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SANSONE

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  1. ahhhhhhhhhhhh meno male mi è preso un "scioppone al cuore"
  2. si purtroppo l'unico "animale" che non sarà in via di estinzione è l'uomo!!! he he he scherzo non tanto poi io estinguerei quelli cattivi, malvagi.
  3. tutti gli animali hanno un'anima è l'uomo con la sua cattiveria che a volte la perde.... perfettamente d'accordo con te
  4. Ma guarda io penso, ma è solo una mia idea personale, che se una persona AMA un animale, una persona, ha un'anima, cioè prova Amore verso gli altri, ha dei sentimenti che le fanno battere il cuore. Chi invece maltratta gli animali, gli uomini per me sono persone senz'anima perchè non sono in grado di amare il prossimo e penso neppure se stesse.
  5. o là bravo "toso" ora si che hai scritto bene, vedi che se vuoi anche tu sai benissimo le cose?
  6. Foche, l’Italia blocca l’import di pelli ed io aggiungo solo di cuccioli però!! Però almeno è già qualcosa un passo avanti è stato fatto 15/03/2006- Tra pochi giorni entrerà in vigore, al momento della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il Decreto Ministeriale firmato dai Ministri Scaiola (Attività Produttive) e Tremonti (Finanze), che definisce le modalità di applicazione del divieto di importazione in Italia, per fini commerciali, di pelli di cuccioli di foca vincolando le importazioni delle pelli di tutte le foche (anche animali adulti) al regime restrittivo dell’autorizzazione ministeriale. Il Decreto offre una concreta risposta alla Risoluzione della Commissione Esteri della Camera dei Deputati che, nel 2004, aveva impegnato il Governo italiano a prendere provvedimenti contro il commercio delle pelli di foca, estendendo gli effetti di una Direttiva europea applicata solo ai cuccioli inferiori ai dodici giorni di vita. “Con questo decisivo atto del Governo, di grandissima importanza e per il quale ringraziamo i Ministri Scaiola e Tremonti nonché il Vice Ministro alle Attività Produttive Urso che si è fatto promotore dell’iniziativa, l’Italia prende le distanze dal suo passato di paese europeo capofila delle importazioni di pelli grezze e delle esportazioni di pelli lavorate, contribuendo in modo significativo a salvare la vita di migliaia di foche – dichiara Roberto Bennati, responsabile LAV campagne europee – Contiamo sull’impegno del Ministero delle Attività Produttive, incaricato dell’applicazione del Decreto, a non concedere alcuna autorizzazione. Questo Decreto, firmato pochi giorni fa, è ancora più importante perché giunge alla vigilia dell’apertura della caccia in Canada, prevista il 23 marzo, dove negli ultimi tre anni sono state uccise ben 10.312 foche in più rispetto all’ampia quota ufficiale autorizzata di 975.000 animali. Il 98% delle foche uccise in Canada nel 2005 aveva meno di 3 mesi di vita ed erano quindi tutti cuccioli, fatto che rende questa caccia ancor più inaccettabile, considerando che le foche hanno un’aspettativa di vita di circa 30-35 anni”. Questo Decreto Ministeriale segue di poche settimane altre iniziative adottate dall’Italia contro la strage di oltre 300mila animali ogni anno, che rappresenta il più grande massacro al mondo di mammiferi marini: - un atto di indirizzo politico del Vice Ministro alle Attività produttive con delega al commercio estero Adolfo Urso, già operativo e vincolante, rivolto a Ministeri, dogane e Guardia di Finanza, affinché sia rigorosamente applicata la direttiva europea 83/129, modificata dalla Direttiva UE 89/370, che vieta l’importazione e il commercio di “cuccioli” di foca (particolarmente ricercati per il loro manto bianco); - una Proposta di Legge, depositata dall’on. Maurizio Saia (AN) e sottoscritta da 20 parlamentari, recante una integrazione alla legge 189 del 2004 contro il maltrattamento di animali, affinché: - il divieto da questa stabilito di importare e commercializzare pelli, pellicce e accessori di cani e gatti (art.2, comma 1), sia esteso alle foche nonché ai loro derivati; - l’Alto Commissario per la lotta alla contraffazione istituito dalla legge n.80 del 2005, svolga attività di vigilanza e repressione dei fenomeni di violazione dei divieti appena menzionati. “La chiusura del mercato europeo ai prodotti di foca è la via per far cessare questo mercato di morte e l’Italia, grazie all’attività di sensibilizzazione della LAV, è in prima fila per realizzare questo obiettivo – prosegue Roberto Bennati - Con tali atti l’Italia si unisce a Stati Uniti e Messico che hanno bandito questi prodotti rispettivamente nel 1972 e nel gennaio 2006, mentre altri paesi europei come Belgio, Olanda e Gran Bretagna, stanno sviluppando delle legislazioni nazionali sempre in questa direzione. La LAV è impegnata anche a seguire e promuovere l’iter della risoluzione contro la caccia alle foche nel Consiglio d’Europa, risoluzione proposta dall’onorevole Claudio Azzolini e supportata da un Rapporto ufficiale del senatore Lino Nessa, che ha per oggetto i metodi particolarmente crudeli utilizzati in Canada: la discussione della risoluzione è prevista per i mesi di marzo o aprile”.
