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Fabstray

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  1. Fabstray

    Survive

    Non riesco a smettere di soffrire per un animale morto, che subito ne trovo un altro! La settimana scorsa avevo tolto dalla strada Cagliari-Elmas i resti di un povero cane molto probabilmente abbandonato e poi investito e che era in avanzato stato di decomposizione, ed oggi sempre sulla stessa strada ma andando verso Cagliari un gatto nero, non ho visto se maschio o femmina, anche questo morto investito e abbandonato sulla banchina che con il contributo di mia madre, che guidava la macchina, ho tolto da quel postaccio e che per 80€ ho affidato all'addetto per il ritiro degli animali deceduti per la cremazione. So già che per qualcuno degli utenti posso sembrare ripetitivo e noioso descrivere sempre le mie esperienze con animali morti, ma se per questa gente è solo noia, per me è assolutamente triste e deprimente, oltre che terribile! Io trovo che sia giusto riflettere su questi avvenimenti, perché bisogna rendersi conto che le cose andrebbero diversamente se TUTTI si abituassero a osservare gli animali come esseri viventi da rispettare, sia da vivi che da morti, e considerandoli "compagni di vita" innocenti e disperatamente bisognosi d'amore... Un animale vivo su qualunque strada non è un ostacolo da evitare, ma una vita da salvare e aiutare; Un animale morto dovunque si trovi non è spazzatura da calpestare, ma ciò che resta di una creatura che ha perso la vita, e che merita di essere ricordato sempre come se avesse lasciato una traccia di se sulla terra, e se possibile seppellirlo o cremarlo. Quanto devono ancora "civilizzarsi" le persone al volante, per fermarsi davanti ad un qualsiasi animale vivo o morto e pensare:< E se fosse capitato a me, cosa avrei voluto che facessero gli altri?>, oppure < Povera creatura innocente! Adesso vengo io ad aiutarti!>. Per me aiutare quel gatto investito significa aiutare un figlio, un essere vivente pari a me che ha perso la vita crudelmente e che non doveva rimanere abbandonato in quello stato anche se non ritornerà certo in vita, ma almeno le sue spoglie non verranno spappolate nell'indifferenza più totale, ma verranno trattate con dignità! Certamente non pretendo che tutti abbiano una personalità come la mia, non sono superiore a nessuno, ma vorrei tanto che la gente imparasse una buona volta a essere sensibile e che desse più considerazione alla natura che ci circonda, senza snobbarla ma apprezzandola per come è. Ciao micio/a perdonami per non averti salvato quando eri in vita, perdonami anche per non averti seppellito, non ti dimenticherò mai! Ritorna al pianeta.
  2. Fabstray

    Survive

    Ciao amici, purtroppo la morte mi ha tolto per sempre un altro gatto a cui davo cibo e acqua nella colonia del comune di Elmas... Non gli ho mai dato un nome, comunque era un maschio bianco intero con una lesione sopra l'occhietto destro che conoscevo da diversi anni, e stamattina CASUALMENTE mentre cercavo un piatto sporco che avevo messo ieri per i bocconcini, sono passato davanti al cestino della spazzatura e ho visto che era lì dentro! Mi è venuto un colpo! In mano avevo un piatto ed una scodella tutti e 2 di plastica e davanti a quell'immagine mi sono caduti per terra, come quando si subisce uno shock molto forte! Io ormai porto sempre con me almeno una busta di plastica nella tasca destra dei pantaloni cosìcché se mi devo imbattere in un gatto, in un topo, in un uccello o un piccolo animale morto sono preparato a portarlo via dalla strada e se possibile dargli sepoltura. Al primo impatto non avevo capito che era quel micio, ed anzi pensavo si trattasse di una femmina perché dal cestino spuntavano solo le zampe che erano sporche di fango (almeno da un lato) e mi ricordavano il colore di una micia che vive in quella zona, però quando lo stavo togliendo dal cestino per metterlo nella busta mi sono accorto che era lui e ho visto che il suo corpo non era del tutto rigido, come se non fosse morto da troppo tempo (infatti ieri non c'era quindi è sicuramente morto sabato sera), e ho visto il suo cranio spappolato ed insanguinato, ed ho capito che era morto investito! Per fortuna c'era mia madre che mi aspettava in macchina e le ho chiesto di portarmi nella campagna tra Elmas ed Assemini, dove avevo seppellito MOMY perché l'idea di base era di seppellirlo; quando siamo arrivati lì sono andato verso il punto in cui avevo seppellito MOMY ed ho notato che erano state tolte le erbe ed i ramoscelli che avevo messo per coprire la zona del seppellimento, ma per fortuna non avevano scavato la terra. In quel momento mi sono tornati in mente la tristezza e la rabbia che avevo provato in passato quando avevo lasciato scatole o borse con gatti morti dentro e che erano state aperte o buttate nel canale della zona dove tanti anni fà seppellivo gli animali morti che trovavo in giro. Quindi ho pensato che se avessi lasciato in quella zona, anche se nascosto nell'erba alta, la busta con il gatto morto qualche impiccione (per non essere volgare) avrebbe aperto la busta solo per vedere che cosa conteneva, senza poi rimettere tutto a posto! Non voglio che si ripeta una cosa del genere, quindi spiegando le mie ragioni a mia madre ho deciso di chiamare il servizio per il ritiro animali deceduti, che fortunatamente funziona anche la domenica. L'ho chiamato, è venuto, ha preso il gatto, ho pagato 80€ e l'addetto mi ha dato fattura e ricevute e se ne è andato via. Un condomino del palazzo dove abitavo prima che mi conosce e che mi ha visto dentro il furgone mentre aspettavo che l'addetto mi rilasciasse tutti i documenti, mentre tornavo da mia madre mi ha raggiunto e mi ha raccontato che il gatto bianco era morto davanti al comune già alle 21 della sera prima, quindi questo corrispondeva alla mia ipotesi... Per concludere volevo ricordare a me stesso che quel gatto non si era mai avvicinato a me, sia per diffidenza, ma anche per un altro motivo: l'anno scorso (scusate se non ricordo bene quando) ho tentato di acchiapparlo e di metterlo in una gabbia trappola che mi avevano prestato, perché sembrava che avesse un principio di rogna e volevo portarlo dalla mia veterinaria di fiducia. Per quanto cibo avessi messo dentro la gabbia trappola lui non si era fatto fregare, ed io dopo vari tentativi andati male, ero riuscito a prendergli la coda ed a sollevarlo per portarlo dentro la gabbia, ma anche così era riuscito a scappare e rinunciai. Vi prego credetemi non avrei voluto arrivare a tanto visto che aveva provato molto dolore, ma pensavo solo alla sua salute che non mi sembrava buona, anche se poi mi sono accorto che non aveva sintomi di rogna semmai una specie di dermatite che gli era passata successivamente. Riposa in pace bambino mio e scusami se non ho saputo salvarti, ma il cibo e l'acqua che ho portato in questi anni erano anche per te, ritorna al pianeta.
  3. Fabstray

    Survive

    Ciao amici, purtroppo è accaduto l'inevitabile: MOMY è morto! Sapevo che sarebbe accaduto, ma speravo il più tardi possibile... Sono riuscito a vederlo ed a fargli un video 2 giorni fà, ma ho deciso di non pubblicarlo perché è troppo triste... Quando l'ho visto per l'ultima volta era scheletrico, il carcinoma gli aveva consumato parte della bocca e gli erano comparse alcune lesioni cutanee piene di sangue e pus sulla testa ed intorno alle orecchie; non si reggeva sulle zampe e non si muoveva tranne che con la testa. Prima di vederlo, Antonella, la volontaria che se ne prendeva cura, mi aveva detto che ormai se ne stava andando e di salutarlo per bene prima che si spegnesse completamente. Non dimenticherò mai la sua espressione tristissima mentre mi guardava col suo occhio buono, e la sua zampetta che mi stringeva il dito come per dirmi "non lasciarmi"... Domani porterò il suo corpicino nelle campagne di Elmas dove ieri ho provveduto a scavare una fossa, sufficientemente grande e profonda, dove lo seppellirò e gli darò l'arrivederci. Ho già pianto un pò ma altre lacrime righeranno il mio volto per il suo tragico destino. Una cosa che non dimenticherò mai di MOMY è il suo straordinario appetito che gli ha dato la forza di mangiare anche ad un passo dalla morte, cioè quando l'ho ripreso con la videocamera. Io ho visto nella mia vita gatti ridotti in condizioni peggiori delle sue, ma di fronte alla morte in qualunque modo essa si rappresenti non riesco ancora ad accettarla del tutto e diventa un peso insopportabile! Arrivederci MOMY continuerai a vivere nel mio cuore, e la tua bontà diverrà parte di me, ciao.
  4. Fabstray

