Vai al contenuto

Poiana

Members
  • Numero contenuti

    85
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Days Won

    4

Tutti i contenuti di Poiana

  1. Pipistrello fortunato allora purtroppo tanti hanno paura e non riescono nemmeno a guardarli, figurarsi a toccarli. Per me è stata una tragedia doverli allattare con la siringa... quello è veramente un casotto :S
  2. Vero quello che dici Zarina, ma se il cane risulta sano non si può nemmeno escludere a prescindere. Io poi non sono un'esperta, mi baso sulla mia esperienza e su ciò che ci è stato spiegato all'università dal professore di etologia, che di casi simili ce ne ha descritti parecchi (ed io stessa ne ho visti). Poi una diagnosi non si fa su un forum e non si può mai prescindere dal far vedere l'animale ad un esperto (veterinario o comportamentalista che sia). Poi con me sfondi una porta aperta; io non muovo un passo senza lo "psicologo" del mio cane. E probabilmente non mi sono spiegata bene, non voglio dire che "divano + letto = capo branco", altrimenti i miei cani mi avrebbero già sbranata. Tuttavia, se ci sono altri atteggiamenti equivoci, non si può escludere a prescindere visto che la cagnolina, da ciò che sembra aver detto il veterinario, è sana, e questa sensazione, a quanto pare, non ce l'ho avuta solo io....
  3. Potrebbe essere che il cane non ha abbia capito chi comanda in casa, cioè che abbia capito di essere lei il capo. La posizione sul divano è una posizione rialzata che di solito assume il capo rispetto agli altri membri del branco. Il cane sta anche sul letto? Ha delle regole ben precise? Alle cose che ha già scritto Martyfloo aggiungo che voi dovete camminare davanti al cane, ovvero passare per primi attraverso le porte ed i cancelli ed assumere tutti quelli che sono i comportamenti di un capo branco (quelli già citati da marty, compreso scegliere voi quando si inizia e si smette di giocare e dare le spalle se lei insiste con il gioco e voi avete deciso che è ora di smettere). E per carità, se, da come ho capito, è un cagnolino di piccola taglia, non prendetela in braccio quando incontrate altri cani! Il cane è cane, non è un bambino e non è un accessorio; il cane in passeggiata deve camminare, deve socializzare e deve imparare a comportarsi con gli altri cani (ovvio che questo non vuol dire lasciarlo sbranare, ma allontanarlo con il guinzaglio e non prendendolo in braccio). Prendere in braccio il cagnolino alla presenza di altri cani è il modo migliore per farlo diventare aggressivo con i conspecifici, poiché la presenza del proprietario lo fa sentire ancora più forte, e farlo finire in bocca ad un altro cane più grosso alla prima distrazione...
  4. Personalmente quando ho chiesto al mio vet se potevo dare ai miei cani l'osso di prosciutto comprato al negozio di animali per farli stare più tranquilli a capodanno, mi ha detto di si ma di stare attenta solo a non fargli mangiare l'osso in sé, mentre per la carne non c'era problema. Un amico (ottimo) veterinario invece mi ha detto che fra i suoi cani differenzia quelli più voraci da quelli che mangiano con calma ed a questi ultimi dà tranquillamente anche le ossa, purché ovviamente abbiano le giuste dimensioni.... Quelle di volatili non bisogna darle assolutamente perché sono cave e possono fare grossi danni.
