devo assolutamente riuscire a racimolare un pò di soldi per riuscire a cominciare a pagare tutte queste spese... Aiutoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!
  8. Fabstray

    Survive

    Guarda non hanno nemmeno risposto alla mail che gli ho mandato, e dopo tante delusioni non ho per niente voglia di aggiungerne un'altra all'elenco. Se la gente non vuole aiutarmi, non mi metto certo a pregarla in ginocchio, e mi arrangio come meglio posso. Se continuo a perdere tempo a mandare messaggi a destra e sinistra finisce che passo più tempo davanti al computer che in strada a seguire i gatti, e ciò non è conveniente per loro. Forse mi conviene raccontare i miei problemi sul sito della CNN che come penso saprai trasmette in tutto il mondo. E' un'idea che mi circola in testa da parecchio tempo, ed ho saputo che alcune persone, compresi degli animalisti, hanno trovato aiuto da persone facoltose che si dedicano a fare beneficienza un pò dappertutto, e che hanno contribuito alla costruzione di rifugi e riserve naturali là dove ce n'era più bisogno, aiutando molti animali a sfuggire ad un tragico destino. Il problema è che il mio inglese non è molto buono e per riuscire a descrivere bene la mia situazione, avrei bisogno di qualcuno che conosca questa lingua meglio di me, però non ho ancora trovato nessuno. Mi rendo perfettamente conto, che rivolgersi così apertamente a tante persone di tutto il mondo è molto rischioso, perché qualche delinquente potrebbe tentare di imbrogliarmi e di fare del male ai miei angioletti, però questo può succedere anche rivolgendomi solo entro i confini italiani, quindi non ci sono garanzie né in un modo né in un altro, tocca a me scegliere di chi fidarmi e di chi no. Nell'animalismo ci vuole anche una buona dose di intraprendenza (che non va confusa con incoscienza!), per riuscire a cambiare le cose in meglio e in bene, piuttosto che passare il resto della vita a pensare a tutto quello che non si potrà mai fare per aiutare gli animali. Spero di riuscire al più presto a fare bene questa cosa, e quando ci sarò riuscito ne parlero sul forum.
  9. Fabstray

