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maria.bruna@aol.it

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  1. NOOOOOOO belliiissiimo,un pò meno per il tuo sedere... meno male che il maneggio era pieno...mi immagino gli spettatori A me è successa una cosa simile,sono salita,lui si è spoatato verso di me,non so come ho fatto un volo di 270 gradi e mi sono ritrovata inginocchiata di fronte al suo muso...era allibito,chissà che ha pensato Però mi è andata meglio...c'erano solo due persone e per di più distratte IHIHIHIH!!!
  2. Giusto,hai ragione! come detto in certi casi c'è,ma non ce ne accorgiamo,magari perchè è all'inizio o poco esteso o superficiale. I sintomi più comuni sono fragilità della muraglia,che si sgretola e sbriciola facilmente,spesso non riesce a regge i chiodi ed i ferri...si può notare la comparsa di una plovere fine,proprio come quella nei mobili e quando la patologia avanza compare un foro. All'inizio è talmente piccolo che lo si può confondere con altro,magari il foro di un chiodo precedente,a mano a mano però si allarga. All'inizio e a seconda della zona colpita il cavallo potrebbe non manifestare nessun segno di zoppia nè di dolore alla palpazione,quindi solo una cura quotidiana e una osservazione scrupolosa dei piedi possono consentirci di individuare il problema prima che sia troppo tardi. Non sempre è consigliabile scavare per pulire,perchè così facendo si porta la micosi più in profondità...altre volte è necessario,ma il rischio di infettare anche l'interno rimane. Certe volte è talmente subdolo che riesce ad arrivare alla parte viva in poco tempo,magari penetrando da un foro piccolissimo,che non sempre si riesce a vedere,e genera zoppie improvvise e difficili da giustificare a prima vista. Il marcimento generale dll'unghia,così come le setole sono problemi che possono far insorgere la patologia...e ho visto un caso in cui era coinvolta la suola proprio di un cavallo con cancro del fettone. Cercare di mantenere l'unghia idratata al punto giusto,passando inoltre le tinture disinfettanti non solo sotto la suola,ma anche sulla muraglia esterna.Un esame del sangue può essere utile per verificare se ci sono carenze alimentari,che possono derivare anche da una mancata profilassi dei parassiti interni.
  3. C'è anche una forma di predisposizione genetica e di debolezza dell'unghia...e naturalmente l'ambiente in cui il cavallo vive e le condizioni igieniche...oltretutto puo essere molto contagioso,specie se dovuto alla scarsa igiene. Nei casi estremi si ricorre all'abbattimento,come ogni cosa andrebbe bloccata al principio. C'è chi dice che è un bene quando i cavalli stanno sui terreni umidi???Oddio,non si finisce mai di imparare...anche in peggio! Purtroppo,una volta contratto è difficile da debellare...in questo caso parliamo della predisposizione...anche l'animale curato al meglio può ricadere. Possono esserci periodi in cui scompare,altri in cui ritorna,aggiungerei anche per periodi di stress o cambi stagionali... In certi casi ci sono antimicotici per bocca...ma sono violenti e possono dare gravi effetti collaterali a fegato e reni. Tenere il più pulito possibile e sotto controllo...se è limitato e superficiale non crea problemi. Nella fase acuta è d'obbligo il riposo. A volte si consiglia di sferrare,altre ferrature che allontanino la suola dal terreno...è da considerare che quando il maniscalco scava per far prendere aria e uccidere il fungo,c'è un grande rischio infezioni,e vanno aggiunti antibiotici.
