
Earendil
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Frena..frena..dipende dal tipo di passeggiate. Passeggiata può essere mezzoretta di passo..come può essere due o tre ore a tutte le andature su diversi tipi di terreno..e in quel caso la mole di lavoro può essere simile a quella di un saltostacolista. Da me, a parte l'endurancista (per cui il lavoro è nettamente superiore) tutti i cavalli sono per lo più adibiti a trekking, ma non mangiano solo fieno!! No, non è così costoso..mantenere un cavallo con il faidate. Però i rischi di fare danni basandosi sulle improvvisazioni sono vicinissimi..dietro l'angolo. In più bisogna aggiungere tutti i "ma...se...però", potere essere sicuri di garantire comunque e sempre un buon mantenimento.
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Visto che è una malattia altamente pericolosa che può diventare irreversibile in poche ore (e il "caro lallino" non si può più salvare)..io direi che prevenire è sempre meglio che curare..soprattutto in questo caso. :( Non per fare del terrorismo..ma vi consiglierei questo link: lameness, in cui ci sono suole sfondate che son state "curate". Giusto per capire cosa succede..e dove si può arrivare.. :( (E sottolineo che spesso questa malattia sorge proprio per un eccesso di cure..sbagliate! )
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Posso solamente rispondere che l'alimentazione del cavallo è una parte fondamentale per il suo benessere ed è troppo soggettiva per essere generalizzata. Dipende da un sacco di fattori, dalla costituzione, dal tipo di lavoro e dalla quantità, dalle stagioni..etc, etc. A volte si tende agli eccessi riempiendo il cavallo più del dovuto..sarebbe meglio avere un cavallo un po' più asciutto piuttosto che troppo robusto. Ci sono troppe persone dedite al fai da te che cambiano dieta in base a consigli dei loro amici, mentre l'unico da ascoltare sarebbe solo il cavallo. Sovraccaricarlo può portarlo ad una serie di rischi piuttosto pericolosi, tra cui, appunto, la laminite che, sfortunatamente, è molto di più di "una grave malattia all'unghia dello zoccolo". Per quanto riguarda questo male ti consiglio quest'articolo: Laminite: un male che fa paura.
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Secondo me l'unico problema da risolvere è il fatto che si mangi gli ostacoli...tutto il resto è una semplice conseguenza, soprattutto quando non riesci ad assecondarla in ricezione. Ne hai parlato con l'istruttore? Cosa ti consiglia?
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Io ho preso sia lezioni individuali che in ripresa. Fondamentalmente, per quanto riguarda l'apprendimento, preferisco essere seguita da sola: l'istruttore guarda solo me e il cavallo, ci dà degli esercizi specifici per migliorare/evitare errori e in più si evitano i maledetti tempi morti. In ripresa invece si è più "indipendenti", in quanto l'istruttore non può starti sempre dietro, gli esercizi sono praticamente uguali per tutti e spesso, tra uno e l'altro, bisogna attendere un tot di tempo. Secondo la mia personalissima opinione, è giusto fare entrambe le cose...stare da soli, sì, è utile, ma bisogna imparare a gestirsi anche quando si è in ripresa. Ovviamente se la ripresa è composta da più di quattro binomi...tutto cambia e lo stesso vale quando c'è una grande differenza di esperienza tra i vari allievi. E' inutile mettere insieme principianti ed esperti, visto che richiedono diverse attenzioni e diversi esercizi.
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In effetti mi sembra abbastanza impossibile fare questo esercizio al galoppo...come si fa a rimanere sulla sella nel momento in cui uno si trova con tutte le gambe da un lato? E' possibile...ma rimango stupita. Cosa sono, cosacchi? Artisti circensi? Veve, senza offesa...eh?
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Ah! Ora ho capito. Io l'ho sempre chiamato "il giro del mondo" ed è fondamentalmente un esercizio per esercitare l'equilibrio. E la vostra istruttrice lo fa fare al galoppo?????