  5. un'altra volta invece mi si è ricoverato un animaletto in casa Ci eravamo trasferiti due giorni prima al mare, ma sono rientrata in città per dare delle fotocopie ad una collega. Mentre stavamo andando via, sia io che lei abbiamo sentito uno strano rumore in casa. "Ok, è entrato un animale; speriamo che non sia un topo perché non saprei come sfrattarlo. Per quanto il rumore mi sembra di più quello di un rondone in una scatola" Seguendo l'orecchio giunsi ad una busta di carta in cui c'erano delle scarpe e, come dire, mi "affacciai" per capire cosa fosse a cercare di arrampicarsi lungo i lati. Mentre la mia collega, un po' intimorita mi diceva "ti prego, non dirmi che è un topo" io mi sporgevo di più per guardare dentro la busta e riconobbi il musetto peloso ed appuntito con le orecchiette di un topolino. "Si, è proprio un topo!" Guardai meglio per capire come potevo fare per prenderlo senza far male né a me né a lui (anche perché il morso di un topo lo avevo già sperimentato e l'idea di ripetere la cosa non mi piaceva molto) e mi scappò un "No, aspetta un attimo.....". Guardai bene e lì dove avrebbero dovuto esserci le zampette anteriori, c'erano invece un bel paio di ali. "Mary, è un pipistrello! Non lo so come c'è arrivato qui, ma sono almeno due giorni che è in casa, perché non sarebbe potuto entrare dopo". Presi l'animaletto e lo misi in una scatola da scarpe, ma senza chiudere del tutto la scatola, perché il pipistrellino mi sembrava piuttosto stordito. Salii a prendere il blocchetto dei verbali di recupero e sentì la mia collega gridare. "Che succede???" - "Valeeeeeee!!!! Sta volando in giro per tutta casaaaaaaaaa!!!! Aiutoooooo!". Scesi e la scena che mi trovai davanti fu il pipistrello che volava e la mia collega che gridava terrorizzata all'idea che gli volasse addosso ed allo stesso tempo rideva perchè si rendeva conto di essere ridicola Aspettato un po' che il pipistrello si stancasse, attesi che si poggiasse in un punto raggiungibile, lo presi e lo rimisi insieme ad una vecchia pezza nella scatola (stavolta chiusa, ma con i fori per il passaggio dell'aria). Dopodiché lo portai al centro dove gli lasciai un po' di camole e lo lasciai in attesa che il veterinario lo visitasse. Il pipistrello era affamato, per cui mangiò senza farsi pregare più di tanto, senza nemmeno preoccuparsi della mia presenza mentre gli scattavo un book fotografico e, due giorni dopo, la sera, ripresi la scatola e lo liberai nel mio terrazzo, potendolo ammirare mentre volteggiava prendendo sempre più quota, fino a sparire dalla mia vista.
  6. Si Marty, è veramente bellissimo, anche se spesso dura pochi secondi. Ed è ancora più bello quando si libera un animale che è giunto al centro..... così:
  7. Ciao a tutti, accolgo la proposta di martyfloo e scrivo un post su uno dei tanti animaletti arrivati al centro in questi anni. Dunque dunque.... Un bel giorno chiamai il vet per avvertirlo che il fine settimana sarei andata io al centro e lui, fra le varie istruzioni, mi disse che fra i nuovi arrivi c'era un pullo che doveva essere ingollato spesso con bocconcini "micro" e che doveva restare sempre al caldo ("sempre se lo trovi vivo, perché è arrivato più di là che di qua"). Quando arrivai al centro andai subito a guardare l'animaletto e mi ritrovai davanti un cosetto microscopico, ricoperto da un sottile piumino bianco, con gli occhi ancora chiusi, il "dente dell'uovo" ancora ben evidente ed arrabbiato come una biscia perché stava morendo di fame. ("Ottimo: esattamente COSA sei tu, cosino piccolo e famelico? Sicuramente un rapace, probabilmente notturno, ma qui finisce la mia conoscenza in materia. Non morire che ci resto male!"). Ma di morire non aveva nessunissima intenzione, giustamente, anzi.... Grande quanto un pipistrello, mangiava come un bue e strillava come un'aquila. Dopo qualche giorno aprì i due begli occhietti gialli, permettendoci di capire che si trattava di una bella civettina e dopo qualche mese, sviluppato il piumaggio ed un bel caratterino, potè essere spostato in una delle voliere grandi per imparare a volare e rinforzare le ali in attesa del momento giusto per il ritorno in natura.... momento al quale non ho potuto assistere perché un bel giorno sono arrivata al centro ed ho scoperto che il vet l'aveva liberata in un momento in cui le condizioni erano ideali, dimenticandosi di avvertirmi (grrr grrrr grrr). Comunque l'importante è che sia volata più che bene e che ora sia libera di vivere la sua vita