    Survive

    Ciao amici, finalmente una buona notizia: sono riuscito a togliere dalla strada un micio con un carcinoma al naso e alle orecchie, ed a portarlo al gattile comunale dove starà al caldo e potrà mangiare e bere tutti i giorni! Il gatto in questione si chiama Momy, è un gatto castrato di circa 6 anni, che conosco da quando era cucciolo, bianco con strisce mielate sulla testa, a cui è stata amputata la coda per via di un tumore che si stava propagando. Il tumore al naso ed alle orecchie ha cominciato a manifestarsi da più di 2 anni; quello alle orecchie si notava anche prima, ma io mi stavo occupando di alcuni gatti malati di rogna e di alcuni cuccioli ridotti in brutte condizioni e ho dovuto trascurarlo. Anche con questi problemi Momy non ha mai perso la sua vitalità: al caldo estivo, al freddo invernale, alla pioggia, ed al vento gelido ha sempre resistito e quando lo chiamavo per mangiare usciva dal suo nascondiglio in qualche parcheggio condominiale, attraversava con me la strada e si fiondava sui bocconcini. E' sempre stato buonissimo, si faceva coccolare senza problemi ed anche dentro il trasportino entrava senza lamentarsi. Non sapendo dove tenerlo e a chi affidarlo ho messo tanti annunci soprattutto su fa*****k ma nessuno mi ha mai contattato per prendersene cura, ormai stavo perdendo le speranze di poterlo salvare e temevo che quei tumori lo debilitassero al punto di non permettergli più di spostarsi e di nutrirsi, inoltre mangiava solo 2 volte a settimana, cioè il sabato e la domenica che sono i giorni in cui io ho la possibilità di andare ad Elmas e di occuparmi delle colonie feline. Forse non lo ho mai scritto ma io aiuto economicamente altre persone con dei piccoli contributi ad occuparsi di altre colonie feline in difficoltà, e fra queste ho conosciuto una ragazza di nome Giacinta che è una vera istituzione in campo animalista perché aiuta cani e gatti randagi in diversi luoghi di Cagliari, e aiuta anche i padroni di animali che non possono curarli portandoli dal suo veterinario di fiducia, anticipando i soldi e tenendoli GRATIS a casa sua per la degenza. Giovedì scorso di sera, mi sono recato da lei per dargli qualche soldino e per parlargli di Momy. Lei stava tornando da una colonia felina con un cucciolo malato da tenere in casa, io gli ho fatto vedere una foto di Momy e gli ho spiegato in che condizioni viveva. Lei mi rispose di prenderlo metterlo dentro il trasportino e portarlo insieme a lei dal suo veterinario, e aggiunse che tramite una sua conoscenza al gattile comunale c'era qualche possibilità che una volontaria se ne prendesse cura, ci siamo dati appuntamento a venerdì e ci siamo salutati. Venerdì mattina mia madre mi ha accompagnato ad Elmas per prendere Momy dopo avergli messo il cibo, ho incominciato a chiamarlo ma prima di farsi vedere ci mise un pò di tempo (purtroppo stava piovigginando e i gatti non uscivano dai loro nascondigli). Dopo quasi un'ora arrivò e andò subito a mangiare, poi lo ho preso e messo dentro il trasportino, ho chiamato Giacinta che mi ha detto di arrivare a mezzogiorno a casa sua per poi andare insieme dal suo veterinario. Al primo sguardo aveva già capito che era in condizioni molto brutte e già si immaginava cosa le avrebbe consigliato il veterinario: soppressione! Dal veterinario mi furono offerte 2 strade: addormentarlo per sempre, o sistemarlo al gattile e curare il suo stato. Io avevo subito espresso la mia condizione, e cioè che non avevo il coraggio di farlo sopprimere perché pur avendo gravi problemi, i suoi occhi non mi sembravano rassegnati come quelli di un essere vivente che vuole morire, ma anzi, mostrava ancora voglia di vivere e di resistere. Così il veterinario gli ha fatto un'iniezione di antinfiammatorio, ho pagato e Giacinta mi ha detto che lo avrebbe tenuto a casa sua fino a quando la sua amica del gattile Antonella mi avrebbe dato una risposta per occuparsene oppure no; nel caso di risposta negativa, Giacinta mi aveva spiegato che non avrebbe potuto tenerlo perché non poteva seguire un gatto così malato. Alle 17 di venerdì sera ho chiamato Antonella e fortunatamente decise di prendersene cura, avendo già avuto in passato esperienza con un gatto nelle stesse condizioni e che quindi avrebbe saputo gestire la situazione. EVVIVA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Non mi sembrava vero, avevo già perso le speranze ed ero già pronto a portarlo in qualche pensione a pagamento, ed invece la vita di Momy è da questo sabato mattina nelle mani di una donna felice di aiutare gli animali malati come lui. Io gli ho dato 50€ per le spese di mantenimento, nonostante Antonella non mi abbia chiesto niente! Da adesso Momy non dovrà più sopravvivere in strada, mangerà e berrà tutti i giorni, starà al caldo e verrà curato da un veterinario: so che i suoi tumori lo condurranno alla morte entro quest'anno vista la loro entità, ma almeno gli abbiamo migliorato di un 50% la vita e non credo sia poco. Un grazie a Giacinta e Antonella 2 persone meravigliose!
  5. Fabstray

    Survive

    Ciao amici, purtroppo venerdì mattina mentre accompagnavo mia madre ad Elmas per vedere in che stato l'inquilina aveva lasciato il nostro appartamento ho trovato i resti di un animaletto morto nella zona dei parcheggi! Le macchine lo hanno schiacciato talmente tante volte che non si capiva nemmeno che animale fosse... Dapprima siccome i resti erano molto piccoli ho pensato fosse un topolino di campagna, poi ho notato la coda che era la cosa meno rovinata ed ho immaginato che fosse un piccolo cucciolo di gatto, ma tutt'ora non né sono ancora sicuro. Gatto o topo per me è uguale, rimane comunque un povero animaletto innocente che non merita di stare sulla strada, perciò con un fazzolettino l'ho raccolto e poi l'ho lasciato sull'erba di un giardinetto comunale. Sabato mattina tornato ad Elmas per dar da mangiare e da bere ai gatti delle colonie che seguo sempre, ho ritrovato i suoi poveri resti sempre in quel giardinetto, poi con le mani ho scavato una piccola fossa in cui ho messo dentro quel che rimaneva di quel povero essere vivente, e di conseguenza ho ricoperto la fossa con la terra che fortunatamente era umida e quindi facile da utilizzare. La gente ormai non fa neanche più differenza tra un animale morto ed un mucchietto di spazzatura, perché se sono riuscito a vederlo io che ho 3/10 di vista lo avranno sicuramente notato altre persone che camminano a piedi, o che entrano ed escono da una macchina, ma che non gli interessava minimamente perché privi di qualsiasi sentimento animalista. Negli ultimi mesi ho conosciuto una ragazza di Cagliari e una signora di Elmas (che mi aiuta ad accudire i gatti di una colonia di campagna) che seppelliscono i gatti morti, e questo mi ha fatto molto piacere. La ragazza (di cui non posso fare il nome) è magrissima eppure ha sufficiente forza per usare una pala per scavare una fossa e ricoprire il tutto SENZA l'aiuto di nessuno; vi assicuro che trovare una ragazza che si faccia carico di un tale impegno è veramente difficile, almeno da queste parti! La signora invece si fa aiutare un pò dal marito e un pò dal figlio, ma sempre con il viso rigato dalle lacrime di tristezza e sofferenza! Non ha mai lasciato un gatto morto sulla strada e li tratta tutti come dei figli, anche se non riesce a installare un rapporto di fiducia che gli permetta anche solo di accarezzarli e avvicinarli... Io stimo molto queste persone e spero sempre che diano il buon esempio agli altri... Riposate in pace bambini miei.
  6. Fabstray

    Survive

    Ciao ragazzi, stamattina quando sono arrivato in una delle mie colonie feline di campagna, ho trovato il corpo senza vita e in stato avanzato di decomposizione di un povero gattino ancora cucciolo o comunque con meno di un anno di età, disteso vicino ai piatti e la scodella che avevo lasciato domenica scorsa!!! I vermi se lo stavano mangiando e siccome domenica scorsa non c'era deve essere morto, forse per la fame, o il freddo, o per qualche malattia, tra lunedì e venerdì, ma essendo in quello stato direi che dev'essere deceduto nei primi giorni di questa settimana, povero bambino mio! In questa colonia ci sono pochi gatti, adesso non saprei dire quanti ce ne sono ma la settimana scorsa ho visto una gatta incinta che oggi non ho visto, ma spero che stia bene. Il corpicino del gattino era disteso su dei fili d'erba quindi già in mezzo alla natura, ed ho deciso che non era necessario seppellirlo; così gli ho messo sopra qualche mazzo di erbe alte per dargli un minimo di copertura dagli agenti atmosferici, mi sono stampato la sua immagine nella mia mente e poi ho provveduto a mettere altro cibo e acqua a disposizione degli altri gatti. E siccome le disgrazie non vengono mai sole, in un'altra colonia seguita un pò da me e da una signora che vive nella zona, vengo a sapere di un altro gatto morto schiacciato da una macchina! La signora mi ha raccontato che qualche giorno fà, aveva dato da mangiare ad un gatto bianco, con delle strisce grigie alla base della coda, vicino a casa sua, e dopo pochi minuti che era rientrata a casa esce fuori e lo vede morto schiacciato da una macchina! Il marito della signora ha provveduto al seppellimento, ma a me ha detto che non capisce come certa gente possa proseguire per la sua strada senza occuparsi di un animale che ha investito, ma io non mi stupisco più per queste dimostrazioni di indifferenza, dato che ogni mese sento in qualche telegiornale di gente investita e non aiutata dall'investitore... Purtroppo viviamo in un mondo ancora troppo crudele almeno per gli amanti degli animali e dobbiamo tutti farci carico di queste tristezze per ricordare tutti gli innocenti che muoiono a causa della nostra razza maledetta... Tutto questo male finirà presto o tardi, contateci!
  7. Fabstray

    Survive

    Ciao a tutti amici ed amiche, lunedì 1°agosto ho visto una cosa che mi ha scioccato completamente! Il gatto di una mia amica, che si chiamava LEO e che aveva circa 1 anno di vita, aveva un tumore ai linfonodi e non stava più mangiando e bevendo da 5 giorni; la mia amica insieme alla sorella avevano portato il micio da 6 veterinari diversi che purtroppo si erano espressi tutti negativamente e che gli avevano tutti esposto 2 possibilità: o una fine dolorosa dovuta alla fame e i sintomi del tumore, oppure l'eutanasia! Io mi ero offerto di scavare la fossa nel giardino condominiale (al riparo da occhi indiscreti) come già fatto una volta precedente, anche se in un altro luogo. La mia amica mi fa salire a casa sua per farmi vedere il gatto; quello che mi aspettavo era un gatto molto sofferente, in bilico fra la vita e la morte, o che comunque si era arreso alla sua fine, e invece lo vedo come un gatto all'apparenza normalissimo che camminava e si faceva coccolare tranquillamente come se non avesse niente di grave. Vi giuro che non me lo sarei mai aspettato di trovarlo così com'era! La mia amica gli aveva lasciato un pò di cibo e un pò d'acqua a disposizione in 2 ciotole, ma lui non mangiava niente nonostante stesse morendo di fame e di sete. Era libero di fare quello che voleva ma non poteva sottrarsi ai sintomi della sua patologia. Era la prima volta per me che lo vedevo ma non riuscivo a convincere una parte di me che era necessario sopprimerlo. Aveva quest'aria innocente e tranquilla allo stesso tempo, anche la mia amica lo aveva notato e per telefono parlando con la madre aveva detto che sembrava il gatto di sempre almeno per come si comportava con tutti quanti, me compreso che lo coccolavo mentre pensavo che non l'avrei più rivisto vivo. Arriva il momento di portarlo per l'ultima volta dal veterinario, io guardo LEO mentre la sorella della mia amica lo fa entrare nella borsa-trasportino e con tristezza guardo il suo musetto buono e innocente per l'ultima volta. Mi viene indicato il punto in cui scavare e mi dò da fare con zappa e pala. Purtroppo quando le ragazze ritornano io non sono riuscito a scavare una fossa abbastanza grande per contenere tutto il micio (mi sono dimenticato di scrivere che era molto grande), e per giunta mi si era rotta pure la zappa e quindi dovevo prendere l'estremità metallica con le mani e scavare inginocchiato. Come se non basstasse più o meno alle 12 circa mi telefona mia madre che vuole sapere dove sono e a che ora torno a casa per pranzare, e io cerco di tranquillizzarla dicendole che mi stavo trattenendo a parlare con degli amici. Il problema è che non potevo dirgli la verità, se no avremmo litigato furiosamente dato che mia madre odia gli animali sia vivi che morti a meno che non li debba mangiare ed io questo non lo sopporto affatto. Passa il tempo ed io sono sempre più stanco e sudato e vedendomi in difficoltà la mia amica mi aiuta un pochettino a scavare e così riusciamo a farla sufficientemente grande e profonda. Io mi bevo qualcosa per calmare la sete, mentre mi viene portato il gatto. Quando aprono il trasportino tocca a me prenderlo ed è in quel momento che provo molta tristezza per rivedere quel corpo senza vita che solo un'ora e mezzo prima era ancora vivo e "sereno"; volevo sfogarmi piangendo ma sapevo che non era il momento, perché erano quasi le 13 e mia madre mi aveva richiamato per sapere cosa stavo facendo e di ritornare presto a casa. Io prendo LEO e con un pò di delicatezza lo appoggio sul fondo della fossa, la mia amica mi aiuta a seppellirlo ma io o almeno la parte più sensibile del mio essere è veramente dispiaciuta per quell'essere vivente a cui era stata tolta la vita nonostante non sembrava aspettare la morte... In 2 riusciamo a coprire tutta la fossa in breve tempo, e la sorella della mia amica conclude mettendo sopra la fossa un vaso di plastica con dentro una giovane piantina, come a significare che dopo la fine di una vita ne rinasce una nuova di cui prendersi cura... Martedì mattina presto mi ascolto un pò di musica triste e dò sfogo al mio pianto per il povero LEO. Quello che voglio far capire non è che io sia contrario alla "dolce" morte per un animale che non ha più speranze di vivere, ma che la mia sensibilità per una povera creatura pura e innocente non mi permette a fondo di capire il doveroso passaggio dalla vita alla morte per mano umana per quanto necessaria possa essere, è un concetto ancora molto particolare che non comprendo appieno, io cerco di superare i miei limiti, ma per questo mi ci vuole ancora molto tempo...
  8. Fabstray

