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Coercizione/disciplina/sottomissione/collaboraz.


LadyD

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Cercherò di informarmi anch'io su un comportamento simile che non è anomalo nel mondo animale, nel branco spesso la femmina alfa è indicussa, sono i maschi a sfidarsi per la predominanza. Non lo ricordo nell'ambiente equestre ma sicuramene è ammissibile. Rimane la domanda : chi dei due è predominante quando si sono stabilite le gerarchie?

Credo che nella nostra discussione si cerchi di satbilire qual'è il miglior modo per interagire con il nostro cavallo. Forse stiamo sforando nell'etologia? (argomento che adoro)

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eheh si, mi pare proprio di sì. Ma ho parlato di questo "nuovo modo di porsi" perché credo sia il modo più vicino alla collaborazione che si possa avere con un cavallo... mentre farsi accettare come "stallone alfa" presuppone imporsi con la forza... che ne dici?

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Se ciò che ricordi è esatto, allora come leader è meglio la femmina ovvio.. anche se è la prima volta che ne sento parlare nel campo equestre.. peccato non poterne sapere di più! mi avrebbe affascinato la lettura di questo articolo...

Eris

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Anche io non he ho mai sentito parlare...

Se fosse come dici tu,lady,sarebbe il giusto approccio quella della "cavalla alfa"

Infatti il discorso é:farsi accettare,creare una sincera collaborazione basata su stima,fiducia e impegni reciproci pur facendosi rispettare peinamente dal proprio cavallo che mai deve pensare di poterci superare nella famosa "scala gerarchica"

Il problema è capire quando il cavallo vuole "metterci i piedi in testa",infatti spesso mettono alla prova i loro cavalieri,e quando c'è una vera difficoltà da parte loro...

Il cavallo fa una determinata cosa perchè vuola andare contro alle mie richieste o perchè ha un disagio?

Il problema è che spesso si risolvono entrambi i casi punendolo...

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che bella discuossione...Io praticamente quoto in pieno Eris.

Era quello che cercavo di spiegare nell'altro topic:il cavallo ci deve identificare come "cavallo alfa" in modo che non sia al pri di noi e che,quindi,ci rispetti...

Ecco perchè se un puledro prova a mordermi,senza che io abbia sbagliato il mio comportamento,trovo giusto rimproverarlo anche con una sberla.

Come Eris,penso,d'altra parte,che se il cavallo mi morde perchè io sbaglio comportamento non ho diritto di picchiarlo,sarebbe ipocrisia.

Il problema è sapere bene come comportarsi con loro:infatti un gesto per noi insignificante per loro può voler dire molte cose.

1)Nel rapporto uomo cavallo esiste infatti il problema che si ha a che fare con un animale che in se e per se è un a nimale potenzialmente estremamente pericoloso e questo per un sacco di motivi diversi vuoi legati alle caratteristiche intrinseche dell'animale, vuoi per vizi o difetti che ha imparato o per qualunque altro motivo.

Io direi che il cavallo di per se non è pericoloso,è preda non predatore,lo diventa a causa nostra.

Nel esempio che tu hai riportato del bambino,il cavallo scalcia per paura e si impaurisce se sente versi o rumori strani o se si trova il bambino dell'esempio sul suo percorso all'improvviso.

Ecco perchè dico che il cavallo potenzialmente non è pericoloso.

1) il cavallo si riprende e va bene.. 2)il cavallo non si riprende bene, bisogna ricorre ad una nuova operazione, mesi di sofferenza e probabile morte in ogni caso, allora a questo punto con la morte nel cuore opterei per l'eutanasia e mi considererei responsabile della sua morte per mia negligenza...

Anche su questo punto sono assolutamente d'accordo... :bigemo_harabe_net-122:

In pratica il cavallo impara a non avere paura di noi, anzi a fidarsi poiché le nostre azioni sono per lui comprensibili, naturali, non lo colgono di sorpresa.

Verissimo Lady...

