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Parrocchetto Dal Collare


Ospite

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Ciao a tutti, sto allevando con mia moglie un parrocchetto dal collare allo stecco; tutto va alla perfezione tuttavia notiamo che il pennuto rimane tendenzialmente schivo nei nostri confronti ( paragonandolo ad altri pappagalli cresciuti allo stecco).........pensate che tale atteggiamento svanisca con il tempo oppure rimane una peculiarita' del carattere dell'animale???

Qualcuno potrebbe descrivermi le proprie esperienze in merito????

Grazie a tutti!

Luca ed emilia

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Ti mando un articolo sui parrocchetti del collare, spero ti aiuterà:

Il parrocchetto dal collare и un pappagallo molto diffuso in natura, dall’Africa centrale e orientale all’India fino alla Cina, e fra i piщ allevati, sicuramente il primo del genere Psittacula. Al bell’aspetto elegante unisce altre caratteristiche come la resistenza, l’essere poco esigente e la capacitа di riprodursi in cattivitа (allo stato libero и ormai presente anche in Europa, ed esistono colonie in Inghilterra e in Italia, in Liguria, Friuli e Veneto, vicino Verona). E’ caratterizzato da una livrea verde, becco arancione-rosso e zampe grigionere; inoltre и presente il dimorfismo sessuale: nei maschi c’и la presenza di una banda colorata sul collo (generalmente arancione e nera) mentre la femmina e l’individuo giovane ne sono privi; anche il colore del becco и diverso nei due sessi. Si lascia addomesticare facilmente e, se seguito con attenzione, и in grado di imparare molte di parole.

Gabbia

La gabbia va sistemata in stanze a temperatura costante, non in quelle piщ calde (cucina, bagno, stanza con bruciatore), ma in quelle in cui si cambia l’aria piщ raramente. Non va mai collocata vicino a porte e finestre per evitare pericolosi spifferi. La gabbia non va mai tenuta al sole, senza un nascondiglio ombreggiato per il pappagallo. In cucina tenete presente la tossicitа dei fumi e dei gas (le padelle non aderenti (teflon) emettono, scaldate al fuoco, gas letali per gli uccelli, il “Fornet” и estremamente tossico…).

Dal momento che questi pappagalli possiedono una buona apertura alare и consigliabile l’uso di grandi gabbie o piccole voliere, ricordandosi sempre che piщ spazio hanno a disposizione per volare, meglio vivono. E’ possibile anche l’uso di voliere all’aperto: questi pappagalli non temono molto il freddo, purchи non sia anche umido.

Come arredo si consiglia un nido-casetta, posto all’esterno della gabbia, con l’apertura all’interno della stessa, con le seguenti dimensioni: 50 cm per l’altezza e 30 cm per larghezza e lunghezza. Cosм posizionato sarа piщ facile riuscire a pulirlo, soprattutto se sarа dotato di un lato apribile (normalmente quello opposto alla porta). Sarebbe bene che la casetta possedesse anche una porta scorrevole, normalmente tenuta aperta, ma con la possibilitа di chiuderla mentre si pulisce il nido. L’apertura rotondeggiante e con i bordi smussi garantirа che il parrocchetto non si danneggi entrando o uscendo.

Dentro la casetta la Psittacula si farа il nido con il materiale che gli metteremo a disposizione, preferibilmente il fieno o la paglia e la carta da giornale.

Sul fondo io suggerisco di porre i quotidiani, facili da reperire e da asportare quando sono sporchi, con una buona capacitа assorbente. Spesso l’uso dei giornali и stato considerato pericoloso per la presenza di piombo nell’inchiostro, ma al giorno d’oggi i quotidiani non vengono piщ stampati, ma fotolitografati, perciт il problema non sussiste piщ.

La gabbia deve poi possedere posatoi di diverse dimensioni, per far lavorare i muscoli delle zampe e delle dita, facili da togliere e da pulire. I posatoi possono essere di plastica, legno o bambщ, e questi ultimi vanno cambiati frequentemente.

Fra le cose che non devono mai mancare ci sono i giochi: la gabbia di un pappagallo deve sempre contenere qualcosa che stimoli i sensi dell’uccello. Per gioco intendo sia quelli normalmente in vendita nei negozi, ma anche rametti (i migliori sono quelli che potete raccogliere voi, soprattutto quercia, castagno, salice, pioppo, eucalipto, il legno della vite; evitate piante resinose come pini o abeti e piante da frutto come peri, peschi; lavateli con bicarbonato di sodio, risciacquateli bene e tagliateli in pezzi lunghi 15-20 cm), tubi in cartone, mollette per appendere i panni, carote, finocchi, sedano o altro materiale. Tutto ciт finirа distrutto in mille pezzi, ma divertirа sicuramente il parrocchetto.