    Survive

    La settimana scorsa ho seppellito 3 gattini che sono stati investiti. Non appartenevano alle colonie che seguo abitualmente, e la loro presenza mi è stata segnalata da persone con cui ho parlato e che li avevano notati camminando sulla strada. In questo periodo mi trovo a corto di soldi, perché i miei ex datori di lavoro se la prendono comoda nel pagarmi quanto ancora mi devono, di conseguenza i soldi non bastano per tutte le spese. Inoltre da poco tempo ho ricoverato in clinica una gattina di 1 mese e qualcosa, figlia di una micia che vive nel mio quartiere, che ha una brutta frattura alla zampetta posteriore destra, e che adesso aspetta di essere visitata, e probabilmente operata dall’ortopedico, gli ultimi soldi che tenevo da parte li ho spesi per il viaggio in taxi da casa mia alla clinica e per dare un anticipo sulle sue cure mediche. In queste condizioni, non mi rimanevano soldi per pagare la ditta per il ritiro animali deceduti, e non avendo più uno spazio libero e relativamente tranquillo dove poter seppellire gli animali morti (in passato li seppellivo su di una striscia di terra affiancata ad un canale qui ad Elmas, che dagli abitanti del luogo veniva usata un po’ come discarica per rifiuti ingombranti, o da qualche pastore per farci transitare le pecore, poi sono cominciati dei lavori di bonifica per la futura costruzione di una strada e non ho più potuto utilizzare quel posto come cimitero per gli animali), non sapevo dove cavolo andare per dare una degna sistemazione a quei poveri animali morti. Il primo gatto morto che mi è stato segnalato, si trovava ai confini estremi del paese in una strada circondata da terreni agricoli e villette di campagna, e tra queste per fortuna c’è anche qualche terreno del demanio che non viene utilizzato da nessuno per costruirci o coltivarci qualcosa, così io ne ho approfittato. In passato quando seppellivo gli animali morti, scavavo fino ad una certa profondità per riuscire a proteggere le scatole con i corpi da eventuali futuri lavori in quella zona, cosicché, qualunque cosa succedesse il riposo dei miei angioletti non sarebbe stato mai turbato, però per fare ciò mi ci volevano almeno 3 giorni per scavare (lo facevo o la mattina o il pomeriggio, a seconda del tempo a disposizione), ed 1 per ricoprire la fossa, e dovevo tenere la scatola con l’animale morto in un luogo riparato e tranquillo finché la fossa non fosse profonda a sufficienza. Adesso tutto questo non mi è più possibile farlo, così ho semplicemente scavato una piccola fossa per farci stare la busta di plastica con il gattino e poi ricoprire tutto. Meglio così che niente! Il giorno successivo alla sepoltura del primo gattino (che era un micio nero di pochi mesi, morto da più di 2 giorni che era adagiato su una rete piegata di una recinzione di un terreno laterale), sono andato a cercare gli altri 2 gattini investiti, che si trovavano sulla strada che collega Elmas con Assemini, il paese più vicino, che è sempre trafficatissima. Il primo gattino l’ho trovato quasi subito: non ne rimaneva molto ormai, e da quel poco che si riusciva a vedere credo fosse un gattino molto piccolo. Prima di poterlo prendere, ho dovuto attendere che ci fosse un po’ di tranquillità, e che in lontananza non arrivassero altre macchine, visto che i resti del gattino si trovavano vicino al margine della corsia. Dopo aver messo i suoi poveri resti (che ormai sembravano un pezzo di cartone), all’interno di una busta di plastica, dentro una scatola di cartone, ho continuato a camminare per tutta la strada alla ricerca dell’altro gattino morto, prima da un lato della strada e poi dall’altro, spingendomi sino all’entrata dell’altro paese per capire dove fosse. Il marciapiede era presente solo da un lato della strada, e facendo ritorno ad Elmas sull’altro lato mi trovavo a camminare praticamente sul bordo della corsia, con quello scatolone sulle mani e con le macchine che mi sfrecciavano a fianco. Ad un certo punto mi sono spaventato quando mi sono visto passare il pullman a pochi centimetri dalla faccia, ed ho avuto paura di morire anch’io investito su quella maledetta strada, ma sono andato avanti lo stesso. I resti del secondo gattino si trovavavo proprio al centro della corsia di andata verso Assemini a pochi metri dall’uscita di Elmas (io all’inizio ero passato da una strada di campagna laterale e quel tratto non lo avevo ancora percorso), e le macchine non potendo evitarlo continuavano a passarci sopra! Anche in questo caso, ho pazientato un po’ di tempo, affinché non arrivassero altre macchine, e facendomi coraggio ho staccato quei resti appiccicati alla strada! Dopo aver sistemato i resti dentro un’altra busta di plastica, all’interno dello scatolone, mi sono diretto al terreno per seppellire ciò che rimaneva di quei 2 poveri micetti (quest’ultimo era un gattino piccolo nero). Mentre mi dirigevo al terreno, ed anche mentre scavavo la seconda fossa per i 2 gattini, pensavo al forte contrasto visivo, ed al trattamento molto diverso che subiscono i gatti randagi dalla gente comune, sfamati da qualche avanzo gettato per terra, o su di un pezzo di carta stagnola, senza mai preoccuparsi della loro corretta alimentazione, né del loro stato di salute generale, ed una volta morti lasciati su di una strada, o nei casi migliori su di un marcia piede o su di un prato, rispetto a quando vado nella mia clinica veterinaria di fiducia e vedo gatti ed altri animali trattati bene e con affetto dai bravi dottori che ci lavorano, e che non trascurano nemmeno il più piccolo segno di malessere degli animali di cui si occupano, assistendoli come fossero pazienti umani, ed indicando ai loro padroni come meglio mantenerli per dargli una vita di benessere. Quasi una specie di blob mentale, dove un minuto vedi immagini di felicità e bontà, ed un minuto dopo vedi gente morta ammazzata nei modi più barbari e crudeli partoriti dalla follia umana, con la gente intorno che urla e si dispera. Vorrei che l’atteggiamento della gente nei confronti degli animali, fosse più somigliante a quello di chi si prende cura di loro per professione e con passione, invece di continuare a vedere spettacoli tremendi ed insopportabili che mi fanno odiare la mia vita per dover sopportare tutto questo male.
  10. Per quanto riguarda i bambini, spero solo che la vita li punisca severamente per il male che hanno fatto a quei gatti, e comunque non nutro molta fiducia su di una possibile conversione al bene di chi fa cose simili ad un essere innocente e ci ride sopra. Ma proprio per il fatto di non poter essere sempre onnipresente, e di non poter fare da balia a tutti gli animali in pericolo, come animalista devo saper cogliere l'occasione giusta per portare in salvo chi si trova in pericolo di vita: se quella gattara è andata sino a casa della nonna dove c'erano anche i gatti, avendo un trasportino a disposizione, poteva prenderli con sé e portarli in qualche clinica veterinaria, o comunque dove non corressero altri rischi, ma sempre lontano da quella gentaglia. Mi è arrivata proprio ieri una lettera di una famosa associazione animalista che pur avendo lottato per anni per l'approvazione della legge 189 contro i maltrattamenti e le uccisioni di animali, nonostante abbia raggiunto questo obiettivo ha riscontrato dal 2004 ad oggi la sua scarsissima applicazione da parte degli organi competenti; insomma è diventata una di quelle norme facilmente trascurabili un pò come avviene per le norme sulla protezione ed il rispetto dell'ambiente; le leggi ci sono ma nessuno provvede a farle rispettare! Di conseguenza, di fronte al menefreghismo di chi non fa il suo dovere e prende in giro la gente che lavora seriamente, bisogna agire di propria iniziativa per ottenere la salvezza di chi soffre nel più breve tempo possibile, prima che non rimanga più nessuno da poter salvare. Se vai a far casino a quella gente, e poi te ne vai lasciando lì i gatti, chissà che cosa sarebbero capaci di fargli per ripicca, per poi ottenere un nulla di fatto dalla "giustizia" e la perdita di coloro che si voleva aiutare. Se mi chiamano per sterilizzare i gatti e mi dicono cosa gli hanno fatto, io sapendo di non avere alternative valide, mi prendo i gatti dicendo di portarli a sterilizzare da qualche veterinario per poi riportarglieli, facendo fessa e contenta questa gente, che sicuramente non vedendosi riportare i gatti indietro non perderanno ore di sonno a preoccuparsene. A me interessa salvare i gatti, poi quella gentaglia può andarsene tranquillamente a fare in....
  11. Più che sterilizzare quei gattini, bisognerebbe tenerli lontani il più possibile da quella gente; so bene cosa succede in questi casi, perché purtroppo accade anche quì ad Elmas, dove i bambini (anche piccolissimi, ed in presenza dei genitori) si divertono a lanciare oggetti ai gatti indifesi, a rincorrerli per farli scappare sulla strada, e a torturarli in vari modi, e non si limitano a maltrattarli da vivi, ma si mettono a "giocare" anche con i loro corpicini inermi; è anche per questo motivo che ho deciso di non lasciare che i corpi degli animali morti rimangano in giro per il quartiere. Poi, come prevedibile, se vai dalle loro mamme a lamentarti del comportamento negativo dei loro figli, loro li difendono a spada tratta, come se fossero degli angioletti che non fanno nulla di male al prossimo. Forse, per i parenti dei bambini che fanno cose simili, potrà sembrare di applicare l'istinto di protezione nei confronti di un membro della loro famiglia, ma in realtà stanno solo concedendogli di comportarsi da maleducati e da teppisti, con ciò che non li riguarda da vicino, e che SECONDO LORO non merita alcun interesse e nessuna preoccupazione. Sinceramente, io li avrei portati via subito quei gatti, li avrei tenuti ricoverati in una clinica veterinaria di fiducia, fino a quando si fosse presentata la possibilità di dargli una sistemazione migliore, naturalmente ottenendo una dilazione di pagamento per i tempi di ricovero e pensione presumibilmente molto lunghi. Non mi va l'idea che esseri innocenti rimangano tra le grinfie dell'orco! Spero che qualcuno intervenga prontamente...
  12. Fabstray

    Survive

    Possibile che non esista nessun servizio ritiro animali domestici deceduti a pagamento? Perché a Roma non si decidono a fare un cimitero per gli animali? Bisogna chiederlo a gran voce al comune, però mi stupisce che non si sia ancora provveduto a creare un piccolo spazio dove poter liberamente seppellire il proprio animale scomparso, con tutte le manifestazioni nazionali animaliste che si organizzano ogni anno proprio nella capitale... Forse, anche non essendoci a Roma, potrebbe esserci quel tipo di servizio a pagamento in qualche altra città del Lazio, che sia valido in tutta la regione, bisogna cercare nella rete sperando di avere un pò di fortuna.
  13. Fabstray

