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Barbaro Non Ce L'ha Fatta


samer

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http://www.newsvine.com/_vine/images/ap/nw...d02ab0b4d68.jpg

Barbaro non ce l'ha fatta, ha perso la corsa per la vita. Un' infezione contratta in seguito alla frattura lo ha stroncato.

Sono addoloratissima, perchè se penso a tutti gli sforzi di veterinari e dei padroni, dell'entusiasmo di tutti fans del cavallo che facevano il tifo per lui, e delle sofferenze che il cavallo stesso ha patito mi viene da piangere.

Inopltre si apriva uno spiraglio di sperzanza per tutti i cavalli infortunati.

Addio Barbaro sei stato coraggiosissimo.

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Che storia triste....mi dispiace molto, doveva essere un cavallo formidabile e dal gran carattere...

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ma era quel cavallo da corsa che si era fratturato la zampa!?

ma poveretto!!!!!

l'havevo sentito qualche anno fa,è terribile....

mi ero quasi affezionata a quel cavallino...

povero!

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In effetti anche in un'altro video non si vede cosa sia successo ma basta che abbia messo un piede male che a quelle velocità diventa una catastrofe. Sono molto toccanti le foto di lui sofferente e del pubblico scioccato per l'incidente. E poi c'è il commovente recupero del cavallo, l'intervento e la degenza con le letterine dei suoi sostenitori e l'inizio della lenta ripresa con le immagini della prima passeggiata.

Però non è un video divertente!

Fa un pò piangere!

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la cosa mi ha toccato e guardate....

Barbaro è stato sottoposto a un intervento chirurgico di 5 ore (Epa)

WASHINGTON — Un cavallo commuove e fa discutere l'America. Uno splendido purosangue, Barbaro, vincitore del celebre Kentucky Derby, sabato si è spezzato una gamba alla partenza della Preaknes Stakes. Barbaro era considerato il più grande cavallo da corsa degli ultimi trent'anni, e quando in diretta televisiva l'ha visto zoppicare, fermarsi, vacillare, sorretto dal fantino Edgar Prado, l'America ha pianto. Normalmente, per un purosangue una gamba spezzata equivale a una condanna a morte. Ma i suoi proprietari, due coniugi miliardari, Roy e Gretchen Jackson, e il suo T.....r Michael Matz, medaglia d'argento d'equitazione alle Olimpiadi del 1996, hanno cercato di salvarlo.

Per cinque ore, Barbaro è rimasto sotto i ferri del chirurgo Dean Richardson alla clinica per gli animali dell'università della Pennsylvania. Ieri è ritornato a casa con la gamba risanata. Ma la sua sopravvivenza e la guarigione sono ancora incerte. Da tutta America, sono arrivati e continuano a giungere a Barbaro mazzi di fiori, lettere, telefonate, email. Negli ippodromi spuntano cartelli con la scritta «Auguri Barbaro», «Barbaro ti amiamo». Televisioni, radio e giornali gli dedicano uno spazio enorme. Nelle scuole, i bambini pregano per lui. Persino i potenti seguono la sua odissea: Bush vuole sapere come sta. Una reazione che ha spinto il New York Times — che come tutti i quotidiani da due giorni lo mette in prima pagina — a chiedersi «perché ce ne preoccupiamo tanto». Una domanda che ha molte risposte. Perché l'America non è solo un Paese di tifosi, ma ama anche i pets, gli animali domestici. Nelle case ci sono cinquanta milioni di cani e altrettanti gatti. Perché il cavallo sellato è il simbolo dell'epopea del West, come il cavallo selvaggio, il mitico mustang, è un simbolo di libertà e bellezza. Perché, scrive il New York Times, siamo una società contraria a uccidere un animale.

Nel mondo dell'ippica, vi sono anche altre ragioni per piangere quando un purosangue si azzoppa. Non è questione di soldi, sebbene vi siano in gioco interessi ingenti. Per proprietari, allevatori, stallieri, fantini, osserva il New York Times, i campioni sono come bimbi: hanno bisogno di essere nutriti, preparatati, «seguiti con un misto di disciplina e di affetto quotidiani». Ma la passione del pubblico ha qualcosa di inspiegabile: forse, esso vede nel cavallo un compagno dell'uomo, un legame con la natura. Non si spiega altrimenti perché il cavallo sia così spesso un eroe del cinema e della letteratura. Non a caso, tra i più applauditi film di Hollywood figura «Seabiscuit», storia di un sottovalutato puledro degli Anni Trenta, che si azzoppò, guarì, e stravinse le gare. Un'allegoria per l'America in preda alla grande depressione, la prova che sarebbe risorta. L'America non aveva mai vissuto una vicenda analoga a quella di Barbaro. Nel '75 un altro campione, Ruffian, una puledra, si spezzò una gamba a Belmont Park. Il fantino non riuscì a fermarla, Ruffian portò a termine la gara zoppicando. Venne operata, ma se la rispezzò il giorno dopo, e venne uccisa. Secondo il chirurgo Dean Richardson, Barbaro ha qualche possibilità di cavarsela, se non potrà riprendere a correre gli faranno fare lo stallone, nella speranza che produca un altro purosangue come lui. Come riproduttore vale trenta milioni di dollari, una cifra cospicua, perché è versatile, ha vinto sull'erba, su pista, su distanze diverse. Solo Smarty Jones l'anno scorso lo ha superato: fu ceduto a un allevamento per quaranta milioni.