  4. E fai benissimo,ripeto anche i più grandi avranno incominciato da qualche parte e all'inizio avranno avuto le loro difficoltà...come si dice in puglia:nessuno nasce imparato! Certo,il tempo,la costanza e la pratica quotidiana servono tantissimo,però i problemi ci sono e li abbiamo tutti...un pò il tempo atmosferico,un pò quello materiale,poi la salute...figurati che sto chiusa a casa da 13 giorni e ce ne dovrò stare almeno altri 15 per polmoniteeeeeeee!!!!!!I cavalli in foto li vedo,non prima di un meseeeee!!!! (scusate lo sfogo!) Per quanto riguarda la zig-zag lontano dalla staccionata,puoi migliorare con il lavoro da terra sui comandi vocali e da sella devi pian piano metterla tra mani e gambe:all'inizio devi intervenire di continuo per mantenerla dritta poi vedrai imparerà! Un consiglio...procurati delle barriere(non so che tipo di maneggio frequenti)o delle balle per creare un corridoio e obbligarla a passarci...lì non potrà certo sbandare!
  5. Argentina??? Doma da lavorooo??? Allora per quello che ha passato,ti trovi una santa tra le mani... Quella è gente che in UN GIORNO mette la sella,doma e si fa scorrazzare da puledri completamente sdomi...era un obbligo quando di notte si rubavano i cavalli selvaggi degli eserciti nemici e il giorno dopo bisognava portarsene dietro il più possibile...montati. anche certe tribù indiane lo facevano... Ora,per carità non si vuole generalizzare,ma si sa che i cavalli argentini o che vengono da li...insomma non sono cavallucci a dondolo!! Ma non solo per l'indole,ma per i metodi a cui vengono sottoposti... Però,da come era all'inizio avete fatto passi da gigante e considera che anche loro,come noi,sono più nervosi e suscettibili quando non stanno bene.Da quello che dici,ultimamente ne ha passate di avventure,povera bestiola...e il rumore della macchina del vet in arrivo...è peggio del miglior energizzante! Quindi hai ragione,cerca di non aggravare e se ci riesci di migliorare certi atteggiamenti e poi ripeto,se non è eccessivamente pericolosa,prendila così com'è...fai benissimo invece a concentrare le tue energie ed emicranie sugli altri giovanotti!
  6. Inoltre sarebbe interessante parlare degli effetti negativi che l'atteggiamento del rollkur...ha sull'uomo! (ci sono molti studi scientifici a tal proposito)!
  7. Figurati,anzi siete voi che con le vostre domande ci rendete felici perchè ci date l'opportunità di far conoscere e diffondere questa bellissima disciplina che meriterebbe molta più notorietà!
  8. Allora,bisogna considerare che quando il cavallo è attaccato: -manca l'uso di tutto il corpo,inteso come spalle,busto,reni gambe e non da ultimo lo sguardo,che dà indicazioni al cavallo -il contatto con la bocca è meno preciso a causa della considerevole distanza e della lunghezza delle redini -ci sono stanghe,tirelle o altri cavalli che ostacolano il movimento del cavallo Lavorando a sella,il driver(in questo caso cavaliere!)ha modo di impartire gli aiuti classici,dati con tutto il corpo.Il cavallo risponde a questi aiuti,a cui deve essere associato un comando vocale,lo stesso che si utilizzerà da attaccato.In questo modo lo si "registra",si correggono eventuali difetti,difficilmente correggibile da una carrozza,lo si scioglie e ginnastica(utilissime anche ai carrozzieri le barriere a terraaaa!!!) e si allena postariore.dorso e schiena,il tutto coadiuvato anche dal lavoro alla corda o alla doppia longe. Si possono insegnare o ripassare con molta più precisione figure come flessioni,appoggiate,cambi di galoppo,cessioni...preticamente impossibili da insegnare solo da cassetta. Rende il cavallo più disponibile e versatile,è utile inoltre anche per non farlo lavorare sempre con il peso della carrozza,ma con un peso sulla schiena e ciò porta a cambiamenti di equlibrio e di baricentro ottimali per l'elasticità e adattabilità del soggetto. Perchè questo lavoro abbia effetto,non immaginatevelo due volte a settimana...Ela ve lo potrà confermare:cavalli da agonismo vengono montati regolarmente tutti i giorni,e anche chi non aspirasse alle olimpiadi deve inserire questo tipo di lavoro molto frequentemente. Molta gente,magari per motivi di età,di acciacchi o di semplice paura di montare,ripiega sugli attacchi,credendo di non dover mai montare i cavalli...niente di più sbagliato...