  8. mi dispiace molto. Comunque non sarà di certo l'unica cucciolata che ti capiterà nella vita, quindi puoi aspettare di tranquillizzarti un pochino e, quando sarà il momento migliore, prendere questa cucciolina che desideri tanto; e se non sarà lei, ci sono tanti cagnoni bisognosi di qualcuno che gli voglia bene in giro. Sicuramente sarai un'ottima "mamma umana" se ti fai tanti scrupoli, quindi non desistere, aspetta solo il momento migliore
  9. Ciao, ti sei organizzata alla grandissima stando a quanto hai scritto Non conosco questa razza quindi non posso parlarti nello specifico, ma posso basarmi sul mio diavoletto rosso. Io ho un Setter Irlandese e lo tengo fra casa e giardino, più le passeggiate più o meno lunghe a seconda delle possibilità... o meglio, lo terrei fra casa e giardino, perché nonostante sia una razza da caccia, che dovrebbe percorrere almeno 5km al giorno di passeggiata ed essere una razza che tende ad allontanarsi dal padrone, lui di staccarsi dai miei piedi non ne vuole proprio sapere; la casa è grande e lui ha tutti i suoi spazi, ma l'unico che gli interessi è quello vicino a me. Anche quando studio si piazza sui miei piedi e dorme. Solo quando siamo in campagna si allontana un po' di più, ma comunque se non ci sono io non esce; fa la finta insieme all'altro cane ma se non sono con loro torna immediatamente a casa. Quando non gli do attenzione invece si piazza addosso a me con il suo musone e piange fino a quando non "vince". Credevo che fosse il mio ad essere così, perché soffre di una sindrome da privazione sensoriale, ma, parlando con altri che hanno la stessa razza, mi hanno confermato che anche i loro sono così... Il posto migliore sono i dieci centimetri occupati dai piedi dei compagni umani. In linea di massima, anche il meticcio gradisce stare Dove siamo noi, anche se è un po' più indipendente e più schivo caratterialmente. Se dovessi basarmi sulla mia esperienza, quindi, ti potrei dire che ciò che interessa maggiormente ad un cane è la presenza e l'attenzione del suo amico bipede, però questo deve garantirgli almeno una passeggiata lunga per svagarsi un po', oltre alle altre necessarie. I cuccioli comunque si stancano presto di camminare (a meno che i miei non fossero dei grandi para....), quindi più di tanto da piccolina il problema non si pone. Certo quando sarà grande non basteranno passeggiate di dieci minuti e comunque dovrai dedicartici con coccole, giochi ed attenzioni (noi siamo finiti anche dallo "psicologo", ma questo perché il mio Irish è "schizzopatico" e per gestirlo ci vuole una pazienza infinita). Ah, se socializzati piano piano non dovrebbe darti nessun problema con i gatti; almeno il mio veniva a passeggio con noi alla fine. Questa è la mia esperienza, ma non sono un'esperta. Sicuramente loro potranno dirti meglio. Una cosa che ti suggerisco è di rivolgerti ad un buon comportamentista (non addestratore, proprio esperto di comportamento - lo "psicologo" di cui parlavo sopra) per sapere come ti devi approcciare con lei, prima ancora di prendere la cucciola ed evitare di fare errori banali che possono compromettere il vostro rapporto dopo. Facci sapere, comunque
  10. Ciao, intanto benvenuto/a Di sicuro gli esperti del settore ti saranno molto utili. A presto
  11. Già... Te lo immagini se prendesse piede la stessa brutta abitudine che c'è con le palustri anche con i piranha??? Si salvi chi può!!!!!!!