Martina non ho certo problemi ad ammettere che se un cavallo scalcia lo fa per un motivo(magari semplice paura) e che alla base di quel motivo ci possono essere comportamenti addestrativi sbagliati. chi ha mai asserito il contrario.

Resta il discorso innegabile che il cavallo è un animale pericoloso in se stesso - nel senso che può rappresentare un pericolo per le persone in quanto dotato anzi stradotato dei mezzi per fare male.

e sinceramente se dovesse capitare a mio figlio di trovarsi storpiato da un cavallo che qualcuno porta in giro pur sapendo che ha certi vizi (il calciare è uno) o certe fobie senza prima correggerle ( il modo lo scelga lui) bhe permettimi di dire che la pagherebbe ben cara e probabilmente si ricrederebbe molto sul fatto che il cavallo è un animale che non è pericoloso.

e poi scusami eh ( la prendo con te perchè lo hai ribadito ma non ce l'ho con te) ma chi lo dice che il cavallo ci vede come predatori. Asserzioni gratuite almeno secondo la mia esperienza.

Per come la vedo io a rendere i cavalli pericolosi sono spessissimo i comportamentoi assurdi dei loro proprietari (che tra l'altro nella maggioranza dei casi i cavalli non percepiscono proprio come tali) - Lo stalliere magari lo è molto di più (in quanto non ho mai visto un cavallopartecopare alla discussione sulla retta da pagare per il maneggio).

Ma che volete collaborare con un cavallo tenuto in paddoch, quando va bene, altrimenti in box, per una o due settimane a rimpinzarsi e a non fare nulla e poi 15minuti di longhina, un'oretta scarsa di paseggiata o di pista magari ad andature un èpo forzate o in percorsi difficili.

E poi ci lamentiamo se il cavallo dà problemi e poi parliamo di dome etologiche o dolci o che altro di amorevole?

Ragazzi ma vi rendete conto di quello che stiamo dicendo?

I cavalli affidabili( che sono quelli che io vorrei vedere in giro) che io conosco o che ho conosciuto sono quelli che lavorano sodo tutti i giorni e non che si fanno la mezzoretta di longhina una volta ogni tanto perchè "l'ochetta di scuderia" deve farsi vedere in mezzo al tondino tutta ben equipaggiata o il figlio di papà deve fare lo " sb....ne" davanti agli altri o, e forse è peggio, la/lo studente che deve spalare letame per pagare la retta della scuderia e quindi non ha vero tempo da dedicare all'animale.

Io vivo nel mondo degli animali e posso anche capire l'atteggiamento di chi dice di amarli. Lo capisco a livello di sensazione, di pelle diciamo, ma io preferisco semplicemente rispettarli e siccome non ho più la possibilità finito il lavoro di montare a cavallo e stare fuori 2- 3 ore sul monte a girare per seguire i miei hohhy( oggi si chiamano così) e nello stesso tempo soddisfarre le esigenze etologiche dell'animale, preferisco semplicemente non avere il cavallo.

Non soffre lui e io non rischio.

Sarà che alla scuola di equitazione di Pinerolo mi hanno insegnato male che volete che vi dica.

Massimo

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Io vorrei intervenire dicendo che il cavallo...non ci riconoscerà mai nè come stallone alfa nè come femmina alfa....semplicemente perchè non siamo cavalli!! Può affidarsi a noi certo...ma mai come lo farà con gli altri cavalli...

E poi vorrei sottolineare che dalla femmina alfa gli altri prendono anche un sacco di botte se non la rispettano....

Poi il branco è mooltooo più articolato....ognuno ha il suo posto e il suo ruolo...

Ci sono i controllori di ogni cosa....chi è addetto a trovare l'acqua...chi a scegliere la strada...chi al rotolamento etc...

La cosa migliore per imparare l'etologia è mettersi ORE E ORE a guardare un branco di cavalli (nel nostro paese ci sono anche cavalli semiselvaggi...vedi pony esperia e della giara). Si possono leggere i libri...ma non daranno mai quello che da l'osservazione....

