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Accanimento Terapeutico


Malinois

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Ciao a tutti, molte volte si sente che qualche animale finisce sotto una macchina e le cause sono spesso gravi. perdita della vista, perdita delle zampe, sordità ecc...

Ora io dico se il problema è minore, sono pienamente daccordo a continuare a far vivere il cane o gatto che sia, ma se fosse paralizzato e cieco non sò fino a che punto riuscirei a farlo ancora vivere.

Anche perchè, se dovesse succedermi personalmente, una cosa simile rimanendo tutta la vita su di un letto, preferirei che stacchino la spina.

Voi cosa fareste?

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Poni una domanda difficile ma interessante. Premetto ogni situazione è diversa dall'altra e va valutata singolarmente. Secondo me fino a quando l'animale è in grado di vivere una vita dignitosa e senza dolore è il caso di curarlo in tutti i modi. Quando non c'è più nessuna speranza l'accanimento terapeutico non ha senso e il voler tenere in vita il proprio animale diventa egoismo da parte dell'uomo.

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quoto in toto martina

sai il problema mi trova coinvolta in prima persona perche io mi sono trovata a dover fare una scelta del genere quando a soli 5 anni si è paralizzata la mia molly per un problema alla colonna vertebrale,che l' operazione (anzi LE OPERAZIONI) non hanno risolto.....

io ho deciso di tenerla con me lo stesso anche cosi....mi sono organizzata,naturalmente le abbiamo costruito un carrettino con il quale andava fuori come un cane normale,camminando, anche se le zampe dietro erano inerti e le ruote "le sostituivano".....in casa le avevo messo il pannolino per evitare che si riempisse di piaghe da decubito "stisciando" sul pavimento nel muoversi.......tutto cio è successo a 5 anni e la canina è morta poi a 14 e 1/2...........una vita dignitosa e felice in cui ho potuto averla con me,NON RIMPIANGERO MAI...MAI LA MIA SCELTA!!

la molly non soffriva,naturalmente me ne ero accertata prima di decidere,e in questo caso sopprimerla avrebbe voluto dire solo mettere avanti il mio egoismo e rifiutarsi di amare e assistere la tua creatura nel bene e nel male come dovrebbe sempre essere,solo perche era diventata "scomoda".......

e poi purtroppo ho dovuto vivere anche il momento del "non posso fare piu nulla" ,per cui so per certo che quando ti trovi di fronte a un evoluzione medica tale che ,continuare a insistere,diventerebbe davvero accanimento terapeutico,a quel punto sai che è arrivato il momento di dire addio al tuo amico......e lo fai solo per impedirgli di soffrire in un modo che lede la dignità della sua vita,non perche tu lo voglia........

quindi non posso fare altro che condividere il pensiero di martina....accanimento NO....ma CURA finche è umanamente possibile ....SI

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Se il problema riguarda solo una paralisi o una perdita di un arto che comunque non rende la vita del cane dolorosa solo che necessiterebbe di più accortezze ovviamente lo lascerei vivere.. è splendido vedere certi cani/gatti con un handicap vivere come se non avessero proprio niente.. dove vado a dare da mangiare ai miciotti c'è un gattone di nome Lillo magnifico coccolone giocherellone e mangione che, causa incidente, ha perso una zampa anteriore.. inizialmente a molte persone fa pena ad un primo sguardo ma credimi se lo conosci fa tutt'altro che pena salta si arrampica gioca è ruffiano di coccole.. fa una bella vita e non sembra soffrirne minimamente l'unca accortezza nel suo caso e tenerlo a dieta perchè se ingrassa troppo poi farebbe fatica a saltare e ad arrampicarsi qua e là...

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Non avendo mai vissuto un'esperienza simile in prima persona dico che non saprei...dovrei trovarmi a tu per tu con la situazione.

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Io non sono per l'accanimento e concordo con gli altri: dipende dalla situazione. Ho fatto sopprimere il mio gatto entrato in coma per un blocco renale all'età di 18 anni..ma era veramente alla fine della sua vita. Con i cani ci sono passata con il pastore tedesco di 11 anni dei miei suoceri, quando all'improvviso si è bloccato completamente il posteriore e nonostante cure e un'operazione non c'è stato alcun miglioramento. Il cane ha iniziato a peggiorare di giorno in giorno e alla fine quando dopo due giorni non si riusciva più nemmeno a farlo mangiare e stava sdraiato in un angolo della casa senza più alcuna reazione, di comune accordo con il veterinario ( che ringrazio ancora per il supporto e l'umanità dimostrata in quel momento) lo abbiamo fatto addormentare per sempre.