    Survive

    Ciao Nanà, per fare ciò che faccio serve solo molta sensibilità e spirito di sacrificio, sentimenti dimenticati dalla società moderna, per lasciar spazio all'edonismo, all'intolleranza e alla cattiveria più nera, per il resto milioni di persone potrebbero fare quanto me ed anche molto di più per aiutare gli animali, sia vivi che morti. Dunque, io non abito a Roma, e non conosco bene la situazione da quelle parti, chiedo alla mia amica Mayacoya di darti qualche info utile, dato che lei è super informata su queste cose. Sarebbe comunque meglio e bene optare per la sepoltura, su di un terreno libero, incolto ed inutilizzato, oppure nel giardino di qualche casa, per chi ha la fortuna di possederne uno, altrimenti rivolgersi ad una ditta specializzata nel ritiro animali domestici deceduti, come quella che chiamo io, che una volta preso l'animale morto lo porta all'inceneritore; non è come la sepoltura (che io preferisco), ma anche così si riesce a dare la pace a chi non c'e più, invece che lasciarlo in strada in balia della cattiveria e del disprezzo degli altri. Non so se ce ne sia una a Roma (spero di sì), comunque prima di contattarli è necessario rimuovere il corpo dalla strada e sistemarlo in una busta di plastica, per poi consegnarlo all'incaricato. Mi rendo conto che per una ragazza sia tremendamente difficile da fare, ma anche per me non è una passeggiata come puoi notare da ciò che ho scritto prima. La forza la puoi trovare solo dentro di te, pensando al significato di ciò che vuoi fare. Grazie a te per le belle parole, ciao.
  14. Fabstray

    Survive

    Ieri notte, hanno investito un altro gattino davanti a casa mia. Me ne sono accorto mentre uscivo per completare il mio giro per le colonie, alle 04:00 circa, dato che il giorno prima, causa stress, mi ero addormentato verso le 16:30 senza aver portato il cibo e l’acqua in tutti i posti dove vado solitamente, risvegliandomi solo a notte fonda. Il gattino che ho trovato era nero, anche lui aveva il corpicino devastato dal continuo passargli sopra delle macchine, e non mi sembra di averlo conosciuto in precedenza. All’inizio, quando ho visto che era nero, e che forse era adulto o comunque non era un gatto troppo piccolo, sono rimasto scioccato, perché pensavo si trattasse della gatta nera che vive nel parcheggio del mio condominio e che a volte attraversa quel tratto di strada, benché io tenti sempre di abituarla a stare il più possibile all’interno dell’area condominiale, lasciandogli sempre cibo e acqua a sufficienza, e facendomi seguire dentro il parcheggio ogni volta che la vedo in giro per strada. Per qualche minuto, sono rimasto tremolante e sconvolto da questo pensiero, pensando in quei momenti che non avrei più rivisto il suo musettino che mi guarda per chiedermi la pappa, e che l’avevo persa per sempre, in seguito non volendomi arrendere all’apparenza, ho eseguito il richiamo che uso di solito per far arrivare i gatti a mangiare la pappa che gli porto; dopo i primi richiami è arrivata la figlia, una miciotta grigio-tigrata, ma della madre niente. Sono andato in fondo al parcheggio dove metto sempre il cibo e l’acqua, ma lei non arrivava. Stavo già per rassegnarmi all’idea più terribile, quando ad un tratto è arrivata anche lei, zoppicante ma viva!!! Ho subito tirato un sospiro di sollievo rivedendola e sapendola ancora con me, la gioia nasceva spontanea, ma non potevo certo ignorare che era avvenuta una disgrazia ad un altro micio e non era proprio il caso di essere felici. Torno su a casa, e prendo il necessario. Altro dolore e altra tristezza per i miei occhi: il corpicino del gatto era come tagliato a metà, con tutte le interiora che da dentro il torace uscivano fuori riversandosi sulla strada, tutto squarciato e compresso dall’attrito delle ruote e dal peso delle macchine passategli sopra. Non so quando sia stato investito, ma dev’essere accaduto tra il pomeriggio e la notte, dato che io sono passato lì davanti l’ultima volta intorno alle 13:00, e non c’era niente. Ho evitato che rimanesse in strada fino alla mattina seguente, ma non è certo una consolazione. Con i guanti tentavo di prenderlo e metterlo dentro la busta di plastica cercando di evitare lo spargimento delle sue interiora, distoglievo lo sguardo per quanto mi era possibile fare, cercavo di farlo bene ma velocemente per non far durare troppo quei momenti così terribili, e mi ripetevo “Quanto ancora dovrà succedere, quanto ancora dovrà succedere”, mentre prendevo in mano la sua spina dorsale per farla entrare dentro la busta, sforzandomi di non pensare troppo a ciò che tenevo in mano. Una volta sistemato il corpicino dentro la busta, mi sono levato i guanti ed ho cominciato a chiudere la busta annodando una parte con una cordicella e ripetendomi varie volte “Fa male, ma lo faccio lo stesso, fa male ma lo faccio lo stesso”. Poi ho messo la busta dentro uno scatolone che successivamente ho sigillato a casa, in attesa dell’arrivo dell’addetto al ritiro animali deceduti che passerà domani visto che oggi è domenica. Anche stavolta ho rovesciato dell’acqua sul punto in cui è morto il gatto, per fare in modo che spariscano piccoli residui rimasti sulla strada, insieme alle tracce di sangue, anche se so bene che il sangue assorbito dalla strada rimarrà lì per tantissimo tempo, come segno di quella morte. Continuando il mio giro (che avevo interrotto per occuparmi del gatto investito), ho notato le tracce di un altro gatto investito su di un’altra strada in cui passo ogni giorno, che non avevo notato prima. Ho scritto tracce, proprio perché in questo caso il corpicino è diventato tutt’uno con l’asfalto, a causa del continuo passaggio dei veicoli su di esso, ed è ormai impossibile una sua rimozione (dovrei staccare quel pezzo di strada), ciò rende tutto ancora più crudele ed impietoso! Chissà se tutte quelle persone che passano con i loro veicoli sui corpi degli animali morti, riuscirebbero a guidare a cuor leggero se altre persone schiacciassero in continuazione i cadaveri dei loro parenti e amici più stretti; se dopo aver passato metà della loro vita in compagnia di una persona cara, dovessero passare l’altra metà a vederla decomporsi davanti casa con l’incessante transito delle macchine sopra di essa. Ma tanto poi l’egoismo prende il sopravvento, e chi non ha più voglia di soffrire trova altro a cui pensare, è così per circa 6 miliardi di esseri umani, altrimenti questo fenomeno non sarebbe così diffuso nel mondo! Tra tanti tipi di morte questo è sicuramente uno dei più agghiaccianti e inaccettabili, se almeno chi investe si facesse carico di spostare il corpo e affidarlo a chi può dargli sepoltura in un posto tranquillo per farlo riposare in pace, e invece niente! Ormai, quando vivo queste esperienze agisco sistematicamente: tolgo il corpo dalla strada, poi mi riposo un po’, poi lo do all’addetto per il ritiro animali deceduti, poi ascolto un po’ di musica triste mentre piango ripensando alla tragedia ed a quelle passate, e rimango in lutto per 4 giorni cercando di non distrarmi e divertirmi, per non trascurare il rispetto per la perdita dei miei angioletti. Nonostante tutto ciò, non dimentico chi ha ancora bisogno di me: devo aiutare la mia micia che zoppica, prima che la situazione si aggravi.
  15. Fabstray