  9. Adesso tocherebbe all'adenite,che se non sbaglio è già stata analizzata...quindi sarebbe il turno del tarlo al piede,correggetemi se sbaglio!
  10. Devi anche considerare il fattore età...è molto difficile poter cambiare sensibilmente una cavalla di 27 anni,che in vita sua ha cambiato tanti proprietari,tanti metodi e tanti approcci...so che ci si sente frustrati,però devi considerare il passato.E non lo si cancella facilmente...
  11. Giustamente magari sei un pò stanca di tante riflessioni teoriche,spesso contraddittori e preferiresti qualche consiglio pratico...ripeto è difficile da un forum,ma la mia idea è questa:sottoponici i problemi più gravi o più ostici e noi ti daremo dei suggerimenti...Non ci sarà il metodo di Lady,di Mylord o di Ela...ci saranno vari filoni di pensiero e tu potrai provare,magari mischiando e prendendo i concetti migliori.Come hai detto tu,nessuno ha intenzione di fare addestramenti via internet ed è giustissimo che tu possa dissentire con noi.Purtroppo in certi casi un esperto al proprio fianco sarebbe vitale,ma dobbiamo essere realisti e non c'è sempre,che si fa?Ognuno di noi avrebbe il terrore di affidare un amico ai macellai,quindi conviene studiare e darsi da fare,d'altronde tutti avranno pur incomincito da qualche parte e non sottovalutarti,potresti riuscirci benissimo anche tu. Dopo questa lunga premessa,mi piacerebbe esaminare il caso dello scarto/sgroppata che avviene in maneggio. Sir ti ha dato una soluzione:punire se il cavallo fa l'idiota,non premiare subito per ogni cosa,ma rimanere indifferenti e continuare,premiare alla fine ed eventualmente anticipare un'eventuale reazione negativa.Ti ha consigliato di usare frustino e gambe,in modo oculato ed opportuno e giustamente ha parlato di agire senza violenza gratis. Esaminiamo la medesima situazione con un approccio DIVERSO(nè migliore,nè peggiore,sarà la cavalla a dirtelo) Lei scarta/sgroppa in un punto,ok.Bene.Dopo il debito riscaldamento,falla lavorare tanto,un bel trotto o un bel galoppo,evitando di passare davanti a quel punto.Anche se puledra,dopo un pò anche lei avrà voglia di fermarsi a rifiatare o semplicemente di cambiare esercizio.Impediscilo e mandala avanti. Quando senti che comincia ad esserne veramente stanca,dalle la possibilità di fermarsi...proprio nel punto in cui solitamente sgroppava/scartava...Ripetilo più volte,magari anche per diversi giorni...non è scema...capirà che in quel punto ottiene una situazione di confort:aria,riprendere fiato,riposarsi,magari qualche carezza e dovrebbe incominciare a PORTATI in quel punto e non più ad evitarlo...senza uso di frustini o punizioni. Anche se siamo noi a punirli,in questo caso facendola galoppare e stancare,non devono capire che la condizione di disagio viene da noi,ma che da noi ottengono solo confort e sicurezza. Per i morsi,è chiaro che se qualche imbecille si avvicina e la provoca in tua assenza è critica,però si può scoraggiare in generale l'atteggiamento.Quando vedi che sta per mordere,chiudi la mano e lascia un dito proteso,in modo che ci sbatta contro con il muso...si sarà autopunita e tu apparentamente non avrai fatto nulla. Se rifiuta di stare ferma...benissimo...metti un pò di fieno a terra e tenendola alla longhina obbligala a camminare lì vicino...quando accetterà di fermarsi,consentile di mangiare. Quando si pianta,stessa cosa...mettile a qualche metro di distanza fieno o un pò di carote e quando prova ad avvicinarsi riportala nel punto in cui si era bloccata...piano piano un millimetro alla volta. E' normale che su un animale nervoso siamo nervosi anche noi...se loro percepiscono le nostre paure anche noi percepiamo mle loro...serve a rilassare entrambe... Ma,mi raccomando,non sto predicando vangelo,è un altro approccio,spero che quanti più possibile sprimano la loro idea...è questa l'anima di un forum!
