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bardo

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  1. bardo

    Problema Rossella

    Comunque, è possibile che si sia avvelenata con lo zinco presente nelle sbarre della gabbia. Ma purtroppo solo un'accurata autopsia eseguita da un veterinario può dirti le vere cause della morte, anche perchè è molto frequente nei pappagalli il nascondere la patologia fino a quando, ormai, è troppo tardi.
  2. bardo

    Problema Rossella

    Ciao! Ti invito ad aprire una discussione a sè nella sezione Psittacidi, in modo che la discussione possa avere maggiore visione a chi in futuro potrebbe essere interessato! Grazie!
  3. bardo

    Uccelli Migratori

    Poche sono le specie di pappagalli migratori. In Australia sono due: il Parrocchetto ventre arancio (Neophema chrysogaster) e il Parrocchetto di Latham (Lathamus discolor). Tra i rapaci, moltissimi sono migratori: tra gli Accipitridi, ad esempio Biancone, Poiana, Falco pecchiaiolo, Nibbio bruno, Nibbio reale, Sparviere, Astore. Tra i Falconidi, ad esempio Lodolaio, Gheppio, Grillaio. Il Piccione migratore (Ectopistes migratorius), è un uccello oggi ormai estinto, e l'ultimo esemplare morì nel 1914. La Civetta (Athene noctua) è sedentaria e svernante parziale. Il Merlo (Turdus merula) è una specie per lo più sedentaria, ad eccezione delle popolazioni del Nord Europa che sono migratrici parziali.
  4. bardo

    Ali Tagliate

    Questa pratica viene ritenuta da molti utile da altri assolutamente no. Nel caso dei cenerini andrebbero tagliate da 5 a 7 remiganti primarie, e comunque il taglio andrebbe eseguito da un veterinario aviare esperto. Le penne ricrescono comunque dopo la prima muta.
  5. Quello che mi chiedo è perchè ci sia un anello alla zampa se non serve a nulla... ci legavi la catenella? Prova a chiedere al tuo veterinario qualche consiglio su come toglierlo.
  6. L'agente eziologico della Candida è un fungo, la Candida albicans. La patogenicità della Candida poi aumenta grazie a carenze nutrizionali, infezioni batteriche e virali. Quindi segui i consigli del veterinario, in tutto e per tutto, e vedrai che il pappagallo si ristabilirà. Per quanto riguarda l'anello all'arto... che anello è? E' l'anello dell'allevamento? Non credo vado tolto perchè illegale, ma posso informarmi. C'è scritto qualcosa sopra?
  7. Che faccia delle mosse con la testa mi pare normale, meno normale il fatto che sia meno vispa di prima. Tutti questi movimenti potrebbero essere dei diversivi, delle cose che fa senza pensare, io comunque una visita dal veterinario gliela farei fare, giusto per essere certi.
  8. Ciao! Per prima cosa bisogna dire che il carattere di ogni individuo, sia se confrontato con individui di altre specie, sia se confrontato con individui della sua stessa specie, è diverso. Come ogniessere umano, anche tra i pappagalli esistono diversità caratteriali. Detto ciò, io sconsiglio sempre la convivenza tra specie differenti, per una semplice ragione: le cocorite possono essere molto pacifiche, mentre gli inseparabili (genere Agapornis) tendono ad avere un carattere forte, deciso, al limite del territoriale. Potrebbero nascere degli scontri che nel peggiore dei casi porterebbero al ferimento di uno dei due contendenti. Sconsiglio vivamente anche l'inserimento dei Diamanti mandarino perchè sono troppo piccoli in confronto con gli altri due, e potrebbero venire allo stesso modo attaccati! Spero di esserti stato utile, se hai qualche altro dubbio chiedi pure! P.S. Sposto la discussione nella sezione adatta, Psittacidi.
  9. Ciao! Come vanno le cose?
  10. bardo

    La Deposizne

    Inoltre non devi preoccuparti perché la madre inizia ad imbeccare sempre dal più piccolo, e tende a nutrire tutti i nati, senza tralasciarne alcuno.
  11. Ciao! Purtroppo la foto non mi permette di vedere bene il colore della cera... Nei maschi questa è blu-azzurra, nelle femmine rosa-marroncino, nei giovani rosa-bluastra mentre nei soggetti anziani è marroncina. Fai bene a sostituira la gabbia tonda, il più presto possibile, perchè la struttura a campana da' dei problemi di disorientamento e difficioltà nel volo. Deve avere possibilmente delle sbarre orizzontali per permettere ai pappagallini di arrampicarsi, un esercizio che compiono molto volentieri.
  12. bardo

