Silvia Inviato Gennaio 20, 2006 Segnala Share Inviato Gennaio 20, 2006 Ciao, non è per me, ma per una persona che conosco...in voliera ha diversi inseparabili di diversa mutazione, ha solo un'idea adesso, ma piacerebbe loro allevarne uno allo stecco...come si fa? In cosa consiste? Potete darmi qualche informazione? Silvia Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Pappagalli Inviato Gennaio 20, 2006 Segnala Share Inviato Gennaio 20, 2006 Ciao , Alimentare in modo corretto un nidiaceo è impresa tutt'altro che semplice, bisogna non solo aver già avuto esperienza d'allevamento, ma anche avere tanto tempo a disposizione, in quanto, soprattutto se il volatile è ancora implume, necessiterà di continui controlli, frequenti imbeccate, continue pulizie del nido artificiale, ambiente riscaldato. In molti casi è d'obbligo l'uso di gabbie termostatizzate, una sorta di piccole incubatrici in grado di mantenere la temperatura attorno ai 27-30 C°, con una giusta umidità (per non rischiare la disidratazione del futuro pennuto), pena il sicuro insuccesso e il decesso dell'animale nel giro di poche ore. Io eviterei di assumermi questa responsabilità, se non avete la possibilità di dedicargli, almeno, mezz’ora ogni tre-quattro ore per tutta la giornata e per più giorni! (fino a 2 mesi per gli inseparabili!). Particolare cura deve essere posta alla pulizia degli attrezzi con i quali si somministra il cibo, in quanto molto spesso si veicolano con esso germi patogeni (funghi e batteri), causa di gravi enteriti, che determinano l'indebolimento del soggetto o anche la morte. Per non diffondere malattie, dovranno così essere puliti e disinfettati, ogni qualvolta si termina l'imbeccata, o si passa da un animale all'altro. All'inizio è indispensabile affidarsi ai consigli di un allevatore esperto, e magari poter vedere come si fa ed informandosi delle tante difficoltà cui andrete incontro. Successivamente è necessario studiare un serio e responsabile programma di allevamento. Se intrapreso correttamente, l'allevamento a mano di uccelli domestici necessita di molto tempo a disposizione, di denaro, di pazienza ed esperienza. Chiedo pazienza e di leggere con molta calma questi articoli e di fare una piccola pausa riflessiva sull’allevamento a mano (artificiale) e svezzamento dei piccoli: www.pappagalli.ch/Allevare%20allo%20stecco.htm www.pappagalli.ch/allevamentocenerinigruppo.htm www.worldparrottrust.org/italia/html/allevare_i_propri_piccoli.html Non è assolutamente facile né possibile scrivere in un forum come allevare pappagalli, soprattutto quando vi sono diversi pappagalli (specie) provenienti in natura da diversi ambienti e regioni che richiedono ognuno, una cura particolare nell’alimentazione e modo di allevamento e tempi di svezzamento (dai 2 ai 6 mesi!). IN GENERALE (es. per calopsitte o inseparabile) Questo “articolo” è in generale fittizio con le basi più elementari, ma vi sono moltissime altre cose che andrebbero conosciute e aggiunte, ma non possibile farlo in un testo scritto, con possibilità di malinterpretare le cose, senza contare che veramente per ogni specie vi sono delle differenze dall’allevamento all’alimentazione! ”Sono necessarie delle speciali 'scatole', vere e proprie nursery, dove far soggiornare gli esemplari più giovani. Queste scatole di plastica, di forma rettangolare, hanno la caratteristica d'includere due lampade, del tipo per acquario, di 15 watt ognuna, per permetterne il riscaldamento. Le nursery, se artigianali, devono essere riempite con un asciugamano assorbente, che deve essere sostituito tutti i giorni. A livello professionale è necessaria anche la presenza di un'incubatrice per le uova. I piccoli possono essere alimentati mediante un cucchiaio o una siringa. Durante i primi 15 giorni vanno imbeccati 6/7 volte al giorno (circa ogni 2-3 ore) e la temperatura del cibo non deve superare i 45°C (altrimenti c’è il rischio di bruciare il gozzo) e non deve essere inferiore ai 36°C (disturbi di digestione). A partire dalla 3 settimana il numero delle beccate deve progressivamente diminuire, mentre la densità del prodotto deve aumentare, e verso i 35 giorni includendo nel cibo i semi scorticati e macinati finemente. Quando i piccoli avranno raggiunto i 45 giorni si procederà con 2 imbeccate al giorno. E' buona norma fornire anche dell'acqua (oligominerale), mediante un contagocce, in ragione di 1-2 gocce