Ennio Caretto

23 maggio 2006

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scusate ma dovevo sapere.....

Ora non soffrirai più.

Era nato il 29 aprile 2003.

Barbaro: la favola è finita

Praticata l’eutanasia al cavallo che ha emozionato il mondo. A maggio trionfò nel Kentucky Derby, poi alle Preakness Stakes l’infortunio fatale

KENNETT SQUARE (Pennsylvania), 29 gennaio 2007 - Barbaro, il purosangue-campione che ha commosso l’America, ha perso la battaglia più importante: quella con la vita, durata più di otto mesi. La frattura multipla del posteriore destro subita dopo la partenza nelle Preakness Stakes di Baltimora del 20 maggio 2006, esattamente due settimane dopo il capolavoro nel Kentucky Derby di Louisville (la corsa che ferma l’America), alla fine gli è stata fatale e i medici del New Bolton Center di Kennet Square (Pennsylvania) non hanno potuto fare altro che praticargli l’eutanasia.

“Eravamo arrivati a un punto di non ritorno - ha detto Roy Jackson, uno dei suoi proprietari -: il cavallo ormai soffriva troppo e non c’era un’altra strada da percorrere. Purtroppo, e lo dico ovviamente con la morte nel cuore, questa era la cosa più giusta da fare”. La travagliata vicenda di Barbaro, iniziata il giorno dopo l’infortunio con la disperata operazione (placca più 27 viti) per salvargli la vita, in cui gli sono state ridotte le fratture con un intervento di quattro ore, è stata seguita con grande commozione dal popolo americano.

Di fronte alla clinica veterinaria di Kennett Square, un continuo andirivieni di gente qualunque (tra cui moltissimi bambini) con mazzi di fiori e cartelli auguranti una pronta guarigione, ha incoraggiato il purosangue allenato da Michael Matz, arrivato imbattuto alla seconda tappa della triplice corona (Kentucky Derby, Preakness e Belmont Stakes) del galoppo Usa. I telegiornali hanno continuato a seguire i bollettini medici come fossero quelli di una star umana e, ovviamente, anche la notizia della morte ha avuto una grande risonanza. All’inizio di gennaio le condizioni di Barbaro sembravano in netto miglioramento, tanto che si parlava di una possibile dimissione dalla clinica. Per questo, la sua scomparsa, seppur inevitabile, fa ancora più male.

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ehh...è tristissima la storia di Barbaro...io l'ho scoperta dopo aver messo il video. non sapevo che era morto...

l'ho messo perchè vedere un cavallo amato così tanto mi ha commossa. vedere tutti gli sforzi che sono stati fatti....tutto l'affetto anche di persone "sconosciute" al cavallo...mi ha dato un'emozione enorme.

quando poi anche io sono andata a cercare notizie di barbaro e ho scoperto che era morto....non ho avuto più tanto entusiasmo...e nemmeno il coraggio..chiamiamolo così..di commentare.

però...dai...hanno fatto di tutto. avevano i soldi per farlo...e l'hanno fatto. in fondo...molto molto in fondo....è stato fortunato. ha almeno avuto l'occasione per riprendersi. gli hanno dato una possibilità.

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...è comunque molto emozionante vedere di quanto amore sia sempre stato circondato..quante persone hanno lavorato per lui, quante hanno sperato nella sua guarigione e quante persone nel loro piccolo abbiano cercato di farlo star meglio...

Avevano i soldi per farlo e per dargli tutte le cure di cui necessitava..ma troppo spesso pur avendo i soldi i proprietari lasciano perdere...evitano di spenderli perchè tanto il cavallo non tornerà più il campione di prima...purtoppo sono più queste storie che si sentono che non le storie di amore e speranza come quella di barbaro..i padroni e i medici hanno combattuto per lui...ogni cavallo su questa terra meriterebbe il trattamento riservato a barbaro..qualsiasi..campione o meno...

