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La Fiducia


LadyD

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L'altro giorno mi è successo un fatto che mi ha fatto riflettere.

Ho legato Gringo come al solito all'anello del muro della scuderia, in mezzo alle porte di due box.

Il tempo di prendere le spazzole (a 4 metri di distanza c'è la selleria) e sento uno scalpicciare molto insistente e persone che urlano.

Mi giro di scatto e vedo che Gringo è riuscito ad incastrare la cavezza ad un gancetto della porta, che proprio non avevo visto. Si sentiva legato e stava tirando indietro con forza, cercando di spingersi con i piedi sul pavimento di cemento.

Immediatamente mi sono avvicinata a lui, gli ho messo una mano sulla schiena e gli ho detto tranquilla ma decisa: "woah". Lui si è bloccato immediatamente, smettendo di tirare e di scalpicciare.

A quel punto ho potuto subito sganciare la cavezza (accidenti, quel gancetto non l'avevo proprio visto, grrrrr) e lui non si è mosso, rimanendo tranquillo come se nulla fosse successo.

Oltre al fatto che la prossima volta farò molta più attenzione a dove lo lego.... la cosa mi ha fatto pensare.

Cosa sarebbe successo se fosse stato un altro cavallo, con cui non ho lo stesso feeling? Ma soprattutto, cosa ho fatto per meritarmi tutta questa fiducia, facendolo bloccare anche quando si stava facendo prendere dal panico? Questa fiducia, da dove viene? Come la conquistiamo?

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la conquistiamo con la calma, il rispetto e senza fare mai azioni coercitive...

La conquistiamo con la consapevolezza e l'autorevolezza...

Questa fiducia è essere binomio, essere coppia, squadra...

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Questo è interessante. Ela, pensi che con un giusto lavoro non si possa ottenere una fiducia totale anche da cavalli diffidenti?

E con cavalli con cui abbiamo difficoltà a rapportarci? Penso sia capitato a tutti prima o poi di trovare un cavallo con cui non c'è/non si trova il giusto feeling. Che si fa in questo caso? Il feeling si può rinfrancare? Ci sarà fiducia reciproca?

Altra domanda... secondo voi si può rompere la fiducia? E se sì, si può poi riguadagnare? E come?

Ultimissima domanda. Una ragazza una volta mi ha detto che secondo lei un nostro cavallo tenuto in scuderia che non ci vede giornalmente difficilmente avrà una totale fiducia in noi. Cosa ne pensate di questo?

C'è anche da riflettere sul fatto che la fiducia, per essere totale, deve essere reciproca. Quante volte ci è capitato di sentire/leggere di persone che hanno paura del cavallo, che non riescono a fidarsi di lui? Cosa rispondereste a queste persone, per consigliare dei sistemi per approcciarsi più serenamente al cavallo senza pero' essere imprudenti?

E... qual'è il limite tra fiducia sana e imprudenza?

PS: oggi mi sento filosofica..... :P

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Questo è interessante. Ela, pensi che con un giusto lavoro non si possa ottenere una fiducia totale anche da cavalli diffidenti?

E con cavalli con cui abbiamo difficoltà a rapportarci? Penso sia capitato a tutti prima o poi di trovare un cavallo con cui non c'è/non si trova il giusto feeling. Che si fa in questo caso? Il feeling si può rinfrancare? Ci sarà fiducia reciproca?

Altra domanda... secondo voi si può rompere la fiducia? E se sì, si può poi riguadagnare? E come?

Ultimissima domanda. Una ragazza una volta mi ha detto che secondo lei un nostro cavallo tenuto in scuderia che non ci vede giornalmente difficilmente avrà una totale fiducia in noi. Cosa ne pensate di questo?

C'è anche da riflettere sul fatto che la fiducia, per essere totale, deve essere reciproca. Quante volte ci è capitato di sentire/leggere di persone che hanno paura del cavallo, che non riescono a fidarsi di lui? Cosa rispondereste a queste persone, per consigliare dei sistemi per approcciarsi più serenamente al cavallo senza pero' essere imprudenti?

E... qual'è il limite tra fiducia sana e imprudenza?

PS: oggi mi sento filosofica..... :P

Sarò breve.

1 . Può darsi che seguendo dei metodi etologici, che bisogna conoscere perfettamente, si possa ottenere la fiducia incondizionata sempiterna e duratura anche di un cavallo diffidente. Per ora, dal basso della mia infinita ignoranza, nonostante i miei sforzi, in questi casi, sono riuscita, ad ottenere una fiducia salda ma non totale. Grazie al cielo ho anche cavalli che posso porare nel fuoco, ma penso che sia anche una loro predisposizione caratteriale, non solo perchè gli infondo sicurezza.

