bardo
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Io ti consiglio di non tagliargliele (le remiganti poi, non le ali! ), però dipende da cosa decidete. Ricorda solo che questa pratica va fatta da una persona esperta, per non fare del male inutile alle povere calopsitte. Si, per educarli e per fare in modo che non abbiano timore di voi potete tirarli fuori dalla gabbia, sempre lentamente e dolcemente, per evitare brusche manovre che li impauriscano. Forse se li fate uscire insieme non avranno eccessiva paura. Si, è normale che abbiano deposto altre uova, puoi anche lascialgliele covare, ricorda però che non si dovrebbero far fare alle calopsitte più di 2 o 3 covate all'anno, per non debilitare la femmina.
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Può essere che non si sia fatto niente, e possa essere stordito come dice Portaspada, oppure che invece si sia fatto del male che sul momento non era visibile. Forse una visita dal veterinario sarebbe utile, almeno per escludere una delle due ipotesi. Ricorda però che una calopsitta, e un volatile in generale, non è un oggetto che si può prendere, far girare e svolazzare e rimettere dentro, ma un essere vivente. E' normale quindi che una volta fuori dalla gabbia compia voli in giro, perchè non è abituato al nuovo ambiente, e tende alla fuga. Il taglio delle remiganti per impedire che voli ma svolazzi e basta è una pratica che io sconsiglio, da una parte perchè l'animale è privato di una sua prerogativa naturale, dall'altro perchè può essere pericolosa se non effettuata da mani esperte. Anche se gli tagliaste le remiganti questo non gli impedirà di svolazzare. Ma, se proprio fosse necessario, fallo fare da un buon veterinario. Io ti consiglio però di lasciarlo com'è, e cercare di instaurare un buon rapporto con lui gradualmente (anche se capisco che in un ufficio è un po' difficile).
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Prego! Se hai qualche altro dubbio, non esitare!
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Quoto appieno, comincia con cose semplici e rispetta i loro tempi e il loro carattere.
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Per tortora cosa intendi? Quelle bianche (per capirci, tipo matrimonio)? Oppure una tortora selvatica o dal collare orientale (che quindi per forza devi aver trovato perchè non si possono vendere)? Non sai per caso quanto tempo avesse quando l'hai presa? Che continui a perdere le timoniere (le penne della coda) non è troppo normale, forse una visita dal vet ti può risolvere i dubbi (non sarà nulla, magari, però per sicurezza...). Forse è solo giovane. Nelle fiere paesane, nei mercati agricoli, insieme a polli, oche, pavoni, anatre.
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Si, ne ho posseduti diversi, sono uccellini molto simpatici e nemmeno troppo rumorosi. Non costano nemmeno tanto, ma un prezzo preciso non saprei dirtelo perchè i miei erano di una covata di mia zia, quindi non li ho acquistati. La scelta migliore è la seconda gabbia, quella che si sviluppa in lunghezza, perchè oltre che evitare i problemi di orientamento all'animale gli permette di allenare i muscoli nel volo in lungo.
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Separa il padre dal resto della famiglia. In questo modo allontani il pericolo che possa fare del male serio sia ai pulli sia alla femmina, a cui strappa le piume probabilmente perchè vuole riaccoppiarsi. La madre, da sola, saprà ben badare alla covata e potrà così riprendersi. Poi, una volta che i pulli saranno autonomi, potrai riprovare a reinserire il maschio, ma ricorda che si consiglia di non far fare più di 3 covate annue alla femmina per non debilitarla e quindi per non crearle problemi di salute.
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La Gracula religiosa (Gracula religiosa), o mainate o merlo indiano è un uccello appartente all'ordine dei Passeriformi e alla famiglia degli Sturnidi. Quindi sposterò la discussione nella sezione adatta. I suggerimenti di Portaspada vanno bene, considera che è un uccello relativamente grande quindi avrà necessità di molto spazio, e una gabbia adeguata. Per una guida puoi guardare o su internet oppure in una libreria nella sezione animali.
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Beh, allora diciamolo a bassa voce... speriamo...
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Stavo pensando ad una cosa: le tarme della farina con cui tu hai alimentato i tuoi usignoli sono un cibo vivo molto ricco di grassi, a scapito del contenuto proteico e di calcio. Forse una buona alimentazione per il futuro potrebbe comprendere anche camole del miele, più ricche di proteine, e altri insetti e bacche. A questo proposito potresti leggere due articoli su queste camole, che sono anche usate per l'alimentazione di rettili e anfibi (animali per i quali sono state scritte queste pagine, ma che in linea i massima e a titolo informativo vanno bene). Da questa pagina accedi poi alla sez. schede e quindi a diversi articoli e anche a quelli sulle larve della farina e sulle camole del miele.