  7. CHE CENTRA QUESTO CON LA MIA DOMANDA? Hai proprio sbagliato risposta! Vedi i tuoi discorsi per me sono incomprensibili, non dai risposte, ma solo supposizioni, non sono ne carne ne pesce, comunque vabbè non ha importanza per me
  8. Ma nella vita tu hai qualche certezza? no te lo chiedo perchè i tuoi interventi sono sempre come dire "sospesi" ne bianchi ne neri.....
  9. Si avevo postato io la discussione erano i falchi nati a Bologna AMORIIIIIIII CHE BELLI
  10. in merito a questo argomento voglio però allegare questo articolo, perchè purtroppo le leggi ci sono ma chi dovrebbe applicarle il più delle volte è latitante e allora mi chiedo a che cosa servono?? mah!! MISTERO CUCCIOLO USATO PER ELEMOSINA, "POLIZIA MUNICIPALE FERMA" 7 mar 06 - M.A. Marghella Denuncia per violazione del recente Regolamento comunale di Roma. Eppure vi sono recenti casi che hanno visto intervento e confisca. 7 marzo 2006 - La sottoscritta si trovava a passare il giorno venerdì 3 marzo 2006 in Via di Porta Angelica, a Roma, nei pressi di S. Pietro, intorno alle ore 16.15. Una donna presumibilmente “rom” a giudicare dall’abbigliamento era seduta a terra contro un muro, tenendo molto vicino a sé un cane cucciolo dell’età presumibilmente di tre mesi, meticcio tipo labrador di colore biondo/fulvo; il cane portava un collarino azzurro ed un guinzaglio. La donna rom stava chiaramente esercitando accattonaggio con il cucciolo. A meno di cento metri, vicino alla piazza di S. Pietro, si trovavano due Vigili di Polizia Municipale. Ad essi la sottoscritta ha chiesto che venisse applicato il regolamento comunale sulla tutela degli animali del 24–10-2005, che vieta appunto di praticare accattonaggio con cuccioli. I Vigili hanno risposto che in qualche modo si sarebbero occupati della cosa, ma che comunque se avessero chiamato il canile ci sarebbero volute moltissime ore di attesa, e loro non avevano tutto quel tempo avendo anche altre mansioni da svolgere. La sottoscritta contattava allora telefonicamente in via privata una responsabile dell’Associazione Volontari Porta Portese per delucidazioni in merito alla procedura; e riceveva conferma che per il regolamento comunale vigente a tutela degli animali i Vigili avrebbero potuto procedere alla confisca del cucciolo e chiamare il canile municipale, che si sarebbe poi occupato di trovare un’adozione per il cagnolino. Nel frattempo poiché la donna rom con il cucciolo si era allontanata dalla sua postazione iniziale, la sottoscritta ha chiesto ai Vigili se l’avessero invitata ad andar via , evidenziando come così il problema fosse solamente spostato altrove Essi hanno spiegato che essendovi lì parecchi venditori ambulanti abusivi, avevano solo genericamente invitato tutti ad allontanarsi e a smettere, e evidentemente anche la donna aveva fatto lo stesso. Pochi minuti dopo la sottoscritta ha visto però di nuovo la donna seduta appoggiata al muro, con il cucciolo. E’ tornata quindi in cerca dei Vigili, incontrandone uno dei due precedenti; era insieme a due poliziotti, con una loro auto, ferma. Stavolta la sottoscritta ha richiesto esplicitamente e senza mezzi termini che il cane venisse sequestrato alla mendicante e venisse chiamato il canile comunale. Il Vigile appariva infastidito dall’insistenza, e diceva che lui lì aveva in consegna una certa porta del Vaticano e non poteva occuparsi di questo. Inoltre aggiungeva: “io non devo fare quello che mi ordina lei!”. Al che la sottoscritta rispondeva che non era un ordine personale che doveva eseguire, ma visto il suo ruolo istituzionale doveva applicare il regolamento comunale sulla tutela degli animali: la sottoscritta era una cittadina che faceva una segnalazione a chi di dovere. A questo punto interveniva con fervore uno dei due poliziotti, donna, che esclamava “ ma lei non sa che fine fanno i cani al canile, quel cucciolo morirà”. Al che la sottoscritta rispondeva che se le cose stavano così tanto valeva dare tutti cani del canile di Roma ai Rom, forse sarebbero stati meglio?, e che questo ragionamento era un modo di scaricarsi la coscienza per il fatto che non intervenivano. Di fronte alle pressioni della sottoscritta infine il Vigile pur con riluttanza ha chiamato per radio il suo Comando, quello di Via del Falco, e la sottoscritta lo sentiva pronunciare all’incirca le seguenti parole: “Qui c’è il problema di una