    Cenerino

    Ciao! Scusa l'assenza, ma sono stato abbastanza male e non sono riuscito a connettermi molto! Comunque, per quanto riguarda il tuo cenerino, ti consiglio la visita e la lettura di questo link. Da questo ho tratto, per quanto riguarda la parola, questo articolo: Come devo fare affinché il mio pappagallo parli? "In primo luogo, tutti devono sapere che esiste una predisposizione fisica, relazionata con la capacità della trachea (siringe) che limita o aumenta le possibilità d'espressione parlata di un pappagallo, e che varia a secondo della specie. Perciò, pappagalli come i cenerini o le amazzoni in generale, normalmente sono capaci di parlare molto di più che di un cacatua o altri pappagallini. Dobbiamo rilevare, e questo ce lo insegna l'esperienza, che l'ambiente, l'integrazione dell'uccello nel "stormo" familiare, ed il suo grado di felicità e soddisfazione con i suoi padroni, fa modificare ed aumentare queste attese con molta frequenza. Detto questo, e supponendo una buona relazione tra voi e il pappagallo, e che lui sia equilibrato e ben predisposto, come può esserlo in generale uno nato in cattività, il migliore metodo affinché un pappagallo parli è: semplicemente parlare con lui. Parlare con lui significa anche stimolare la sua attenzione, mantenerlo interessato su di noi e su quello che noi facciamo. Un pappagallo giovane imparerà a parlare molto rapidamente, ma non bisogna spazientirsi se si trattiene fino a che non abbia compiuto il primo anno di vita, perché è il periodo quando il suo potenziale vocale si è sviluppato. All'inizio sarà proprio come per un bambino piccolo, balbetterà e le sue parole saranno incomprensibili. Cominceremo con frasi brevi tipo: "Ciao", "prendi", "sali", "giù", "no", "va bene", e ovviamente, il suo nome. Una volta che il pappagallo dimostri che riconosce il suo nome, cerchiamo di associare le parole o frasi unite a lui: "Dodo è bravo", "Dodo vieni qua", o "è buono Dodo?" ecc ecc…. Non alziamo mai la voce al pappagallo affinché impari le parole, cerchiamo di utilizzare sempre un tono normale e quieto, colorandole un con un po' d'enfasi. Cerchiamo di parlare con lui come se fosse un bambino, in modo chiaro lento e rassicurante, scegliamo i momenti nei quali il pappagallo e attivo e da segni d'interesse, e non mentre mangia o schiaccia un pisolino. Non sarà difficile insegnargli canzoni, fischiettate o melodie, ma non utilizziamo mai nastri registrati con frasi ripetitive, perché il pappagallo respingerà la monotonia del messaggio, e reagirà come noi stessi faremo se sottomessi alla stessa "tortura.". La parola per loro è un mezzo per comunicare con noi, non prendiamoli in giro !!! Cerchiamo di associare ad ogni azione una parola, in modo che anche il nostro amico pennuto possa comprenderne il significato, quindi ricordiamoci di utilizzare sempre la stessa parola per la medesima azione. Ricordiamoci che ogni pappagallo è un individuo unico, che ha un suo carattere e una sua intelligenza, quindi non cerchiamo di fare paragoni con altri pappagalli. L'esperienza, e la convivenza con quest'eccezionale compagno ci aiuteranno in questo compito, e presto scoprirà che ci sono due tipi di pappagalli parlatori: gli abbandonati in una gabbia a se stessi che nessuna calcola, e che quindi parlano per noia, e i pappagalli integrati e soddisfatti della loro vita che utilizzeranno la loro voce, i loro fischi e i loro canti in una situazione d'autentica comunicazione, a volte tanto sorprendente che ci fa ogni giorno apprezzare la loro intelligenza. Un'ultima osservazione: a tutti piace la capacità che hanno i pappagalli di parlare, ma questo non è, il loro ed unico pregio, anzi. Anche un pappagallo che non parla vi darà grandi gioie, per il suo ingegno, per il suo affetto, per la sua piacevole compagnia e le sue burle e dispetti. Per tutto questo il minimo che noi possiamo fare e che il nostro amico merita è: Un po' del nostro tempo, del nostro interesse, molta pazienza, sensibilità, e rispetto per la sua vita e la sua salute." Considera che sono pappagalli che tendono ad annoiarsi facilmente e quindi, quando tu non ci sei, devi potergli fornire molti giochini, resistenti al suo becco ovviamente, che possano distrarlo nelle ore in cui è da solo. Quella della finestra mi pare una leggenda metropolitana. Ricorda ancora che il pappagallo cenerino adora rosicchiare rami freschi e fare il bagno. Ancora, leggi alcune discussioni di questo forum: link 1 link 2 e questa discussione per comprendere l'esperienza di altre persone che hanno un pappagallo, pur non cenerino, ma comunque simile nella gestione. Ultimo punto, per quanto riguarda il sessaggio: dato che sia maschio che femmina sono uguali, l'unico modo per determinare il sesso è quello, come dice benissimo tiberts, di far effettuare ad un veterinario aviare il sessaggio chirurgico tramite endoscopia, oppure un'analisi genetica della penna o ancora un esame genetico del sangue.
  13. Puoi creare un album fotografico, ad esempio su yahoo, e postare qui l'indirizzo! Aspettiamo le foto!
  14. Ciao e benvenuta! Parlaci di te nello spazio presentazioni! E' normale che la tua cocorita sia spaesata, ambiente nuovo, persone nuove, lontana dalle sue compagne, tutto ciò la confonde. Devi sistemarla in un ambiente a temperatura controllata in cui non ci sia un gran via vai di persone, in cui possa quindi trovarsi tranquilla. Per addomesticarla, inizia a passare molto tempo con lei, avvicinandoti e stando ad una certa distanza dalla gabbia, in modo che lei possa vederti ma non sia spaventata. Passando del tempo così, magari dandole qualche parola, riuscirai a farle capire che non deve temerti e che di te può fidarsi. Poi, una volta raggiunto un buon grado di confidenza, puoi cominciare a offrirle delle leccornie come noci o pinoli, in modo da avvicinartela ancora di più. Ci vuole tanta pazienza e determinazione. Vogliamo foto!
  15. bardo