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Mi dispiace molto, povera piccola... non fartene una colpa.
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La capacità di cantare non è fissata geneticamente, ma è il padre a insegnare questa capacità qualche giorno prima che i piccoli involino e se ne vadano dal nido. Se gli usignoli non avevano ricevuto questo insegnamento, forse è per questo che non cantavano.
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Speriamo siano fecondate!
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Portaspada ti ha dato degli ottimi consigli. Considera che il pappagallo finchè continuerai a inbeccarlo si farà imbeccare, a volte anche per un bisogno di affetto da parte tua più che per incapacità ad autoalimentarsi. Quindi comincia a sostituire pian piano il liquido col solido, sempre gradualmente per non fare insorgere problemi intestinali.
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Prova a sentire con il veterinario se l'idea del collare è buona o meno. Ma di che malattia stiamo parlando? Purtroppo, se deciderai di tenerla con te, l'alimentazione a vita è una delle possibilità che hai, insieme ad altre.
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Come sta la piccola?
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Tu probabilmente ti riferisci alla specie Luscinia megarhynchos, ma sinceramente non saprei, non avendone mai fatta esperienza diretta. L'usignolo ha un carattere estremamente schivo, canta giorno e notte un canto splendido. Forse il luogo in cui erano tenuti li ha stressati, forse la dieta è stata poco varia (oltre a insetti e vermi, piccoli molluschi e ragni, integrano la dieta con frutti e bacche selvatiche, es. sambuco). Non so, la vicenda mi ricorda tanto quella della capinera di Verga. Forse per il futuro, avendo tu fatto queste esperienze, potresti indirizzare la scelta verso qualche altra specie.
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Che le uova che hanno deposto non si siano schiuse può dipendere dal fatto che siano fratello e sorella, oppure che uno dei due o entrambi non sia fertile.
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Ciao e benvenuto! Dalla foto il maschio è quello sulla destra, l'altro soggetto è la femmina. Come ti ha suggerito Portaspada, il maschio ha guance marroni e becco rosso, la femmina non presenta guance e il suo beco è arancione. Fratello e sorella per natura si possono accoppiare, e possono anche generare prole. Questo però di solito viene sconsigliato perchè l'incrocio tra consanguinei porta ad una condizione detta "depressione consanguinea", con soggetti deboli e che tendono a svilupparsi meno, e più predisposti a patologie ereditarie. Di solito questo tipo di incrocio veniva e viene effettuato per fissare determinati caratteri in una specie. Hai letto bene: il bengalino (Amandava amandava) è un piccolo estrildide asiatico, diverso dal Diamante mandarino. foto Bengalino
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Come ti ha ben suggerito lidialynn, puoi usare o un nido nuovo o anche quello vecchio, basta che se fosse sporco tu lo pulissi un po'. Io ti consiglierei di aspettare comunque a rimetterlo per far riprendere la femmina e farle recuperare un po' di forze. Considera che di solito si consiglia di non far fare alla femmina più di 3 covate annue. Ciao ciao!
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Essendo animali notturni, si spostano la notte e tu dovresti trovarli in questo barattolo la mattina, credo. Ma parlo da inesperto, ovviamente! Ho letto anche che potresti provare con uno strofinaccio arrotolato, in modo che si infilino tra le pieghe. Mah! Comunque dovrebbero essere innocue per i canarini, ma certo non sono un bel vedere.
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edit: ho letto che si trovano in varie parti: spesso sotto il legname marcio e foglie morte, sotto i vasi di piante e fiori, sotto i sassi. Si nutrono di molti vegetali, insetti, e depongono in piccole gallerie che hanno scavato nel terreno. Quindi prova a fare un'ispezione!
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Due note, non mie, che ho trovato sulla Forficula o forbicina (Forficula auricularia): sono insetti dell'ordine dei Dermatteri, a costumi notturni, igrofili e terricoli, arrecano danni in semenzaio alle piantine di tabacco, nutrendosi delle foglioline. Volano raramente. (poi nel caso chiedete a flessio!) foto (maschio in basso, femmina in alto) uova Direi che forse l'unica soluzione è una bella zanzariera!