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Ma tanto quanto il cane ci riconosce come leader pur essendo animale da vita in branco al pari del cavallo, anche il cavallo se riusciamo a stabilire il contatto nel modo giusto ci verdà come individuo alfa. E' giusto quello che dici che il branco è più articolato ma ha altre necessità che il cavallo in scuderia non ha. Il branco siamo noi due.

Per LadyD La predominanza ci deve essere, l'abbiamo già detto, uno dei due dev prevalere, non credo che imporsi come stallone consista nell'usare la forza. Semmai la diciplina. Poi come applicarla stà all'intelligenza di ciascuno. Se vogliamo un rapporto sereno dobbiamo il più possibile capire l'animale e fare in modo che si fidi di noi e che si affidi a noi come noi faremo con lui.

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Il discorso si fa problematico....

Innanzi tutto il cane non si può paragonare al cavallo...con il cani ci puoi passare 24 ore su 24...o comunque lo hai sempre più vicino...il cavallo lo vedi moltooo di meno...

Io penso che per trattare nel migliore dei modi il cavallo bisogna seguirne l'etologia giusto? Penso che siamo d'accordo tutti su questo..

Ma allora come si fa a rispettarne l'etologia se lo teniamo senza il branco?? Noi non possiamo in nessun caso sosituire il branco...le relazioni sociali con i simili...etc...

Noi possiamo essere di conforto certo, ma tenendo il cavallo sempre solo non sarà mai un vero cavallo...sarà solo un cavallo frustrato che non conosce il suo vero mondo...e magari ha paura degli altri cavalli o non sa nemmeno cosa sono (credetemi ho visto molti casi...)

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E' semplicemente la più caratteriale, la più anziana e quindi esperta delle altre....

Se poi metti due cavalle mai viste insieme all'inizio si annusano e si studiano, a volte si passa allo scontro, altre volte la più giovane si rende conto che ha di fronte una più vecchia di lei (e questo lo sentono anche per mezzo dell'organo vomeronasale) e si sottomette.

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Per Massimo,

non sono affatto convinta del tuo modo di ragionare, vedi le cose troppo nette e separate in compartimenti stagni, sembra che per te le cose siano bianche o nere, non è così che si ragiona soprattutto con degli esseri viventi, animali o umani che siano, ti ricordo che l'equitazione moderna ha più bisogno di umiltà che di persone che si mettono a tranciare giudizi, di quelle purtroppo ne abbiamo a già a iosa... Io ho rispetto per la mia auto vecchia, per la vicina di casa anziana, o per il gatto randagio del quartiere, ma qua si sta parlando di altro, non solo di rispetto verso i cavalli, ma di amore, leatà e fiducia.. Per me il cavallo non è un mezzo da rispettare, ma è molto di più, e nonostante l'impegno che metto nel mio lavoro, do sempre il massimo per i miei cavalli e loro lo sanno, me lo comunicano quando li prendo magari dopo 20 gg di assenza per una fiera a Roma per esempio, mai un problema... eppure il mio lavoro a volte mi porta via tanto tempo, e loro stanno lì nei paddok in compagna dei loro simili, ma quando arrivo, vengono da me, si staccano dagli altri e mi vengono a salutare, che sia stata via poche ore o un mese, e la sensazione è grande, bellissima.. Se tu non vuoi rischiare sono fatti tuoi, come sono fatti tuoi i motivi per cui lo fai.. ma non hai idea di ciò che ti perdi!!

Io non so da quanto sei nel mondo dei cavalli, e non mi interessa saperlo, ma non ti fermare agli insegnamenti di una scuola e basta, cerca di capire sopra a che cosa metti il culo, altrimenti sembra che stai su un motorino e non su un essere che prova dei sentimenti, che respira e che ha delle sue esigenze a parte le tue!!!

Io la penso così e ognuno è poi libero di pensarla come gli pare d'altronde..

Adesso vi saluto vado al lavorare..

Eris

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Massimo forse non mi sono spiegata bene...

