
Ilion
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non mi arrabbio. ma mi irrito vedendo ste criniere intrecciate.. e i cavalli col collo coperto di mosche.
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ma lasciate in pace ste pore criniere! prendete un cavallino della barbie! a furia di patrocchiarla si rovina si strappa ecceccecc la criniera è una difesa contro gli insetti.. lasciategliela stare! :-)
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mi offendo perchè il mio cavallo è in una scuderia. e nostro rapporto è stupendo. e nessuno, dico, nessuno può permettersi di dire il contrario. tu vai a cavallo da quanto? 3 mesi? ascolta una c******a che ci vive da quando ha tiraro la prima boccata d'ossigeno. il cavallo, per viverlo, bisogna conoscerlo, bisogna conoscere le sue esigenze e rispettarle, bisogna trattarlo da cavallo, bisogna dargli tutto ciò di cui necessita. io purtroppo so cosa significa farsi male coi cavalli, so cosa significa vedere un cavallo vivere nelle condizioni peggiori che si immaginano. e questo perchè ci son persone come te a cui basta leggere un libro per sapere tutto. son stata cattiva? arrogante? no. son stata sincera e ti ho detto le cose senza giri di parole ah.. no, non sono opinioni, questi son dati di fatto, non sai cosa sia una laminite, la malattia più conosciuta nell'0ambito equestre, la più brutta forse, e vuoi tenerti a casa un cavallo? mi scuso con gli altri. non è mia intenzione creare caos, ma queste cose non le sopporto.
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sensibilità fisica.. per quanto riguarda il lavoro in sella... ma quella mentale.. quella sensibilità che ti da la possibilità di ascoltare... quella sensibilità che ti da la possibilità di aspettare come un imbecille per ore seduto per terra, in un tondino, aspettando che un cavallo sfiduciato ti tocchi la spalla. questa sensibilità è quasi una magia.. e io ho visto forse solo una persona con questo tipo di sensibilità. è qualcosa che c'è dentro... non la crei. in nessun modo. puoi diventare un bravo etologo. puoi studiare. puoi imparare ad usare il tuo corpo. ma non potrai mai sentire. tornando ai giochi. dovrei finire la lista.. ma datemi fiato hahahah fatto sta che, in se, i giochi, potrebbero essere belli. ma io vedo troppi cavalli arretrare con atteggiamenti di difesa(orecchie a cuffietta, naso arricciato, testa alta) a una richiesta semplicissima di back... lo fanno per dei validi motivi. un moschettone che picchia sotto la babozza, un punto di pressione sollecitato oltre modo, troppe richieste ritmiche. no. il metodo non mi piace. mi dispiace. posso essere obbiettiva quanto voglio, posso cercare di analizzarle i giochi con meno ironia. ho provato anche ad usarlo. ho fatto corsi, preso lezioni private. ma rimane troppo distante dal mio pensiero.
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io son sempre stata convinta di una cosa. parelli, roberts, gentili e chiunque altro sono inutili se vuoi lavorare davvero un cavallo. ci vuole sensibilità. quella.. o ce l'hai.. o non ce l'hai. ci nasci. se non hai questa fortuna... puoi prendere 20 livelli parelli, ma non saprai mai ascoltare un cavallo.
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Assolutamente si , Secondo me chi ha un cavallo in scuderia dove c'è chi te lo pulisce, chi gli da da mangiare, chi gli mette la coperta se ha freddo, chi lo tosa perchè fa caldo, bhè in realtà il cavallo è suo solo perchè l'hai pagato ... ma in realtà il cavallo non penserà a te come amico fedele solo perchè lo monti un ora al giorno....(Questo è un mio parere personale, che può essere condiviso o meno ;) ) Secondo me avere un cavallo significa prendersi cura di lui in tutto e per tutto...solo così il cavallo potrà reputarti degno del suo rispetto...ed io non vedo l'ora di sacrificare tutta me stessa per un loro sguardo di gratitudine Ritorando al discorso del fieno e del mangime...sai dirmi quanto costa all'incirca una balla di fieno? E un sacco di mangime?? io potrei offendermi. però.. taccio.. che è meglio. non vorrei dir cattiverie.
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sì.. lo so.. però.. in quella posizione, con un cavallo non desensibilizzato, siamo in zona morso e rampata... era una questione di sicurezza.. tutto qui.
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hahahaha niente niente... (al massimo l'unico che s'è offeso è lui.. anche se mi sta mostrando con orgoglio la borsa di guggi che ha appena comprato... inizio a preoccuparmi hahahaha )
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no scusa roby... ma se nell'altro forum dici di avere un pony? palomino tra l'altro?