  12. Speriamo che a furia di imitarti non impari ad aprire la porta o già vi vedo ad inseguirle ovunque sono contenta che sia andato tutto bene. Continua ad aggiornarci che sono curiosissima
  13. Ciao io personalmente sono assolutamente contraria ai gatti relegati in casa, ma probabilmente dipende dal fatto che ho giardino e campagna. Comunque ne ho visti anche diversi chiusi in appartamento, ma spessissimo ho sentito di gatti che si sono buttati giù dai balconi e dove non è successo, indagando, di solito è uscito fuori che erano "sprangati" in casa (giusto quello di mia zia era pantofolaio in appartamento, però spesso lo portavano in campagna e lui poteva "sfogarsi" in quei periodi lì). Sicura che non ci sia qualcuno che li prende? I miei gatti sono sempre stati in giro, anche da giovani, e quando sparivano era regolarmente perché qualcuno aveva pensato che a casa sua sarebbero stati meglio... l'ultimo tentai di tenerlo in casa, ma durò molto poco, poi cominciò a scappare fuori ad ogni occasione e quindi cominciai a lasciarlo uscire quando voleva; ho il sospetto che sia finito in qualche associazione animalista e poi chi sa dove. Siete poi riusciti a ritrovare i vostri? E che avete deciso? Per quanto riguarda la pettorina sono d'accordo con martyfloo.
  14. Poiana

    Sterilizzazione

    Questo è esattamente il motivo per cui non prendo animali dalle associazioni nemmeno se mi pagano e per cui non voglio proprio avere a che fare con questo genere di persone. In ogni caso ti confermo anche io che non si effettua l'operazione durante il calore, a meno che non sia una situazione di emergenza; o prima o dopo. Comunque sia, come sta ora la micetta?
  15. Ciao Zarina, se devo essere sincera ti direi una fesseria, non lo so se c'è in atto qualcosa. Il fatto di non fargli deporre le uova sotto terra, se ci pensi, è un po' come la sterilizzazione (da noi comunque c'è la terra perché il nostro nasceva come laghetto per gli anatidi... che non riescono più a crescere una nidiata a causa delle trachemys). Credo che il problema della reintroduzione nel loro habitat sia tutto economico ed inoltre, forse, si andrebbe a squilibrare un po' troppo la popolazione di quegli habitat (un ecosistema che dovrebbe già aver trovato il suo equilibrio), andando ad inserire troppi nuovi predatori. Intanto, a mio modesto parere, bisogna vietare il più rapidamente possibile l'importazione e la vendita di tutte le specie esotiche; poi bisognerebbe fare una campagna di eradicazione dal territorio, non dico uccidendo gli esemplari, ma quanto meno prendendo gli animali e portandoli in strutture adeguate (acquari, zooparchi e vari "santuari"). Il problema è che sono veramente troppe... Se si fa una passeggiata lungo i fiumi ed i laghi a primavera è pieno. C'è il lago di un'oasi del WWF, nella mia regione, che è invaso da queste testuggini... i gestori dell'Oasi sono disperati perché lì si riproduce la Emys e tutte queste Trachemys sono un pericolo notevole. Anche noi al parco abbiamo dovuto smettere di prenderle, perché ce ne hanno portate oltre 70 in 3 anni e rischiamo di sovraffollare il laghetto (e meno male che per un caso fortuito sono tutte femmine...). È un problema serio, purtroppo, dovuto soprattutto all'ignoranza in materia di chi le acquista e alla strafottenza di chi le vende... E adesso vanno di moda i piranha.....