Io dicevo che il cavallo in quanto tale non è potenzialmente pericoloso,ma lo diventa a causa di situazioni portate dall'uomo.

Capisci quel che voglio dire??

Ma allora come si fa a rispettarne l'etologia se lo teniamo senza il branco?? Noi non possiamo in nessun caso sosituire il branco...le relazioni sociali con i simili...etc...

D'accordissimo,dunque torniamo al punto di partenza:l'equitazioni,di per sè,è coercizione.

Se siamo d'accordo con questa frase si può però cercare di stabilire come fare sì che questa situazione di base non precluda un rapporto di stima e fiducia reciproci.

Insomma:se quel che vuoi dire è che non potrà mai esserci un rapporto di fiducia vero e profondo per la situazione del cavallo da scuderia,allora,l'equitazione non dovrebbe esistere e non avrebbe senso praticarla.

Non so se ho capito e se sono riuscita a spiegare bene il ragionamento...so che non è il mio forte... :bigemo_harabe_net-127:

Per il discorso prendere o meno il cavallo.seppur vadano valutate le situazioni,io penso di essere d'accordo con Massimo.

Se le persone decidessero di prendere un cavallo solo se effettivamente avessero il tempo necessario per occuparsene la metà dei problemi che hanno molti cavalli sarebbe risolta.

In ogni caso conta anche la qualità del tempo che gli si dedica...

Non sono d'accordo con eris,sta volta,infatti i più non lasciano i cavalli nel paddock come fai tu,ma chiusi in box per giorni e giorni,anche mesi,ed è questo che diceva massimo ed è questo che io trovo ingiusto.

Ma,purtroppo,è la maggioranza.

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Io non dico che Massimo ha completamente torto, so molto bene com'è la realtà dei maneggi, ho anche lavorato in uno di essi, ed è proprio lavorando con i cavalli da terra che ho cominciato a capirli di più è successo più o meno 10 anni fa; prima ero una delle tante che andava per divertirsi, ma lavorandoci da terra, ho scoperto un mondo nuovo e affascinante tanto quanto del semplice montare a cavallo quello che intendo dire che quando ci sono situazioni che non ci piacciono siamo noi i primi a far capire come devono funzionare, proprio perchè una ristretta parte di noi, pensa e agisce per il meglio del cavallo, secondo me non bisogna dire per esempio il mondo equestre è marcio e quindi io non prendo il cavallo... è ridicolo per me..

Poi Masta ha affermato anche che non si può avere un rapporto con il cavallo se si lavora in modo serio, ed io non sono d'accordo, ho fatto dei progressi con il mio puledro pur non dedicandogli del tempo per addestrarlo, sono cose che fan piacere, quando fischio al cane, Yuma si affaccia per vedere che cosa voglio, cosa che non tutti i cavalli fanno con i loro proprietari, mi segue tenendo la distanza giusta, non mi morde, mentre mordicchia qualuque altra persona che gli volta le spalle e non le presta la dovuta attenzione.. Sono cose che non le ho insegnato io, e non le ha imparate da altri, semplicemente abbiamo un rapporto.. cosa che secondo il ragionamento di Massimo, non dovrebbe esistere, soprattutto applicato a me che viaggio per lavoro in continuazione... Era questo che cercavo di dire.. Sono d'accordo con lui che esistono categorie di persone che prendono il cavallo per farsi la passeggiata domenicale, o per far lo sb*****e e farsi vedere.. Ma non esistono solo loro, ci sono anche persone che si avvicinano al mondo dell'equitazione per passione e per imparare, proprio come abbiamo fatto noi all'inizio, e noi dobbiamo preoccuparci solo di loro e non degli altri!!! fargli vedere i possibili errori e come ci si deve approcciare al mondo del cavallo...