2 il feeling è un rapporto di scambio, se non c'è , sicuramente ci saranno problemi. Se c'è la volontà di migliorare le cose il rapporto sarà più franco e sicuro, ma è una questione psicologica che è difficile da gestire. Inutile dire che ci si sceglie. Se scatta qualcosa si scavalcano anche le montagne, se non c'è la scintilla.....

3 Rompere la fiducia? torno al punto 1. E' una cosa talmente labile e difficile (parliamo sempre di casi estremi) che si può rompere eccome. E riconquistarla è ancora più difficile.

No non si può rompere la fiducia di un cavallo che si fida di noi per sua scelta. Perchè se si fida veramente non si romperà mai. Oppure siamo stati dei dementi e non ce la siamo meritata. E allora saranno guai seri.

Avevo detto che sarei stata breve....

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sapete benissimo che io sono totalmente inesperta in mataria ma poso parlare della mia esperienza con bora....credo dipenda tanto dal carattere del cavallo se è diffidente lo sarà per sempre io ci metto tutta la pazienza e l'amore dell'universo ....oramai è con noi da 2 anni non nego di aver fatto dei passi da gigante ma mi rendo conto benissimo di non avere la sua fiducia totale e questo mi fa tanto male ....per esempio quando è stata male sia per la tendinite sia per il blocco intestinale ho visto nei suoi occhi il totale abbandono nelle mie mani lei nei miei ha letto il grande dolore e disperazione (forse si è resa conto che da sola non si sarebbe salvata ) si è fatta fare di tutto riuscivo a tranquillizarla ma...appena guarita è tornata quella di sempre infondo anche noi umani alle volte siamo così diffidenti :bigemo_harabe_net-102: so che il mio intervento non da risposte alle vostre domnde ma volevo dire la mia spero si capisca il senso

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la conquistiamo con la calma, il rispetto e senza fare mai azioni coercitive...

La conquistiamo con la consapevolezza e l'autorevolezza...

Questa fiducia è essere binomio, essere coppia, squadra...

Non quoto queste affermazioni completamente.

Credo che tutti i cavalli che ho in scudria da me mi conoscano e si fidano.

Credo che la fiducia si possa instaurare anche solo attraverso la vita quotidiana con loro e non perforza essendo binomio.

I cavalli sanno che se hanno bisogno d'aiuto io arrivo. Che sia mentre faccio i box, che siano a paddok o le 3 del mattino.

Per quanto riguarda le azioni coercitive non so cosa tu intenda. Poniamo il caso che il cavallo non volgia entrare nell'acqua o nel fango cosa fai? Speri nella fiducia che ha lui in te o lo sproni ad entrare?

Sir Hiss

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Per quanto riguarda le azioni coercitive non so cosa tu intenda. Poniamo il caso che il cavallo non volgia entrare nell'acqua o nel fango cosa fai? Speri nella fiducia che ha lui in te o lo sproni ad entrare?

Sir Hiss

Allora neanche io capisco cosa tu intenda per azioni coercitive... se un cavallo non passa nell'acqua non lo convinco con la forza, spronandolo a passarci dentro con un frustino, tirandolo per la capezza o da in sella con gli speroni. Gliela faccio annusare, conoscere e riconoscere, ci passo dentro io, lo faccio avvicinare, se continua a non passare magari gli faccio vedere come un cavallo più esperto ci passa tranquillamente e così via, fin quando non passa, e appena lo fa smetto la richiesta.

Anche questa è fiducia, il cavallo vede che l'acqua non lo mangerà e quindi si fida di me perchè è sicuro o almeno convinto che non gli succederà niente visto che glielo chiedo io.

La coercizione... io non la userei, la fiducia si trasformerebbe in paura.

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Prima o poi cederà, anche solo sfiorando l'acqua con un centimetro dello zoccolo!

Magari al primo tentativo non si tufferà di testa in un lago a sguazzare felice, ma una piccola pozzanghera credo che dopo un po' capisca che è innocua. è un animale pauroso, certo, ma non così tanto sennò si parlerebbe di stupidità, cosa che di certo il cavallo non è.

Il discorso è che bisogna sempre procedere per gradini: il primo giorno magari passerà un quarto d'ora a girarci intorno annusandola e magari gli succederà di sfiorarne la superficie con il naso. Benissimo, così ha sentito di che consistenza è e si è accorto che non morde. Il secondo giorno ci passerà con mezzo zoccolo. Il terzo forse non farà progressi. Il quarto giorno si convincerà a passare e dopo poco lo farà senza tanti problemi. Tutto questo dilatando tantissimo i tempi.

Ho avuto la fortuna di non montare mai cavalli con paure del genere (e devo dire che i pony da pony games sono davvero abituati a tutto) ma credo che in un pomeriggio o meno questo piccolo problema si risolva tranquillamente. Non importa se ci vorrà più tempo, perchè (come credo pensi anche tu) non esiste tempo sprecato che sia trascorso insieme ai cavalli, lavorando seriamente.