  16. Rieccomi qui, a fare la "rompi" della situazione...e stavolta ho pure cambiato sezione dilago peggio della peste Scherzi a parte, ci tengo solo a fare una piccolissimissima...ok, no, un po' più lunga...precisazione sulle testuggini palustri americane (nello specifico le Trachemys, ma mi riferisco anche alle altre). Portate pazienza, rompere le scatole su questi argomenti è il mio compito e lo porto a termine con estrema solerzia e certe cose è meglio che si dicano il più possibile (chiedo scusa ai moderatori se fosse già stato trattato l'argomento). Le Trachemys appartengono a due sottospecie diverse: la T. scripta elegans o tartaruga dalle orecchie rosse (in riferimento al colore rosso delle strisce ai lati della testa) e la T. scripta scripta o tartaruga dalle orecchie gialle. Della prima è vietata l'importazione ed in alcune regioni la vendita e si sta facendo lo stesso con la seconda. Non vi sto a spiegare tutta la trafila dell'alimentazione e del terrario, perché lo hanno già fatto decine di volte i moderatori. Queste piccine, dopo qualche anno di vita, cominciano a diventare delle bestioline notevoli, fino a raggiungere 10-15 cm di diametro ed una notevole voracità. Spesso e volentieri, quindi, chi le compra pensa che la cosa migliore per loro sia liberarle in qualche corso d'acqua: ERRATO!!!!! Questa cosa proprio non si fa! No, no, no! Queste tartarughe americane si adattano al nostro ambiente (e ciò non è bene) ed entrano in competizione per territorio ed alimentazione con la testuggine palustre europea o Emys erbicularis, che essendo più piccola e meno vorace perde lo scontro e lo spazio e sta scomparendo. Come se non bastasse, le Trachemys adulte predano le Emys giovani, andando ad incrementare il danno. Come tutte le specie alloctone che stanno colonizzando il nostro paese, quindi, questi animali sono una vera piaga per il nostro ecosistema, motivo per cui non vanno, assolutamente e per nessun motivo, liberate; se proprio non le potete più gestire, allora, regalatele a qualcuno che possa mantenerle o chiedete a qualche struttura pubblica se possa occuparsene. Credo che a nessuno faccia piacere l'idea dell'eradicazione (ovvero eliminare completamente una specie da un dato territorio, di solito tramite uccisione degli individui che la costituiscono), quindi perché andare a peggiorare la situazione dovendo per forza, prima o poi, arrivare a questa cruenta decisione?
  17. Buon giorno, mi permetto di tranquillizzarla io in merito alle sue tartarughe, che, se non ho capito male, sono testuggini palustri americane del genere Trachemys. Queste tartarughe, o per meglio dire testuggini, sono estremamente adattabili, tanto che sono arrivate a colonizzare i nostri corsi d'acqua, proprio in seguito a liberazioni da parte di privati che non sapevano più dove tenerle. Tanto è vero che stanno via via distruggendo il nostro ecosistema, entrando in competizione per cibo e territorio con la Emys orbicularis o testuggine palustre europea, che essendo più piccola e meno aggressiva sta via via perdendo i suoi spazi. Senza dimenticare che le "cugine americane" predano anche le forme giovanili della testuggine nostrana. Ringraziando il Cielo, è stata vietata l'importazione (ed in alcune regioni come la mia anche la vendita) della T. scripta elegans e si sta procedendo nella stessa direzione anche con la T. s. scripta. Nel parco dove "lavoro", c'è un laghetto recintato in cui, proprio per evitare ulteriori liberazioni in natura, abbiamo messo decine e decine di testuggini con storia similare a quella delle sue e si sono ambientate benissimo e mai nessuna ne abbiamo rinvenuta morta (in compenso stanno mangiando tutti i pulli degli anatidi). Avendo liberato le sue nel periodo caldo, fra l'altro, hanno avuto tutto il tempo di abituarsi man mano al freddo e rallentare di conseguenza il metabolismo a seguito del freddo e poter andare in letargo (per il quale è importante che siano bene in carne, ma provenendo da cattività e fuor di dubbio). Il fatto che non ci siano mai andate non è grave, stia tranquilla, tanto più che hanno solo 3 anni e sono ancora molto giovani (queste testuggini possono vivere fino a 35 anni). Magari avrebbe potuto essere un problema se le aveste liberate in inverno procurandogli un forte shock termico, ma, se non ho letto male, il post è di giugno. Quello che, più che altro, mi auguro, è che il laghetto di destinazione sia ben recintato per evitare fughe, ma siccome è stata la stessa guardia forestale a fargliele liberare, sono certa che lo sarà, quindi le sue testuggini staranno benissimo insieme alle loro conspecifiche, stia serena. Sarebbe stata buona norma tenerle in quarantena per un po', ma ormai sono andate e va bene così Buona giornata
  18. Ciao sixia, complimenti, hai delle micine davvero bellissime. Come stanno adesso? Hanno ricominciato a "far danni"? Probabilmente te lo avrà già detto il vet, ma ripeterlo non fa mai male: fa attenzione che non si lecchino (da sé o una sull'altra) i punti di sutura. Ora che le hai sterilizzate attenta a non farle ingrassare, mi raccomando. Poi facci sapere come stanno...