I giochi acquistati devono essere di materiale atossico, sicuri e facilmente lavabili.

E’ consigliabile tenere all’interno della gabbia, attaccate ad essa, due tazze per il cibo, una per il grit ed una per l’acqua. Si deve porre inoltre sul fondo una vasca con acqua, attaccata alla parete, perchи i parrocchetti amano fare il bagno. Consiglio anche un blocco di sali minerali, sia per pareggiare il becco, sia per fornire un supporto alla dieta.

Alimentazione

Il cibo di questi pappagalli in natura и dato da semi, frutta, fiori, bacche e per alcune sottospecie anche nettare. In cattivitа la dieta deve comprendere:

- misto di semi per parrocchetti

- frutta (mele di diverse qualitа e colore, arance, mandarini, cachi, uva e uvetta passita (solo ogni tanto), pere, susine, prugne e mango

- verdura fresca: fagioli con buccia, piselli con buccia, broccoli, finocchi, sedano, carote, zucchine, la parte centrale di ogni tipo di cavolo

- cereali cotti

Tutto ciт che и fresco va lavato con bicarbonato di sodio, va ben sciacquato e dato di mattina e poi tolto di sera, in modo che non aiuti la crescita di batteri e funghi nell’ambiente. Nella preparazione della pappa bisogna avere cura di tagliare la frutta in pezzettini e di mischiare frutta e verdura di diverse forme e colori, per rendere il cibo piщ interessante.

Finalmente da un po’ di tempo sono in commercio i pellettati specifici per pappagalli. Questi croccantini raccolgono in sй tutto ciт di cui ha bisogno il nostro volatile, permettendoci di dargli un cibo completo, che non marcisce e puzza se lasciato un po’ piщ del dovuto, che non permettere di scegliere, al nostro intelligente amico, ciт che piщ gli piace, ma che in modo piacevole lo obbliga a seguire una dieta corretta.

Certi cibi non vanno mai dati, neppure in piccola quantitа, perchй particolarmente tossici: avocado, cioccolato, alcool, cibi molto dolci o molto salati, anche se il pappagallo puт essere attirato da questi proprio perchй piщ saporiti.

Riproduzione

Nella parata nuziale il parrocchetto maschio utilizza una lunga serie di messaggi, tra cui svolazzare e posarsi di continuo allargando le penne della coda, emettere una serie di grida melodiose (che non a tutti possono sembrare tali), imbeccando la femmina e pulendole e sistemandole le penne del capo. Dopo l’accoppiamento la femmina depone da 3 a 5 uova che cova, da sola, per circa 22 giorni. I giovani sono nutriti da entrambi i genitori per circa 45 giorni, dopo di che sono in grado di abbandonare il nido, anche se vengono alimentati per altre due settimane.

Animali con cui dividere la casa

E’ da escludere la convivenza con altri uccelli, e pappagalli in particolare. Con quelli piщ piccoli, infatti, il parrocchetto si dimostrerа particolarmente aggressivo, mentre se sono piщ grandi potrebbe essere lui l’aggredito. Gatti, furetti ed altri carnivori potrebbero vedere nel vostro amico pennuto piщ una pietanza che un compagno di giochi. Con i cani и necessario abituare entrambi alla convivenza fin da piccoli, mentre i rettili potrebbero essere scambiati per un gioco fino a quando sono piccoli, poi le parti potrebbero invertirsi.

Pubblicato su Animalia n. 2, marzo 2001

http://www.a****b.net/sc**********li/parro...dal_co*****.htm

(spero si possa fare mettendo gli asteriski)

inoltre aggiungo che il maschio:

ha il collare visibile nero,

mentre la femmina:

ha il collare poco visibile verde

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Quanto tempo passate con il vostro parrocchetto? Non basta allevarlo allo stecco per instaurare un rapporto stretto bisogna anche ricoprirlo di attenzioni, coccole, farlo uscire dalla gabbia e condividere la nostra vita.

Una volta ho letto su questo forum che il parrocchetto tende per natura ad inselvatichirsi, questo significa che l'impegno dev'essere doppio, come le attenzioni e tutto il resto...e poi arriveranno le soddisfazioni!

In bocca al lupo.

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