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Non mi hai ancora detto se è una vera e propria lezione di volteggio...o qualche esercizio per imparare l'equilibrio. Mah. In ogni caso, se fosse vero volteggio, suppongo che il tutto si dovrebbe svolgere non a pelo, bensì con il fascione, tipo questo: fascia da volteggio Il giro di gambe? In che senso? Spiegati un pochino meglio...
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Se c'è qualcosa che ho imparato è che la paura non può essere curata sempre nello stesso modo. A volte è giusto sfidarla, a volte è meglio fermarsi, fare due passi indietro e ritentare: la cura giusta varia da persona a persona e non esiste il metodo giusto oppure sbagliato. E' giusto parlare con l'istruttrice, capire perchè si ha paura, ritornare a sorridere in sella...è sbagliato chiudersi, rovinare la propria passione, fare qualcosa di cui non si è convinti... Naturalmente questa è un'opinione personalissima. Intanto aspetto le risposte di Veve alle mie domande. ;)
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Spiegati meglio...è una lezione di volteggio, oppure la tua istruttrice, durante la normale lezione, ti fa fare degli esercizi in sella? Prima è meglio chiarire questo punto, se no non è facile aiutarti. Comunque, quando hai paura, non esitare a parlarne con chi ti segue. E' inutile che tu faccia qualcosa che ti spaventa...piuttosto torni indietro e ci riprovi con calma.
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Pedrainne hai espresso il mio pensiero meglio di quanto potessi fare io stessa.
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Riporto il discorso in questo sondaggio. Io non sono una distributrice di zuccherini, ma neanche li vieto. Li do qualche volta, quando mi capita e magari in occasioni diverse, non collegate tra loro. Magari mentre lo sto pulendo...come se volessi coccolarlo. Oppure come sorpresina nella mangiatoia. Ma non frequentemente e sempre in momenti diversi. Durante il lavoro preferisco evitare. Noi riconosciamo il cibo come premio, mentre i cavalli no, non devono far fatica per trovarlo, infatti sono abituati a calpestarlo...Meglio che imparino ad apprezzare una voce, la mano o qualche tipo di "libertà", come la distensione durante il lavoro e la fine della pressione nei loro confronti. Tra l'altro lo zuccherino non viene neppure collegato ad un nostro atteggiamento di ricompensa, semmai al lavoro svolto correttamente che si vuole premiare, ma noi, come figura attiva del tutto, veniamo esclusi. (Mi sorprende che molti si fissino ancora sulla favola secondo cui il cibo creerebbe il rapporto. Quando glielo date, è brutto dirlo, voi sparite. In più il tempo di associazione del cavallo è di due, tre secondi...quindi, anche se fosse giusto premiarlo, bisognerebbe farlo subito...e non finita la lezione, quando sono passati 5,10,20 minuti...) Tutto questo discorso non vuole convincere qualcuno a togliere le leccornie a nostri amici. Tutt'altro! Però in giro si vedono troppi cavalli zucchero-dipendente che si mettono a rampare o a mordere le mani perchè sono stati abituati a quel gesto e pretendono che l'abitudine venga rispettata.
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Ciottonina, il mio discorso non è esattamente questo. Il contrario dello snaturamento della razza non è la specializzazione. E' semplicemente il rispetto dei suoi limiti. Un saltatore può benissimo farsi le sue passeggiate e non per questo essere "sprecato". Questo però se i suoi mezzi sono rispettati. I conti cambiano se gli si chiede di fare una 90 km che un arabo si mangia come niente. Come vedi Genesi, per amore della razza, si è adattata alle sue capacità. Lo dice lei stessa: P.s.: è vero, hanno i piedini fragili, ma i purosangue inglesi sono anche usati per far le passeggiate, insomma...possono essere gran cavalli di campagna! Certo che...se ne dovessi comprare uno per far quello...opterei per qualcos'altro! P.p.s: non dimentichiamoci mai che esistono i cavalli "figli di nessuno"...e ci sono quelli a dir poco splendidi!