E' un passaggio terribile ma l'importante è sempre essere convinti di aver sempre fatto la cosa giusta per loro e di non averli fatti soffrire. Un cane deve poter condurre sempre una vita dignitosa.

Mi è anche capitato di affrontare una soppressione per problemi comportamentali gravissimi e irrecuperabili di un cane..e forse questa è la più dura da mandare giù, anche se il cane non è tuo.

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Lavorando da tanti anni presso un ambulatorio veterinario mi è capitato di assistere ad innumerevoli eutanasie. Diciamo che il criterio adottatto è esattamente quello di evitare l'accanimento terapeutico. In linea di massima prendo il rifiuto del cibo, o l'isolarsi dal nucleo familiare, come il segnale che l'animale ha deciso di porre fine alla sua esistenza.

Concordo con Laura, le eutanasie effettuate per gravi motivi comportamentali sono estremamente dure... e devo dire che il rimorso mi perseguita per giorni... :bigemo_harabe_net-102:

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:( io non so se riuscirei a sopportare l'idea di uccidere un cane solo per problemi comportamentali, nel senso se fosse un cagnolino di 4/5kg non si effettuerebbe l'eutanasia ma se è più grande allora si perchè può provcare più rischi...ma non posso sopportarlo non mi sento "dio" per decidere chi far morire e chi no.. se il mondo fosse diverso.. li libererei da qualche parte senza rischi o pericoli che vivano per conto loro.. :( ma non farli cessar di vivere..

capisco benissimo la motivazione e la approvo perchè so quale sarebbe l'alternativa ma non posso accettarla...non ce la farei

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:( io non so se riuscirei a sopportare l'idea di uccidere un cane solo per problemi comportamentali, nel senso se fosse un cagnolino di 4/5kg non si effettuerebbe l'eutanasia ma se è più grande allora si perchè può provcare più rischi...ma non posso sopportarlo non mi sento "dio" per decidere chi far morire e chi no.. se il mondo fosse diverso.. li libererei da qualche parte senza rischi o pericoli che vivano per conto loro.. :( ma non farli cessar di vivere..

capisco benissimo la motivazione e la approvo perchè so quale sarebbe l'alternativa ma non posso accettarla...non ce la farei

Non credo che cani di piccola taglia vengano soppressi (almeno in Italia) per problemi comportamentali, tuttalpiù finiscono (poverini) in canile.

Invece con i cani di grossa taglia spesso è la sola soluzione. Mi è capitato il caso di un maremmano di una signora anziana che l'ha mandata in ospedale due volte... e la seconda è mancato poco che la sgozzasse. Nonostante stesse seguendo una terapia comportamentale associata a farmaci. In tal caso la scelta era farlo vivere in un'eterna prigione (e con il pericolo che potesse ammazzare qualche volontario) o la soppressione... e ti assicuro che la proprietaria non ha certo gioito per la decisione presa.

Non si può lasciare un cane di 60 Kg libero di andare in giro a sbranare altri animali o uomini, sarebbe come girare con un'arma carica e sparare un colpo ogni tanto con gli occhi chiusi!

Purtroppo il cane, nel suo percorso evolutivo, ha lasciato la vita selvatica, e noi siamo responsabili della sua vita, nel bene come nel male.

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Io accetto ciò che ognuno di voi dice.

Sarà anche vero che un animale non'è un giocattolo che appena si rompe lo buttiamo via.

Però penso che mi ci devo trovare,(anzi spero di no).

Io amo tantissimo i miei cani, ma non saprei come mi comporterei se dovessero rimanere paralizzati.

E' anche vero che se vedessi uno dei miei cani che vuole vivere e sembra che non gli dia peso il problema, quasi sicuramente lo terrei, ma se al contrario vedessi che si mettesse da parte e la sua vita sembrasse spenta a questo punto non so............ mi ci dovrei trovare.

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Sono d'accordo con te, a un certo punto l'eutanasia è una soluzione da prendere seriamente in considerazione..

Grazie per aver rispolverato questo post.

Stavo pensando a questo post in questi giorni, per il caso di Eluana.

Forse la decisione per un essere umano è più impegnativa, però poverina questa donna è 17 anni che viveva in stato vegetativo, magari sarebbe rimasta così per tutta la vita.

Sono solo contento che non sia stato io a decidere la sorte di Eluana, ripeto fosse capitato alla mia persona, preferirei andare nella miglior vita.

Ritornando ai cani.

Qualche giorno fà ho visto in tv un cane in carozzella, lo vedevo felice, giocoso e gli mancavano le zampe di dietro.

