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Ma In Che Mondo Viviamo?


Papera

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Non so se tutti sanno che l’ “artista” (per modo di dire) Guillermo Habacuc Vargas ha organizzato una cruenta esposizione in un museo: un cane è legato ad una corda e gli è impedito di alimentarsi. In aggiunta, le mura che circondando l’animale sono ricoperte di scritte create utilizzando croccantini per cani. Inutile dire che il povero animale è deceduto poco tempo dopo l’inizio della mostra… Non riesco a capire come nessuno possa essere intervenuto per impedire questa tortura… Molte fotografie mostrano il pubblico intendo a guardare la mostra, con free drink e stuzzichini fra le mani, fregandosene altamente della vita di questo animale. L’ “artista” si giustifica sottolineando che, siccome il cane è randagio, prima o poi sarebbe morto comunque…

CHE SCHIFO!!!

ps: evito di postare foto in quanto solo nel guardarle mi si blocca l cuore per il dolore.

In internet comunque le trovate...

Modificato da DONA
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GENTILE UTENTE PAPERA

sono profondamente indignata almeno quanto lei per questa terribile notizia che ha postato........è proprio vero che al peggio non c'e mai fine!!! :angry:

purtuttavia la informo che sul forum non è possibile postare link che rimandano a petizioni.......la invito tuttavia a leggere nella sezione "notizie dallo staff"il corretto procedimento per inserire le petizioni e ad inviare al piu presto l'e mail richiesta all'ind che è riportato nel suddetto topic.....

da parte mia le posso assicurare che tutti noi di animalinelmondo condividiamo il suo sdegno

dona

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avevo sentito anche io...............ma speravo fosse una bufala!!

non mi capacitavo di come potesse accadere una cosa del genere......mi dicevo è impossibile che nessuno dica nulla, le associazioni animaliste del posto ma anche le semplici persone che guardavano quella "mostra"..come rimanere inerte se si ha anche solo un pochino di cuore??!!!!...io avrei tirato su un casino tale che manco ci si immagina!!!!

l'arte e gli artisti sono un'altra cosa grazie a Dio non c'entrano nulla con questo scempio!!!!

spero che qualcuno attivi un pocedimento a carico di questo essere che si è permesso di fare una cosa del genere....a lui va tutto il mio diprezzo.....se lo trovassi a terra rantolare sono sicura che gli passerei sopra senza troppo complimenti!!!!!.ma non sono da meno le "persone" che han visto senza fare nulla!!!!!.............. questo è un retao di maltrattamento di animali se non un omicidio vero e proprio ....tutto questo mi fa schifo, gli umani che non si meritano di essere chiamati tali che fanno ste cose fanno davvero schifo e auguro loro solo la fine peggiore che possa esserci!!!!!!!!

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perchèèè??perchè tutto questo?? :bigemo_harabe_net-102: ho visto le immagini della povera creatura..ne hanno parlato ieri in tv ,mi pare su rai due,e il giornalista che ne parlava era disgustato e incredulo,....oltre alla scritta folle con i croccantini che questo "ARTISTA SADICO OMICIDA" ha fatto,nella stanza ha pure inserito un pentolone di croccantini a una certa distanza dal cane,dove ovviamente il piccolo non poteva arrivare... povero piccolo. :bigemo_harabe_net-102: che schifo ,che schifo ,quanto odio ho dentro.

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Sì ho visto anche io oggi a <Studio Aperto> e sono rimasta davvero di stucco...ma com'è possibile che nessuno abbia fatto nulla??? gli stessi operatori televisivi come hanno potuto permettersi di filmare quell'orrore e soprattutto come hanno permesso che continuasse???...questa "bestia" deve pagare e con lui tutte le altre "bestie" che hanno assistito a questo rivoltante omicidio

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Perchè questa gente vive? A quale scopo? Spero possa fare una fine altrettanto brutta e ricordarsi ciò che ha fatto.