    Survive

    Ciao amici, oggi vi parlo di JIN uno dei gatti che conosco da più tempo. Da cucciolo faceva parte della colonia della piazza sotto casa mia ad Elmas, ed io me ne occupavo con amore come facevo con tutti gli altri gatti che seguivo all'epoca. Un giorno d'inverno notai che il povero JIN era fortemente influenzato, aveva un principio di rogna, e aveva del pus che gli ricopriva completamente l'occhio destro; io non sapevo cosa fare perché non avevo mai adottato un gatto prima di allora. Passavano i giorni e lo vedevo che non si muoveva di un millimetro dal marciapiede vicino al cassonetto dove sotto mettevo il cibo per i gatti, e questo mi preoccupava molto. Erano gli ultimi mesi del 2004 ed io ero ancora molto inesperto sul come curare i gatti; ma un giorno mi decisi! Al diavolo la mia famiglia e tutte le loro regole, accennai a mia madre che stavo portaando a casa un gattino malato di circa 8-9 mesi che sarebbe morto se non lo avessi curato. Andai da lui lo presi in braccio e dissi " Vieni con me, la tua vita in strada ora è finita ". La mattina successiva lo portai subito dal mio veterinario di fiducia, che gli fece un'iniezione di antibiotico, una contro la rogna e mi fece la ricetta per una pomata oftalmica per l'occhio malato, e una per un altro antibiotico. Nonostante le perplessità del veterinario nel giro di un mese e mezzo JIN guarì completamente da influenza, rogna e pus nell'occhio. passarono i mesi e gli anni, e successero tante cose tra cui una caduta dal balcone (per fortuna abitavo al primo piano) di JIN nel giardino del condomino di sotto. Dovetti aspettare tutto il giorno perché l'inquilino era fuori con tutta la famiglia. Verso le 20 tornò a casa e gli chiesi di farmi recuperare il gatto. JIN era sano ma molto spaventato e mi ricordo che non fu facile recuperarlo perché scappava da tutte le parti,e solo dopo un pò riuscì a catturarlo e a riportarlo a casa. Arrivò il 2007, l'anno fatidico cioè quello in cui mi ammalai e fui portato in clinica psichiatrica per un ricovero. TUTTI i miei familiari deciserò di sgomberare la casa dai gatti che erano 14, e che per loro erano soltanto un impiccio. Dopo essere uscito dall'ospedale fui obbligato ad andare a vivere a Cagliari con mia madre e mia sorella, e mi venne imposto di non preoccuparmi più dei gatti di Elmas... Stavo veramente di m***a, tra la mia malattia e la tristezza per i miei poveri animaletti, facevo molta fatica a fare tutto, mi bloccavo continuamente e mi venivano sempre dei feroci mal di testa, ma dopo alcuni mesi riuscì a mettere da parte un pò di soldi guadagnati con il lavoro nel negozio dei miei fratelli, andai a comprare cibo per gatti e in pullman tornai ad Elmas. Quando tornai nel mio vecchio quartiere fischiai per avvertire i gatti della mia presenza; arrivarono insieme a quelli randagi solo 2 di quelli che avevo portato a casa e di JIN nessuna traccia. Per alcuni giorni chiesi spiegazioni a mia madre su cosa era successo ai miei angioletti che abitavano con me, e mi disse solo che erano stati tutti dati in adozione, ma io non ci avevo creduto neanche per un secondo dato che: 1) era impossibile dare in adozione gatti adulti in breve tempo e trovare qualcuno che se ne occupasse degnamente; 2) se li vedevo in strada ad Elmas non potevano essere stati adottati. La verità era che erano tutti stati scaricati in strada un pò ad Elmas e un pò in altri luoghi frequentati dai miei fratelli e sorelle. Gran buona famiglia del c***o! A fine 2007 fui ricoverato di nuovo, e tornai dalla mia famiglia in tempo per Natale; ma più che per la mia famiglia ero tornato per gli unici 2 gatti che mi era consentito tenere in casa: il mio Fuffi che morì a 17 anni, e la mia Priscilla che mi lasciò per sempre nel 2009. Non ricordo esattamente l'anno e il periodo, ma fatto sta che nel mio quartiere ad un mio richiamo riapparve JIN! Mi veniva da piangere di gioia, ma preferivo coccolarmelo e baciarmelo tutto. Successivamente lo reincontrai in altre colonie, perché quel mascalzone a cui voglio un mondo di bene, essendo intero andava a caccia di femmine, e sapeva bene dove trovare il cibo che io mettevo nelle altre colonie. Dopo qualche tempo che non si faceva vedere riapparve mi accorsi che gli si stava formando una massa tumorale alla coda, ma non guadagnavo abbastanza per permettermi di farlo operare in clinica veterinaria. Passarono i giorni e JIN un pò veniva e un pò no, ma aveva sempre quel gonfiore alla coda. Poi dopo qualche settimana lo rivedo con la coda mozzata! Praticamente si era staccato a morsi la massa tumorale lasciando un pezzettino di carne viva ed un residuo di coda. TERRIBILE! Può sembrare strano a dirlo, ma si era curato da solo! Dopo essere "guarito" lo incontravo sempre più spesso quando facevo il giro delle mie colonie e nonostante tutto ero felice che era riuscito a sopravvivere a tutto ciò che gli era capitato. Arriviamo ai giorni nostri "2011": JIN si è stabilito nella colonia del parcheggio del mercato di Elmas praticamente quello con più gatti, e di tanto in tanto si fà vedere per mangiare e bere il cibo che io e altra brava gente portiamo per quei gatti. Circa un mese fà lo vedo con dei graffi sul collo, e la pelle rugosa con qualche crosta sulla collottola e subito penso "rogna, di nuovo?". Fortunatamente avevo in casa una medicina antirogna, e chiesi telefonicamente al mio veterinario la dose da somministrargli: 0,1 ml. 3 sabati fà, lo aspetto nella colonia per più di 2 ore, sto per rinunciare quando alle 14:56 si fa finalmente vedere! Lo prendo per la collottola e gli inietto la medicina senza problemi, aggiungo un pò di cibo per lui e gli altri gatti che hanno ancora fame e me ne vado via tutto soddisfatto. Ritorno la domenica, e poi di nuovo di sabato, ma guardandolo bene non vedo nessun miglioramento e comincio a preoccuparmi tremendamente! Venerdì riesco ad acchiapparlo e a metterlo nel trasportino e vado dal mio veterinario non sapendo che c'era la sostituta, e dico "vabbé pazienza"... JIN è talmente spaventato che non vuole uscire dal trasportino, graffia soffia se solo qualcuno si avvicina a lui, ma anche se non riesco a farlo visitare la veterinaria mi dice che quel tipo di pelle rugosa può probabilmente essere dovuta a lesioni in litigi con altri gatti per il territorio e per l'accoppiamento, ma per sicurezza mi consiglia di dargli 0,3 ml di medicina antirogna. Non potendo tenerlo a casa mia chiamo una mia amica animalista che è studentessa universitaria e con la sua macchina andiamo a Cagliari da una cat-sitter di cui avevo preso il numero in un ambulatorio veterinario sempre di Cagliari. Questa cat-sitter è gentilissima e accetta di tenere JIN nonostante sia nervoso e non si faccia toccare. Lo faccio tenere lì da venerdì a lunedì (ieri) e pago 70€. Sabato chiamo per sapere come sta JIN e la signora mi dice che se ne sta tranquillo per i fatti suoi, mangia e beve beatamente e non crea alcun problema. Ieri vado a riprenderlo ho con me 30€ e la siringa con 0,3 ml di medicina antirogna. Appena arrivo nella sua stanza, comincia a soffiare, vengo graffiato più volte alla mano destra riesco per un attimo ad immobilizzarlo e subito gli inietto un pò di medicina, ma appena sente l'ago si gira mi graffia e si nasconde e piega l'ago della siringa. Anche se non è molto igienico, rimetto con le dita l'ago dritto e mi riavvicino per fargli un'altra iniezione. E' furioso e scappa soffiando in continuazione quando riesco a prenderlo di nuovo si rigira tutto, stacca l'ago dalla siringa disperdendo la medicina e scappa con l'ago conficcato sulla schiena; muovendosi l'ago gli si stacca da solo, ora è solo questione di metterlo nel trasportino. La cat-sitter mi da una mano bloccando JIN sotto una sedia e lasciandogli come spazio libero solo l'entrata del trasportino, e finalmente riusciamo a chiuderlo dentro. Vergognosamente dico alla cat-sitter che avrei pagato anche 300€ (30 come acconto e 270 ai primi di luglio) se me lo avesse adottato perché non volevo riportarlo ad Elmas ma volevo garantirgli una vita sicura con una brava persona ma come mi aspettavo mi ha detto che non poteva adottarlo comunque perché il suo comportamento era troppo aggressivo sia con le persone che con gli altri animali e con il mestiere che faceva non poteva assolutamente tenerlo. Con tanto dispiacere mi prendo 2 pullman e lo riporto nel parcheggio del mercato, nella sua colonia, appena appoggio il trasportino lui si rende subito conto di essere tornato a casa e miagola. Lo faccio uscire e incomincia a marcare con la pipì un albero, e 2 muri del parcheggio e manda richiami d'amore alle gatte lì presenti, ma la cosa più straordinaria è che si fa toccare e coccolare senza soffiare o arrabbiarsi, forse contento di ritrovarsi dove ha deciso di stare. Ho imparato una cosa da questa esperienza e cioè che gli istinti naturali a volte sconfiggono il piacere delle comodità casalinghe, la libertà di agire e di muoversi si sono inculcate nella mente del mio JIN che dopo 4 lunghi anni di vita in strada ha imparato a cavarsela da solo senza bisogno di una costante protezione da parte degli esseri umani. A parte il cibo e l'acqua per vivere dagli esseri umani non vuole nient'altro il suo paradiso lo ha trovato lì dove sta e guai a chi glielo tocca! Il contributo umano per quanto sia buono non è sempre accettato dalla natura degli esseri viventi che preferiscono accettare il proprio destino in strada che trovarsi tra le mani degli umani. Ciao JIN
  9. Fabstray