    Survive

    Ci conto, ciao anche a te.
  16. Fabstray

    Survive

    Capisco Nanà, ma che io sappia l’ASL non svolge funzioni di questo tipo, purtroppo. Casomai, potrebbe, su richiesta tua e di tante altre persone, interessarsene l’amministrazione comunale, proponendo, attraverso un’adeguata pubblicità rivolta ai cittadini, la possibilità di occuparsi attivamente di quella colonia felina, indicando doveri e responsabilità da seguire e rispettare per garantire salute e benessere a tutti i gatti facenti parte della colonia. Questa, a mio parere, rimane un’ipotesi MOLTO REMOTA, perché solitamente la volontà di aiutare gli animali deve sorgere spontaneamente dalle persone, e non attraverso la richiesta di qualcuno, soprattutto se quel qualcuno, sa bene che qualunque cosa capiti agli animali randagi la sua esistenza non sarà minimamente turbata, e potrà andare avanti come se niente fosse accaduto. Poi, ovviamente, bisogna vedere come la pensano dalle tue parti, tutto può essere. Peccato che i tuoi impegni ti impediscano di accudire quei gatti, però se riesci a fare conoscenza, ma ancora meglio amicizia, con la persona che gli porta da mangiare, potresti aiutarlo in qualche modo, magari contribuendo all’acquisto di mangime e di acqua, e scattando qualche foto ai gatti, per poi distribuirle in giro insieme a degli annunci per adozioni; insomma ci sono parecchie cose che si possono fare, vedi tu in che cosa riesci meglio. Prova anche, per quanto ti è possibile, a organizzare gli impegni della giornata, in modo che ti avanzino dei ritagli di tempo libero per dedicarti a quei gatti, mi rendo conto che non sarà sempre facile, però ti accorgerai di quanto sia soddisfacente e confortante aiutare un essere vivente a vivere meglio e bene, fidati!!! Ciao Samantha, sì c’è anche gente che la pensa così, e che dimostra diffidenza in chi vuole mettere su queste iniziative, senza neanche dargli un minimo di fiducia. Poi, bisogna dire che le mele marce rovinano la reputazione un po’ a tutti: in passato mi è capitato di discutere su come vengono utilizzati i soldi delle donazioni da parte delle associazioni animaliste e di volontariato in generale, con 2 persone del mio condominio, che solamente per aver letto sui giornali qualche scandalo di falsi volontari, e poco di buono che si intascavano veramente i soldi destinati alle attività svolte dalle loro associazioni, per comprarsi beni di lusso, etichettavano TUTTI coloro che fanno volontariato e che aderiscono alle attività delle associazioni no profit (e quindi anche io), come volgari imbroglioni, ladri e ciarlatani, che sono capaci solo di chiedere soldi alla gente senza produrre realmente un beneficio a qualcuno. Mi dicevano che le grandi associazioni di volontariato vivono solo grazie allo zerbinismo con la politica, il fatto cioè di leccare i piedi a chi conta di più al potere, requisito fondamentale (secondo loro) per poter continuare ad esistere e farsi notare dall’opinione pubblica, un po’ come dire che se vai a braccetto col cavaliere, o con il mortadella o con qualcuno che lavora per loro, ogni volta che salgono a dirigere l’orchestra, ti garantisci “corpose sovvenzioni” e una buona dose di popolarità, tutto questo a prescindere che i buoni propositi vengano messi in pratica o no. Io non dico che certe cose non avvengano mai, anzi so per certo che l’Italia è il paese dei furbi e degli approfittatori, che smagnacciano grazie alla corruzione che prospera nella politica, ma non trovo giusto bollare tutti coloro che appartengono ad una categoria come gente falsa ed ipocrita, pronta a ad ingannare il prossimo: bisogna conoscerle le persone prima di giudicarle! Non ci si può basare, su qualche articolo di giornale, o su di un servizio visto al telegiornale, per dire di aver compreso completamente il modo di agire di chi svolge una determinata attività, lavoro o altro. Chi parla così, si esprime sull’ignoranza e non sulla conoscenza! Quando a queste persone, gli ho risposto di venire a vedere con i loro occhi cosa faccio io e i volontari che conosco, mi hanno detto che anche se io e pochi altri ci comportiamo onestamente, chi prende in consegna il denaro racimolato, se lo spende per i suoi piaceri personali alla faccia nostra, senza però spiegarmi chi, dove ed in che modo, e soprattutto come riuscire in questo e farla franca a vita. Le associazioni con cui collaboro agiscono nella più totale trasparenza, e chi lo desidera può visionare i bilanci ed i rendiconto su come vengono utilizzati i fondi raccolti. Se poi, qualcuno si approfitterà della buona fede mia e degli altri soci e collaboratori per divertirsi con i soldi alle nostre spalle, allora sarò io il primo a fargliela pagare cara, ed a pretendere la restituzione del denaro sperperato in cavolate. Sono le azioni che determinano la natura di una persona; chi non conosce una persona, non può semplicemente affidarsi a dicerie e luoghi comuni che non riguardano direttamente la persona che si vuole giudicare, ma deve procurarsi prove e certezze per verificare da che parte sta!
  17. Fabstray