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...avete letto sul giornale di quell "opera d arte" intitolata "agonia" che ha per soggetto un povero cane lasciato appositamente morire di fame?.... gli spettatori intellettuali che ammiravano l'opera venivano cacciati in malo modo se si permettevano di offrire cibo ed acqua alla povera bestia morente di stenti!!!...

meglio se non trasformo in lettere cio' che sta elaborando il mio cervello altrimenti vengo censurata...anzi...scomunicata....non riesco ad essere una brava cristiana nei confronti di certi esseri immondi che purtroppo vivono sul nostro pianeta!!!...se solo avessi la bacchetta magica farei sparire tra le peggiori atrocità tutti quei celebrolesi che torturano gli animali...spesso mi vergogno di appartenere alla razza umana.....chiudo qui...

http://forum.giardinaggio.it/i-nostri-picc...e-galleria.html

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sì..purtroppo all'orrido non c'è fine...di questo argomento ne abbiam parlato anche nella sezione cani qui sul forum...la cosa che più mi ha scioccata è che ci sono stati pure i visitatori e gli oerpatori televisivi e nessuno ha fermato questo omicidio disgustoso

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Ma è da denuncia altro che arte. Proviamo a fare lo stesso con la figlio/a dell'artista vediamo se lui apprezzerà la sua "arte". Alla demenza non c'è limite e il bello è che la gente che circonda questi esseri non li ferma!! Oramai non ci si può più sorprendere di nulla.

Che schifo.

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Riporto da una mail di AgireOra Network:

Su questo sito:

http://ea6gk.blogspot.com/

sono state pubblicate le due risposte ufficiali della galleria che ha ospitato l'"artista" alle proteste pervenute già questa estate.

La galleria nicaraguense sostiene che il cane è stato trovato dal sedicente artista in un vicolo e portato nella galleria senza che fosse previsto. Secondo loro è stato correttamente alimentato per tutto il tempo tranne le tre ore della mostra. Il cane non è poi morto ma secondo loro è "scappato" in un momento di disattenzione. La cosiddetta opera d'arte era una provocazione shock in memoria di un tizio, Natividad Canda, che pochi mesi prima era stato sbranato in un vicolo da dei doberman, cosa che in Costa Rica e Nicaragua succede ormai con una certa frequenza (come se questo fosse colpa dei cani e non invece degli addestramenti e maltrattamenti che questi subiscono da parte di delinquenti...).

Che dire...? AgireOra ha anche diffuso il link alla petizione di protesta, il testo di una lettera di protesta in inglese e gli indirizzi e-mail di due gallerie a cui inviarla... a chi è interessato giro tutto via mail o mp.

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Sono andata a vedere il link con le spiegazioni date dalla galleria, ho estrapolato una parte del testo in spagnolo e, dopo un doppio passaggio nel traduttore automatico e qualche aggiustamento, ci ho ricavato questo:

La mostra di Habacuc si è aperta il 16 agosto passato nella galleria Codex, a Managua (Nicaragua). Una parte della sua esposizione, intitolata Esposizione n° 1, ha presentato allo spettatore un cane magro e malato, che egli stesso ha catturato in una zona povera della città, legato in un angolo della sala.

Secondo Juanita Bermudez, direttore della galleria, le cose sono andate in un altro modo: "Il cane è restato nel locale tre giorni, a partire dalle 5 del pomeriggio di mercoledì 15 agosto." È stato libero tutto il tempo nella corte interna, eccetto le 3 ore che è durata l’esposizione, è stato regolarmente nutrito con cibo per cani che lo stesso Habacuc ha portato. Inaspettatamente, la mattina di venerdì 17, il cane è fuggito passando per le griglie di ferro dell'entrata principale della costruzione, mentre il custode notturno, che lo aveva appena nutrito, puliva la carreggiata esterna di quest'ultima.