Ora sicuramente correrà felice...e quella zampa avrà smesso di procurargli sofferenze!!!

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Sono d'accordo con diva&vicky soprattutto quando dice che il trattamento di barbaro dovrebbe essere riservato ad ogni cavallo..

Conosco tante persone che possiedono cavalli, ma purtoppo quando questi si ammalano o diventano vecchi vengono sostituiti con un cavallo in piena forma... E' una cosa tristissima...

Io con il mio cavallo se ne avrà bisogno lotterò fino alla fine proprio come hanno fatto i padroni di Barbado, non mi importa di quanto mi verrà a costare...

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Io l'ho fatto, e per due anni ho pagato i debiti, ma non mi sono mai pentita di aver provato anche se alla fine è morta.. sono stata molto male e ogni volta che sento una storia che finisce male mi torna tutto in mente, i mesi di pianto misti a speranza e sofferenza.. a tutte le ore di sonno perse per le cure da fare, per la puledra troppo piccola per caversela da sola, per la mamma che all'ultimo non stava più in piedi... per me che ho perso la mia compagna..la mia amica... è ancora enorme il dolore e mi manca tantissimo, ma almeno so di aver fatto tutto ciò che era umanamente possibile per salvarla..

Conosco un cavallo c'è l'ha fatta.. so la storia in generale, non dettagliata..

era un campione, stava rientrando da una gara che aveva vinto, scendendo dall'aereo, si è spaventato di qualcosa è scivolato e si è rotto un anca.. i proprietari anche loro ricchissimi, l'hanno fatto operare più volte, alla fine gli hanno tolto l'anca e messo qualcosa che la sostituisse almeno per farlo camminare... ha funzionato e dopo moltissimo tempo il cavallo ha ripreso a camminare, adesso è in un associazione protezionistica sta in un paddok d'erba tutto il giorno, zoppica vistosamente, ma almeno cammina e sta bene "per così dire"... oramai è quasi vecchiotto, sono anni che è lì, quasi dieci, ha i suoi compagni e amici che gli tengono compagnia..

Eris

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Anch'io mi sono indebitata per cercare di curare il mio Irish che non ce l'ha fatta e ho provato e provo ancora dopo anni quello che ha descritto Eris. Certo il discorso curare o sostituire il cavallo malato è ampio e dipende da tanti fattori. Innanzitutto i costi, C'è chi come i signori che ha citato Eris vogliono e possono curare e rimettere al prato il cavallo. Poi c'è chi (sentito con le mie orecchie) "operarlo tra una cosa e l'altra mi costerebbe 5000 euro, è anche un pò in là con gli anni. A quella cifra me ne compro uno nuovo". Poi ci sono quelli che pur avendo qualche acciacco si possono curare ma non possono proseguire a fare le categorie di concorsi per le queli erano stati acquistati o le stesse specialità. Una mia cara amica ha optato per utilizzare il proprio in dressage pur essendo completista pur di non vendere il cavallo. Un'altra l'ha dato in affida ad un ragazzino che fa categorie basse.

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c'è sempre una soluzione per chi s'impegna a trovarla, anche se a volte non va a buon fine ma spesso essendo circondati da una massa di ..... i cavalli non fanno una bella fine...

Ma noi ci difendiamo bene anche se siamo una minoranza..

Eris

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Io non ci penserei due volte...piuttosto vendo casa e macchina e vado a vivere sotto un ponte!!!

Loro ci danno tutti se stessi...come si può voltargli le spalle nel momento in cui loro hanno bisogno???

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eheh io ho ben poco da vendere..l'unica cosa che è veramente mia e solo mia è proprio Lilly...

Però una soluzione c'è sempre:basta rimboccarsi le maniche!!

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BEH...a volte ci sono anche dei signori veterinari, che anzichè farsi pagare una cifra enorme riescono a lavorare solo per passione. il mio ex veterinario si occupava di piccoli animali, ma sopratutto di cavalli. ti faceva pagare una cifra un pò eccessiva per un cane o un gatto....ma per i cavalli faceva anche 50 km senza farsi pagare il disturbo. solo il minimo fatturabile.

ha fatto un intervento su una cavalla durante un parto e il proprietario non poteva pagare. si sono messi daccordo per la puledra, se si salvava, più una piccola aggiunta da parte del veterinario, e in caso contrario niente altro se non le spese effettive dell'intervento. anestetico e materiale vario....

a casa sua aveva pure un box per tenere il cavallo in osservazione, e "l'alloggio" era gratuito.....insomma, andava in contro anche a noi comuni mortali squattrinati e amanti dei cavalli.