signora che vuole che sia confiscato un cucciolo per accattonaggio”. Al che la sottoscritta si precipitava a rettificare che il “problema” non era la signora in questione, la quale chiedeva solo l’applicazione di una norma, ma il fatto che si svolgeva accattonaggio con un cucciolo! La poliziotta alla precisazione stizzita faceva alla sottoscritta segno di tacere… Il vigile assicurava quindi che avendo fatto la segnalazione al suo comando (se ne deduce che fino allora non l’avevano fatta), da lì sarebbe dovuto partire un’eventuale intervento. Erano circa le ore 16.30, Intanto la donna rom con il cucciolo se ne era andata definitivamente. La sottoscritta precisa che tutta la vicenda si è svolta anche in presenza di sua figlia una bambina di dieci anni, la quale non ha compreso perché pure essendovi norme ben precise a tutela degli animali sembra che alle istituzioni preposte non importi di applicarle! Anzi viene trattato con fastidio e sufficienza un cittadino che ne chieda l’applicazione in nome del rispetto e della tutela della Vita, per la possibile sofferenza e sfruttamento di un essere senziente e indifeso. E la sottoscritta come madre non sa come spiegarglielo. In fede Maria Antonietta Marghella
  11. A chi fosse interessato date un'occhiata 9 marzo 2006 - Sul palazzo della facolta' di economia dell' universita' La Sapienza di Roma una femmina di falco pellegrino, ribattezzata col nome di 'Aria', ha deposto il suo primo uovo. Il suo compagno 'Vento' era accanto a lei e le ha portato uno storno per aiutarla a riprendersi dalle fatiche del travaglio. Le vicende della coppia di falchi, la prima che si e' riprodotta a Roma dopo 30 anni, saranno trasmesse in diretta da un paio di telecamere piazzate sul nido e con vista su via Tiburtina e i cipressi del Verano. Un evento atteso, visto che da tempo Aria ha scelto il palazzo per nidificare. Nei prossimi giorni dovrebbe deporre altre uova, a intervalli di due giorni e dopo il terzo la cova dovrebbe regolarizzarsi. I pulcini poi spiccheranno il volo dopo sei settimane. Un 'iter' gia' vissuto lo scorso anno su internet quando i due giovani rapaci 'Nuvola' e 'Fierobecco', figli della coppia di volatili hanno spiccato il volo con successo. Quest'anno le birdcams trasmetteranno sul sito sito webcam, un portale pensato dall'Associazione Ornis italica in collaborazione con la facolta' di economia per documentare non solo la vita di Aria e Vento, ma anche di altri uccelli che hanno nidificato in altre parti d'Italia. C'e' il sito di Fulmine e Saetta, una coppia di falchi alla loro seconda esperienza produttiva che nidifica all'interno della riserva naturale Tevere Farfa. Quest'ultima birdcam e' stata attivata in collaborazione con l'agenzia regionale parchi del Lazio e con l' ente di gestione dell'area protetta. (ANSA) wow che figata sembra di essere li con lui la bird cam è aggiornatissima, praticamente si vede che si muove!
  12. grazie per l'info è giusto esistono tantissime associazioni animaliste che hanno bisogno del nostro aiuto ed ognuno da a chi vuole, l'importante è donare a queste associazioni piuttosto che alla ricerca scientifica. grazie per l'info è giusto esistono tantissime associazioni animaliste che hanno bisogno del nostro aiuto ed ognuno da a chi vuole, l'importante è donare a queste associazioni piuttosto che alla ricerca scientifica.
  13. Oggi c'è un nuovo modo per sostenere la causa per i diritti degli animali! Il 5 per mille consente ai contribuenti di destinare una parte delle imposte dell'IRPEF a favore dell'OIPA Italia Onlus. La destinazione della quota del 5 per mille è complementare (cioè si aggiunge) all'opzione del più classico 8 per mille destinato allo Stato e alle confessioni religiose riconosciute. Puoi quindi assegnare sia l'otto per mille che il cinque per mille. I redditi sono quelli prodotti nel 2005 e dichiarati nel 2006. I modelli sono: modello CUD 2006, modello 730 del 2006 e modello UNICO persone fisiche 2006 Donare il 5 per mille all'OIPA è semplicissimo: devi apporre la tua firma nella casella "Sostegno del volontariato..." e indicare unicamente il codice fiscale dell'OIPA che è 97229260159 IO LO FARO' DI SICURO NON COSTA NULLA E PUO' FARE TANTO FATELO ANCHE VOI MI RACCOMANDO!!!!!!!! FATE ATTENZIONE PERO' PERCHE' IL 5 PER MILLE LO SI PUO' DARE ANCHE PER LA RICERCA SCIENTIFICA COSA DA EVITARE O NO????