  19. Concordo con zarina. A me successe addirittura con il vet. Il mio cane è un meticcio trovatello; quando il vet lo guardò mi disse che aveva circa 3 mesi e che non sarebbe arrivato a pesare più di 10kg. Ora ne pesa 20, è di taglia media e si fa compagnia con un altro di 30. Per fortuna io non ho problemi di spazio e mi piacciono i cani grandi Se vuoi essere certa che siano cagnolini piccoli ti suggerisco di rivolgerti a qualcun altro che possa garantirtelo. Inoltre ricordati che prima di 60-70 giorni non vanno allontanati dalla mamma e dai fratellini e che il cane si sceglie in base all'empatia con noi e non alla bellezza. Buona fortuna
  20. Ah, dimenticavo: il periodo in cui si trovano i cuccioli è quello primaverile-estivo e, nel caso in cui fosse necessario alimentarli perché non si riesce a farli giungere ad un centro in tempi brevi (in considerazione del fatto che dovrebbero mangiare ogni 3-4 ore), si possono alimentare con latte di capra, ma non bisogna dargli quello vaccino perché gli dà intossicazione (ed è dannoso anche per ricci, pipistrelli e ghiri, che non digeriscono il lattosio). Grazie. Faccio quello che posso, Marty
  21. Sono un po' in anticipo con la stagione, ma è meglio parlarne prima che dopo, quando potrebbe essere già tardi Vorrei presentarvi un piccolo amico, pervenuto al centro recupero animali selvatici l'anno scorso: Si tratta di un capriolo e...si, quello vicino al muso è proprio un biberon. Questo cucciolo è giunto al centro in condizioni pessime, in quanto un signore lo ha rinvenuto accucciato al suolo e, credendo che si trattasse di un orfano, lo ha preso e portato a casa con sé, tenendolo diversi giorni a casa (cosa che, ricordo, è vietata dalla legge, anche se fatta in buona fede) ed alimentandolo in maniera errata Lasciando perdere la storia del piccolino, che fortunatamente si è ripreso ed è in un recinto di preambientamento in attesa di essere liberato , bisogna dire che, questo piccolo, con molta probabilità non aveva alcun bisogno di essere soccorso. I caprioli, i cervi ed i daini, infatti, fino a qualche settimana di età vengono lasciati dalle madri nascosti al suolo, accucciati fra l'erba ed i cespugli, forti del loro mantello mimetico e della mancanza di odore. Le madri, poi, si allontanano in cerca di cibo, per tornare ad intervalli regolari ad allattarli. Per questo motivo non bisognerebbe mai, per alcun motivo (salvo malattia, ferite gravi o morte accertata della madre) prendere, e tanto meno toccare, i cuccioli di queste specie. Se, infatti, vengono toccati dall'uomo, la madre sente addosso ai suoi cuccioli questo odore e li abbandona, lasciandoli morire di fame e di stenti. Nei casi in cui fosse necessario prelevare i cuccioli, invece, è bene informare la forestale o le guardie ambientali, che possano così occuparsi del recupero degli animali e della loro consegna a centri specializzati. Ricordiamo quindi, guardare si, toccare no!