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ok che non la palle.. però.. povero!
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rispondere... dove? certo che io tento di analizzare in negativo sto metodo e tu me dici che è interessante hahahah son riuscita pienamente nella mia impresa hahahahahaha
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p.s. la malattia agli zoccoli si chiama laminite. :-)
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vero.. l'abbraccio del cavallo è un'emozione impagabile. però.. senza prima una decente desensibilizzazione della testa, del collo e del costato credo sia un po' azzardato... non trovi Ant? io, personalmente, secondo le mie esperienze, preferirei una "scala" di questo tipo. che ne pensi? :-)
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tornata da un intenso pomeriggio lavorativo(mannaggia alle puledre sfasciabox) gioco numero 2 il porcospino. questo è semplice. e utile. prendi il solito cavallo. quello di prima che al momento si sta fumando una sigaretta attendendo che il suo bipede riprenda fiato e l'uso di gambe e braccia. aspetti che finisca di fumare la sigaretta. e inizi. dunque.. prima mi son dimenticata di spiegare una cosa... le zone del cavallo. presente il cartello appeso dal macellaio, con la vacca divisa in sezioni? ecco...immaginate una cosa simile sul cavallo... spero di ricordarmi bene la divisione delle 5 zone...(eran 5? spero.. hehehe) zona 1: testa zona 2:collo zona 3:dalla linea guida(linea immaginaria che passa nella zona antestante il garrese.. circa)ai reni zona 4: la groppa zona 5: la coda. potrei sbagliarmi.. ho un attimo di smarrimento. pregati di correggermi hehehe altra cosa che mi son dimenticata(ma che stordita sono oggi???) le fasi! le fantasmagoriche 4 fasi! pelo---pelle---muscolo---osso in pratica.. te lo spiego---te lo dico più chiaramente---ti invito a farlo---non l'hai fatto azz tua ti prendi una sacagnata. queste fasi le vedremo applicate meglio nei prossimi giochi. detto ciò. il concetto di questo gioco è la BASE di ogni doma/addestramento/monta/approccio che ci sia. è il semplicissimo concetto di pressione/cessione. prima parte del porcospino.. mandare indietro il quadrupede peloso. il bipede appoggia il carota al petto del cavallo. per fasi. pressione quasi impercettibile, pressione un pelo più forte, ancora di più. carrotstick che si piega.(quarta fase) e si aspetta che il cavallo vada indietro... qppena accenna a muovere un passo indietro si cede con la pressione. e qui entra in gioco il concetto di comodità/scomodità. io, premendo contro il suo petto il carota, creo una scomodità, un fastidio. quando lui risponde alla mia richiesta, rilascio la pressione, dandogli comodità. (sto sudando per scrivere.. ma che lavoro faticoso mi son scelta uffa) seconda parte del porcospino... spostare la zona 4, in modo che il cavallo incroci i posteriori portando quello interno sotto di se. appoggio il carota sul costato, arretrato rispetto alla zona delle cinghie.. solite 4 fasi.. quando cede rilascio la pressione. terza parte del porcospino... spostare la zona uno, in modo che il cavallo incroci gli anteriori portando quello interno davanti a se. appoggiamo sto benedetto carota tra la zona uno e la sona due... praticamente dietro la ganascia... solita storia.. 4 fasi cede rilascio. papparàààààààà fine del porcospino. utilità? sì. insegnamo al cavallo a cedere alle pressioni prima possibile. ma si può fare, come detto prima, senza un carrotstick. bastano quelle belle manine che madre natura ci ha offerto in dono :-)
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a parte che.. se è in convalescenza.. ma lasciarlo tranquillo senza sella no vero? poraccio.. anche io sarei sull'arrabbiato andante... posso solo dirti di rilassarti. e che il rapporto parte da terra. sempre. ogni piccolo gesto per loro è comunicazione. non siamo noi che dobbiamo parlare a loro, ricordatelo. sono loro che devono parlare a noi. e lo fanno. sempre. chiacchierano un sacco i cavalli. ma son parole silenziose. son fatte di soli gesti. sta a noi imparare a capirli e interpretarli nel modo più veritiero. passa del tempo con lui. in box. fuori dal box, in paddok. pensa meno a montarlo... pensa ad ascoltarlo. :-) e se lui si spaventa. tu respira forte. e pensa intensamente "non c'è niente che ti può far male" :-)
