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Storie Dei Miei Gatti


Antonella12

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Ma dimmi te... il gattino che ho trovato la settimana scorsa in strada l'ho chiamato proprio così, "smog".!

Oggi è il turno di... Smog, il mio personale tiranno.

La sua storia comincia un giorno di aprile del 2004, quando, nel palazzo diroccato dove si trovano gli uffici della mia azienda, incominciò a girare una sparuta gattina grigio-tigrata, leggermente selvatica. La micia aveva una pancia appena accennata che contrastava con la magrezza del corpo... insomma incinta. Insieme ad alcuni colleghi amanti dei gatti seguimmo il suo gironzolare per il palazzo con crescente preoccupazione. Era già capitato che una gatta partorisse in un luogo quasi inaccessibile e noi ci eravamo ritrovati invasi dalle pulci e costretti a chiamare la disinfestazione. Improvvisamente la gatta sparisce e quando ricompare non ha più la pancia. Abbiamo cercato di pedinarla per oltre un mese, ma riusciva abilissimamente a non portarci dai gattini. Finalmente un mio collega scopre che lei sale fino al terzo piano dello stabile ed insieme ci dedichiamo alla perquisizione. Toccare i gattini nelle prime settimane di vita è fondamentale per farne dei mici domestici, e noi avevamo intenzione di trovargli dei buoni umani.

Esploriamo ogni vano dell'ex albergo, ogni terrazzo, saliamo fino al tetto, ma dei cuccioli nessuna traccia. Ormai quasi arresi sento un rumore provenire da un armadio a muro dalle porte aperte che avevo già ispezionato in precedenza... guardo meglio e vedo che da uno dei lati del muro scendono dei gradini. Scendiamo con l'animo da Indiana Jones e... davanti ai nostri occhi si apre una stanza SEGRETA!!!

La stanza, molto luminosa, conserva ancora un letto ed un piccolo bagno, probabilmente destinata a qualcuno del personale dell'albergo. Ed è proprio lì che la gatta ha trovato il posto ideale per allevare i suoi figli.

I micini, sorpresi improvvisamente da due mostruose creature umane, iniziano a schizzare spaventati per ogni dove, mentre la madre, che nel frattempo stava rientrando da una finestra servendosi dell'impalcatura esterna di tubi che si trova sull'immobile, si precipita come una belva inferocita verso l'interno.

Devo probabilmente la mia incolumità alla prontezza di riflessi di Marco, che in un secondo chiuse la finestra con la gatta sempre più furiosa fuori.

I gattini avevano tutti l'oftalmite infettiva, e senza cure sarebbero probabilmente diventati ciechi. Mentre io li prendo e cerco di farli calmare carezzandoli lentamente, il mio collega corre a prendere i medicinali occorrenti.

Sono contenta. I mici hanno poco più di un mese e possono diventare domestici, e sono in maggioranza maschi. Un bellissimo gattino tigrato beige con il pelo lungo, un altro a pelo corto silver blochted (argento marmorizzato nero) ed una femmina grigio fumo. Finite le medicazioni lasciamo un po' di cibo e la cucciolata e ci incamminiamo verso l'uscita, dopo aver riaperto la finestra... e mentre salgo le scalette il mio sguardo è attratto da un rapido movimento dietro un tubo che sale fino al tetto per più di due metri.

Incredibile! Incastrandosi fra il tubo ed il muro un altro gattino grigio fumo è salito fino al soffitto!!! Marco è molto alto e salendo alcuni gradini riesce finalmente a prenderlo. E' il più robusto della cucciolata ed una vera belva: graffia, morde, soffia, sputa...

questo è stato il mio primo incontro con Smog: ne sono uscita con le dita sanguinanti, e la situazione si ripete spesso anche oggi!!! :bigemo_harabe_net-102::bigemo_harabe_net-163:

Convinti che i micini erano ormai sotto il nostro controllo andammo via, ma non sapevamo cosa invece sarebbe accaduto l'indomani...

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... Squillò il telefono... lo ammetto, stavo ancora dormendo, ma avevo il turno di pomeriggio!!! La voce agitata di Marco mi svegliò: - I gattini sono SCOMPARSI!!! li ho cercati dappertutto, ma non li trovo...