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anche se il cane non sente dolore a mio parere un cane che abituato a giocare con una palla o a correre e saltare o a mordere una manica non deve trovarsi in quella situazione .

io se dovessi rimanere paralizzato preferirei morire .

il mio cane da come è attivo anche .

hanno una loro dignità e va rispettata vivere e defecarsi addosso o dover aspettare il padrone per arrivare alla ciotola dell'acqua non è una vita dignitosa .

meglio una morte dolce che una vita così

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concordo in pieno anche perche ho visto una persona che ha messo il carrellino al cane per permettersi di muoversi perche era rimasto paralizzato nelle zampette dietro..

la poverina era isterica e soffriva molto e dera uno spettacolo doloroso da vedere :bigemo_harabe_net-102:

dov'e' la dignita del cane......li per me c'e' solo egoismo

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anche se il cane non sente dolore a mio parere un cane che abituato a giocare con una palla o a correre e saltare o a mordere una manica non deve trovarsi in quella situazione .

io se dovessi rimanere paralizzato preferirei morire .

il mio cane da come è attivo anche .

hanno una loro dignità e va rispettata vivere e defecarsi addosso o dover aspettare il padrone per arrivare alla ciotola dell'acqua non è una vita dignitosa .

meglio una morte dolce che una vita così

Non esagerare acuv, se tu dovessi rimanere paralizzato, potresti accorrgerti che puoi fare altro, magari una cosa che adesso non ci pensi. Vi racconto una cosa.

Diversi anni fa io facevo arti marziali a livello agonistico. Ero molto bravo mi piazzavo sempre tra i primi tre posti

Ho fatto Judo, Jet Kun do, Kick Boxing e Karatè.

Con l'ultima sono diventato cintura nera 2 Dan, stavo facendo un corso per diventare Istruttore, quando un bel giorno mi accorsi di sentire male alle gambe, più passava il tempo e più sentivo male, vado dal medico mi fà fare una tac e si vede in entrambe le ginocchia una sub lussazione bilaterale alle ginocchia, non vi spiego cosa significa è troppo lunga, posso dirvi per abbreviare è una malformazione ossea congenita.

Il dottore mi ha detto che se continuavo a combattere, rischiavo di rimanere su di una sedia a rotelle per tutta la vita. Non potete immaginare come mi sono sentito, per me le arti marziali erano tutta la mia vita, purtroppo non potevo fare nessun tipo di sport, l'unica cosa è nuoto, così decisi di fare sub, però non mi dava la stessa cosa e bello perchè vedi un mondo tutto nuovo, ma non era quello che volevo.

Un bel giorno mi avvicinai ad un centro di addestramento e vidi che facevano mordere i cani, utilità e difesa, ho sempre amato i cani ne ho sempre avuti e così mi son detto perchè non usare questa disciplina che si avvicina nel mio mondo e così è stato.

Perciò, per rispetto di chi ha un anticap, non credo sia giusto dire quello che hai detto tu.

Ho visto persone in carozzella divertirsi a giocare a palla canestro e sono anche più bravi di coloro che anno le gambe per camminare.

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mi dispiace tanto ma condivido in parte il pensiero di malinos e non sono per nulla d'accordo con voi.......mi sento tirata in causa in prima persona da questa discussione perche io ho avuto la mia prima canina,la molly, paralizzata alle gambe dietro per ben 8 anni e vi posso assicurare che col carrellino ha fatto una vita dignitosissima ,correva persino dietro ai gatti e io non riuscivo a starle dietro.......

prima di dire che il cane non fa una vita dignitosa,bisogna accertarsi se il cane soffre FISICAMENTE.......nel mio caso lei era totalmente insensibile dalla vita in giù ,non sentiva alcun dolore,ma il carrellino per portarla fuori le ha permesso per anni di correre ,annusare ,interagire con gli altri cani.........mai NESSUN CANE l'ha mai trattata come se fosse diversa da lui,solo gli esseri umani proiettavano su di lei i loro sentimenti che potevano essere di pena o di ammirazione per me ,ma che comunque erano LORO e non dei cani...........

io posso dire che sono tuttora orgogliosa della scelta che ho fatto.......lei ha potuto vivere tutta la vita che le era stata destinata,io ho solo dovuto curarla e usare qualche accortezza in piu di un cane normale........solo questo...

chiediamoci piuttosto quanto attribuiamo a "sofferenza del cane " la scelta di sopprimere un animale paralizzato perche" fa comodo a noi " di non affrontare un minimo di sacrificio per garantirgli l'esistenza .......ricordiamoci che per un cane la vita stessa diventa" il padrone"e non si sente diverso o depresso solo perche ha bisogno di un ausilio meccanico...........non cerchiamo sofferenze presunte dove non ce ne sono per giustificare nostre scelte di comodo!!!!!!