  12. E per farlo,a costo di essere ripetitiva,vanno date delle motivazioni,precise e puntuali...se un gragario in branco sfida un dominante e questi lo minaccia,se il gragario mostra segni di sottomissione,la minaccia cessa IMMEDIATAMENTE,così come se non c'è risposta positiva la minaccia aumenta...d'altronde sono pur sempre condizioni e richieste che esulano completamente dalla loro natura...bisogna convincerli a seguirci,persuaderli a tal punto da fare in modo che scelgano spontaneamente di stare con noi ed assecondarci.Per quanto etologici,non si instaurerà mai il rapport comunicativo che c'è in un branco,rimaniamo specie diverse... per questo dobbiamo essere MOLTO convicenti,non solo punendo.
  13. Visto che per ammissione diretta di eris,nè lei nè il suo ragazzo si sentono completamente sicuri su cosa fare,avevo consigliato qualcuno del maneggio proprio per poterle seguire dal vivo,cosa che da un forum per noi è difficile e approssimativa e ho detto che lei deve essere presente,perchè il fine ultimo è il rapporto corretto fra loro e la cavalla e non la cavalla e l'addestratore... Riguardo il concetto lavoro-punizione-indifferenza-premio,dissento...Non ha senso che un cavallo esegua correttamente l'esercizio e lo si premi alla fine o dopo 20 volte...come la punizione deve essere immediata e puntuale(non ha senso punirlo un'ora dopo)lo stesso vale per il premio. Tu dici che se in un determinato punto,sgroppa o scarta,di avvicinarsi piano piano,giusto.Se però,alla fine passa senza fare storie va premiata immediatamente e questo senza scomporsi in sella o interrompendo del tutto l'azione,ma il cavallo HA BISOGNO di motivazioni. Se capisce che assecondando una nostra richiesta riceve conforto(può essere cibo,una carezza,un apprezzamento con la voce,una cessione del contatto sull'imboccatura o qualche metro di passo per prendere fiato...)lo farà automaticamente,altrimenti eseguirà,ma non collaborerà e si instillerà sempre un pò di timore,che porta ad un peggioramento dell difese... D'altronde dobbiamo cercare di dare un senso logico alle nostre richieste...per lei è logico voler uscire dal campo,smettere di lavorare e stare libera con le altre...è la sua natura. Sti a noi darle motivazioni tanto forti da persuaderla a seguirci e fidarsi...altrimenti i risultati potrebbero essere momentanei e superficiali. E questo non vuol dire premiare i cavalli ogni volta che trottano senza scartare,come hai già detto c'è anche il grigio!
  14. Come giustamente sostiene eris,secondo me certe cadute sono puramente accidentali,come quella descritta da sir,e ok,fanno parte del gioco,come gli incidenti stradali o il boccone di traveso,ma altre sono conseguenze di nostri errori...magari il cavallo ce li perdona oggi,domani e altri miliardi di volte...poi un bel giorno si incassa la cambiale e con gli interessi!!E come dargli torto! Sicuramente quelle persone si sono fatte male e non è bello,però sarebbe interessante vedere lo stesso filmato(e tanti altri)con i raggi X per vedere cosa avviene dentro quelle bocche e quelle colonne vertebrali!
