bardo
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Ciao! Capita che in certi casi ci voglia più pazienza che in altri, anche perchè ogni pappagallo è diverso e quindi ha un suo proprio carattere. Prima di aver instaureto un certo rapporto con la tua cocorita, ti sconsiglio di farla uscire perchè potrebbe fuggire e sbattere contro muri e/o finestre in preda alla paura. Meglio prima che abbia fiducia in te, poi farla uscire dalla gabbia. Potresti iniziare con lo stare seduta vicino alla gabbia, ad una distanza tale che lei possa vederti, e capire che non le vuoi fare alcun male. Parlale, chiamala, per un certo tempo. Poi offrile tra le sbarre qualche cosa di buono che lei gradisce, poi torna a sederti. Continua così, a parlarle e a starle vicino finchè non abbia capito che non le vuoi fare male, finchè non la vedi a suo agio. Poi puoi provare a inserire la mano, delicatamente, nella gabbietta, sempre con qualche leccornia. Fammi sapere!
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Per arrotondata verso l'alto, intendi dire cilindrica con cupola? Perchè è la gabbia da evitare se si vuol tenere un pappagallo: la conformazione circolare della gabbia infatti non permette grandi movimenti ai pappagalli ed inoltre può causare dei problemi di disorientamento. Sarebbe sempre meglio una gabbia rettangolare delle giuste proporzioni. Per l'eventuale allestimento, qualche giochino (specchietto, dondolo, campanelline), 1/2 abbeveratoi da tener sempre puliti, non troppi posatoi (circa 3), mangiatoie (anch'esse da pulire regolarmente).
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13 uova? Però! Dalle una buona alimentazione variata (anche se dovrebbe essere una cosa abituale), in modo che recuperi le forze! Magari, per evitare tutta questa produzione, potresti diminuirle le ore di luce. Comunque sono contento che tutto vada bene!
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Benvenuta! Parlaci un po' della tua passione!
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Benvenuta! Adesso la tua gattona è in un posto migliore, ne sono certo.
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Un grande benvenuto a te e ai coniglietti!
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Un grande bevenuto anche da parte mia!
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Un grande benvenuto a te e al cagnolone!
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Benvenuta tra noi!
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Niente da dire, concordo assolutamente. Grazie dokindok che ci porti la tua esperienza!
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Gli hai cambiato gradualmente l'alimentazione? Forse è solo "affamato" o molto goloso.
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Un grande benvenuto a te e a tutta la tua famigliola!
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Oh, bene, sono contento per il tuo maschietto! Probabilmente doveva ambientarsi un po'. Unirlo ad una femmina (io consiglio sempre, nell'eventualità, di far fare ai nuovi arrivati un periodo da soli, in quarantena, in modo da poter essere certi che non abbiano nulla e non possano contagiare gli altri uccelli già presenti) potrebbe essere uno sprone per cantare di più. Di certo, se si creerà un buon feeling, durante la stagione riproduttiva il maschio corteggierà la femmina e quindi potrebbe prodursi in canti bellissimi. Esiste un prodotto di quel genere, con quel nome (che purtroppo ho dovuto oscurare, non si possono inserire nomi di marche o di prodotti), che serve a stimolare il canto. Contiene delle sostanze utili che stimolano appunto il canto. Io aspetterei di vedere se già da solo può sviluppare il canto, e poi magari, in seguito, aiutarlo.
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Quello che hai trovato è giusto. Le cloache nel periodo degli amori sono diverse: nel maschio è più allungata, nella femmina più rotonda. Vedi l'immagine sopra. Di certo è più facile vederlo nel perido degli accoppiamenti. Nelle link sotto, puoi vedere come appare la regione cloacale durante la stagione riproduttiva, prima in un maschio poi in una femmina. foto cloaca maschio foto cloaca femmina Un'altra differenza che, a volte, può far capire il sesso, è l'osservazione dell'uropigio, quella ghiandola posta più o meno sopra l'attaccatura della coda. Nel maschio è più piccola e unita, nella femmina invece più grande e aperta. questo è l'uropigio di un maschio questo è l'uropigio di una femmina.
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In realtà la tortora domestica è la Streptopelia risoria domestica, e deriva da un'altra tortora, la tortora ridente, Streptopelia roseogrisea, presente in Nord Africa e in Arabia. Inoltre, trovo la gabbia del tutto fuori luogo, troppo bassa.
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Ciao e benvenuta! Il canarino spagnolo è un piccolo canarino famoso per l'alta prolificità e le buone cure parentali che può dare ai pulli. Ha un carattere focoso, allegro, canterino. Quindi nel tuo caso o si tratta di una femmina, che al contrario del maschio di canarino cinguetta e basta, oppure di per sè non ha mai imparato a cantare o non è in grado di farlo (penso, magari, a qualche malformazione). Per la questione dell'acariasi respiratoria, sarebbe un problema che potrebbe essere riconosciuto da un veterinario aviare: i sintomi che si possono osservare non sono tipici (anche se spesso la sintomatologia respiratoria non è continua, ma si osservano degli accessi di tosse o rantoli solo in alcuni periodi della giornata, soprattutto la sera). Gli acari nella trachea possono essere visualizzati come dei piccoli punti neri illuminando la regione del collo del soggetto (meglio se a pelle chiara), ma è una manualità che può fare un veterinario aviare.
