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Nooo.. da noi era (ed è tuttora) assolutamente vietato!!! Forse la gente non pensa a quanti batteri e funghi si possono attaccare usando una spazzola per più cavalli!!! In ogni posto serio, ogni cavallo dovrebbe avere la SUA cassetta, con le SUE spazzole PERSONALI.
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Unhmmm.. Questo significa che usate le stesse spazzole per strigliare cavalli diversi? Si prega non NON usare abbreviazioni stile messaggino (xkè, cmq, sn, nn etc.) Kiary divresti modificare di conseguenza i tuoi messaggi!!!
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Ciao Greta! Il lavoro in piano non dovrebbe mai essere tralasciato del tutto, nemmeno per i cavalli "da passeggiata". Io sono nella tua stessa situazione: non ho né maneggi, né altre strutture particolari ma basta trovare un terreno pianeggiante (NON in pendenza e con il fondo non troppo pesante e/o sassoso) e si può facilmente costruire un recinto. Puoi poi decidere se costruire un recintino semplice, con i normale picchetti bianchi per i cavalli e il filo rosso (sia fine che largo, ma attenta a non impigliarti con i piedi e le staffe!), oppure puoi costruirlo in legno... Puoi anche sfruttarli in inverno, perché no, con la neve. Comunque, in entrambi i casi, non c'è bisogno di richiedere il permesso comunale. Diverso è invece il discorso se vuoi costruire qualcosa di coperto: in questo caso il permesso del Comune è indispensabile.
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Ciao Ciottonina!! Sì, film bellissimo! E d esemplare meraviglioso.... dovrei avere ancora la VHS a casa... oggi vedo guardo l'autore e il regista e te li scrivo! ;)
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Un appunto. La doma dolce non esiste, è un'utopia. Mi potete parlare di doma tradizionale, di doma etologica.. ma NON dolce, perché NON esiste. Né da privati, né nei circhi.
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Diahorse, non per niente l'aforisma che hai scritto nella tua firma è una frase che gli arabi dedicavano (e dedicano tutt'ora) ai loro cavalli...
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Beh non per niente gli arabi sono, assieme ai purosangue inglesi, i miglioratori di tutte le razze! ;) Molti lo considerano il cavallo per eccellenza, privo di difetti. Fedele, infaticabile, intelligentissimo, elegante, forte, voloce.... E lo dimostrerebbe anche la leggenda che ruota attorno alla creazione dei primi cavalli arabi. Qualcuno di voi la conosce? Davvero molto suggestiva... ;)
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La stalla non è obligantoria, basta avere un locale o un agazzino dove mettere i finimenti, il fieno, la paglia o i trucioli. Il terreno va bene leggermente in disceas, così il prato, in caso di pioggia, non si allaga (l'acqua scivola e non si raccoglie.
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Buongiorno Valentina, benvenuta nel forum. Prima di tutto , vorrei complimentarmi con la tua scelta. ;) Ok, veniamo alla risposta, che sarà lunga e articolata: il posto in cui vive qualsiasi essere vivente non è da sottovalutare (ci sono libri interi che parlano della costruzione dei box)! Allora, per costruire dei box... come diceva qualcuno, più grandi sono, meglio è! Comunque, il minimo è 3x3 (ma sono davvero piccoli!) Devi cacolare che il cavallo dee avere lo spazio per sdraiarsi e per rialzarsi senza problemi. Stai attenta anche all'altezza: se ti capita un cavallone da salto, non può stare con il collo piegato tutto il giorno perché il soffitto è troppo basso... Ti consiglio una doppia porta, come quelle delle stalle delle muche. Durante il giorno la parte superiore rimarrà sempre aperta. Se li vuoi costruire in legno, ti consiglio però di applicare una marra di ferro sul bordo della parte superiore: molti cavalli hanno il vizio di mordere e mangiare il legno. Questa piastra non glielo permette. Come dicevo, il legno va benissimo! E con una buona isolazione, puoi costruire questi box sia al sole che all'ombra (ma sarebbe meglio una via di mezzo). Se non hanno a disposizione un paddock, ti consiglio una speciale griglia, con un'apertura a V: questa evita al cavallo di cadere nel "ballo dell'orso"; che viene ai cavalli che nel box si annoiano (cominciano a dondolare da una zampa all'altra, sbattendo la testa da destra a sinistra e viceversa. È un problema psicologico del cavallo). Poi bisogna valutare il pavimento. Ricordati che dev'essere leggermente in pendenza, magari con un canale di scolo (per raccogliere la pipì. Bisogna decidere anche che tipo di lettiera desideri. Puoi mettere la paglia, che isola dal caldo e dal freddo. Lo strado dev'essere abbastanza spesso (20-30 cm), così da non fare "sbucciare" le ginocchia sul pavimento al cavallo che si