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Non c'era bisogno delle foto, ciottonina, ci credo. Il mio discorso era in generale e non era contro la razza dei Percheron, che ritengo davvero bellissimi. Però sono contro lo snaturamento della razza. Esistono razze selezionate portate a compiere gesti specifici. Se noti la foto del salto, il cavallo fa una grande fatica ad alzare gli anteriori. E' triste che gli sia stato chiesto. Salta, perchè chi più, chi meno, tutti i cavalli riescono a saltare oltre i 50 cm. Però prova a prendere la foto di un Hannover o semplicemente di un Sella Italiano e vedrai la differenza. Poi le eccezioni ci sono. La cavalla della mia amica è una murgese assolutamente pura e si mangia il metro e cinquanta come niente. Però non è stata un'imposizione, un capriccio. Ha preso lei per farci trekking, lavoro in piano (come è giusto che sia)...e dopo ha scoperto questa predisposizione. Tutto questo l'ho detto non per criticare la razza, ma per farti capire che, ancora prima della razza, devi capire tu cosa vuoi da un cavallo. E' inutile che uno si compri una favolosa Ferrari se ha in mente di andare per stradine sterrate adatte ad una jeep. Come è inutile che un centometrista s'impunti sulla maratona. Capito il punto?
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Non lo metto in dubbio, personalmente li ho visti solo attaccatti in Fiera Cavalli. Non è molto usuale vederli montanti e, se dovessi prenderne uno, penserei bene al suo utilizzo futuro. E' inutile snaturare l'impiego di una razza, giusto perchè piace. Ho visto molti cavalli portati a fare quello che non possono...come arabi in b100...e cose simili. Comunque, meglio aspettare Genesi che ne saprà sicuramente di più.
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Mmmm...sì...sicuramente nel carattere...del cavaliere. Comunque, bellissimo ciottonina, anche se (non è assolutamente una critica) non saprei come "usarlo".
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Corretto sì, ma non mi sembra quello il modo. Non m'intrometto nella discussione che riguarda l'età in cui si dovrebbe iniziare la doma, ma una cosa è certa: che sia a 2, a 3, a 4 anni...certe cose, passate come punizioni dovute e necessarie, fatte ad un cavallo (per non parlare quando si ha tra le mani un puledro) sono assolutamente demenziali. In ogni caso si stava cercando di fare un discorso in generale, non viene criticato nè il T.....r di Martina, nè il T.....r PincoPallino...però, se resi pubblici, i comportamenti si possono commentare. E' troppo facile aspettarsi sempre post pieni di "quoto", "d'accordo"...etc. E poi l'esperienza non garantisce per forza di cose la bravura. Conosco persone fossilizzate da vent'anni su immense ca**ate.
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Io uso questo filetto che si chiama snodato. Fa male al cavallo? Ripeto: no, non fa male al cavallo...tutto dipende da come viene utilizzato. Un centauro (che è forte) usato da una persona esperta può essere meglio di un filetto semplice a cui ci si appende ad ogni battuta di trotto. Capito il punto? Personalmente credo che troppe persone abbiano in mano mezzi che non sanno usare. Soprattutto ai concorsi si vedono spesso persone alla prime armi strattonare cavalli con in bocca cose stranissime. Il fatto è che è molto semplice far tacere un problema con un morso più severo...ma così il problema di fondo non è risolto, ma solo soffocato...e ritorna sempre, magari più avanti, ma ritorna. Per quanto riguarda la monta western ne so davvero poco. Magari LadyD te ne parlerà meglio.