Era abbastanza prevedibile che la gatta, avendo noi scoperto la sua tana, spostasse i micetti, quindi non mi preoccupai troppo. L'edificio era grande ed ero sicura che non li avesse poi portati troppo lontano.

Mi vestii e raggiunsi l'ufficio per la "caccia" al micetto, pensando che forse, nonostante i gattini avessero solo quaranta giorni, avremmo dovuto toglierli definitivamente alla madre.

Per consentire loro una vita in famiglia bisognava abituarli alla presenza umana, bisognava toccarli e fargli passare la paura dell'uomo. Ed ogni giorno era prezioso!!!

Setacciammo tutto l'edificio, senza dimenticare neanche le cantine, mai dei micetti nessuna traccia... erano davvero scomparsi, e con loro le speranze di toglierli da un futuro per la strada!!!

Passarono due giorni e chiedemmo a tutto il quartiere se nei loro giardini fossero comparsi i cuccioletti, ma niente... la micina continuava ad entrare ed uscire dall'edificio per venire a mangiare, ma scompariva ancora più rapidamente di prima... sembrava un'ombra.

Mentre stavo lavorando un urlo mi giunse dalla strada:- Un gattinoooo!!! sì, è uno dei nostri... cavolo, ma da dov'è spuntato??? -

Mi precipitai fuori ed era proprio così, il micino trovato dal collega era uno della cucciolata. Tremava di paura e teneva una zampina sollevata, si era fatto male!!! Ipotizzammo che fosse caduto per seguire la madre nel suo girovagare sulle tubature Innocenti, ma questo significava anche che i gattini erano ancora nell'edificio, sì ma dove?

Conoscendo i gatti pensai che la micina (era la femmina) fosse caduta poco prima di essere vista. Sicuramente, trovandosi per strada avrebbe cercato immediatamente un nascondiglio, ma stordita dalla caduta si era fermata per un attimo. Fortunatamente non aveva nulla di rotto, solo una grossa contusione, e trovato uno scatolo la tenemmo in ufficio.

Nell'intervallo del pranzo ci dedicammo alla perquisizione dell'edificio, partendo dal punto in cui era stata trovata Perla... e cioè sulla fiancata più alta... un terzo piano. Anche stavolta le stanze risultarono vuote, a parte polvere e ragnatele... ci guardammo in faccia scoraggiati. Dov'erano nascosti? Possibile che fossero nel luogo più esposto del palazzo? Il tetto? e la gattina era davvero caduta da quell'altezza? Possibile che fosse arrivata viva a terra?

Stavolta andai in avanscoperta da sola. I gattini erano terrorizzati da noi, e già vedevo all'apparire di tre persone sul tetto, due dei quali uomini alti quasi due metri, una precipitosa fuga verso il vuoto!!!

Armata della mia miglior voce stregagatti salgo gradino dopo gradino sul tetto e mi fermo: nessun movimento, nessuna fuga, nessun rumore.

Giro il grosso lastrico passo a passo, muovendomi lentamente, guardo dietro i vasi, sotto i ripetitori, accanto ai lucernai... niente. Sto quasi per andare via quando improvvisamente mi viene un'idea: c'è un posto dove non abbiamo mai guardato, impensabile che tre gattini possano infilarsi in uno spazio così piccolo però... mi avvicino al foro nel muretto che affaccia proprio sul lato dove abbiamo ritrovato la micetta. E' uno scolo per l'acqua, ma il tubo della grondaia manca da decenni, c'è solo quel foro che dà sul vuoto... solo che guardando in quel foro non vedo filtrare luce... il mio sguardo incontra sei occhi sbarrati che seguono ogni mio movimento, pronti a gettarsi nel vuoto in caso di pericolo... accidenti, e adesso? Come li prendiamo adesso???