    Survive

    Ancor prima di istituire una colonia felina, bisogna accertarsi che ci sia VERAMENTE qualcuno disposto ad occuparsene QUOTIDIANAMENTE e CONTINUATIVAMENTE, fornendo oltre al cibo e l'acqua anche le medicine e le cure necessarie ogni qual volta si presentino problemi di salute. Tutto ciò richiede, MOLTO tempo, MOLTO spirito di sacrificio, MOLTA pazienza e MOLTI soldi, quindi chi si impegna a diventare responsabile di una colonia felina, sia che lo diventi ufficialmente, sia che lo faccia semplicemente come volontario deve sapere quali sono le responsabilità di cui deve farsi carico e ciò a cui va incontro... Non so se tu hai mai fatto del volontariato con gli animali, però ti posso garantire che trovarsi da soli a svolgere questo incarico, il più delle volte è estremamente difficoltoso e comporta il dover rinunciare a tante cose, specialmente ai periodi di vacanza, perché ovviamente i problemi della colonia in vacanza non ci vanno, e richiedono la continua presenza di qualcuno che li risolva. Perciò, se hai intenzione di occuparti seriamente di quella colonia, ti conviene trovare qualche persona di fiducia che ti dia una mano, e che possa sostituirti adeguatamente nei momenti in cui non potrai renderti disponibile, questo è un primo passo. Per quanto riguarda l'aspetto più propriamente pratico, quello cioè di diventare responsabile di una colonia felina, sappi che le agevolazioni (tipo sterilizzazioni e cure mediche gratuite presso l'ASL locale), dipendono totalmente da come vanno le cose dalle tue parti, in parole semplici, se ci sono i soldi necessari per assistere i tuoi gatti, in mancanza di ciò, diventare responsabile di una colonia, non ti eviterebbe di affrontare un diluvio di spese, tra ambulatori e cliniche veterinarie, per semplici visite, operazioni di vario tipo, ricoveri, analisi, vaccinazioni, ecc.... Poi, essendo i gatti randagi sotto la tutela del comune in cui si trovano, bisogna vedere un pò cosa ne pensano, il sindaco e l'assessore all'ambiente, e come potrebbero aiutarti a proteggere i gatti da eventuali maltrattamenti e atteggiamenti dannosi nei loro confronti, quindi bisogna capire se da parte loro c'è l'interesse a darti sostegno legale in queste situazioni, o se devi arrangiarti da sola. Se vai a vedere cosa dicono le normative nazionali a proposito di tutela e sostegno delle colonie feline, l'Italia sembra il paese più bello del mondo in questo campo, ma quando si passa dalle parole ai fatti la musica cambia radicalmente, puoi scommetterci su questo. Per diventare responsabili ufficiali di una colonia felina, devi andare all'ufficio veterinario della ASL locale, richiedere un apposito modulo che dovrebbero avere a disposizione, che va compilato con i tuoi dati e alcune info sui gatti di cui ti vuoi occupare; una volta compilato, va spedito al comune che ti DOVREBBE mandare entro pochi giorni una lettera firmata dal sindaco con l'approvazione e il tuo riconoscimento ufficiale di responsabile; questa lettera, va presentata all'ufficio veterinario della ASL, che deve essere visionata dal medico responsabile e convalidata con un certificato firmato da lui. Questa è a grandi linee la prassi usata comunemente. Comunque chiedi alla ASL per informazioni precise. Prima di fare tutto ciò, devi esserne TOTALMENTE CONVINTA, in modo da avere le idee chiare, senza ripensamenti, e chiaramente accertati che il comune e l'ASL non ti diano il ben servito, nel momento in cui dovrai rivolgerti a loro per qualunque cosa riguardi i gatti. Sappi, comunque che l'impegno maggiore dovrà venire sempre da te, che agisci sul campo e che dovrai lavorare sodo per rendere le condizioni di vita di quei gatti sempre buone e dignitose. Spero di non averti spaventato, elencandoti tutte queste responsabilità e difficoltà, e mi auguro che non ti sia passata la voglia di aiutare quei gatti, la mia intenzione è solamente quella di farti comprendere cosa comporta questo tipo di incarico, e come bisogna portarlo avanti. Comunque, se la tua volontà è di ferro, riuscirai ad affrontare bene tutte le sfide che ti si porranno davanti.
  18. Fabstray

    Survive

    Ciao Nanà, mi dispiace per quella gattina. Spero che almeno non sia rimasta troppo tempo in strada, anzi mi auguro che qualcuno abbia provveduto a seppellirla da qualche parte, o almeno a farla riposare in pace in un luogo tranquillo, senza che nessuno possa disturbarla. Il giardiniere doveva essere molto affezzionato a quella micia, non sono in molti a piangere quando succedono di queste cose; molte persone ci fanno l'abitudine, come se fosse una cosa inevitabile che prima o poi deve per forza succedere, quindi reagiscono con distacco e freddezza, senza versare nemmeno una lacrima. Cerca di mantenere vivo il suo ricordo, così sarà come se vivesse ancora. Mi raccomando cerca di aiutare gli altri gatti della zona, per limitare il più possibile il verificarsi di queste orribili disgrazie. Parlane nella mia discussione ogni volta che vuoi...
  19. Fabstray