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fa caldo.. hehehe dunque. facciamo che partiamo dal principio. analizziamo sto benedetto metodo? :-) Il signor Pat Parelli ha "inventato" un metodo utilizzabile da tutti per migliorare il rapporto col proprio cavallo. ha preso 4 concetti e li ha strutturati in modo da rendere semplice per chiunque capirli e applicarli. ha avuto un'idea favolosa. non per i cavalli. per le sue tasche. tanto di cappello, se riuscissi ad amare meno questi cavalli forse lo farei anche io. magari divento ricca come lui. detto ciò, ha preso concetti basilari per qualunque tipo di approccio al cavallo, li ha conditi con qualche parola complicata, qualche attrezzo particolare ed ecco qui il metodo. etologico? non lo so. mi scappa da ridere quando vedo questa massa di carrotstickati che accarezzano il cavallo con la loro lunga coda :-) e nascono i 7 giochi. primo gioco... gioco dell'amicizia. prendi un cavallo. prendi una capezza, una corda da 3 metri e passa, un bastone arancione con un cordino attaccato in fondo. ti metti in campo e inizi ad accarezzare il cavallo che, giustamente, all'inizio scappa dal carrotstick e savy string. perchè scappa? perchè, nonostante ci dicano che noi stiamo facendo come la loro mamma, che li lecca e li accarezza con la coda(mai visto una fattrice leccare un puledro, tantomeno porgergli il sedere e muovere la coda in modo ritmico e coccoloso. al massimo il puledro piazza la testa sotto il posteriore della mamma per farsi scacciare gli insetti.). io invece, che non sono nessuno, ma mi piace romper le balle, dico che stiam facendo ciò che è nella nostra natura. i predatori. lo stiamo infastidendo, gli stiamo creando una situazione di ansia. il cavallo è istintivo, ma non è scemo. immaginatevi la scena. cavallo in campo. un bipede con una maglietta che lascia il nero con un gigantesco logo giallo davanti, un bastone arancione in mano e una faccia con un sorriso ebete stampato(sì perchè ci dicono che dobbiamo sorridere, magari mostrando anche i denti). il cavallo:"dunque. io stavo in box, al fresco, nessuno che mi rompeva le palle che mi han tolto(se si tratta di un castrone). sto coso qui davanti ha in mano qualcosa che sembra una carota gigante... un po' sottilina in effeti.. ma con gli OGM non si capisce più niente.. ehhhh come cambiano i tempi... " il bipede inizia a toccare il cavallo col carrotstick. cavallo:"oh.. ao.. è.. che è? non è na carota.. oh brutto coso... che fai? che tocchi? che rompi? oh.. e sto robo qui da fastidio... ah bipede... e lasciame in pace... eh che fai? mostri i denti? oddio questo me vole magnà.. ommaronna me magna.. io lo sapevo.. me l'aveva detto mia mamma che quell'alito puzzolente non era solo colpa dell'aglio... questo è come un lupo! mangia carne.. va che denti.. oddio ha i canini.. nono.. e che cazz.. io scappo" il bipede a questo punto inizia a dover rincorrere il cavallo che ha preso a galoppare come un pazzo, fregandosene del fatto di avere il proprietario dall'altro capo della corda, che sta facendo sci nella sabbia, coi talloni che creano dei solchi profondi abbastanza per poter piantare i pomodori, ma non demorde. continua ad agitare il suo prolungamento toccando il cavallo. cavallo"no senti.. bipede.. capiamoci... io potrei anche correre per due giorni... ma tu mi sembri più testone di me. vuoi smetterla di toccarmi con quel coso?" [...] "niente... ok.. tentiamo un'altra tattica. io mi fermo. se continua lo uccido. lo mordo. lo rampo." il cavallo si ferma. e il bipede anche. cavallo"ah haaaaaaaaaa! ecco. c'era il trucco per spegnere sto coso che deambula su due gambe(come farà poi.. mha.. io a volte ci provo.. ma non resisto in piedi per più di 10 secondi...). io mi fermo. se sto fermo lui si ferma. ok pare semplice." dopo questa scenetta da fumetto. io mi chiedo. cos'ha di etologico questa cosa? potremmo anche metterla sotto il piano della desensibilizzazione. ma ho due cose che si chiamano mani, non so voi. non credo di essere marziana. ho visto un sacco di altra gente avere le mani. non c'è bisogno di un bastone arancione per desensibilizzare il cavallo. e di certo son meno traumatizzanti. credo che prenderò una pausa caffè prima di affrontare gli altri giochi. è sfiancante quasta analisi(ho male ai polpastrelli.. io di mestiere pulisco box... non sono abituata... :-) ) mi raccomando, che nessuno si alteri. l'analisi era seria, se ho scherzato era per rendere la cosa leggibile un po' a tutti :-)