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...ma daiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii.....stavo leggendo senza respirare!!!!!!......non puoi fermarti qui!!!!!....

ooooooh si che può!ECCOME SE PUO'!........e volete sapere perche'?molto semplice:PERCHE LE HO DATO IO IL PERMESSO DI FARLO!!!!! :bigemo_harabe_net-163::bigemo_harabe_net-163:

su su ragazzuole...........pazientate e abbiate fiducia:le belle avventure si gustano piano piano...........sennò che soddisfazione c'è?e poi l'aspettativa aumenta il piacere della ripresa della storia.............

P.s.comunque anto sii clemente..............non ci fare aspettare il seguito 100 anni,senno poi le utenti-amiche mi entrano in ansia e ciò non è bello........... §#§§#§

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GIUNGO ALFINE........incaricata da anto a portare una parola di speranza: :bigemo_harabe_net-163:

ragazze non è crudeltà da parte sua........è che non le va la connessione internet da casa,per cui fino a lunedi non può aggiornarci............pazientate e abbiate fiducia......ELLA VI PENSA! :bigemo_harabe_net-146:

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La visione di quei gattini infilati in un buco sull'orlo del vuoto mi fece accapponare la pelle. Distolsi subito lo sguardo per evitare di farli sentire minacciati e mi allontanai, scendendo giù dal tetto. La mia mente girava al massimo alla ricerca di una soluzione. Anche se i gattini sarebbero scesi indenni da quell'altezza, la madre li avrebbe nascosti così lontani da perdere ogni possibilità di addomesticamento.

A casa avevo una trappola per la cattura dei gatti randagi da sterilizzare, ma essa scattava soltanto con gatti di un certo peso. Forse avrei potuto disporla in maniera tale da far chiudere lo sportello quando tutti e tre fossero dentro, ma per fare questo il meccanismo automatico doveva essere disinserito, e qualcuno avrebbe dovuto far chiudere lo sportello al momento giusto.

Il problema sembrava insolubile... ma ad uno dei colleghi venne una brillante (e pericolosa) idea: se il problema maggiore era che i micini si gettassero nel vuoto, lui si sarebbe arrampicato sull'impalcatura impedendogli proprio di gettarsi giù!

Solo all'idea che qualcuno salisse a quella altezza senza corde o protezioni mi sentii rabbrividire. Tentai in tutti i modi di dissuaderlo, ma non sentì ragioni (i maschietti devono pure ogni tanto fare azioni degne del loro "status") e nonostante le mie proteste si arrampicò agilmente per i tubi. Dal tetto gli indicavamo dove di preciso fossero nascosti i micini, e finalmente la sua mano li raggiunse. Ormai bloccati da entrambi i lati due piccoli si fecero afferrare per la collottola ed infilare in un trasportino, dopo un pericoloso spenzolare nel vuoto. :wacko:

ed ecco l'edificio con l'impalcatura

http://img134.imageshack.us/img134/9111/palazzoom5.jpg

Il terzo invece, rapidissimo fuggì attraverso le scale d'accesso e si rifugiò al secondo piano, da dove raggiunse il giardino ma, trovandosi solo in un posto completamente sconosciuto incominciò a miagolare disperato e si fece catturare facilmente.

Finalmente erano tutti e quattro sotto il nostro controllo!!!

Li alloggiai in uno scatolone attrezzato per l'occasione con angolo lettiera, ciotoline e zona letto nel posto più tranquillo dell'ufficio.

A parte l'infezione agli occhi (notevolmente migliorata anche con una sola medicazione) i gattini erano strapieni di pulci, e dopo l'orario di lavoro dovemmo fargli un bagno antiparassitario.

Con la maggiore calma e delicatezza possibile li asciugammo, gli demmo da mangiare e li sistemammo per la notte.

Avevano già subito tantissimi traumi, e ritenevo più tranquillizzante per loro lasciarli comunque in ufficio per un paio di giorni, in modo da farli restare in contatto con un luogo che in parte già conoscevano. Nel frattempo la loro paura per l'uomo si sarebbe attenuata ed avremmo trovato qualcuno che li volesse adottare.

Le piccole palle di pelo, dopo una giornata così stressante, erano crollate dal sonno e quindi spensi la luce convinta che i problemi maggiori fossero finiti, e invece l'indomani mattina...

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