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PiÙ Di 400 Gatti Salvati Dagli Animalisti In Cina


smoky

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DALLA NEWSLETTER DI OIPA 15 FEBBRAIO 2007:

http://www.oipaitalia.com/pellicce/campagn...alvataggio.html

Un gruppo di animalisti in Cina, volontari di associazioni protezioniste, hanno organizzato uno dei salvataggi più grandi a cui si sia mai assistito nel panorama cinese: oltre 400 gatti detenuti dentro un mercato e destinati a diventare vittime del crudele commercio di pellicce sono ora in salvo e avranno una seconda possibilità di vita.

I gatti erano tenuti nel mercato di Tianjin, all’interno di un magazzino, in condizioni di estrema sofferenza: senza acqua, senza cibo, in pessime condizioni igieniche, terrorizzati, vittime di infiniti abusi, accatastati come oggetti in piccole gabbie metalliche alte 10 centimetri e destinati alla macellazione per diventare pellicce al costo di 2 dollari ciascuna. Arrivato il calar del sole, l’11 Febbraio i volontari, poco più che ventenni, hanno circondato il mercato e protetto con tutte le loro forze i gatti che erano prigionieri, l’operazione e durata circa 4 ore ed al termine non vi era più un solo gatto in tutto il mercato.

La polizia ha rifiutato di sostenere i gruppi a protezione animale perché non esistono leggi che vietino il commercio di cani e gatti: ai commercianti con regolare licenza è permessa la vendita.

Lu Di, Direttore esecutivo e Presidente di “Small Animal Protection Association”, ha riferito: "Tutte queste persone erano stanche di vedere uccisioni continue dietro a porte chiuse e così sono entrate. Sono stati ritrovati gatti accatastati come oggetti dentro minuscole gabbie metalliche. Sono arrivati circa 80 poliziotti e c’è stata una rissa, un uomo è finito in ospedale con un grave trauma cranico ma se la caverà. I nostri volontari che hanno preso parte alla missione non hanno attaccato la polizia".

Xiao Xue , un volontario presente alla missione ha raccontato che il mese scorso erano state ritrovate carcasse di gatti, accatastate vicino al mercato e questi avrebbero fatto la stessa fine se non vi fosse stato un intervento urgente ed immediato.

Per evitare ulteriori proteste, contrasti e calmare le acque prevenendo ulteriori proteste internazionali, il governo locale della Provincia di Hebei ha permesso che i gatti fossero trasferiti presso il piccolo rifugio gestito dalla signora Lu a Pechino.

444 è il numero totale di gatti tratti in salvo, purtroppo per 19 di loro non c’era più nulla da fare, in quanto la fame, la disidratazione e la debolezza hanno causato il decesso, i restanti 425 in vita sono sotto la protezione di animalisti cinesi: a loro è stato fornito cibo e cure veterinarie.

Per la maggior parte randagi, molti sono gatti sottratti da giardini di proprietà. In questi giorni gli abitanti del posto stanno visitando il rifugio per portare aiuto, cibo, medicine, sostegno economico agli animali e per verificare se tra i 400 gatti salvati dalla morte c’è quello che un tempo era stato il loro amico a 4 zampe che credevano perso per sempre.

Un volontario dell’associazione protezionista presente a Tianjin "Cat Lovers Society" aveva scoperto la situazione di pericolo per i gatti e chiesto aiuto ai media i quali avevano rivolto un appello ai dipartimenti governativi, polizia ed amministrazione commerciale ma non essendoci leggi a protezione animali, non vi era stata alcuna possibilità di intervento.

Ora le associazioni locali stanno procedendo con le verifiche per le adozioni, per fare in modo che la persona che li accoglierà saprà dare loro tutto l’amore e il rispetto che meritano oppure che vi sia la possibilità di un ricongiungimento con la famiglia da cui erano stati sottratti.

Dalla Cina come sempre arriva il più sentito ringraziamento a tutti coloro che forniscono prezioso sostegno firmando petizioni, appelli quando necessari, leggendo e documentando cosa succede, dando così voce ai loro animali: rompendo le barriere del silenzio e svelando cosa succede dietro le porte chiuse, si può rendere giustizia a migliaia di vittime innocenti.