alza. Ricordati che vicino alle pareti lo strato dev'essere più spesso, così da evitasre che il cavallo sdraiato si "incastri" e non riesca più a rialzarsi. Inutile dire che la puliza del box può risultare abbastanza lunga... C'è poi la possibilità del truciolo, che puoi usare in due modi. Il primo sta nel mettere un buon strato di truciolato (30 cm), e di trattarlo con degli enzimi specifici. Si formerà poi una specie di "soletta", dove gli enzimi lavorano (consumano le feci) e si riprodicono. Così la puliza del box è veloce, perché basta tirare via il grosso della sporcizia. Il secondo sistema è quello di mettere uno speciale tappeto di gomma, sul quale butti qualche manciata di segatura. Questo sistema permette una buona isolazione ed è facilissimo da pulire (basta la canna dell'acqua), ma certi cavalli, alzandosi, si feriscono le ginocchia e i gomiti. È importante dire che entrambi i sistemi hanno i loro pro e i contro: la paglia, per esempio, va eliminata se si vede che il cavallo ne mangia in abbondanza. D'altra parte, è meglio non usare il truciolato nel caso in cui si abbia un cavallo con problemi respiratori (a causa della polvere che può provocare). L'abbeveratoio. Tanti hanno nel box l'abbeveratoio (il cavallo schiaccia con il muso una levetta ed esce l'acqua). C'è il pregio che non si ha il problema di secchi rovesciati e boy allagati. C'è il difetto che non si può controllare quanta acqua il cavallo ingerisce (se beve poco, può essere il segno di un malore, e se non ci accorgiamo può essere troppo tardi). Se si preferisce il secchio bisogna trovare il modo di fissarlo, in modo che il cavallo non lo rovesci (ma dev'essere anche comodo da staccare quando bisogna pulirlo. Sia secchio che mangiatoia (se si vuuole costruire) devono essere il più vicino possibile al suolo, perché è quella la posizione ideale per il cavallo quando mangia o beve. Ok, fin qui abbiamo parlato della costruzione del box. Una cosa pero' ci tengo a dirtela. Un cavallo ha bisogno di movimento, e noi li costringiamo a stare chiusi in un box per nostra volontà e comodità. Ci tengo a dirti che un cavallo che rimane sempre al pascolo (per SEMPRE intendo 24 ore su 24, 365 giorni all'anno) avrà tantissimi problemi in meno di un cavallo costretto nel box. Se hai la possibilità, ti dico di lasciarli liberi al pascolo. Costrusci magari una tettoia per ripararli, questo basta ed avanza. Se non hai questa possibilità, devi calcolare che ogni cavallo HA BISOGNO di avere un paddock (magari collegato al box) per sgranchirsi le gambe. Ecco, per ora non mi viene in mente più niente. Per altre domande, rimango a tua disposizione ;)
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interessante... non sapevo!! puoi darci delle informaioni in più su questo episodio? Ho trovato il racconto dell'episodio. Tutto successe nel 1901, quando il circo di William Cody - Buffalo Bill - sbarcò in Italia per una serie di spettacoli. A Roma, a pochi passi dal Vaticano, venne organizzata una sfida tra i cow boys di Buffalo Bill e alcuni sconosciuti butteri. A quei tempi, i maremmani non erano ancora migliorati (certi avevano ancora il manto grigio, oggi non molto apprezzato per i canoni della razza) e i quarter ancora non esistevano. Ma in cosa consisteva la sfida? Beh, bisognava domare un puledro molto agitato. I primi a scendere in campo furono gli americani, che vennero pero' disarcionati nel giro di pochi secondi di sgroppate. Poi vene il turno dei butteri. Il primo fece la stessa fine degli americani, mentre il secondo, il cui nome è noto ancora oggi - tale Augusto Imperiali - rimane in groppa per tutto il tempo da lui desiderato. Dopo un elegante giro di pista al galoppo, scende da cavallo con una piroetta tra gli applausi entusiastici della folla. Ecco, questi sono i fatti. A chi interessasse, sono presi da un libro intitolato "Argento e vecchi filetti", di Maria Cristina Magri (edizioni Antiche Immagini), persona a dir poco eccezionale (che sarà possibile incontrare a Verona, per chi lo desiderasse). Un libretto imperdibile per gli appassionati di cavalli!! ;)
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ma con un istruttore? E poi 2 mesi sono pochi per calmare un cavallo.... E poi dipende anche dalla frequenza del lavoro. Beh ma se lasciando le redini lunghe, con il filetto, eccetra funziona, perché cambiare tipo di monta? Resta con quella classica, evitandogli lo stress del cambiamento, e montalo in maniera diversa. Evita i salti, prediligi le passeggiate, lascia le redini lunghe e lascialo libero di muovere il collo e abbassare l'incollatura (è un sinonimo di tranquillità). Ribadisco: la monta western non significa solamente lasciare le redini lunghe e cambiare sella. È molto, molto di più. Poi, il cavallo ha 13 anni.. è anche un po' tardino per ri-addestrarlo completamente.