......peccato che ora non è più in zona...

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Uvetta mi sa che il tuo sia un caso più unico che raro...

Ma spero anch'io un giorno di trovare un veterinario così, per adesso mi accontento del mio, che si è ripreso tutte le medicine costose rimaste inutilizzate (quando è morta Stella de Sud) e lo ha scalato dal costo dell'intera cifra, anche se le medicine non le ho comprate da lui.. e poi non mi ha fatto pagare numerose visite di emergenza, credo che in tre mesi e mezzo ci saremmo visti come minimo una quarantina di volte..

Poi un altra volta un anno fa circa Juanita ha avuto un principio di laminite, l'ho chiamato.. e per una visita approfondita con tanto di esami del sangue si è preso 100 euro e la visita successiva di controllo non ha preso nulla..

Eris

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direi che anche il tuo veterinario è davvero UMANO.

io credo che certi lavori vadano fatti per passione principalmente...e poi per soldi. io lavoravo da quel veterinario, all'inizio ero assistente in ambulatorio,per cani gatti ecc... poi dopo aver avuto diversi casi di proprietari insensibili che rinunciavano a curare una gastrointerite iniziale, curabilissima ma con le dovute spese per i farmaci...e quindi condonnavano il cagnetto alla morte ho prefferito limitarmi alle pulizie. se non mi sono iscritta in veterinaria è anche per quello. perchè purtroppo bisogna avere a che fare anche con le persone, e a volte sono loro che decidono il destino dei loro animali....e non è giusto!!

io probabilmente con il cavallo all'inizio sarei super apprensiva.... farei venire il veterinario ogni mese a fare una controllata generale, analisi del sangue...una visita agli occhi, ai denti...50 euro ogni tanto sono meglio di 2.000-3.000 euro di botto perchè non l'ho controllato come avrei dovuto. (incidenti a parte!)

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Anch'io all'inizio lo ero, poi pian piano.. con la paziena del vet che mi spiegava ogni singola cosa ripetendola anche 20 volte.. ho iniziato a capire quando chiamare il vet e quando invece posso provvedere da sola o con l'aiuto del proprietario del posto.. ti faccio un esempio:

due anni fa a Juanita gli sono venuti gli occhi come due cipolle e piangeva in contianuazione, gli occhi gli si gonfiavano sempre più, ho chiamato il vet che mi ha prescritto una cura, insomma abbiamo passato tre mesi dove la cura che durava 10 gg funzionava finchè la facevi poi quando smettevi tempo un paio di giorni e riprendeva lacrimare.. abbiamo fatto tutte le analisi ed venuto fuori che è allergica alle polveri ed è una congiuntivite cronica..

Oltre a dover tenere gli occhi constantemente puliti e sottosservazione, quando cominciava a lacrimare si doveva chiamare il vet per farle dare la cura (ci voleva per forza la ricetta..) lo avrò fatto 3/4 in tutto in sei mesi..

Poi ho capito che dandogli sempre pomate al cortisone negli occhi avrei anche potuto comprometternela vista..

ho cominciato a darne sempre meno e a fare infusi di camomilla da mettere sugli occhi al posto della crema..

nell'arco di poco tempo gli attacchi sono diminuiti..

Attualmente può ancora capitare che le sigonfino gli occhi per irritazione e lacrimano e questo le fare venire le croste sugli occhi (solo quando sto via più di dieci gg..) basta che ogni volta che vado la, le pulisca gli occhi le metto la gentalyn beta sul muso perchè le lacrime le consumano il pelo.. e quando sto via tanto le faccio un bell'infuso di camomilla da mettere sugli occhi.. e voitlà il gioco è fatto..

Non l'ho imparato in un giorno, ci ho messo tanto.. e così uguale per tutto il resto, solo quando ci passi e vedi puoi imparare, è per questo che consiglio a chi sta in un maneggio, di seguire l'andamento veterinario di tutti i cavalli possibili, in modo da imparare il più possibile..

Eris

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Ragazze, questo topic è dedicato a Barbaro.

Per tutto ciò che non riguarda questo straordinario cavallo, vi prego di aprire un topic apposito.

Confido nella vostra comprensione.

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si...scusate...ma ho trovato una raccolta di gare di Barbaro...

io non so che ritmo hanno di solito i cavalli di questo livello, ma mi è venuto un dubbio...... non sono un pò troppe?

e poi come mai ha avuto una falsa partenza? che fosse già sofferente e quindi nervoso?

non voglio polemizzare, solo avere dei chiarimenti tecnici da chi bazzica nell'agonismo.

allego il video.

http://www.youtube.com/watch?v=kmgf-ocQFbc...ted&search=

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