    Survive

    Ciao jerez, ti faccio i miei complimenti per i tuoi buoni propositi, è giusto che ognuno di noi faccia la sua buona parte del lavoro per quanto riguarda la tutela e la cura degli animali, anche io vorrei riuscire a creare un rifugio per cani e gatti, ma purtroppo sono ancora ben lontano da questo obbiettivo, ma si sa, le cose cambiano... Volevo fare qualche aggiornamento sulla realtà felina di cui mi occupo: Mina la micia più anziana di tutte le colonie che seguo, ha avuto dei cuccioli (all'incirca 2 mesi e mezzo fà), che purtroppo sono tutti morti; alcuni di malattia ed altri schiacciati dalle macchine del parcheggio dove la loro mamma li custodiva. L'ho saputo solo questa mattina, da una ragazza che vive nel condominio del parcheggio in questione, e subito ho provato un dolore enorme, anche perché non ne ho visto nemmeno uno! Questa ragazza era molto dispiaciuta, e mi ha anche detto che vorrebbe in futuro salvare un'altra sua cucciolata portando via i cuccioli svezzati nel terreno, non so bene dove, del suo fidanzato, ovviamente recintato sicuro e lontano dalle macchine. Sinceramente io vorrei che almeno uno dei suoi cuccioli venisse salvato e dato in adozione e poi farei sterilizzare Mina in modo da evitare altre nascite a rischio. Avrei dovuto sterilizzarla in passato ma mi sono sempre mancati i fondi, ma adesso ho conosciuto altri animalisti che, tramite amicizie, possono farmi risparmiare un bel pò di soldi per le sterilizzazioni sia di femmine che di maschi. In un'altra colonia che seguo in campagna è misteriosamente scomparsa una gatta di almeno 1 anno di età, che soffriva di alcune lesioni, dovute forse ad un qualche tipo di allergia, che avevo chiamato Lena perché mi ricordava una gattina morta nell'ottobre 2008 che avevo chiamato Dena e a cui ero molto affezionato e che assomigliava molto, come manto a Lena. Una signora che ha la casa vicino a quella colonia, che se ne occupa da più tempo di me, mi ha detto che un giorno l'ha vista mangiare insieme agli altri gatti, e che il giorno dopo non l'ha vista più: niente sangue, niente corpo, nessuna traccia... Prima che sparisse avevo deciso di prenderla e portarla dal veterinario per farmi spiegare la causa di quelle lesioni, ma sono arrivato troppo tardi! Spero almeno che non abbia sofferto troppo nel caso in cui sia deceduta. Per fortuna ho anche una buona notizia: il 20-04-11 sono riuscito a dare in adozione una gattina, che dopo 2 giorni di vita era stata buttata nel cassonetto della spazzatura del mercato di Elmas. Insieme a lei c'era anche un suo fratellino che purtroppo non è sopravvissuto, io sono stato avvisato per telefono da Jòse la signora del box di prodotti ortofrutticoli che mi ha chiesto aiuto; così verso le 13 sono arrivato al mercato con il mio trasportino per tenere la gattina al sicuro, e dopo aver parlato con Jòse mi è stato detto che una sua cliente aveva intenzione di occuparsene, tanto che aveva lasciato nome e numero di telefono. Insieme ad una mia amica di Elmas ci siamo messi d'accordo con quella signora perché venisse a prendere la cucciola, e quando si è fatta viva ci ha subito detto che non poteva occuparsene lei ma una sua amica che non stava lavorando, però solo per una notte. Noi abbiamo accettato l'offerta, poi facendo un giro di telefonate abbiamo trovato una socia dell'ENPA Cagliari, che conosceva una signora che aveva in casa una mamma gatta che stava allattando i suoi cuccioli, e abbiamo pensato di poter svezzare la gattina dandola a questa micia. E così la gattina si è fatta accettare da quella gatta che l'ha svezzata per circa 44 giorni, fino a quando ha cominciato a mangiare cibo umido. Dopo il casino iniziale da parte di mia madre e mia sorella, le ho convinte che avrei dato in adozione la micia nel giro di poche settimane. Per fortuna mia sorella è partita a Santo Domingo con il suo fidanzato come regalo di compleanno, e mia madre si stava affezionando alla gattina che era molto giocherellona, quindi ho potuto tenerla più del previsto. Poi al banchetto di una associazione animalista, una signora ha visto la gattina è ha chiesto di adottarla, e fortunatamente era d'accordo col nostro regolamento, di conseguenza dopo un sopraluogo a casa sua gli abbiamo fatto firmare il modulo d'affido e col nome di Pallina l'abbiamo salutata, naturalmente con la possibilità di venire a trovarla dopo un pò di tempo. Direi che ci è andata bene!!! A presto con altre novità (speriamo buone!).
  10. Fabstray

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    Ciao amici volevo farmi vivo con qualche buona notizia ma purtroppo c'è stato un altro decesso. Un gatto adulto di cui non conosco l'età, mi si era avvicinato domenica 20 marzo di mattina, nella colonia di via Polveriera ad Elmas; era un gatto grigio a pelo lungo quasi scheletrico, che aveva solamente annusato i bocconcini che avevo messo per tutti i gatti, e questo particolare mi stava già preoccupando viste le sue condizioni fisiche, ma oltre a questo miagolava faticosamente e dava l'impressione di avere problemi respiratori, inoltre gli lacrimavano molto gli occhi. Avrei voluto subito portarlo in una clinica veterinaria ma non avevo il trasportino con me, ed oltre a questo c'era quella rompipalle di mia madre che mi stava aspettando in macchina e non mi avrebbe dato il permesso di portare il micio in macchina, e così mi sono ripromesso di tornare il giorno dopo, il 21 marzo, per portarlo in clinica. Domenica sera avevo chiamato una mia amica animalista che si chiama Fabrizia, che abita ad Elmas e gli avevo chiesto se poteva accompagnarmi con la sua macchina fino alla clinica a Cagliari, e aveva accettato di buon cuore. Lunedì mattina verso le 11 prendo il pullman per Elmas, arrivo alla colonia di via Polveriera faccio 2 fischi e subito arriva il micio, sempre con quel miagolio affannato, gli do un pò di pappa e ne mangia un pochettino e poi si avvicina a me per farsi coccolare; io penso che o è stato abbandonato, oppure e scappato dal giardino di qualche nuova abitazione della zona, perché era palese la sua fiducia negli esseri umani, tant'è che dopo aver aperto il trasportino è entrato subito senza che io lo forzassi con mio grande stupore. Fabrizia mi aveva dato appuntamento alle 12:30 nella via principale di Elmas (via Sulcitana), e dopo poco tempo è arrivata in macchina. Durante il viaggio tutto bene il micio miagolava un pò ma non in modo continuo, comunque era normale visto che si trovava dentro una gabbia in una macchina con 2 estranei. Arriviamo in clinica verso le 13 e qualcosa, per fortuna non c'erano altri pazienti e quindi mi hanno fatto entrare subito, mentre Fabrizia aspettava in sala d'aspetto. La diagnosi era insufficienza renale e influenza grave, disidratazione ai massimi livelli ma con temperatura normale. Come previsto andava ricoverato perché dovevano dargli qualche flebo, e subito la dottoressa che lo ha visitato mi dice che il ricovero quotidiano costa 30€, ma io potevo permettermelo anche se a fatica, e comunque era una questione vitale e non avrei mai lasciato il micio senza cure adeguate. Compilo un documento e me ne vado senza che mi chiedano niente. Passano all'incirca 3 ore in cui io penso a cosa dovrò eliminare per racimolare tutti i soldi necessari alla cura del micio... Poi una telefonata dalla clinica: il micio è morto! Ero al lavoro, mi invento una scusa e prendo il pullman per arrivare alla clinica; appena mi siedo chiamo Fabrizia per avvertirla dell'accaduto, lei mi dice che esce dall'università e che può accompagnarmi in clinica con la sua macchina. Io l'aspetto in piazza Gramsci a Cagliari e lei arriva dopo poco tempo. Piango... Fabrizia mi dice che io ho fatto tutto il possibile per salvare il micio, ma io continuo a piangere. Non avendo lo spazio e il tempo per seppellirlo chiedo che venga smaltito (che brutto termine!) e solo questo costa 30€, poi c'era la visita e il ricovero in tutto 120€!!! Ne avevo solo 55 con me, e per venirmi incontro non mi fanno pagare i 30€ di ricovero dato che non era passato neanche un giorno, però c'era la visita che costava 60€ più i 30€ per dare la pace eterna al gatto: in tutto 90€!!! Fabrizia me ne dà 20 gli altri li ho chiesti in prestito a mia sorella promettendogli di restituirglieli. Mi sono dimenticato di scrivere che ho fatto qualche foto al micio morto per non dimenticarmi di lui, prima di cominciare a scrivere questa storia le ho stampate tutte e più avanti ne appenderò una sul muro della mia stanza. Ciao angioletto mio riposa in pace e aiutami a salvare altri gatti come te...
  11. Fabstray