Vorrei solo far notare che tutte queste piccole fobie (pozzanghere, fango, ombre minacciose...) non esisterebbero proprio se lasciassimo i nostri cavalli un po' più di tempo in paddok anche se pioviggina un po'...

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E se non passa lo stesso, aspetti un periodo di secca?

Dimenticavo.

Se per caso ci trovassimo in passeggiata in un sentiero ostacolato da una pozzanghera non aggirabile, e il cavallo fosse tremendamente spaventato da questa, mi chiedo se non sarebbe stato più utile e furbo fare un adeguato lavoro di preparazione a casa, prima di uscire in passeggiata... in fondo anche una semplice uscita non è da sottovalutare tanto.

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ok, mi sta bene lavorare sul cavallo a casa senza maltrattarlo e facendogli capire che esistono pozzanghere, birillo, saccheti , cassonetti etc.

Ma se incontri qualcosa che a casa non hai sperimentato?

Il mio vecchio cavallo aveva paura della segnaletica stradale, per esempio strisce pedonali, stop etc. Aveva anche paura dei dossi.... Cosa fai?

Sir Hiss

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Rispondo sinceramente? Se ha tutte queste paure scelgo un altro cavallo per uscire.

Poi torno in maneggio mi prendo il mio cavallo pauroso, vado in una stradina poco trafficata (vicino al maneggio in campagna di sicuro ce n'è una) e gli faccio vedere strisce pedonali, segnali stradali e dossi che ormai mettono dappertutto!

Se poi nella sfortunata ipotesi che per strada trovi qualcosa di estremamente mostruoso e sconosciuto, o faccio un po' di tentativi finchè non ha più paura, o se vedo che proprio non cede di un passo trovo una strada alternativa.

Chiaramente se non ho molto tempo allora rinuncio alla passeggiata di piacere e lavoro con il mio cavallo.

Risolto il problema.

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Rispondo sinceramente? Se ha tutte queste paure scelgo un altro cavallo per uscire.

Poi torno in maneggio mi prendo il mio cavallo pauroso, vado in una stradina poco trafficata (vicino al maneggio in campagna di sicuro ce n'è una) e gli faccio vedere strisce pedonali, segnali stradali e dossi che ormai mettono dappertutto!

Se poi nella sfortunata ipotesi che per strada trovi qualcosa di estremamente mostruoso e sconosciuto, o faccio un po' di tentativi finchè non ha più paura, o se vedo che proprio non cede di un passo trovo una strada alternativa.

Chiaramente se non ho molto tempo allora rinuncio alla passeggiata di piacere e lavoro con il mio cavallo.

Risolto il problema.

Mi dispiace ma mi trovo in completo disaccordo. Se il mio cavallo ha paura, non ne scelgo un'altro per uscire, mi dedico al mio, fino a che non avremo risolto i problemi, poi uscirò con lui.

In ogni caso, l'ho già detto, secondo me alcuni cavalli non riusciranno mai a fidarsi completamente di noi, o quantomeno a vincere completamente alcune paure. E questo non è dettato da esperienze nefaste, ma da una predisposizioni caratteriali. Accetteranno, ma mai con la convinzione e sempre diffidenti. Come per dire " ok, non mi è mai successo nulla, ci vado, ma stò attentissimo perche non si sa mai".

Esperienza personale.

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Rispondo sinceramente? Se ha tutte queste paure scelgo un altro cavallo per uscire.

Mi dispiace ma mi trovo in completo disaccordo. Se il mio cavallo ha paura, non ne scelgo un'altro per uscire, mi dedico al mio, fino a che non avremo risolto i problemi, poi uscirò con lui.

Allora, un attimo. Se ho voglia di fare una passeggiata rilassante senza alcun problema solo per divertirmi, oppure al contrario una già abbastanza seria che implica un'ottima base non vado con un cavallo inesperto e pauroso (si potrebbe fare un parallelismo con le gare, non esco in gara con un cavallo non ancora pronto se ne ho uno migliore a disposizione).

Può capitare l'occasione che un giorno si decida di uscire in passeggiata invece di fare il solito allenamento/lezione e se so che il mio cavallo creerà problemi (a me, agli altri e a se stesso) allora ne cerco un altro e poi torno a lavorare col mio. Per le passeggiate singole e non di gruppo è tutto più semplice, puoi scegliere tu quando uscire in base a come ti sembra migliorato il cavallo.

Non intendevo dire che il lavoro difficile bisogna lasciarlo agli altri e trovarsi la pappa fatta col cavallo bravo, ma una volta tanto è anche bello lasciare i "problemi tecnici" a casa e divertirsi un po'.

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