  15. Guarda,per quanto riguarda l'età,si può cominciare a proporgli i finimenti come per gioco e frne prendere confidenza,in quanto non lo daneggiano...anche da giovane verso i 2 anni e mezzo/tre,ma sempre molto soggettivo. per quanto riguarda il carico,bisogna cominciare con un attacco solido e robusto,per resistere a eventuali reazioni violente,ma allo stesso tempo leggerissimo,con ottime sospensioni e naturalmente freno a mano per le emergenze. ci sono infatti attacchi che sono adatti ad un singolo,altri che per il peso necessitano di una pariglia e così via... Quella per puledri solitamente è la Domatrice,che ha la caratteristica di far sedere il driver in posizione più alta rispetto al normale,questa posizione lo mette al riparo da probabili calci che potrebbero colpirlo al volto e mette al sicuro il cavallo che potrebbe rimanere imbrigliato nelle tirella o nel bilancino. Il carico va aumentato gradualmente,tenendo conto sempre l'equlibrio armonico di tutto il cavallo e vale lo stesso discorso della sella per quanto riguarda la cartilagine del ginocchi che deve chiudersi completamente. E' più faticoso...ti dirò un cavaliere sia pure di 40 kg con una postura disastrosa farà immensamente più danni di una carrozza da svariate tonnellate...siamo sempre lì,dipende da come gestiamo il lavoro...ed è chiaro che non si può pretendere che un singolo tiri da solo una carozza progettata per un tiro a 4.Quindi direi che non c'è un'attività a PRIORI più faticosa. Per quanto riguarda il lavoro,le sedute variano...si può prima montare e poi attaccare o viceversa...anche con le carrozze si fanno viaggi e trekking di più giorni,le cosiddette trottate e anche li le ore sono parecchie...diciamo che non è come il lavoro nel tondino che può essere fatto solo per mezz'ora o quaranta minuti,non ci sono controindicazioni,purchè il buon senso regni sovrano!
  16. Se siete d'accordo potremmo procedere con le altre patologie,che dite?
  17. Anche io concordo...infatti se rileggi noti che all'inizio secondo me può essere aggressività di facciata,ma che alla lunga può diventare pura e pericolosa...infatti come avevo scritto,anche a me certi atteggiamenti mi sembravano di sfida e avevo parlato di evitare assolutamente il pietismo... Adesso che a poco a poco comprendo meglio la situazione,leggendo post dopo post,forse adesso non è più paura sfociata an difesa,ma si è trasformata in una forma di aggressività vera e propria...non continua o violentissima,ma leggendo specie l'ultimo post,i segnali ci sono. Allora non posso che essere d'accordo con te...i nostri casi sono completamente diversi e anche i nostri modi di porci,però i confronti sono sempre utilissimi,quindi sappi che anche io sono ben lieta di chiaccherare con te! Insisto,secondo me per il momento sarebbe utile e indispensabile,dedicarsi ad un SERIO lavoro da terra...e per lavoro da terra non intendo il grooming,i piedi o il lavoro in tondino,ma lavoro sul rapporto tra voi. Farle capire da terra che lei ha diritto ad un suo spazio vitale,proprio come te,ma lei non può permettersi ad invadere il tuo,cosa che tu puoi fare in quanto leader.In questo consiglio studi di etologia,se conosci qualcuno di VERAMENTE esperto e competente,ben venga,anche se come abbiamo detto,le persone affidabili sono più rare dell'oro! Ti posso assicurare un'etologia fatta per bene,non porta a nessuna sofferenza...alla fine basterà un'occhiata o un gesto del tuo corpo...considera che i cavallim liberi quasi mai "arrivano alle mani",però una fattrice non esita a rifilare calci o morsi per educare il suo puledro...quindi all'inizio dovrai essrer più decisa,magari prorpio perchè senza l'educazione della madre ha preso atteggiamenti di superiorità,però man mano che il lavoro andrà avanti lei sarà benissimo...per un cavallo è una cosa orribile non sapere o non riuscire a trovare un suo posto nella scala gerarchica,lo manda in confusione e lo squilibra tantissimo...parlane magari con qualcuno del maneggio...che abbia la situazione sotto glio occhi!