Si può comunicare con i cavalli, sia essi in box, o in paddok, in gruppo o da soli, si interagisce con loro sempre nel momento stesso che li prendi dal box o paddok che sia, bisogna solo imparare a capirli ( es: prendo il cavllo lo lego al muro per sellarlo, al momento di infilargli l'imboccatura, lui alza la testa, in quel momeneto lui sta comunicando un disagio e noi dobbiamo capire cosa lo ha provacato e porvi rimedio), non condivido la teria secondo cui o ci lavori ogni giorno o niente.. era questo che intendevo quando dicevo sei troppo rigido, è come dire che prendo il cane solo se ho il giardino, è una cavalota.. il cane è un animale sociale e ha bisogno del suo padrone in primis e poi del resto... Il cavallo ha bisogno di essere trattato bene, sia da terra che in sella, bisogna rivolgergli le dovute attenzioni ogni volta che ci avviciniamo a lui, ha bisogno di essere protetto, amato e poi, quando lo rimetti in paddok, lui saprà sicuramente occuopare il suo tempo..

N.B. anche io disapprovo che i cavalli siano sempre rinchiusi nei box, sarebbe meglio se avessero la possibilità ogni giorno di stare due o tre ore almeno in paddok..

Ho riletto e riletto il post che sto scrivendo e non sono sicura di aver spiegato bene il concetto, ma sono appena tornata dal lavoro e di meglio non riesco a spiegarmi...

In sintesi: da concetti che condivido in pieno potrebbero partire convizioni più morbide!!

Eris

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per eris bad

Io sono anche pronto ad ammettere la possibilità di non essermi spiegato bene, non tutti abbiamo questo dono e io sò che in questo certamente non mi distinguo.

Allora ci riprovo.

Dici che io le cose le vedo come bianche o nere - hai ragione - io le vedo così non mi ritengo per questo peggiore o migliore di altri e non vedo come questo possa incidere sul rapporto uomo animale o cosa centri con il raporto sottomissione - fiducia - affetto- ecce ecc tra animale e proprietario.

Si certo è vero io ritengo che prima di acquistare un animale in genere non solo un cavallo, in primis occorre che si abbiano le possibilità di mantenerlo in modo etologicamente corretto tenuto conto della specie animale della attitudine di razza, della mole, necessità alimentari ecc ecc.

Occorre inoltre secondo me essere in possesso o acquisire rapidamente le cognizioni basilari relative alla conduzione dell'animale( spero tu capisca cosa intendo perchè non significa portarlo in giro).

e infine bisogna avere tempo da dedicargli anche al fine di capire come quell'animale esprime le sue necessità, i suoi bisogni, come manifesta i suoi malesseri.

A mio parere se non si hanno queste possibilità e queste capacità meglio lasciare perdere

Che vuoi che ti dica io la vedo così.

Sinceramente io non soporto quelli che montano a cavallo una volta a settimana un animale che non si è mai mosso, ci stanno su per un'ora o due ad andature magari forzate, riportano l'animale che ha oramai i muscoli indolenziti in box e due giorni dopo rimontano a cavallo e perchè l'animale magari rifiuta un ostacolo o semplicemente un'andatura veloce o più probabile se si tratta di un animale con gli attributi ti butta di sella lo sbaraccano e ne prendono un'altro.

Ma guarda che queste cose che forse sembrano assurde avvengono tutti i giorni non solo con i cavalli, ma anche con i cani, specie quelli da lavoro, con i serpenti e altri animali esotici.

Conosco un'infinità di persone che si comporta così e nessuno di questi è convinto di fare una cosa sbagliata a sentirli tutti amano gli animali e probabilmente è anche vero,. E' solo che non hanno le giuste conoscenze etologiche.

Bho spero di essermi spiegato

MASSIMO

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per eris bad

Io sono anche pronto ad ammettere la possibilità di non essermi spiegato bene, non tutti abbiamo questo dono e io sò che in questo certamente non mi distinguo.

Allora ci riprovo.

Dici che io le cose le vedo come bianche o nere - hai ragione - io le vedo così non mi ritengo per questo peggiore o migliore di altri e non vedo come questo possa incidere sul rapporto uomo animale o cosa centri con il raporto sottomissione - fiducia - affetto- ecce ecc tra animale e proprietario.

