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Aids Felina


morgenstern

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Salve a tutti, sto scrivendo a nome di una mia amica che ha scoperto che il suo gatto è affetto da AIDS felina, lei giustamente è molto preoccupata in quanto è a conoscenza di ciò che porta questa malattia, ma ha molte incertezze in quanto ha consultato due veterinari che le hanno dato informazioni diverse. Per prima cosa abbiamo bisogno di sapere se ci sono davvero delle cure per questa malattia e se ci sono speranze per il suo povero micio, seconda cosa: uno dei veterinari le ha detto di stare attenta alle ciotole in quanto è altamente contagiosa attraverso la saliva, mentre l'altro le ha detto che è trasmissibile solo attraverso morsi e graffi, quale dei due pareri è quello giusto?

Qualcuno ha informazioni più accurate e sicure?

Ringrazio tutti per l'attenzione

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Per prima cosa dì alla tua amica di non preoccuparsi eccessivamente. L'immunodeficienza felina o FIV è una patologia (purtroppo) piuttosto diffusa, soprattutto tra i gatti randagi o ex randagi. Molti esemplari ci convivono tranquillamente, senza che essa gli provochi particolari disagi per molti anni. I due veterinari hanno fatto affermazioni che non sono affatto in contrasto tra di loro. Di regola la saliva non trasmette la malattia se essa non penetra nell'organismo del gatto attraverso una ferita. Quindi i morsi sono infettivi. Ma se un gatto ammalato beve, e successivamente un altro gatto prende l'acqua dalla stessa ciotola ed ha, mettiamo il caso, una ferita sulla lingua, in questo caso potrebbe infettarsi. In realtà la malattia non è neanche così contagiosa.

Su otto miei gatti uno soltanto risulta positivo a questa patologia, e questo da anni, senza che gli altri, con i quali divide tutto, si siano (finora) infettati.

Gli animali colpiti dalla FIV sono comunque più soggetti di altri a sviluppare patologie renali in età non molto avanzata, tumori, malattie della pelle.

Ma, ti ripeto, non sempre questo accade, e con un po' di attenzione all'alimentazione e controlli periodici il suo micio potrebbe vivere tranquillamente fino a tarda età.

(Il mio ha 10 anni e la diagnosi gli è stata fatta all'età di tre, non prende farmaci, e facciamo solo attenzione a correre dal vet. al primo sintomo di malessere).

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attualmente ho una micina che è arrivata piccolissima e positiva , ma dopo qualche mese si è negativizzata, un altro è campato 15 anni tranquillamente, senza problemi, e mai nessuno si è infettato. ovviamente si impone la sterilizzazione per evitare di trasmettere la malattia. secondo il mio veterinario, col tempo, si stanno formando dei ceppi di gatti resistenti alla malattia: mentre agli inizi la mortalità era altissima, ora ci sono moltissimi gatti che presentano la malattia alla nascita e poi si negativizzano ed altri che ne restano portatori latenti.

quando la malattia si è diffusa, la veterinaria di allora mi aveva detto: facciamo l'analisi del sangue e sopprimiamo quelli positivi: non mi ha più vista, sono andata alla clinica veterinaria (dove poi i miei attuale veterinari hanno fatto pratica e lavorato, finchè hanno aperto il loro ambulatorio qui in paese)ed il maestro del mio attuale veterinario mi ha detto facciamo pure le analisi del sangue, caso mai, se qualcuno risulta positivo lo isoliamo e teniamo d'occhio gli altri, evitando di mettere il vecchio nucleo a contatto con eventuali nuovi arrivati. abbiamo fatto così , nessuno è risultato infetto e da allora li si controlla all'arrivo ma nessuno è mai stato soppresso per questo. crios è vissuto tranquillamente e, dopo un primo periodo è riamsto con gli altri (mangiava a parte, ma soprattutto perchè, abituato da piccolo a mangiare a parte , non sarebbe riuscito a mangiare a sufficienza con gli altri) è diventato vecchio ma sempre lucido e sanissimo: manco un raffreddore!

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grazie per le risposte, ci avete chiarito di molto la situazione.

Il micio per ora sembra stare bene, nel senso che si comporta come sempre e come prima che si scoprisse la malattia.

Speriamo che vada avanti così...

La mia amica si era molto spaventata, i veterinari gli avevano descritto una situazione molto brutta, ma se voi che parlate per esperienza dite così, siamo più sollevate. Grazie ancora!

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ci credo che si sia sentita un pugno nello stomaco, purtroppo, ancora oggi, molti veterinari consigliano la soppressioner e dipingono la cosa a fosche tinte, però, in realtà, come vedi, a parte alcuni casi disperati, spesso fulminanti, la realtà è molto sfumata. il maestro dei miei veterinari è conosciutissimo ed un'autorità a livello internazionale, la clinica ha una esperienza vastissima e per ammissione dei miei veterinari hanno imparato di più negli anni in cui hanno lavorato con lui di quanto potrebbero imparare in una vita in università, è per questo, oltre che per la loro immensa umanità che ho assoluta fiducia in paolo ed alice

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