    Survive

    Stamattina, mentre uscivo da casa per cominciare il mio consueto giro per le colonie dei gatti randagi di cui mi occupo, proprio nella strada davanti al mio condominio c’era un gattino morto investito. Altra disgrazia, altro dolore! Solo 5 giorni fa avevo trovato una gattina morta penso per cause naturali, vicino ad uno dei posti dove deposito solitamente il cibo e l’acqua, forse deceduta per malattia o per una malformazione come spesso succede ai gattini nati da poco, ma comunque l’ennesima perdita di uno dei miei angioletti a prescindere dalla causa della morte. Ed oggi, la scomparsa di questo micio grigio chiaro, non so se maschio o femmina, perché mi sembra di non averlo mai incontrato prima (a volte succede che le micie partoriscono all’interno di giardini privati, o parcheggi di altri condomini, e non avendo libero accesso a tutti questi posti, non riesco a conoscere ed identificare tutti i gatti della zona), ma che avrei tanto voluto curare ed aiutare per tutta la vita. Credo che la morte sia avvenuta ieri notte sul tardi, o forse nelle prime ore del mattino, perché il suo corpicino non era ancora rigido, come invece accade quando passano molte ore dal momento del decesso. La scena che mi si è presentata davanti agli occhi è stata fra le più terribili che abbia mai visto: il corpicino si trovava quasi al centro della strada, compresso dal peso delle macchine che gli sono passate sopra tante volte, e che hanno trasportato alcuni pezzi di interiora a poca distanza dal corpo, il tutto circondato da una macchia di sangue molto ampia, estesa ancora di più dai pneumatici delle macchine che ci passavano sopra intingendosi di sangue e lasciando una scia sanguigna che allungava le proporzioni della macchia. Vedere queste cose mi fa odiare la mia vita, ma ancor di più mi fa odiare l’intera razza umana, per la dimostrazione di indifferenza e la totale mancanza di rispetto per un essere vivente innocente, costretto ad una vita tremendamente difficile e dolorosa, morto in modo spaventoso e con tanta sofferenza, e con i suoi resti devastati barbaramente in un susseguirsi di azioni orribili ripetute in continuazione, tutto il giorno e tutta la notte! Mi viene da piangere! Tornato a casa, mi preparo a compiere la solita operazione di recupero che ormai conosco bene. Con i guanti in lattice sulle mani, cercavo di sollevare dalla strada il fragile corpicino del gattino per metterlo dentro una busta di plastica, ma mentre svolgevo questa operazione, parti dei suoi organi interni, della sua pancia e del torace fuoriuscivano dall’interno, quasi ricadendo in strada, e per evitare quella dispersione, ho appoggiato la busta di plastica per terra, cercando di raccogliere tutto l’insieme e di trascinarlo dentro, distogliendo lo sguardo da quell’orrore per quanto mi era possibile fare. Non volendo lasciare nessuna parte del corpo in strada, ho raccolto quei brandelli di carne che sono riuscito a vedere e li ho inseriti dentro la busta, poi mi sono levato i guanti, ho attorcigliato l’estremità della busta e l’ho legata con una cordicella. Metto la busta dentro una scatola di cartone e la porto in casa, la sigillo col nastro adesivo, e la lascio sul balcone in attesa dell’arrivo dell’operatore per il ritiro animali deceduti. Mi sentivo male al pensiero di quella macchia di sangue sulla strada, insieme a piccoli frammenti del corpo, troppo minuscoli per essere visti e raccolti, così ho preso una tanica piena d’acqua ed ho bagnato con 5 litri d’acqua la parte di strada dove si estendeva la macchia. Versando l’acqua, mi sono accorto di alcuni brandelli di carne che non avevo notato prima, così ho deciso di raccoglierli con un fazzoletto e di gettarli in un cestino della spazzatura, visto che ormai avevo già sigillato la scatola con la busta e che comunque la maggior parte del corpo ero riuscito a raccoglierla, però mi è dispiaciuto lo stesso! E’ chiaro che la macchia non sparirà con un po’ d’acqua dall’asfalto, e sicuramente rimarrà visibile per mesi. Quando cammino, che sia per strada, sul marciapiede o da qualsiasi altra parte, cerco sempre, per quanto possibile, di non passare in quei punti dove sono morti degli animali, come segno di rispetto per la loro morte, però andando avanti così dovrò imparare a volare, perché non rimarrà neanche un centimetro di spazio libero dove non sia morto un povero animale; queste strade sono un vero cimitero di animali! Voglio dedicare la mia vita a portare via gli animali il più lontano possibile da posti così orrendi e invivibili, dandogli un vita lunga e felice a contatto con la natura, perché è questo ciò di cui hanno bisogno. Le lacrime ed i ricordi de miei angioletti andati via, mi daranno sempre la spinta emotiva necessaria a tale scopo.
  20. Fabstray

    Survive

    Ciao Mayacoya, ok, presto ti manderò un messaggio privato. Guarda, non ti stupire che la gente possa dire idiozie del genere, probabilmente tra un po’ ti diranno che i gatti randagi portano anche la peste, l’aviaria e magari anche sfiga. Per fortuna hai molte frecce al tuo arco, quindi chi pensa di poter agire contro di te e i tuoi beneamati felini, si troverà a navigare in cattive acque, ne sono sicuro. Ciao Mistery, ti do subito il mio benvenuto nel forum, visto che sei una nuova iscritta, e ti ringrazio per l’applauso. Io, ad essere sincero, non ho più fiducia nel futuro dell’umanità, perché ritengo che la specie umana sia condannata all’autodistruzione per la sua incapacità di saper convivere con gli altri animali e con l’ambiente naturale, e purtroppo non credo che la mia presenza potrà cambiare il corso degli eventi, ma nel mio piccolo cerco di salvare proteggere e aiutare gli animali a sopravvivere alla follia umana, per fare in modo che conservino il loro spazio e in generale il loro diritto alla vita in questo mondo marcio e decadente. Sei fortunata ad avere a disposizione tutto quello spazio, spero solo che le strade circostanti non siano troppo trafficate e che i gatti non le attraversino troppo spesso, meno attraversano le strade e più vivono a lungo. Forse dovresti procurarti qualche capanno di legno, di quelli che si possono montare e piazzare in giardino, così i tuoi gatti potranno rifugiarsi lì invece che dentro la tua fabbrica in mezzo ai macchinari, può darsi che, col tempo, riusciranno ad abituarsi e a trovare più confortevole il capanno (o i capanni, perché credo che 1 non basterà per 10 gatti), evitando di entrare altrove. Naturalmente, io non conosco nel dettaglio il luogo in cui vivi, perciò devi essere tu a valutare se sia una soluzione fattibile o meno, spero solo che non avvengano mai incidenti di alcun tipo ai tuoi gatti, e nemmeno a te all’interno della fabbrica (di cosa se posso chiedere?). Il tuo veterinario ti ha consigliato bene, lo hanno detto anche a me diversi medici che la pillola può portare allo sviluppo di tumori, quando il gatto raggiunge una certa età, e siccome curare i tumori agli animali e più difficile che con le persone, e meglio non rischiare, ed è più salutare la sterilizzazione, ma ormai tutte queste cose le sai già, anche se disgraziatamente certe cose le hai imparate in modo molto doloroso. Mi dispiace. La soppressione di animali appena nati è purtroppo un’abitudine spaventosamente troppo diffusa, e non mi riferisco solo alla gente comune che possiede animali, ma anche a certi veterinari che se ne infischiano delle leggi vigenti, e dei valori morali che ogni buon medico dovrebbe sempre rispettare e conoscere bene, e che pur di ottenere un guadagno facile non si fanno scrupoli a togliere il diritto di vivere a dei cuccioli indifesi! Ci vorrebbero maggiori controlli da parte delle autorità competenti (o dovrei dire incompetenti a questo punto!), un adeguato ed efficace sistema di controllo demografico delle colonie di animali randagi, con una più ampia collaborazione fra animalisti, volontari che si dedicano agli animali randagi e le organizzazioni di medici veterinari, e più coraggio e determinazione nel voler denunciare chi compie certe crudeltà. Chissà se ci arriveremo a raggiungere questi traguardi…
  21. Fabstray