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(non son soddisfatta dalla risposta di prima... e che cavolo mi metti fretta!!! ) dunque... partiamo da un concetto semplice...(insomma).. la difesa. la difesa scatta nel cavallo quando questo non ha possibilità di fuga da un fastidio. il fastidio può essere causato da centinaia di motivi. può essere un fastidio fisico. un dolore fisico. può essere un momento di panico. può essere un fastidio psicologico, una pressione psicologica. il cavallo è una preda. è nella sua natura scappare da qualunque agente di disturbo. quando non può scappare, o si difende, o si lascia morire. chiaro che prima prova a difendersi. le sue armi sono i piedi e i denti. calcia e morde. impenna e sgroppa. quando un cavallo, in una situazione che non impone una fuga per la sopravvivenza(come nel caso di questo cavallo), ergo non ha un lupo alle calcagna, si mette in difesa, qualcosa nella sua testa è scattato. quindi.. qualcosa non va. bisogna scoprire cosa per poter risolvere il problema alla radice. l'ideale sarebbe fare un passo indietro. anzi. girarsi completamente indietro e riprendere il cavallo da zero, analizzandolo in tutti i modi possibili per scoprire quale sia l'effetto che scatena la sua difesa. qui non credo sia possibile mettere in pratica questa teoria... partiamo quindi dalle notizie che abbiamo. lei ha alzato un braccio e il cavallo è scattato. i motivi? il più semplice che mi viene in mente è "l'hanno picchiato nella sia zona percettiva"(la testa) se il cavallo fosse con me farei un lavoro di desensibilizzazione. non so se è il caso di spiegarlo.. è una cosa semplicissima, ma abbiamo a che fare con dei cavalli, in più con dei problemi. le reazioni potrebbero essere non delle migliori. se mi giurate che non ci provate o che lo fate con criterio lo spiego :-) e non so nemmeno se ho detto tutto quel che volevo dire. mi perdo mentre scrivo.. sarà l'halzeimer... ???
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Ciao Ant :-) non conosco benissimo la tua vita equestre, ma io, se per fortuna non lo so, ho vissuto molti anni in centri ippici in cui ci son privati, scuola e un istruttore che segue. è impossibile riuscire a cavarci qualcosa. lo sai meglio di me. in sella non riesci a valutare esattamente quale possa essere il problema del cavallo. in un tondino è tutto più semplice. per me, forse, per te sicuramente. una ragazza come kiary(spero di aver azzeccato il nick) non credo abbia la possibilità di prendere sto cavallo, mollarlo in un tondino. e aspettare. ascoltare. osservare. chiedere. aspettare una risposta. interpretare ogni suo gesto. a questo punto, dando quasi per scontato che non si possa fare un lavoro di questo tipo sul cavallo in questione, bisogna trovare strade alternative. una di queste può essere la pazienza e la costanza per fare un buon lavoro in sella, ma che sia buono davvero. capisci cosa intendo dire?
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lo posto qui, forse non è la sezione più adatta, ma è solo grazie all'etologia(vogliam chiamarla così??) che ho scoperto quel che che verrà scritto più avanti... un amico qualche giorno fa mi ha posto una domanda.... "dunque... vediamo... uhm.. mumble..."perchè non hai mollato il cavallo e tutto il resto sì?" uh bella domanda... perchè sono il mio specchio. perchè sono la mia forza. perchè sono le mie debolezze in carne ed ossa. perchè loro sanno prima che io pensi. perchè non conoscono il rancore. perchè non sanno cosa sia l'odio. perchè non a loro non interessa come tu sia. bello. brutto. alto. basso. ti scrutano dentro. perchè ti costringono a guardarti dentro. perchè sanno andare oltre. perchè riescono a farmi sentire viva. perchè sono bellissimi. perchè sono complessi. perchè nei loro occhi c'è la libertà. perchè nelle loro gambe c'è la velocità. perchè nella loro testa c'è l'istinto. perchè nel loro cuore c'è innocenza. fondamentalmente io sono irrequieta, isterica, perennemente nervosa, mi incazzo facilmente, non controllo i miei nervi, alle volte divento violenta, acidissima e non ho un briciolo di pazienza. coi cavalli riesco ad essere il riflesso di me stessa. mi rilassano, mi calmano, mi portano ad essere razionale, mi impongono freddezza e mi costringono a prolungare la mia pazienza all'infinito. è una passione grande. radicata. non posso farne a meno.. sono esattamente come una droga. ilion... c'è.. per un motivo. non è arrivato per caso. se son così morbosamente attaccata a lui c'è un motivo. era un periodo brutto. forse non si può parlare di depressione.. non lo so... so