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Ehehehe...fosse così semplice. Il filetto è il mezzo per parlare (e non torturare) alla bocca del cavallo. Una via di comunicazione che porta, naturalmente insieme agli altri aiuti, a tutto ciò che comporta l'arte del montare a cavallo. Girare a destra e a sinistra è solo una goccia dell'oceano... In più ho l'impressione (cosa ne pensi Lady?) che la capezzina Parelli (per non parlare della capezza vera e propria) sia molto imprecisa per determinate richieste. Ad esempio noto una grande difficoltà, quando i saltini diventano impegnativi, nel cercare le distanze. Questo è solo un esempio...adesso non me ne vengono in mente altri, in ogni caso non riguardano solo il salto ostacoli, ma il lavoro in piano. Comunque non dubito che, grazie ad un lavoro costante e protratto nel tempo, si ottengano risultati ottimi. Ma si tratta di tanto tanto tempo. E, nel caso si voglia imparare col metodo citato sopra, di tanti tanti dindi spesi agli stage, corsi.... Personalmente rimango legata al caro filetto sempliciotto che mi rassicura psicologicamente e mi consente di non far troppi danni.
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Allora...giusto per chiarire un po' di cosuccine visivamente... Questi sono: -"attrezzi parelli" Nella prima foto, si vede la famosa capezza. E nel sito viene spiegato l'uso, basta cercare un po'. -cavallo con hackamore -hackamore -cavallo con bosal -bosal Spero di aver azzeccato le foto.
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Il server del sito è momentaneamente fuori uso...spero che vada a posto al più presto, così si vedrà la foto.
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Innanzitutto non è che "quel coso" debba essere per forza uno strumento di tortura. Rimane un mezzo estraneo alla bocca del cavallo, che, se usato con criterio (e quindi tralasciando tironi, mani che si appendono...etc) , è un mezzo di comunicazione. Cambia la forma e l'uso a seconda di molti fattori, ma questo è tutt'altro discorso. Le imboccature, citate da LadyD, danno sì l'impressione di una maggiore "libertà", ma sono sempre mezzi contenitivi, a volte, più forti del semplice filetto. L'hackamore, per mezzo di leve, agisce sul naso. Se messo male, tra l'altro, dà dei problemi di respirazione al cavallo. Mi pare, invece, che il bosal abbia la stessa funzione, ma sia più usato nella monta western e non abbia le leve. In ogni caso l'uso è consigliato solo a cavalieri davvero esperti. Detesto le persone che dicono: -io faccio i percorsi senza filetto, solo con l'hackamore....- e ci credo che il cavallo lo trattieni: -quando tiri lui quasi non respira più, per quello si ferma- La capezza Parelli (che alla fine è sempre un hackamore) dà sicuramente una pressione minore, infatti è consigliata da subito anche ai meno esperti. In effetti credo che se un principiante usasse l'hackamore parelliano e poi quello i normale...i "danni" sarebbero differenti, non per questo lo ritengo un mezzo innocuo. In più c'è un vantaggio nel metodo: gli esercizi con la capezza prima si fanno da terra, quindi il cavallo viene abituato a sentire i comandi che verranno impartiti in sella. Senza fossilizzarsi troppo sull'argomento Parelli che, comunque, non è l'unico a "insegnare" come montare il proprio cavallo in libertà, ci sono tanti metodi per arrivare a questo tipo di rapporti. Credo che ci sia un punto in comune: il tempo. Non è che da un giorno all'altro si possa prendere un cavallo e toglierli tutto...bisogna instaurare un rapporto di grande fiducia e di grande affiatamento. S'incomincia sempre a piccoli passi, andando avanti lentamente. C'è gente che neanche ci prova ed è soddisfatta di tenere il "coso". Non per questo ha un cavallo meno sereno o poco collaborativo. In effetti, avere il filetto è anche rassicurante...nel senso che ti "toglie" la paura di non poter controllare il cavallo in determinate situazioni. Personalmente io non uscirei mai in passeggiata senza filetto, però conosco persone che lo fanno tranquillamente. Non saprei, sicuramente è una sensazione da provare prima o poi. Allora, ciottonina, a quando la prima lezione di equitazione? Basta leggere, è ora di agire. ;)
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E' proprio questo il problema. Comunque, passiamo ad altro. Sì, Ciottonina, è possibilissimo montare senza filetto, senza sella, senza niente. Guarda un po' questa foto: che salto! Però non è una cosa così immediata, anzi... Il binomio deve arrivare ad una totale fiducia e collaborazione, un rapporto che si costruisce col tempo. Ora ho poco tempo, ma sarebbe bello riprendere la discussione, magari creando un topic specifico. Ci pensi, tu?