    Survive

    Stamattina, alle 8 e qualcosa, ho ricevuto altre minacce nei miei confronti, sempre per gli stessi motivi. Questa volta è venuta la madre della merdaccia pelata che mi aveva minacciato l’ultima volta, per dirmi le solite stronzate sul fatto che è colpa mia se i gatti aumentano, se vanno nel suo giardino, e addirittura mi ha ORDINATO di spostare immediatamente il cibo che stavo mettendo! Io le ho risposto con tono infastidito, che il cibo lo metto dove ci sono gatti che devono nutrirsi e non dove fa comodo a lei primo; secondo gli ho fatto notare che il punto dove metto il cibo e l’acqua NON E’ CASA SUA, ma fa parte del suolo pubblico, e la legge mi permette tranquillamente di fare ciò che faccio, ovviamente sempre senza lasciare sporcizia tipo piatti o scodelle sporche; terzo alle sue minacce di denunciarmi ai vigili urbani, le ho risposto che i vigili mi vedono tutti i giorni dare da mangiare ai gatti, perché metto il cibo anche vicino al comune, dove i vigili entrano ed escono dal comando e che comunque non possono dirmi nulla perché la legge è dalla mia parte, avendolo anche già dimostrato all’ex sindaco e all’ex assessore all’ambiente, che non hanno osato contraddirmi, dato che avevo con me le copie delle sentenze del tribunale per casi di comuni che vietavano di depositare alimenti per gli animali randagi, e che sono stati obbligati dal giudice a cancellare le ordinanze emesse e a restituire i soldi delle multe assegnate ai cittadini, infine ho aggiunto che casomai i vigili andranno a casa sua per cercare quello stronzo del figlio e spiegargli cosa gli succederà se continuerà a rompere le scatole a me e ai gatti. Come sempre in quella schifosa strada c’era poca gente, nonostante fossero le 8 del mattino, orario in cui tanta gente parte per andare al lavoro, e quelli che c’erano guardavano ma non intervenivano, e non credo che lo avrebbero fatto neanche se mi avessero aggredito! Vivo proprio in un paese di CACCA! Qui non si può stare tranquilli né di mattina, né di sera! Sono stanco di essere insultato e minacciato da questa gentaccia cafona e ignorante! Vorrei tanto che qualcuno mi aiutasse a dargli una bella lezione… Il mio invito è aperto a tutti.
  22. Fabstray

    Survive

    Come avevo già scritto in un messaggio precedente, c'è solo una persona che mi sovvenziona economicamente, si chiama Giorgio ed è un amante dei gatti della prov. di Cuneo nei pressi di Alba, che lesse un mio appello su un giornale e decise di aiutarmi di quando in quando. Ci sentiamo spesso per telefono con gli sms, mi parla del suo gatto Pancino e io gli dò qualche consiglio, e gli racconto le mie vicende. Qualche tempo fa, mi ha inviato per raccomandata 50 euro che mi sono serviti come acconto per le spese di ricovero del micio che stava per essere bruciato vivo. I suoi soldi hanno contribuito ad aiutare un essere vivente a vivere meglio ed io per questo gliene sarò eternamente grato. GRAZIE GIORGIO. Non preoccuparti Beta la salute non mi manca, e comunque preferisco tenermi i denti storti, sapendo però che i miei angioletti stanno bene e che potrò continuare ad aiutarli. Un abbraccio anche a te, ciao.
  23. Fabstray

    Survive

    Veramente non conosco molti negozi che mi permetterebbero di lasciare una o più scatole per le offerte, sempre per il discorso della mentalità negativa di chi vive da queste parti. Anche in certi ambulatori veterinari non ti danno il permesso di fare raccolte di beneficenza, lo so da altre persone che ci hanno già provato. Anche nei negozi di prodotti per animali non si trova molta gente favorevole a queste iniziative, perché non vogliono arrivare al punto di trovarsi il negozio tappezzato di foto e annunci di gente che chiede soldi ai loro clienti. Poi non ho garanzie che i soldi donati per aiutare gli animali finiscano effettivamente nella scatola predisposta.... La beneficenza e il volontariato sono concetti ancora sconosciuti da queste parti; la mentalità dell'aiutare gli altri, che siano persone animali o vegetali, è ancora troppo limitata e snobbata da questa gente. Anche se non posso convincere la gente a non commettere errori, posso salvare gli animali dagli errori della gente. Vi ringrazio tanto amiche, le vostre parole mi fanno compagnia quando cammino da solo in strada.
  24. Fabstray