  14. p.s cosa si fà per la scienza! si si ma questi sono esperimenti che si dovrebbe fare ogni giorno
  15. SANTE PAROLE QUOTO SI, quelle della trudy ops ho fatto il nome di una marca comunque rendo l'idea.....
  16. il mio vive quasi sempre in casa, per sua scelta ovviamente, visto che ha a disposizione 200mq di giardino!!!
  17. bene son contenta vuol dire che chi nel programma ha detto questa cosa non era molto informatio conclusione UN MONDO DI BACI PER I NOSTRI AMICI ANIMALIIIIIIIIII
  18. si infatti ti conosco abbastanza bene per sapere che ami molto gli animali , ma a me dispiace molto che non puoi coccolare e baciare Akira. Io non riuscirei mai con il mio Sansone
  19. Ecco scusami Vale, ma io non ho mai capito questa cosa. Perchè dobbiamo portare il nostro cane ad educarlo? Dovremmo riuscire a farlo noi. Anche perchè penso che, come dici tu non puoi fargli tante coccole, non pensi che il tuo cane ne soffra? Anche questa è una forma di maltrattamento, negargli le coccole e i baci. no il mio andrebbe via di testa!! Sbaglierò, forse, ma non sono d'accordo su queste cose...spero almeno che non usi metodi cruenti...se ne sentono tante in giro... anche se so che tu non lo permetteresti
  20. come che schifo?? Perchè bacio il mio cane?? Mica lo bacio in bocca!!
  21. Ma cosa pensavate IO CHE FACCIO ESPERIMENTI CRUENTI?? MAIIIII E POI MAI!!! Allora una volta guardando una trasmissione per TV, credo che fosse Geo & Geo, però onestamente non ricordo, parlavano di cani. Di come nascono, di come crescono, il cibo da dargli, come trattarli e farli sentire a proprio agio, come educarli etc..etc.. le solite cose insomma che ogni tanto fa bene risentire. Dunque ad un certo momento hanno detto una curiosità e cioè che ai nostri amici animali a quattro zampe non fa piacere essere troppo baciati! Si avete letto bene i nostri baci non sono poi troppo graditi … mi si sono incrociati gli occhi. Ma come?$%&& io che ho le labbra consumate a forza di baciare e coccolare il mio Sansone!! Nooo non potevo crederci e praticamente hanno detto che il modo in cui ti accorgi che il tuo cane non gradisce i tuoi baci e che subito dopo che lo hai baciato tira fuori la lingua e si lecca il muso. : Non ci credete? Beh! sperimentatelo perché io l’ho fatto e vi assicuro che è verissimo!! Il mio Sansone si lecca dopo i miei baci uuuuaaaaaaaaaa mi è venuto da piangere Comunque a me sembra che le mie coccole e i miei baci (al di la della leccata di muso) a Sansone non dispiacciano quindi continuerò a farglieli E voi? Cosa dicono i vostri amici?
  22. a chi rivolgersi Allora partendo dal presupposto che dopo aver fatto il possibile e anche l'impossibile per salvare la vita ad un animale qualsiasi, che sia: cane, gatto, uccello, ragno etcc..., vi chiedo: è giusto farlo continuare a vivere fra mille sofferenze? Beh! mi auguro che all'unisono la vostra risposta sia NO e visto che l'eutanasia per i nostri amici animali è "legale", perchè non usarla?? E' indolore almeno per loro, meno per noi che li vediamo morire, però almeno finiscono di soffrire. Il vero torturatore è anche chi, dopo aver tentato di tutto e dopo che il veterinario, purtroppo, condanna a morte certa il nostro fedele amico, continua ad accannirsi con cure che gli faranno sicuramente più male che bene. Quindi è "animalmente" (non umanamente) comprensibile se a volte siamo costretti a fare certe scelte. Il discorso della protezione animali non lo capisco e mai lo capirò, visto che anche a me personalmente mi sono sentita rispondere picche, per fortuna poi sono riuscita a risolvere il problema da sola comunque ne esistono di casi come questo. Però è anche vero che non possiamo fare di tutta un'erba un fascio visto che, in altre occasioni ho telefonato al WWF della mia città i quali sono stati oltre che disponibilissimi anche molto gentili. Comunque per mia e vostra maggiore informazione su leggi, chi deve intervenire, per avere moduli di denuncie etc..etc.. allego questo sito internet completo e dove viene spiegato benissimo tutto. Spero di esservi stata utile
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