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Ho quotato le frasi che mi hanno più colpito. Sbaglio oppure sei salita su una cavalla che non conoscevi, che aveva un problema (mancanza d'impulso e numerose difese...ti sei chiesta la ragione del comportamento che, ti sei accorta pure tu, non è normale?), e, pensando di dover imprimere più forza (come se fosse la forza a guidare un cavallo di 600 e rotti kg!), ti sei arrangiata (!) "calmandola e correggendola" con gli speroni?! Almeno ti accorgi dell'incoerenza delle tue azioni? L'hai scritto tu, magari (spero) è andata diversamente...Non so... Mi rendo conto che probabilmente sei stata istruita da un T.....r e non è giusto che io critichi il lavoro altrui...ma non riesco a far finta di niente davanti a racconti simili.
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Dai, Ciottonina, rimani qui con noi e cerchiamo di fare un po' di chiarezza. Stiamo parlando dell'utilizzo di speroni e frustino. Il fatto di usarli o meno non rende nessuno migliore o peggiore, anche perchè, lo ammetterai tu stessa, che una toccata col frustino data da un'allieva di 40/50 kg non è una vera e propria tortura. Tutti quelli che hanno fatto equitazione prima o poi hanno avuto a che fare con questi mezzi e magari non hanno avuto la possibilità di pensare davvero quanto fosse necessario il loro utilizzo. A 9/12/15 anni mai mi sarei permessa di contraddire il mio istruttore davanti ad una sua richiesta...ci mancherebbe altro. Però, arrivati ad un certo punto, è giusto incominciare a pensare con la propria testolina soprattutto se abbiamo un cavallo nostro con cui vogliamo costruire un buon rapporto. Quando incomincerai ad andare in un maneggio, a parlare con un istruttore, a vivere la scuderia...solo allora capirai che non è così semplice fare la scelta giusta. E poi, sai come si dice, chi fa falla. Forse, ma potrei sbagliarmi, hai una visione bellissima, ma un po' troppo idillica di ciò che vuol dire comporre un binomio. Tornando al discorso principale io rimango convinta che ci siano mezzi meno sbrigativi per risolvere le cose. Però ammetto che ci sono dei casi in cui ne giustifico l'utilizzo. Ad esempio nell'allenamento del dressage viene usata la frusta lunga per arrivare nei punti che le gambe non possono raggiungere. Io stessa uso la frusta da addestramento quando faccio girare alla corda. Non l'ho mai usata sul cavallo, ma ne colgo la necessità come mezzo contenitivo. Il frustino corto l'ho chiuso nel cassetto tempo fa, però credo che, se usato con criterio, sia un aiuto come un altro. Stessa cosa per gli speroni, io non li ho, ma se usati con capacita' sono un rinforzo per l'aiuto di gamba. Quindi un'aggiunta all'impulso, non un mezzo punitivo! Io non li so usare, io li lascio a casa. Ora...lasciando da parte il discorso punizione che mi fa rabbrividire (punire una reazione di paura, una fobia in un cavallo e' cosa ignobile e demenziale, oltre che indice di grossissima ignoranza e mancanza di rispetto della psicologia equina o animale in genere. Ricordiamo sempre che il cavallo ha un tempo di associazione di 2-3 secondi, dopo di che qualsiasi punizione diviene del tutto inutile e gratuita)... ci sono dei casi in cui siete convinti di aver fatto bene ad usare frustino/speroni e quelli in cui avete avuto il dubbio di aver preso la via più facile, tralasciando altre soluzioni?