  18. Però non il senso di marcia,ma la posizione del driver.Considera la frusta,se il senso di marcia fosse stato sulla sinistra,avrebbe potuto dare fastidio ai passanti sui marciapiedi e i negozi,inoltre la frusta era rivolta verso il centro stradale,perchè in caso di guidatore senza accompagnatore,serviva a dare indicazioni sulle svolte,come le nostre frecce,ecco...almeno nei tiri a 4 che ho visto a milano era così,forse si sono modificati adattandosi con le esigenze attuale,però mi hanno spiegato questo.
  19. Eh no,sir,perchè la guida è a destra,come in GB,quindi il cavallo a sinistra si trova verso il centro strada e per chi viene di fronte,fa capire che sulla sinistra sta passando un altro veicolo,e quindi occhio agli scontri!
  20. Ribadisco,purtroppo il latte è fondamentale e anche se alimentata con ottimi mangimi per puledri ilrisultato non è lo stesso,si possono avere scompensi a livello fisico e psichico. Vedi che come dicevamo,il carattere degli esemplari adulti influenza i giovani:due cavalle dominanti come mi hai detto e lei fa altrettanto con i suoi simili...però,anche se naturalmente non conosco il caso dal vivo,credo sia una dominanza di facciata...tipo quelle persone che fanno le dure per nascondere insicurezze e paure interiori,non per rabbia o altro verso i simili,anche se magari alle volte dicevi rischiava di fare male ai più piccoli e ne è stata separata. Sicuramente è una cavallina dall'infazia difficile...anche il fatto di vedere la madre morta,non deve essere stato per nulla semplice... Con i cavalli dominanti va d'accordo,perchè magari ha paura che possano farsi rispettare meglio di qunato possa fare lei e con i più remissivi se ne permette di più,sbruffoneggia un pò ecco,ma credo che sia di facciata.Certo alla lunga può sfociare in violenza completa e pura,ma è gestita da persone che le vogliono bene quindi è già tantissimo. A volte,come hai detto,sembra tirare fuori un carattere più stalloneggiante...secondo me è perchè vuole mettervi alla prova...e bisogna fare attenzione:rispetto e comprensione per quello che ha passato,ma non pietismo,altrimenti potrebbe volerla avere vinta sempre. Quindi dolcezza,amore e pazienza,ma decisione e fermezza...cert se sono gli ingredienti indispensabili per qualsiasi cavallo,in questi casi saperli dosare,senza passare i confini tra l'uno e l'altro diventa molto più difficile... Ti racconto un episodio con la cavallina di cui ti ho accennato,salvata dal macello,spero di non annoiarti:un giorno vado e,sebbene con un pò di reticenza,si fa mettere la sella.Premetto che è terrorizzata da ogni forma di lavoro,perchè veniva picchiata di continuo,specie sulla testa...c'ero e ho visto. Dicevo,il giorno dopo vado e provo a ripeter l'operazione:stava legata di fronta al box,le ho fatto ben vedere e annusare la sella,mi sono vicinata cautamente a parlando...probabilmente si è sentita chiusa tra me con la sella in mano e le pareti del box...ha iniziato a tentare a modermi,ma contemporaneamente aveva un'espressione terrorizzata,occhi spalancati e FIANDAVA dalla paura! Mi sono fermata immediatamente,l'ho tranquillizzata.So benissimo che quel mordermi non era aggressività,finzione o capriccio,ma una difesa dovuta dal terrore. Con questi casi c'è da mangiarsi il cervello:se provi a lavorare hai paura di traumatizzare ancora di più,se non lavori hai paura di lasciarla vinta...dipende da ogni singola giornata e un consiglio di cuore:ascoltala! Guarda ogni suo atteggiamento posturale,anche il più piccolo,guarda l'espressione negli occhi e come si rapporta con te,l'ambiente e gli altri cavalli...sarà lei a farti capire,giorno dopo giorno che strada imboccare,magari completamente diversa da quella del giorno prima...io sto facendo così e i risultati stanno arrivando!