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    Ciao amici e amiche, il 5 gennaio del nuovo anno sono riuscito a catturare una micia con meno di un anno di età, nella colonia del mercato di Elmas; praticamente ho messo dei bocconcini dentro il trasportino, ho aspettato che la micia entrasse dentro per mangiare, e fulmineamente ho chiuso la gabbietta. Il problema di questa micia era un principio di rogna, che andava curato il più presto possibile e così con la micia, che in seguito ho chiamato Belvina dato che cercava in tutti i modi di aprire il trasportino dando colpi con le zampe, mi sono diretto a Cagliari in pullman per farla visitare nell'ambulatorio veterinario consigliatomi dalla responsabile della associazione animalista di cui sono socio. I risultati della diagnosi sono stati rogna con una infezione interna. La dottoressa mi aveva prescritto il s****x come antibiotico per 7 giorni, e aveva fatto un iniezione di medicina antirogna che bisognava ripetere dopo 14 giorni. Dopo aver pagato me ne vado dimenticando la ricetta in ambulatorio. Accorgendomi a casa della mancanza della ricetta sono riandato dopo pranzo per recuperarla e poi comprare il s****x in farmacia. Mia madre, come sempre, stava rompendo perché non voleva che tenessi animali in casa, ma stavolta avevo deciso di tenere Belvina sulla terrazza che fa da tetto all'inquilina del piano di sopra. Anche senza aver chiesto il permesso all'inquilina proprietaria della terrazza pensavo che vista l'amicizia che legava la mia famiglia alla sua, e dato che avrei tenuto solo un mese la gattina giusto il tempo di guarire, non ci sarebbero stati intoppi. Quando la prima sera feci uscire Belvina dal trasportino, lei uscì correndo e scavalcando il muretto che separava la terrazza dal giardino della vicina di casa. Io ero un pò preoccupato per questo ma tra me e me pensai che sarebbe tornata per bere e mangiare poco tempo dopo. Il giorno successivo tornai sulla terrazza e trovai il piatto col cibo messo la sera prima completamente vuoto, e trovai un bisognino in un angolo della terrazza. Nella terrazza non c'era traccia di Belvina e dopo aver aspettato un pò, decisi di scavalcare il muretto che recintava la terrazza dal giardino dei vicini di casa. Era rischioso perché la parte frontale del muretto dava sulla strada a circa 30 metri d'altezza, ma l'affetto che provavo per la mia micettina era più grande della paura, così lo scavalcai ma fui subito visto dalla padrona di casa che si era spaventata vedendomi entrare nel suo giardino. Mi affacciai dal muretto del giardino che dava su di un parcheggio ma fortunatamente non c'era traccia di Belvina. Chiesi 100.000 volte scusa alla signora per aver violato la sua proprietà, ma solo quando arrivò l'inquilina del piano di sopra (nel palazzo siamo solo 2 famiglie) fui perdonato per il mio gesto. Per una settimana andai giorno e notte sulla terrazza per vedere Belvina ma trovavo solo piatti vuoti e bisognini quà e là. Nel cibo gli mettevo il s****x e lei lo mangiava senza problemi. Poi un giorno entrò in calore e cominciò a miagolare, mia madre la sentii prima di me e la vide pure che si faceva coccolare senza paura e da quel giorno la rividi anche io. Per 9 giorni tutto bene, tranne per il fatto che non si faceva mai vedere di giorno e a volte neanche di notte, decisi quindi di arrampicarmi su di un vecchio serbatoio d'acqua inutilizzato per vedere se stava sul tetto della copertura delle scale quando ad un tratto il coperchio del serbatoio d'acqua si sgretolò quasi del tutto ed io non ci cascai dentro solo perché riuscii a reggermi con le mani al tetto. Fui in grado di vedere comunque che non si trovava su nessun tetto, poi lentamente mi appoggiai con le ginocchia sui bordi del serbatoio e scesi per terra. Da sotto l'inquilina aveva sentito un pò di casino e venne a controllare. Io gli spiegai cosa era successo, ma mi disse che siccome stavo facendo cose troppo pericolose occupandomi della gatta, non mi dava più il permesso di tenerla lì. Cercai in vari modi di farla ragionare, ma non c'era verso. Gli spiegai che non aveva ancora finito la terapia, ma mi rispose che del gatto non gliene fregava niente! Quella sera recuperai Belvina mettendola dentro il trasportino e bussai alla porta di quella str**za; gli feci capire quanto ero incazzato e gli dissi di non rivolgersi più da me per alcun tipo di favore. Quella notte la passai sveglio a evitare che la gatta facesse danni nella mia stanza dato che era abituata a spazi più grandi e stava male rinchiusa lì dentro. La mattina gli feci l'iniezione della medicina antirogna, con 4 giorni d'anticipo rispetto a quando avrei dovuto fargliela, la rimisi nel trasportino e la riportai al mercato dove stava prima. Tra 2 settimane dovrò ridargli la medicina, ma sarà un miracolo se si avvicinerà a me senza aspettare tutti gli altri gatti. Breve off topic: il 9 gennaio ho chiamato l'addetto al ritiro animali deceduti per un grosso cane morto investito sulla strada che porta ad Elmas. Era un grosso cane bianco che pesava molto di cui non conosco la razza, ma che sembrava un lupo. Stava lì da almeno 3 settimane ma non ho potuto agire subito perché non avevo gli 80 euro per il servizio; ho pianto anche per lui...
  12. Fabstray

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    Purtroppo il 26 dicembre 2010 ho perso il gattino di poco più di un mese di età, che credevo di aver salvato da morte certa trasferendolo da Cagliari ad una colonia di Elmas. Il gattino lo avevo chiamato Panterino perché soffiava contro chi gli si avvicinava troppo e non voleva mai farsi prendere in braccio, ovviamente era tutto nero con gli occhi minacciosi, che però nascondevano un animo impaurito. Una mia amica mi aveva telefonato circa 4 settimane fà segnalandomi la sua presenza all'interno del motore di una macchina vicino a casa sua, così ho deciso di aiutarla a prendere questo gattino per tenerlo da qualche parte. Appena arrivato ho cercato di infilarmi sotto la macchina per capire dove si fosse infilato, ma lo spazio tra la strada e la macchina non mi consentiva di infilare bene la testa per cercare bene il gattino; per fortuna dopo l'ennesimo tentativo fallito sono arrivati 2 amici della mia amica che si chiama Loredana, che sempre fortunatamente conoscevano il proprietario dell'auto e che lo hanno avvisato di quella situazione. Il proprietario dell'auto è arrivato subito (abitava lì vicino) ed ha aperto il motore, io ho inquadrato subito dove si trovava il gatto che stava svignandosela da sotto, sono riuscito ad afferrare una sua zampetta posteriore e a tirarlo fuori dal motore per poi metterlo nel trasportino che mi ero portato da casa. Successivamente decisi di portarlo alla clinica veterinaria dove sto andando ultimamente per sapere come era messo in salute. Dopo un lungo viaggio sul pullman ed una lunga attesa alla clinica che ci tiene lì tutto il pomeriggio, finalmente arriva il nostro turno. Panterino stava in guardia, soffiava in continuazione ed era pronto a mordere e graffiare chiunque, ed in queste condizioni non era possibile fargli nessun tipo di analisi ed era troppo piccolo per i test FIV FELV e FIP. L'unica cosa che sapevamo con certezza era che aveva i vermi. Come se non bastasse il veterinario che lo stava visitando ci dice che la clinica è piena di gatti malati e che non è possibile ricoverarlo. Io, Loredana e Panterino usciamo dalla clinica verso le 20, io gli propongo di portarlo ad elmas in una colonia seguita da altre persone, però era troppo tardi, era buio ed eravamo troppo lontani dalla più vicina fermata del pullman per Elmas. Dopo varie discussioni decidiamo che Panterino avrebbe passato la notte a casa mia (in quella di Loredana non era possibile perché teneva 2 cani di cui 1 che avrebbe sicuramente sbranato il gatto), e la mattina successiva lo avrei portato ad Elmas da solo. E così feci. Per tre settimane lo vedevo avvicinarsi dopo gli altri gatti della colonia, per mangiare e bere il cibo e l'acqua che gli portavo io e una signora che abitava a 2 passi da lì; aspettava pazientemente che ce ne andassimo per poi cominciare il suo pasto. Tutto sembrava andare liscio, Panterino mangiava e beveva tranquillamente e non si azzuffava con gli altri gatti che erano più grandi di lui per nessun motivo. Ma il 26 di questo mese, mentre ero già in lutto per la micia di cui ho parlato in precedenza, dalla signora della colonia vengo a sapere della morte di Panterino! Da quello che mi è stato detto sarebbe morto per il troppo freddo che lo aveva debilitato e che gli aveva fatto venire un pò di febbre, però per me doveva avere anche un infezione interna che lo ha portato ad uno stadio di ipotermia che lo ha condotto alla morte. Non avendogli fatto alcun tipo di esame è più che probabile che avesse qualche malattia mortale tipo la panleucopenia o una leucemia. Per quanto riguarda la sistemazione del suo corpicino ci aveva già pensato il figlio della signora che lo ha messo dentro una scatola e che poi lo ha seppellito in uno spazio verde lì vicino. Quando ho informato Loredana per telefono si è messa a piangere, e anch'io ho pianto, ma non è mai abbastanza! Ciao Panterino non ti dimenticheremo mai, scusami se non sono riuscito a salvarti.
  13. Fabstray

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    Non ci sono riuscito!!! Neanche questa volta ci sono riuscito!!! Sono molto arrabbiato con me stesso per non essere riuscito a salvare 2 gatti della stessa colonia da una brutta fine, dovuta alle loro malattie. Il primo era un gatto tigrato mielato con la rogna e qualche altra infezione interna, che tutto sommato era in forze nonostante tutto il male che sentiva. Nelle prime settimane di Dicembre avevo cercato stupidamente di prenderlo e metterlo nel trasportino a mani nude, ma lui si era liberato dalla mia presa con graffi e morsi sia sulle mani, che sulla gamba sinistra, insomma si era difeso come un gatto sano. Non avevo di certo rinunciato a farlo curare ma ho commesso l'errore di far passare una settimana, ciò vuol dire notti gelide senza alcun riparo dal freddo, rogna che progrediva insieme ad altre infezioni, e pochissimo cibo a disposizione. Tutto questo lo ha condotto alla morte; la mia amica verduraia Jòse che si occupava di dar da mangiare alla colonia del mercato (quella di cui sto scrivendo) mi ha detto che lo hanno trovato già morto sotto un cassonetto rannicchiato come se stesse cercando di scaldarsi e che poi è finito nell'immondezza, tutto nell'illegalità più totale perché gli animali morti rientrano nella categoria dei rifiuti speciali e vanno messi in un apposito contenitore oppure bisogna chiamare e pagare l'addetto per il ritiro degli animali deceduti, ma tanto chi le fa le ispezioni? Mi è dispiaciuto moltissimo per questo micio volevo salvarlo ma mi sono illuso che non fosse ancora in pericolo di morte lasciando passare troppo tempo. Che idiota!!! L'altra gatta (almeno credo che fosse una micia), molto probabilmente era FIV positiva e aveva la scialorrea dovuta ad una tremenda stomatite che non gli permetteva neanche di mangiare cibo umido. Questa gatta l'avevo notata all'incirca 2 settimane fa, con la bava alla bocca e che non mangiava il cibo che gli veniva dato, nonostante la fame incommensurabile. Sabato scorso sono andato alla colonia con il trasportino, ma senza portarmi i guanti protettivi, fiducioso che non avrebbe reagito male, ed invece mi ha provocato un sacco di ferite alle mani sempre mordendo e graffiando, ma io sopportavo il dolore per farla entrare nel trasportino ed invece nulla da fare! Alla fine si è allontanata lasciandomi con le mani sanguinanti, ma per questo poco male. Sono tornato domenica ma senza trasportino perché solitamente il parcheggio del mercato dove vivono i gatti è chiuso, ma stavolta era aperto, così sono entrato e ho visto la gatta sempre con la bava alla bocca, sono addirittura riuscito ad accarezzarla anche se non mostrava segni di affetto; allora mi sono detto:<< invece di far passare una settimana torno martedì e la porto n clinica>>. Arriva martedì e vado alla colonia, ma la micia non c'è più, vengono tutti tranne lei e ciò ha cominciato a farmi preoccupare. Decido di tornare oggi giovedì 23 dicembre 2010, ed anche oggi della micia malata nessuna traccia (prima ho scordato di scrivere che avevo chiesto a Jòse di avvertirmi se l'avesse vista). Mi arrendo non c'è la fatta! Chissà quanto avrà sofferto poverina! Il mio sarà un Natale triste, perché con una sola eccezzione (un micio nero di un mese che ho chiamato Panterino, e che ho tolto dal motore di una macchina a Cagliari e che ho messo in una colonia con altri gatti grandi ma buoni, che è seguita anche da un'altra persona sempre ad Elmas), ho perso tanti angioletti per aver aspettato troppo tempo per curarli, perché anche un solo giorno può fare la differenza tra la vita e la morte, ed ora ne sono più consapevole. Buon Natale a tutti.
  14. Fabstray