solo che non avevo più voglia di fare niente. dovevo trovare un motivo per vivere. sapevo bene che l'unica cosa che mi avrebbe "salvata" sarebbe stato un compagno. non un cane.. troppo sottomesso.. non un gatto...predatore incontrollabile... un compagno che fosse una sfida per me. un cavallo. che sarebbe diventato MIO. non solo sulla carta. ne ho visti decine. provati anche. nessuna emozione tanto forte da convincermi. stavo ripiegando su un bravo cavallone.. per lo meno in campo mi avrebbe dato soddisfazione. una mail... con delle foto... un saurone... alto bello... forte... triste. tristissimo. vado a vederlo. avevo ragione. è triste. "ciao cavallo..." "ciao bipede" "sei triste, cavallo?" "ma tu come fai a saperlo?" "lo vedo, cavallo, lo sento, cavallo..." "io non sono triste, bipede, sono rassegnato" "a cosa?" "ad essere cavallo." lui. è lui. quegli occhi, quel modo di fare... quel passo sicuro, che nulla centra con quello sguardo... lo sguardo... quella "chiacchierata" mi ha convinta. sarà lui la mia forza. avevo trovato qualcuno con motivazioni più valide delle mie per non aver voglia di vivere. ero arrivata a toccare il fondo. ma lui era più in basso. potevamo lasciarci cadere entrambi. oppure io potevo farmi forza e tirarlo su... e lui mi avrebbe salvata. ho scelto di tirare fuori le unghie. ho scelto di aiutare me. e ilion. e così.. siamo a casa... primo giorno insieme. lui nel box...io lo guardo. quell'orecchio storto.. quell'occhietto semichiuso.. povero cavallo, ma perchè ti han fatto questo? perchè? ricambia il mio sguardo... è perplesso e a disagio. bhè, chiaro, c'è una strana bipede spettinata che lo fissa... "cavallo... andiamo... è ora che iniziamo a conoscerci..." "bipede dove mi porti?" "tranquillo cavallo, non avere paura di me. non ti farò male. nessuno ti farà più male" tondino... (credo non smetterò mai di ringraziare Viviana per aver costruito quel tondino da doma...) una mano sulla sua testa..."piacere, io sono bipede Michela" "ciao.. io sono cavallo Ilion" "ok cavallo ilion, io ora ti tolgo questa capezza, tu sei libero di fare quello che vuoi" "ma posso andarmene?" "certo.. vai.. a nord ci son le alpi.. a sud il mediterraneo.. non puoi scappare..." libero... continuo a guardarlo.. poi inizio a fissarlo.. poi inizio a premergli addosso... e lui scappa... "bipede ma perchè mi mandi via?" "vai cavallo, vai." "bipede ma vuoi mangiarmi? io sono erbivoro e innocente" "potrei anche volerlo fare... dimostrami qualcosa, qualunque cosa" "per favore bipede... basta pressione fammi venire li" "aspetta un altro poco cavallo... non sono convintissima..." "ti prego!" "ok cavallo... ok.. fermati..." si ferma. si gira. mi guarda... io non lo guardo.. gioco con sassolino... si avvicina... di più... sempre di più... finchè sento il suo naso sulla spalla. "ciao ilion :-)" Io, per lui, da quel momento, ho iniziato ad essere qualcosa di importante...sono diventata la sua sicurezza, il coraggio che gli manca, la fiducia che non ha. sa che sono qui per ascoltarlo. e lui mi parla sai? oh... sì.. mi racconta cosa sogna di notte. mi racconta le sue paure. mi racconta il suo passato. parole gridate forte. parole.. fatte di gesti. essere così importante per qualcuno... mi fa sentire viva, importante e responsabile. ora son cresciuta... forse. forse son più forte di prima. ma senza cavalli non credo resisterei in piedi. "
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ant spiega la faccenda della sfera, che mi piace un sacco
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sì è normale. è un vizio che hanno parecchi cavalli. le cause possono essere decine... le principali sono la noia e la cattiva digestione(rimangono cereali interi nelle feci e loro le mangiano). il problema è che, in questo modo, rischiano di alterare la flora batterica intestinale. in oltre tendono a bere moltissimo. soluzioni? personalmente ho visto ben pochi cavalli perdere il vizio. l'unica cosa per impedire che mangino le feci è la museruola. quella che si usa per i cavalli che mangiano la paglia o il truciolo.
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finalmente :-) è un piacere leggerti qui, caro. grazie
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ah ok.. ora è più chiaro. prima non avevo capito assolutamente nulla. sarà che io parlo solo italiano.. e poco inglese.. quello me pareva ostrogoto!
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oppure consulta il sito il portale del cavallo...