dopo ogni imbeccata, sia per prevenire eventuale disidratazione, che per pulire l'interno del becco dai residui di cibo. Durante lo svezzamento fornire quotidianamente vitamine, sali minerali, osso di seppia. Un paio di volte la settimana, mele ben mature o carota. Quando saranno completamente svezzati, smetteremo i schiacciare i semi. In questo stadio sarà buona norma abituare i piccoli a consumare tutta i tipi di semi componenti la miscela. I pullus vanno pesati ogni giorno e mantenere un agenda aggiornata sulla crescita del piccolo, aiuta a intervenire tempestivamente qualora sorgano probelmi.” Ecco fatto, descritto sembra una vera sciocchezza eseguirlo, ma se non realmente necessario per urgenza (genitori aggressivi, abbandono nidiata, ecc..) non vedo motivo di eseguire l’allevamento a mano, tanto meno se non seguiti nei primi periodi da chi già effettua questo tipo di allevamento. Sono frequenti i casi in cui ho notato pullus morti per ustioni al gozzo, d’aria nel gozzo e patologie varie. I motivi sono citati negli articoli suesposti che invito tutti a leggere. Un conto è richiedere pareri per vedere le differenze fra i vari allevatori e magari discutere del tipo di alimentazione, un conto è descrivere e come eseguire l'allevamento artificiale ! Ciao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
aury Inviato Gennaio 21, 2006 Segnala Share Inviato Gennaio 21, 2006 Totalmente d'accordo con Mara. Non ci si improvvisa svezzatori e non si può spiegare in un forum come allevare allo stecco un nidiaceo, è indispensabil l'esperienza diretta presso qualche allevatore esperto. ;) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Silvia Inviato Gennaio 21, 2006 Autore Segnala Share Inviato Gennaio 21, 2006 Grazie ad entrambe, non ho mai avuto esperienze con pappagalli e quindi non avevo cosa consigliare a queste persone...conosco una signora che lo fa (e li vende anche) ma non avevo avuto modo di chiederglielo... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Silvia Inviato Gennaio 22, 2006 Autore Segnala Share Inviato Gennaio 22, 2006 Pensavo ma per allevarne uno al contatto umano, bisogna per forza levarlo come si diceva ancora implume? Non si può (eventualmente seguiti sempre da gente esperta) prenderli già più grandetti? Tipo 18gg (che hanno suoperato il periodo criticissimo). Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
aury Inviato Gennaio 23, 2006 Segnala Share Inviato Gennaio 23, 2006 Io consiglio di prenderlo già allevato allo stecco quando l'allevatore ha completato lo svezzamento. Sarà comunque molto confidente con l'uomo. ;) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ospite Inviato Febbraio 3, 2006 Segnala Share Inviato Febbraio 3, 2006 Ti consiglio pure io ti prenderne uno già svezzato, se vuoi provare affidati ad un buon allevatore. Non una cosa semplice. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
aury Inviato Febbraio 3, 2006 Segnala Share Inviato Febbraio 3, 2006 Ti consiglio pure io ti prenderne uno già svezzato, se vuoi provare affidati ad un buon allevatore. Non una cosa semplice. Non sono d'accordo. Esistono molti ottimi allevatori, basta avere pazienza, non essere frettolosi e saperli cercare. ;))) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
marco_offlimits Inviato Febbraio 3, 2006 Segnala Share Inviato Febbraio 3, 2006 già già...hanno perfettamente ragione.... imbeccare è difficile se non si è pratici e se non hai chi ti insegna dal vivo... ad ogni modo puoi anche tentare di abituare al contatto un soggetto svezzato dai genitori ..ma ancora giovane... sarà un po' più difficile ma a volte si ottengono risultati buoni comunque Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ospite Inviato Febbraio 6, 2006 Segnala Share Inviato Febbraio 6, 2006 Io ho provato con un soggetto svezzato dai genitori, rimangono pur sempre selvatici....... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
aury Inviato Febbraio 6, 2006 Segnala Share Inviato Febbraio 6, 2006 Io ho provato con un soggetto svezzato dai genitori, rimangono pur sempre selvatici....... Raggiunta la maturità sessuale gli agapornis tendono a ritornare ad essere mordaci. Ciò non toglie che si può comunque raggiungere un buon grado di confidenza con questi pappagallini, basta avere pazienza. ;) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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