    Survive

    Ciao amici purtroppo ho perso un altro dei miei angioletti! Si tratta di una gattina grigio scuro tigrata di età circa più di 6 mesi che vedevo spesso nella colonia in campagna, dove porto cibo e acqua il sabato e la domenica. Pur essendo magra e scheletrica appena si accorgeva di me veniva subito per mangiare, ma non dava (almeno per quanto so io) segni di altre malattie e questo mi rendeva tranquillo. Sabato scorso si è avvicinata a me piano piano e attirava la mia attenzione cercando di scalare una delle mie borse dove tenevo il cibo, ma senza riuscirci. Non capivo come mai non si fosse fiondata sul cibo come faceva in passato, comunque la presi in braccio e gli lasciai un pò di spazio per mangiare. Dopo aver mangiato ho notato che non riusciva a muoversi bene, perché era scivolata dal rettangolo di cemento dove avevo messo il cibo e l'acqua, e non si reggeva bene sulle zampe. Mi sono trattenuto un pochettino in quella colonia per vedere cosa faceva e ho visto che si trascinava per terra con le zampe anteriori e poi si bloccava facendo scatti improvvisi. Vado da mia madre che mi aspettava in macchina e le dico di tornare a casa perché devo portare urgentemente una micia in clinica. Mia madre come sempre si inquietò parecchio, anche perché eravamo stati invitati a pranzo da una mia zia. Mia madre se ne va ed io vado nelle rimanenti colonie a portare cibo e acqua, poi torno dalla gatta malata e la metto nella mia borsa più grande ovviamente dopo aver tolto tutto quello che occupava spazio per lasciarla comoda, così mi dirigo alla fermata del pullman portando in braccio la borsa con dentro la gatta. Poco prima avevo inviato un sms alla presidentessa della mia associazione chiedendogli dove mi conveniva andare. Ricevo un messaggio dove mi dice di telefonare ad un ambulatorio che conosco. Chiamo e mi dicono che non posso ricoverarla da loro, mi faccio coraggio e decido di andare alla clinica dove sono andato per gli ultimi gattini che volevo salvare. Prendo il 9 per tornare a Cagliari, poi aspetto il numero 1 che mi porta, dopo un lungo giro, nelle vicinanze della clinica. Aspetto un pò di tempo con la gattina fuori dalla borsa che stava sempre peggio. Finalmente riesco a farla visitare, la dottoressa che stava visitando la gatta rispondendo ad una mia domanda, mi dice che ha poche possibilità di farcela, poi gli preleva un campione di sangue dalla giugulare per farlo analizzare, però non riesce neanche con la collaborazione di una collega a inserire nelle vene prima di una zampa poi dell'altra la canula per aflebo, dopo molti tentativi decidono, dato che era in grave ipotermia, di metterla in una gabbia riscaldata cosicché con l'aumento della temperatura sarebbe stato più facile mettergli la canula. Pago 40€ di visita e terapia e chiedo di poter pagare il resto questa settimana. Torno a casa molto preoccupato, ma anche un pò speranzoso. Domenica 28 novembre nelle prime ore del mattino ricevo la telefonata della clinica "la gatta è morta". Contatto subito la presidentessa e mi dice che pagherà le cure, ma dovrò portare il cadavere della gatta in canile per lo "smaltimento". Stamattina porto la gatta morta al canile che si trova vicino a casa mia e parlo con un signore che mi dice che ci penseranno loro a dare pace a quel povero corpicino; io chiedo cosa faranno ma quel tizio mi dice di non preoccuparmi. La mia preoccupazione è quella che la gatta venga buttata in qualche cassonetto della spazzatura, come una cosa qualsiasi. Ne parlerò con la presidentessa per avere delle conferme o delle smentite, per ora vi saluto ciao.
  15. Fabstray

    Survive

    Ciao a tutti amici, sabato scorso ho trovato un cuccioletto di una gatta che ho chiamato Mina e che conosco da tanti anni. Il micio stava su un muretto di recinzione di un giardino da cui i gatti possono entrare e uscire a piacimento perché la rete è per un tratto ripiegata su se stessa tanto da permettere il passaggio dei gatti. Quando mi sono avvicinato al micio ho subito notato che aveva tutti e due gli occhietti chiusi dalla cispa. Come già fatto in altre situazioni gli ho tolto la cispa, ho fatto uscire il pus e pian piano ha ricominciato a vedere. Questo micio avrà avuto sì e no 2 mesi e mezzo, forse anche tre non ne ho la certezza, ma può darsi che leggendo la sua storia capirete perché. Purtroppo gli altri gatti della colonia si erano già finiti tutti i bocconcini ed erano rimasti solo croccantini, comunque immaginandomi la fame che doveva avere dopo essere rimasto cieco per tanti giorni, l'ho preso e mi sono avvicinato con lui in braccio ai croccantini, ma non ha voluto assolutamente mangiare, poi l'ho lasciato vicino al cibo per vedere se mangiava da solo ma non faceva altro che guardare rimanendo fermo. A questo punto era chiaro che aveva qualche problema di salute, così come feci per Lino l'ho preso e portato con me dentro una delle mie borse. Ho chiamato la mia amica Elvira che ormai è diventata il mio taxi personale, nel senso che io gli pago la benzina e lei mi porta dove voglio, e dopo aver speso 10€ di benzina mi ha portato ad una clinica veterinaria. La dottoressa che lo ha visitato ci ha detto che aveva una brutta stomatite sintomo di una malattia infettiva come la gastro-enterite spiegando il perché non mangiava, e facendoci capire che non doveva avere pochi mesi. Era naturale a questo punto che venisse ricoverato, quindi firmo il documento di ricovero e me ne vado via con Elvira speranzoso che la micia (Elvira mi ha fatto notare che era una femminuccia) si ristabilisse presto. Domenica mattina la telefonata dalla clinica:"la gattina è morta stanotte" Piango un pò... Avverto con un sms Elvira e la presidentessa della associazione con cui lavoro e proprio lei mi dice che avrebbe pagato il conto che era di 40€ per le sole cure o 70€ per le cure e lo smaltimento e le ho chiesto di pagare quest'ultime. Purtroppo tutti gli animali che soccorro in questi giorni non sopravvivono a lungo, ho pianto molto stamattina anche per questo, perché se avessi controllato quella colonia giorno dopo giorno è possibile che avrei salvato la sua piccola dolce vita. Mina è di nuovo incinta ed io voglio salvare almeno 1 dei suoi cuccioli facendolo adottare per poi sterilizzarla, spero di riuscirci, comunque vi terrò informati.
  16. Fabstray

    Survive

    Grazie ragazze per le vostre risposte, e per le storie che mi raccontate. Sabato scorso mentre preparavo la pappa per i gatti della colonia del comune, ai miei richiami si era avvicinata anche una micia (almeno credo fosse una femmina) con la rogna in uno stadio molto avanzato, tanto che riusciva a malapena a tenere aperti gli occhi, ed aveva la pelle tutta rinsecchita. Io gli ho dato da mangiare e da bere, ma lei non si fidava di me e non si faceva toccare miagolava e basta. Mi ero deciso a tornare oggi per fargli bere la medicina antirogna che avevo tenuto da parte. Quando sono arrivato alla colonia ho messo subito il latte in una scodella e ci ho messo la medicina che era in una siringa, e mentre sistemavo bocconcini e croccantini, facevo fischi e richiami. Dopo aver sistemato tutto continuavo a chiamare i gatti, ma nessuno si faceva vedere. A questo punto sono andato vicino ad un parcheggio che i gatti di quella colonia usano come scorciatoia per arrivare in un'altra via, e ne ho individuati 2 poi li ho chiamati e si sono avvicinati per mangiare, ma della micia malata niente. Rimetto l'equipaggiamento dentro le borse andandomene via, pensando che la micia malata non fosse venuta perché forse non aveva sentito i miei richiami,ma che probabilmente sarebbe arrivata più tardi... Faccio un pò di passi dirigendomi verso un'altra colonia, e mentre guardavo per strada tra le macchine parcheggiate, perché già in passato mi era accaduto di trovare gatti schiacciati dalle macchine in sosta, a fianco a l'ultima macchina vicino al marciapiede c'era il corpo senza vita della micetta, coperto di mosche e di vespe! Non so da quanto tempo fosse morta, e non so se qualche macchina l'avesse schiacciata, ma sembrava intera anche se scheletrica. Ho tirato via dalla tasca dei pantaloni una busta nera di plastica e l'ho messa dentro, stavo già per andare al terreno dove porto gli animali morti, però mi sono ricordato che certi cani portati a passeggio vanno in quel terreno dove sentono l'odore della decomposizione e con i denti bucano le buste e fanno fuoriuscire i resti degli animali. Per tutto ciò ho deciso di chiamare il servizio animali deceduti sperando di potermelo permettere. Chiamo l'addetto e mi dice che costa 80€!!! Subito controllo il portafogli e fortunatamente il denaro che ho con me è più che sufficiente, quindi gli chiedo di passare. Quando arriva gli dò la busta con la gatta e gli 80€ e lui mi fa tutte le ricevute (3 in tutto) e dopo aver parlato un pò di animali deceduti negli ultimi tempi ci salutiamo e ce ne andiamo. Se avessi abitato ad Elmas forse avrei salvato sia LINO che questa micia, adesso non me lo posso permettere ma in futuro ritornerò a vivere lì per salvare il maggior numero possibile di animali, ma per il momento continuerò ad accudirli il sabato e la domenica mettendo da parte quanti più soldi possibile per cure e tutto il resto... Ciao bambina mia riposa in pace, ti ricorderò sempre.
  17. Fabstray