Si certo è vero io ritengo che prima di acquistare un animale in genere non solo un cavallo, in primis occorre che si abbiano le possibilità di mantenerlo in modo etologicamente corretto tenuto conto della specie animale della attitudine di razza, della mole, necessità alimentari ecc ecc.

Occorre inoltre secondo me essere in possesso o acquisire rapidamente le cognizioni basilari relative alla conduzione dell'animale( spero tu capisca cosa intendo perchè non significa portarlo in giro).

e infine bisogna avere tempo da dedicargli anche al fine di capire come quell'animale esprime le sue necessità, i suoi bisogni, come manifesta i suoi malesseri.

A mio parere se non si hanno queste possibilità e queste capacità meglio lasciare perdere

Che vuoi che ti dica io la vedo così.

Sinceramente io non soporto quelli che montano a cavallo una volta a settimana un animale che non si è mai mosso, ci stanno su per un'ora o due ad andature magari forzate, riportano l'animale che ha oramai i muscoli indolenziti in box e due giorni dopo rimontano a cavallo e perchè l'animale magari rifiuta un ostacolo o semplicemente un'andatura veloce o più probabile se si tratta di un animale con gli attributi ti butta di sella lo sbaraccano e ne prendono un'altro.

Ma guarda che queste cose che forse sembrano assurde avvengono tutti i giorni non solo con i cavalli, ma anche con i cani, specie quelli da lavoro, con i serpenti e altri animali esotici.

Conosco un'infinità di persone che si comporta così e nessuno di questi è convinto di fare una cosa sbagliata a sentirli tutti amano gli animali e probabilmente è anche vero,. E' solo che non hanno le giuste conoscenze etologiche.

Bho spero di essermi spiegato

MASSIMO

Ti sei spiegato molto meglio che nel post precedente e che devo dirti....sono più che d'accordo con te!!!!!

Troppi oggi prendono il cavallo come prendessero un motorino...non sanno nulla...solo che sul cavallo ci monti e lui va...e che ha due orecchie e quattro gambe..!!

Troppi lo rinchiudono nel box e vogliono che la domenica sia pronto per stare tutta la giornata a scorrazzare (al galoppo sostenuto ovviamente)...

E ancora troppi troppi troppi pensano che il cavallo stia bene in box!!!!!!!!! Io come ho detto spesso e lo ripeto non terrei affatto i cavalli se li dovessi tenere in maneggio dentro un box...non poterli far stare insieme agli altri...e non vederli mai!!

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PER SARA

meno male che qualcuno ha capito quello che intendo.

In effetti non ha poi tanto senso secondo me parlare di dominanza , sottomissione , collaborazione ecc ecc. Secondo me si tratta di questioni di lana caprina.

sara posso chiederti dovehai trovato la foto dell'atterramento che hai sul profilo?

Secondo te è un maltrattamento o no?

Massimo

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ehm...sono io con la mia dolce metà.... :bigemo_harabe_net-134:

Comunque no, secondo me non è un maltrattamento.

Se osserviamo i cavalli in libertà mentre giocano si può vedere spessissimo come si mordono le gambe e costringono l'altro ad inchinarsi.

Il farlo mettere a sedere e sdraiarsi invece son cose diverse, un pò contronatura.

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Ciao Massimo,

in effetti il post di adesso è assai diverso dal precedente, sono d'accordo con te su quasi tutto ciò che dici, ma non ci sono solo quelle persone ti ribadisco, c'è ne sono altre invece che si preoccupano del benessere del cavallo e si sforzano anche quando hanno poco tempo per montarlo di fargli fare una vita decente o come la chiami tu etologicamente corretta (per quanto possa esserlo la vita in un maneggio o circolo che sia), quindi esortavo nel mio post, ad aiutare queste persone che come noi non pensano solo al proprio benessere ma anche a quello del proprio animale; d'altronde non è quello che stiamo già facendo scrivendo su questo forum??? La gente che legge anche se non risponde in qualche modo potrà aprirsi a nuove convinzioni o idee e/o allargare il proprio modo di vedere le cose..