E ancora:

"L'esposizione dell'artista non consisteva soltanto nell'esposizione di un cane legato a una corda". Su una parete aveva scritto, con cibo per cani, la frase: "lo sono ciò che leggi", aggiungendo azioni sonore e olfattive, o meglio narcotiche (segue un pezzo in cui non sono riuscita a capire granchè a parte il fatto che, tra l’altro, si poteva ascoltare l'inno sandinista al contrario e assistere al bruciare in un portaincenso di droghe varie).

L'arte è - deve essere - ambigua. Perché se l'artista non ha il coraggio di ricorrere all'ambiguità, farebbe meglio a prendere il telefono e dire agli altri ciò che pensa. O scrivere una proclamazione ispirata ed attaccarla sui muri del quartiere. Un'opera d'arte è ciò che l'artista designa come tale, e la storia dimostra che le opere provocatorie sono sempre state quelle che sono sfuggite a ogni denominazione applicabile di "buone intenzioni". Non si fa arte con le buone intenzioni.

Forse, vista l'ambiguità dell'opera, e poiché l'artista stesso non si è fatto portavoce delle dichiarazioni del direttore della galleria (cioè: poiché all'artista fa comodo che si creda che il cane è morto, effettivamente, nella galleria), si può concludere ciò che segue: qualsiasi cosa, sembra dire Habacuc, è suscettibile di essere considerata opera d'arte. E finché è tale, va onorata e rispettata come tale.

La semplice presenza di un cane nell'ambiente di una galleria diventa qualcosa di intoccabile, al punto che nessuno ha osato liberarlo (cosa facile: il cane non era legato, solo agganciato) o dargli da mangiare. Nessuno non ha chiamato la polizia. Nessuno ha fatto nulla.

Insomma... il cane non sarebbe stato affamato e infine sarebbe riuscito a scappare, anche se l'artista non ha volute confermare la cosa perchè, artisticamente parlando, gli fa più comodo tenere in piedi la finzione del cane lasciato morire di fame. Che dite, ci si può credere...? Io spero tanto che sia andata così!! Forse le tante lettere di protesta faranno sì che si accerti come sono andate davvero le cose.

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Volevo vederci chiaro e sono andata a vedere il link, segnalato da una mailing list animalista, alle spiegazioni date dalla galleria. Ho fatto un po' di lavoro di traduzione e ho riportato il risultato nella discussione analoga della sezione "gatti", in cui mi sono imbattuta prima che in questa...

http://www.animalinelmondo.it/forum/index....mp;#entry280818

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...infatti si stanno ammettendo e smentendo molte versioni...comunque anche in caso di bufala, è decisamente di cattivo gusto,io non riesco far del male ad un animale nemmeno con il pensiero!!!...

un anno e mezzo fa sono entrata nel sito di un personaggio di cui si parla moltissimo in questi giorni e tra le tante immagini di cronaca,politica etc etc l occhio m è caduto sulla foto di un micetto piccolissimo prima e dopo un esperimento...(io faccio del tutto per evitare di vedere o sentire argomenti che toccano i maltrattamenti su animali perchè ci sto proprio male fisicamente per giorni)....ebbene....il giorno dopo l' immagine di quella creatura così innocente mi martellava il cervello a tal punto che sono svenuta mentre lavoravo...

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Questo è l'articolo che ho trovato io:

Cane morto in nome dell'arte, l'indignazione viaggia sul web

L'opera di Guillelmo Vargas Un cane legato a una parete e lasciato morire di stenti. Anche questa è arte? Secondo Guillelmo Vargas, meglio conosciuto come Habacuc, sì. L'artista per rappresentare l'indifferenza umana non ha usato pennelli e tela. Ma ha raccolto un cucciolo randagio da quartiere povero di Managua, in Costa Rica, lo ha collocato in una sala bianca, incatenato a debita distanza dai "cibi artistici" : croccantini disposti in modo tale da formare una scritta: "Eres lo que lees". (Siete ciò che leggete).