  22. si, probabilmente troppo lungo, ma volevo evitare di incollare il link. Magari la prossima volta provo a suddividerlo in due parti P.S. ho spiegato ad un'altra moderatrice che ho recuperato la password del vecchio account, quindi quell'altro non lo uso più. Mi ha detto di non preoccuparmi e limitarmi ad usare questo. Avviso nel caso in cui dovessero esserci problemi, visto che non si potrebbero avere due account
  23. E' un bellissimo cavallo, complimenti, ma non credo sia possibile identificarlo semplicemente in questo modo, mi dispiace. Ne avrò visti a decine con il mantello come il suo. Comunque ti faccio un in bocca al lupo per scoprire da dove viene il tuo Gulliver. In ogni caso goditi tutto il tempo che hai a disposizione con lui, perché è tempo che non tornerà in seguito. Sono animali che sanno dare un sacco di amore e si offendono a morte se vengono trascurati (ma in dieci anni lo avrai ben capito ;) ) Anche io avevo un cavallo a cui ero affezionatissima, ma purtroppo non ho potuto comprarlo.... Si chiama Nemio ed è il "gigante buono" del maneggio in cui si trova adesso, anche se ho saputo che ha disarcionato la nuova proprietaria (che non ha voluto fare la mezza fida ). Quando andavo a trovarlo mi teneva il broncio perché non andavo più tutti i giorni come prima...ora ho smesso del tutto, come ho smesso di andare a cavallo da quando ho dovuto smettere di montare lui. Chissà che un giorno o l'altro non riesca a portarmelo in campagna e farlo scorrazzare in giro, magari con qualche amico
  24. ehm....a parte il fatto che i rapaci non si "svezzano" perchè non sono mammiferi =) per quel che riguarda l'allevamento dei piccoli si tratta di trovare un'alimentazione adatta (che dev'essere costituita da carne rigorosamente ed unicamente cruda, ma anche da penne, pelo ed ossa per permettere al rapace l'eliminazione delle parti non digerite tramite la borra), di costruire un riparo adatto con posatoi adatti e rivestiti in erba sintetica e pulirlo giornalmente per tenere ottime condizioni igieniche. I rapaci in cattività infatti sono molto suscettibili a malattie proprie della detenzione in gabbia (o voliera che sia), come ad esempio il "bumblefoot". Dopodichè, se è piccolo, con santa pazienza ti metti lì ed ingolli l'animaletto ogni volta che ne ha bisogno. Ovviamente i rapaci sono tutti protetti e per poterli detenere è necessario acquistarli da autorizzati perchè devono avere il cites e l'anellino di riconoscimento che si applica quando sono pulli: questo è inamovibile, non presenta punti di giuntura e sopra presenta il numero identificativo dell'animale. Nel momento in cui sia sprovvisto di documento è automaticamente fuori legge (e se ti beccano passi un sacco di guai). Se ti interessa la falconeria puoi cominciare a documentarti tramite i numerosi manuali (il più famoso è il "De arte venandi cum avibus" di Federico II ma costa un botto e per cominciare puoi trovarne uno più "potabile"), ma in ogni caso la falconeria è un'arte che non si improvvisa, che richiede tanti soldi, tanto tempo, tanto spazio, tanti sacrifici e soprattutto un corso fatto bene. Se dalle tue parti c'è qualcuno che la pratica informati presso di lui (ma prima assicurati che sia un falconiere e non un bracconiere). Se trovi un rapace per strada NON PUOI ASSOLUTAMENTE TENERLO, ma lo devi consegnare entro 24 ore ai centri autorizzati (se è ferito o non vola, altrimenti sta benissimo dove sta). Nel caso di pulli è bene assicurarsi che non ci siano i genitori nei dintorni: i piccoli di allocco ad esempio, hanno l'abitudine di scendere dal nido ed esplorare il territorio a piedi, ma i genitori continuano ad accudirli e per questo motivo non bisognerebbe toccarli a meno di pericolo immediato o lesioni. In questi casi ci si può rivolgere