  21. Ma,per fortuna non tutto il mondo è sempre paese,va bè per un attimo facciamoci una risata e speriamo si rendano conto al più presto delle scemenze che fanno!
  22. Cero,infatti l'ho detto che non è impossibile,però come hai detto tu potrebbe non abituarsi mai alla nuova situazione e al peso da tirare...è estremamente soggettivo...anche io ho visto soggetti adulti splendidamente "riconvertiti" e puledri che proprio non ne volevano sapere...ripeto anche io è estremamente diverso caso a caso,certo un puledro riesci(NON SEMPRE) a plasmarlo ed educarlo più facilmente...sappiamo bene quanto sia difficile togliere vizi a cavalli già adulti,ma non è detto che sia da rinunciarsi. Era per rispondere a lady e per chiarire che può essere più difficoltoso,ecco. Volete un aneddoto:in Gran bretagna il guidatore della macchina è seduto a destra proprio perche i guidatori erano seduti a destra a cassetta e la frusta veniva tenuta leggermente piegata verso sinistra!!! Quando si attaccava un tiro a 4 il cavallo di volata(cioè quello più lontano dalla carrozza)di sinistra era sempre bianco,per farsi vedere bene da altri guidatori durante i viaggi notturni...senza illuminazione stradale!!!
  23. Si all'inizio fa ridere...ma poi rimani scioccato. Cioè questa è gente che se potesse toglierebbe il pelo al cavallo e lo sostituirebbe con le pailletes,sono disposti a spendere migliaia di euro in p......te...e poi se ne strafregano del benessere pscicofisico dell'animale!!!! Se sono affetti da qulache strana sindrome da fallimento o da mancata maternità,che si comprassero un bel peluches dda spupazzare dalla mattina a sera oppure un bel sopramobile,da lucidare dalla mattina alla sera...andrebbe benissimo...ma non sulla pelle di una povera bestia(cavallo o altro)! Cioè a questi qui andrebbe vietato di prendersi cura di qualsiasi forma di vita pure una pianta... ...su queste cose sono molto dura perchè i diretti interessanti non hanno modo di esprimersi e non so quanti di loro se potessero parlare,manifesterebbero felicità e soddisfazione!
  24. Adesso la situazione è molto più chiara...avevo letto nella discussione sulla morte del cavallo che la piccola ha perso la madre così precocemente,ma non c'erano i dettagli di come abbia affrontato tutta la vicanda e,come noi,ognuno di loro ha un modo di reagire. Purtroppo,per un puledro la presenza della MADRE è fondamentale,per almeno i primi 6/7 mesi di vita...e anche qui non sono indicazioni da prendersi con il calendario,diciamo questa è la forbice temporale classica... E' chiaro che una puledra che perde la madre a 2 mesi,vivendo anche molto male(mi ha riferito al discorso che piangeva e non mangiava)quindi c'è stata una somatizzazione del dolore tale da bloccare addirittura la crescita,ha dei seri problemi in futuro. Senza dubbio il cambio di alimentazione...mi hai detto che le altre l'hanno adottata,ma a tal punto da farsi venire il latte o avete dovuta alimentarla artificialmente? Noi possiamo cavarcela con il latte artificiale,per loro è molto più difficile...si instaura un rapporto fortissimo tra madre e puledro...non solo questione di latte,ma di calore,il battito cardiaco rassicurante,l'odore. Per quanto sia ammirevole che le altre abbiano deciso di prendersene cura,non è la stessa cosa,puledri magari più forti,con un carattere più deciso o dominante,avranno magari meno problemi e riusciranno ad addattarsi meglio...lei sembra da come la descrivi molto insicura,timida,fragile e remissiva e ti posso garantire che non sono forme di aggressività "pura",ma di estrema paura e disagio.Quindi è un caso molto particolare... Dalla madre imparano a rapportarsi con gli