ARTICOLO:

Paola Ghidotti

OIPA International Campaigns Director

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Purtroppo sapevo di quello che succede in cina,ma non solo lì,accade anche in corea,giappone etc cani,gatti,allevati e tenuti in condizioni che dire PESSIME è niente,e poi uccisi in modo terribile,addirittura scuoiati vivi!!!!

Essendo iscritta sia alla Lav che all'Oipa,spesso ricevo richieste per firmare petizioni e l'ho sempre fatto,ed ora sapere che anche in quei paesi qualcosa sta cambiando,mi dà una marcia in più.

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Anch'io, come Mistery, faccio quel che posso. Intanto sapere che ogni tanto succede qualcosa di buono mi rende felice. Un bacio a tutti i gatti salvati dalle mani di quei bastardi! :bigemo_harabe_net-146:

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Si, in molti posti del mondo è legale allevale cani e gatti per la produzione di pellicce (e non solo) e non vi è alcuna legge che tuteli gli animali.

Fino a qualche anno fa era legale in Italia commerciare e vendere giacche con inserti di pelliccia di cane e gatto. Adesso fortunatamente c'è una legge che lo vieta (anche in Europa piano, piano stanno mettendo al bando le pellicce di cane e gatto).

Purtroppo però in Italia non c'è ancora una legge che obbliga i commercianti a etichettare o etichettare in modo chiaro il tipo di pelliccia utilizzata per una giacca, inserti, peluches, scarpe e stivali con inserti di pelo e da questo ne deduciamo che capita spesso al compratore di acquistare e indossare giacche con inserti di cane o gatto non sapendolo, magari neanche il negoziante lo sa.

Comunque, non solo cani e gatti sono torturati per una moda crudele, ma anche volpi, visoni, procioni ecc. Nei paesi asiatici gli animali da pelliccia vengono portati vivi dentro gabbie piccolissime al mercato, vengono tirati fuori dalle gabbie una volta che l'acquirente ha scelto l'animale da giustiziare, sono sbattuti per terra varie volte, poi gli vengono amputate da VIVI con l'ascia le 4 zampette e alla fine vengono scuiati vivi.

Avevo trovato, giorni fa, su un giornale locale un articolo degli Animalisti Italiani con un titolo molto comunicativo: NON VESTITEVI DI MORTE e aggiungerei di sofferenza.

Possiamo vivere benissimo senza giacche, peluches, scarpe, borse con inserti di pelo e pellicce e senza pellicce e soprattutto vivremo meglio senza sofferenze e senza essere causa indiretta di mutilazione e torture inflitte agli altri esseri viventi.

Comunque trovo molto positivo che all'interno della Cina incominci ad esserci un forte cambiamento e ribellione.

Un saluto

Smoky

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ASSOLUTAMENTE d'accordo con Smoky,e Gattapatty,forse l'ho già detto ma quando una mia amica che vende abbigliamento,mi ha detto che la pelliccia inserita su un giubbotto, era diciamo"NATURALE" (pensava di farmi un favore!!!) le ho detto "ALLORA NN LA COMPRO!!! Anche questo aiuta,fatelo anche voi,per amore dei nostri amori-anche se nn li conosciamo!

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leggere queste cose mi fa un male tremendo!!!!!!!!!!!!!!!!

non so se il fatto che li sbattano a terra una volta scelta la preda ecc.......sia necessario ai fini di una pelliccia, forse è solo x soddisfare il loro bisogno di sadismo.........sono molto piu rispettosa verso chi uccide in modo rapido e indolore...........anche se non tollero nemmeno questo ovviamente!!!!

solo una frase: a morte tutti coloro che scommettono questi terribili omicidi!!!!!!!!!!

la morte di un essere vivente qualunque esso sia è da considerarsi omicidio e come tale dovrebbe essere punito con la squallida vita di chi lo commette!!!!!!

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