Possibile che accadano cose del genere anche nel mondo dell'arte e della cultura che teoricamente dovrebbe essere più civile? Sembrerebbe proprio di sì. La povera bestiola senza cibo né acqua ha resisto due giorni poi è morta. La notizia di quest'atto di crudeltà, che si è voluto far passare per opera artistica, ha fatto il giro del mondo, ripresa da giornali e commentata su numerosi blog.

E in effetti il Madc (Museo de arte y diseno contemporaneo) conferma la la sua stima per Habacuc Vargas rifiutando ogni intervento, a cominciare dalla cancellazione dell'artista dal catalogo della Biennale Centroamericana del 2008. "Un'opera anche se discussa e discutibile - sta scritto in un comunicato del museo - deve servire da spunto per opinioni diverse, e sia pure contrarie, però non deve mai dare spunto a censura".

Quello che però sconvolge di più di tutta la storia è che nessuno dei visitatori, una volta osservata l'anomalia dell'esposizione a cui assistevano, abbia richiesto la liberazione del cane. Così come non c'è stato nessun intervento da parte delle autorità -magistratura e polizia - a cui dovrebbe spettare il compito di impedire gesti disumani.

Tuttavia ora, forse proprio grazie alle numerose proteste che girano in rete qualcosa si sta muovendo. Per fare in modo che non si creino più opere di questo genere un gruppo di intellettuali dei paesi coinvolti nella vicenda ha lanciato una raccolta di firme su un sito (chi lo vuole conoscsre può mandare m.p.-qui penso nn si possa scrivere-) per impedire la partecipazione di Habacuc Vargas all'edizione 2008 della Binennale Centroamericana. Un piccolo gesto fatto nella speranza che in futuro nessun altro essere vivente debba essere sacrificato in nome di una "buona causa" artistica.

Che aggiungere?

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AGGIORNAMENTO DAL SITO ANIMALI E ANIMALI

EUROPA E ITALIA: PORTE CHIUSE A HABACUC VARGAS!

Un "artista" fa morire apposta un cane in una esposizione in Honduras. Sdegno in tutto il mondo.

30 ottobre 2007 - Il Vicepresidente della Commissione europea Franco Frattini, responsabile per la Giustizia, la Libertà e la Sicurezza ha inviato una lettera aperta ai media, italiani ed esteri. "Alcuni giornali - si legge nella nota - hanno diffuso le fotografie, orribili, di un cane morto di fame e di sete, legato ad una catena.Il responsabile è un individuo - che spero nessuno al mondo osi definire "un artista" - il quale ha fatto catturare un cane randagio, lo ha fatto morire di fame e sete sotto un pannello scritto con crocchettine per cani, esponendo la scena in una galleria d'arte"."Questo personaggio - scrive ancora Frattini - si chiama Guillermo Habacuc Vargas, nato in Costarica, e candidato persino a rappresentare il suo paese nella Biennale centroamericana Honduras 2008.Credo che questa vicenda debba provocare, nel mio Paese, l'Italia, e spero in tutta Europa, una vera e propria ribellione di sdegno.Questo indegno personaggio, che ha esposto ai visitatori di una mostra una così orribile tortura, non merita né accesso né ospitalità in nessuna mostra artistica, perché questo orrore offende l'arte e milioni di cittadini che amano gli animali e li rispettano. Spero che le iniziative di questo personaggio vengano bloccate definitivamente, anche nel Paese che lo ospita, e mi auguro che né in Italia né in altri paesi europei egli venga mai autorizzato ad entrare". "Chi tortura in questo modo un povero cane randagio, domani può farlo con un bambino, con una donna, con un uomo. Mettiamo perciò al bando, nella nostra coscienza e con una vera e propria rete internazionale dello sdegno civile, chi ha pensato e realizzato questo orrore". "Mi auguro - conclude la lettera - che le autorità italiane, ove mai ve ne fosse richiesta, tengano ben sbarrate le porte a chi, come Guillermo Habacuc Vargas, ha dato una lezione terribile di come un essere umano possa essere assai peggiore del povero cane randagio fatto morire di fame e di sete davanti ad una scritta fatta di croccantini per animali".