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No, allora, secondo me, non è la soluzione giusta. Cambiando monta non gli farei dimenticare queste violenze, purtroppo. La psicologia dei cavalli non è come la nostra: noi possiamo decidere di ricominciare da capo, cambiando vita dimenticando il passato. Per i cavalli non è così. Hanno una memoria lunghissima e non riescono a voltar pagina così facilmente. In più, quanti anni ha il tuo cavallo? Ma hai provato Parelli? Con un istruttore certificato? Per quanto tempo? Cosa avete fatto?
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Ciao kyky! Ho fatto diversi anni di mi e adesso sono da altrettanti anni nel mondo western. Prima di risponderti ti faccio una domanda. Perché vorresti cambiare stile di monta? Forse per tranquillizzarlo? Ti posso dare la mia opinione. Se vuoi cambiare per il motivo sopracitato, lascia perdere. In genere si pensa che mw=tranquillità, e mi=nevreilità ma non sempre è così! Un cavallo western, per essere così tranquillo ed equilibrato, ha alle spalle ore e ore di esercizi ed allenamenti. In più, devi calcolare che di solito si scelgono razze allevate seguendo una linea di tranquillità ed equilibrio mentale. Ciò nonostante, ci sono cavalli western molto, molto nevrili ed irrequieti.... Devi inoltre calcolare, che dovrete cambiare totalmente mentalità nel montare. Il tuo cavallo dovrà imparare comandi nuovi, e tu farai fatica ad adattarti alla monta western (te lo dico per esperienza: di solito il cavaliere western passa facilemtne alla monta classica, ma il contrario è un pchino più difficoltoso). Spesso si pensa che la monta western sia quella che si vede nei film. Niente di più sbagliato!! Nella monta western ci vuole tantissima precisione e delicattezza, per qualsiasi comando!! E per ottenere questo ci vogliono, ripeto, ore di allenamenti!! Se vuoi tranquillizzare il tuo cavallo ti consiglio quindi di restare alla vostra monta classica: i comandi li conoscete bene entrambi, quindi si tratta solo di cambiare il modo di approccio. Potrei consigliare, inoltre, di avvicinarti e appoggiarti all'equitazione etologica (tipo Monty Roberts o Parelli). Trovo che sia il rimedio giusto per cambiare la mentalità di entrambi, sia tua e del cavallo, senza particolari traumi. Ti permette inoltre di tranquillizzare il cavallo, facendo in modo di poter stare con lui nella massima libertà. Pensa solo che ti sarà possibile montarlo in passeggiata solo con una corda intorno al collo..... Detto questo, detto tutto!! ;) Un ultimo appuntino su quanto detto da Britney. Di gare e competizioni nella monta western ce ne sono una marea.. e sono forse più numerose e variegate di quelle della monta classica! In più non ho capito molto il tuo discorso sulla "leggerezza"... Ti posso dire inoltre che appesantire il tallone è d'obbligo nella monta western!
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Maneggi... mah! Ne esistono di diversi tipi. Personalmente mi sono allontanata da questa realtà diversi anni or sono. Quando li frequentavo mi accorgevo della cattiveria della gente, nutrita dall'invidia. Non mancavano mai i pettegolezzi, tutti guardavano qualsiasi cosa facessero gli altri, e giù critiche... tutt'altro che costruttive. Invidia per un cavallo con una geneologia migliore di quella del tuo cavallo, critiche ad uno stile doverso di monta dal tuo (western-classico), critiche per un sistema di trattare i cavalli diverso da quello che si vede abitualmente (per es. Parelli), eccetera. Sicuramente non tutti i maneggi sono così, anzi, avevo trovato un ranch dove mi trovavo davvero bene, ma era a due ore di auto da casa mia.... In fin dei conti sì, vero, io non ho un maneggio coperto, non ho una giostra, non ho una selleria.... pero' faccio le cose a modo mio, con calma, senza essere giudicata da nessuno (nel bene o nel male). Quello che possono valutare è il risultato...
