Vai al contenuto

Chelydra Serpentina


flessio

Recommended Posts

Notizia del gennaio scorso, ma la riporto comunque. Mi chiedo inoltre se può esserci già una riproduzione in atto nella bassa padana da esemplari "sfuggiti" (per restare in buona fede) alla cattività...

Altra domanda: è una bestia commercializzabile o ne è vietata la detenzione/importazione/riproduzione?

Grazie a tutti

Ciao

ps: non mi risulta che l'argomento sia già stato trattato

TARTARUGA AZZANNATRICE CATTURATA A SOLIERA

PESA OLTRE SETTE CHILI, QUINTO EPISODIO IN TRE ANNI

Una tartaruga azzannatrice è stata catturata nei giorni scorsi lungo un canale a Soliera dai volontari del Centro soccorso animali di Modena su segnalazione di un cittadino. Episodi di queste genere non sono certo una novità nel modenese (si tratta del quinto in tre anni) ma stavolta si tratta di un esemplare particolarmente gigantesco, dal peso di circa sette chili con una carapace di circa 30 centimetri di diametro e una lunghezza becco-coda di quasi 70 centimetri.

Ora la tartaruga è stata portata presso il Centro soccorso animali di Modena per venire trasferita nei prossimi giorni in un ecoparco di Roma.

Si tratta di un specie diffusa nel nord America, in tutta l'area occidentale dal confine con il Canada fino al Golfo del Messico, Florida compresa dove è presente una sottospecie.

Come spiegano i volontari del centro, la tartaruga è stata abbandonata dal proprietario che probabilmente l’aveva incautamente o inconsapevolmente acquistata alcuni anni fa, forse confusa tra altre specie di piccole tartarughe la cui importazione è legale.

Ma questa non è certo una piccola e innocua tartarughina da giardino. In cattività, se iperalimentati, alcuni soggetti hanno raggiunto i 35 chilogrammi.

Inoltre è pericolosa per l'uomo: nonostante non sia per nulla aggressiva, anzi, se minacciata può infliggere serie morsicature col suo becco potente e la sua capacità di proiettare il lungo collo per mordere (non a caso il nome scientifico è "Chelydra serpentina").

E’ carnivora quindi è pericolosa anche per la fauna autoctona, in particolare anatre, testuggini palustri, rane e gamberi di fiume.

L’attività del Centro soccorso animali selvatici di Modena avviene sulla base di un accordo siglato di recente con la Provincia che prevede, appunto, la cattura o il recupero di animali selvatici feriti e in difficoltà.

Per le segnalazioni dei cittadini sono attivi 24 ore su 24 alcuni numeri telefonici: 339 8183676-339 3535192 oppure è possibile chiamare anche il servizio 118.

Il centro – che si trova a Modena in via Nonantolana 1217 - sta organizzando, a partire da febbraio, anche un corso per volontari e in questi giorni si sono aperte le iscrizioni.

Link al commento
Condividi su altri siti

allora, la Tartaruga azzannatrice rientra nel decreto sugli animali pericolosi, per cui vendita, acquisto, detenzione sono ILLEGALI se non avvenuti prima dell'entrata in vigore del detto decreto e adeguatamente comunicati per tempo. Ora, sulla possibile riproduzione in natura in Italia....

spero di no. con tutto il cuore. confido nel fatto che la densità di popolazione di esemplari fuggiti o rilasciati sia così bassa da non permettere l'incontro dei sessi nella stagione degli amori. e se dovessero nascere dei piccoli...spero che la mortalità naturale sia ALTA.

riguardo alla fuga-rilascio: di sicuro ci saranno sempre rilasci intenzionali. ma l'ipotesi della fuga non è da scartare. ricordo nel '94 un amico, allevatore di tartarughe d'acqua dolce, un esperto nel suo campo, che approntò uno stagno in giardino per allevarvi le sue due azzannatrici. 3 metri per quattro, muro in mattoni rialzato di mezzo metro, più rete in metallo alta un metro e mezzo e inclinata verso l'interno del laghetto. tempo una settimana e le due tarte se l'erano svignata. alla faccia di fuga per la vittoria e butterfly!

Link al commento
Condividi su altri siti

tempo una settimana e le due tarte se l'erano svignata.

Però, creature "primitive" ma piene di risorse!

confido nel fatto che la densità di popolazione di esemplari fuggiti o rilasciati sia così bassa da non permettere l'incontro dei sessi nella stagione degli amori. e se dovessero nascere dei piccoli...spero che la mortalità naturale sia ALTA.

Già...e qui scattano domande e scenari possibili.

Quale potrebbe essere una densità di popolazione che permette l'incontro fra i sessi? Non essendo io un erpetologo, non so come i rettili comunichino tra di loro...

Immagino che la covata sia di circa un centinaio di uova...fanno una sola covata all'anno?

E se...fosse stata rilasciata o fosse fuggita una femmina fertile?

Possibili predatori della chelidra? Ofidi, oppure ratti ed altri mammiferi (uova)? Pesci: luccio, o un'altra bestiaccia alloctona come il siluro europeo?

Mah, molte domande...non vorrei fare l'avvocato del diavolo, ma la veggo buia! Fra l'altro, devo documentarmi sul "quando" una specie alloctona può essere ritenuta ormai "introdotta" in un dato areale: per gli insetti la cosa è generalmente immediata-quando una specie viene ritrovata vuol dire in genere che si è già riprodotta, anche perché spesso si ritrovano ad es. le larve di una specie arrivata da noi allo stadio adulto (potrei fare tonnellate di esempi, ma poi si va fuori tema)-ma per i vertebrati non saprei...

Ciao

Ps: aggiungo un'immagine della nostra diva...

chelydra

Link al commento
Condividi su altri siti

Per favore accedi per lasciare un commento

You will be able to leave a comment after signing in



Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...