ai C.R.A.S. (Centri Recupero Animali Selvatici) o alle varie associazioni come la LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli). Nel caso in cui nel tuo territorio sia presente un centro recupero, solitamente è la scelta migliore. Questi infatti sono (o quanto meno dovrebbero essere) strutture veterinarie fornite di tutto il necessario per la cura di tutti i tipi di selvatici. Nel caso in cui trovi un rapace prima di maneggiarlo assicurati di esserne in grado poichè (non è il caso della civetta o dell'assiolo perchè sono piccoli ma comunque se non sai maneggiarli rischi di far loro del male) possono fare molto male con becco ed artigli. Dopodichè, siccome sei appassionato ti passo qualche piccola curiosità sulla civetta, che magari hai già trovato su internet ma potrebbe anche essere divertente o interessante sapere. A parte le notizie che già avrai trovato su alimentazione, peso, dimensioni eccetera eccetera la civettina non presenta dimorfismo sessuale se non per una leggera differenza di peso fra il maschio e la femmina che generalmente è appena più grande (tuttavia il peso non è sempre indicativo). In alcune regioni, tipo la mia la civetta è considerata un uccello del malaugurio perchè si pensa che il suo canto "annunci il morto". Questa credenza le ha causato spesso persecusioni e deriva dal fatto che in passato, durante le veglie funebri che duravano tutta la notte nei cimiteri, era facile vedere e sentire cantare la civetta, un pò perchè attirata dalle luci delle fiaccole, un pò perchè nei cimiteri lei nidifica spesso. In Grecia, al contrario, è si dice che porta fortuna. Nell'antichità era considerata uccello sacro alla dea della sapienza Atena (da cui il nome scientifico Athene noctua)e tutt'ora è così importante che la ritroviamo sulla moneta da un'euro greca. Anche il simbolo della sapienza in Grecia è proprio l'occhio della civetta =) Ehm, tanto per la cronaca non sono assolutamente un'esperta ma lavoro in uno di quei CRAS, quindi se vuoi qualche altra informazione fammi sapere. Cercherò di risponderti per quel che mi è possibile ;) Ciao e scusate se mi sono un pò dilungata
  25. ciao, mi intrometto nel discorso anche se un pò in ritardo. Siccome sono volontaria in un centro recupero animali selvatici e di rapaci ce ne arrivano in continuazione (e non oso pensare a cosa succederà ora che riapre la caccia) non potevo non leggere il topic Se posso darti un consiglio informati se anche nella tua zona esiste un C.R.A.S. e che convenzioni hanno per il recupero della fauna. In questo modo se dovesse capitarti nuovamente saprai subito chi chiamare e non perderai tempo che potrebbe risultare preziosissimo per il recupero dell'animale. Inoltre un altro suggerimento: siccome questi sono animali selvatici che temono l'uomo, occhio a come li maneggiate!!! Nel caso dell'assiolo non c'è problema perchè non fa male ma se fosse stato un gufo o un allocco avreste rischiato di farvi molto male. Quando si maneggia un rapace è sempre bene, soprattutto nel caso dei notturni, bloccare le zampe in modo che non possa fare male con gli artigli. Inoltre la presa dev'essere bassa perchè a causa della grande mobilità della testa possono sempre arrivare a toccare la mano con il becco (ed avendolo sperimentato più di una volta ti assicuro che non fa piacere. Per quel che ti ha risposto Candy13 sull'alimentazione e sull'acqua è tutto giustissimo anche se per brevi periodi la carne macinata non gli fa male (purchè sia sempre e solo carne cruda!!!). Considera poi che l'assiolo è un insettivoro quindi in ogni caso ti saresti allontanata dalla sua alimentazione naturale =) Non vorrei sembrare saccente ma mi sono sentita di dare qualche consiglio. Ora vi saluto e chiedo scusa per l'intromissione ;)
×
×
  • Crea Nuovo...