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mi dispiace tanto ma condivido in parte il pensiero di malinos e non sono per nulla d'accordo con voi.......mi sento tirata in causa in prima persona da questa discussione perche io ho avuto la mia prima canina,la molly, paralizzata alle gambe dietro per ben 8 anni e vi posso assicurare che col carrellino ha fatto una vita dignitosissima ,correva persino dietro ai gatti e io non riuscivo a starle dietro.......

prima di dire che il cane non fa una vita dignitosa,bisogna accertarsi se il cane soffre FISICAMENTE.......nel mio caso lei era totalmente insensibile dalla vita in giù ,non sentiva alcun dolore,ma il carrellino per portarla fuori le ha permesso per anni di correre ,annusare ,interagire con gli altri cani.........mai NESSUN CANE l'ha mai trattata come se fosse diversa da lui,solo gli esseri umani proiettavano su di lei i loro sentimenti che potevano essere di pena o di ammirazione per me ,ma che comunque erano LORO e non dei cani...........

io posso dire che sono tuttora orgogliosa della scelta che ho fatto.......lei ha potuto vivere tutta la vita che le era stata destinata,io ho solo dovuto curarla e usare qualche accortezza in piu di un cane normale........solo questo...

chiediamoci piuttosto quanto attribuiamo a "sofferenza del cane " la scelta di sopprimere un animale paralizzato perche" fa comodo a noi " di non affrontare un minimo di sacrificio per garantirgli l'esistenza .......ricordiamoci che per un cane la vita stessa diventa" il padrone"e non si sente diverso o depresso solo perche ha bisogno di un ausilio meccanico...........non cerchiamo sofferenze presunte dove non ce ne sono per giustificare nostre scelte di comodo!!!!!!

Sraquoto, io infatti intendevo "se non si regge in piedi dal dolore".

Anch'io credo che se un cane non soffre fisicamente, sia giusto provare fino alla fine tutti i rimedi possibili, anche tra le persone, non è che quelli che stanno in carrozzella preferiscono morire, anzi ci sono tantissimi di loro che hanno degli hobby soddisfacenti, vivono una vita magnifica... l'importante è non soffrire dal dolore.

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Si sono daccordo, anch'io intendevo se il cane dovesse soffrire e non dovesse essere più un cane.

Ho visto un cane in carrozzella che correva tranquillamente e non ho visto amarezza nei suoi occhi. Come già detto in precedenza.

Ma come ha detto acuv in una sua testimonianza, per un cane che non si regge in piedi, non riesce ne a defecare ne ad urinare, questo per me rimane puro egoismo.

Come un'altro cane vicino a casa mia, camminava a malappena, si defecafa sempre addosso era pieno di tumori, vogliamo farlo ancora vivere e per cosa, o siamo dei masuchisti........

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non si tratta solo della sofferenza fisica , non tutti i cani soffrono fisicamente i quelle condizioni ,ma un cane che è abituato a correre saltare e giocare con il padrone in quelle situazioni anche se fisicamente non soffre ,soffre psicologicamente e non mi pare giusto .

si sente parlare tanta gente di maltrattamenti fisici anche dovuti all'utilizzo di collari e di maltrattamenti psicologici che possono essere forme di paura ecc.

per me costringere un cane a finire i suoi giorni nelle condizioni di quel dalmata non è giusto io l'ho visto e lo guardato negli occhi mentre era dal dottore gli occhi dicono tanto .

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Credo si debba fare una distinzione tra il curare un animale che, a seguito di un incidente, ha subito delle menomazioni, e il sottoporre a lunghe e dolorose terapie una creatura che non ha alcuna speranza di guarigione.

I casi sono differenti, e spesso è lo stesso animale a segnalarci la sua volontà in un senso o nell'altro, rifiutando il cibo oppure continuando a nutrirsi senza mostrare alcun disagio per la sua condizione mutata. Spero che ogni bravo proprietario sappia scegliere il meglio per il suo compagno a quattro/due zampe senza l'egoismo di volerlo far sopravvivere un giorno in più tra atroci tormenti.

Con la mia gattina Minni ci siamo trovati per ben tre volte a decidere della sua sopravvivenza o meno... questa è la sua storia e spero sia un esempio per comprendere come gli animali ci comunichino il loro desiderio di vivere o di lasciarsi andare...

http://www.animalinelmondo.it/forum/index....showtopic=17545

e come di volta in volta nella vita bisogna capire se stiamo effettuando un accanimento terapeutico oppure no...

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