    Ladri Di Animali

    Leggete con attenzione il resoconto che segue: 7 agosto 2006 Ciao a tutti, >> >> >> >> ieri sera io e mia mamma eravamo al parco (Ravizza, zona Porta Vigentina) >> con George... al parco c'era molta gente, chi giocava a calcio, chi >> passeggiava, l'area giochi dei bambini era piena e i cani correvano nelle >> loro aree... la prima area cani, vicina alla strada, ospitava solo una >> boxer >> e >> un cane piccolo che giocavano, appoggiati alla recinzione verso la strada >> c'erano 2 marocchini, un terzo era vicino a uno dei cancelli verso >> l'interno >> del parco, sembravano solo guardare i cani giocare... poco dopo il cane >> piccolo e i suoi padroni se ne sono andati e nell'area è rimasta la boxer >> con la padrona, che la faceva correre con la palla. Nel frattempo noi >> abbiamo fatto un giro lungo i viali vicini per poi tornare verso la prima >> area. Mentre stavamo ancora arrivando abbiamo visto i marocchini che >> tentavano di tirare fuori dalla recinzione la boxer, sollevandola!!!!!! >> La >> padrona era vicino al cancello di uscita, dalla parte opposta dell'area, >> e >> chiamava il suo cane ma non riusciva a vedere cosa stesse succedendo >> perché >> c'erano degli alberi che le coprivano la visuale! >> >> >> >> E' successo tutto in pochi secondi, la padrona si è poi spostata di un >> metro >> per vedere e chiamare il suo cane, i marocchini hanno mollato la presa ma >> non si sono spostati, la boxer è arrivata correndo dalla padrona che l'ha >> legata ed ha aperto il cancello dove il terzo marocchino non voleva farla >> passare proprio quando siamo arrivate noi di corsa! Mia mamma ha preso il >> cellulare e ha detto che chiamava la polizia, il marocchino è sparito nel >> nulla e anche gli altri 2 erano già scappati!!!!!!! >> >> >> >> La padrona non aveva ancora capito cosa stesse succedendo!!! Le abbiamo >> spiegato che i 2 marocchini stavano sollevando la sua cagnona, una boxer >> buonissima, facile da avvicinare!! Lei non aveva visto nulla per colpa >> degli >> alberi! Era spaventatissima! Si è fermata un po' con noi mentre facevamo >> correre George nell'area, i marocchini erano svaniti!!! >> >> >> >> Poi lei ha preso un viale di uscita dal parco e noi un altro. La vedevamo >> da >> lontano quando, ad un tratto, sono ricomparsi i 2 marocchini, >> improvvisamente!!! Sono corsi verso di lei, lei si è fermata e ha tirato >> fuori il cellulare mentre anche noi correvamo da lei. I marocchini hanno >> poi >> preso un'altra via e si sono messi a correre, abbiamo capito che volevano >> tagliarle la strada più avanti! Nel frattempo è arrivato un nostro >> amico >> col suo rottweiller e si è messo a difesa della boxer, io sono andata >> avanti >> a controllare e ho visto che i marocchini erano piazzati dietro l'angolo >> di >> una via, nascosti. Quando mi hanno vista hanno fatto finta di camminare, >> il >> nostro amico col rottweiler è venuto avanti e loro sono andati via ma >> sempre >> guardando indietro, non volevano mollare il colpo!! Si è poi unito a noi >> un >> altro signore col cane che aveva visto i marocchini correre ed era >> scappato >> perché pensava volessero rapinarlo, invece non era lui o il suo anziano >> cane >> il loro obiettivo. Abbiamo poi scortato a casa la boxer e la sua padrona, >> sicuri che i marocchini non avessero visto dove abitano. >> >> >> >> Questo non è un caso isolato, i furti di cani non capitano solo qui a >> Milano, *ovunque* tantissimi cani (di ogni razza, dimensione ed età), e >> anche gatti, spariscono nel nulla per poi fare chissà quale fine atroce >> (principalmente ai combattimenti se si tratta di cani di una certa mole o >> razza, mentre gli altri cani e gatti vengono usati per allenare i cani >> combattenti.... e poi c'è anche il mercato della vivisezione che ha >> sempre >> bisogno di animali per gli esperimenti...) ...vengono rubati fuori dai >> negozi, >> dalle auto parcheggiate e dai giardini... *fate sempre estrema attenzione >> ai >> vostri animali!!!!!!!* >> >> >> >> Daniela Questa brutta storia è capitata ad un cagnolino, ma ricordiamoci sempre che quella gentaglia non si fa scrupoli a portare via qualunque animale per denaro, quindi anche i gatti. Lavoriamo insieme per fermarli!
  25. Fabstray

    Survive

    Ciao Beta, a parole sono tutti bravi e tutti buoni, ma quando gli chiedi cosa fanno IN CONCRETO per aiutare gli animali, tutti quanti ti rifilano un diluvio di scuse che non reggerebbero una piuma. Sono 6 anni che cerco qualcuno che mi dia una mano da queste parti, ma nonostante gli appelli, le manifestazioni e le discussioni su forum e tutto il resto, non ho concluso niente! Non esagero dicendoti che TUTTO quello che faccio io, non lo fa nessuno, mi riferisco all’impostare la propria vita per aiutare gli animali. Per poter continuare a fare tutti i giorni quello che faccio, devo trascurare anche la mia salute, saltando le visite dentistiche (tra cui è compreso l’apparecchio per i denti), quelle dermatologiche e mediche in generale, altrimenti potrei solo sognarmi di dare da mangiare tutti i giorni ai gatti di quelle colonie. Sto accantonando tutte le spese superflue e sto vendendo ciò di cui non ho assolutamente bisogno per far fronte alle spese veterinarie, arrivando al punto di camminare con le scarpe semi-distrutte e vendendo i miei regali di Natale e compleanno. Uso i mezzi pubblici per spostarmi, nonostante le critiche della gente che non capisce perché a 25 anni non abbia ancora la patente e non stia mettendo da parte i soldi per una macchina, come fanno un po’ tutti. Non ho mai conosciuto nessuno che facesse tali sacrifici, nemmeno frequentando altri animalisti, che non reputano possibile rinunciare a tutte quelle cose per salvare gli animali, nemmeno con la consapevolezza di avere tanti animali randagi che muoiono di fame, malattie e investiti proprio sotto casa loro. L’ANIMALISMO NON E’ UGUALE PER TUTTI! Chi potrebbe fare 100 si accontenta di fare 10 o 20 se gli va bene, per aiutare gli animali, trascurando il fatto che in una società di gente che vede gli animali come un peso o come dei parassiti, tutti quelli che sono convinti di amare veramente gli animali devono impegnarsi costantemente per riuscire a cambiare le cose in meglio e in bene, per non trovarsi fra 10 anni ancora a questo punto e ad avere sulla coscienza tanti animali morti per la propria noncuranza nei loro confronti. L’unione fa la forza, solo se hai qualcuno che si unisca a te!!! Ciao Tiberts, ho paura che da lontano non possiate fare niente per aiutarmi, visto che i problemi di cui devo occuparmi vanno affrontati da qui per poter sperare di risolverli. Apprezzo tantissimo la vostra disponibilità. Aiutate il più possibile gli animali in difficoltà, in questo modo sarà come aiutare me. Finché potrò continuerò a scrivere sul forum, anche per poter evadere da questa realtà negativa, fatta di gente vuota e insensibile che io disprezzo.
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