    Survive

    Ciao ragazzi, voglio raccontarvi la storia di LINO un gattino bianco di appena 3 mesi che sopravviveva nella colonia del mercato di Elmas. Questo micetto si avvicinava tutte le volte che fischiavo per dar da mangiare e da bere a tutti i gatti di quella colonia, e già da tempo mi ero accorto che aveva un problema all'occhio destro, perché era ricoperto da un involucro di cispa; sabato scorso quando ho chiamato i gatti c'era anche lui, però i gatti più grandi non gli lasciavano spazio per mangiare i bocconcini, nonostante ci fossero 2 piatti di plastica pieni (o quasi),quindi se ne era andato in un angolo ad aspettare, ma mentre lo fissavo gli vedevo l'occhio malato che era un pò gonfio, perciò riuscendo a prenderlo in braccio ho provato a pulirgli un pò l'occhietto. Dopo avergli tolto la cispa mi sono accorto che l'occhio gli stava uscendo fuori dall'orbita, da subito ho pensato di portarlo via e di farlo curare da una dottoressa veterinaria che avevo conosciuto tempo fa per un altro gatto con un tumore alla coda che ero riuscito a salvare, anche se poi ho necessariamente dovuto rimettere in strada (per la prima volta nella mia vita) nella sua colonia. Avevo con me 50€ e pensavo che mi potessero avanzare... Dopo aver finito di sfamare le altre colonie sono tornato nel parcheggio del mercato ed ho trovato il micio come lo avevo lasciato: per prima cosa dopo tanto ragionamento, ma soprattutto perché l'ambulanza per gli animali randagi, malati o meno non era disponibile, ho deciso di chiamare un taxi e così ho messo il micio nella mia borsa grande, dove solitamente tengo le bottiglie d'acqua e i croccantini messo dentro sono andato fuori ad aspettare il taxi. Arrivato a Cagliari in via Barone Rossi pago 20€ al tassista (che non era neanche molto) e mi dirigo all'ambulatorio. I sintomi erano diarrea, prostrazione, denutrimento e disidratazione ai massimi livelli. La dottoressa gli fa un'esame delle feci e un'iniezione di antibiotico, però mi dice che non può ricoverarlo perché non fanno ricoveri a lungo termine, alla fine pago la visita e se ne vanno altri 20€. La dottoressa mi dice che va ricoverato assolutamente e decido di portarlo in una clinica veterinaria. Stavolta decido di muovermi in pullman e mi faccio tutta via Roma (la via più grande e lunga della città) per arrivare al capolinea del numero 8 che mi porta davanti alla clinica. Una dottoressa lo visita di nuovo e mi dice che ha la febbre a 39°, gli mette la canula e poi lo chiude in gabbia, poi arriva il peggio: avendo cambiato le disposizioni della clinica mi dice che devo pagare visita e terapia subito, ma nel mio portafogli avevo solo 15€ in banconote e 5 in monete per un totale di 20€ e ne mancavano 20 per pagare il conto. La dottoressa mi dice che se non pago tutto non può tenere il micio ricoverato, io gli prometto di pagare il conto nel pomeriggio, ma mi toglie il micio dalla gabbia lasciandogli la canula e me lo restituisce. E così mi ritrovo senza un soldo, e con LINO (il nome glielo dato durante la visita) dentro la borsa! Riprendo il numero 8 e vado a casa mia, litigo più di 2 ore con mia madre che mi dice:"non ti dò un soldo, arrangiati, dovevi lasciare il gatto dove lo hai trovato, se è grave che muoia pure!!!" Dopo averla minacciata di non fargli più avere i 480€ di accompagnamento si convince e mi dà 100€. Senza aver mangiato neanche un boccone a pranzo mi rimetto in viaggio con LINO stavolta chiuso nel mio trasportino con più aria e più spazio. Prendo 2 pullman e ritorno alla clinica pago il debito di altri 20€, e chiedo di fargli togliere la canula. Il veterinario di turno mi dice che se deve fare l'aflebo conviene lasciargli la canula e io accetto questo consiglio; ero deciso di far ricoverare LINO in un altro ambulatorio purtroppo molto distante da Cagliari ma con la certezza che anche se non pagavo subito non buttavano né me né LINO in mezzo alla strada, ma il pullman che portava lì aveva già finito il turno, e non potevo chiedere a nessuno di accompagnarmi. Mi telefona mia madre e mi dice di tornare a casa col gattino e io vado. Una mia amica molto esperta in fatto di animali randagi, mi consiglia di dargli un pò di omogenizzato con la siringa e anche un pò d'acqua sempre con la siringa, ci provo e funziona!!! LINO mangia e beve di gusto, e questo mi tranquillizza un pochettino, gli cambio gli stracci del trasportino e lo lascio riposare lì. Domenica gli ho dato sempre con siringa ed omogenizzato colazione pranzo e cena, solo che questa volta LECCA il cibo da solo ed ha un atteggiamento più sano e felice. Lunedì mia madre aspetta mia sorella che è incinta per pranzo e mi dice che non deve assolutamente entrare in contatto col gattino, io il giorno precedente, ricevo dalla mia amica animalista 50€ ne ricevo altri 20 da mia madre e con un'altra amica animalista di nome Elvira porto LINO in un'altra clinica. Una dottoressa la visita fa un analisi delle feci e ci dice che ci sono tracce di coccidi, quindi il micio deve cominciare subito una terapia anti-coccidi. La dottoressa ci dice che al momento non hanno quella medicina e che dobbiamo comprarla. Arriviamo ad una farmacia aperta e compriamo la medicina: costo 18€ pagati di buon cuore dalla mia amica. Torniamo in clinica diamo la medicina, e fortunatamente non ci chiedono soldi dicendoci che si pagherà tutto alla fine e che LINO potrà tranquillamente essere ricoverato. Io e la mia amica torniamo a casa felici. Poi il tempo passa; ieri ricevo la mia pensione di 260€ che intendo usare per pagare un pò di giorni di ricovero, ma stamattina il dramma LINO non ce la fatta, mi hanno telefonato dalla clinica dicendomi che LINO è morto pochi minuti prima.Piango un pò. Avverto la mia amica Elvira che con la sua macchina mi accompagna alla clinica per ritirare il corpicino messo in una busta nera dentro una scatola di cartone. Volevo portare il mio angioletto al cimitero per animali in prov. di Cagliari ma oltre allo sconsiglio di Elvira, non avevo abbastanza soldi con me (in clinica hanno voluto 105€ e il cimitero ne voleva 250!). Perciò siamo andati ad Elmas e nel solito terreno dove porto gli animali deceduti e insieme ad Elvira scavo una fossa dove mettere la busta col corpicino e poi ricopriamo tutto mettendoci sopra pietre e pezzi di cemento solido ed infine una piantina di fiori. Quì si conclude la storia, ma non il ricordo del povero LINO che continuerà a vivere dentro di me: Ciao LINO riposa in pace, io ti vorrò bene sempre.
  18. Fabstray

    Survive

    Ciao amici, volevo complimentarmi con i o il programmatore/i che hanno migliorato il sito, siete in gamba continuate così. Chiedo scusa a tutto lo staff di Animali nel mondo se vado un pò off topic, ma ci tenevo a scriverlo: quasi ogni mese mi capita di trovare gatti morti in strada uccisi dalle macchine, oggi invece ho raccolto un piccione morto investito e poi schiacciato dalle macchine che gli passavano sopra con indifferenza. Ho agito come sempre, ho messo il corpicino dentro una busta di plastica nera ed in autobus sono andato ad Elmas per lasciarlo nel terreno incolto dove solitamente porto i gatti morti, lo ho salutato e me ne sono andato. Questo povero piccione è morto vicino a casa mia e nel punto in cui è morto sono rimaste alcune penne e alcune gocce di sangue. Spero tanto che abbia vissuto bene finché era vivo e che non abbia patito troppo per acqua e cibo. Addio angioletto mio.
  19. Fabstray

    Survive

    Grazie amiche, ma ci tengo a spiegare che è stata soltanto una combinazione fortunata quella che mi ha permesso di trovare una persona che era disponibile ad adottare quella gattina; insomma sono stato solo fortunato niente più. Magari fosse sempre così! Comunque adesso sto aiutando un'associazione animalista a racimolare fondi per poter costruire un rifugio per cani e per gatti ad Assemini, un paese della prov. di Cagliari, dove il terreno di 3000 metri quadri è già stato acquistato, ma per adeguarlo alle necessità degli animali ci vorrà altro tempo e naturalmente altri soldi. Se tutto andrà per il verso giusto potremo salvare altri animali dalla strada e farli adottare più facilmente, io ci credo!
  20. Fabstray

    Survive

    Ciao ragazzi evviva! Finalmente qualcosa di buono, era anche ora dopotutto. Adesso vi spiego: ieri mattina mio fratello telefona a mia madre per chiedergli se poteva ospitare il suo cagnolino per 2 giorni perché doveva partire con tutta la famiglia in vacanza, e così io e mia madre siamo andati a casa sua per prendere il cagnolino meticcio e portarlo a casa. Quando siamo arrivati mia cognata ci ha detto che un gattino era stato abbandonato nel loro giardino e che per via del cane non potevano tenerlo; preso così alla sprovvista non sapevo cosa fare, poi dopo un'po ho pensato di portarlo ad Elmas e metterlo in una colonia ben popolata dove, oltre a me, ci sono tante persone che portano cibo ai gatti, il problema è che non potevo portare in macchina cane e gatto insieme, perciò sono rimasto d'accordo con mia madre che saremo rimasti d'accordo che saremo tornati per portare il gattino di pochi mesi da un'altra parte. Nel frattempo dovevo dar da mangiare ai gatti delle colonie che seguo ad Elmas, quindi avendo già tutto pronto in macchina, mi sono diretto nella colonia del mercato comunale e mentre sistemavo il cibo si è avvicinata la ragazza che vende verdura insieme a sua madre che stava portando un bel pò di pesci per sfamare i gatti, tutte e 2 erano contente del mio operato e guardando i gatti si sentivano tristi per non essere in grado di prenderne neanche uno dato che bastava un passo e loro si dileguavano. A quel punto gli ho parlato del micio a casa di mio fratello e alla fine la ragazza che si chiama Jose ha detto che si dichiarava disponibile ad adottare il micio. Non mi sembrava vero, eppure era tutto reale! Ci siamo scambiati gli indirizzi e numeri di telefono e siamo rimasti d'accordo che le avrei dovuto portare il gattino entro le 13:45. Mi sono sbrigato nelle altre colonie senza trattenermi, e dopo aver finito con mia madre siamo tornati a casa a Cagliari per lasciare il cane a casa nostra con acqua e cibo, poi ci siamo diretti ad Assemini cioè a casa di mio fratello che aveva lasciato le chiavi di casa a mia madre e così ho cercato il gattino nero che si era ben nascosto dentro una cesta di plastica, con all'interno un comodo imballaggio di plastica come quello che si usa per le lavatrici. Il gattino di circa 4-5 mesi era spaventato ma non ha mostrato segni di resistenza quando l'ho preso in braccio, si è fatto mettere dentro il trasportino senza problemi e una volta fatto tutto siamo tornati ad Elmas. Mia madre aspettava in macchina un tantino arrabbiata perché erano quasi le 13 e non aveva ancora fatto la spesa ed eravamo senza cibo noi umani. Mi sono diretto dentro il mercato ed ho dato il gattino a Jose lasciandole il mio unico trasportino e 20€ per le spese mediche, io gliene volevo dare 40 ma mi ha detto che 20 bastavano mostrando anche onestà. Lo ha coccolato un pochettino e poi ci siamo salutati. Tutto questo mi ha reso molto felice, ah quasi dimenticavo il micio era femmina, senza ancora un nome ma sono sicuro che Jose gliene darà uno adatto a lei. Spero per il futuro di riuscire a salvare altri animali come ho fatto ieri evvai!
  21. Fabstray