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Come mai è morta? Comunque è normale che nei primi tempi si conoscano, devono assestarsi come coppia. In teoria sarebbe meglio prelevare i pulli dal nido dopo un certo periodo di tempo, che va da 1 settimana a 3 settimane, anche perchè con la prima alimentazione da parte dei genitori i piccoli possono assumere importanti sostanze da parte dei genitori. E' un grande impegno, sappilo: i piccoli vanno alloggiati in piccoli contenitori facilmente pulibili, foderati con carta assorbente, e tenuti in delle speciali camere calde, ad una temperatura all'incirca di 34-35 gradi. Di solito sono i grandi pappagalli a essere allevati artificialmente. Per la prima settimana di vita i piccoli vanno alimentati circa ogni 2 ore, cominciando al mattino presto e finendo la sera; l'ultimo pasto sarà un poco più abbondante per essere digerito nelle circa 6 ore tra l'ultima beccata della sera e la prima del mattino. La temperatura della pappa che va fornita è di 37-38 gradi.
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Ma il veterinario cosa dice? Mangia? Beve? E' mogia? Le feci? Sono regolari, colore e consistenza? Vispa?
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Non so, prova a chiedere al veterinario il modo per toglierlo... oppure fallo togliere a lui. Fammi sapere!
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La dieta tradizionale dei pappagalli in genere si basa su un buon miscuglio di semi (facilmente reperibile in un negozio di animali) integrato da altri alimenti che completano e arricchiscono la dieta apportando sostanze che non sono presenti nel miscuglio. La dieta deve essere varia, tenendo ovviamente conto della necessità, della disponibilità degli alimenti e pure dei gusti dell'animale (perchè non tutti gradiscono determinati alimenti). Durante la stagione calda sarebbe opportuno ridurre la quantità di semi di girasole e arachidi, da aumentare invece nella stagione fredda. Oltre al miscuglio di semi puoi fornire, per una alimentazione sana: - spighe di semi, come miglio, scagliola e panico (reperibili secche nei negozi). - erbe prative, facilmente trovabili nei prati e lungo i fossi e da somministrare dopo essere state attentamente lavate, come la piantaggine maggiore (Plantago maior), il centocchio bianco (Stellaria media), il tarassaco (Taraxacum officinalis). - verdure, come cicoria spadona, spinaci, carota a rondelle, finocchio a foglie, lattuga (da somministrare con parsimonia perchè lassativa), cavolo a foglie (con parsimonia perchè ricco di vit A che tende ad accumularsi), pomodoro. - frutta, come mela (circa 2 volte/settimana perchè lassativa), kiwi, arancia e mandarino (in modiche quantità perchè stimolano un eccessivo assorbimento del ferro), more, lamponi, frutti di bosco, pera (con moderazione perchè lassativa), fichi, ciliegie (denocciolate perchè il nocciolo è tossico), uva sultanina, ananas. - legumi e cerali cotti, che apportano proteine, ad esempio soia, fagioli, ceci, lenticchie: prima vanno ammollati in acqua tiepida per circa 12 ore, poi cotti mantenendoli in ebollizione per 20 minuti. Una volta cotti, asciugarli bene e somministrarli. E' possibile anche congelarli e surgelarli in pacchetti monodose. ATTENZIONE: l'avocado è tossico per gli uccelli. Gli estrusi sono un tipo di alimentazione a crocchette che presenta molti pregi, senza dubbio, igienico, facile da somministrare, di solito ben equilibrato dal punto di vista nutrizionale, ma a volte scarsamente appetibile. Il pellettato invece è una miscela di sfarinati integrata con altre sostanze e ridotta a cilindretti, e più che essere usato al posto del misculgio dei semi è usato come integrazione. Acqua: da fornire sempre fresca opgni giorno, se possibile. Nell'impossibilità di fare ciò, alcuni libri consigliano di acidificare l'acqua con 1 ml di aceto (bianco, possibilmente biologico) per litro o con qualche goccia di succo di limone. Ricordarsi di eliminare sempre il cibo fresco non consumato dalla mangiatoia. Gli sbalzi di temperatura sono particolarmente dannosi per qualsiasi pappgallo, mai tenerli dove potrebbero esserci delle correnti d'aria! Per il fondo, la sabbia non dovrebbe creare problemi, più che altro i granelli servono per ridurre ulteriormente la superficie del cibo in modo che possano essere più facilmente digeriti. Potresti usare anche il grit.
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Mettere dove? Curiosità! Io considererei di più l'aquila: molte aquile sono migratrici (Aquila anatraia maggiore, Aquila delle steppe, Aquila imperiale, Aquila minore). L'aquila reale (Aquila chrysaetos) invece, presente sul suolo italiano, è normalmente sedentaria, anche se i giovani compiono spostamenti. Gli adulti dell'aquila di Bonelli (Hieraaetus fasciatus) anch'essa presente in Italia, sono sedentari mentre i giovani e gli immaturi sono dispersivi. Del resto, pochissime specie di pappagalli sono migratori.
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E certo! Continua così e vedrai che i risultati arriveranno!