altri cavalli,con il mondo circostante e con gli umani...fattrici che sono buone e ben disposte verso di noi,trasmetteranno già una buona dose di fiducia ai puledri nei confronti dell'uomo. Ti capisco,ho da poco acquistato una cavallina appena in tempo prima di essere macellata,dal passato orribile,triste,fatto di violenze continue che vanno oltre le "semplici" botte... E' come avere fra le mani dei passerottini,in questi casi c'è bisogno di affetto infinito,ma questo ho visto che assolutamente non vi manca! Ma non sentitevi in colpa o inadeguati...già la doma è un momento lungo e delicato,specie in questi casi particolari. Se normalmente serve pazienza infinita qui ne serve il doppio!!Quando tu parli di doppia personalità è dovuta proprio alla mancanza della madre e della sua guida... Guarda se hai qulasiasi dubbio,problema,parliamone pure,anche io sto cercando di recuperare la mia e potremo scambiarci idee e problemi...Quella cavallina ha bisogno che il suo voi le infondiate una fiducia enorme,perchè lei non nè ha in se stessa,non è matura psicologicamente...questo ve lo dimostra il fatto che un giorno rifiuti di fare qualcosa,poi magari lo fa,poi riprende a non farlo...vedi non c'è equlibrio. La vostra priorità adesso è proprio lavorare sulla personalità,più che sul lavoro a sella vero e proprio...quello verrà dopo,ripeto pazienza disumana...ma i risultati vi renderanno le persone più felici e soddisfatte della terra! Fammi sapere,mi raccomando!
  25. Il probabile motivo della diversa reazione che ha conte rispetto al tuo ragazzo...l'hai data prorpio tu! Magari hai più tecnica,ma lei percepisce le tue insicurezze,non riesce a fidarsi di te,perchè magari non hai la fermezza e la tranquillità che dovrebbe avere una guida;il tuo ragazzo avrà meno tecnica,ma evidentemente riesce a trasmetterle quella sicurezza e decisione in più. Per quanto riguarda l'addetramento sono pienamente d'accordo con te,non sai davvero a chi rivolgerti,tutti sembrano santi e onesti...ma poi...dovresti conoscere una persona di cui ti puoi fidare CIECAMENTE,ma anche così dovresti essere sempre presente ad ogni singola seduta,altrimenti si abitua all'addestratore e non a te e siamo sempre al solito problema. Per quanto riguarda il discorso delle reazioni che ha quando vede oggetti in campo è dovuta alla giovane età,ma anche ad una mancata desensibilizzazione,mi spiego:un puledro,fin dai primi giorni,in maniera blanda,senza che quasi non se ne renda conto,va desensibilizzato verso la maggior parte degli stimoli a cui andrà incontro...ci sono vet americani che a puledri di pochi giorni,palpano tutto il corpo,gli orifizi,infilano addirittura un sondino naso gastrico in modo che il cavallo si abitui e non si agiti nel momento dell'effetivo bisogno,aggravando la situazione... Questo per dirti che la desensibilizzazione (sarebbe ineressante aprirne un topic)è un lavoro che richiede tantissimo tempo e una pazienza da parte nostra disumana...anche un solo passo,un movimento millimetrico nella direzione che intendiamo,va premiato e riempirci d'orgoglio come se avessimo vinto un'olimpiade...il cavallo si accorge se siamo veramente fieri di lui! E la desensibilizzazione va continuata finchè il soggetto smette di manifestare paura,altrimenti diventa dannosa. Un caso diverso è per i cavalli dal passato difficile o peggio,traumatizzati,ma non penso sia il tuo caso...per questo ti consiglio tantissimo lavoro da terra per farle passare le paure...imparerà a fidarsi di te(in quanto capisce che vicino a te anche i mostri più orrendi non fanno male)e tu incrementi autostima e sicurezza!!
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