Il bicchiere non è solo mezzo vuoto ma anche mezzo pieno!!!

ErisBad

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Ciao Massimo,

in effetti il post di adesso è assai diverso dal precedente, sono d'accordo con te su quasi tutto ciò che dici, ma non ci sono solo quelle persone ti ribadisco, c'è ne sono altre invece che si preoccupano del benessere del cavallo e si sforzano anche quando hanno poco tempo per montarlo di fargli fare una vita decente o come la chiami tu etologicamente corretta (per quanto possa esserlo la vita in un maneggio o circolo che sia), quindi esortavo nel mio post, ad aiutare queste persone che come noi non pensano solo al proprio benessere ma anche a quello del proprio animale; d'altronde non è quello che stiamo già facendo scrivendo su questo forum??? La gente che legge anche se non risponde in qualche modo potrà aprirsi a nuove convinzioni o idee e/o allargare il proprio modo di vedere le cose..

Il bicchiere non è solo mezzo vuoto ma anche mezzo pieno!!!

ErisBad

non mi sogno nemmeno di dire che non ci siano persone che amano veramente gli animali. Il fatto è che il mio voler loro bene si spinge fino al punto di dire " senon posso tenerti come si confà alle tue esigenze semplicemente non ti tengo" - sara anche estrema la cosa ma a me piace cosi

Comunque grazie eris

massimo

ehm...sono io con la mia dolce metà.... :bigemo_harabe_net-134:

Comunque no, secondo me non è un maltrattamento.

Se osserviamo i cavalli in libertà mentre giocano si può vedere spessissimo come si mordono le gambe e costringono l'altro ad inchinarsi.

Il farlo mettere a sedere e sdraiarsi invece son cose diverse, un pò contronatura.

Ho riguardato meglio la foto.

L'avevo scambiata per un atterramento e non un inchino.

Mi sembrava fatto in modo un po troppo semplice.

Certo così è solo un gioco.

Scusami

Massimo

Misi sono "ingavinate" le risposte

scusatemi

massimo

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Grazie a te Massimo per lo scambio di idee e spunti su cui riflettere..

Eris

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A distanza di un anno, vediamo di riprendere la discussione...

Che cosa significa secondo voi, in campo equestre, la parola "sottomissione"? Ha un'accezione positiva o negativa?

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ciao a tutte!!

Sottomissione...secondo me bisogna prima vedere come la si legge,anche in italiano può essere una parola un po' equivoca...

Se si intende un rapporto di subordinazione nel senso che lui si deve senitre ed è uno scalino sotto l'uomo.

Mi spiego: intendo che deve essere consapevole che "il capo" "il capobranco" è l'uomo,non lui.

E direi che questo è fondamentale con tutti gli animali...

Anche un cane può prendere la mano e diventare pericoloso,figuriamoci un cavallo,vista la sua potenza!

In questo caso dunque la parola sottomissione è assolutamente positiva ed essenziale.

Se invece sottomissione è distruzione dell'orgoglio,è prevalicare il cavallo con la forza sono assolutamente contraria.

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positiva o negativa??? dipende molto probabilmente da chi la mette in pratica..

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Penso che nel gergo equestre sottomissione si equivalga a disponibilità a collaborare .

La scheda di valutazione del dressage, alla fine della valutazione delle figure, riporta iunvoto per sottomissione e leggerezza. Vuol dire che si valuta il grado di accettazione dell'imboccatura e degli aiuti e del grado di collaborazione e di lavoro del cavallo.

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Penso che nel gergo equestre sottomissione si equivalga a disponibilità a collaborare .

La scheda di valutazione del dressage, alla fine della valutazione delle figure, riporta iunvoto per sottomissione e leggerezza. Vuol dire che si valuta il grado di accettazione dell'imboccatura e degli aiuti e del grado di collaborazione e di lavoro del cavallo.

... infatti non credo sia un caso che in gergo equestre si usi dire "sottomettere agli aiuti"... ;o)

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