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Vero Martina... Magari lo fanno per avere una nuova esperienza, o per cercare di "salvare" il cavallo da una certa situazione... Chi lo sa??
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Non credo esistano casi irrecuperabili.....
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non la stessa opinione, bensì lo stesso comportamento. Per gestire un cavallo così ci vuole polso. Come si dice in gergo "pugno di ferro in guanto di velluto". Non bisogna concedere niente ad un cavallo così, perché pian piano, se si gli si dà la mano, si prenderà tutto il braccio. E non solo quello....
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Se è un professionista serio, ce la fa.. il problema è se DOPO il "riaddestramento", i nuovi proprietari saranno in grado di gestirlo in maniera corretta e decisa.....
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ma certo! Li ho visti in diversi negozi... O al massimo li ordini...
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Nella mw ci sono dei caschi speciali che si inseriscono all'interno del normale cappello western. Così non c'è più il problea dell'estetica, perché non si vede nemmeno! ;)
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Beh, ogni paese è diverso.. ci sono pro e contro.. ;)
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No, qui è ASSOLUTAMENTE vietato. E lo trovo anche giusto. Sei TU che fai la gara, non il tuo T.....r. Bisogna trovare la concentrazione necessaria per ovviare a questi piccoli problemi da soli.
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Da alcuni post è risultata questa confusione, a proposito di albini e palomini. Che cosa sono? Razze? Colori? Tipi? Vediamo di mettere un po' di ordine (dopo aver chiesto ad un'esperta del caso, che ringrazio di cuore). Il palomino è quel colore del mantello tendente al dorato, con criniera e coda entrambe bianche. L'albino è quel colore che contraddistingue i cavalli totalmente bianchi e la cui pelle è rosa. L'albino, come il palomino, inoltre, più che una razza è un tipo. I soliti americani (e chi, se non loro....), hanno apprezzato in alcuni cavalli solo il colore del mantello, tralasciando completamente altre caratteristiche fondamentali, quali le caratteristiche fisiche e psicologiche (no comment). Hanno quindi preso dei cavalli albini (o palomini) e li hanno incrociati tra di loro. L'unica loro caratteristica in comune è appunto il colore. Scelta azzardata e molto, MOLTO superficiale!! Dimenticano infatti che i soggetti albini muoiono spesso precocemente, rispetto agli altri cavalli. Va bene che "l'occhio vuole la sua parte", ma qui si esagera!!
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1° osservazione: È un maschio intero, se morde lo fa anche per questo motivo. Ormai ha capito di essere il più forte, e lo sta dimostrando anche a voi. 2°: se è nervoso e cattivo lo capisco. Da quel che hai scritto non esce dal box perché avete paura che si faccia male. Costruite un recinto più sicuro per lui, ma per l'amor del cielo, FATELO USCIRE DI LÌÌÌÌ!!! È normalissimo che sia ingestibile, se non ha la possibilità di sfogarsi. 3°: non esagerate con la dolcezza. dovete essere comunque molto, ma MOLTO decisi con lui. È un maschio intero, cercherà di prendere il sopravvento su di voi. 4°: affidatelo ad un professionista. Ha bisogno di costante lavoro, tutti i giorni, per più di un'ora. Bisogna "riaddestrarlo", ma a 11 anni è difficile. Ripeto, CHIAMATE UN PROFESSIONISTA prima che qualcuno si faccia male.
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Nella mw l'aiuto compiacente (nel senso che ha dato nebretva a queste parole) non è accettato. Vi porto un esempio. Mentre si esegue un pattern di reining, bisogna fare 4 giri completi in spin (quando il cavallo "gira si se stesso"). In questo caso è il cavaliere che li deve contare, fermandosi al quarto, e non può essere aiutato da allenatori o amici che assistono alla prova. In questo caso, il giudice può avvertire il cavaliere e il pubblico di non ripetere quanto successo, pena la squalifica del cavaliere. Se l'avvertimento non è bastato, può avvenire la squalifica. Questo succede pero' in Svizzera, non so se esiste una regola simile in Italia. Tuttavia, il cavaliere che stà eseguendo la prova, può liberamente usare la voce per condurre il suo cavallo.