    Survive

    Ciao amici, purtroppo un altro micio ha perso la vita per colpa delle macchine. Io l'avevo visto qualche giorno fa, ma siccome non mi sentivo molto bene sono andato a prenderlo stamattina domenica 27 giugno 2010. Era terribile, in una pozza di sangue appiccicoso, schiacciato più e più volte dalle macchine in corsa, nella corsia di accelerazione della strada statale 130. Ho tolto tutto tutto quello che potevo e credo di averlo tolto almeno al 90% dalla strada, il resto che è rimasto erano piccoli brandelli di pelliccia che erano circondati dai vermi. Chissà da quanti giorni era finito lì, ma io l'ho preso con i guanti in lattice, l'ho messo in una busta di plastica nera, e poi con mia madre sono andato ad Elmas, per mettere il suo corpicino nel solito terreno incolto dove nessuno (almeno spero) lo troverà e gli darà fastidio. Vicino al punto in cui l'ho trovato ci sono il canile ed il gattile municipale, perciò mi chiedo se possa essere fuggito da lì visto che alcuni gatti non vivono dentro la recinzione, e sono liberi di uscire quando vogliono. Il gatto era adulto, ma nelle condizioni in cui lo ho trovato è difficile dire se aveva più di un anno. Quante volte ancora dovrò vedere animali uccisi dll'incoscienza e dalla cattiveria umana? Quel gatto voleva solo un pò di libertà, ed invece è andato in contro alla morte. C'è chi dice che gli animali randagi dovrebbero essere tutti sterilizzati; io invece dico che bisognerebbe realizzare un luogo solo per loro, lontano da macchine e da cose a loro nocive perché questo pianeta non è tutto degli esseri umani. Pensateci anche voi come sarebbe bello se i gatti avessero uno spazio solo per loro, lontano da chi li odia e circondati solamente da animalisti volontari che si prendano cura di loro per curarli e sfamarli per tutta la loro esistenza... Io mi impegnerò anche per questo nella mia vita.
  22. Fabstray

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    Ciao Amici, ci risiamo un altro gatto morto investito. A differenza degli altri questo gattino bianco di poche settimane si trovava in una strada poco percorsa sia di giorno che di notte, e non riesco a spiegarmi come possa essere stato ridotto così male: praticamente non aveva più il collo e lo sterno, e si vedeva solo la colonna vertebrale! Io l'ho notato per caso quando mia madre che mi aveva accompagnato questo pomeriggio ad Elmas, nella colonia del comune, stava facendo inversione di marcia, e quando stavo per salire in macchina ho visto il suo cadaverino. Come sempre faccio ho infilato il suo corpicino in una busta di plastica nera e con mia madre ci siamo diretti verso il terreno incolto di via Amundsen, dove l'ho lasciato nella parte di terreno dove ormai lascio sempre i cadaveri degli animali, lì dove il trattore non arriva. Gli ho dato un'estremo saluto e me ne sono andato. Ormai, mi duole dirlo, mi sto abituando a togliere gli animali morti dalla strada con freddezza e questo non mi piace! Non mi viene neanche più da piangere nel momento in cui lo faccio, forse perché l'ho fatto talmente tante volte che dentro di me la sto ritenendo una cosa normale e anche questo non mi va bene! Se almeno sapessi come hanno fatto a ridurlo così... Ma senza spiegazione rimane una delle tante vittime anonime che finiscono nel "cimitero" che fanno crescere un numero sempre più alto di animali morti a causa dell'indifferenza e dell'insensibilità umana e quindi della cattiveria della nostra razza. Naturalmente io continuo a stare 4 giorni in lutto senza divertirmi e senza mangiare dolci o cose troppo buone. Stasera per cena mi sono concesso uno yogurt e basta, nonostante stamattina mia sorella abbia comprato le paste e ne siano avanzate un bel pò. Sicuramente è la mia malattia i miei disturbi ossessivi-compulsivi che mi bloccano il dispiacere. Ma nonostante questi piangerò ascoltando un pò di musica triste liberando la mente da tutti gli altri pensieri intrusivi che normalmente mi perseguitano. Stasera sono troppo stanco ed i sonniferi stanno già facendo effetto, ma mi preparerò per domani. Vi saluto amici.
  23. Fabstray

    Survive

    Martyfloo, Zarina e tutti quanti gli altri che leggono la mia discussione, sapete quando piango per un animale morto, cerco di pensare al disagio e alla paura dell'animale prima di morire, ma non riesco mai ad avere un'idea chiara in mente sicuramente perché non mi sono mai trovato tanto vicino alla morte come loro. Nel caso dell'ultimo animale che ho tolto dalla strada ho cercato di pensare a come lui vedesse la strada e le macchine che gli sfrecciavano vicino, ma non sono riuscito a pensare in modo preciso a come sia stato travolto dalla macchina che lo ha ucciso, e questo mi dispiace. Un ragazzo della mia associazione mi ha dettto (quando gli ho raccontato la vicenda) che nel comune di Quartu, limitrofo a Cagliari, c'è un servizio per raccogliere gli animali morti sulla strada solo che non si sa che cosa succede all'animale deceduto dopo essere stato raccolto, ma molto probabilmente finisce nella spazzatura senza tanti sentimentalismi. Non fa per me! Non riesco a pensare ai loro poveri corpicini già pesantemente devastati, che vengono trattati come semplici rifiuti e dimenticati da chi li vede o li trova senza spargere neanche una lacrima per la loro ingiusta e crudele fine. Va bene sarò l'unico essere umano a provare tristezza per loro ma meglio che niente! Almeno continueranno a vivere nel cuore di qualcuno, e non è poco... Il lutto per un animale morto in qualunque modo, è una forma di rispetto doverosa per me ed anche se non riuscirò a trasmettere ad altri questo insegnamento, sono sicuro che ci saranno altre persone che proveranno i miei stessi sentimenti e saranno spinte dal loro dolore a fare ciò che è giusto per questi animali, qualunque cosa succeda. Spero che la maggior parte di voi la pensi allo stesso modo.
  24. Fabstray

    Survive

    Ciao ragazzi, i miei occhi hanno ancora dei residui di lacrime per ciò che ho visto ieri in via Roma a Cagliari! Alle ore 12 mi chiama una mia amica io sono occupato e non posso rispondere, così la richiamo alle 12:30 circa e mi dice che in via Roma vicino alla prima fermata dell'autobus si trovano i resti di un gattino investito. In questi casi so automaticamente cosa fare, perciò gli dico che me ne sarei occupato io. Ai miei non dico nulla, e mi faccio consegnare da mia madre i fogli per le mie medicine e per una sua impegnativa da farsi fare dal medico di base, dicendo che ci sarei andato alle 16. Da mia madre mi faccio prestare 1 euro e sempre senza dire niente vado in tabaccheria e mi compro un biglietto per il pullman. Arrivo in via Roma, non vedo niente, richiamo la mia amica al cellulare e mi faccio spiegare beme dove ha visto i resti. Faccio come dice e li vedo. Ad essere sincero, non si capiva se fosse un gattino o un cagnolino sia per le dimensioni sia per la morfologia, ma io compio lo stesso il mio dovere. Con i guanti in lattice prendo i residui del corpicino mentre il semaforo è rosso, e li metto in una busta di plastica nera; cerco di non lasciare nemmeno un pezzettino in strada, ma purtroppo alcune parti piccole sono appiccicate alla strada e all'asciutto non sono rimovibili. Comunque posso dire di aver tolto più del 95% dell'animaletto dalla strada. Dopo aver chiuso la busta mi dirigo alla fermata del pullman numero 9 che porta ad Elmas. Comincio a diventare nervoso perché col biglietto in mio possesso non potrei viaggiare su quella linea, e se dovesse salire un controllore mi beccherei una brutta multa, ma cerco di non pensarci. Durante il viaggio i miei disturbi dell'umore si fanno sempre più intensi tanto che sceso dal pullman sento un forte mal di testa, ma non mi fermo e vado avanti. Mentre cammino il mal di testa mi aumenta guardando le mattonelle sul marciapiede ossessionato dalla forma e dalla posizione in cui sono messe, di tanto in tanto mi fermo e cerco di ritrovare un pò di equilibrio e stabilità mentale. Ad un certo punto penso che non è giusto che quel povero animale che porto con me debba subire un rallentamento per colpa dei miei problemi mentali, quindi mi dò una mossa e mi dirigo verso quel campo incolto, già usato in passato, per lasciar riposare in pace i gatti e gli uccellini morti. Sistemo la busta al limite estremo del campo, lì dove non arriva il trattore, dò un estremo saluto a quel povero animale e me ne vado, con un senso di colpa per il mio comportamento eccessivamente freddo e distratto. Torno a Cagliari e vado alle 18:30 dal medico; per fortuna non c'è nessuno in fila prima di me e mentre aspetto che il dottore finisca con l'ultimo paziente, telefono alla mia amica e la rassicuro sulla condizione dell'animaletto. Poi finito di fare quello che dovevo dal medico torno a casa dicendo a mia madre che l'ambulatorio era stracolmo di gente e per questo ci ho impiegato così tanto. Mi è andata bene, se così si può dire... Stamattina il mal di testa mi è ritornato, e ritornato a casa ho pranzato per poi coricarmi a letto e cercare di dormire almeno 1 ora. Fortunatamente ho dormito dalle 16 alle 19 e dopo aver cenato, mi sono messo viino allo stereo ascoltando un pò di musica triste e ripensando alle immagini di ieri di quello che era rimasto del gatto/cane o qualunque cosa fosse ho pianto. C'è un tempo per agire ed uno per piangere, ma non ci deve essere un momento per dimenticare e questo che mi fa rabbia di me stesso! Vorrei solo non essere talmente incasinato per vivere male queste situazioni, forse col tempo migliorerò chi lo sà...
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