    Cenerino

    Per quanto riguarda l'alimentazione dei cenerini, non è che gli estrusi siano il loro cibo preferito, tutt'altro. Di certo in natura non lo trovano. La dieta tradizionale dei pappagalli in genere si basa su un buon miscuglio di semi (facilmente reperibile in un negozio di animali) integrato da altri alimenti che completano e arricchiscono la dieta apportando sostanze che non sono presenti nel miscuglio. La dieta deve essere varia, tenendo ovviamente conto della necessità, della disponibilità degli alimenti e pure dei gusti dell'animale (perchè non tutti gradiscono determinati alimenti). Durante la stagione calda sarebbe opportuno ridurre la quantità di semi di girasole e arachidi, da aumentare invece nella stagione fredda. Oltre al miscuglio di semi puoi fornire, per una alimentazione sana: - spighe di semi, come miglio, scagliola e panico (reperibili secche nei negozi). - erbe prative, facilmente trovabili nei prati e lungo i fossi e da somministrare dopo essere state attentamente lavate, come la piantaggine maggiore (Plantago maior), il centocchio bianco (Stellaria media), il tarassaco (Taraxacum officinalis). - verdure, come cicoria spadona, spinaci, carota a rondelle, finocchio a foglie, lattuga (da somministrare con parsimonia perchè lassativa), cavolo a foglie (con parsimonia perchè ricco di vit A che tende ad accumularsi), pomodoro. - frutta, come mela (circa 2 volte/settimana perchè lassativa), kiwi, arancia e mandarino (in modiche quantità perchè stimolano un eccessivo assorbimento del ferro), more, lamponi, frutti di bosco, pera (con moderazione perchè lassativa), fichi, ciliegie (denocciolate perchè il nocciolo è tossico), uva sultanina, ananas. - legumi e cerali cotti, che apportano proteine, ad esempio soia, fagioli, ceci, lenticchie: prima vanno ammollati in acqua tiepida per circa 12 ore, poi cotti mantenendoli in ebollizione per 20 minuti. Una volta cotti, asciugarli bene e somministrarli. E' possibile anche congelarli e surgelarli in pacchetti monodose. ATTENZIONE: l'avocado è tossico per gli uccelli. Gli estrusi sono un tipo di alimentazione a crocchette che presenta molti pregi, senza dubbio, igienico, facile da somministrare, di solito ben equilibrato dal punto di vista nutrizionale, ma a volte scarsamente appetibile. Il pellettato invece è una miscela di sfarinati integrata con altre sostanze e ridotta a cilindretti, e più che essere usato al posto del misculgio dei semi è usato come integrazione. Acqua: da fornire sempre fresca opgni giorno, se possibile. Nell'impossibilità di fare ciò, alcuni libri consigliano di acidificare l'acqua con 1 ml di aceto (bianco, possibilmente biologico) per litro o con qualche goccia di succo di limone. Ricordarsi di eliminare sempre il cibo fresco non consumato dalla mangiatoia. Per quanto riguarda nvece la questione del parlare, l'età adatta per insegnarli delle parole è proprio quella giovane, età che il tuo pappagallo ha. Devi avere molta pazienza, armarti di fiducia e trascorrere molto tempo con lui, perchè solo stando molto tempo con lui al giorno, e ripetendo la parola, lui potrà ripeterla, sempre se assocerai alle sue "prove" (che i primi tempi saranno ben sgraziate) dei premi, in modo tale che faccia l'associazione parola = premio.
  16. bardo