(9Colonne)

"L'orribile agonia di un povero cane privato di acqua e cibo esposto in una mostra non e' arte, e' crudelta'. L'autore di questo crimine contro gli animali e' Guillermo Vargas, conosciuto come Habacuc in Costa Rica, il suo Paese". Lo afferma il capogruppo dei Verdi alla Camera Angelo Bonelli. "Invitiamo- aggiunge Bonelli- a firmare la petizione online per chiedere agli organizzatori della Biennale Centroamericana Honduras 2008 di non ospitare le opere di Habacuc, candidato addirittura a rappresentare il proprio Paese alla prestigiosa esposizione. Ci associamo alla richiesta del commissario Franco Frattini affinche' Italia ed Unione europea chiudano le porte a questo sedicente artista". La violenza contro gli animali- conclude il capogruppo del Sole che ride- "e' ingiustificabile e la forte pressione dell'opinione pubblica puo' contribuire a evitare che certi casi di inammissibile crudelta' si ripetano".

(Com/Val/ Dire)

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NEWSLETTER OIPA DEL 30 OTTOBRE 2007

VITTORIA! CANE UCCISO PER “ARTE” IN NICARAGUA: MAI PIU’!

Guillermo Vargas artista costaricano, conosciuto col soprannome di Habakkuk, ha suscitato le ire di associazioni animaliste e di cittadini di ogni parte del mondo a seguito della morte del cane randagio conosciuto col nome di Nativity esposto alla galleria di Managua. I visitatori della galleria si sono trovati davanti agli occhi: un cane denutrito, affamato, legato in un angolo della stanza, senza cibo e senza acqua, sulla parete il titolo dell’opera “Sei quello che leggi”, composta utilizzando crocchette per cani.

Questa “opera d’arte” aveva lo scopo di testimoniare l'indifferenza dell'essere umano nei confronti di altri esseri viventi. Il cane è morto il giorno seguente a quello in cui sono state scattate le foto, notizia confermata da Leonor Gonzalez, editore del supplemento culturale di La Prensa in Nicaragua.

Lo pseudoartista ci spiega: “Lo scopo del lavoro non era causare sofferenza alla povera innocente creatura, bensì illustrare un problema.

La battaglia che è stata portata avanti, a livello internazionale, era rivolta agli organizzatori della Biennale Centroamericana, affinché non ammettessero questo “artista” all’edizione del prossimo anno.

Dopo che un rappresentante della Biennale ha contattato Vargas, mediante lettera scritta, per esprimere il suo sconcerto riguardo la pubblicità negativa ricevuta da “Sei quello che leggi” e nella stessa lettera è stata messa in dubbio la legittimità dell’ammissione come eccellente artista e rappresentate, l’uomo ha chiesto pubblicamente scusa e promesso che non riproporrà mai più simili progetti. Vargas, in un comunicato diffuso via web afferma che “Sei quello che leggi” non verrà più chiamata “opera d’arte”, in segno di rispetto verso quanti si sono sentiti offesi, ha ammesso l’errore commesso ed affermato che avrebbe dovuto salvare il cane invece di lasciarlo morire. Chiede a tutti di accettare le sue scuse.

Far soffrire e uccidere un cane lasciandolo morire di fame per far comprendere un problema come quello del randagismo è certamente un modo perverso per informare l’opinione pubblica – dichiara Massimo Comparotto, Presidente dell’OIPA Italia - In verità quest’opera “artistica” è solo l’ennesimo esecrabile squallido tentativo per far parlare di sé e per riempire una galleria d’arte.

L’OIPA ringrazia tutti coloro che hanno firmato l’appello, contribuendo ad ottenere un importante risultato, nella speranza che un episodio come questo non debba mai più ripetersi.

MASSIMO DISPREZZO COMUNQUE PER QUESTO SCHIFO DI UOMO!

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