    La Deposizne

    Ciao! Hai una coppia vero? La rottura dell'uovo da parte della femmina può essere causato da diversi fattori: la femmina è ancora inesperta perchè troppo giovane, e quindi non sa bene "come" comportarsi; è una cattiva madre/genitrice e non riesce a portare a termine una covata (cause ereditarie, genetiche). Portare a termine una schiusa artificiale, sottraendo le uova alla femmina è molto difficile, se non altro perchè le uova devono essere girate quasi ogni ora perchè le membrane si sviluppino correttamente, e perchè quindi il pulcino si sviluppi bene. La conservazione delle uova deve avvenire ad una giusta temperatura, in un luogo con una umidità ottimale, tutti fattori che rendono questa operazione molto ma molto delicata.
  17. Potresti variare con gradualità la loro dieta incrementando frutta e verdura. Potrebbe anche essere un fatto ereditario.
  18. bardo

    Koda Ferito

    Prova a postare una foto di Candy! Così possiamo dirti se è una femmina o un maschio.
  19. bardo

    Buon Natale

    AUGURI DI BUON NATALE E FELICE 2008 A TUTTO IL FORUM!
  20. Se il maschio è amorevole e li nutre, senza far loro alcunchè di male, non allontanarlo. Anzi, è un valido aiuto alla femmina che così non dovrà faticare troppo a tirare su da sola la nidiata. Può capitare che il maschio sia aggressivo, come può capitare che lo sia la femmina, ma non mi sembra sia il tuo caso. Lascialo insieme e vedi come vanno le cose. Facci sapere, magari posta qualche foto e presentati nello spazio presentazioni!
  21. Ti consiglio di leggere questa discussione: qui si parla di un'amazzone, ma il discorso vale per tutti i pappagalli medio-grandi.
  22. La gabbia dovrebbe servire a questo. Non credere che sia una sorta di prigione, dovrebbe essere il ricovero per la notte, per impedire che se ne vada in giro in posti improbabili. Di giorno poi puoi lasciarlo sul trespolo, sotto la tua supervisione.
  23. bardo

    Koda Ferito

    Beh, dovresti tenerli separati quel tanto da capire perchè la femmina (è una femmina con certezza, vero?) si comporta così. Le gabbie potresti comunque tenerle vicine, in modo che si possano fare compagnia pur stando separati. La femmina quanto tempo ha? E' forse troppo grande, oppure il maschio è troppo giovane? C'è qualche motivo per cui possono litigare all'interno della gabbia (es. giochini, contesa della mangiatoia, contesa del cibo...)?
  24. bardo

    Koda Ferito

    Per prima cosa separalo dalla femmina. Mettilo in un altra gabbia o se non puoi procuratela al più presto. Questo perchè se questa volta ha solo un po' di sangue sullla cera, la prossima volta potrebbe essere ferito in modo più grave. Come seconda cosa, se fosse possibile dovresti portarlo da un veterinario, ma se non riesci o ti è difficile, prova a disinfettare la ferita con un batuffolino imbevuto di acqua ossigenata. Facci sapere!
  25. Grazie dei complimenti, lo faccio con piacere! Si, ogni giorno puoi dargli un po' di frutta fresca, lavata, asciugata, a temperatrura ambiente (mai di frigo!). Per quanto riguarda la quantità, puoi dargli dei pezzetti o delle fettine, in modo tale che vengano "spazzolate" in tempi non troppo lunghi. Quello che non devi mai fare è lasciare che la frutta fermenti senza che l'uccello la mangi. In quel caso toglila e mettigliene di fresca. Gliela puoi dare due o tre volte al giorno.
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